Presentazione della mobilitazione nazionale del Forum del Terzo Settore dallo slogan: "Basta tagli, ora diritti! Sussidiarietà, non scaricabarile!"

Io e altri
Io con un po'di fatica che c'è un presentato senza Saccani ho dovuto rubarle una al volo
Non sono abituato se ha capito subito
Allora sentite noi utilizzeremo questo spazio per
Spiegarmi come siamo arrivati alla decisione di questa iniziativa
Di mobilitazione della società civile del
Nel prossimo ventitré
Con un presidio davanti alla piazza di Montecitorio
è una serie di presidi e manifestazioni distribuiti in vari territori nel nostro Paese
Nel corso
Dei quali intendiamo
Presentare
Al alle nostre istituzioni alla politica al Governo in particolare
Un appello
Da parte delle organizzazioni
Della società civile alle istituzioni del nostro Paese
Un appello rientrato a porre la questione in modo molto fermo
Dei cosiddetti diritti sociali ma soprattutto
Della
Della fine che rischia di fare quello che nel nostro Paese viene definito come sistema di welfare
E per dare e spiegare il senso le motivazioni di questa
Che io tendo a chiamare un inizio di rivolta alle organizzazioni della società civile nei confronti delle istituzioni e soprattutto nei confronti del Governo
Probabilmente serve richiamare un po'le caratteristiche del sistema di welfare del nostro Paese in modo molto sintetico molto sobrio
Il nostro come sapete è un sistema di welfare universalistico
Che è centrato sulla avrete dei servizi ai cittadini nei territori
E il cui finanziamento e poste in capo allo Stato e le autonomie locali
Comma un sistema di regole che è definito da
Legislazione da leggi nazionali e un sistema organizzativo e gestionale che le ha mandato le autonomie locali
Secondo quello che nell'altra due Ottonello del Titolo quinto è definito come principio di programmazione di sussidiarietà
Il nostro sistema di welfare è fondato su queste caratteristiche ed è stato costruito
In venti trent'anni di azione della politica
E di attività delle organizzazioni della società civile è un modello tra l'altro una decina d'anni fa come credo voi già sappiate
Che è stato consolidato e confermato ma l'approvazione della legge tra due otto sul sistema dei servizi sociali in Italia
Sennonché quello che noi stiamo constatando da alcuni anni
E i nodi purtroppo stanno arrivando al pettine in questo periodo è che senza che nessuno
Dichiarasse formalmente che questo modello di welfare non andava più bene che andava cambiato che andava eliminato per proporre modelli alternativi senza che questo avvenisse anzi
Utilizzando le stesse parole che
Come si può dire descrivevano il modello di welfare del nostro Paese
Sono intervenute una serie di azioni che sono state orientate di fatto alla mancata applicazione da una parte delle norme che prevedevano il suo consolidamento Traverso la legge tra due otto
Dall'altra attraverso la leva economica di fatto la messa in discussione del sistema dei servizi territoriali
Allora voi credo abbiate seguito un po'le vicende
Dei cosiddetti tagli lineari
E
Forse avrete notato ma noi volevamo ricordarlo oggi
Che per quanto riguarda lo stato sociale così detto tra lo Stato sociale il sistema dei servizi
Si è trattato non solo di tagli lineari ma nel caso nostro anche di tagli lineari e selettivi
Nel senso che sul sistema di welfare sia battuto ma neppure
Che ha sostanzialmente determinato una situazione che nel due mila
E tredici
Significherà
Che tutto il pacchetto dei finanziamenti al sistema di welfare a travaso vari fondi
A partire dalla Fondo per le politiche per la famiglia Pari opportunità Politiche Sociali infanzia adolescenza politiche sociali non autosufficienza immigrati infanzia servizio civile questa la lista
Si passerà
Da un disponibilità economica di due miliardi e cinquecento milioni di euro
A
Cento e tredici milioni di euro complessivi
è un taglio che già nel due mila e dodici inciderà per l'ottanta per cento rispetto alla situazione del due mila otto erano di partenza
Allora
Voi capite che si giustifica il fatto che noi ci dica qui non si è trattato solo di tagli lineari ma all'interno dei tagli lineari welfare è stato scelto anche come privilegiato
Per un'operazione di
Taglio selettivo
La politica la cultura che ci sta dietro dal nostro punto di vista è una politica di dismissione di fatto del sistema di welfare
Tanto è vero
Che se voi affiancate alla azione del Ministro delle economie
La fiancata e a quella
Del Ministro Sacconi
Scoprirete abbiamo già verificato leggendo in particolare il Libro verde Libro bianco
Che alla garanzia di diritti
Al sistema dei servizi territoriali si sostituiscono lo slogan del tipo aiuta chi aiuta
Assistenza atteggiamento caritatevole cioè torniamo a un pensiero che descrive Welfare come area della carità
E non più come l'area della garanzia e dell'affermazione dei diritti delle persone
Al massimo si è arrivati a distribuire qualche voucher
Ho qualche piccolo contributo saltuario di tipo economico come se
Un eventuale anche disponibilità di
Poche risorse economiche potesse permettere i cittadini a famiglie e in difficoltà in particolare a queste l'accesso a servizi che non esistono più
