Rond-Point Schuman

Buonasera agli ascoltatori di Radio Radicale per questa decima puntata di rompono Schumann un ciclo di trasmissioni sull'Europa all'Unione Europea realizzate
In collaborazione con l'Europarlamento in apertura che ricordiamo
Cosa significa il titolo di questa trasmissione Robert Schuman è uno dei padri fondatori dell'Unione europea
O può Schumann è una piazza di Bruxelles al cuore delle istituzioni europee ha composto Manna si fronteggiano fisicamente ma anche
Politicamente il Consiglio l'organo che riunisce i Governi nazionali la Commissione quella che viene comunemente definita l'Esecutivo dell'Unione e a poca distanza c'è il Parlamento europeo la terza istituzione che rappresenta direttamente i cittadini insomma
Un po'a Schumann è un po'il centro del quartiere europeo di Bruxelles che dell'Europa è la Capitale
E noi abbiamo scelto questo nome simbolicamente per raccontare quanto vi accade notizie cronaca attualità accordi disaccordi scontri retroscena che metteremo in questa piazza
Il filone principale di questo ciclo di trasmissioni e la crisi economica che sta colpendo l'Unione europea dal due mila e otto crisi
Che non è solo economica e finanziaria sociale del debito sovrano cioè delle finanze pubbliche degli Stati membri dell'Unione
Cercheremo di capire le risposte alla crisi che l'Unione europea ha adottato e adotterà con un'attenzione particolare al ruolo dell'Europarlamento
Tra poco parleremo tra l'altro delle previsioni economiche della Commissione europea pubblicate nel corso della giornata di oggi naturalmente non parleremo solo di economia
Ma anche della stretta attualità politica e questa settimana approfondiremo una questione la politica estera dell'Unione europea che è stata al centro di un dibattito
Durante la sessione plenaria di Strasburgo composto manda anche spazi di interlocuzione con gli ascoltatori in particolare attraverso i social network vi ricordiamo che ci trovate su Facebook basta cercare
Ho un po'assumano oppure Radio Radicale Europa siamo anche
Su Twitter l'account a cui potete scrivere re R. Europa RR come
Radio Radicale poi la parola Europa ciascuna puntata ovviamente sarà
Vi ascoltabile sul sito Radio Radicale punto it potrete scriverci a due indirizzi e mail Europa chiocciola Radio Radicale punto it e poi Europa appunto Radio Radicale chiocciola gmail punto comma vediamo
All'attualità dell'ultima settimana cominciando dall'Economia una notizia di oggi questa mattina la Commissione ha pubblicato le sue previsioni economiche di primavera
La situazione secondo l'esecutivo comunitario queste alla ripresa economica europea mantiene il proprio slancio ma ci sono nuovi rischi
Complessivamente il PIL prodotto interno lordo dei ventisette Paesi
Dei Paesi della zona euro dovrebbe aumentarle circa dell'uno virgola settantacinque per cento quest'anno di quasi il due per cento nel
Due mila
E dodici l'inflazione cresce più rapidamente rispetto al passato
A causa dell'aumento dei prezzi delle materie prime dovrebbe attestarsi attorno al tre per cento quest'anno prima di scendere all'uno virgola settantacinque il prossimo
Nella zona euro l'inflazione sarà relativamente più bassa soprattutto l'obiettivo posto dalla BCE
Del due per cento dovrebbe essere superato due virgola cinque nel due mila e undici è questo fa presagire un rialzo dei tassi di interesse da parte della dici
Le condizioni del mercato del lavoro secondo la Commissione europea dovrebbero migliorare ma molto lentamente previsto un calo del tasso di disoccupazione di mezzo punto percentuale sia
Nell'Unione europea sia nella zona euro entro il duemila e dodici anche nel Consiglio di demerito di Bilancio sta facendo progressi dice esecutivo comunitario
Ma anche in questo caso molto lentamente l'insieme dell'Unione europea
A un deficit e un debito complessivo al di sopra degli obiettivi di Maastricht il deficit pubblico dovrebbe scendere
Al tre virgola settantacinque per cento del PIL dell'Unione europea entro il duemila e dodici ma le prospettive continuano a essere notevolmente diverso e per i singoli Stati membri alcuni hanno conti pubblici
Molto più in ordine di altri
Basti pensare Paesi periferici che
Radu ricorrere a dei salvataggi finanziari internazionali come la Grecia Irlanda il Portogallo
Il messaggio principale della nostra previsione ha detto il commissario agli affari economici Olli Rehn né che il recupero dell'economia in Europa eh solido e continua nonostante recenti turbolenze tensioni esterne sul mercato del debito sovrano
Io sono anzi pubblici stanno chiaramente diminuendo ma per Olli Rehn ora fondamentale rafforzare queste
Tendenze di crescita con un consolidamento di Bilancio continuo e la decisa realizzazione di riforme strutturali che contribuiscano alla creazione di posti di lavoro migliorino la competitività delle nostre economie
Uno degli aspetti più interessanti della comunicazione delle previsioni della Commissione europea
Riguarda gli sviluppi economici differenziati tra gli Stati membri il quadro complessivo nasconde infatti notevoli differenze
Sia nella crescita sia nel deficit tra i diversi Paesi alcuni in particolare la Germania ma anche delle piccole economie orientate all'esportazione
Registrano un solido aumento dell'attività economica mentre altri in particolare alcuni Paesi periferici stanno segnando il passo vivono
E continuano a vivere in recessione o stagnazione la Commissione prevede che il ritmo della ripresa all'interno dell'Unione europea continuerà a variare nei prossimi due anni
Vale per i Paesi che sono costretti a dure cure di ostilità causa di salvataggi finanziari Grecia Portogallo Irlanda ma per certi aspetti vale
Per Paesi che finora sono stati al riparo dalla crisi del debito sovrano come Italia
Per l'Italia infatti secondo la Commissione la crescita economica sarà moderata e al ribasso rispetto alle precedenti previsioni di Bruxelles
La crescita del PIL dovrebbe fermarsi all'uno per cento quest'anno e all'uno virgola tre per cento il prossimo
Per fare un paragone in media la zona euro crescerà molto di più uno virgola sei per cento quest'anno uno virgola otto il prossimo
La causa dice la Commissione sono le debolezze strutturali che continuano a pesare sulle prospettive dell'Italia
La situazione si aggrava anche sul fronte del deficit il disavanzo pubblico italiano nel due mila undici sarà al quattro per cento del PIL in discesa naturalmente rispetto al due mila dieci
Ma in salita rispetto a quanto previsto dal Governo e dalla Commissione in precedenza tre virgola nove per cento
Nel due mila dodici il deficit dovrebbe attestarsi al tre virgola due per cento contro il due virgola sette previsto dal Governo in altre parole
A politiche invariate cioè senza un'altra manovra finanziaria non verrà centrato il rientro sotto il tre per cento di deficit rispetto al PIL nel due mila e dodici era uno degli impegni assunti dall'Italia di fronte all'Unione europea in particolare alle Caufin
Insomma è probabile che sia necessaria un'altra manovra questo vale non solo per il deficit ma anche per il debito pubblico che secondo la Commissione sarà leggermente superiore al le previsioni italiane nel due mila undici dovrebbe esserci piccolo il picco cento venti virgola tre per cento del PIL di debito pubblico
Nel due mila e dodici dovrebbe scendere un po'centodiciannove virgola otto ma siamo
