Giancarlo Pajetta, un protagonista in Parlamento

Tranne mille novecentosessantaquattro
Laneve gli accordi
Incontro con la stampa
Del Partito Comunista Italiano
Anche in città
L'onorevole Luciano
L'onorevole Giancarlo
Lesinato umani
Edward
Moderatore
Gianni Granzotto
Mi spiego esibirlo
Sesta trasmissione
Amato
Il compito di aprire il dibattito spetta all'onorevole Pajetta una introduzione di cinque minuti simile prego
Cari amici
Quanti attacchi contro i comunisti in queste settimane e non parlo soltanto di tribune elettorali voi avete visto anche il resto del programma televisivo quello che dovrebbe essere di tutti perché tutti paghiamo il TAR
Noi in Italia abbiamo un voto su quattro ma qui se ci danno un minuto ogni quaranta ore e già di troppo
E questa volta che dobbiamo parlare noi vogliamo ricordare agli elettori perché cosa votano tirate le somme della vostra esperienza
Considerati gli impegni assunti e non mantenute
Quando abbiamo chiesto di ricordare che si vota per il sindaco di Torino di Bologna e non per il Presidente del soviet di Mosca c'è stato uno scandalo quasi che noi volessimo
Sfuggire alla realtà
Come se la vostra vita quotidiana non fosse prima di tutto e la realtà
Ma cos'hanno dimostrato in queste settimane
Hanno dimostrato che noi parliamo chiaro
A Roma come a Mosca hanno dimostrato che siamo un partito autonomo che seguiamo la nostra via la via democratica italiana verso il socialismo
Quello che Togliatti ha lasciato nel suo testamento
Una via italiana per l'Italia il prefetto ma poiché non siamo una tavola rotonda sulla politica estera lei mi permetterà di dire allora
Parlate della Federconsorzi parlate delle speculazioni urbanistiche posso
O è anche in queste poche cose no perché la cosa deciderà lei non lo deve chiedere ed anche grazie agli stessi viene dalle se ne fa gli enti pubblici ministeri ministri che sono implicati in questioni penali sono tanti
Che se ne faccia l'elenco mito che davvero guardare fuori d'Italia per poterne parlare
Ad ogni modo noi vogliamo sapere parlare di tutto non abbiamo rifiutato nessuna risposta
L'altro giorno mi hanno scritto ma perché
Chiedete la Democrazia Cristiana perché non ha mandato una delegazione per vedere come sono andate le cose quando è stato eliminato il presidente Kennedy e se quel rapporto Warren se è proprio quello che ci vuole
Ho detto l'argomento non vale
La Democrazia Cristiana e mettere così io sono diventato comunista proprio perché voglio sapere discutere perché ho una passione per la verità lei mi domanda cosa abbiamo fatto ma io per esempio non è stato dodici anni in carcere
Per poter affermare nel mio opinioni per farli conoscere agli altri
Credo che sia un amore per la verità per la libertà
Per la democrazia che
Molti dei dirigenti del suo partito non hanno dimostra non faccio nomi non faccio nomi e di anime
Ci mancherebbe altro
Ecco perché noi pensiamo che il nostro partito oggi investe
Del sua analisi la realtà internazionale e quello nazionale lei mi domanda cosa abbiamo fatto il nostro partito
Ma noi indichiamo milioni di comunisti a discutere e a discutere insieme a tutti gli altri abbiamo avanzato delle critiche abbiamo esaminato come lavorare meglio non diciamo che siamo giunti certo alla perfezione
Quello che ci importa è che viva la democrazia sotto questo aspetto la partecipazione come protagonisti
Nelle scelte nelle decisioni del maggior numero di lavoratori nel Partito Comunista dei comunisti ma poi di tutti per quello che riguarda i comuni per quello che riguarda il parlare per quello che riguarda i sindacati ecco perché noi sempre vi offriamo un colloquio ecco perché non sempre siamo disposti a discutere con gli altri perché le nostre sezioni anche nei momenti più difficili sono aperte
Io vorrei sapere se la Democrazia Cristiana e nei momenti difficili della sua vita aperto dei dibattiti con tutti su queste questioni arrivino lo facciamo e la nostra di turismo
Buongiorno
Grazie di essere qui
Vorrei
Compensare questa
Rottura dell'emozione che
Ci ha provocato ai ascoltare la voce
Gli Giancarlo Paietta nel modo
Credo più degno leggendo la lettera che ci ha inviato il Presidente della Repubblica
Caro Presidente mi dispiace di non poter assistere alla rievocazione della figura di Giancarlo Paietta promosso dalla Fondazione della Camera dei deputati
Paillettes è stato per un lungo periodo per un gran numero di legislature tra i parlamentari più impegnati
E tra gli operatori più efficaci e brillanti che la Camera dei deputati abbia annoverato dopo la sua rinascita nell'Italia repubblicana
E nello stesso tempo dopo aver dedicato con indomabile spirito combattivo la sua giovinezza
Alla lotta contro il fascismo nelle condizioni più dure è stato personalità di primo piano nella politica nazionale come dirigente del maggiore partito di opposizione
Anche per lo stretto rapporto personale che ci leggo
Non posso che associarmi calorosamente al ricordo che nelle ha tracciato dagli oratori non a caso prescelti tra i suoi compagni e i suoi interlocutori del tempo con viva cordialità Giorgio Napolitano
Ringrazio il presidente
E io ringrazio
Per essere presenti a questa ricordo Marisa Lisa Francia e Rodano Rino Formica Diego Novelli Virginio Rognoni Alfredo Reichlin
Che cortesemente si sono prestati per organizzare insieme a noi questo ricordo che
Ci onora nella possibilità di poterlo realizzare
Ringrazio
Per fare la loro presenza il figlio delle filiere Giancarlo Paietta
Che davvero calorosamente ringrazio per la cortesia sollecitudine con cui hanno voluto
Essere presente a questa iniziativa Gaspare Giovanna e Luca grazie ancora
Signore e signori
Sono presenti in molti
Uomini e donne che hanno fatto dell'andare a loro militanza e vita politica
Una parte assai significativa della loro esistenza
E che hanno potuto incontrare una personalità straordinaria come quella di Giancarlo Paietta
Ve lo rivolgo queste
A voi queste brevi parole con qualche trepidazione e qualche titubanza
Come quando hai potuto conoscere di persona e anche nella contesa politica quotidiana
Per un periodo nello stesso partito una personalità che per storia personale può assurgere a un monumento della storia collettiva
Di un'impresa e del Paese e
Questa duplice condizione può far risultare irrisolta la tensione su una
Un apprezzamento per l'esperienza con il piano è quella della grande storia
Cioè credo parete è stato un uomo del Novecento come si diceva mai spesso un secolo grande e terribile
Ed è stato un uomo protagonista di quel mondo comunista e di quel movimento comunista interesse nazionale che di quella storia del novecento una delle parti più significative anch'essa altrettanto grande e terribile
C'è una poesia di di Bertold Brecht
Che secondo me dice meglio di come non si potrebbe
Di quella condizione umana e politica
Lo dice con con delle parole con una modalità da cui a cui io non mi saprà e neppure avvicinare per cui vi chiedo la cortesia di ascoltarla
Visto che nella legge o o una buona parte un una poesia molto famosa si intitola a coloro che verranno
è una poesia del trentanove quella quella molto cede ma che a quel verso
Affascinante e controverso noi che abbiamo voluto a prestare il terreno della gentilezza
Noi
Non si poteva essere gentili
è una è una poesia che
Che secondo me descrive
Lucidamente appassionatamente la condizione di quelle donne di quegli uomini
Per cui credo
Esprima le parole che meglio non si potrebbe va a tagliare una figura come quella di Giancarlo Paietta
Il mio pannello mangiai
Tra le battaglie
Per dormire misteriosi in mezzo agli assassini
Feci alla buona senza badarci
E la natura la guardai con impazienza
Così il tempo passo che sulla terra mi era stato dato
Al mio tempo le strade si perdevano nella palude
La parola mi tradiva al carnefice
Poco era il mio pattinare
Ma i potenti posavano più sicuri senza di me o lo speravo
Così il tempo passo che sulla terra ma era stato dato
Le forze erano misure lamenta era molto remota
La si poteva scorgere chiaramente seppure anche trame quasi in atti indicibile così in tempo passo che sulla terra mi era stato dato
Voi che sapete emersi dai gorghi dove fummo travolti pensate quando parlate delle nostre debolezze anche i tempi Buy cui voi siete scampati
Andammo a voi più spesso cambiando paese che scarpe
Attraverso le guerre di classe
Disperati quando solo ingiustizia c'era e nessuna rivolta
Eppure lo sappiamo
Anche l'odio contro la bassezza stravolge il viso
Anche l'Iraq all'ingiustizia far Rocca la voce o noi che abbiamo voluto a prestare il terreno la gentilezza nuovi non si poteva essere gentili ma voi
Quando sarà venuta l'ora che all'uomo un aiuto sia l'uomo pensate annui con indulgenza
Io penso
Che queste parole sembrano scritte apposta per Giancarlo Paietta potrebbe essere il suo epitaffio
Pochi cenni dalla sua vita
Credono confermino ed io lo conto viene
Da una famiglia buone stante i genitori erano comunisti senza tessera
E via sua mamma ci verrà poi narrata come mamma Pajetta
Sua guida spirituale una donna che chi ha potuto conoscere mia respirato il fascino discreto quanto autorevole
Mamma Pajetta tre figli
Sotto il fascismo lungo Giancarlo Paietta
Conosce il carciofo scetticismo il rischio però la propria vita l'altro finisce annotavo se no
Il più giovane viene ucciso in Asia fascisti a Megolo sulle montagne del Novarese
