Cavour e l'unità italiana - Conferenza di Piero Craveri in occasione del 150° della scomparsa di Camillo Benso di Cavour

Signor Presidente della Repubblica
Autorità onorevoli colleghi signore e signori
Oggi la Camera dei deputati commemora la figura di Camillo Benso Conte di Cavour nel centocinquantesimo anniversario dalla scomparso
è un tributo doveroso alla memoria di uno dei principali protagonisti del Risorgimento ed è un atto
Che assume un significato particolarmente forte pregnante in quest'anno celebrativo dell'Unità d'Italia
Saluto e ringrazio gli illustri relatori
Il professor Piero Craveri docente di storia contemporanea all'Università solo Orsola Benincasa di Napoli che terrà lectio magistralis sulla figura dello statista piemontese e Giuliano Amato Presidente Ricci prospettive italiane
Cavour è pur sempre e giustamente ricordato come grande artefice politico del processo di unificazione nazionale
Nella sua figura convergono la grandezza della visione ideale la finestra dell'intuito politico il pragmatismo e la lucidità del buon governante
La ricchezza della sua personalità statista liberale rimane nella coscienza di una memoria storica dei ritardi come modello compiutamente rappresentativo di alti valori politici e civili
Il sentimento altro quello internazionale la centralità del Parlamento a libertà civile ed economica la laicità delle pubbliche istituzioni nel senso della legalità e il bene comune
Tutti principi che appartengono all'identità storica del nostro Stato nazionale e che sono solennemente di affermati nelle celebrazioni del centocinquantesimo anniversario dell'Unità
Desidero rapidissimamente soffermarmi in particolare sulla centralità del Parlamento nella visione politica e civile dica pure
Per il profilo dello statista piemontese è infatti rappresentato al meglio
LINKEM strutturale legame tra l'ideale dell'unificazione italiana e la cultura del costituzionalismo liberale europeo
è interessante citare quanto Cavour afferma in una lettera inviata un senatore liberale nell'ottobre mille ottocentosessanta cioè al compimento dell'impresa dei Mille e pochi mesi prima dell'approvazione
Vittorio Emanuele II Re d'Italia da parte del Parlamento
Io reputo scrive Cavour
Che non sarà l'ultimo titolo di gloria per l'Italia d'aver saputo costituirsi a nazione senza sacrificare la libertà indipendenza
Senza passare per le mani dittatoriale di un comparto ma svincolandosi dall'assolutismo monarchico senza cadere nel dispotismo rivoluzionario
Ora
Non voglia altro modo di raggiungere questo scopo che di attingere nel concorso del Parlamento la sola forza morale capace di vincere le sette e di conservare circa le simpatie dell'Europa libera
Dunque
L'indipendenza è inseparabile della libertà il valore della nazione inseparabile dall'equilibrio tra il potere
Sentimento patriottico inseparabile dei diritti democratici
è un principio cardine che acquista ancora oggi un significato ancora più forte e decisivo di quanto di quanto fosse al tempo di Cavour
Che era il tempo dell'affermazione dei sistemi costituzionali in molti Stati d'Europa il tempo in cui il nostro continente ancora non con ma come purtroppo avrebbe conosciuto molti anni dopo l'orrore del totalitarismo e rimani devastazioni due guerre mondiali
Vale la pena citare anche quanto scritto da Cavour in un'altra lettera sempre dall'ottobre mille ottocentosessanta
Nella missiva lo statista riafferma la sua fede nella libertà e la sua opposizione ogni dispotismo omonimo dell'Autorità io credo scrive Cavour che con il Parlamento
Si possono fare molte cose che sarebbero impossibili per un potere assoluto
Un'esperienza di tredici anni mi ha convinto che un ministero onesto ed energico che non ho nulla da temere dalle rivelazioni della tribuna e che non ho avuto modo di farsi intimidire dei partiti estremi ha tutto da guadagnare dalle rotte parlamentare
D'altra parte non potrei tra riterrà di origine rinnegare il principio della mia vita sono figlio della libertà e Atessa devo tutto quel che sono
La memoria di Cavour dei patrioti della sua generazione ci ricorda quindi che il vero patriottismo italiano è fin dalle origini un patriottismo costituzionale
Ed è superfluo ricordare che l'odierno anzi una repubblicana è diversa da quella fermata numero duecentosessantuno da Cavour e dagli altri padri dello Stato unità
L'allargamento dei diritti sociali a tutela del lavoro l'elevazione delle condizioni di vita dei ceti meno abbienti sono stati posti dalla Costituzione del mille novecentoquarantotto al centro di una rinnovata identità nazionale e di una rafforzata a cui sono civili
Ma consistenti fermenti democratici erano già presenti nella dinamica politica istituzionale all'alba del ritardo unito
Come testimoniato dall'ampio dibattito tra gli esponenti delle varie anime del Risorgimento sulla necessità di avviare un processo di inclusione del popolo nella vita delle istituzioni rappresentative
Va ricordato che secondo l'ordinamento del mille ottocentosessantuno solo una ristretta minoranza della popolazione era concesso la facoltà di eleggere i propri rappresentanti in Parlamento
Ma i sistemi di ficcato con il contributo determinante di Cavour aveva ampie possibilità evolutive
Tale possibilità si rivelarono nell'arco del primo cinquantenni unitario attraverso un processo di progressivo deciso allargamento della democrazia