Allora forse anche noi della società civile abbiamo avuto bisogno di qualche anno per prendere piena consapevolezza di quello che stava realmente avvenendo forse abbiamo peccato un ponte di sottovalutazione
Però quello che adesso sta avvenendo e che è sotto gli occhi di tutti
è che sostanzialmente ha i dati e che qui ce lo confermo nel nostro Paese le situazioni di povertà stanno esplodendo
E la divaricazione tra chi sta bene chi sta male o chi è a rischio di star male sta diventando sempre più evidente
Che l'area degli esclusi aumenta
Che l'area delle tutele non è più dato come possibile
Non solo
Ma
Da quest'anno in particolare noi stiamo assistendo a chiusura di servizi nei territori
Perché sostanzialmente matematico
E se dallo Stato centrale non si trasferiscono più le risorse capaci di mantenere
Invita la rete dei servizi territoriali e le autonomie locali a loro volta
Che fanno fanno quello che stiamo vedendo cioè a loro volta evitano di trasferire dalle Regioni ai Comuni agli enti locali le risorse necessarie per mantenere i servizi
Per cui quello che vediamo è che oggi cominciano a chiuderci gli asili-nido
I così tanto sbandierati asili-nido come una delle aree su cui nel nostro Paese c'era bisogno in particolare di investire di aumentare
La dotazione le disponibilità
Sta venendo meno l'assistenza domiciliare
Stanno chiudendo le comunità di accoglienza
Stavo venendo meno di un servizio di integrazione socio-lavorativa
Viene a mancare quasi nella
Nella totalità o nella sostanza il sostegno scolastico alle persone con difficoltà e problemi
E la lista potrebbe continuare ma non solo non solo non solo anche il sistema formale
Delle organizzazioni del privato sociale che questi artisti del servizio finiscono danni di un rapporto di accreditamento o di autorizzazione
Di convenzionamento in appalto con me all'ente pubblico queste organizzazioni stanno in un sistema di sofferenza molto forte
Che è passato da prima da un progressivo ritardo nel pagamento dei corrispettivi
Anche nelle regioni così le perizie
Stiamo ormai arrivando a tempi di pagamento che uscirono di otto nove dieci dodici mesi
Per arrivare alle cosiddette Regioni meno ricche
Dove i tempi di pagamento addirittura sono ormai non come momento consumo conteggia Abbili perché stiamo ormai andando verso l'anno e mezzo due
Allora in questa situazione voi capite che
Anche quel famoso concetto sbandierato di sussidiarietà orizzontale
Che metteva a in
Collaborazione a volte anche competitiva lo Stato come alle organizzazioni della società civile per garantire
I servizi orientati a dare il diritto di cittadinanza
E garantire i servizi essenziali cittadini anche questo sistema stanno entrando prepotentemente in crisi è in difficoltà
Allora
A un certo punto
Queste organizzazioni cominciato a guardarsi in faccia a dire ma qui che facciamo quindi abbiamo passato un periodo in cui abbiamo tentato di lanciare segnali sempre più preoccupanti
Ho preoccupati
Abbiamo tentato di chiedere un'inversione di tendenza ci siamo messi in una logica tendenzialmente come si può dire contrattuale
Come le istituzioni a partire dal Governo centrale nella speranza che i nostri fossero come ci sembrano ragionamenti di una ovvietà unica
Di un'ovvietà unica che potessero trovare un'audience immediata
E quelli invece che abbiamo constatato che al di là delle buone dichiarazioni della disponibilità della pacca sulle spalle ed io anche per noi per queste organizzazioni la tendenza è quella di relega venerare assistenzialistica
E del cosiddetto volontariato puro o sfruttamento puro chiamato lo come volete
Chi paga la conseguenza sono i cittadini più deboli
Sono i cittadini più deboli e sono gli operatori del sociale
E allora siamo arrivati alla determinazione che era arrivato il momento di dire basta
Siamo arrivati alla determinazione di dire adesso basta adesso non siamo più disponibili a praticare esclusivamente o prevalentemente la strada del cosiddetto dialogo inefficace
Che sembra non portare da nessuna parte
Lo stiamo cogliendo quali adesso come una presa in giro
E
Abbiamo detto adesso il momento di dire basta i tagli e ricominciare a pretenderli sia i diritti
E lo facciamo in un momento in cui il nostro Paese è stato montando una situazione che
Può richiedere anzi richiedenti un ulteriore intervento come sapete di quaranta miliardi nell'arco del triennio di ulteriore riduzione dei costi complessivi del sistema Stato
E se avete seguito anche in questi giorni poi dibattito il capitolo assistenza è uno di quelli che ancora una volta viene citato come la una delle aree nelle quali intervenire per ulteriore tagliano ci sa bene cosa
Perché a questo punto tagliamo sul sangue sulla pelle della gente non è che abbiamo molte altre alternative però ancora una volta c'è quel capitolo lì dell'assistenza con una delle aree dove sembra vi siano ancora sprechi ancora tagli da fare
Allora oggi noi diciamo no
Diciamo basta e diciamo proprio ora in cui il nostro Paese chiamato un ulteriore intervento di quaranta miliardi di euro noi bisogna invece che invertiamo la tendenza nel sociale ripristinando alcune delle condizioni