Gasparri aveva diciassette anni quando vuole combattendo ucciso insieme al mitico capitano Beltrami e sotto l'Abruzzo insanguinata si troverà un libretto stato rivoluzione
Giuliano al PCC avvicina quindici anni va in Spagna a difendere la Repubblica contro l'aggressione Anchise sta
Giovedì e il più giovane commissario politico delle pagate internazionali poi combatte con i macchinari all'esistenza francese
A Milano nella Resistenza vicino a Pavia Longo viene arrestato e portato nel campo di sterminio di nostalgie
Giancarlo a quattordici anni del ventisette allievo di quel prestigioso Massimo D'Azeglio di Torino che forma una gioventù straordinaria
Quasi una eccezione di presenze straordinarie anche tra quelle presenze si distingue per coraggio e determinazione
Per l'attività politica espulso a quattordici anni da tutte le scuole della riunione e la storia da ragazzo rosso
A diciassette anni viene rinchiuso nel carcere minorile condannato dal tribunale speciale a due anni
Nel trentuno ad evitarli e già fuoruscito in Francia dove prende il nome di nullo
I gialli si individueranno due delle caratteristiche che segnano un'intera vita politica quando l'Italia sarà liberazione anche con la sua
Presenze partecipazione dal fascismo due sue vocazioni
Una quella di essere giornalista agitatore propagandista termini nobili di nomi di mestiere nella
Nella rivoluzionario di professione giudice avanguardia
E prende l'altra caratteristica che lei signora l'intero cammino politico quello di dirigenti internazionalista come rappresentante italiano nell'organizzazione comunista internazionale
Nel trentatré
Catturato dalla polizia fascista mentre e immissione in Italia
Per sottrarre dei fascisti
Portarli sul terreno della critica al fascismo e dell'impegno
Viene condannato a ventun anni di carcere per l'attività clandestina liberato nel quarantatré partecipa alla Resistenza
Nel comando generali delle barricate Garibaldi
Nel quarantaquattro compare
Diventa presidente del CLN alta Italia e persino
Capo di stato maggiore delle forze militari partigiani il tempo del ferro e del fuoco
Ho voluto ricordare questi
Questi momenti
Diciamo o ICI e
Ippici
Per fare risaltare in quella lotta estrema
In quell'ambiente della famiglia l'origine di quel carattere
Di epica della ballata brechtiana per cui ho voluto dedicare diversi della poesia di parte
Ma non sarebbe
Sufficiente questa può essere ordinaria storia
A configurare la necessità di dedicare di quei versi
Senza una straordinaria altra caratteristica quella della fedeltà alla causa
Per darne conto in maniera diciamo così non non troppo impegnativa
Vorrei fare ricorso a un'altra e diversa espressione artistica che parla di quel connotato di questa fedeltà lo fa in una maniera appunto come si può fare in una produzione cinematografica il film il sospetto di Citto Maselli
Molti di voi lo ricordano certamente il protagonista viene arrestato mentre appunto compie una missione viene arrestato da i fascisti dell'interrogato
E la inventiamo adesso dove io e molto Aspo non soltanto per la sicurezza
Ma anche perché il sospetto che aleggia in quella interrogatorio
Che il protagonista sia stato se si può dire così tradito dei suoi compagni tradito naturalmente per una causa superiore
Tradito non nelle la lettura ordinaria del tradimento ma
Tradito perché per poterlo così trasformare in un ulteriore fattore della rivoluzione
E della lotta antifascista questa
Questo Area
Viene percepito dal protagonista
Il quale
Ha una ennesimo a fondo vicino interroga che fa leva precisamente su questa possibile facilità risponde con quella frase che è diventata eccetera
Sono un militante del Partito Comunista Italiano non ho nient'altro dichiarare
Colui che si esprime insieme l'orgoglio dell'appartenenza
La dedizione alla causa
Ma contemporaneamente un'intelligenza non negata diciottenni
Accade semplicemente intelligenza sormontata
Dalla dalla dedizione alla causa considerata superiore
C'è
Rispetto a questo elemento che ha messo in contatto fondamentale della personalità e Giancarlo Paietta
Un dialogo immaginario di un uomo che l'ha conosciuto bene e per e peraltro dista antichissimo psicologicamente culturalmente
Da Giancarlo Paietta e Vittorio Foa
Suo compagno di quella stessa a Torino di quello stesso liceo D'Azeglio di quella temperie culturale
Dove si respirava reale di ritardi Gobetti e dell'ordine nuovo
E quindi evito io forti come interrogandoci
Su un rapporto mai risolto su due modi così diversi di intendere la politica la militanza politica
Immagina un dialogo sulla fedeltà un confronto tra due fedeltà naturalmente
Sono rette
Con lo sguardo di Vittorio Foa
Diciamo Giancarlo Paietta implicato soltanto commi immaginando interlocutore dunque ci vuole un beneficio di inventario nel fa fede alla lettura di Vittorio Foa tuttavia mi sembra interessante dice Vittorio Foa
Ci sono due tipi di felicità un attimo verticale una orizzontale dice Vittorio Foa la mia colori Zonta
è una fedeltà l'obiettivo all'obiettivo politico ed è questo che consente di transitata molti partitica molte esperienze perché l'obiettivo fatta Emilio su ogni altra cosa l'altra è una fedeltà verticale
E la fedeltà di Giancarlo Paietta nel ne parla naturalmente con la mia azione di chi l'aveva conosciuto giovanissimo già fare delle prove che lui non avrebbe in quel momento ha fatto
Dice la fedeltà
Alla causa attraverso la fedeltà all'organizzazione che è la interpretando e vasto io trovo che questo sia un punto decisivo
Naturalmente con gli occhi di oggi ci può essere più severi diciamo su questa cultura di quanto
Lo si potesse in quel tempo
Ma è una chiave interessante richiama quasi la figura del del Monaco del di una militanza totalizzante non solo nella causa ma nell'organizzazione
Anche per non solo per la causa ma anche per l'organizzazione si può non si possono fare molti sacrifici compresi Paolo quello della propria attitudine critica
Sono vicende
Che segnano profondamente una parte della storia non solo dei comunisti ma del nostro Paese
Un uomo forte
Dalle battute feroci
Una capacità e con la plastica
Ma con una fedeltà irriducibile a una causa al suo mondo
Al suo partito
Lo dice anche una
Una formula chiuso polemicamente
Che meriterebbe di essere molto riflettuta
Per pur tenendo conto del contesto polemico in cui venne detto
Contro la formula classica secondo cui la verità essendo rivoluzionaria
Uso quasi con una
Con un atto di sfida a dire che e la rivoluzione che ha la verità
Cioè c'era lì non soltanto il sarcasmo
Tipico di chi dello dell'uomo e della sua forza ma il coraggio di una sfida anche di andare controcorrente
Ma c'è anche una cosa profonde
L'adesione a una sorta di Filosofia nella storia
Di esserci ore e tutto una storia che si fa compiendo verso una meta che prevista e prevedibile e che fa grande questa storia
E gli uomini che scelgono di appartenenti
Ma anche dice
Dell'impossibilità di sciogliere il legame di ferro con questo mondo anche quando si poi ci pensa che in questo mondo si siano generati degli errori e degli o
Fu capace anche
Di distinzioni nel suo partito
Sempre con molta attenuta misura
E quando lo fece abbastanza chiaramente con molta sofferenza
Se ne può ricordare una nel mille novecentosessantuno dopo il ventiduesimo congresso del Partito comunista l'Unione Sovietica quando si apre un dibattito nel gruppo dirigente del partito comunista
E lì Paietta
Anche in un rapporto critico con Togliatti spinse per una evoluzione del Partito comunista è una svolta al movimento comunista internazionale non era
Questo tuttavia la sua caratteristica prevalente
Penso che si possa dire che quella prevalente fosse precisamente dentro una figura così anche intellettualmente coraggiosa quella della fedeltà alla causa e al partito non si creda che questo tuttavia
Fosse il portato di un qualche conformismo
C'era uno in lui uno spread sopra ogni forma di opportunismo
Generale e specifica
E fu un uomo a cui non furono risparmiate le amarezze
La sua vicenda politica e anche nel suo partito
A cui
La dedizione come risulta anche da queste poche nostre attestata totale
Nel PC nel Partito Comunista Italiano assunto presso che ogni incarico di direzione
Tranne quello di segretario nella segreteria già nel mille novecentoquarantotto nel Parlamento nazionale dal quarantasei fino alla morte nel Parlamento europeo dal mille novecentoquarantotto
Animatore come pochi dei dibattiti parlamentari e politici
Protagonista i dibattiti in una stampa
Alla radio come avete visto la tribuna politica polemista d'eccezione
Aggressivo e castigo insisto secondo me per me è stato essenzialmente un uomo di fede
Con gli eccessi
Del suo tempo ed è la sua interpretazione del suo tempo
Col un'avversione persino esibita
Nei confronti del dubbio e del dissenso interno al movimento e al partito
Appunto come recitava Brecht è stata impedita uomini così la gentilezza nella scena pubblica nella scena della politica
Sono personalità che hanno fatto la storia
Non l'hanno subita e per questo anche hanno pagato dei prezzi
Hanno concepito la vita come una missione come la manifestazione di una vocazione
Anche per questo pubblico-private si sono fuse
Il Witt di quelle persone I viaggi I gennaio alla ricchezza
Non ha dedicato alcuna attenzione una lontananza e uno indifferenza
Manifestate ed esibite come parte di quella missione a cui ha dedicato la sua vita sono uomini
Che hanno avuto l'ambizione di fare la storia e di non subirla e per questo credo meritano di essere ricordati grazie