Come avevo logicamente intravisto lo stesso Cavour in un articolo sul Risorgimento nel marzo mille ottocentoquarantotto il carattere flessibile per lo Statuto Albertino consentiva notevoli potenzialità di sviluppo nel senso della democrazia liberale
Il carattere dinamico della visione politica e istituzionale lo statista piemontese con otto insomma la cultura parlamentare della prima fase dello Stato unità di quella cultura ritaglio di Ernani debitrice
Nella coscienza che il principio della democrazia liberale poi affermato in una loro pienezza nella Carta del mille novecentoquarantotto
Devono essere sempre sostenuti dall'impegno convinto e partecipe dei cittadini
Ed è anche questa è la ragione per la quale ricordare oggi Camillo Benso Conte di Cavour non è soltanto un atto che appartiene alla storia della via compiti in proprio per il Parlamento ma un atto che assume un preciso significato di carattere politico grazie eccedono trovato faccia
Signor Presidente della Repubblica autorità amici
Giovani studiosi di Camillo Cavour
Questa devo dire e la sorpresa più bella che ci ha fatto oggi il Presidente Fini darci l'occasione
Di un pubblico che ci garantisce un'Italia Futura oltre che unitaria dei ricordi come quella che molti di noi incarnano
Cavour sono passati centocinquanta anni dalla sua morte
Che avvenne appunto nel giugno sennò mi disse il nove
No Exa il proprio sei giugno del mille ottocentosessantuno
Ed è rimasto una figura straordinaria
Forse eccedeva
Piero Gobetti nel definire il Risorgimento un soliloquio dica pure
Anzi eccedeva senz'altro perché se fosse stato da solo
Non sarebbe riuscito a farlo ed è un'acquisizione dell'Astir storico e la figlia del nostro tempo la cui essenzialità reciproca dei grandi protagonisti del nostro Risorgimento
Una acquisizione che di questo dobbiamo ringraziare il Presidente Napolitano è diventata quest'anno un
Convinzione comune grazie proprio alla sua insistenza in merito e tutti i discorsi
Sul fatto che i tre che teniamo sull'altare della patria con Vittorio Emanuele II dietro
Greco può darsi che non si siano necessariamente Amati nel corso della loro vita terrena ma in realtà
Ciascuno di loro ha avuto bisogno dell'altro per poter realizzare il risultato che poi si è realizzato massimi acquisto si è arrivati a questa sorta di e convergenza di sforzi ispirati anche da finalità diverso diverso un unico fine
Questo sicuramente lo si deve più H purché il nome agli altri in una fase della storia nella quale l'Unità d'Italia
Era ritenuta tra i tanti possibili uno degli eventi meno probabili
In un esercizio che alcuni storici hanno fatto e che custodito in un libretto appena uscito dal titolo se Garibaldi avesse perso
Esercizio ed in quelli che si chiamano di storia controfattuale
Cioè che cosa sarebbe successo se le cose fossero andate diversamente
E quindi e si contrappone ciò che non è accaduto a ciò che è accaduto
Ebbene uno di questi studiosi scrive che la storia più contro fattuali di tutte è una storia che Cavour ha saputo realizzare cioè che era
Tra le tante possibili e una storia ritenuta veramente difficile soprattutto quando lui comincio a prenderla in mano
Quando il Piemonte era stato sconfitto quando non si vedeva quali prospettive potesse avvenire questo piccolo Stato di arrivare addirittura all'unità nazionale
Forse un pezzo di Lombardia forse un po'di Italia centrale ma insomma l'Italia unita era un un'autentica chimera
A bocce ferme come si suol dire questo probabilmente era ciò che ci si poteva aspettare ma a Kabul ed è una prima straordinaria intuizione capì che il nuovo
L'iter è francese Napoleone terzo
Aveva ambizioni Chelmu coincidevano con lo status quo europeo e che le sue ambizioni potevano essere messe al servizio
Dell'allargamento progressivo del Piemonte fino all'Unità d'Italia
Un'idea che poteva sembrare davvero stravagante il Primo Ministro nel piccolo Piemonte che pensa di poter fare dell'intero francese strumento dell'Unità d'Italia eppure esattamente quello
Che Cavour facendo mille cose riuscì pian piano a realizzare
Ieri uscirebbero aggressivamente ad avvalersi di Napoleone fino a rendersi dello alleato nella decisiva guerra contro l'Austria del mille ottocentocinquantanove
Ma mettendolo sempre di fronte alle rischio che le azioni dei democratici che Cavour non condivideva che erano ispirate da Mazzini che lui addirittura
Volle fare arrestarne tuttavia se queste azioni e dei Democratici avessero raggiunto il loro scopo anche per Napoleone terzo questo sarebbe stato un grave problema e allora man io per Napoleone terzo accettare per esempio che fa durante l'impresa dei Mille ad entrare nello Stato pontificio fosse un generale dell'esercito
Piemontese e non fossero invece le truppe dei volontari irregolari per definizione che con Garibaldi stavano conquistando il sud
Io dico che mettendo insieme i pezzi gas Cavour il rilievo uscire a
Far quadrare i conti e pian pianino fa nascere l'Italia
C'è un bellissimo cartone animato
Che la settimana in gomma costruiti in occasione dei festeggiamenti del centenario dell'Unità d'Italia nel mille novecentosessantuno
Che noi abbiamo convinto l'Istituto Luce erede anche per questa parte della settimana dire
In Congo a riprendere e ora e a rendere invisibile ai giovani di oggi dovete trovare il modo lo dico all'insegnante di farlo vedere a questi bambini perché fra l'altro
Divertentissimo e lì Cavour raffigurato nel modo in cui gli storici hanno finito per rassicurarlo usando un'analogia del telaio
L'uomo che si mette al telaio