A cifre record sia prevenuto quel periodo e quest'anno sia per il prossimo unica buona notizia nel due mila undici dovrebbe tornare l'avanzo primario nei conti pubblici italiani
Ad ogni modo secondo la Commissione queste previsioni più negative sui conti pubblici dell'Italia è dovuta una valutazione più cauta da parte di Bruxelles e dell'efficacia di alcune delle misure per contrastare l'evasione fiscale
E un calo più ridotto nella spesa in conto capitale
Il commissario Rehn ha commentato i dati italiani dicendo che è importante che si cominci presto a ridurre il debito pubblico anche in considerazione della nuova governance economica europea che mette molto l'accento su questo
Prendo invece non ha risposto i giornalisti che gli hanno chiesto che cosa
Debba fare l'Italia visto che secondo le ultime stime pubblicate oggi non rispetterà l'impegno di portare il rapporto deficit PIL sotto il tre per cento entro il duemila e dodici
Vedremo cosa succederà
Nel prossime settimane ovviamente il commissario Rehn ha parlato anche dei Paesi periferici che sono nel pieno della crisi del debito sovrano innanzitutto il Portogallo
Rendersi del tutti mista che l'euro gruppo di lunedì troverà un accordo sul salvataggio finanziario da più di settanta miliardi di euro
Il problema Finlandia Paese che minacciava di bloccare il salvataggio sembra superato dopo che il partito populista dei veri finlandesi
Ieri a deciso di ritirarsi dai negoziati per la formazione del Governo
Il Governo finlandese però dovrebbe comunque avanzare delle condizioni la Finlandia non ha posto condizioni per il suo accordo detto li renda ma presentato delle proposte costruttive
Ne discuteremo alle un gruppo Eurogruppo ma sono ottimista sulla decisione
Quanto alla Grecia per la quarta si parla con insistenza di ristrutturazione del debito o di un nuovo prestito da sessanta miliardi di euro dopo quello da centodieci miliardi approvato lo scorso hanno il Paese si trova in una situazione molto grave ha detto li rende che si è appellato a tutti i greci europea affinché
Ciascuno si assuma le sue responsabilità anche di questo si occuperanno i Ministri delle finanze della zona euro lunedì altro tema d'attualità oggi l'immigrazione e
Più in particolare il Trattato Schengen l'Europa senza frontiere dopo che la
La Danimarca
Annunciato di voler restituire i posti fisici di frontiera dieci anni dalla loro scomparsa è l'ennesimo colpo l'Europa senza frontiere dopo gli scontri tra Italia e Francia sui migranti tunisini che hanno spinto Parigi
A chiudere la frontiera ferroviarie di Ventimiglia rafforzare in modo quasi sistematico e controlli entro venti chilometri dalla frontiera oggi finalmente sembra essersi svegliato il Presidente della Commissione Josè Manuel Barroso
Che ha chiesto la Danimarca di evitare passi unilaterali
Sul ripristino dei controlli alle frontiere e ha deciso di inviare una lettera al primo ministro danese Lars rocche Rasmussen
La portavoce di Barroso ha spiegato che la Commissione a aveva svolto una prima analisi legale sul provvedimento annunciato dalla Danimarca
E a molti dubbi sulla conformità con il trattato europeo con la legislazione in materia di libera circolazione dei beni e dei cittadini e con Schengen
La Commissione però va detto si sveglia un po'tardi e lo dimostra l'esito del Consiglio straordinario le migrazioni di ieri
Durante il quale gli Stati membri con il consenso della Commissione hanno deciso di darsi una possibilità in più per chiudere le frontiere interne dell'Unione
Non più solo ragioni di ordine pubblico di sicurezza nazionale ma anche flussi massicci di migranti in Paesi vicini i dettagli devono essere ancora discussi ma la sostanza
E non è una semplice in prevenzione è che i Governi nazionali si stiano riprendendo il controllo sulle frontiere interne
E che questo mette davvero a repentaglio Schengen e l'Europa senza frontiere vediamo l'approfondimento che la puntata di oggi la politica estera dell'Unione europea a un anno e mezzo dall'entrata in vigore del Trattato di Lisbona
Che doveva dare una voce unica all'Europa e a sei mesi dagli esordì del servizio di azione esterna il Servizio diplomatico europeo
La questione è stata oggetto di un ampio dibattito mercoledì durante la plenaria di Strasburgo
All'Europarlamento protagonista in negativo Katrina Ashton Alto rappresentante per la politica estera
Criticata da più parti per la sua mancanza di intraprendenza e di visione sulla scena internazionale Ashton ha cercato di difendersi in parte è stata difesa anche da alcuni parlamentari che hanno accusato gli Stati membri di condurre ciascuno una sua politica estera nazionale
Ma l'altro a presentante comunque è stata oggetto di diverse critiche molto mette le potete ascoltare domani alle quindici perché Radio Radicale trasmetterà buona parte di quel dibattito noi vogliamo fare il Bilancio della politica estera dell'Unione con una serie di interviste ascolteremo
Gabriele Albertini Roberto Gualtieri autori di due rapporti che sono stati votati dal Parlamento europeo sui grandi orientamenti della politica estera dell'Unione
E sulla politica di sicurezza e di difesa sentiremo poi gli altri quattro europarlamentari vincolo Rinaldi dell'Italia dei valori ma è scritto al Partito Radicale
Non violento Fiorello Provera della lega Nord Mario Mauro del Popolo delle Libertà e Antonio Panzeri del Partito Democratico ma cominciamo con Gabriele Albertini che anche il Presidente della Commissione esteri dell'Europarlamento buon ascolto
Gabriele Albertini Presidente della Commissione esteri dal Parlamento Europa iscritto il gruppo del eletto con il figlia del
Colui vogliamo parlare di politica estera forse c'è stato un ampio dibattito l'Alto rappresentante
Va politica destra Katrina storno dall'audizione di una serie di rapporti tra cui
Uno che porta la sua firma e riguarda
Le grandi grandi orientamenti della politica estera dell'Unione europea il prossimo
Mensi
Prima però di fare gli orientamenti
Unione un anno e mezzo dall'entrata in vigore del Trattato di Lisbona
Di
Caso rimasto né soprattutto a che punto siamo con la politica destra dovevamo parlare con una voce sola invece continua a parlare a ventisette
Ma mi ripeto rispetto a quello che ho detto in Aula dopo dare nella replica diciamo dopo gli interventi
La Baronessa Astorre rispose a una domande insidiose di un collega
Conservatore inglese mentre che era in audizione alla Commissione esteri in in maniera molto british
La domanda era questa e cioè il Segretario di Stato Kissinger dignità criticato quando era appunto in quella funzione per una politica degli Stati Uniti politica estera molto
Isolazionista insomma che sito si criticava perché non teneva conto della dell'Europa e e dei rapporti esistenti sono il cosiddetto patto transatlantico e la sua risposta giustificabile
Ingiustificata era ma io vorrei parlare con un mio collega europeo ma non c'è un Ministro degli esteri europeo e non c'è addirittura neanche il numero di telefono a cui riferirsi
E la domanda fatta questa premessa del collega la baronessa bastano era adesso c'è questo numero di telefono e lei è il nostro Ministro degli esteri anche se si chiama Alto rappresentante il vice Presidente
E appunto la risposta british
Con