Allora la parola Marisa cinciallegra Berno prego
Innanzitutto gestito dal ringraziare
Per
L'invito
Anch'io mi sono commossa riascoltando la la voce di Giancarlo
Considero per me è un altro onore partecipare a questa celebrazione Gilli Paietta
E
Mi corre l'obbligo di scusarmi se la mia testimonianza sarà modesta
Povera incompleta
Purtroppo negli anni pesano nella memoria inizia come dice molta alle a sfogarsi
E piena
è scarsa e piena di lacune
E certamente volerò assai più basso dal nostro Presidente
Io ho avuto una straordinaria opportunità di far parte della Camera dei deputati dal quarantotto al sessantotto
Un ventennio durante il quale Giancarlo Paietta ed un ruolo assai rilevante nei lavori parlamentari
Quando fu eletta deputata nel quarantotto io ero una giovane parlamentare in prima nomina inesperta impreparata
E Giancarlo Paietta appariva ai miei occhi circonfuso da un'aura mitica
Era il ragazzo rosso che era entrato nella cospirazione antifascista Jolie scelte era stato giovanissimo condannato a due anni di carcere era stato in esilio
Rientrato in Italia clandestinamente erano solo nuovamente arrestato versato per ben dieci anni nelle carceri fasciste era nullo
Il prestigioso co-Presidente del Comitato di liberazione nazionale alta Italia Comandante generale della
Brigate Garibaldi erano della lotta di liberazione e nel quarantasette
Malgrado le critiche di Togliatti
Io non ho seguito con simpatia
Il blitz di Giancarlo alla Prefettura di Milano quando avevo fatto una sorta di occupazione dalla Prefettura per protestare contro la rimozione del prefetto nominato dal CLN
Quindi era un tempo affascinata intimorita
E lo rimasta colpita durante la relazione dell'Ufficio di Presidenza della Camera da una sua esclamazione
Ecco alla faccia dei padroni noi leggiamo segretari di Presidenza una commessa e un minatore
Erano onorevole incrinare di Milano e l'onorevole Mauro Antonioni che veniva dalle miniere del avute cattiveria di bolla
E nella mia giovanile produzione all'estremismo quella rivendicazione di classe mi aveva molto conquistata
Ma soprattutto ammiravo il brillante parlamentare che interveniva a nome del Gruppo nei fondamentali di dibattito di politica generale e soprattutto su tutte le questioni di politica estera
Io sono rimasto alla Camera fino al sessantotto ventennio della ricostruzione del cosiddetto miracolo economico italiano
Della crisi dell'economia del sessantaquattro fino ad esplodere del movimento studentesco nel sessantotto
In quelle quattro legislature nelle quali si sono consumate prima esperienza centrista poi quella dell'edilizia al centrosinistra
Giancarlo Paietta intervenuto quasi sempre sulle dichiarazioni sui dibattiti sulle dichiarazioni del Governo
Durante la prima legislatura il clima era di scontro frontale
Si era determinato con l'estromissione del quarantasette dei partiti sia esso dal Governo
Con la scomunica contro i comunisti programmata da Pio dodicesimo subito dopo l'elezione del quarantotto e con le feroci repressioni contro i manifestanti scesi nelle piazze a protestare contro l'attentato a Togliatti nel luglio del quarantotto
Pensava inoltre come un macigno la divisione del mondo in blocchi contrapposti provocata dalla rottura dell'alleanza antifascista a livello mondiale
Sono gli anni della guerra di Corea dell'adesione dell'Italia al Patto Atlantico della discussione sulla legge elettorale maggioritaria
Non può meravigliare in cui la temperie discorsi Pajetta fossero connotati da una polemica di un'asprezza notevole nei confronti dei governi presieduti dall'onorevole De Gasperi
In particolare io direi che era molto aspro nei confronti di alcuni ministri le confronti di Sforza Ministro degli esteri all'epoca successivamente nei confronti di Pacciardi
Tema centrale ricorrente dei discorsi di Paglieta anche nelle legislature successive sono la rivendicazione dei meriti del PC nella Resistenza nella costruzione della democrazia
E la denuncia sistematica dell'anticomunismo e della discriminazione
A danno degli oppositori e più in generale degli operai contadini delle masse giudici sette dati
Però era polemica politica non era chiusura ideologica
Che a Carlo Paglieta però se aveva rapporti di amicizia con parecchi democristiani soprattutto lombardi che avevano partecipato alla Resistenza
Che forse è convinto della possibilità di un rapporto positivo con il mondo cattolico con lo stesso Democrazia Cristiana
Ne è riprova un episodio nel quale io sia pur marginalmente di Maggi coinvolta
Con l'elezione del cinquanta treni era finita la leadership Degasperi hanno e che era riuscita a controllare temi e nell'altro centrista i fermenti dissensi che già si erano manifestati siano di sinistra che nel movimento giovanile della DC
Negli anni cinquanta quater cinquantacinque si era fatto aperto una fase politica complessa e contraddittoria
Segnalato dalla morte di De Gasperi dalla scelta di Amintore Fanfani alla segreteria di radici dall'elezione di Gronchi a Presidente della Repubblica
Quando durante la seconda legislatura nel dicembre il cinquantaquattro Fanfani escludesse escluse Spurs seduta stante della DC gli onorevoli Mario Melloni Ugo Bartezzaghi
Che è in dissenso col gruppo avevano votato contro e ratificato il trattato istitutivo dell'Unione europea e occidentale
Pajetta si adoperò per rendere possibile l'uscita di un periodico affidato alla direzione dei due deputati dissidenti il dibattito politico
Non lo era stato l'ideatore della rivista dei raggi cita anche a trovare i finanziamenti necessari
Giancarlo Paietta intendeva soprattutto fare già il periodico uno strumento capace di avviare fin da allora un dialogo tra il mondo cattolico il PC
E infatti l'apprezzamento per le dichiarazioni del
Unitarie del neo presidente la Repubblica Edo Ronchi e il tema della cosiddetta apertura a sinistra
Sia pure nel contesto di una polemica aspra fortemente motivata compaiono chiaramente gli interventi Pajetta alla Camera sulle dichiarazioni del Governo Scelba Saragat e su quello del Governo Segni da cinquantacinque
Persino nella dichiarazione di voto sul primo Governo Moro di centrosinistra del quale la vis polemica di Paglieta non risparmia il Partito Socialista
Rimane fermo l'auspicio di una nuova unità tra le forze che avevano costruito la Costituzione
Giancarlo Paietta seguita costantemente i problemi di politica estera e a queste voci è regolarmente riferimento anche nella polemica con le dichiarazioni del Governo
Siamo negli anni della guerra fredda della competizione nucleare delle moto di liberazione dei popoli coloniali e poi dei primi tentativi della cosiddetta politica di distensione
Sono anni di vere e proprie convulsioni sullo scacchiere internazionale
Dalla sconfitta del cinquantaquattro delle truppe di occupazione di francesi o di ambiente fu in Vietnam ma gli accordi Ginevra sull'Indocina
Dalla firma del trattato di pace con la nostra è una ripresa delle relazioni tra Urso Jugoslavia da un po'meno traumatica rottura del quarantotto
Dalla stipula del Patto di Varsavia alla prima riunione che quattro grandi a Ginevra per discutere il disarmo
Dalla Conferenza Bandung al movimento dei non allineati alla drammatica crisi ungherese del cinquantasei dall'avvento giungono alla Presidenza Repubblica in Francia l'ingresso di Fidel Castro all'Avana nel cinquantanove
Dal vertice di Kabul devi tre tra l'altro ci fa esautorare la costruzione del muro di Berlino dall'intervento
Statino utenze a fianco del Vietnam del suo dalla crisi di Cuba dalla rivoluzione culturale cinesi e l'assassinio di Kennedy dalla guerra dei Sei giorni in Medioriente alle prime trattative tre uggia Vietnam del nord
Dalla rottura Cino sovietica agli eventi di Praga beni Giancarlo Paietta le ha seguite tutte
Seguito a tutte le vicende internazionali si interessava di ogni sviluppo
Credo che sull'intensa attività di Giancarlo Paietta nel campo della battaglia per la pace di sostennero lotto dei popoli coloniali la ricerca di una politica di coesistenza si potrebbero scrivere volumi
Ha condotto delegazioni che retail truffe parti del mondo sapeva tutto seguiva tutto con una passione e una convinzione straordinaria io ricordo
Voglio ricordare due esempi che mi riguardano personalmente che possono sembrare marginali
Quando in occasione di un mio viaggio in Egitto in Giordania con una delegazione del Parlamento europeo
Tagliente vorrà essere informato da me da tutti di tutti i dettagli degli incontri con le autorità di quei Paesi e sulle mie impressioni che non erano poi molto importanti
Oppure quando nel Consiglio dalla Federazione democratica internazionale delle donne a Budapest nel mille novecentosessantuno
Io avevo motivato il rifiuto della delegazione dell'UDI di votare una risoluzione che per l'opposizione delle donne sovietica
L'URSS aveva appena sperimentato una bomba dal cinquanta mega toni
Questa risoluzione e quindi non faceva cenno la moratoria degli esperimenti nucleari
Ed era la prima volta che un'associazione democratiche italiane si crea dissenso in una sede internazionale
Naturalmente non c'erano mancate le critiche invece Giancarlo ci sostenne e lordo
Nel Comitato centrale del Partito comunista e l'atteggiamento che avevamo assunto
Agli è tabù anche dal cinquantasette al sessantatré vice capogruppo del gruppo parlamentare del PC