E Zillo doppio filo li fa uscire ritardi ebbene in quel cartone animato si vede Cavour condanna un conto con un telaio ma con i classici Ferri
Con cui si faceva la maglia una volta forse voi ora non avete più occasione di vederlo perché anche le nonne usano internet per fare le maglie non usano più quei servizi
Ma ai miei tempi ci siamo resi pubblici e allora si vede con questi fini che naturalmente sono di tre colori che via via via si dipana questa maglia che assume pian piano la forma dello stivale italiano
E alla fine buona Cavour aveva realizzato l'unità nazionale
è stata un'impresa straordinaria tanto straordinaria ho già avuto occasione di ricordarlo
Che le corna mister pensate dell'Economist che non parla mai bene in realtà dell'Italia e che non ha mai chiamato nessuno dei dirigenti politici italiani
L'ho definita la sua morte il migliore statista che l'Europa abbia avuto
Per dirlo l'Economist deve essere stato davvero così
Marco
Professor Piero Craveri prego
Signor Presidente della Repubblica
Autorità signore e signori
Chi mi ha preceduto ha detto cose
Così ubique
Sulla biografia di Cavour io cercherò di prendere slancio un po'più da lontano
Nel mille settecentonovantacinque il deputato francese Bois si dà anche la
Membro della Commissione per la redazione della Carta dell'anno terzo
Notava che abbiamo alle spalle sei anni che valgono sei secoli
Con la rivoluzione si era capovolto il principio di legittimazione della sovranità
Elevati i diritti inalienabili dal cittadino a fondamento per la comunità e separato l'ordine civile da quello religioso
Cancellando così quel paradigma d'ordine che era apparso per secoli trascendere la società
Queste anzi prendeva a sua volta sovrapporsi allo Stato trascinando in esse contrasti profondi che nascevano dalla frammentazione della sua unità organica
E si costituiva definitivamente come realtà distinta dallo Stato o meglio ad essa congiunta dall'ordinamento politico costituzionale
Ma per rendere funzionale questo nuovo paradigma sono occorsi più decenni con un susseguirsi di brusche rotture in tutti i Paesi dell'Europa continentale
è bene ricordare che la Francia nel Secolo decimo nolo
Lasciandosi alle spalle le costituzioni del mille settecentottantanove Napoleone ed è poi quattro diversi regimi politico-istituzionali e fu attraversata da due sanguinose guerre civili
Prima che nel mille ottocentosettanta si stabilizzasse torni ordinamenti liberaldemocratici della Terza Repubblica
Per quanto l'Italia sia il Paese europeo in cui il lascito della Rivoluzione francese e dell'epoca napoleonica è stato più forte e pervasivo tuttavia una storia diversa
A partire dal mille ottocentoquarantotto prima nella Camera Subalpina poi in quella nazionale è andato consolidando cinque
Una monarchia parlamentare in cui la rappresentanza fin dai suoi inizi fu il centro dell'unità della nazione sede di formazione del suo indirizzo politico
All'origine di questa storiaccia Cavour
Che il sette gennaio del mille ottocentoquarantotto a Torino nell'Albergo Europa si riunivano i rappresentanti del liberalismo piemontese con la delegazione genovese per concordare la petizione da presentare a Carlo Alberto
Genova la città di Giuseppe Mazzini
In cui l'antico spirito municipale si era trasformato in un diffuso credo democratico era stata la prima a muoversi chiedeva subito le elezioni municipali e la guardia civica
Cavour divenuto direttore del quotidiano il Risorgimento proposito ottenne che la principale richiesta fosse quella di una Costituzione
Arretrati in quell'assemblea con l'etichetta del conservatore
D'un lampo scavalcava l'intero schieramento democratico nominerà solo mossa tattica del suo innato talento politico
Costituzione subito come primo atto necessario di un processo riformatore si contrapponeva all'idea ad un esito costituente come ultima proprio di una parabola rivoluzionaria
Sono i due corna
Due forni
Di un contrasto profondo che attraverserà gli anni seguenti le due parti del Movimento risorgimentale per concludersi definitivamente con l'incontro di ideali
C'è un altro tema che nel quarantotto Cavour venne proponendo la pubblica opinione e che anch'esso scavalcava la parte democratica che non l'aveva fatto proprio nemmeno come elemento di riflessione
In più d'uno dei suoi articoli sul Risorgimento occorre l'espressione
Uno spettro si aggira dell'Europa il comunismo
Come no con la frase corrisponde all'incipit del Manifesto di Marx e via inglese che nulla lascia supporre che Cavour conoscesse
Era una constatazione che nasceva dall'osservazione del movimento rivoluzionario del quarantotto in Europa soprattutto dalle cose entrarci
In comune con i due apostoli del comunismo aveva tuttavia alcune letture nei testi dell'economia classica inglese segnatamente David Riccardo con le categorie del salario del profitto e della rendita
Come nuovi elementi di definizione analitica della struttura organica della società
E questo è un tema centrale della pubblicistica cavouriano naturalmente volto in chiave moderata e liberale
La rivoluzione sociale come esito possibile di un processo storico in divenire approda evitare a ogni costo e quindi da prevenire
Temi di cui sono intrise alcune delle sue opere maggiori come
La considerazione sulle tua attuale dell'Irlanda e sono a finire e come il successivo lavoro di grande respiro teorico è storico della che stilò relativa alla legislazione anche l'esito sull'e commerce spese reale