Senso fiume ora del suo Paese è stata queste si dice il numero di telefono c'è risponde una segreteria telefonica che annuncia già perché matti il numero giusto
Però poi segue e dice per avere la posizione britannica il numero uno per avere la posizione francese il numero due per avere la posizione tedesca il numero tre e così via allora che cosa è successa
Lisbona a diciamo creato la politica estera in sede istituzionale
L'anno scorso abbiamo votato
Delle relazioni che inquadra vano Servizio europeo di azione esterna cioè il corpo diplomatico in un regime sui generis appositamente studiato sia per le risorse finanziarie
Sia per lo status diciamo dei funzionari e prima mi avevamo approvato era ancora io relatore
Diciamo le i tratti salienti dell'indirizzo politico
Quest'anno ci ritorniamo e diamo un ulteriore diciamo orientamento però
La politica estera degli Stati membri e lo vediamo nella crisi del Mediterraneo anche si estende la penisola
Ratifica la crisi delle delle nel Nordafrica insomma in questi movimenti matematici
Di quella che è stata definita la primavera araba e l'iniziativa degli Stati membri pensiamo solo alla Francia alla Germania per non parlare della NATO
E chi altri anche degli Stati Uniti
Rimane fondo il Trattato di Maastricht ha cancellato le monete nazionali ha creato l'euro
Le banche centrali si sono dedicate ad altro non alla difesa della moneta nazionale si è costituita la Banca centrale europea
Per cui speriamo vada
Il nostro
Governatore Draghi
E quindi ha potuto funzionare sia pure carente di una politica fiscale di una politica economica comune la moneta unica ma la politica estera comune
E agli inizi e c'è sempre quel centralino con tanti numeri diverse posizioni diverse quindi
La posizione della
Signora sto con quei ho un rapporto molto cordiale e ci siamo incontrati anche ieri in preparazione di questa
Vicenda e reso difficile difficile da questa situazione ci sta provando ci sta riuscendo interrogativo dal Parlamento
è arrivato un impulso a essere più propositiva più tonica
E il suggerimento che gli abbiamo dato io in particolare è stato quello di avvalersi della collaborazione del Parlamento perché lei ha due fedeltà formali mai Catania tre
è Alto rappresentante del Consiglio cioè dei Governi testate letta da loro quindi deve
Diciamo a riferire ai Governi a quel centralino con i diversi numeri
E dice Presidente
Della Commissione e quindi riferisce anche al Governo europeo per così dire cioè ai rappresentanti degli Stati nella
Nella leadership diciamo istituzionale
Dell'Unione ma poi
O forse prima
Anche una fedeltà nei riguardi del Parlamento perché la legittimazione democratica di quello che avviene in ambito politica estera europea
Non può che essere data dall'unica istituzione eletta direttamente dai cittadini che appunto il Parlamento europeo e in particolare devo dire
La Commissione esteri che è il suo referente diretto
Ma
Spesso davanti al Parlamento nei dibattiti che sono state negli scorsi mesi capre nascono lamentato da un lato la carenza degli strumenti a sua disposizione allo numero di funzionari
Alla alla disponibilità finanziaria e dall'altro
L'impossibilità da parte sua di prendere posizione se non c'è il consenso degli
Stati membri
Non
Richiede se
Altro presentando il ma forse anche il compito di guidare
Oltre di
Ascoltare riassume aveva il minimo comune denominatore deposizione ventisette ma cioè la
Signor Astor io non la chiamo baronessa anche se lo è perché entrata che la Camera dei Lord e a questo diritto ma siamo in Repubblica quindi la chiamo signora astro glielo ho detto quando ci siamo incontrati non ha eccepito alcunché
Dicevo la signora sto a
Segnalato la diagnosi
La terapia però è quella di di provarci comunque a trovare una sintesi tra varie posizioni e
La sponda del Parlamento dicevo prima può essere utile quanto agli strumenti
Beh il Servizio europeo di azione esterna varato uno
In un anno fa e ormai sta implementando si quindi si tratta di centinaia di persone che vengono
Diciamo trasferite dalla Commissione del Consiglio e anche dalla diplomazia degli Stati membri con una ripartizione
Piuttosto equanimi diciamo di un terzo un terzo un terzo e con una
Configurazione sia per quanto riguarda il genere uomini donne sia per quanto riguarda la provenienza che sia equilibrata del del Melanie cioè diciamo della
Delle degli Stati membri
E quindi iniziamo buona parte di quello che può avvenire un avvenire dipende da come si scelgono da come si organizza una rete a come si gestiscono
Questa
Questi funzionare questa struttura diplomatica questo corpo diplomatica che quando
Diplomatico che quando sarà a regime sarà composto di alcune migliaia di persone quindi un una organizzazione diplomatica confrontabile con quello degli Stati Uniti in Americo di un'altra grande potenza
Per quanto poi riguarda i mezzi
Beh indubbiamente le l'Europa non ma un esercito europeo
Sono gli Stati membri che hanno queste risorse
Non ha la Marina l'aviazione la fanteria in scenari
Come quelli che stiamo vivendo indubbiamente l'intervento militare
E anche qualcosa
Di utile e importante che però infine di questo processo a però delle risorse significative qualcosa come l'uno per cento
Del Bilancio europea destinata a alla
Gli aiuti umanitari e agli interventi che possono essere gestiti anche con questi criteri diciamo di lato però fare io comunque di persuasione nei riguardi di situazioni critiche
Il futuro potrebbe prevedere una diversa ripartizione
Delle risorse per affidare appunto alla politica estera europea
Maggiori risorse magari attingendo da altre meno interessanti priorità
E su questo costruire il futuro disegno appunto di quei centralino a cui potrebbe dire
Rispondo io e sono i responsabili di una politica comune di sicurezza e difesa come ci auspichiamo che sia
Nasce sugli orientamenti in questo momento il P.G.T. di primavera araba come viene definita
Di che l'attenzione
Dell'Unione europea di Catherine Aston dirigersi
Beh questo è l'argomento di maggiore attualità e anche quello più critico perché sono in corso di movimenti impensabili solo qualche mese fa che possono però squilibra o riequilibrare su altri versanti su altri contesti
L'intera politica estera del Mediterraneo e non solo quella pensiamo cosa potrebbe succedere se l'Egitto
Avesse una deriva fondamentalista sono ottantasei milioni di persone Egitto ha avuto c'è sempre un ruolo di leadership nel muovere anche poi gli altri movimenti altri altri interessi di gli Stati
Contigui gli attacchi che sono stati fatti alle comunità copie
E ne fanno pensare a qualcosa di molto delicato e critico pensiamo all'evolversi della soluzione della guerra civile in Libia
Si potessimo avere a che fare con regime
Democratico e riprendere più opportuni contatti con il nostro mondo
Particolare
A questo sarebbe interessata l'Italia che aveva delle condizioni di assoluto privilegio per tre cinque precedente regime sono tutti argomenti di grande attualità il la Tunisia ha chiesto
A all'Unione
Un missione di osservazione elettorale per le prossime elezioni anzi
Penso di essere appunto il responsabili di questa delegazione che integra l'ammissione vera e propria
In
In Tunisia
Ed è un momento che è di portata storica e la prima volta che un Paese islamico chiede
All'Unione europea
Critiche essere aiutato nel
Formulare i criteri nell'organizzare uno sistema elettorale per
