Tra gli argomenti discussi: Assad, Crisi, Diritti Umani, Economia, Esteri, Grecia, Italia, Politica, Rassegna Stampa, Siria, Unione Europea.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 19 minuti.
Rubrica
Dibattito
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Quel giorno gli scrutatori di Radio Radicale mercoledì ventidue giugno questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta l'edizione di oggi sarà ampiamente dedicata alla crisi del debito sovrano nella zona euro
L'emergenza come sapete
è la Grecia ma le partiremo dall'Italia e dalla lex Column di ieri del Financial Times che auguravamo buon compleanno al nostro Paese salvo il fatto che questo centocinquantesimo Anniversario sarà segnato da un taglio del rating sul debito sovrano italiano di conseguenza il tono asciutta INPS
Suggerisce
Al nostro Paese di farsi un regalo di compleanno il migliore sarebbe
Una serie di riforme strutturali leggemmo poi sulla crisi del debito sovrano più in generale una lunga analisi
Da le monde del gettito l'al marasma greco illustra le défaillance di leadership dell'Europa
Un anno dopo il primo piano di salvataggio per Atene l'Unione monetaria sbandando qual è la soluzione a tutto ciò bel dibattito aperto Libération per esempio ieri in un editoriale che leggeremo proponeva
Il federalismo europeo perdite Orac ma invece
L'unione politica non può risolvere la crisi dell'euro perché il problema non è istituzionale ma politico e culturale
Per il Times la cosa migliore da fare fare uscire la Grecia dalla zona euro
Tra queste tre opzioni c'è una via di mezzo ed è quella in fondo di rispettare le regole via di mezzo sostenuta sul Financial Times sempre di ieri
Da Mario Monti il vero problema è la deferenza eccessiva che ha apportato i deficit eccessivi scrive tra l'altro Monti di cui leggeremo quasi tutto il commento in chiusura parleremo anche della Siria lo faremo con l'Herald Tribune che analizzato il discorso tra l'altro giorno di Bashar al-Assad
Assad offre dialogo come strumento per disinnescare la crisi ma i suoi avversari non vogliono dialogare leggeremo anche alcuni commenti cominciamo però dalla crisi del debito sovrano nella zona euro e dall'Italia
Scriveva ieri il Financial Times e la sua lex Column Buon compleanno Italia questo è il centocinquantesimo anniversario del Paese purtroppo probabilmente sarà assegnato da una degradazione del rating sul debito sovrano italiano attualmente rating e a
A più o a a due a seconda delle agenzie una valutazione solida rimasta stabile per anni nonostante il centodiciotto per cento di PIL di debito pubblico italiano
La minaccia di un downgrade non è una Bagatella ma l'Italia potrebbe essere tanto una diga quanto un conduttore del contati o della zona euro
Moody's venerdì ha minacciato una degradazione queste le ragioni che abbassa prospettive di crescita la possibilità di qualche problema nel tenere sotto controllo i conti e il rischio di un rialzo dei tassi per i Paesi altamente indebitati
Nulla di tutto ciò è nuovo per l'Italia che ha vissuto per anni con questi svantaggi mantenendo il suo rating attuale per esempio le ultime due azioni di mundis
Sul reti in italiano risalgono al due mila e due al mille novecentonovantasei quando l'Agenzia alzò la valutazione
Sul debito dell'Italia
Stendhal del Tours apprezzato rettili italiano a livello di doppiata al mille novecentonovantotto due mila e sei quando venne tagliato a a più
L'Italia e lungi dal
Trovarsi nella situazione della Grecia paese che sicuramente insolvente semmai più vicino alla Spagna che sulla lunga lista
Dei Paesi che sono si solventi ma vulnerabili e cambiamenti degli umori dei mercati la politica italiana è scoraggiante anche se il più grande rischio legato a questo della stagnazione più che il caos
Delitti italiana né ben consapevole i tecnocrati che gestiscono la politica di bilancio sono riusciti a tenere il debito a un livello accettabile da quando è scoppiata la crisi finanziaria globale
Il problema qual è e che l'economia italiane la più grave minaccia alla stabilità del suo debito il PIL è cresciuto di appena lo zero virgola uno per cento
Nel primo trimestre del due mila e undici uno stimolo fiscale potrebbe essere controproducente insomma
Il miglior regalo di compleanno che l'Italia può fare a se stessa per i suoi centocinquant'anni è una seria riforma strutturale così tra l'altro dall'ex colonie del fanno sciolta INPS