In cui il tema della
Necessaria progressiva elevazione delle classi lavoratrici ha un rilievo centrale per lo sviluppo e stabilità della società inglese
Da questo contesto nasceva anche la considerazione sui diversi gradi di sviluppo dei Paesi europei in particolare
Quello dell'Italia che gli faceva escludere le premesse di una rivoluzione sia sociale sia politica notando che in Italia una rivoluzione democratica non ha possibilità di successo
La forza sociale e politica rimane nelle mani della classe media e delle classi superiori Carlo entrambi interessi molto conservatori da difendere
Ed è qui che si innesta il problema dello sviluppo formulato nel segno delle duelli Bertagna ovverossia come egli si esprimeva dei due Risorgimento i politico ed economico tra loro congiunti ed ampiamente sviluppato nel saggio
Decisamente offre
Anita lì
Il liberalismo cavouriano postola da ambo i lati la necessità di un progresso costante frutto di un mutamento accelerato della società per congiungersi dei traguardi di civiltà raggiunti da altri Paesi europei
Tuttavia
Nella continuità degli assetti dei soggetti sociali
Di cui il protagonista è necessario doveva essere lo Stato uno Stato liberale e riformatore che non invadenza della sfera privata ma ne sospendesse la possibile evoluzione
Cavour guardava all'Italia all'angolo visuale degli sviluppi della società europea nel suo insieme e stabiliva i tempi e i motivi del suo peculiare e necessario Risorgimento
Va osservato che tutti i diversi filoni della polemica anti risorgimentale
Partendo da promesse divergenti nonché anche opposte hanno origini proprio su questo punto relativo alla trasformazione socio-politica della realtà italiana allora postulato
Con diverse declinazioni del Risorgimento politico ed economico
Così è per la polemica cattolica come per gli accenti opposto in quella democratica così pure per quel che sarà più tardi la polemica marxista segnatamente quella gramsciana
Tutti i motivi odierni di natura anchilosi ordinamentale hanno poi accompagnato l'intero arco dei centocinquanta anni della nostra storia unitaria
Sono sempre gli stessi compresa la Quarta di queste derive oggi per le più preminenti
Quella che nasce con l'Unità stessa come sentimento che allora si definiva municipalista dico con valenze anche regionali e che si ripresenta come odierni problemi suggestioni
Si è da tempo esaurite invece la deriva nazionalistica
Il fascismo aveva scisso quanto alle origini si era proposto coming insolubile il binomio patria e libertà
La seconda guerra mondiale ci ha restituito la libertà
Mentre l'idea di patria restava su giacente ad altre più forte contrapposte fitti e sono proprio gli anni che viviamo che segneranno nuovamente il permanere di questo sentimento di comune appartenenza
Oltre al nazionalismo altre due di queste polemiche possono dirsi pressoché definitivamente chiuse quella democratica e quella marxista con le loro derive storiografiche
Nessuno statista italiano come Cavour
è stato oggetto di una messe di studi anche geografici così anche l'intenso compreso quelli copiosi emersi in questi due ultimi anni in Italia naturalmente ma anche in Europa e negli Stati Uniti
Ma negli anni Sessanta soprattutto attraverso l'opera storiografica di Rosario Romeo
L'interpretazione del punto di partenza dello sviluppo politico ed economico è tornato a porsi su basi critiche che ripropongono la centralità dell'impostazione cavouriana
L'unità nazionale intesa nel suo gli evito etico politico quale leva indispensabili e di progresso civile ed economico
Volta attraverso il nuovo Stato ad unificare assieme alle istituzioni politiche e all'ordinamento giuridico il mercato interno
Dando una spinta decisiva la sua trasformazione attraverso un vasto piano di infrastrutture necessarie
Alla commercializzazione dei beni della sua produzione prevalentemente agricola in termini di viabilità trasporti
Strutture creditizie
Di un quadro di antichi
I rapporti con l'estero basati sul libero scambio
I primi vent'anni dell'Unità realizzano ampiamente queste premesse
Il progresso è stato lento ma costante accettato anche le basi di quel processo di capitalizzazione da cui a partire dall'ultimo decennio del secolo si avrà l'avvio dello sviluppo industriale italiano
Superata la chiusura degli anni ottanta quella che accompagna la prima grande crisi ciclica del capitalismo internazionale e inaugura la fase protezionista e di chiusura dei mercati interni
Con questa industrializzazione sarebbe mutata morfologicamente la compressione la composizione della società
Sarebbe nata la questione sociale e con ciò la necessità di configurare altrimenti il rapporto tra le pubbliche istituzioni la società
Il problema non risolto dall'Italia liberale nel passaggio del primo dopoguerra ma che ha segnato il travaglio di tutti i Paesi europei nella transizione ad una seconda più compiuta fase della democrazia
Quella che denominiamo come la democrazia dei partiti
E che
Dunque limpido l'impropria trasposizione di quest'ultima problematica la fase del complimento dell'unità nazionale
Che ha costituito la sostanza di questi giudizi negativi
Alla base del Movimento risorgimentale non furono preminenti interessi di ordine economico
L'indipendenza e un bene senza il quale la società non è libera è padrona del suo destino è un requisito intrinseco della libertà pubbliche come lo reclamava Beltrame consta all'indomani di parte per loro per la Francia