Di fatto era lui il responsabile del funzionamento per il gruppo era esigente severo io penso non poche strapazzate una volta perché era stato assente a una votazione importante un'altra perché nell'estate
Non mi ero recata Martinelli in Belgio confortare le famiglie dei minatori italiani periti nella tragedia
E Giancarlo riteneva che
La Presidente velluti ero sta appendere letta quell'incarico avrebbe dovuto andarci
Perché considerava imperativo dei dirigenti e i parlamentari comunisti non sono sempre presenti tra i lavoratori e mezza al popolo soprattutto in occasione di eventi terrà
E drammatici
Rammento anche la sua capacità di dialogo di confronto con la segretaria del Gruppo UDC Elisabetta codici
Con la quale in alcune fasi calde quando si trattava di fronteggiare il tutto
Azioni ostruzionistiche de la Destra ad esempio durante la discussione della legge elettorale per l'elezione dei Consigli regionali Pajetta aveva stabilito una collaborazione quotidiana e relazioni assai amichevoli
Lei è terra anche un mago della propaganda
Al punto che aveva dichiarato
Che anche il suo funerale avrebbe dovuto essere una per il politico
A me è rimasto in mente durante una campagna elettorale sua famosa trovata sui forchettone
Col passare degli anni in rapporto con Giancarlo Paietta siano approfondito non c'era più soltanto l'ammirazione la deferenza verso il prestigioso diligente del partito
Si era instaurata in particolare durante l'esperienza del periodico che lui aveva voluto
Nel dibattito politico una frequentazione intensa anche fuori delle sedi istituzionali e politiche e una consuetudine di lunghe discussioni
Era diventata una vera amicizia
No no talvolta Condit diviso le sue posizioni politiche
In particolare quando fu annoverato tra i cosiddetti migliori visti ma rimane per me è un grande straordinaria dirigenti
Credo che sia soprattutto investimenti Cabilia il ne faceva cenno
Il presidente Bertinotti la lezione ideale la maestra mento che nullo ci ha lasciato
La sua passione politica e nella teoria mille e direi quasi implacabile per la politica
Ma
Per una politica di voi di alcuni
Almeno trent'anni si è persa la traccia
La bella politica la buona politica
Numero aveva passione per una politica nobile e alta intesa come dedizione assoluta come impegno disinteressato ASCO uno scopo profondamente sentito come scelta di vita
Come servizio da rendere al Paese alla classe operaia ai lavoratori alla causa della pace
Una dea è una prassi politica di cui oggi non si può che sentito il mosto al Gia che si dovrebbe indicare come esempio alle generazioni future
Grazie
Aveva la parola per la seconda testimonianze prima della tavola rotonda dicono vedi prego Dio
Ma la prima volta chiedo
Sentito parlare di Giancarlo Paietta io ero un bambino
Quel nome veniva pronunciato con molta circospezione nei discorsi degli adulti
Fatti alla sera sotto un pergolato diurno americana al fondo del cortile di casa mia un vecchio edificio di Borgo San Paolo
Sua madre e l'Iran
Insegnavano a scuola elementare Santorre di Santarosa
Sopportava con grande fierezza una brutta disgrazia che non era rovinata addosso
Il primogenito dei suoi figli era in galera ma non nascondeva la sua vergogna al Barabba si chiamava Giancarlo e la maestra quando lo menzionava
Con mia madre e le altre donne del borgo diceva semplicemente comuni tono affettuoso il mio Gianni
Giancarlo era nato nel mille novecento undici
Ha vissuto gli anni dalla fanciullezza e dalla prima adolescenza
In questo quartiere operaio
Via Villafranca oggi via Dante di Nanni nel tratto che si affaccia sulla piazza Sabotino cuore del borgo
Durante la Prima guerra mondiale nel biennio rosso poi
Nei primi anni del fascismo
Nel borgo ha vissuto
L'ha conosciuto con la famiglia Montagnana Palmiro Togliatti i fratelli negarle ville Battista Sciantìa Antonio Berti Eusebio Giambrone Luigi capriolo
Il volgo a quei tempi una vecchia periferia le case popolari ricorda Paietta in un suo libro di memorie dai ballatoi ringhiera
Con in fondo uno sgabuzzino che serviva per più famiglie commetto eletti
La primavera del venticinque come ha ricordato il presidente Bertinotti ha solo quattordici anni Paietta entra nella Federazione giovanile comunista si iscrive alla scuola di partito per corrispondenza voluto ad Antonio Gramsci
Ne uscirono solo due dispense
Il settore di giovani comunisti di Borgo San Paolo contava una quindicina di aderenti
Giancarlo nulla ancora compiuto il quindicesimo anno di età quando viene espulso dalla scuola per la sua attività di sovversivo antifascista
Il giorno dei morti del mille novecento e ventisei il due di novembre arrivano le leggi dei tribunali speciali
Nel febbraio del mille novecento e ventisette sospeso per tre anni dalle ricordato mitico liceo ginnasio
Massimo D'Azeglio
Frequentato da molti giovani diventati poi personalità del mondo della politica della cultura italiana appunto Vittorio Foa Massimo Mila leone Ginzburg Cesare Pavese
Con insegnanti come Umberto Cosimo Augusto Monti
E come i giovani supplenti Norberto Bobbio e Franco Antonicelli
Fecero tutto per bene scrive Pajetta nessuno libero il ragazzo rosso c'era l'ispettore venuto da Roma
Si è riunito il Consiglio dei professori la deliberazione fu che non bastavano le testimonianze di compagni di scuola sul fatto che io avessi persino parlato controlla religione e che mi dicessi comunista
Mi associo al primo Consiglio
Ma non potrei tornare a scuola i professori che avevano dato quel giudizio non furono assolti dal Ministero venne un altro ispettore più fascista
Inutilmente insinuante con me arrogante non senza frutto con quelli che dovevano tornare ad essere i miei giudici
Decisero nel verdetto di appello richiesto dal Ministero ed emanato e dagli stessi tre
Che prima avevano pronunciato la mia soluzione
Che dovevo essere espulso come esprimeva la formula rituale da tutte le scuole del regno per tre anni
Era il massimo della pena prima della reclusione che per fortuna i professori non potevano essere obbligati ANDI irrogare
Prima che l'anno finisce arriva però anche quella
Giancarlo Paietta inizia l'anno nuovo nella sessione dei minorenni
Delle carcere giudiziario di Torino non aveva ancora diciassette anni
Lo storico Angelo d'Orsi nel suo libro la cultura Torino tra le due guerre
Che ha suscitato qualche polemica nell'establishment dell'antifascismo torinese riporta un'annotazione di Pajetta relativa i giorni della sua cacciata dal D'Azeglio
Ricordo Paietta quando fui espulso dal liceo
Pochi vennero a trovarmi diciamo non pure non venne nessuno
Non inventiamo solidarietà postume e non stendiamo un velo pietoso su quegli anni di indifferenza e di rigidità
Scontata la prima condanna a due anni di reclusione nelle carceri Torino Roma e Forlì appena uscito dalla catena riallaccio i rapporti con l'organizzazione clandestina del partito
Che dopo poco tempo lo fa espatriare in Francia dove assume il nome di battaglia che poi
Lo porto sempre con sé nullo
Che era un errore garibaldino un ufficiale della spedizione dei Mille andato morire in Polonia in per la libertà di quel Paese
Diventato un funzionario comunista anzi un rivoluzionario di professione come allora si diceva
Viaggia con passaporto falso dall'Italia la Francia la Germania
Dove partecipa al quarto congresso del PC che si svolgerà a Colonia viene eletto segretario nella Federazione giovanile comunista italiana l'organizzazione a cui aveva aderito appena quattordicenne
Assunse la direzione del giornale avanguardia e viene designato a rappresentare l'Italia in seno alchimie l'organizzazione giovanile comunista internazionale
Festeggia il suo ventesimo compleanno a Mosca partecipando ad un congresso del partito
Il mille novecentotrentatré sarà
Sarà un anno terribile per il giovane ragazzo rosso in una delle anime numerose missioni clandestini in Italia viene arrestato a Parma
E il diciassette febbraio aveva ancora compiuto ventidue anni
L'anno dopo il due febbraio del trentaquattro verrà processato di fronte al Tribunale speciale fascista che lo condannerà a ventuno anni di reclusione ne sconterà undici
Di cui il tre in isolamento
Nei carceri di Civitavecchia dice immonda dato che verrà scarcerato il ventitré agosto del quarantatré dopo la caduta del fascismo poi venne l'otto settembre la guerra partigiana dover cambia appunto suo fratello Gaspare
La liberazione gli anni della democrazia
Vissuti da Giancarlo Paietta da protagonista
Come una delle figure più rappresentative del suo partito
Nel secondo dopoguerra l'angolo della casa di Pajetta più ricchi in piazza Sabotino
è stato pensate sino all'ultima recente campagna elettorale lo spazio tradizionale per il comizio di chiusura del nostro Borgo
Ho avuto modo di lavorare con lui per molti anni a partire dall'ormai lontano mille novecentocinquantatré
Durante le elezioni politiche che avevano come obiettivo primario il cambiamento della legge elettorale
Per introdurre un premio di maggioranza alla coalizione dei partiti apparentati che raggiungevano il cinquanta per cento dei voti più uno
Quella campagna elettorale
Contro quella legge
Fu caratterizzata oltre che dall'immediata denominazione di legge truffa che a confronto dell'attuale sarebbe grasso che cola dico io
Anche da un non slogan inventato da Pajetta che ebbe grande successo il forchettone
Ricordo che su questo chiarimento passavamo le notti alla redazione dell'Unità di Torino di corso al dopo ritagliare su fogli di cartone grandi coltelli cucchiai forchette che sempre di notte