Anteriori a questo ultimo qualunque quattro-cinque anni ed è per questo che noi
Esigiamo alcune cose
Lo verifichiamo perché riteniamo che siamo di fronte a un'esigenza di giustizia non più rinviabile
E allora se voi avete visto anche il il nostro comunicato il nostro appello noi oggi diciamo al Governo in particolare alle istituzioni in più complessivamente
Che non si può più procedere senza dare applicazione certa
A quanto sancito e deliberato dalla legge tra i due otto in particolare in relazione alla definizione di quelli che vengono definiti i livelli essenziali di assistenza sociale
E bisogna che è qui che si è sia che si esca dall'equivoco che fa spesso dire se noi lei deliberiamo siano poi costretti immediatamente ad applicarli in toto
Noi sosteniamo invece che sia un diritto alla loro definizione non più rinviabile
E che per la loro applicazione si può anche prevedere un piano graduale di applicazione come si è fatto tra l'altro anche nei LEA della sanità a suo tempo
E che sarebbe una tragedia se si pretende se anche nel sociale senza la definizione dei livelli essenziali di assistenza di introdurre i costi standard
Perché i costi stanno appena sono se sarà cronologia resteranno dove sono messi in relazione alla definizione dei livelli di assistenza i flussi e alle
E le norme che fissano gli standard dei servizi
Quindi diciamo ed esigiamo la definizione dei livelli essenziali di assistenza ma diciamo anche
Il fondo nazionale per le politiche sociali va ripristinato
Quel tetto del miliardo di euro che la sera con fatica ha raggiunto
Sei sette anni fa va rimesso sul piatto della disponibilità degli enti locali perché appunto il sistema dei servizi locali non vada al collasso definitivo
Come pure diciamo
Il fondo per la non autosufficienza
Il piano per l'infanzia recentemente approvato dal Governo senza un euro messo a disposizione
E
Tutta il tema dei sostegni alla famiglia le famiglie sono altri ambiti sui quali noi diciamoli vanno messe le risorse
Lì vanno messe risorse
E
Diciamo pure
Che la decisione di scendere in piazza il ventitré
Per noi rappresenta un inizio non una
Punto d'arrivo
Rappresenta un inizio perché è nostra intenzione
Praticare tutte le vie possibili perché non si sfugga
Nessuno a partire da noi
Ma poi in particolare da parte delle nostre istituzioni a questa responsabilità
Che è quella di non lasciar morire
Gente cittadini
Uomini donne e bambini e bambine che hanno bisogno di certezza di garanzia di servizi per il loro benessere alla loro salute perché di questo stiamo parlando
Lo stiamo parlando del superfluo stiamo parlando del minimo indispensabile per poter vivere in modo
Dignitoso
Questo è il senso e significato di questa
Iniziativa
Accompagnata dal fatto se vogliamo mettere un altro tassello e questo settore economico
Perché poi di questo si tratta anche
è uno dei pochi nel nostro Paese che ha avuto in questi anni è una significativa espansione
In termini di occupazione
Sia nell'area del pubblico ma in particolare le rare del privato sociale ma anche in termini di qualificazione di qualità
Dei servizi dati e i cittadini e ancora una volta diciamo è inimmaginabile in un Paese come il nostro e una delle aree dove si sta dando segnali di possibile anche ripresa rilancio
Di aumento del benessere complessivo
Di una gestione di servizi che produce anche economia che produce anche risparmio che produce anche investimenti ancora una volta si faccia la scelta di tagliare lì dove invece bisognerebbe incrementare ecco queste sono
Le ragioni che ci porteranno
Posto mani qui davanti a Montecitorio
Avete visto che
Lui ha preso in mano dall'iniziativa sono questi due
Cartelli nazionali il Forum del terzo settore
E il foro il Campelli diritti alzano la voce ma
Attorno a questa iniziativa sono andate coagulando sui anche le iniziative già partita dal basso in questi mesi nell'area laziale con una
Innanzi al Pride così come è stato chiamato il cartello laziale prevalentemente a Romano e
L'Uefa non è un lusso che la campagna campana sempre sui diritti sociali
E quindi
E poi una serie di altre organizzazioni che
Stanno mobilitando su in particolare nei territori per porre fortemente
Questa questione un'ultima cosa mi sentivo di dire questa iniziativa è un'iniziativa forte nei confronti allora non nazionale mi sembrava abbastanza evidente perché lo riteniamo il primo
Responsabile di questa situazione con l'aggravante di non avere chiaramente indicato qual era l'obiettivo è la strategia ma era un po'misti Fincato i suoi obiettivi e le sue azioni
Però è un messaggio che noi vorremmo dare anche alle autonomie locali
Regioni e grandi comuni del nostro Paese
Perché pensiamo che anche a quel livello sia possibile fare qualcosa
Per garantire la tenuta del sistema lo abbiamo già avuto alcuni
Buoni esempi di amministrazioni locali che nonostante la situazione grave hanno deciso
Di selezionare il dove tagliare quindi sul sociale hanno mantenuto la dotazione economica degli anni precedenti quindi vuol dire e se si vuole in qualche modo si può
