Referendum sull'acqua. Intervista a Carlo Stagnaro sulle ragioni del NO e di astensione dei referendum del 12 e 13 giugno

Referendum sull'acqua ne parliamo con Carlo sta ignaro che
Se non invita a votare no quanto meno invita a non votare due sì e adesso capiremo perché intanto chiedo a Carlo ringraziandolo per essere con noi di presentarsi
E io sono per lo straniero Direttore delle ricerche dell'Istituto Bruno leoni e una delle persone che hanno contribuito a dare vita al Comitato acqua libera tutti questo comitato che posizione esprime
è un comitato contrario al al referendum dove convivono persone che voteranno no e altre che sceglieranno di ottenerli quali sono le motivazioni che hanno raggruppato questore per quelle persone appunto che hanno dato vita a questo Comitato
E riteniamo che
La legislazione attuale italiana in materia di servizi idrici sia tutt'altro che per la fretta
Ma pensiamo che non solo all'aspetto tecnico dei due quesiti referendari ma soprattutto la spinta politica che ripristina non migliorerebbe ma peggiorerebbe col testo in un momento in cui invece dentro
Occorre fare presto le cose giuste perché tutto ridere qua una marea di problemi che devono essere risolte
Allora partiamo dai livelli di varie questioni in campo una è quella di legare le famose gare che riguardano poi
Il primo referendum i sostenitori del sì dicono che legare affitterebbero ai privati
Un monopolio naturale cent senza molte garanzie che poi i privati faccio con gli investimenti necessari non piuttosto invece sfruttino una rendita di posizione per sostanzialmente dei guadagni sicuri
Bisogna dire che legare non sono gare sulla migliore offerta economica ma tecnicamente si chiamano concorsi di bellezza perché la discrezionalità
è abbastanza ampia nel nel nell'affidamento bisogna anche dire che i i player cosiddetti cioè i soggetti che probabilmente si aggiudicheranno
Molte gare sono non sono moltissimi sono da alcune multinazionali in particolare il suo ex e poi dei dei
Delle multiutilities che sono ex municipalizzate che poi sono state quotata in borsa ACEA
Diciamo la
La multiutility di Roma è uno dei dei casi principali più noti
E quindi c'è un rischio da una parte di oligopoli dall'altra di possibilità di appunto Luca lucrare da parte dei privati senza poi dei benefici per i cittadini a questa diciamo argomentazione voi come rispondete
Il rimpinguare almeno tre problemi diversi il primo è quello è il rischio che
Il vincitore di una gara poi lucri assunto degli extraprofitti da una posizione di monopolio a questo rischio non si risponde cancellando la gara si risponde votando le istituzioni pubbliche di adeguate risorse per controllare il comportamento dei direttori dei servizi idrici siano essi pubblici o privati
E per eventualmente sanzionarli comunque chiamarle al rispetto del contratto di servizio e a monte di questo per bandire delle buone gare e per fare dei buoni contratti di servizio io trovo abbastanza
Ironico che chi non si fida della capacità del settore pubblico di controllare e regolare abbia invece appieno etica fiducia nello stesso settore pubblico chiedendogli di controllare e regolare gestire investire fa fare e disfare
Oltre a quelle otto c'è un aspetto come dire di di di di gestione del risultato della gara e di attenzione al fatto che non possono che che non si formino dei ed il mio nome collusivi come lei sottolineava è qui e questo ci porta al secondo tema
C'è un'autorità già esistente che l'Autorità antitrust la cui missione sociale che che esercita anche con con con a prestare è successo esattamente quello di vigilare contro questo tipo di fenomeni l'Antitrust in questo caso già efficiente già funziona e a tutti gli strumenti per intervenire laddove fosse necessario
Ultimo punto una gara in un settore come quello dopo
E senza dubbio un concorso di bellezza come lei dice nel senso che non può limitarsi almeno confronto di
Di un'offerta economica perché non è solo l'offerta economica che conta ma anche