Intraprendere il cammino verso una democrazia parlamentare che per noi
è considerata un fatto acquisito come il respiro
Per loro sarebbe una novità assoluta ed una palingenesi una scoperta che vorremmo aiutare
A fare
A suo avviso l'Europa è pronta a questo
Sfidato dal sud del Mediterraneo
Oppure non c'è ancora stato un gruppo dibattito strategico su come
Mutare
Le priorità
Di politica estera dell'Unione europea
Ma l'Unione europea si è mossa nel prima parte diciamo del suo allargamento verso est
Perché a diciamo ampliato i suoi confini dopo il crollo del muro di Berlino in quella direzione assumendo nel proprio ambito quei Paesi che si sono staccati dall'impero sovietico
Quasi tutti i Paesi che sono entrati siamo fino arrivare a ventisette dai
Quattordici iniziali sono provenienti da quell'area
Lo stesso Presidente del Parlamento europeo guarda caso
A pettine all'all'ex Paese satellite della attendere che l'ente l'impero sovietico aveva era nato oltre cortina di ferro no quindi tutto l'investimento buona parte dell'investimento della politica di vicinato e di allargamento è stato fatto a destra
Quello che sta avvenendo nel sud del Mediterraneo
E che ci induce a fare delle riflessioni su quello che potrebbe essere secondo versanti di integrazione europea o perlomeno di partnership speciale con questo mondo e in effetti credo che anche nella relazione si accenni a questo
E dopo il fronte orientale
Potrebbe essere diciamo perseguibile uno sviluppo politico nel fronte meridionale che in questo ruolo di mediazione
Quello che ho suggerito alla baronessa vasto nel colloquio privato di ieri peraltro credo che ne fossi consapevole anche lei senza che glielo dicessi io ma insomma è stato
Conforto a Roma a una ragionevole linea
Ho suggerito dicevo periti svolge il ruolo di mediazione politica
Nell'ambito dei conflitti tra posizioni diverse e opinioni contrastanti nei Paesi in cui sta avvenendo
Questo movimento dagli esiti ancora non
Nitidi si riuscisse per esempio la mediazione dell'Unione europea a comporre la guerra civile in Libia
Piuttosto che a trovare
Una modalità appropriata per far svolgere delle elezioni veramente
Con i cantieri stante dei Paesi a democrazia parlamentare in Tunisia
Piuttosto che fare la stessa cosa in Egitto oppure condizionare
E la repressione che sta avvenendo in Siria questo sarebbe un un bel ruolo di quello al di quella
Unione
Che molti hanno contestato essere payer e non player cioè pagatore ma non giocatore in termini di politica estera che forse l'aver evoluzioni
Di quello che vorremmo fosse anche in futuro della politica estera europea
Grazie Gabriele Albertini ringrazio
Roberto Gualtieri deputatura euro per iscritto il Gruppo dei Socialisti Democratici eletto con il dico li vogliamo parlare di politica estera di sicurezza di difesa perché in questa sessione di Strasburgo
C'è stato un lungo dibattito con l'Alto rappresentante Katrina Ashton
Sono stati approvati alcuni rapporti uno a sua firma che riguarda proprio la politica
Di sicurezza e di difesa allora dopo un anno e mezzo circa entrata in vigore del Trattato di Lisbona che doveva dare all'Europa una voce sola un altro rappresentante più poteri in politica estera di sicurezza e difesa
A che punto siamo secondo lei
Passiamo a un punto ore definirlo paradossale da un lato le trasformazioni del mondo
Richiedono sempre più rendono inevitabile correttive pena all'irrilevanza all'Europa di avere un ruolo forte anche sul terreno solo della politica estera ma anche tra politica di sicurezza e difesa
Allo stesso tempo ne abbiamo il Trattato di Lisbona e servizio estero abbiamo esterno abbiamo finalmente un quadro giuridico e degli strumenti più efficaci
E allo stesso tempo però proprio quando
Dire questa ruolo maggiore dell'Europa sul terreno la politica estera politiche sicurezza e difesa è
Più necessario più possibile
Invece di fronte a una
Sommovimento complesso ovviamente come quello della crisi ma sul Mediterraneo l'Europa questa costruzione sembra un po'a scricchiolare
E il rischio che invece si faccia un passo indietro quindi noi questa questo la situazione dobbiamo essere onesti non penso che sia colpa dell'Ashton anche se naturalmente noi la stimoliamo avere un ruolo più forte di proposta di iniziativa
Ma qui naturalmente problema riguarda innanzitutto gli Stati membri
Che devono anche perché su questo tema c'è l'unanimità nel Consiglio europeo il Consiglio
Luoghi decisionali fondamentalista i membri hanno dimostrato una certa miopia nel
Alcuni nel chiudersi in una posizione un po'isolazionista Sica altri nel pensare
Di poter agire in modo unilaterale creando coalizioni addotte accordi bilaterali coalizione dei volenterosi e poi ritrovandosi invece la situazione che gli europei da soli
Soprattutto se sono solo alcuni Stati non sono in grado di
Diciamo se c'è dell'IVA cioè dice realizzare poi quello si promettono ecco che si sono trovati Grazioli munizioni ecco tanto per fare neanche le munizioni quindi è chiaro che la strada unica strada possibile quella di
Una maggiore ma effettiva costruzione di una vera politiche sicurezza e difesa comune su questo noi abbiamo siamo diventati diciamo così a
Recriminare anche se abbiamo punto formula delle critiche in questo senso il schiena sintonia anche con le parole dette qualche giorno fa dal Capo dello Stato su questo tema ma abbiamo anche formulato delle proposte che è significativo
Abbiano anche
Riscosso un consenso molto largo il mio rapporto è stato votato da tutti i principali gruppi europeisti Popolari Verdi liberali e naturalmente
Socialisti democratici lo stesso degli altri due rapporti quindi il Parlamento
Ha dimostrato che si può essere uniti non solo nella
Declamazione di alcuni principi perché poi facile naturalmente dire dobbiamo essere uniti ma anche in in proposte concrete in posizioni specifiche anche
Sui temi più delicati sia sul tema appunto che come affrontare ad esempio
La crisi libica
Questioni siriana altri temi complessi sia sull'altro tema di come attrezzarci effettivamente permette l'Europa in grado
Di essere un attore credibile sul terreno della sicurezza e della difesa e quindi come comunque come qui come attrezzarsi perché
Nelle cose che si
Vorrei conoscere il piccolo spessore
L'Unione europea aspira ad essere un gigante politico mondano militare perché non si dota dei delle risorse militari per realizzare i suoi obiettivi uno degli ultimi casi la missione
Militare umanitaria misurata
Non c'è una nozione virtuale anche perché abbiamo detto che la faremo se Lonoce la chiederò non ce la chiede quindi la missione
E così
Non entità virtuale
Su undici alcune settimane se la seduta no poi dei detti da alcuni Stati hanno posto il veto
Ha un mandato più ampio di quella missione e un minuto dopo aver posto il veto hanno realizzato esattamente quelle cose che hanno impedito l'ammissione di fare come Stati singoli
Quindi ovviamente il panorama politico complesse qui naturalmente penso sarebbe un grande
Una svolta politica che nelle elezioni dei principali Paesi europei che cambi questo corso questa spinta la rinazionalizzazione
Che in forme diverse vediamo molto forte in Francia in altri altri aspetti in Germania poi naturalmente il ruolo dell'impresa però si possono fare delle cose si può lavorare