Il problema e che quindi non solo avere le risorse maniche selezionare dove fare gli interventi ma in particolare sul tema dei livelli essenziali noi da un po'di tempo che stiamo dicendo ad alcune regioni in particolare
Ma se lo Stato qui non si muove è mai possibile che non si riesca ad avere da un po'di regioni del nostro Paese
Una decisione forte da questo punto di vista che significa ci prendiamo noi
La responsabilità ad esempio della definizione dei livelli essenziali e sulla base di questa definizione concertata a livello di alcune se non tutte le regioni del nostro Paese andiamo a una dialettica forte nei confronti dello Stato questa è una
Come si può dire una carenza ecco una una tiepide ESA che noi abbiamo notato anche da parte
Del regioni in particolare e dell'autonomia e la quali anche in questa direzione va la nostra sollecitazione
Grazie Lucio anch'io do qualche Preve
Appunto ragione della partecipazione convinta promozione da parte del Forum del terzo rettore di questa iniziativa
Partendo da una piccolo passaggio che appunto Lucio diceva e compito nostro da sempre quello di cercare con ragionevolezza di portare ragioni e di andare a confrontarci con le forze politiche
E con tutti i Governi a prescindere dal loro colore lo abbiamo fatto in tutte le circostanze Sempre mantenendo il nostro atteggiamento critico quando necessario il nostro appoggio laddove vi erano motivi per sostenere
Ed è è stato in questi anni così abbiamo cercato in ogni modo di avere il confronto e dialogo ma e proprio in virtù di questo atteggiamento che noi oggi
Sì presentiamo con una forza anche fortemente critica
Icona questo presidio e chiedendo un confronto nuovo reiterato con le forze politiche ma anche con la società civile italiana e con la società tutta affinché ascolti le nostre ragioni perché
Molte delle questioni che sono state fermate in questi anni come principi anche laddove ci hanno trovati concordi dei principi assoluti talvolta pensiamo che cosa vuol dire vita buona o
Appunto società attiva che principi che abbiamo sempre portato avanti come terzo settore che sono nostro baluardo laddove sentiamo parlare di sussidiarietà il promozione della medesima
Poi però abbiamo riscontrato e qui siamo per denunciare questo in realtà degli atteggiamenti non conseguenti da parte del Governo in particolare vorrei sottolineare un elemento perché
Molte volte quando si parla di speso sociale del Paese ci sono delle risposte da parte del Governo in particolare i ministri preposti Tremonti e Sacconi
Anche in relazione ai numeri cioè dicendoci guardate che la spesa assoluto ne cambia attenzione però attenzione il nostro un Paese che sta invecchiando e quindi è naturale che la spesa pensionistica continua a essere rilevante talvolta crescere
E se noi guardiamo alla spesa sociale esclusivamente con questa ottica
Potremmo appunto non accorgerci dell'importanza dei tagli ma l'aver tagliato tutti i fondi specifici nelle misura che sono state poco fa illustrate a Lucio Babolin
Vuol dire aver tagliato quella parte di welfare sulla quale dal due mila e uno è a oggi cioè da altre due otto si è costruito sussidiarietà
Cioè si sono costruite quelle risposte ai bisogni delle persone partendo dai bisogni dal basso che venivano segnalati prevalentemente proprio dalle nostre organizzazioni sociali
E che
Avevano visto appunto della risposta il coinvolgimento delle nostre organizzazioni
E attenzione se l'abbiamo la voce non è perché è nostra organizzazione non hanno più risorse per andare avanti anche
Anche
Ma diciamo la verità non è questo il primo punto è quello che ci spinge di tutta l'agire ma il fatto che noi siamo convinti che le nostre risposte erano buone
E attenzione si viene detto anche dal Governo che queste risposte erano buone perché quando si parla di sussidiarietà e ci viene detto che ci vuole più sussidiarietà
Si va proprio nell'indicare quella soluzione che alla fine l'avevamo cercato di costruire in in questi anni e Marche
Questi tagli così drastici così privi anche di una razionalità perché son tagli lineari non è che si verrà a tagli agli sprechi e le cose che non funzionavano ma si taglia tout-court
Diventano davvero la scure rispetto alla sussidiarietà del nostro Paese
E qui capite che prima di tutto il terzo settore deve alzare la voce quando si fa un'operazione di questo genere io voglio dire veramente che sta a vederla in qualche modo una mistificazione cioè si continua a parlare di sussidiarietà ma in realtà noi l'abbiamo detto con uno slogan un po'pesante ma e scarica barile cioè e dire arrangiatevi perché lo Stato non può più farlo
Ora
Noi chiediamo lo voglio dire con una forza e con chiarezza noi chiediamo riforme
Non siamo tra coloro che difendono lo stato sociale com'era peraltro siamo sempre stati critici rispettavo da età abbiamo voluto ha tra i due otto fortemente colloca in se sociale proprio perché un certo modello centralistico D UE il farla non ci piaceva volevamo più compartecipazione volevamo più attenzione visone dei cittadini
Per intenderci però attenzione tutto questo non passa attraverso appunto una politica che si tira in Vito meglio che tira fuori le risorse e invece una maggiore attivismo