Tanto più che in questo momento l'Europa non sembra avviarsi verso una soluzione definitiva
Della crisi del debito sovrano soluzione che è ricercato
Ormai da più di un anno le mondo oggi pubblica un'analisi di Philippe ricavi incentrata sull'emergenza Grecia ma che dà conto anche
Della situazione più generale il marasma Greco illustra lei défaillance di leadership dell'Europa
Scrive le mondo una riunione d'urgenza del G sette al telefono un braccio di ferro con la Grecia una lezione da parte del Fondo monetario internazionale Platone euro lunedì venti giugno si è offerta
Una nuova giornata di indecisione sul modo di gestire la crisi che la colpisce di fronte all'urgenza i Ministri delle finanze hanno deciso di rinviare al tre luglio ogni decisione su Atene
Senza accordo entro due settimane la Grecia rischia la bancarotta cosa che potrebbe portare a un'ondata di sciocca temuta dalla comunità internazionale dei mercati finanziari
In cui tutti nel call più viva per il fatto che questo nuovo episodio dell'interminabile crisi greca
Rivela come mai le debolezze della governance economica governance che
Ricorderete doveva essere riformate è stata riformata ma non abbastanza scrive nel mondo un anno dopo il primo piano di aiuti per la Grecia l'Unione monetaria dà l'impressione di fare del surclassato incapace di trovare delle vere soluzioni alla crisi greca
Lunedì da Lussemburgo Charlie psichiche il direttore generale ad interim del Fondo monetario internazionale
Ha suonato il campanello d'allarme che ha dato una lezione all'Europa non riuscirà a prendere misure determinate potrebbe rapidamente estendere le tensioni attuali fino al cuore della zona euro
E avere di importanti ripercussioni mondiali avvertito lì Schittar
Un approccio più coerente e più cooperativo è necessario per gestire la crisi della periferia il direttore del Fondo ha chiesto di europee di mettere un termine il più rapidamente possibile alle loro discussioni su un eventuale ristrutturazione del debito greco
Onnipresente nella gestione della crisi viene poison Claude Trichet che si inquieta del voto politico che ha rivelato
L'Europa durante questa crisi prima di passare la mano la Presidenza della BCE a fine ottobre Mario Draghi Trichet suggerisce l'istituzione di un Ministro delle finanze dell'Unione capace di pilotare realmente i lavori
Dei suoi colleghi
L'attuale Presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker si dimena ma i suoi errori di comunicazione angosciano le capitali quanto la Commissione pena a darvi
Rare lì divisioni tra gli Stati membri che hanno fatto di tutto per non coinvolgerla nel meccanismo europeo di stabilità il principale strumento di salvataggio per i Paesi in difficoltà
C'è infine Herman Van Rompuy il Presidente del Consiglio europeo che rimane molto discreto perché perché le posizione
Degli Stati membri spesso divergono troppo e lui non può far nulla senza un accordo tra la Francia e la Germania questo
Questo il contesto come descritto dalle Monte Po e parla anche della candidatura di Christine Lagarde alla testa del Fondo monetario internazionale dopo l'arresto di Dominique Strauss canne che rischia
Di non risolvere
Le cose e allora di fronte a questo contesto Libération ieri
Proponeva
Una soluzione nel suo editoriale federalismo il titolo che in qualche modo riassume tutto
Scrive LIBE la crisi è connaturale alla costruzione europea e spesso
O meglio è spesso con le spalle al muro e all'ultimo minuto che i Paesi membri decidono di avanzare insieme e immaginare soluzioni fino ad allora impensabili
Da quando è iniziata la crisi greca non sfugge a questa regola ma
La porta al
Punto di massima tensione
E piazza ed europea in una situazione di gravità estrema inedita perché il dibattito su come salvare la Grecia e tanto finanziario quanto filosofico alla fine di cosa si tratta si chiede di detti
Ho si arrangia all'ennesimo Piano
Di urgenza che sia giusta alla buona una nave che prende acqua da tutte le parti si mette una pezza sperando che miracolosamente la nave arrivi in porto
Oppure si cambia casacca che visione dell'Europa andando risolutamente verso il federalismo europeo e gli strumenti che permettono di mobilitarsi
Tra questi un governo economico un Ministro delle Finanze un'autorità capace di esprimersi in nome di tutti e non la cacofonia da Torre di Babele attuale il cui prezzo si paga in miliardi di euro sui mercati
