Crisi libica: intervista a Lamberto Dini

Radio Radicale abbiamo il Presidente della Commissione esteri Lamberto Dini con lui parliamo della situazione in Libia anche dopo le recenti dichiarazioni del Ministro Frattini che torna di invitare la comunità internazionale attuare una rinnovata pressione che possa far comprendere a Gheddafi che deve lasciare e presidente Dini che cosa ci
Ci dice di questa dichiarazione della situazione in Libia
E guardi io ho presentato naturalmente la visita fatta dal Ministro Frattini a Bengasi
E durante la quale ha promesso aiuti
Direi in particolare gli aiuti umanitari ma anche petrolio naturalmente poi da essere finanziato con i soldi libici che sono bloccati in Italia e altrove
Il pagamento di questi di questi aiuti
Ma questa è sicuramente una buona iniziativa ma perché guardo ai flussi di immigrazione che hanno ripreso con forza dalle coste libiche io ritengo
Che la cosa più importante sarebbe di riattivare al più presto
Il pattugliamento congiunto
Ranalli BIA e il e italiana
E quindi riattivarlo e scrittori sono i protocolli qui quando è venuto il Presidente Jalil le ha detto che loro intendevano rispettare gli impegni che erano stati presi con l'Italia su vari fronti
E questo pattugliamento congiunto potrebbe essere fatto dalle nostre vedete
Ancor più oggi che quelle poche navi che aveva
Gheddafi sono state distrutte dagli aerei della coalizione
Quindi diciamo già lì le il Consiglio di Bengasi avrebbero la possibilità con le nostre vedete di di
Attuare questi perché Bal perché sono o almeno in armi che anche se non hanno le divise però sono quelli che combattono contro Gheddafi
Che potrebbero andare salire far parte di questi equipaggiamenti questi equipaggi che apprezzo fanno il patron linee quindi
Il del della costa pattugliamento della costa per impedire
Quelle anche quello che è successo in questi giorni che questi barconi oramai i trafficanti libici se ne sono
Vi appropriate lo stesso colonnello Gheddafi ha detto che avrebbe utilizzato l'arma dell'immigrazione clandestina contro l'Italia
E quindi rinnegando naturalmente gli accordi parti però a quell'accordo sul pattugliamento
Che era il risultato di un protocollo firmato addirittura dal
Di Giuliano Amato ministro dell'interno nel dicembre novantasette
Due mila sette che poi naturalmente è entrato in vigore più tardi
Però quel per il momento altrimenti continueremo a essere invasi e pareggiamo il gioco di Gheddafi ex chi sono non sono tanto i libici
Che cercano divenire verso l'Italia o verso l'Europa ma sono tutti quei gli immigrati specialmente dall'Africa tropicale su tropicale ecco
Che che vengono dal Mali dal cialde e dagli altri Paesi che lavoravano in Libia e che oggi
Sono senza lavoro una parte cerca di tornare verso il sud e altri invece
Vengono su concludersi porti libici conta in contatto con questi trafficanti libici
Per far fare con questi barconi che poi affondano come si vede e abbiamo anche tutti questi morti sin dalla credo che questo sia il momento di riattivare questa cosa
Non vedo obiezioni per dove potrebbero nasce delle obiezioni
A riattivare il pattugliamento congiunto senta invece la possibilità di una di una soluzione della crisi libica Frattini parla di un
Rafforzamento del della pressione internazionale la situazione però sembra di stallo al confine in qualche modo nel ruolo che alcuni mediatori potrebbero avere i russi ma anche il presidente sudafricano Zuma o i cinesi che sono stati di recente ha
Proprio a Bengasi guardi la visita del Presidente del Sudafrica
è stato non ha prodotto nessun risultato perché al momento in cui hanno chiesto a narrava Gheddafi di farci da parte lui ha rinunciato ha rifiutato
E quindi queste mediazioni con Gheddafi non vanno da nessuna parte e il Presidente che dal mille e il colonnello Gheddafi sappiamo che ora è braccato
Non ha non sa dove andare c'è il mandato della Corte internazionale
Di giustizia che lavoro portare
Incriminare per crimini contro l'umanità taluni commessi che e quindi non ci sono posti sicuri dove lui potrebbe rifugiarsi andando andando all'estero
In ogni caso ha indicato lui stesso che preferisce rimanere in Libia fino all'ultimo e quindi morire come martire come lui ha dichiarato dichiarato più volte però
Mi pare che le forze di Gheddafi
Stanno diminuendo cominciano ad avere scarsità di munizioni
Capita di equipaggiamenti scarsità di beni di consumo come del resto la popolazione a Tripoli quindi io credo che è un'agonia ma che è un'agonia che è suscettibile
Di crollare nel giro
Di poco tempo di settimane nessuno può dire quante
Un'ultima domanda gliela faccio Presidente su Val Prodi si è scritto oggi sui giornali di un possibile ruolo a al
L'ex Presidente della Commissione europea Romano Prodi di mediazione nella crisi libica ne fanno richiesta mediare nella conduzione libica
L'unica mediazione e l'allontanamento di Gheddafi e se vai a parlare Gheddafi che lui se ne vada conti dovrà dire di no
Quindi si possa media non è che vogliamo dividere la Libia in due parti tra Cirenaica da una parte
E dare la
Tripolitania Buonitalia a Gheddafi questo non è accettabile da parte di nessuno sarebbe una soluzione disastrosa