Su dei processi che sono anche in atto e quindi l'apporto in rapporto ad esempio si fanno delle proposte molto precise e la questione delle capacità comuni la questione del Purini sharing c'è un lavoro incorso andrebbe rafforzato
E la questione dotare l'Europa di
Delle capacità più efficaci di comando e controllo una delle ragioni per cui
Poi questa missione non è mai decollate anche perché non c'è stata la possibilità di fare una efficace pianificazione operativa prima perché l'Europa non dispone
Delle sedi non dispone di un quartiere generale operativo e quindi noi chiediamo un quartiere generale operativo adesso c'è qualche spiraglio anche la posizione della Ashton prima discussione che stiamo avendo anche col Comitato militare europeo ecco
Abbiamo fatto un rapporto anche frutto di un lavoro molto intenso di dialogo di discussione con i principali
Protagonisti attori della politica e sicurezza europea per questo alcune nostre proposte sono vengono prese seriamente in considerazione sono realistiche noi ospitiamo che possano essere realizzate nei prossimi mesi
Per
Per tornare alla
Staccate rimasto un altro costante per la politica estera qual è il suo giudizio ha detto prima non è tutta colpa di Ashton
Ma
Richiederle esiste una dottrina Ashton oppure l'altro presentanti in questo momento
Si limita
A prendere atto del minimo comun denominatore tra gli Stati
Non c'è dubbio che tutto una prima fase testata più questo il caso cioè di una
Registrazione delle posizioni degli Stati membri
Oggi abbiamo ascoltato per la prima volta anche no considerazione che potremmo definire autocritica non
Solamente autocelebrativo come spesso avviene in queste occasioni di dibattito parlamentare
E anche degli impegni che noi però a questo punto vogliamo verificare concretamente insomma che monitoreremo con molta con molta con molta attenzione sicuramente
L'Alto rappresentante deve svolge un ruolo più forte
Di impulso e anche deve esprimere una visione confusione una non un semplice elenco di problemi ma anche
Qualcuno una visione
Allo stesso tempo ripeto poi sta molto agli Stati membri alla loro effettiva volontà di fare questo io penso che l'elezione di questi mesi dimostri che la strada
Che non si può illudere
E per quanto riguarda le capacità la la stessa crisi economica
Impone una riduzione delle spese militari consentito peraltro considero molto
Positiva ma allo stesso tempo richiede se si vuole essere credibili sul piano di capacità appunto di me di condividere risorse
Ma questo significa anche indirizza are le perle really nell'evoluzione la ristrutturazione dei rispettivi modelli di difesa nazionale verso un modello in cui c'è complementarità e non tutti che fanno le stesse cose con meno risorse
Ma tutti che mettono a disposizione le loro vocazioni principali per arrivare a una a una riduzione delle spese militari allo stesso tempo però a un incremento di le capacità effettive dell'Europa di agire in modo credibile autorevole sul terreno della sicurezza sia difese anche però con la Regione i colori generato il suo approccio che è quello di chi pensa che viene prima la politica
E l'uso della forza può essere legittimo ma deve essere sempre all'interno di un primato dell'azione politica del dialogo dell'iniziativa diplomatica degli sforzi per costruire la democrazia non esportare la democrazia ma sostenere
La democrazia quando essa si manifesta come un caso conto di questi grandi
Sommovimenti nel mondo arabo questa è la filosofia europea che credo gli eventi
Mondiali dimostrano particolarmente appropriata ad affrontare questa crisi ma appunto va però messe in campo effettivamente non può essere solo solo declamata su questo il Parlamento pronto a fare la sua parte grazie Roberto qualche
I colori mal di capo delegazione dell'Italia dei valori nel gruppo dei liberali democratici ero per iscritto al partito radicale trust se Nale con lui vogliamo parlare di politica estera di Unione europea c'è stato un ampio dibattito all'Europarlamento con Katrina Ashton
Sulle priorità della politica estera dell'Unione sulla politica di sicurezza e di difesa qual è il Bilancio un anno e mezzo dall'entrata in vigore del Trattato di Lisbona che doveva dare una voce unica alla politica estera europea ma il bilancio non è felice non è felice perché
Il trattato di Lisbona offre tutta una serie di strumenti che non sono purtroppo utilizzati
Strumenti quale la figura dell'Alto rappresentante che non riesce ad imporsi sulle cacofonia provenienti dalle diplomazie nazionali
Strumenti come anche il Presidente di un europea che potrebbe anche lui avere un ruolo soprattutto in termini di visibilità
Ma che ancora è del tutto mancato strumenti come le cooperazioni rafforzate che vengono in effetti enfatizzate dal Trattato di Lisbona e che non sono state affatto utilizzate in materia
Di politica di politica estera quindi vi sono
Delle innovazioni importante nel Trattato di Lisbona e in un certo senso stiamo ancora aspettando che qualche cosa accada certo
Il periodo è stato sfortunato
In un certo senso perché l'Europa è stata chiamata ha delle prove difficili soprattutto negli ultimi tempi con le rivolte nella nord del dell'Africa in altre parti del mondo del mondo arabo
Quindi questi in queste circostanze avremmo senz'altro voluto vedere un'Europa non in ordine sparso che vota in tre modi diversi alle Nazioni Unite che si esprime in
In modo così distinto attraverso i propri
Ministri degli affari esteri
è stato come dire una sorta di battesimo del fuoco al quale l'Europa non è riuscita a a rispondere e in un certo senso è stata anche un'occasione persa perché
Proprio una crisi internazionale come quella del del mondo arabo avrebbe forse potuto invece incentivare l'Europa utilizzare questi strumenti del Trattato di Lisbona
A metterli a frutto e attraverso appunto l'esigenza di rispondere a una crisi di ritrovare o di trovarle per la prima volta una vera e propria vocazione unitaria in politica in politica estera
Devo dire che io spesso tende a fare il confronto tra
La mancanza
E di coerenze di unità nella politica estera la non utilizzazione di strumenti come ripeto offerti dal tratto di Lisbona da una parte e dall'altra invece il successo che l'Unione europea riesce ad avere nella politica di commercio internazionale
Che con il Trattato di Lisbona diventa una politica esclusiva dell'Unione europea vale a dire gli Stati membri non hanno più niente da fare se non come
Singoli componenti del Consiglio
Ma altrimenti è una politica unicamente
Europea
E che in estetista permettendo all'Europa di affermarsi nelle politiche del commercio internazionale non soltanto con una voce sola ma anche con una efficacia se maggiore
Rispetto a prima quasi la sensazione che in questa fase almeno
Commercio internazionale sia una sorta di piccola
Politica estera europea vera in atto
Rispetto alla
Alle grandi chiacchiere che si fanno invece sugli altri
Sulle altre sulle altre questioni in materia di sicurezza e di difesa e appunto di crisi e politiche internazionali però su questo ci ci ci fa capire che volendo come lo si fa per il commercio internazionale volendo se ci fosse un'autentica volontà
Potremo ottenere risultati anche
E la politica estera propriamente detta su questo allora il commissario del bilancio rotto questa settimana annunciato
Cambio di politica proposto di Paesi in via di sviluppo differenziare se ho capito bene