Andavamo ad appendere ai giganteschi tabelloni della propaganda democristiana
Sistemata dunque viali e le piazze torinesi
Trasformando i platani ETD che li circondavano in veri e propri alberi di Natale
Giancarlo Paietta è stato nella storia politica italiana come è già stato ricordato un grande comunicatore i suoi comizi richiamavano enormi folle
Ma è l'avvento della televisione che impauriti va
Importanti i leader politici che fa di paillettes una sorta di mattatore
Nei programmi di tribuna politica tribuna elettorale
Con la sua accattivante ironia da subito brucianti battute i suoi share Santi colpi di teatro ne ricordo uno solo ecco indimenticabile quella sedia vuota
Riservata al presidente della Coldiretti che lui aveva invitato perché rendesse conto dei bilanci della Federconsorzi
La morte lo accolto nella notte tra il dodici il tredici di settembre del mille novecentottantanove
Aveva trascorso la sera la festa dell'Unità di Roma seduto nelle ultime file
Ad ascoltare con espressione stanca e volto avvilito il direttore dell'Avanti ripetere che il comunismo e finito sepolto per sempre
Poche ore prima
Giancarlo ha rilasciato un'intervista al Mattino di Napoli
Confidava al giornalista che neanche in carcere aveva sofferto come in quella fase politica che il suo partito stava attraversando dopo la cosiddetta svolta della Bolognina
E la formazione di due componenti contrapposte all'interno del PC
Pajetta non si era schierato
Per nessuna delle due mozioni che stavano per confrontarsi nell'imminente congresso
Nell'ultima sua intervista a poche ore dalla morte dichiarava questo è il momento peggiore della mia vita di militante
Una vita dedicata totalmente al suo partito
Negli ultimi vent'anni della sua esistenza la mia conoscenza con Pajetta e la nostra comune militanza si era trasformata via via in fraterna amicizia ogni volta che veniva a Torino e veniva spesso
Faceva tappa
In Borgo San Paolo e precisamente in via San Paolo al quarto piano dove tuttora l'ambito aveva sempre pronto la cameretta per riposare e per prepararsi gli scarni appunti che gli servivano
Per i suoi comizi
è stato sicuramente questo nostro rapporto che gli ha consentito spesso di parlarmi di suo mandare della maestra della scuola elementare della grande lezione di coerenza che gli aveva trasmesso
E di qualche rimpianto per non avere forse sempre potuto dimostrarle come avrebbe meritato tutto il suo affetto
Il partito è una macchina che ti assorbe fino a travolgere sì mi ha detto più volte ma in fondo è stata mia mandare ad insegnarmi ad essere comunista
Grazie ero ancora in Graziano le parole o presenza abbiamo la tavola rotonda in cui interverranno nell'ordine Rino Formica Alfredo Reichlin e Virginio Rognoni allora Rino Formica prego
Giancarlo Paietta fu antifascista patriota internazionalista
Comunista unitario riformatore rivoluzionario generoso e sprezzante nella costruzione di una forza visionaria e salvifica
Dignitoso ed Altero nella disfatta del comunismo reale
Nel quarantacinque e quarantasei i partiti rinascono dalle ceneri del fascismo e dalla tragedia della doppia guerra e dalla lacerazione malvagità della guerra civile
Questo filtro drammatico non consentire una rinascita dei partiti come era o non prima del fascismo
Non c'è più la divisione ad un partito Marcella identificazione tra militante e partito
E così che gli uomini come Pajetta divento no un mito per una nuova generazione che viene segnata dal vincolo totale della ragione politica
Il Partito Comunista questo vincolo comune
Assume il carattere della obbedienza religiosa
Pajetta nel mille novecentosettantaquattro ha confessato alla Oriana Fallaci
Al Partito Comunista a questa chiesa chiamato Partito comunista io sono sempre rimasto legato
Come un corpo morto
Per indetta acché il cadavere e il motto di Sant'Ignazio disse
Lapidario ed
In superabile
Per Giancarlo Paietta
Dove è la sorgente di questa
Fede così profonda
E come viene
Come nasce questa vocazione religiosa che conta miniera più religione più generazioni
E il mille novecentoventicinque
E l'anno delle leggi speciali che dopo il delitto Matteotti sopprimono le libertà democratiche trasformando il vecchio Stato storico liberale
Nel nuovo totalitarismo dello Stato autoritario fascista e corporativo
Paglieta quattordici anni ed aderisce alla Federazione giovanile comunista nata dalla fusione della gioventù socialista e della gioventù comunista
Questo atto unitario si concretizza in una fase di esaurimento della spinta rivoluzionaria socialiste OPA
E di un progressivo isolamento della rivoluzione sovietica costretta a realizzarsi in un solo Paese
Questa nuova condizione richiede una trasformazione dei partiti comunisti europei
Da focolai nazionali della rivoluzione mondiali in guardiani della rivoluzione in un solo Paese
La mutazione profonda non
Noi siamo in presenza di un occasionale accorgimento tattico ma siamo dinanzi ad un improvvido rovesciamento della stessa dottrina socialista
Il punto di riferimento dominante ed indiscutibile è da ricercarsi nella difesa della vita e della grandezza dello Stato guida l'Unione Sovietica
Ciò che in dottrina era il fattore il rivoluzionario decisivo la classe lavoratrice diventa con lo stalinismo lo Stato sovietico
E questo il punto di dissenso che fu ripreso nel dopoguerra tra la rinata Federazione giovanile socialista ed il Fronte della Gioventù e la gioventù comunista
La Federazione giovanile socialista fu accusata di Trotsky ISMU perché sosteneva che non vi sono stati rivoluzionari ma solo classi rivoluzionari
Hai età partecipo a questo dibattito ma non rinuncio a far vivere le ragioni unitarie della sua giovanile militanza comunista
Impari letta la tendenza unitaria sinistra non nasceva solo per favorire
Il fronte unitario antifascista
Ma trovava la sua ragion d'essere nella esperienza del centro interno del Partito Comunista Italiano quando dovetti affrontare degli anni trenta il caso Reggio Emilia
E cos'è il caso rigidi
Nelle terre padane e nella provincia di Reggio Emilia la predicazione del Prampolini socialista
Aveva
Trasformato
Il ribellismo sociale in coscienza di classe e l'opera dei riformisti socialisti viveva nelle organizzazioni cooperative di solidarietà e di lavoro
Questa ricchezza umana e questo immenso patrimonio civile subiva durante il fascismo un doppio attacco
I socialisti erano aggrediti dall'anti socialismo del fascismo
E subivo non la scomunica comunista che in nome della violenza rivoluzionaria indicava il Prampolini sbocco responsabili del cedimento al fascismo
Ma è
Quella periferia socialista dell'Emilia che sceglie fuori dagli schemi ideologici e programmatici una linea di sconto
A dire in RAI al Partito Comunista dico dopo i riformisti socialisti di pregiudizio e chiederei ai comunisti di rispettare i fondi i riformisti
Che attraverso la via pacifica avevano trasformato le possibili in classi sociali
Il caso Reggio Emilia che anticipo la discussione del PC sul passaggio dal partito dei quadri al partito largo di massa
Interesso tutte le organizzazioni comunista clandestini e la stessa Internazionale comunista
Pajetta fu direttamente coinvolto in questa discussione e anzi pago di persone
Fu durante una sua missione ispettiva nel febbraio del mille novecentotrentatré presso l'anomala Federazione clandestina di Reggio Emilia che fu arrestato
Uscì dal carcere dopo la caduta del fascismo
Il contrasto tra socialisti e comunisti dell'Emilia Rossa non si Placco nonostante la forza convincente e della tradizione socialista riformista
E l'opera persuasiva dei Comunisti unitari come tagli
Bisognerà attendere il mille novecentoquarantasei quando Togliatti nella Conferenza sui ceti medi ed Emilia rossa
Ebbi a rivalutare i ciò che i socialisti reggiani avevano sostenuto nelle riunioni clandestine degli anni trenta
Con molto ritardo ma senza ambiguità Togliatti disse
Voi non vi stupirà litri se vi dirò che i nomi di questi uomini i pionieri del socialismo padano tra cui Massarenti e Prampolini
Noi comunisti lì venne arriviamo e lì adoperiamo
Fu così reso omaggio I costruttori di un socialismo l'area voi graduali Istat contrapposto al settarismo minoritario
Se la radicale in sé la radice di comunista unitario di paillettes
Può essere fissata sul terreno della diretta ai viva esperienza del partito nuovo clandestino di Reggio Emilia la matrice di comunista patriota di Pajetta
Ma ricercata nella dura prova della lotta partigiana che fu vissuta più come guerra patriottica di popolo che come rivoluzione sociale di classe
Lotta partigiana di popolo Repubblica i costituenti
Sono le tappe essenziali di una rivoluzione democratica nazionale
Per la costruzione del partito nuovo di Togliatti e per la ricerca di una in esplorata via italiana al socialista
La debolezza di questa prospettiva era però costituita dal vincolo di fedeltà acritica alle ragioni dell'Unione Sovietica
Padre equità della rivoluzione socialista nel mondo
Durante i lavori della Costituente nella seconda metà del quarantasette esplode l'inizio della guerra fredda tra Occidente d'Oriente e la risposta dell'U.L.S.S. e immediata
Nel settembre del quarantasette il PCUS dà vita al Cominform visioni aggiornata del comizio
Le ripercussioni nel PC non si fanno attente
Tra il sette ed il dieci ottobre si svolge una drammatica riunione della direzione del partito intorno al tema del ruolo di reggente da riconoscere all'URSS nella nuova fase