Per formulare brutalmente l'alternativa il futuro dell'Europa nel breve periodo eh il fallimento o il federalismo scrive liberi
Hai dirigenti di assumersi dunque le loro responsabilità e di formulare chiaramente le loro posizioni di fronte
Alle loro opinioni pubbliche mettere un punto finale alla costruzione europea oppure trovare i mezzi per completare quest'opera intrinsecamente imperfetta così
Di Biasio in questo bell'editoriale che però forse è un po'troppo idealista sul famoso Ontani INPS dire richiedono Racman Colonnese quotidiano della City
Sottolineava un problema centrale l'unione politica non può risolvere la crisi dell'euro il titolo del commento scriverà Man mentre la crisi greca si approfondisce si moltiplicano anche gli appelli ad approcci nuovi più radicali
Dimenticati salvataggi raffazzonati voi pacchetti da ostilità pezzo per pezzo la soluzione ultima la crisi del debito la zona euro sarebbe l'unione politica
Il problema spiega Racman e che quelli che dicono che un'unione politica la soluzione la crisi attuale sembrano credere che il problema
Dell'Europa sia istituzionale e cioè a differenza degli Stati Uniti la zona euro non alle istituzioni politiche persone reggere una moneta conica
Comune ma se l'Europa fosse equipaggiata con il Ministero delle finanze o gli eurobond o se potesse passare direttamente i cittadini tutto verrebbe risolto per Racman
Si tratta di una diagnosi profondamente sbagliata della crisi attuale il vero problema è politico e culturale non c'è un'identità politica sufficientemente forte in Europa per sostenere la moneta unica
E questo spiega perché gli elettori tedesco olandese o finlandese si stanno rivoltando all'idea di salvare di nuovo la Grecia
Mentre i greci si rivoltano contro quello che vedono come un nuovo colonialismo imposto da Bruxelles e Francoforte
Direi che una maggiore integrazione politica è la soluzione questo cause come raccomandare a un alcolista di curarsi con un marchio di bocca più potente
E allora per Racman qual è dà risposte problemi attuali
Ci sono due possibili soluzioni IVA della zona euro possono rafforzare l'attuale sistema oppure i membri più deboli dell'Unione monetaria soprattutto la Grecia potrebbero andarsene il processo sarebbe caotico e pericoloso
Ma la Grecia per come sta ora è un Paese demoralizzato che ha perso il senso di essere governato
Lasciare l'Euro potrebbe essere l'inizio di una rigenerazione nazionale così tra l'altro Gideon Racman evoca lo scenario dell'uscita della Grecia per l'Euro
Questo scenario quello auspicato anche dal Times quotidiano conservatore britannico
Che in un editoriale di ieri dal titolo L'economia vudù scrive i salvataggi della Grecia da parte dell'Unione europea stanno solo aggravando i problemi che le difficoltà dei greci i politici greci farebbero bene a pianificatore
Una vita fuori dalla zona euro
Però tra il federalismo che non si può fare per ragioni culturali e politiche e l'uscita dalla Grecia dell'euro che tra l'altro
Rischio di avere delle ripercussioni gravi anche soprattutto per agli altri Paesi europei e per chi è investito in Grecia
C'è una via di mezzo ed è quella sostenuta da Mario Monti ieri sul Financial Times il vero problema è la deferenza eccessiva via di mezzo che significa in sostanza a rispettare le regole leggiamo Monti
Alla radice della crisi della zona euro cioè l'indisciplina fiscale di alcuni Stati membri in primo luogo la Grecia ma tutto questo non sarebbe successo senza due pessime abitudini dei Governi che siedono al tavolo del Consiglio europeo
La poco salutare cortesia degli uni verso gli altri che la deferenza eccessiva verso i grandi Stati membri
Questa settimana ACI dirà se questa lezione perfino più importante per il futuro della zona euro che l'Unione europea di quanto lo sia una soluzione alla crisi greca
Questa settimana ci darà ci di razze la lezione verrà compresa gli eventi da guardare sono l'incontro dei ministri delle finanze di lunedì e il Consiglio europeo di domani e venerdì
Quanto alla cortesia
La domanda per monti e se la Grecia avrebbe potuto per anni avere deficit così superiori a quelli dichiarati ufficialmente se Eurostat avesse avuto il potere di condurre serie inchieste sull'adeguatezza delle statistiche nazionali la risposta ovviamente no