Le potenze emergenti Cina
Brasile l'India da i Paesi in via di sviluppo per il proprio
Per quanto riguarda le tariffe privilegiato un passo positivo
Ma sicuramente nel senso che non possiamo più continuare a considerare
L'India con la Cina che ormai fanno parte stabile del G venti come dei Paesi in via di sviluppo alla stessa stregua del Camerun oltre del del Kenya
Laddove invece poi ci sono appunto paesi che hanno reale bisogno di un aiuto particolare incentivato
Da parte da parte nostra questa differenziazione è sostenuta dal Parlamento europeo se n'è parlato spesso in Commissione commercio internazionale anche con il commissario risponda una realtà insomma un dato di fatto
Per tornare a alla politica estera in senso stretto quali sono le responsabilità di Katrina Stone
Quest'nel non essere riuscito a cogliere l'occasione anche due rivolta nel mondo arabo
Per affermare
La volontà di influire di dividendi influenzato l'Unione europea il famoso soft power europeo
Compito del Caterina sta un ente ovviamente ingrato per vedere a che fare con ventisette ministri degli esteri uno del quale un'agenda diverso e quindi
Non è non è semplice ma a mio modo di vedere lei sottostimati potere Ikea proprio
Per via della debolezza di ciascun Ministro degli esteri oggi non c'è un Ministro degli esteri europei che può dettare la linea
Lei potrebbe approfittare era vere un ruolo e per dare all'Unione Europea un ruolo più visibile ne abbiamo parlato anche altre volte in occasioni delle delle manifestazioni
Che vi sono state parlo delle prime le manifestazioni che vi sono state al Caio e ancora prima a a Tunisi
è mancato ad esempio da parte sua una chiara parola che dicesse bene accompagnano questo progetto con una questa rivolta con positività sta perseguendo questi giovani in strada questi cittadini stanno perseguendo
Obiettivi ai quali l'Europa tiene molto valori che condividiamo
Non ha mai detto una parola chiara ad alta voce durante quei mesi caldi a favore del delle forze vive della della società
Ancora oggi il dibattito stamattina purtroppo l'ho dimostrato
Stacco rincorrendo gli eventi quindi vi sono state poi dire delle importanti dichiarazione per quanto riguarda
La Tunisia la la Libia fino ad arrivare finalmente a
Nel dichiarare che sarà aperto un ufficio della dell'Unione europea a Bengasi ma poco è stato detto nei confronti della Siria certe un altro pacchetto di sanzioni ma sulla Siria
Non abbiamo delle sanzioni selettiva nei confronti dei gerarchi del regime ma non ancora con il Presidente sul Presidente come se si potesse in realtà a fare una divisione tra l'uno e e gli altri
Quindi sulla Sirene in realtà siamo in ritardo così come siamo tutto sommato arrivando tardi rispetto ad alcune scelte di di vedete la Libia io ricordo due mesi fa tre mesi fa a febbraio quando come gruppo delle democratiche e dei Liberali per l'Europa abbiamo
Accolto quattro a Strasburgo una delegazione di alto livello del Consiglio
Nazionale di transizione libico
Organizzando anche un evento pubblico con grande partecipazione B noi abbiamo preso questa come gruppo politico questa iniziativa da parte del della vela stono non vi fu in realtà nessun appoggio Acquese ancora erano visti
Ecco questo questo ritardo costante oggi invece sono interlocutori a pieno titolo bisogna aprire la delegazione o comunque l'ufficio di rappresentanza a Bengasi ma ripeto c'è questo ritardo costante rispetto alla quale
Rispetto al quale Katrina Stone potrebbe sicuramente fare di più grazie dicono Rinaldi
Giorello proverrà vicepresidente della Commissione esteri al Parlamento europeo continuiamo con le da approfondire la insieme la politica estera dell'Unione europea dopo la dibattito con Katharine Ache torna un anno e mezzo dall'entrata in vigore del Trattato di Lisbona
Che doveva dare una
Voce unica un numero di telefono unico all'Europa a che punto siamo
Siamo ai primi
Timidi passi io una politiche europea che non si può pretendere
Possa diventare
Unite efficace
Eccetera in intenti veri
Anche per il fatto che il Trattato di Lisbona riserva
Al Consiglio degli spazi
La politica estera dell'Unione europea
Garantendo
L'unanimità e quindi ci deve essere
Assolutamente l'accordo di tutti i ventisette Stati membri per prendere una decisione comune
E
Però
La rinuncia
Della
Propria
Politica estera della propria politica di difesa disprezza da parte di uno Stato
E l'ultimo passo
Nella cessione di sovranità
Verso l'istituzione sovraordinate quindi verso la comunità europea
è ovvio che
Prima di queste ci dovrà essere
Una un approfondimento delle politiche degli Stati
E la convinzione che la politiche che risulterà
A Bruxelles sarà quella che difendere a tutti
Cosa non facile
Vediamo nel caso libico per esempio ma anche sulla Siria
Continue divergenze tra
Tra gli Stati membri la libertà ad un po'l'esempio
Più evidente Francia Regno Unito da una parte e Germania chi si astiene il Consiglio di sicurezza in Italia un po'in mezzo che non sa cosa fare
è la prova provata
Che e
Ad oggi gli interessi dei singoli Stati
Differiscono gli uni dagli altri
E quindi la mossa di Sarkozy ieri Cameron
è andata contro totalmente contro gli interessi italiani
Che aveva una stabilità corna la Libia una
Patto di collaborazione
Unanime
Consonanze nel contenimento dell'immigrazione clandestina
Proveniente dal Sud
Dell'Africa dal
Dal sud della Libia quindi dall'Africa
Trattati commerciali molto importanti
Trattati e per la
Per il petrolio
Altrettanto consistenti quindi noi abbiamo sicuramente perso molto
Da questa iniziativa franco britannica allora tiratori di letto e noi portiamo le conseguenze che sono all'immigrazione la carica dei contratti latterie tutto quello che ho
Mantenere
Ma non non
Non potrebbe esserci qualche vantaggio da una politica estera comune europea più
Vita
Presente nei rapporti con sud del Mediterraneo con la Russia
Sulle questioni energetiche anziché andare tutti divisi sarebbe il caso di andare un po'più uniti cioè
Cercare di fare gli interessi di tutti non solo gli interessi nazionali dei singoli Paesi
In effetti io credo che la politica estera
Del dell'Europa potrebbe essere efficace se non si pretende troppo
Quindi io personalmente vedo che
Una politica estera coordinata da Bruxelles
Che trova nell'Astone il suo rappresentante
E trova nelle in questa in
In questa struttura diplomatica le la sua espressione locale
Ma ripeto è un'azione di coordinamento
Che raccoglie gli interessi dei singoli Stati nazionali e trova un minimo la denominatore comune
Questo è quello che si può fare
Che non è ancora stato fatto e la Libia parlare perché si può fare
Pretendere che lastre ossia il Ministro degli esteri dell'Europa
E che possa gestire la politica estera e di difesa
O di sicurezza europea non è un'illusione
Su giudizio su Katrina Storm perché finora lei ha coordinato in un certo senso dato poca direzione alla politica estera europea
Più preso atto del
Degli elementi di convergenza auditi per Agenzia tra gli Stati membri
Decathlon standard non ha un
Grande personalità non ha un grande carisma
Non è LEA
Sostanza non è Toni Blair
Il
Ha fatto il suo compitino ha cercato di farlo con diligenza
Risultati
Deludenti non sono dipese da lei
Mai sono dipesi dal fatto che presumibilmente mentre attendiamo troppo
Dalla dall'Europa cioè