Interrogazione
Improvvisamente riemerse o antiche questioni partito dei quadri un partito di massa via democratica uso mozione rivoluzionaria autonomia o dipendenza dall'UPI
Ma Terracini Presidente della Costituente pose una questione nuova
Egli affermò in caso di nuovo conflitto mondiale noi dovremo schierarci contro ogni aggressori qualunque e sussidi
Terracini pose in forma esplicita la questione della difesa nazionale patriottica in caso di violazione delle nostre frontiere orientali
Togliatti e la direzione respinse ero la riflessione di tornarci la polemica fu formalmente chiusa con una risoluzione in Terna è riservata del Comitato centrale del tredici novembre quarantasette
Non fu vanno adottati provvedimenti disciplinari ma la deplorazione fu solenni e radicali
La Carta costituzionale non era stata ancora approvata Pajetta fu tra gli accusatori più duri della tesi antisovietica di Terracina
Credo che questa fonte Paietta una prova di dolore e accettato e di amore offerto per una grande causa senza alternative
Altre difficili prove
Dovranno essere superato nel giugno del quarantotto
Il Cominform condannare la rivoluzione socialista nazionale jugoslava
è un colpo grave per il comunismo patriottico e per le vie nazionali al socialismo
Ed è la prova che il Cominform non è un centro di informazioni ma torna ad essere il continente cioè l'organo sovietico di direzione dei partiti comunisti del mondo
Nel mille novecentocinquanta si aggrava la situazione internazionali e c'è il pericolo incombente della terza guerra mondiale
Riapre nel Piccin la questione del nesso tra indipendenza nazionale ed internazionali
Scoppia un nuovo caso Caligiuri mi
Nel congresso provinciale del PC Valdo Magnani esce dal partito con una motivazione senza rise
Egli solennemente dichiaro
I comunisti non considero l'ovvia della loro rivoluzione democratica il passaggio delle frontiere di un esercito straniero
Che invade il nostro territorio da qualunque parte esso venti
E che i comunisti sono per la difesa del territorio nazionale
La condanna di Magnani fu unanime del partito anzi tocco proprio a Terracina
Che presiedeva il congresso di Reggio Emilia
Condannare la scissione con l'aberrante tesi che chi non condivide le idee del partito
E lotta contro con le sue idee non solo si distacca dal campo comunista ma vuole entrare nel campo avversario
Il tormento e la sofferenza dei Comunisti unitari e dei comunisti patrioti come Paietta durerà sino alla fine del PC
E forse la spiegazione l'anticipo Togliatti nel cinquantuno quando esaminò il caso Reggio Emilia dissertare onestamente ma vere
A Reggio Emilia disse Togliatti sussiste una certa ingenuità derivante dalla tradizione riformista di quella provincia
Siamo riusciti a conquistare in blocco tutte le organizzazioni democratiche del reggiano
Ma in che misura siamo riusciti a lavorare per eliminate l'influenza del riformismo
I comunisti nello scontro con i socialisti non riuscirono a far prevalere le ragioni fondative che furono all'origine della lacerazione del movimento socialista il loro posto
Il legame di ferro e di fuoco con lusso fu definitivamente sciolto solo con la crisi
La fine dell'intero sordi
Nel vivo della crisi del comunismo internazionale il tre novembre del mille novecentottantanove si tenne a Reggio Emilia un convegno di studi sul Baldo magna
Partecipando socialisti e comunisti che nel cinquantuno si erano schierati a favore o contro Magnani dirgli Asti libertini Spini Giovanna Chiarante Giolitti affetti
Intervenire PAI
Che era stato implacabile accusatore di Magnani anche io partecipai a quel convegno perché nel cinquantuno con un gruppo di giovani socialisti avevo aderito al movimento dei lavoratori italiani
L'intervento di Pajetta è un documento straordinario di grande intensità umana e di particolare valore politico ed è un eccezionale racconto storico
Pajetta esordi rendendo omaggio al partigiano voi al comunista Baldo e riconobbe lo sconto futuro essenza esclusioni di colpi
E aggiunge che oggi
Non faccia in modo stesso macchina al loro non si poteva fare che quello
Ricordo la passione che Pajetta mise nel denunciare gli errori comunista
Commessi per
Coprire Stalin nello stalinismo l'orgoglio che si bocciava da ogni frase per rivendicare la fede rivoluzionaria la convinta speranza
Nella ecco amabilità dei sistemi comunisti
Dovrei citare ampi stralci della testimonianza di Pajetta in quel momento perché essa chiude un ciclo lungo e di interrotto di assoluta fedeltà ad una causa
Dopo cinque giorni al convegno di Reggio Emilia nella notte tra il nove il dieci di novembre cade il muro di Berlino
Il dodici novembre Occhetto alla poi ritiene a Pavia il processo di scioglimento del partito comunista la vecchia guardia del partito subisce la scuola
Pajetta si distacca degli entusiasmi liberatori di nuovi dirigenti e affronta con dignitosa riflessione la fase del collo di una grande e onesta illusione rivoluzionaria
Pochi mesi dopo il suo cuore si spezzò
Pajetta fu Tagliente della polemica politica non risparmiò anche amici e compagni ma chi lo ha conosciuto e frequentato sa quanta passione l'one nutrito e consumato
Noi socialisti gli volemmo bene anche se spesso non ci risparmio
Ma per trovare la parole appropriata per ricordarlo voglio prendere a prestito un giudizio filiale di un comunista che si formò alla sua scuola Piero Fassino
E leggo del libro per passione
Educati da uomini come Paietta a guardare alla storia senza mitologiche o filtri ideologici possiamo oggi
Ricordare il ragazzo rosso per quello che è stato
Un uomo che con la sua generazione ha costruito la democrazia in questo Paese
E per mantenerla forte vivo ha continuato sempre a battersi in Italia e a fianco di ogni popolo che nel mondo rivendica asse la propria libertà
E al tempo stesso un uomo che sino all'ultimo non ha voluto rassegnarsi all'idea che il movimento di cui si sentiva parte
Nato per liberare il mondo fosse incapace di liberarsi a sua volta dalla oppressione e dalla schiavitù che aveva generato
E così conclude
Il destino tal dove la rispetta gli uomini forti e le Storie tragicamente grandi
Mi ha voluto risparmiare a Pajetta la pena di assistere alla crisi irreversibile e al collo di quel mondo con cui egli aveva identificato se stesso
Paietta il leggendario nullo chiuse la sua esistenza con una critica aggiornata della storia comunista
Senza concedere il nulla alla flagello azione che altre Ricardo saputo fare dopo aver goduto i frutti di quella dura fatica sostenuta dalle incentivazione dei tagli
Per l'ente accada
Ringrazio Rino Formica ed ora la parola ad Alfredo Reichlin prego
Ma ripensando
Come è capitato per intervenire oggi qui
Ripensando la vita di Giancarlo Paietta e alle anniversario della sua nascita
Cento anni
Un secolo
Un altro millennio
Mi sono apparse pieni di significato le immagini di un mondo che non c'è più
Torino che allora
Con i borghi operai
Il mondo contadino meridionale che anche esso non c'è più
Le norme di distanza che c'era allora in Italia
Era l'Italia è di cento anni fa
Io più giovane lobby non l'ho vissuta quelle italiane ma l'ho intravisto
E perciò mi colpisce sempre e da qui voglio partire parlando di paillettes
Mi colpisce sempre il modo come avvenne non solo la formazione della nostra compagine statale
Ma la fusione relativa almeno di un popolo nazione al posto di lembi sempre al limite tra
Soppressi lirismo e rassegnazione
Questa
è
La storia dei limiti
Oltre che diritto
Penso quindi alla funzione che ebbero una schiera di uomini davvero straordinari
Pur così diversi tra loro ma profondamente rappresentativi delle tante Italie ed a cui teniamo
E cito solo tre nomi
Di Vittorio Sturzo e in altri
Giancarlo Paietta più giovane fa pensare ma solo in una certa misura acquisti
Era anche di un personaggio italiano molto singolare
Fu tra i capi del PC ma a sua Montrone
Rispettava Togliatti ma non lo amava
E non era richiamato
Così con Berlinguer
Non era un ideologo
E il suo nascite suo fascino sarà proprio qui
Non nascondeva alle pressioni e il grumo di contraddizioni che attraversavano la sorgente
Io così l'ho percepito
La prima volta che l'obiettivo e poi ancora
Entrò come un ciclone nelle stanze di via del Tritone dove lavoravo allora ragazzo nella redazione de L'Unità
Era il novembre del quarantaquattro
E degli arrivava a dare a Milano occupata avendo passato le linee insieme a Ferruccio Parri
Ad Alfredo Pizzoni Edgardo Sogno
Per trattare con gli alleati quell'accordo famoso che affidava al Comitato di liberazione le funzioni di governo dell'Italia del nord ancora occupata
Sono nullo disse
Per la magrezza i vestiti gli cadevano addosso avevano sguardo febbrile
E la barba non rasate
Non lo so era il suo nome di battaglia
E Francesco nullo era il garibaldino
Che dopo il mille andò a combattere a morire per la libertà dalla porta
Senti Luigi vento del nord
E ascoltavo rapito cioè racconti
Erano quelli di un'evoluzione arido
Ma di quale rivoluzione
è vero che si sparava e si moriva
Ma ne si trattava di nessun assalto al Palazzo d'inverno bensì di un profondo rivolgimento democratico e nazionali
In sostanza quello che voglio dire che la biografia di Giancarlo Paietta esprime nelle sue varie facce contrizione quel grande problema
Tuttora non pienamente risolto che la difficile elaborazione di una storia comune e ne abbiamo avuto qui l'esempio anche stamattina
