Giornate della laicità di Reggio Emilia. Multiculturalità: guardare all'altro come opportunità e non come minaccia

Nel corso delle giornate della laicità di Reggio Emilia si è tenuto anche un dibattito relativo alla multiculturalità
Come spiegato nel programma della manifestazione che si è snodata tra le giornate di venerdì quindici e domenica diciassette aprile laicità la definizione è di Guido Calogero il principio fondamentale di convivenza
Una convivenza resa possibile dal fatto che un laico non pretende mai di possedere la verità una consapevolezza che lo porta a guardare l'altro come opportunità
Il dibattito che ha preso appunto titolo multiculturalità guardare all'altro come opportunità e non come minaccia non poteva che affrontare anche il fenomeno dell'immigrazione
Secondo i dati dell'assessorato coesione e sicurezza sociale il totale della popolazione straniera nel comune di Reggio Emilia e di ventotto mila ottocentocinquantasei persone il diciassette per cento della popolazione residente nel Comune
Quanta costituita per un terzo dall'albanese si marocchini cinesi e per il resto da individui provenienti da Ucraina Romania Ghana Egitto Moldova Nigeria e Tunisia
Nel corso di undici anni dato più aggiornato infatti quello del due mila nove mille ottocentottantotto di loro sono ritenuti cittadini italiani ottantotto si sono sposati con cittadini italiani
Dell'atteggiamento dell'Amministrazione comunale rispetto a queste presenze abbiamo parlato con il rappresentante dell'Amministrazione Presidente al dibattito
Franco Corradini assessore a Reggio Emilia
Intanto già l'assessorato ha un programma politico come si chiama qual è la funzione sia coesione e sicurezza sociale sostanzialmente abbiamo cercato di risolvere questa contrapposizione che il nostro Paese Dina niente
E cioè la presenza dei migranti e il tema della sicurezza urbana cioè noi riteniamo
Che
Non si è più possibile continuare a dire che il problema immigrazione
Sia
Sovrapponibile a un problema di ordine pubblico bisogna il contrario e dire che le regole sono uguali per tutti
Noi siamo con gli enti
Con la schiena dritta e quindi una volta che si è detto le regole uguale per tutti dobbiamo fortemente investire sulle diversità culturali per governare le città e i nostri Paesi
Chi investe sullo scontro
Sta determinando situazioni di ingovernabilità delle città vediamo come sono messi alcuni quartieri di Viano dopo tredici anni di governo della lega Nord e di
Ed è e del centrodestra sono messi molto male bisogna
Investire su una proposta alternativa non abbiamo la verità in tasca il tutto si gioca sulla capacità di coinvolgere i cittadini
Anche con idee diverse tra di loro di farli ragionare di essere chiare sulle regole ma al tempo stesso di dire che il dialogo in culturale che la presenza di migranti in città non è temporanee non è solo per l'emergenza ma è strategica
Vanno valorizzate le differenze
E i Governi e i leader che sapranno fare questo discorso avranno un grande futuro
L'immigrazione una risorsa però ci sono confluiti i compiti che lei dice non vanno nascosti vanno affrontati ma affrontate con gli strumenti del dialogo
Ci sono difficoltà nel vivere in città con
Culture diverse difficoltà vedere di vita quotidiana
Nei addirittura in condominio intervenire premettere per i rimettere in moto il la convivenza
E difficoltà di prospettiva e di governo delle città che non possono avere quartieri ghetto
Che non possono avere lavoratori
Troppo sfruttati come sono spesso i migranti
E quindi a discutere ci sono difficoltà vere ci sono conflitti
E bisogna che chi si candida al Governo dia una prospettiva questi conflitti indichi delle soluzioni
E non può essere sempre lo scontro
Grazie grazie a Franco Corradi
Guardare al fenomeno e dare una prospettiva che non sia solo riscontro diceva l'Assessore Corradini
Ascolteremo ora all'illustrazione di un concreto esempio di convivenza di arricchimento reciproco di meticciato che viene offerto alle istituzioni dall'esperienza artistica
Il dibattito di oggi multiculturalità guardare l'altro come opportunità e non come minaccia vista tra le relatrici la nomina Contini che è docente di estetica filosofica l'Università di Modena
E e a Reggio Emilia come avete inteso affrontare questo argomento dal dal suo punto di vista del docente di estetica
Ma fondamentalmente l'idea era di mostrare come
E l'altro possa essere anche diciamo oltre che una minaccia non forme scommette spesso viene avvertito soprattutto laddove è un altro portatore di una cultura diversa possa essere anche invece una risorsa un'opportunità
E quindi al di là di di diciamo di studi che io ho presentato che fanno riferimento a questo nuovo
Paradigma del menti saggio del Mendel
Meticciato culturale ho voluto portare lì così un esempio tratto dalla storia dell'arte cioè l'apporto
Che le maschere africane
Viste da
Picasso ossia diciamo al Museo del Favero ossia
Presso collezionisti suoi amici lo abbiamo ispirato profondamente