La capacità di gestire una politica estera nome e per conto di tutti identificano e do
E riassumendo tutti l'interesse nazionale questa non è possibile
Grazie a Fiorello Provera
Mario Mauro Presidente della delegazione del PdL nel gruppo dell'ATP al Parlamento europeo colui vogliamo parlare di politica estera dell'Unione
C'è stato un dibattito durante questa sessione plenaria
Tra ampio dibattito con Caterina Ashton sui grandi orientamenti della politica estera europea sulla politica di sicurezza e di difesa
Prima però vorrei chiederle un Bilancio un anno e mezzo dall'entrata in vigore del Trattato di Lisbona che doveva dare proprio sulla politica estera una voce unica un numero di telefono unico all'Unione europea
Ma la
Io ho semplicemente penso che su questo tema la politica estera o si fa avevo porsi muore ecco terrorizzare
L'espressione che cerca
E credo che possiamo capire che cosa sta succedendo senza accanirci ogni volta che sul inadeguatezza della signora Ariosto
Noi siamo chiamati a fare la politica estera comune dell'Unione europea
Gli Stati sono grosso modo l'accordo così
Crogiolo nell'ambiguità di che cosa questo significhi
Perché in realtà molti intendano tutto ciò semplicemente come la creazione di un canale privilegiato che debba fare un po'di assistenza umanitaria suppletiva lasciando ai Governi forti
Di risolvere quelle che sono di orientamenti
Di una politica estera dell'Unione
Tant'è che ancora su questioni cruciali torniamo dividerci
Libia e Siria penso che sia non solo
L'ultimo di una lunga serie
Ancora da vedere
Perché c'è questa difficoltà
Io mi son convinto
Di una ragione che sta alle spalle anche della necessità di fare politica estratti intriso insieme
Quando si è sostanzialmente a Renato progetto europeo
Entrando in una fase che ne ha aumentato a dismisura le competenze soprattutto sul piano economico della creazione del mercato unico ma sostanzialmente frenando la dal punto di vista politico
Col voto del cinquantaquattro all'Assemblea nazionale francese in cui
Si è impedito la nascita della politica di difesa comune
E perché quel voto perché quel vuoto diceva no a un quesito fondamentale posto con chiarezza dall'unico chiaramente
Se nella lista dei padri fondatori cioè De Gasperi
Che voleva agli Stati Uniti d'Europa tutto allo attenzione la politica estera comune si può fare se si fanno gli Stati Uniti d'Europa
Se si mantiene l'assetto dell'Unione europea cioè di un indistinto in cui le relazioni tra le competenze e quindi la sovranità degli Stati le competenze e quindi la sovranità
Della Unione europea
Beh non si riesce a venir fuori dal guado rimane una condizione di stallo
Che aumenterà a dismisura appunto anche le competenze del servizio di azione esterna darà origine a una fortissima provocazione a europea
Suppostamente europeista che essi riporre si rivela poi essere una
Burocrazia fortissima Mahdi basisti dei singoli Stati
Questo credo che sia il nocciolo vero della questione noi non possiamo immaginare che l'azione di coordinamento che si accingono a fare i delegati dell'Unione europea progetti ambasciatori nelle varie sedi
Possa essere realmente originale sia alla fine si traduce nel fatto che sede per sede dossier per dossier si tratterà di accontentare Tizio Caio Sempronio cioè simboli dove
Quali sono le conseguenze di questo quadro di questo stallo rispetto alle sfide più immediato e cioè
Rivolte sud del Mediterraneo è meramente rientra
La confusione rispetto alla media cioè nel senso a fatica ad assumere decisioni concordi in breve tempo
Nel medio periodo può essere la distruzione del rinvio
Perché di soluzione dell'Unione
Perché molto semplicemente quando si prova a fare la cui superficie nati e non ci si riesce
Poi può anche
Sorgere il dubbio specialmente se pressati dal forte propaganda populista dei Paesi membri
Sulla ragionevolezza dello stare insieme
è stato
In Iraq recentemente con una missione del parlamento
Raccontato che
In Iraq l'ufficio della Commissione europea della
Della Commissione opera dell'Unione europea dell'Alto rappresentante Aston chi rappresenta
L'Unione a Baghdad è ospitato dalla rappresentanza diplomatica britannica soprattutto ci sono solo tre funzionari è un sintomo
Di
Quanto
Sia difficile costruire questa politica sarebbe l'unione
E forse l'esempio più evidente ci sono due funzionari e un'ambasciatrice
La bravissima Anais vascolari è stata appena nominata che è stata nostra collega in Parlamento
Cosa vuol dire che non ci sono i soldi no vuol dire ben altro vuol dire ad esempio che gira ci siamo arrivati litigando
E cioè in Iraq all'Unione europea non si è presentata all'unisono la decisione che ha portato Paesi europei ad essere presente in quel caso Paese nel momento che la caccia tesa ad Amman
Sono originate da valutazioni profondamente differenti non a caso siamo nel compound britannico e non in quello francese non a caso
Sono lì in due mentre come però personalmente ho espresso
A Bahamas sono in sette
Perché su Bahamas abbiamo una decisione condivisa che nasce dalla nostra politica definita anche con la denominazione ci piccoli a dire
La riconsiderazione del nostro rapporto con i Paesi ex colonia europee
L'Iraq non c'è una visione comune quindi la difficoltà nasce da questo
E non a caso dobbiamo
Rispondere all'interrogativo che poneva poc'anzi perché
Ne permette sono convintamente federalista non c'è
Nessun imbarazzo a trasporre sopra Mita verso l'alto
E da affidare all'Unione il compito di parlare con una voce sola evidentemente per chi non lo è questa è una contraddizione in termini allora realmente io non capisco come uno che non lo è
Possa perder tempo in giochi complessi come quelli di coordinamento dove coordinarsi vuol dire sostanzialmente di volta in volta
Lasciato da fare all'uno all'altro senza concreto diciamo Schema di responsabilità prefissati
Grazie a Mario Mauro
Antonio Panzeri deputato europeo iscritto alla Krupp socialisti
Democratici eletto nel PD Presidente della delegazione per i rapporti con il Maghreb con vi voglio parlare di politica estera dell'Unione europea
In questa sessione di Strasburgo
Katrina sto ma fatto Bilancio della sua attività anche
Ci sono
Due rapporti uno sui grandi orientamenti della politica estera dell'Unione e un altro sulla politica di sicurezza e di difesa
Allora qual è il suo Bilancio Panzeri di questa politica estera nel suo intervento ha detto Caterina Ashton il tempo sta scadendo perché
Sta scadendo perché
Oggettivamente se vogliamo proporre l'Unione europea come
Soggetto protagonista nelle relazioni internazionali a fronte dei cambiamenti che stanno intervenendo
Pensiamo al Mediterraneo e al riposizionamento strategico
Molti Paesi stanno
Compiendo intorno alla politica estera Cina Russia Stati Uniti
Ovviamente
L'Europa in qualche modo
Si trova impreparata di fronte a questi appuntamenti e quindi è giusto richiamare che non c'è più tempo da perdere
Perché è chiaro che se non interveniamo con molta forza dotandoci di una politica estera comune
Oggettivamente avremo un ruolo subalterno nello scenario internazionale che si sta aprendo da qui l'esigenza
Di correre velocemente per realizzare questo obiettivo
Catherine Aston spesso si giustifica dicendo io non ho ancora tutti i mezzi a disposizione non ho i funzionari nono i Consiglieri eccetera eccetera è una
Come dire ragione
è un alibi oppure una ragione sostanziale per le difficoltà che ha di fronte