Un compito che torna oggi ad essere tanto più necessario
E di cui dobbiamo sentire la responsabilità
Se vogliamo davvero
Renderà omaggio attivi è stato tanta parte di quella storia
E se vogliamo
Renderci conto delle sfide della mondializzazione
Che ha cambiato il mondo e del fatto che lo Stato unitario centralistico
Per cui ci battemmo va ripensato e posto su basi nuove diversa
E il compito storico su cui regge l'anno Antonio Gramsci
E che il suo partito il Partito Comunista Italiano si pose come nessun altro partito
Macché
Anche per le ragioni della guerra fredda non poteva risolvere e non risorse se non impari
In fondo cari amici
E di questo problema che noi stiamo qui parlando anche ottici
Volevo accennare alla Borio fede i Pajetta ma non lo faccio per ragioni di tempo perché
Altri prima prima di me si sono molto diffusi su questo
è una vita straordinaria e la sua
E anch'io voglio aggiungere
Che il giorno prima di morire
Il dodici settembre del novanta per lasciato al Messaggero un'intervista
Nella quale con riferimento alla svolta dalla Borin della Bolognina
Credo portato lo scioglimento del PC dichiarava che stava vivendo i giorni più brutto della sua vita
Questi sono additati di fra
Dietro di essi c'è la vita e ci sono le passioni
Che anche in tutti e anche gli errori dell'uomo vivente
Fu molto amato dal popolo dalla sinistra
E fu molto temuto dagli avversari
E non solo perché era un grande oratore un polemista formidabile
Ma io credo perché trasmetteva qualcosa di molto profondo che vibrata
Trasmetteva se stesso
E a quei tempi quando non c'era ancora l'ATV e nelle piazze si riunivano gli uomini reali
Le parole avevano un grande significato
Io li ho visti i sassi di Matera
Quando i contadini vivevano ancora in caverne preistoriche insieme con gli animali
E ascoltavo nell'silenzio carico di tensione le parole di questo uomo Giancarlo
Che parlava del socialismo
Che nella lontana Russia si stava costruendo
L'Unione Sovietica
E qui stava anche il limite è problematico quell'applicazione
Un limite su
Come di quasi tutti noi comunisti a cominciare da me
è vero che gli nel PC fu sempre un battitore libero
Ma fino a un certo punto
Come ho detto rispettava ma non amava Togliatti
E non aveva timori reverenziali viene esprimere le proprie opinioni anche quando queste erano in disaccordo con la linea ufficiale
Però
Era lontanissimo da luglio idea di venire meno la disciplina di partito
Era un protestante
Non un eretico
E tuttavia
Ciò che
Ed è questo che era presente il problema che ancora oggi ci interno
Il problema cioè è capire la ragione di questa disciplina dicevo si è parlato anche stamattina
La sua sostanza intellettuale e morale
Quando Scalfari negli anni Settanta e chiese al Pajetta che cosa per lui veniva prima
Per la verità la rivoluzione
Per gli ettari spose senza esitare la rivoluzione
Questo tema lo so bene mi scuso
Meriterebbe una riflessione molto seria il tema della rivoluzione M. questo tema interessa in concreto
E a me non piace la banalità del pensiero dominante
Ma so anche che posso di fronte alla stessa domanda concreta di allora
Posto da parte di Vittorio Foa di fronte alla stessa domanda ho scritto un libro su questo io non rispondo Geox sul motto
E lo ricordo niente affatto per vanità
Ma perché il punto esattamente questo che cosa si intende per rivoluzione
E lo stesso proietta che è una pagina del suo libro le crisi convissuto dice in polemica con lo stalinismo
Che la legalità formale la legge è la verità storica perfino le leggi vorrà morali
Valgono fino a quando non interviene la legge del partito
Ebbene sì
Stai in questo fondamentalismo da errore più grave del comunismo
E chi come me è stato comunista e non è pentito sente questa responsabilità
E non la so non la nasconde nemmeno a se stesso
E tuttavia il PC fu una cosa molto complessa
E immesso confluirono generazioni diverse culture differenti tra loro
Ci fu una distanza
Per la generazione più giovane quella che prese poi la guida del PC insieme a Berlinguer dello strappo
E la generazione più anziana
Come quella di paillettes anche se non è un questioni di anni soltanto
La quale generazione più anziana impicco ridiamo Asciano questo Piero
Aveva retto a vicende terribili grazie anche a una doppia anima
Il mito operaio il forte radicamento delle masse popolari aderire a tutte le pieghe della Società da un lato
Ma dall'altro sentirsi parte di una comunità internazionale
E di un processo storico mondiale di liberazione che aveva al centro l'Unione Sovietica
Il socialismo che per la prima volta nella storia si faceva stato
E quindi da questo stato dipendeva tutto compresa l'esistenza stessa di quelle vinte
E quindi adesso si perdona mano tante cose o perlomeno si comprendevano
E tutto ciò anche nella speranza che il cammino dei popoli sarebbe andato avanti
Per quella vicina
E che le riforme interni al sistema
Sarebbero venute
Chi fa del moralismo e torna superficialmente su questo tema
Non capisce che cosa è grande e terribile è stata il Novecento
Pochi come Paietta
Soffrivano per le vicende dello stalinismo e condannavano le pratiche disumani di quello Stato perché anche questo è vero
Ma di fronte agli altri
Lo difendeva comune a seconda parte
Questo forse non era già più il sentimento di noi più giovani
E gli sconti anche aspri nella direzione del partito io e altri di ricordiamo bene e non mancano
Ho sentito mio dovere quasi un compito che mi spettava
Non nascondere il dramma
Che agitò la vita di questa grande personalità della vita italiana la quale fu al tempo stesso tante altre cose
Fu uno straordinario parlamentare
E aveva una visione molto aperta perché nessuno lo dice anche niente affatto settaria dalla vicenda italiana
Aveva una cultura realistica di governo era Ammendolia hanno
Singolare rispetto ad altri Carpi
Però mi apparve sempre voglio dirlo qui anche in presenza
Dei suoi familiari a cui rivolgo il mio saluto
Singolare mi apparve sempre in modo come viveva e Lou import così cosmopolita il mondo degli affetti
Il sentirsi parte di una famiglia
Aveva con la madre il virale
Una donna davvero straordinario un rapporto intenso speciale
Dal carcere giovanile alla rassicurava sto bene stai tranquilla non uscirò netto Huber con ottico né crociano perché poi diceva questo
Quel ragazzo si sentiva già marxista
I libri e questa era un'altra sua passione io non ricordo molto bello della figlia Gasparri che hanno
Che qui presente quante volte dice Gaspare
A me miei fratelli diceva mai letto questo hai letto quello a voi non leggete Boeing un corso come
Cosa trattiamo risponde
Non siamo stati mica in carcere perché tesi in carcere
Che si studiava e si legge
Giancarlo Paietta concludo
Visto che l'ultimo periodo della sua vita con grande amarezza
La crisi del comunismo del Piccirillo angoscia
La folla i comizi non era più qui
Poi ci fu la svolta la proposta della fine del PC
All'inizio si schierò per il per il no poiché con esso di Bologna nel marzo novanta si estende non portone per la mozione di Occhetto né per quella contraria
Negli ultimi Mesis spesso rammentava anche nelle dichiarazioni la sua famiglia e soprattutto il fratello Gasperi il PC
Io questo impressione e Biche aveva illusi per lui il volto di suo fratello ucciso durante la guerra partigiana
E ciò che lo angosciava il venir meno
Di quel sogno di gioventù del ragazzo Russo
Mise in prima dello scioglimento ufficiale del PC e dalle costituzione del nuovo partito Mori una grande folla lo accompagnò nell'ultimo viaggio
Racconto Iginio Ariemma
Che ogni giorno al termine di un comizio
A chi diceva che il partito dovrà occuparsi di più di pensioni i servizi sociali di sale a riva
Paillettes abbia detto sì e giusto
Ci dobbiamo abbattere con maggiore convinzione per conquistare salari pensioni e servizi sociali
Ma dopo un attimo di citazione GE aggiunse nessuno però si fa a fucilare per un po'di Brinzio quanti salario in più
E così concludo dicendo che abbiamo imparato dalla storia guardarci da una visione troppo integrale totalizzante della sinistra e del suo ruolo
Ma stiamo attenti a non gettare via la memoria
Senza un grande ideale
Senza mettere al centro della lotta alla dignità umana la libertà la giustizia
Senza un pizzico anche soltanto un pizzico
Della passione morale intellettuale e civile che nutriva Giancarlo Paietta non si riforma la società perciò caro Giancarlo io non ti dimentico
Grazie al federalismo allora la parola per l'ultimo intervento Virginio Rognoni
Grazie
Ma io
Vorrei aprire in questo momento alla fantasia di Pajetta potere
Utilizzare chi ristretti margini che mi sono riservati
Ma quando qualche giorno fa Bertinotti mi ha invitato a questa tavola rotonda io subito accettato perché mi era sembrato che
Accettare
Equivalesse
Dare
Un ultimo
Un'ultima espressione al mio grande rispetto e la mia grande simpatia pur da pensare a politiche a Giancarlo Paietta
Io qui non ripeto le cose che sono state dette sul carattere di questo di questo mondo
Forte e intelligente con una battuta sempre Tagliente
Io stesso sullo Stato
Per l'amicizia che mi legava Loiero di Rocchetta
Sono stato non dico vittima ma
Bersaglio di questa sua appare evidente parola questa offerta sicura stacco sta Suardi violenza anche dalla parola accompagnata dal
Tanta
Non Valsolda
Hanno
Consentito il resto ricordano signora da poco tempo capogruppo del parlamentare della Democrazia Cristiana
