I referendum del 12 e 13 giugno 2011: intervista a Francesco Pardi

Radio radicale continuiamo a parlare di referendum sull'altro dell'informazione abbiamo qui con noi infantili Francesco Pardi senatore dell'Idv e specialmente membro della Commissione parlamentare di vigilanza
Senatore Pardi in quanto a informazione in particolari informazioni televisiva in campo referendari insomma ancora mi pare che siamo piuttosto lontani da
Da Standard accettabile o sbaglio
Siamo lontani dagli standards del comune senso del pudore
E ieri è successo addirittura che sono state date le date sbagliate non solo ieri pressioni da sabato scorso si punto io sono state date dei dati sbagliati e dico ed è una cosa che grida vendetta io opuscolo o detto in un comunicato
Che bisogna valutare se non ci sono gli estremi della denuncia penale perché
Qui siti si tratta di inganno nei confronti del popolo si semina zizzania la cosa pericolosissima
In altre occasioni si è parlato di attentato diritti politici dei cittadini attentato ai diritti politici dei cittadini in realtà qui poi
Disto che visto che la domanda mi pone il tema
Ci sarebbe da fare una cura e i cittadini dovrebbero fare un ragionamento in più che questo
Quasi tutti i cittadini oramai i mal sopportano la la la classe politica
La considerano una casta guadagna troppo spende troppo a dei gravi difetti nel mestiere della rappresentanza i cittadini non si sentono rappresentati
Io penso a questo punto che i cittadini stessi indipendentemente da qualsiasi opinione abbiano sui referendum dovrebbero ragionare in maniera molto precisa qual è l'unico strumento di democrazia diretta che ancora abbiamo in mano
è il referendum tutto il resto e democrazia delegata vedi del nuovo democrazia consegnata diciamo un ceto di rappresentanti
Se i cittadini non prendono nelle proprie mani
Il lo strumento unico di democrazia diretta abdicano ad un loro ad un loro diritto
Mi sembra mi sembra chiarissimo lei
Spenti grave fare delle previsioni su questo referendum proprietari in particolare sulla forma che Tremonti lamentano le fasce
Io penso che vada chiarito la cosa dei residenti e dei degli italiani all'estero perché gli italiani all'estero hanno già votato sul quesito precedente
E bisogna avere e non sappiamo in quanti hanno votato
Io temo che non abbiano votato una proporzione fondamentale perché l'Italia all'estero secondo me dei referendum non si sentono sollecitati
E qui ci farebbe ritornare indietro al giudizio sulla legge nefasta che ha concesso il voto agli italiani all'estero che poi realtà vivono fuori dall'Italia pagano le tasse fuori dall'Italia
E non si capisce perché debbano votare in Italia immagine questo però lo mettiamo da parte
Comunque il problema degli italiani all'estero un grosso problema perché se si contano nel numero di quelli degli aventi diritto al voto i tre milioni di avere degli italiani all'estero in realtà noi come bisogna superare non il cinquanta per cento ma quasi il sessanta
è una bella cuochi è una bella quota ora lei mi chiede quale il diciamo lo stato delle previsioni
Io previsioni non le so fare vedo in giro vado molte in giro e partecipa alle iniziative
E vedo che chi si è occupato molto della promozione dei referendum tutti quei ragazzi e ragazze che hanno affollato le piazze che ha raccolto le firme che fanno manifestazioni loro sono tutti di asettiche simili
Io penso che non si possa scoraggiare questo esseri Casati perché negli ultimi cinque giorni in cui bisogna Ciola verso più né meno cinque negli ultimi giorni in cui bisogna fare lo sforzo finale già esseri Casati e meglio
Però secondo me non bisogna festeggiare prima del momento giusto si festeggia dopo
Bene riga Trolese proprio scoperti dell'IdV specialmente membro da come si era parlamentare di vigilanza sulla RAI tributo all'ascolto come sempre da radio