Del volontariato o di altre cose di questo tipo perché questo non può garantire i diritti non può garantire la possibilità per tutti i cittadini di essere uguale davanti davanti alla legge
Ecco e di avere le stesse risposte a fronte dei vi dei bisogni dei medesimi bisogni
Capite in questo caso noi siamo a chiedere una cosa che appunto a parole viene continuamente affermata ci viene usata diciamo conto comunque
Usata per spronare Azio ad operare ma che poi nei fatti è contestata radicalmente dalle scelte che sono state compiute e qui il punto ed è questo anche il richiamo più forte che dove dobbiamo fare in questa in questa occasione
Perché attenzione i tagli come è già stato ricordato non sono questioni generiche non solo appunto la riduzione di sprechi no sono tagli sulla carne sulla attività che viene fatta a favore di persone e noi ci rendiamo conto andare a togliere domiciliarità
Probabilmente nell'immediato non dice nulla ma sapete quanto rovina la vita delle persone sapete quanto condizionato la possibilità di aver la ditta vita dignitosa andare a togliere anche soltanto i servizi di trasporti terra diversamente abili piuttosto che per anziani
Alla fine nell'in nel comunicazione esterna può quasi non apparire perché non è che qualcuno muoia all'indomani perché questo avviene però capite come incide sulla vita di quelle persone di quelle famiglie e via di seguito questa progettualità costruita sui fondi esattamente questa cioè tutto quel lavoro attento preciso Cappilli pare sul territorio peraltro anche poco costoso se dobbiamo dirlo perché il nostro mondo ha creato anche una realtà di divini
Servizi di di attenzioni spesso anche andando a lavorare con con
è una fatica enorme ma a trovare tutti i risparmi possibili ma questa viene spazzata via
Senza rendersi conto di che cosa ci sta dietro ed è qui il motivo per cui noi
Ci sentiamo in dovere di alzare la voce ed è un'altra la voce che appunto e in qualche misura a nome di quei tanti che non riescono fisicamente a farlo Marche hanno diritto ad alzarla perché appunto vedono
Limitare i propri diritti civili
Ora il lavoro che e noi vogliamo svolgere quello di sensibilizzazione dell'opinione pubblica e di confronto serio come le istituzioni a partire dal Governo che appunto è parso sordo a queste nostre richieste e che nei prossimi giorni è già stato ricordato si apprestando a Rafah una manovra non solo noi chiediamo che nella manovra non ci siano più
Altri tagli al sociale ma mi sembra ormai
Che
Sic inizia a essere difficile andare a tagliare ancora qualcosa in questi ambiti ma noi chiediamo con forza che nella manovra
Si vada a riaffermare un principio saranno intelligente cioè che l'UE il fallaccio ugual fa promozionale come lo intendiamo noi non assistenzialistico ma non è quello del terzo settore Uefa assistenzialistico
Ebbene sia considerato investimento
Siamo in un Paese che sta vivendo una crisi profonda ma da questa crisi la gente può uscire solo nella misura in cui
Sa di poter scommettere su se stesso sulla propria famiglia perché alle spalle un Paese che scommette se lasciato da solo è evidente che non lo fa
è evidente non lo fa allora ugual Fava che garantisca le persone in questo approccio positivo nei confronti della realtà e un investimento vogliamo dirlo con forza al Governo e a tutti gli enti locali e le Regioni in particolare che hanno funzione oggi legislativa
Il motivo per cui ci saranno i quasi che la Regione anche qui lo ricordo ma lo voglio sottolineare e perché da un lato ne chiediamo alla Regione di essere più corresponsabili idee più attente in queste scelte
Che vengono fatte al Governo e di di battersi con più determinazione per alcune cose ma anche perché chiediamo alle regioni che esse stesse ci rendiamo conto è la difficoltà in cui si trovano cioè andiamo conto perfettamente non siamo
Sulla Luna ma che compiano nelle scelte politiche che determinano i bilanci delle loro regioni anche qui delle scelte strategiche
Perché non è possibile un momento come questi in cui si fanno tagli così pesanti che anche si riverbera in o nei bilanci delle Regioni in maniera lineare qualche ragione dobbiamo dirci la verità ha saputo fare delle scelte selettive e ha scelto di non tagliare sul sociale
Tagliando su altri capitoli di spesa ebbene anche qui chiediamo a tutte le Regioni di comunque accompagnarci e iniziare a riformare
Iniziare a pensare a nuovi modelli di welfare come dicevo noi abbiamo un'idea riformatrice non abbiamo un'idea solo di fare però questa riforma la si fa con la prospettiva del far crescere un modello di welfare non di liquidarlo
Di andare a fare degli investimenti strategici per
Come Società uscire da questa equazione non andare a limitare comprimere sperando che i cittadini si organizzeranno all'italiana in qualche maniera
Vedete e chiudo c'è un esempio di questo che sto dicendo ora che in qualche modo mi spaventa ed è
Il tema dell'assistenza
Qua te in questi anni appunto sulla fondi per la non autosufficienza sono stati