Conseguendo lo si poneva il problema della trasformazione degli ordinamenti assieme a quello della stabilità dell'ordine politico ed istituzionale
Quando per il raggiungimento italiano si dice indipendenza ed unità
Occorre intendere che la sostanza di quelle sta nel modello di equilibrio politico e di Stato unitario che si è infine conseguito
Altrimenti tanto meno si capisce l'opera di Cavour
Potevano in questo processo conseguirsi modelli diversi
L'interrogativo rinvia innanzitutto ad un confronto
Che ha investito una parte della pubblicistica della storiografia dell'ottocento quello tra Cavour e Bismark recentemente rivisitato da Gian Enrico Rusconi
Per brevità di analisi mi piace con il mio nome la biografia di Cavour di un grande storico tedesco fine vince fonti tragiche
E l'inizio a scriverla nel mille ottocentosessantacinque per proporre l'opera di Cavour nei suoi presupposti temo liberali come modello da perseguire del processo di unificazione della Germania
Poi mentre la scriveva nel mille ottocentosessantasei sopravvivere nella rete la vittoria di sa dove va sull'Austria
E la definitiva affermazione del Reich germanico
Così in essa Bismark e si sovrapporsi a Cavour
Il libro è testimonianza significativa dell'allineamento del liberalismo tedesco lo Stato autoritario dei burocratico germanico
Proponeva tuttavia due modelli contrapposti per il conseguimento dell'unità dell'indipendenza nazionale quello liberale di Cavour è quello autoritario di Bismarck
Ma nel corso del Risorgimento il confronto decisivo per Cavour non fu coi modelli autoritari ma con quello democratico
Se mi è consentita un'estrema semplificazione nella così sedimentata tradizione teoriche storiografica di questo discorso
Quella di Cavour non è
Come quella democratica una concezione della democrazia dal basso anche nella temperata versione propria di Mazzini che pure aveva il suo fulcro nella rappresentanza
Perché quest'ultima per lui aveva intrinseco carattere elitario
Come del resto l'avrà di fatto quella della seconda fase storica della democrazia la democrazia dei partiti anche se i modi di formazione delle élite saranno profondamente cambiati rispetto alla democrazia censita reddito AV
E quanto al concetto di nazione non il binomio nazione popolo ma la nazione storica nel divenire della sua realtà ma anche nella complessità e continuità dei suoi attributi
Questo tratto storici stico e costitutivo del liberalismo ottocentesco nel rigetto d'ogni premessa contrattualistica Gesù naturalistica affermazione della positività dei diritti e della politicità degli ordinamenti democratici
Questa premessa storici Istica nella tradizione moderata e liberale italiana precede Cavour
Bisogna intendere cosa che gli eliporti di nuovo già Luigi Einaudi aveva notato come Cavour sia entrato tardi in politica ma interamente corazzato a questo cimento
E come quel subentrare avvenisse negli anni che segnano il passaggio ad una seconda fase del Risorgimento
Gli anni della vigilia che iniziano con i moti del venti sono quelli della formazione compiuta di una coscienza nazionale e hanno segno prevalentemente democratico
Ma per Cavour operiamo il confronto sull'altro versante pur così ricco di contributi
Ad esempio con quella che è la radice più pura del liberalismo italiano
Così legate al Circolo di Coppet
Quella del romanticismo lombardo dei Silvio Pellico Federico Confalonieri Ludovico di Breme permessi sconti fino ad Alessandro Manzoni
Sì soldino
Le pagine azzurrine del conciliatore
E si troveranno preponderante gli articoli sui Paesi europei perfino sugli Stati Uniti le recensioni permanentemente di libri stranieri illustrazione della polemica col neoclassicismo italiano
Erano italiani che guardavano all'Europa
Cavour sarà un europeo che guarda all'Italia la differenza sta in sintesi quindi
Lo era per nascita il padre Michele era entrato nella cerchia napoleonica amministratore dei beni dei corpi estranei Repubblica Cisalpina e Camillo Borghese il marito di Paolina Bonaparte padrino di battesimo del nostro cammino
La madre nelle avesse l'ONU e ad una famiglia protestante del Patrizia ginevrino collegarli in Francia
Casu Cavour faceva così naturalmente è parte di un ambiente aristocratico ed intellettuale europeo era di casa a Parigi come anche a Londra e in questo contesto si formò intellettualmente
Abbiamo già detto della conoscenza che gli arriva dell'economia classica inglese segnata dal rapporto personale con William massa un segno
A ciò si è raggiunta una sintonia naturale colonialismo vent'anni hanno
Era del resto uomo pratico dedito agli affari come agricoltore soprattutto nella conduzione della grande tenuta familiare di lei ma anche nella speculazione finanziaria borsistica attraverso cui avrebbe conosciuto a fondo quest'ambiente internazionali
A Parigi si era affacciato come assiduo uditore compassione alla grande palestra parlamentare della monarchia di luglio un'impronta profonda avevamo lasciato nella sua formazione intellettuale
Le opere di chi sono i compiti
Da queste letture aveva ragionato sull'idea di
Un simile
Come definizione del problema dell'equilibrio insieme politico ed istituzionale
Era una premessa conservatrice ma non statica
Precocemente ogni una lettera del mille ottocentocinquantacinque suo precettore Abbate presente
Lo definitiva come quella politica che consiste nel guardare alle esigenze dei tempi attraverso tutto ciò che la ragione giustifica e risultare ciò che poggia sulla demagogia dei partiti e la violenza delle passioni distruttive