E settembre del mille novecentottantatré
E la Camera
Era impegnata in una
Difficile
Rischiosissimo appare la sua storia
Vicenda
La richiesta da parte dell'autorità giudiziaria tutti arrestare il ticket crack cannabis
Tu autorizzasse l'arresto di Toni Negri
Io come per esempio il gruppo
Invitai il mio gruppo e altri rivolgendo al Parlamento
Perché questa autorizzazione fosse concesso
Scontando per quanto mi riguarda personalmente
Che laddove non vi fosse eccetto il segreto del fumus eccetera si dovesse rispondere sempre alla
Richiesta d'autorità giudiziaria
L'autorizzazione all'arresto di Negri passò
Il PC assunto nell'assumere
Assunto una posizione diversa che uscendo da emiciclo la parola
Dunque ardore dura e tagliente ADI detta getta mi colpì
Ma con pagata
C'era una grande
Una grande rispetto e qui qualcuno ha detto
Che Pajetta amava trovarsi con esponenti c'è anche una civetteria c'è stata una civetteria in paillettes di accostare gli uomini suoi avversari
Soprattutto uomini sempre avuto una grande attenzione per la la sa
La sinistra di base
Poco diremmo forse non lo so comunque
Grande simpatia
E io mi domando questo punto ma
Perché che io sono qui USA
Che cosa dobbiamo ricordare di Giancarlo Paietta
Chi è il tuo di di ripetere alcune cose che sono già state ascoltando
A me pare che
Prediletta
è stato certamente
Durissima mentre un uomo di parte
Per noi star dentro tutta la storia di questo Paese
E chi ama la storia forte di questo Paese come io
Beh Pajetta
Dice qualcosa che dice ancora qualcosa cocci
Forse è stato
Il carcere duro
Alfredo ricordava quell'espressione bellissimo
Io non tornerò dal carcere dovrà ecologiche neppure crociano
Beh insomma cricche laica quel carcere era
La metafora della di quello che stava fuori dal carcere
La violenza
Durezza
Fascismo
E la storia d'Italia passa attraverso il fascismo
Io sono
Con Gobetti e non con Croce
Fascismo è sembrata essere
Gobetti una sorta di autocura figlia del nostro Paese ed è così
Piuttosto che un'apparente
Torniamo in Giorni felici no
è stata l'autobiografia
E
Diciassette anni in carcere e poi per tutta la sua giovinezza in carcere
Ed è
Credo che non ha risposto che mi ha
Che io ho ricordato circa la l'arresto
Autorizzato alla Camera fosse
In
In
Bevitori nere fosse
Presente Giancarlo l'incubo la durezza del carcere
Perché scarichi
Forse
Ha segnato profondamente alla sua vita
Ma intanto
Sempre rimanendo dentro la storia di questo Paese
Ecco perché io lo ricordo con grande
Simpatie con grande rispetto
Forse
Alcuni
Pochi o molti
Non lo so
Dirigente del Partito Comunista Italiano potevano essere anche
Per il loro gesto anche dirigenti del partito comunista sovietico
Certamente
Dirigente del partito comunista sovietico io non me lo vedo Giancarlo Paietta non poteva no
Non stava dentro quella casa
E questo la dice lunga
Forme Cusato un'espressione che mi pare che De Maio raccoglierla
Fedeltà la al campo socialista come si diceva
Ma non solo al campo socialista ma anche alla
Organizzazione che se ha avuto di questo campo a livello
Mondiale
Non so se a questo punto e in relazione a queste cose
Si possono anche riprendere le osservazioni freddo quando ha parlato di un certo fondamentalismo
è così
Perché
Perché io ricordo
Anche qui al testimonianza
è stato rivoluzionario cerca vagliamo ricorda
Dove vi erano fuochi Diliberto azioni i popoli di gente diceva Paietta
Io ho potuto constatare quando frequentavo quiz studia se ne ricorderà lancio lezioni mici titolo arma
Ed è l'attenzione che
Paglietta aveva né confronterò momenti difficili e perché quest'associazione partiva dal presupposto che
Dovesse esserci lo Stato di Israele
E poi AN passati cinquant'anni
Lo Stato palestinese tensione credeva predetta sì per queste cose
Estremamente importante
Dicevo
La storia di questo Paese la raffigurata Pajetta in maniera
In maniera esemplare
Ma credo anche che si debbano
Cogliere alcuni aspetti della sua testimonianza politica che ancora oggi mi sembra
Che debbano essere oggetto di riflessione
Non dico il partito
Il partito
Duro partito caserma il partito fondamentalista
Però
Però
La rivalutazione in un mondo in cui sembra quasi che i partiti politici si rendano comma qualcuno pure auspicato liquidi
Ho l'impressione che
Dobbiamo riflettere sulla densità
Tel partito che
C'è stata quest'altra parte non certamente
Il partito che qui è stato ricordato
Però
Che i partiti debbano esserci
Soprattutto oggi mi pare che sia estremamente importante anche perché
Con la gli strumenti tecnologici che abbiamo per le mani cui alcuni hanno permane altri anzi meno d'ufficio usare molto
è scoppiata la la la la la la piazza è scoppiato la piazza è diventata diverso c'è stata l'estensione dell'ancora
E quindi non si sa bene come la democrazia debba fare i conti con questa dura
Tasca ed è moglie di dire che l'etichetta Partito Democratico
Ore una nel bene male fatture una ragione di carattere storico oggi come oggi la democrazia a dei problemi aperti la democrazia
Il vivere democratico del continente
Ma dicevo
Chic
Occorre riflettere dunque sulla
Doverosità della categoria partito anche perché
L'ancora
Se non c'è questa riflessione e non c'è questo ancoraggio porta defilato a quella moltitudine che il contrario per la democrazia che contrapposto
Del popolo partecipante
E il partito è quel soggetto collettivo che da l'orizzonte dell'identità
E che coglie tutto accoglie gli e spinte che vengono dal basso però
L'in casella dentro questa questo richiamo di identità
Questo importante
Non so se queste cose possono avvenire direttamente dalla magistero così
Di Pajetta a Merckx e capita a tutti dire di sì che possono avvenire anche
Da quella
Da quel magistero
è stato detto molte cose sono state dette molte cose pagliette
E qui io non voglio rinunciare anche a dire la mia per quanto riguarda
I segni del suo carattere schietto
Vivacissimo
Qualcuno la la lana non so se il vetusto oppure no a me pare per tanti aspetti tutto la paragonato anche a Pertini
Aperti e qui mi viene in mente un ricordo di Giorgio Bocca
Voi sapete bene che quando ci sono grosse grossi eventi in Parlamento come l'elezione del Presidente della Repubblica che trapassa antico che ti altri centri che vai a capire
Bocca dice
Si è incontrato con compra il con
Con Pajetta e tagliatelle all'ala insultato insultato dicendo perché
Bocca aveva scritto qualcosa a favore a vantaggio da filatura di
Di Giolitti contro la candidatura di Pertini
E
Ecco forse il rapporto certifica pertiene Pajetta era esperti
Che a sua volta insulto risolto allora espresse vuole dei quelle frase formidabile delle battute
Fortissime che i cui era capace questo è stato
Ah scattò Paietta
E
Qualcuno ha detto
Che ha voluto tenere sempre però in mano il tiro il filo rosso dell'unità a sinistra
Qui decorso ci avrebbe lungo perché il discorso
Perché in questo Paese è venuto a mancare non abbiamo avuto dopo il crollo del muro di Berlino la
Pur
O sentimenti e così la social democrazie europee
Perché
Il perché
Sta tutto dentro la storia del Partito Socialista il Partito comunista e dentro anche la storia del partito certezze la storia di questo Paese
Probabilmente probabilmente forse questo era anche una
Una prospettiva di Aldo Moro
Io vi dico ancora
Faccio una confessione che in un
Scenario politico
Contrassegnata da una
Fa
Da una formazione socialista democratica
E da formazione popolare
Progressista non conservativa anche per la mia storia personale qualche dubbio ce lo anche per la sua personale avrei potuto benissimo essere dentro questa questa formazione politico
Parlamentare popolare progressista a fronte
Perché
Avversario parlano intervenuta parlando della formazione così non è avvenuto così grave
E
Sarebbe lungo ma qui
Non etico anche dei pagliette si potrebbe parlare in controluce parlando di queste cose ma non abbiamo il tempo
Mi ha fatto molto impressione
Raccogliendo un le ultime cose leggendo le ultime cose che di ritorno
Da una
Comizio
Nell'ottantanove
Settembre ottantanove
Quando lui viveva arco quel monumento più brutto è stato ricordato dalla sua vita quasi più del carcere quasi più del carcere
Beh
Mi ha colpito la frase
Per in questo comizio era stato fischiato fischia
Un rispondente nel Partito Socialista
E pagliette detti chissà perché noi dobbiamo prendercela sempre con il Partito Socialista
Beh ecco qui c'è quel paglietta sotto traccia
Che
Porre ossequioso nei confronti dell'organizzazione che struttura cataste cemento solidità alla alla causa la causa socialista e del mondo
Beh c'è se
Serri bellezze spese c'è l'uomo
Che questa storia del nostro Paese calante fascista cioè c'è c'è l'uomo libero
Ho detto prima che in
Tutte le volte in cui scoppiava un focolaio di riparazione per qualcuno lì c'era pagliette certo
Bastava con questo limite che le lotte di liberazione che vedevano paillettes
Protagonista attento protagoniste erano quelle che si verificavano
Su un versante non sull'altro
L'Ungheria attraverso essa comunque
Sotto traccia
Io riconosco in
E mi fa piacere ricordarla almeno questa è la mia
La mia testimonianza sotto traccia c'è questa questa voglia di libertà questa voglia detti dei diritti di continuare una storia straordinaria che la storia dell'Italia partigiana dall'Italia repubblicano
Grazie
Grazie
Ringraziando Virginio Rognoni e agli altri e tutto lo
Per questa presenza che c'era consentito di ricordare un grande una grande storia un protagonista la storia del Paese grazie davvero