Liquidati non sono fatti interventi strategici e si è lasciato alle famiglie la gestione di tutto ciò che era l'ambito assistenziale in particolare per gli anziani ma non solo con tutto il discorso dell'esplosione del cosiddetto brutta parola badantato cioè delle persone appunto che svolgo la cura all'interno la famiglia e bene questo sistema non è lo vogliamo dire non è un sistema virtuoso riguardo
Questo Guelfa fatti in casa questo welfare familiare che molte volte ci viene cantato non può essere il modello per il futuro perché è un Guelfa che comunque condanna molte volte a livelli qualitativi bassi che condanna lavoro il ero a situazioni di disagio profondo anche delle famiglie datore di lavoro il nero è intendiamoci perché io molte volte ho conosciuto anche esperienze di umiliazione di chi non riesce a pagare in maniera dignitosa o dare un lavoro sicuro alle terzo ore allora interroghiamoci su questo io non credo che questo possa essere il modello dobbiamo andare a pensare sì a una forma maggiormente partecipata di Guelfa nella quale ciascuno farà sotto parte dobbiamo ripensare a come tagliare gli sprechi che esistono io credo molto poco ne socio assistenziale forse in altri ambiti di più certamente ma
Possiamo anche fare questo sforzo l'unica cosa che non possiamo più permetterci e di avere tagli lineare come è stato fatto e lo vogliamo dire con forza questa inammissibile
Liquida la sussidiarietà e condanna le persone come si abbiamo detto appunto a perdere la loro dignità di persone capite che qui andiamo su le cose che ci stanno in assoluto più a cuore chiudo dicendo che questa nostra iniziativa vede una coinvolgimento
Di tante organizzazioni del terzo tutto italiano vede un coinvolgimento di tanti territori vede anche un apporto di altre forze anche estranee al mondo del terzo settore che stanno in queste ore dandoci dei segnali di condivisione del del progetto del nostro nuovo progetto culturale forze politiche abbiamo qui anche una presentata il Partito Democratico altre forze politiche hanno segnalato l'intenzione di aderire di ascoltarsi e di sostenerci a noi fa enormemente piacere questo così come anche forze sindacali la CIGL c'era già espresso con un documento anche la sua adesione ideale al all'iniziativa
Speriamo nelle prossime ore che altri
Appunto si accordino con questa logica appunto che quello che ci attende e un percorso
Riformatore e una proposta per cambiare nome abbiamo in questi anni lavorato come Forum e anche come campagne diretti alza la voce per far capire che abbiamo idee
A questo riguardo e siamo pronti a metano in campo chiediamo però che l'atteggiamento di ascolto di attenzione sia molto superiore a quello che è stato fino ad oggi perché così è difficile per non trovano spazio
Abbiamo alcuni dirigenti di alcune nostre organizzazioni che hanno chiesto di integrare comma un loro intervento
Giovanni Pagano Presidente Fund penso che funzioni il proprio vedere se focalizzando io rappresento la falda noi abbiamo aderito
Alla manifestazione del giorno quindi tre abbiamo mobilitato tutte le agende presente provinciali e quindi pensiamo di essere presenti a Roma il ventitré con migliaia di pressione
Che condividono quanto è stato illustrato stamattina
Dai coordinatori e quindi
Condividiamo in pieno la lotta che dobbiamo fare e quanto dobbiamo ancora
Conquistare perché ciò che abbiamo conquistare per il passato lo stiamo perdendo come è stato detto
Quindi aderiamo pienamente alla manifestazione saremo presenti non suoni di ogni giorno venditori ma sia necessario continuare i ma la lotta difesa dei diritti e degli dei più deboli anche in seguito a quanto queste circostanze
Ci chiameranno a
Allo scendere in campo nuovamente quelli non aggiungo altro perché sarebbe inutile dire quanto è stato già detto perché condividiamo in pieno condivido in pieno quando è stato detto perché purtroppo siamo veramente alla frutta
Grazie Pietro Barbieri Presidente Fischer Jesi Pietro a originante un microfono
Siamo come al solito
Funziona così allora assai brevemente perché avete detto tutto e il suo contrario due flash il primo riguarda una delle ragioni per le quali non siamo
Partecipiamo non solo
Qualitative aderenti alla
Al forum e aderenti sostenitore della campagna i diritti e dall'altra la voce ma per un'ampia alcune un episodio che voglio raccontare delle cose
Che abbiamo ricevuto in queste ore in questi giorni
A proposito dei tagli che stanno già raggiungendo direttamente le persone
Una mamma settantenne di un ragazzo disabile grave di quarant'anni
A un problema al ginocchio si opera
E vedo qua e il figlio deve trovare una sistemazione il Comune
Bontà sua trova in una comunità gestito una cooperativa temporum con
Una ricovero un mondo migliore un'accoglienza temporanea dopodiché la mamma che si è
Di settant'anni che si è
Che si è operata torna a casa non è più in grado di assistere il figlio il Comune restituisce il figlio alla mamma perché non ha
Più con risorse per
Questo è un esempio tipico insomma di quello che può accadere cosa accadrà questa a questa come dire
Coppie di persone che vivono
Il loro rapporto familiare in questo modo sono uno disabile grave uno disabile in divenire sempre sempre peggiore somma questo è