Sostenendo che un pubblicisti migliore dal tutte le forme di governo ma
Occorreva dunque a questo concetto dare forma politica ed è quanto egli più tardi
Fece stringendo il connubio con l'ala moderata dei democratici che non era solo una formula parlamentare ma l'indirizzo di una politica
Qualche anno dopo tornando proprio sulle origini del connubio notava come
Con l'avvento di Napoleone III in Francia fosse chiaro che da un lato
La frazione di evoluzione rivoluzionaria non era più da temere dall'altro il partito reazionario diventava pericolose
E fu perciò che io credetti forse non solo opportuno ma indispensabili di costituire un grande partito liberale
Chiamando a farne parte tutte le persone che quantunque avessero potuto differire sopra questioni secondarie consentivano però nei grandi principi di progresso e libertà
Era un'impostazione che sarebbe rimasta una caratteristica per lungo tempo permanente del sistema politico parlamentare italiano
In cui un confronto tra forze contrapposte avrebbe reso la democrazia debole perché sposta l'influenza delle estreme e non viceversa
Ma come risuona anche in queste righe l'attenzione era pur sempre rivolta al rapporto tra equilibrio interno e internazionale
Si applicò così a trovare la strada per rovesciare il lascito delle sconfitte del quarantanove
Allora l'indirizzo Sirat compendiato nell'Italia nella formula l'Italia deve fare tassi e ne erano seguite la sconfitta di Novara e la caduta delle gloriose Repubbliche di Roma di Venezia
La parola d'ordine da state rimaneva quella dei democratici ma era stata sostenuta anche dei moderati nella grande suggestione del programma né Guelfo
Per questa via erano
Entrate in campo nuove cospicue forza
Luciano Cafagna non per quaranta
Profilo di Cavour nota come queste forze sparse costituissero insieme grande altri ad una nuova coscienza nazionale
Occorreva appunto tenerli insieme non bastava un programma
Occorreva l'azione politica di un grande regista protagonista della sua storia quale in effetti è stato capito
Questi trascorreva così
Il programma moderato su un altro più avanzato terreno di azione politica
Sul piano interno rispetto ad esempio il barbone Azeglio forzava la lettera dello Statuto verso una monarchia parlamentare che potesse diventare l'epicentro del Movimento risorgimentale
Sul piano internazionale si proponeva di approfondire le crepe per quarantotto aveva fatto emergere nel sistema di equilibrio europeo l'emergere prepotente del principio di nazionalità di contro a quello di legittimità
E significativo un passo del discorso che tenda di fronte ad una Camera di otto sa
Per sostenere l'intervento infine in Crimea
Osservava politico polemicamente che per la neutralità
Si richiede a parer mio una condizione assoluta ed è che non torni né a danno né a vantaggio dell'una che dall'altra parte belligeranti
Il che non poteva essere la condizione del Piemonte nel momento in cui Francia ed Inghilterra avevano richiesta la sua partecipazione
Salvo perdere l'occasione di sintonizzarsi con quel partito liberale europeo come
Si esprimeva
Rappresentato dalle opinioni pubbliche di quei Paesi
E nel mille
E nel mille ottocentocinquantasei al Congresso di Parigi con la seduta dell'otto aprile
Delicata per la prima volta la situazione italiana il successo stette principalmente delle norme toccherebbe nella pubblica opinione europea
La causa italiana si vedeva legittima ma i profili di un'alleanza non si erano profilati
Nella seduta plenaria Cavour era stato prudente non è colloqui privati specie conclave donne che subito avevo avvertito paure storni
Si era espresso esplicitamente asserendo che la situazione italiana comporta una sola soluzione reale efficaci il cannone
Ma l'Inghilterra non si assumeva il rischio di rompere l'equilibrio internazionale continuava a considerare l'Austria un antidoto ad una ripresa dell'espansione francese in Europa
L'enigma per sciogliere ripartire rimaneva Napoleone verso quando questi ha proviene
Decise di rompere il riserbo attuare il suo disegno su cui Cavour aveva giocato in tutte le sue carte di rovesciare i presupposti politico ideologiche fissati dal Congresso di Vienna
Pose tuttavia la condizione che la responsabilità dell'apertura delle ostilità ricadesse sul governo austriaco
Cavour
Con un'attività inesauribile
Aveva appeso al rafforzamento dello Stato
Riforma anche se gli ordinamenti realizzando il principio di laicità sostenuto lo sviluppo dell'economia piemontese rafforzato l'esercito accolti e difesi gli esuli Lombardi del quarantotto e quelli di tutti Italia
Stesa la rete della società nazionale
Favorito che in Piemonte si formasse il corpo di volontari sotto la guida di Garibaldi
Ora
Intraprendeva il gioco rischioso di essere pronto la guerra ed insieme di provocare l'autopsia senza trascinare il Piemonte in guerra per non trovarsi solo di fronte a quest'ultimo
Dal cinquantotto al settantuno la scommessa sul giorno dopo l'incertezza degli esiti quotidiani dell'azione politica militare e diplomatica
La complessità del Teatro d'azione
Perché sul versante interno occorreva spronare entra più niente controllare imprevedibile su quell'internazionale seguire un mutamento rapido contrastanti dell'inclinazione dei suoi protagonisti
Uno degli atti copre sette quotidiane dell'attività di Cavour
L'ultimatum dell'Austria venne quando sembrava non ci si dovesse più sperare