Da quando alcuni anni fa la Commissione europea propose di dare più tutori ad Eurostat gli Stati membri risposero che l'idea era troppo inclusiva e guidati da Francia Germania la bloccarono oggi
Probabilmente se ne pento no Monti ricorda anche l'insalubre grado di cortesia reciproca dimostrata dei Governi quando
Si sono sottoposti alla cosiddetta pressione tra pari quando si è trattato di applicare le regole del patto di stabilità o della strategia di Lisbona
Sono comparse un sacco di eccezioni che hanno danneggiato la credibilità i due delle politiche chiave dell'Unione Europea dello scorso decennio
La credibilità del patto di stabilità che è il fondamento delle zone o prestata se veramente compromessa da una decisione presa dal Consiglio nel due mila e tre
All'epoca la Commissione propose di lanciare un avvertimento a Francia e Germania probabili sanzioni perché questi due Paesi non stavano rispettando le regole del patto
I limiti di deficit lo stesso era accaduto con Irlanda e Portogallo un anno prima ma il Consiglio sotto la pressione di Francia e Germania
E del Governo italiano che all'epoca aveva la presidenza dell'Unione non accetto la proposta della Commissione come invece aveva fatto per ventidue più piccoli Paesi Olanda e Portogallo
Monti non lo dice ma l'artefice di questa operazione politica fu Giulio Tremonti e poi Romano Prodi bollo il patto di stabilità come stupido
Scrive invece Monti che nessuno può oggi dirci sorpreso se altri Paesi molto meno attaccati alla cultura della stabilità promossa dalla Germania
Interpretarlo quella quel trattamento particolare cupa una licenza per essere meno rigorosi sui conti
Si potrebbe dire che la deferenza eccessiva apportato I deficit eccessivi
E allora qual è la questione cruciale
Innanzitutto ci deve essere più rigore né sulle regole per esempio raccomanda Monti il Consiglio
Europeo di questa settimana deve accettare una delle richieste chiave dell'Europarlamento rendere più tu malati che le sanzioni proposto dalla Commissione nel nuovo Patto
Di stabilità perché questo garantirebbe disciplina credibilità per la zona euro
Quanto al Consiglio europeo non deve diminuire le raccomandazioni fatte dalla Commissione a ciascuno Stato membro altrimenti la strategia venti venti quella che
Erede di Lisbona diventerà proprio come la strategia di Lisbona
Non credibile e non efficace insomma conclude Mario Monti
Hermann Van Rompuy domani venerdì dovrà dimostrare di essere il guardiano di una salutare scortesia tra Stati membri
E di una mancanza di deferenza per i grandi così
Mario Monti sul Financial Times di ieri per chiudere un rapido accenno alla Siria l'altro giorno il discorso di Bashar al-Assad chiara
Segnato come dire un
Nuovo passo della
Della crisi che va avanti da tre mesi Assad offre dialogo come strumento per disinnescare la crisi questa la lettura data ieri dall'Herald Tribune che però constatava
Come i suoi avversari convogliano di al dialogare alcuni perché hanno paura della repressione in corso altri perché sereno sono all'estero
Nella diaspora infine anche persone vicine in qualche modo che hanno parlato in questi ultimi tempi con il potere di Damasco ritengono che
In realtà il dialogo delineato da Assad non porterà da nessuna a parte il parco
Le diverse incognite sembrano indicare che la proposta di Assad sia solo un tentativo per guadagnare tempo scrive tra l'altro
Le realtà Tribune il Guardian in un commento di l'editoriale di ieri
Parlava di monologo nazionale proprio perché Assad come dire invita al dialogo non l'opposizione che le prime ma alla fine se stesso
Il Financial Times Deutschland sempre ieri scriveva che Assad non è più la gente del cambiamento per la Siria come gli occidentali speravano per queste ragioni Washington e gli europei farebbero bene entrare in contatto con gli oppositori
Del regime spingere Assad a lasciare
Le parole più dure le demotivate sulle fidiamo l'editoriale sempre di ieri il sistema Assad è condannato il titolo
Scrive tra l'altro il quotidiano conservatore francese come il regime Gheddafi quello della famiglia Assad è un esempio emblematico di quei sistemi totalitari che il mondo moderno non può più tollerare
Vedremo se le Figaro o
Il Presidente francese si spenderanno a fare in Siria quanto hanno fatto in Libia ma ci fermiamo per oggi a David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale
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