Come dire quello che ci troviamo davanti
Ce lo troviamo davanti anche perché questo è secondo flash
In realtà il nostro Paese sulle politiche sociali spendesse poco al tetto dei tagli per cui si tratta di aste raschiare il fondo del barile almeno dei dati che noi abbiamo potuto vedere del Ministero dell'economia
Il
L'insieme delle politiche sociali a raggiungere la percentuale di PIL inferiore a quella che stanziano comunemente i Paesi dell'Europa quindici quei Paesi con cui
Normalmente ci confrontiamo
E che e addirittura inferiore a percentuali Tilla quella dalla Polonia ed equivalente a quella della Bulgaria ora tagliare quello che c'è significa
Quindi non solo raschiare il fondo del barile ama rischiare come dire una controtendenza per cui
La disabilità nella fattispecie ma le condizioni di ma di emarginazione e di discriminazione ritornano completamente nel privato delle persone oppure in forma di segregazione e di carcerazione scusatemi il termine preventiva
Grazie Pietro Antonio Gaudioso di cittadinanza attiva
Ignazio Lucio D'Andrea e gli amici che mi hanno preceduto perché hanno detto in maniera chiarissimo una una
Non è simile anzi in maniera chiarissima una serie di problemi e vorrei aggiungere solo un paio di cose
La prima e che
In un Paese che chiede responsabilità bisogna sapesse assume le proprie responsabilità
Sul novanta per cento le cose che dice Tremonti siamo in disaccordo diciamo su un tutte e quattro per cento cosa si può essere d'accordo una in particolare
Quando l'altro giorno ha detto il problema del taglio dei costi della politica non è un problema per i risparmi in sé ma chi chiede sacrifici deve essere capace ed è un segnale
E credo che fin quando la politica non è capace di assumersi le proprie responsabilità e anche di dire
Guardate che con questi tagli ci saranno x numero di persone che l'assistenza domiciliare in meno x numero di bambini che potranno aveva accesso agli asini do x numero di persone che potranno non potranno più avere questo tipo di servizi fin quando nessuno sa in grado di assumersi la responsabilità di dirlo
Ai cittadini
Avremo ancora qualche problema di
Di capacità e la politica di rendere conto delle proprie scelte
Seconda cosa da
Tutte le volte che si parla di diciamo di di proteste del di movimenti del terzo settore si tende a liquidare la cosa come un problema importante di organizzazioni che fa nelle cose straordinarie ma che riguardano una minoranza del Paese
Qui oggi stiamo parlando di cose che riguardano
Tutti i cittadini italiani ogni famiglia
Attese singolarmente atti Appio beni le è stata indegna vera
Con la mancanza di risorse a disposizione di cito solo un paio di dati a dati di due anni fa il ventisei per cento dei bimbi nel nostro Paese non riesce
Con i soldi che c'erano due anni fa che già non ci sono più ad accedere agli asili nido
E tenete conto che questo dato legato al fatto che tanti tanti genitori non Simeto neanche liste d'attesa perché sanno che comunque non avranno la possibilità di accedere
E questo è un problema enorme che impiegava su tutte le famiglie nostro Paese secondo dato il dato che riguarda l'assistenza domiciliare è stato già citato tema degli amici che mi hanno preceduto
Si preferisce molto spesso tenere le persone immaginare
Minimali terminali in ospedale con un costo dei sette ottocento euro al giorno piuttosto che dare la possibilità alle famiglie di assisterle a casa propria
Negando anche la dignità fondamentale a alle persone che stanno attraversando quella tipo di fase della loro vita
Il taglio e i servizi sociali
Sta contribuendo a far sì che una rilevante parte le nostre famiglie vada
In
Nella cosiddetta esclusione sociale quindi credo che l'elemento fondamentale che abbiamo raggiunto in questione in questi giorni attraverso questa alleanza è che tutti
I cittadini italiani hanno necessità di sapere e noi lo faremo tutti insieme fanno questa campagna di informazione che la posta in gioco non è
Il bene per quanto importante di una di una parte limitata il nostro Paese ma di tutti noi cittadini italiani grazie
Grazie sono Alberto De Santis del Presidente della ANAS e
E di riferirsi allude alla federazione di settore da sanità della Confcommercio impresa e per l'Italia
Per quanto concerne le quando testé esposto come ANAS siamo perfettamente
E condividiamo perfettamente quanto detto anche perché non abbiamo alcuna campagna stampa su tutti i giornali denunciando le stesse cose
E in particolare denunciando è che Equitalia che strozza agli imprenditori
Ma come riferivo prima all'amico Barbieri
A Cernobbio Tremonti mi ha risposto non è un problema suo e che è un problema nostro cibo far pagare dalle ASL
Io sono rimasto basito da questa risposta lo ha pubblicato anche per intero sulla nostra rivista pro terza età
Perché è quanto mai spaventoso neoministro dia una risposta così qualunquista superficiale generica
Allora ho detto anche che si dovrebbe dare atto alla legge attuativa per la per per la compensazione perché esiste la legge ma
Non è regolamentato attivo per cui i contributi credo che dovremmo versare perché paghiamo gli stipendi finanziando ci dalle banche