E da qui alle armate
Franco sa della strada delle colline di Solferino e San Martino
Nel secolo diciannovesimo in Europa la più sanguinosa delle battaglie che pose fine al dominio dell'autopsia sull'Italia
Quando dopo Inesi burrascosi che seguirono Villafranca Cavour torno al Governo lo scenario era del tutto diverso da quello che si era precedentemente configura
A promuovere l'accordo era stata la costruzione di un regno del nord dalle Alpi Adriatico lasciando la Francia Nietzsche salvo
Cavour con puntava poi ad un ulteriore processo unitario per osmosi e convergenza
Napoleone III invece ad altri due Stati intermedi la Toscana nel Regno meridionale ricondotti sotto l'influenza francese
I patti sottoscritti nascondevano due contrastanti disegni
Ma l'avanzata militare si era fermata e si doveva tessere un ordito diverso
C'erano due ulteriori fatti il primo che Cavour già aveva previsto sollecitato la richiesta di aggressioni da parte dei Ducati delegazioni e per la Toscana
L'altro che non avrebbe dovuto accadesse il Partito Democratico aveva ripresa la sua autonomia e capacità d'agire
Qualsiasi cosa avesse fatto non si poteva fermarlo senza perdere definitivamente la possibilità di recuperarlo
La complessa vicenda della preparazione dell'avvio della spedizione dei Mille e la riprova evidente di questa difficoltà
A cui se ne aggiungeva un'altra
Perché fino a quando Garibaldi non avrebbe poi attraversato il canale di Sicilia nessuna delle grandi potenze europee esprimeva l'ipotesi e manifestava la volontà di volere un'Italia unita
Al contrario nella mente di Cavour era emersa chiara la considerazione che proprio dopo Villafranca il processo di unificazione si era accorti cosa mente accelerato e poteva sfuggire di mano
Un anno
Di attività febbrile Nizza e Savoia di prendere un impegno non più del disegno di ovvie ma delle annessione dei Ducati delegazioni e della Toscana con cui Napoleone terzo rinunciava definitivamente e ad altre ipotesi per l'Italia centrale
E l'avanzata di Garibaldi al sud avrebbe poi posto l'imperatore un altro problema più urgente difendere il potere temporale dei Papi dinanzi la probabile ipotesi di una marcia su Roma pericolosità di Garibaldi
Difficile trattative con Parigi in cui si fisso approvato tra l'altro il Limes interno al Lazio che l'esercito sardo doveva lambire ma non occupare
Cavour doveva in breve costruire un edificio dei cromatico solido dando alle potenze europee la garanzia che l'Italia sarebbe stata fattore stabile dell'equilibrio europeo come in effetti nei cinquant'anni e più seguenti sarebbe stata
Anche perché
Quando diede il via Vittorio Emanuele II di marciare incontro Garibaldi
Entrando in Umbria nelle Marche con due corpi dalla mafia lasciava scoperte le difese sul mitico dovere attestato un esercito austriaco più forte come si sarebbe visto qualche anno dopo a custodia e all'INPS
Consapevole del pericolo disse con estrema determinazione
Che nel caso faremo una guerra la spagnola
E tuttavia questi ipotesi sarebbe stata la fine dell'edificio che stava costruendo e forse anche
Delle speranze d'Italia
Nei mesi che precedettero inseguissero e seguirono la proclamazione del Regno si trovò di fronte a due problemi inderogabili
Le modalità di governo delle province meridionali e la questione romana
Contrariamente a quanto aveva inizialmente pensato affrettò l'unificazione amministrativa accantonando qualsiasi ipotesi di più larga autonomia
I rapporti che richiedeva tra gli altri da Farini la marina dallo stesso Nigra urgentemente inviato a Napoli come luogotenente sullo stato delle province meridionali non lasciamo al momento altre possibili ipotesi
Richiedevano con urgenza il massimo di accentramento
La questione romana resta poi la pagina incompiuta di tabù nel celebre discorso Veltroni del trentuno marzo proclamava Roma Capitale
Si erano già tracciati dissensi municipalista PC su quale citato è seduto a svolgere quel ruolo come disse e solo proclamando Roma Capitale di Italia
E noi possiamo porre un termine assoluto a queste cause di dissenso tra noi
Condensi sono anche i principi che dovevano presiedere alla trattativa con la Santa Sede nel disegno di una libera Chiesa in libero Stato con ciò formulata il problema di quel confronto ma non la sua soluzione
La formula era stata già enunciata da montavamo figura eminente del cattolicesimo liberale francese
Solo che questi l'accompagnava alla necessità che il potere temporale continuasse estendersi almeno la città di Roma come condizione dell'indipendenza della Chiesa
Cavour aveva concepito in un altro ambito dite probabilmente influenzato dalle discussioni generiche con un esponente dell'evento calvinista Alessandro mine
In cui il richiamo all'intensità e sicurezza per l'esercizio della FIBE non era dissimile ma totalmente scansato da ogni premessa temporale mistica
Questa dell'assoluta separazione
Era consono ad una società in cui le confessioni protestanti erano prevalenti superando di fatto l'obiezione derivata dalle derivante dalla natura di societas perfetta
Il rinuncia abilmente intrinseca alla tradizione storica della Chiesa di Roma
Il contrasto era così profondo
Nel rinnovamento Gioberti a una paginetta i tecnici si manderebbe nel ricordare che le leggi Siccardi che avevano gettati fondamenti della città dello Stato
Erano indispensabili perché i liberali da ogni parte d'Italia si convincessero della volontà di uditori Emanuele secondo a non rinunciare all'idea unitaria