Gli impegni che i vari soggetti che partecipano si prendono la credibilità che hanno il tipo di know-how e di conoscenza e di tecnologie che possono
Finché possono offrire
E detto questo il grande vantaggio di una gara e quello di costringerci a confrontare offerte diverse
Trovo abbastanza ancora una volta ironico il fatto che i sostenitori del referendum abbiano molta più fiducia nel settore pubblico di quanta non ne abbia io
Nessuno sicuramente non la legge Ronchi dieta
Ad aziende a parziale o totale controllo pubblico di partecipare alle gare e anche di vincerle io credo che esistano delle società pubbliche che sono efficienti e che potrebbero tranquillamente vincere imporsi nelle gare
Chi dice che i soggetti pubblici non potrebbero mai vincere che questo determinerebbe una la cavalcata dei privati evidentemente non alla stessa stima nei confronti delle buone società pubbliche che esistono che ho io bis
Ecco uno dei rischi diciamo è quello che poi queste gare vengono vinte dall'EUR o attuali multiutilities che sono partecipate anche se poi la legge prevede
Una diminuzione in molti casi della quota
Di partecipazione pubblica però sono partecipate proprio dai Comuni che dovrebbero essere poi
I soggetti che devono scegliere i vincitori delegare quindi in un certo senso
Alcune gare potrebbero non non avere effettivamente una competizione alla pari tra tra Bari tra Bari competitori
Ma laddove dovesse esserci un bias questo va sicuramente a favore del soggetto pubblico e questo dovrebbe tranquillizzare chi teme
La rampa cita dei privati
E io personalmente sono favorevole a davvero una piena privatizzazione
E dei gestori del servizio idrico e degli altri servizi pubblici locali
Ma ripeto nell'attuale contesto normativo i nelle leggi che referendum chiede di abrogare nulla vieta soggetti
Rammento parzialmente pubblici di vincere una gara se sono in grado di
Offrire un un servizio migliore rispetto ai concorrenti privati e pubblici che sul piano
Uno degli argomenti utilizzati dai gli oppositori del del referendum e che in degli unici che potrebbero fare investimenti sono i privati però poi si dice che per finanziare questi investimenti bisogna andare ad aumentare le tariffe che in effetti in Italia sono tra le più basse d'Europa ma se e gli investimenti si dovessero finanziarie
Con l'aumento delle tariffe perché questo non potrebbe farlo o il pubblico
Infatti il secondo quesito referendario in particolare che è quello che impedisce o vuole impedire
Di caricare la remunerazione del capitale investito cioè il costo del capitale sulla tariffa
Farebbe male tanto ai gestori privati quante gestori pubblici non c'è nessun nessuna ragione
Per cui una volta che si decida Archem del servizio deve essere finanziato dalle tariffe di quello che non possano trarre beneficio
Gestori pubblici a SOGEI i pubblici
Torno però al primo quesito il problema è dotarci degli strumenti per scegliere il gestore più efficace
Senza guardare la carta d'identità cioè senza porsi il problema se esso sia pubblico privato ma guardando al tipo di offerta che che è in grado di di fare e alle competenze che in grado di vantare ex
Riguardo prove regolatori dovrebbero presidiare a questo processo da una parte sono stati aboliti da da un'altra normativa iato che erano gli ambiti ottimi territoriali ottimali chiede
Sarebbero stati i soggetti che dovevano indire le gare questi questi soggetti sono stati
Eliminati da una legge contro gli enti inutili è stata affidata alle regioni lo la potestà di istituire nuove o vita che però appunto molte regioni ancora non l'hanno fatto e dell'alta è stata recentemente istituita un'auto un'Autority forse proprio sotto la spinta del referendum
Su cui però ci sono alcune perplessità anzitutto sulla dotazione del personale di sole quaranta persone poi sulla durata in carica
Di soli tre anni rinnovabili mentre altre Autority hanno sette anni non rinnovabili per la durata in carica delle
Delle dei commissari e quella nomina il Direttore generale da parte del Governo ecco ci sono alcuni
