28 MAG 2011
intervista

"Quanto basta" - Festival dell'economia ecologica: i protagonisti della tavola rotonda conclusiva

SERVIZIO | di Emiliano Silvestri - Piombino - 14:05 Durata: 21 min 53 sec
A cura di Valentina Pietrosanti
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La crisi del modello di sviluppo e gli scenari futuri di un mondo in movimento nelle parole di un economista e di un ambientalista.

Le considerazioni dell'assessore all'ambiente della città di Piombino sul dibattito e, più in generale, sulla seconda edizione del festival dell'economia ecologica.

Registrazione audio di ""Quanto basta" - Festival dell'economia ecologica: i protagonisti della tavola rotonda conclusiva", registrato a Piombino sabato 28 maggio 2011 alle 14:05.

Sono intervenuti: Edo Ronchi (presidente Fondazione per lo sviluppo sostenibile), Riccardo Varaldo (presidente Scuola
Superiore Sant'Anna di Pisa), Marco Chiarei (Assessore all'ambiente della città di Piombino).

Tra gli argomenti discussi: Ambiente, Banche, Comuni, Crisi, Ecologia, Energia, Finanza, Fonti Rinnovabili, Industria, Inquinamento, Kyoto, Piombino, Regioni, Riciclaggio, Rifiuti, Territorio, Toscana, Unione Europea.

La registrazione audio ha una durata di 21 minuti.

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  • Edo Ronchi

    presidente Fondazione per lo sviluppo sostenibile

    La scarsità ambientale, più che scarsità dei combustibili fossili (siamo al picco del petrolio ma c'è abbondanza di carbone e raddoppio delle riserve di gas), rende necessario un taglio drastico delle emissioni. La direttiva per sviluppo energie rinnovabili e efficienza energetica: le direttive dell'Unione Europea. La società europea del riciclo: meno rifiuti meglio riciclati. La prima fonte di energia è Il risparmio, coniugato con l'efficienza energetica. Le caratteristiche delle fonti rinnovabili; i riflessi sull'organizzazione sociale. Nonostante il Governo, in Italia siamo allineati con gli obbiettivi di Kyoto
    14:05 Durata: 4 min 59 sec
  • Riccardo Varaldo

    presidente Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa

    La crisi finanziaria e poi economica ha accelerato cambiamenti di stili di vita e di consumo che già erano in atto; cambiamenti diversi dall'imitazione e dal conformismo consumistico. La grande finanza internazionale (nonostante l'abbassamento della soglia di guardia sulla solvibilità dei mutui) ha avuto la colpa di innescare il processo di crisi che, attraverso il salvataggio delle banche ha provocato la crisi dei bilanci.pubblici. Non c'è capacità di governo della globalizzazione; puntare, soprattutto in Italia, sullo sviluppo dal basso. La decadenza, in Italia, della grande industria e lo sviluppo dei distretti indicano la strada del rinnovamento. L'esempio della Toscana: luogo ideale per sperimentazione di "green economy". Necessario dotarsi di un livello di competitività-paese per evitare lo spostamento delle industrie in altre parti del mondo.
    14:10 Durata: 10 min 2 sec
  • Marco Chiarei

    Assessore all'ambiente della città di Piombino

    Dibattito estremamente stimolante nel quale si è resa necessaria l'apporto di saperi molteplici: una chiave di lettura integrata del momento che viviamo. Occorre replicare queste modalità di conoscenza, a volte contrastanti; occorre uno sforzo di tutti i media per la conoscenza dei fenomeni in atto da parte di tutti i singoli individui:i veri attori del cambiamento. Le grandi verità, le strutture monolitiche, i monopoli culturali ed economici non sono più attuali; si fa strada un modo nuovo di rapportarci alla ricerche delle soluzioni. Integrazione reciproca di disponibilità del proprio sapere, disponibilità a cambiare sono le caratteristiche di un nuovo, migliore, modo di affrontare le nuove sfide
    14:20 Durata: 6 min 52 sec