La separazione si è presentata nel nostro Risorgimento come concetto intrinseco l'indipendenza e all'unità
Aveva le sue radici nella Cisalpina nel corretto ideale tratto femminismo organica Armorari ed alla Giovane Italia
Sappiamo molto sull'intensità c'è un'intensa Rizzi religiosità di Cavour nella sua infanzia per conoscenza poco quanto la sua maturità
Rimase certamente ancorata alla tradizione cattolica della sua famiglia morendo chiesi sacramenti che gli furono dati dal parroco di poi vino subito perciò sospeso di d'inizio
Certo aver riflettuto sull'interrogativo argomentato da pochi ville
Se sia possibile governare un popolo senza attivo e non credeva che una morale laica avesse la stessa cogenza di quella religiosa
Con ciò rimaneva il contrasto col suo liberalismo
Nella visione di Cavour la separazione doveva essere la creazione dello Stato Casa comune dei credenti e non credenti in pari dignità che copre un ordine pubblico nella medesima misura
Il suo ideale era quello della società inglese in cui non si chiedeva ad alcuno se abbia una fede religiosa e quale religione che vive nei cuori e non si porta nelle aule parlamentare in quelle di giustizia
A prima così una trattativa con la Santa Sede in cui portava impegno la rinuncia da parte dello Stato alle prerogative giurisdizionali visti che erano state dello Stato assoluto
Ma anche queste erano state fino a quel momento strumento della sua politica ecclesiastica compreso il problema dei media ecclesiastici che troverà poi una soluzione di compromesso nell'articolo diciassette la legge delle guarentigie
La formula dichiarava la libertà della Chiesa ma implicitamente né postulato poi un'altra quella della libertà nella chiesa
Presente nella riflessione del cattolicesimo liberale del Risorgimento ieri ma lotta ma come a proposito di cappone non Bruschini par di trovare dei modernisti
Come ottant'anni di anticipo e lo stesso tema della riforma della Chiesa altrimenti formulato troviamo sia in Rosmini siano il successore di Cavour Bettino Ricasoli
Non troviamo invece tracce di questo problema in causa
Il suo rimane un approccio tutto politico alla ricerca non di un concordato a cui era contrario ma certamente ad una conciliazione che tramite un suoi emissari Pantaleone padre passare mi pareva possibile
Ma la diffidenza della Chiesa per l'insieme dei motivi ricordati rimaneva insormontabile
A cui si aggiungeva un'invincibile ripulsa che era dicono e che la Chiesa superiore alcuni decenni più tardi versi regimi liberali
L'implicita convenzione convinzione che sistemi politici costituzionale fondati sulla volontà popolare fossero negazioni a priori d'ogni garanti sia per la pienezza della vita ecclesiale
Come si evince dall'ICI cricca quanta cura
La parte politica di Cavour signor français così contro il problema storico del cattolicesimo italiano le sue idee si sarebbero o in parte impresse nella legge delle guarentigie
Alzando l'idea di laicità spoglia dell'estremo spirito giurisdizionali sta che sarà proprio per la città infrazioni francese
Dall'insieme di queste vicende
Se la responsabilità politica e Cannone primaria di giudizio dell'azione di uno statista si può dire che nessuno nella storia d'Italia
Esercito questa prerogativa rispetto a se stesso e alla nazione intanto incertezza di presupposti
E concitata nonché rischiosa condizione di realizzazione come Camillo Benso Conte di Cavour
Il cinico Cavour
Come se l'utilità di calcolo e conseguenze
Freddezza di giudizio non siano elementi intrinseci alla nozione di politica salvo constatare il come perché così
L'uomo che politico che gli italiani non sempre ammirato e rispettato ma
Mai veramente capito da marzo
Eppure l'opera sua costituito l'indispensabile architravi politico di questa storia
L'arte l'archetipo in cui si compensi compendiata gli imprevisti scindibile dita della politica in qualsivoglia
Azione collettiva degna di questo nome
Di quello che possiamo anche noi chiamare un risarcimento senza eroi che Piero Gobetti andava cercando altro
Ma con ciò quest'uomo aveva negli ultimi quindici anni della sua vita dedicato tutto la causa di cui era partecipe
L'attività febbrile l'attenzione angosciose degli eventi ne avevano consumato la fibra nel pieno della maturità pareva già vecchio come mostra anche l'iconografia degli ultimi anni
E lui stesso sentiva di esserlo diventato come si legge in una bella malinconica lettera
Alla sua ultima amante bianca Ronzani
Nelle ore che precedettero la sua morte gli tornavano alla mente tutte quelle responsabilità che aveva assunto
Espresse con parole scomposte smog Sica così come ci sono state riferite dal ricordo dei presenti anche se non del tutto concordanti come sempre per l'emozione di chi partecipa a questi eventi
Mentre la febbre ma Ranica da cui era posseduto prendeva angoscioso il suo divisi nell'insieme
Un brano drammatico di shakespeariano altezza fino alle ultime parole che avrebbe pronunciato
Niente è perduto l'Italia fatta grazie
Rinnovo il ringraziamento al rappresenta Repubblica Giorgio Napolitano Giuliano Amato a Piero Craveri per la
Autenticamente magistralis versione su
Camillo Benso Conte di Cavour
E
Così si conclude questa doverosa celebrazione con un ringraziamento particolare lo sapevano fare ai giovanissimi che hanno assistito dal primo all'ultimo momento nella speranza che da domani Cavour vi sia
Altrettanto siffatto
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