L'Unione Europea collega vendicato
In particolare
Di fronte a quanto accade dall'altra parte del Mediterraneo
Stabiliamo una verità ovviamente la prima verità è che è difficile avere una performances importante dal punto vista la politica estera europea se ogni Paese gioca
Individualmente il proprio ruolo canta per così dire la propria messa
Non in coro e quindi questo è è un problema e ovviamente l'Alto rappresentante si trova di fronte una situazione di oggettiva difficoltà
Va a prendere atto di questa difficoltà bene la poi bisogna mettere in campo iniziative europea lei ha
I poteri che gli sono stati conferiti dal nuovo Trattato di Lisbona e questi poteri di Ted esercitare non basta semplicemente reclamare un ruolo bisogna da visto e considerato che il potere cioè esercitarlo quelli sono soldi sulle
Le maggiori carenze nella nella crisi attuale
Che vive in nord Africa mancherebbe il medio
Ma innanzitutto vi è stato una carenza iniziale cioè quello
Di essere intervenuti tardi di fronte al fatto che è stata l'iniziativa dei cosiddetti volenterosi mentre invece era necessario mettere in campo
Un'iniziativa europea
Costringendo il Consiglio a discutere e a decidere a votare su questa iniziativa
Mentre invece si è lasciato sostanzialmente a Francia all'Inghilterra altri Paesi la facoltà di
Poter adire per altre vie non delegando
L'Autorità
Europea gli interventi e questo è stato
Un primo errore che ovviamente ci portiamo con noi
Perché nel momento in cui è mancato quell'è chiaro che l'Europa in una svolto il ruolo che doveva svolge quindi bisogna recuperare il più velocemente possibile
Questo ruolo e dei bisogni e mettere in campo da una parte una politica estera che ricordo che l'Europa come grande protagonista della scena internazionale dall'altra
Proposte concrete
Penso ad esempio alle politiche di partenariato e di vicinato se ci riferiamo al sud dell'Europa in modo che si possa avviare
Diversamente dal passato una politica concreta
E strategica nei confronti di questi Paesi tra le proposte concrete c'è quello che viene definito il Piano Marshall i Paesi del sud del
Mediterraneo però
Anche da questo punto di vista manca la sostanza mancano i soldi all'Egitto è stato permesso un miliardo di euro non centinaia di miliardi di
E sono stati dati presenti all'Est europeo quando venne quando
Cadde il muro di Berlino la Tunisia anche in difficoltà Marocco
Cosa bisogna fare
Manca l'apertura di un dibattito strategico che non deve essere lungo
Ma deve alzare i toni dal buddista dalla qualità sull'Europa bisogna comprendere che noi abbiamo
I paesi nordici Paesi dell'Est che sono guidati in particolar modo dalla Germania dall'Inghilterra che sono recalcitranti all'idea di riorientare
La nostra visione strategica verso sud questo è uno degli ostacoli fondamentali
Allora il compito dell'Alto rappresentante io credo e della Commissione far comprendere non al Parlamento che questa acquisizione bene o male c'è la
Ma soprattutto alla consigliere diversi Paesi membri dell'Unione europea che questo aspetto è strategico per l'Europa e quindi occorre investire in quella direzione
Ma per fare questo bisogna che ci sia anche una grande consapevolezza degli errori che sono stati compiuti in tutti questi anni quel compromesso che è saltato nei confronti di paesi nordafricani
Che
Insisteva semplicemente sulla difesa di questi regimi in cambio di lotta al terrorismo fondamentalismo e di controllo e l'immigrazione è saltata per i sommovimenti che sono in atto che sono in corso ripensino d'Africa
Questa consapevolezza deve portare ad un'inversione di rotta con queste politiche
Mi pare che non ci sia ancora questa consapevolezza oppure sigla si sottovaluta mentre invece necessario che ci sia pienamente per poter affrontare in modo concreto
I nostri rapporti con questi Paesi
Se mi permette un'ultima domanda più generale la la sua valutazione di Katrina ci stornarli al vertice della
Politica estera europea
La dottrina Obama viene definita guidare da dietro
La la dottrina Ashton qual è in questo
L'ha detto io ho parlato oggi in Aula ho parlato di un
Politica estera di un'azione sbiadita
Dalla politica estera europea
Che certamente a quei vincoli di cui parlavamo prima macchie soffre oggettivamente di una
Difficoltà da parte dell'Alto rappresentante a proporsi
Quindi il tempo scade per tutti da questo punto di vista perché ovviamente il giudizio sulla politica estrarne sono sul contenuto che è già importante ma anche su chi la deve guidare sia in grado di esercitare
Fino in fondo questo ruolo
Allora
Io posso semplicemente dire questo che
Vorrei tanto che
Così come è stato illustrato che da una modalità con la quale si usa spesso e volentieri ho incontrato ho visto sono andata si passi al palo ho fatto
E
Vi propongo sostanzialmente questo è l'itinerario sul quale bisogna attestare l'Unione europea ecco quando sentiremo queste parole vuol vedere che saremmo di fronte ad un'inversione di tendenza allo stato attuale non ci siamo ancora grazie Antonio Panzeri
Queste erano le interviste che abbiamo realizzato a margine del dibattito di questa settimana all'Europarlamento sulla politica estera dell'Unione europea
Dibattito che potete ascoltare integralmente domani su Radio radicale intorno alle quindici prima di chiudere questa puntata di compost Suman
Come di consueto l'agenda della prossima settimana in Europa l'Europarlamento in realtà
Non lavora i deputati non sono a Bruxelles cioè la settimana di circoscrizione
Diversi appuntamenti invece per i rappresentanti dei Governi nazionali lunedì si riunisce l'Eurogruppo i Ministri delle finanze e della
Zona euro che discuteranno dei temi di cui abbiamo parlato
Un po'quest'oggi la situazione è grave della Grecia al salvataggio del Portogallo e poi la formalizzazione probabilmente della candidatura di Mario Draghi per la presidenza dalla Banca centrale europea dopo che Angela Merkel
Questa settimana ha dato luce verde vedremo naturalmente se
Se ci sarà questa formalizzazione da parte dell'Eurogruppo i Ministri delle finanze
Continuano discutere martedì all'Ecofin cioè ecco a livello di ventisette non più solo zona euro martedì ci sarà anche un consiglio agricoltura mentre giovedì e venerdì
Verranno a Bruxelles
I Ministri dell'occupazione degli affari sociali e quelli dell'educazione della cultura dello sport per altre due riunioni del consiglio
La la Commissione europea mercoledì cioè la
Consueta riunione settimanale del collegio dove dovrebbe essere adottato una proposta per rafforzare i diritti delle vittime
Il crimine in Europa l'obiettivo della Commissione e di avere regole comuni in modo che tutti i Paesi europei abbiano standards minimi sui diritti
Sul sostegno sulla protezione delle vittime dei crimini ricordiamo che potete scrivere ardua Schumann all'indirizzo e-mail Europa chiocciola Radio Radicale punto it oppure Europa appunto Radio Radicale
Chiocciola gmail punto com c'è una pagina Facebook dove potete commentare anche la trasmissione della settimana basta cercare rompono Schumann oppure Radio Radicale Europa e ci potete seguire su Twitter all'account RR Europa Grazia da da Pagliarulo che ha curato la parte
Redazionale di questa trasmissione da David Carretta una buona serata l'ascolto di Radio Radicale rompo Schumann torna venerdì prossimo