Non paghiamo i contributi denunciando però che li pagheremo questo consente un giro vizioso di far fallire le aziende perché non c'è il DURC non c'è non c'è tutta una serie di cose non visto che l'ho visto a spiegare
Allora questa questa situazione ci vede concordi in questa campagna
Perché in tutte le Regioni e le abbiamo elencate rende questa campagna quello che succede addirittura in Emilia Romagna in tre anni il tredici per cento in meno
Delle delle rette condor riduzione dei posti-letto
Io ho presentato nell'ambito del cuore della quinto formuli scoraggiamento in sanità Arezzo un progetto che il riordino della UE nel far che prevede una serie di cose del tutto sommato
Abbastanza tranquille che consentirebbe innanzitutto di rimettere in moto la edilizia sanitaria con la costruzione di nuove RSA
Che eviterebbero o come diceva il collega ricoveri impropri perché è allucinante
Che una persona anziana che vada in medicina in ospedale a settecento euro al giorno quando in una RSA sono ottantanove
Novanta euro al giorno ma rimetterebbe in modo tutta una serie di
Situazioni di aumento di posti di lavoro ed è vero quello che diceva
Lei solleva espansione del nostro settore ma abbiamo denunciato Sacconi ha detto organizzi un tavolo tecnico a me cioè come se io avessi questa facoltà di poter organizzare un tavolo tecnico
Allora direi che in queste situazioni al di là del
Noi organizzazioni ideologia una serie di cose dovremmo lavorare
Comito a gomito per difendere tutti le stesse posizioni noi siamo disponibili
E credo che posso anche mettere a disposizione il progetto che di riordino quel far
Che in due anni e mezzo circa consentirebbe
Di avere quella fondo per consentire la Regione di occuparci dai bambini fino
Alla lungodegenza c'è la terza quarta e quinta età grazie
Grazie
C'è qualcun altro sono fosse le amiche e amici giornalisti presenti hanno
Domande e richieste di approfondimento chiediamo
Uno spazio
Che noi sappiamo dal punto di vista ufficiale che ha fatto un'operazione di mantenimento del livello dei finanziamenti nel sociale l'Emilia Romagna la Toscana
Poi dal punto di vista invece della settori servizi non lo so insomma
Dal punto di vista della
Del Bilancio formale diciamo ecco poi bisognerebbe entrare nel merito e verificare al di là della mantenimento della votazione finanziaria poi concretamente come sono stati
Utilizzati
Altre domande
L'Amministrazione
Sì
Sì
Sì diamo indicazione soltanto rispetto alle iniziative territoriali abbiamo
Appunto presìdi in nove regioni in Veneto dove saranno a Venezia Verona Padova vicenza e Belluno
In Lombardia Milano in Piemonte a Torino Emilia Romagna Bologna in Toscana a Firenze nelle Marche ad Ancona in Campania a Napoli in Calabria Catanzaro e in Sardegna Cagliari quindi
Sono previsti appunto questi eventi regionali
Per andare a portare le istanze le richieste che
Appunto sono state qui oggi illustrate anche ai livelli regionali anche per far sì che appunto tengano alto il livello di tensione ma anche che facciamo le loro la loro parte perché io ribadisco
Che c'è una anche una responsabilità nei livelli regionale sia nella contrattazione con il Governo sapete quanto è decisiva e vi garantisco che non abbiamo avuto l'impressione che il sociale non sia stato
Al primo posto ambito dall'attenzione anche le nostre ragioni usata appunto come in termini di scambio e abbiamo visto su altri elementi e anche poi nelle scelte interne per come dicevamo all'interno dei bilanci oggi l'ampia autonomia di cui godono le ragioni deve portare anche a
Compiere scelte politiche chiare e nette a questo riguardo a queste non le abbiamo non le abbiamo viste
Su Roma invece come avete visto abbiamo questo appuntamento in piazza Montecitorio alle undici del mattino di poi domani
Abbiamo preparato anche una campagna di comunicazione alcuni degli strumenti li avete qui in sala appese alla parete
Ma abbiamo predisposto anche due Spoto uno radiofonico uno televisivo che stiamo lavorando per tentare di
Farlo passare
Speriamo sulle solite fatiche perché su questi temi come sapete non c'è un
Noi grande apertura e disponibilità insomma calmi faremo il massimo sforzo
Perché anche questi strumenti vengano messi
A disposizione in piazza invece cercheremo di organizzare questo presidio anche molto vivace molto allegro
Molto al positivo perché utilizzando una serie di strumenti
Da parte delle varie organizzazioni aderenti
E nella stessa giornata a tutti i livelli istituzionali del Governo e dei partiti politici e ne abbiamo chiesto anche un'audizione
Siamo tentando di verificare che tipo di risposta vengono ad odio contro la citazione di richiamo fatto Andrea arrivata una disponibilità per giovedì pomeriggio da parte dell'UDC
Per una incontro e stop momento siamo messi siamo messi così però
Mancano ancora due giorni e poi non è detto che l'audizione di sesso che risolve il problema insomma probabilmente quello che può risolverlo è
Mantenere alto il profilo la mobilitazione della presenza da parte da parte nostra
Grazie a tutti io appuntamento allora giovedì alle undici qui in piazza a Montecitorio
Buona giornata