Perplessità proprio su il modo in cui si stanno delineando le autorità di revoca regolamentazione tu cosa pensi di questo
Io personalmente condivido queste perplessità e credo che il grande problema dello settore idrico in particolare ma dei servizi pubblici in generale
Sia una carenza del settore pubblico però sul lato della regolazione e credo che
Questo problema tanti dei problemi che oggi dobbiamo affrontare troverebbero una soluzione
Più agevole interevento di regolatori forti competenti e dotati dei necessari poteri inclusi i poteri di sanzione
Ciò detto nessuno dei due quesiti referendari sfiora questo tema dianzi ma
Nel loro combinato ESP disposto avrebbero semmai l'effetto di indebolire ulteriormente la regolazione perché nel momento in cui si vuole far passare l'idea
Che la gestione deve rimanere in mani pubbliche
E che il finanziamento deve avvenire impartito del tutto attraverso la fiscalità generale è evidente che fissi pongono le premesse per cui
Gli azionisti o i titolare del gestore cioè i Comuni o chi per essi tutto vorrebbero fuorché aver Treppiedi un regolatore rompiscatole
Per quanto riguarda invece il lo spirito diciamo generale chianina questi referendum che poi ha ben sintetizzato
Dallo slogan il comitato promotore Acqua bene comune questo tema sembra aver mobilitato molte molte persone insomma è molto sentito c'è un valore simbolico
Di questo tema perché riguarda una risorsa percepita come necessaria come indispensabile anche come in un certo senso regalata da madre natura e quindi in qualche modo
Appartenente alla comunità lo stesso massa brutto che appunto un esperto del della tematica e non è andrà fatto a favore di questi referendum però sottolineo questo aspetto come importante secondo te
C'era un modo ci sarebbe stato un modo diverso per tentare di
Accogliere questa sensibilità senza provocare lo scontro che in atto adesso rispetto i referendum tra promotori di del private promotori del pubblico
Ci sarebbero stati tanti modi migliori e sicuramente non va trascurato il fatto che così tante persone
Hanno creduto al messaggio referendario che pure un messaggio molto semplificato e non sempre pienamente aderente alla realtà dei fatti
Per esempio le forze politiche tutte dall'estrema destra all'estrema sinistra e ritorno avrebbero fatto bene a valutare
E votare e discutere in Parlamento e votare in Parlamento e magari bocciare la proposta di legge d'iniziativa popolare che è stata depositata alcuni anni fa e che andava
Nella direzione
In cui spinge adesso aderendo ma
Avrebbero fatto bene a farlo perché il referendum lo strumento
In un settore del genere che effetti molto rose perché l'unica cosa che può fare e abrogare dei pezzi di leggi o delle leggi intere
E ma certo non può
Lo strumento referendario dare
Un
Un adeguato quadro normativo al settore viceversa
La proposta di legge che che allora venne presentata quella direttiva popolare e che io personalmente non condivido aveva però il pregio di dare un'idea di quello che gli attuale promotore del referendum avevano in mente premetto una discussione più seria di di di quella proposta specifica
Il più in generale lo sforzo di prendere sul serio il
Il tema dei servizi pubblici locali intercedere da un lato alla retorica di parte e di appartenenza
E dall'altro alle pressioni più o meno lobbistiche più o meno corporative delle del del della lobby dei
Infine del capitalismo del socialismo municipale che dir si voglia avrebbe favorito ancelle pubblica più aperta avrebbe consentito di dissipare una di ambiguità di cui oggi paghiamo Trento e che avrebbe risparmiato una campagna referendaria che è stata sicuramente per il Paese Brut
Da
Pesa
Io foriera di conseguenze negative qualunque cosa succeda referendum
Va bene allora ringraziamo Carlo lo straniero per questa
Esposizione delle delle motivazioni contro il referendum che andremo a votare il dodici e tredici giugno Carlo straniero direttore ricerche studi dell'Istituto Bruno leoni e lo ringrazio per essere stato con noi
Grazie mille arrivederci