E abbiano dato un contributo determinante per l'affermarsi del
Bullismo
E quindi come il Cubismo così come l'abbiamo visto in un quadro particolare di Cavasso intitolato lì Demoiselles d'Avignon
Le mie novecentosette che rappresenta l'atto di nascita del cubismo
Si è nutrito ossia dell'apporto di altri pittori per esempio se Sanna che già era andato nella direzione che era quella della scomposizione dei volumi ma sicuramente si è avvalso fortemente
Delle maschere africane quindi effettivamente questo quadro che l'America rappresenta la nascita del cubismo è un tipico esempio
Di un quadro meticcio ecco quindi a partire da questa situazione che riguarda naturalmente la cultura alta ma che oggi potrebbe riguarda
Tanti altri aspetti è stato citato prima l'esempio della moda sicuramente alla moda oggi riflette
Questo continuo meticciato di forme ma anche per esempi Cibin o quello di quello che è oggi mangiamo
Io direi che ci sono tre sono tanti aspetti oggi in cui effettivamente il meticciato si esplica e
Forse diciamo che il rischio per lo meno come viene percepito
Da tante persone che si annullino le differenze non andare verso un mondo in cui tutto si è un sia chi attorno in cui
Alla fine tutto si mescola lì in un diciamo in un calderone indistinto mentre invece
Chi ha studiato i fenomeni di necessario ci mostra come invece
La differenza venga sempre preservata
E che
L'aspetto positivo sia proprio il fatto che dal metal meticciato naso nascono sempre
Delle cose nuove quindi c'è una creatività
Che si lega I meticciato
Veniva da pensare che se si affronta
L'analisi della Società dal punto di vista dell'individualismo metodologico
Questa preoccupazione delle Moggi esazione
O collettivistica diciamo così svanisce
Dall'altra parte invece una riflessione guardare all'altro non come minaccia ma come opportunità ha forse a che vedere con una
Uno sguardo soggettivo
Cioè quanto io più mi sento in ricerca quanto io più mi sento
La volontà di trovare qualcosa tanto più vedo l'altro come una comanda come una ricchezza se invece non ho niente da dire mi sento frasi che mi chiudo il mio Bucco forse ecco forse questo non è un problema della cultura la nostra
Certamente credo che proprio una delle difficoltà
Più grandi
Sia
Dato dal fatto che l'incontro tra le culture avviene molto più facilmente quando le persone
Sono portatrici di una cultura che riescono in qualche modo
A agire
E quindi quando per intenderci le persone sono portatrici di culture anche che il che riescono esprimersi
Nella conoscenza di letterature diaria Titini musiche
E quindi
Credo che effettivamente una strada che l'Europa forse potrebbe intraprendere proprio quello di fare uscire queste culture in fondo gli immigrati sono portatori di cultura volte cultura anche estremamente raffinate pensiamo
Siamo la cultura cinese no perché gradi di raffinatezza però noi poi finiamo per per per percepire dei gruppi cinesi che abitano qui degli aspetti molto folcloristici molto limitati
E credo che dei tetti e la sfida sia proprio quella
Di portare il confronto a anche sulle culture capisco che è difficile
Però fosse basandoci anche sulle aree associazioni molto esiste no in Italia questo tessuto molto ampio di associazione possono sforzo si potrebbe fare e credo che questo potrebbe anche cambiare l'immagine
Dell'immigrato e potrebbe contribuire appunto
Disegnare degli spazi concreti di incontro
Quindi
C'è una crisi
Diciamo nel nostro mondo una crisi che però la invito a superare
La crisi anche il cambiamento in positivo nella incontro con gli altri diversi tra loro tra l'altro preannuncia un altro
Certamente io penso che effettivamente la crisi che noi stiamo vivendo nomi stiamo vivendo magari
In modo drammatico in questi ultimi e settimane con l'arrivo di tantissime persone immigrate
Il senso di paura hanno in senso di incertezza che tutto questo scatena ma
Plinio sul punto il collega Duilio Mario per quello che ho io meglio terrorismo il pluralismo che è così nessuno se ne aggiungo
Costituiscono
Esattamente ma c'è una crisi economica nonché che realtà ai più antica no che dura da almeno tre quattro anni e che ha anche eventualmente costretto a ripensare certi processi legati
Alla globalizzazione con nomi cala decolli alla di localizzazione
A il modo di concepire la finanza globale ecco io credo effettivamente che appunto cercare di focalizzare l'interesse
Sulle culture sulle alterità
Di cui ciascuna cultura importatrice possa sicuramente aiutare anche a superare certi aspetti che insomma sono stati che sono tuttora particolarmente drammatici
Come impatto
Sul nostro occidente
Ecco naturalmente si tratta di una sfida nonché è piena di problematicità non è che dobbiam pensare a
A un incontro privo di conflitti a un incontro lineare a un abbraccio per intenderci non oltre non ci sono delle asperità si tratta sicuramente di una problematicità
Che però credo noi tocchiamo attraversare e credo che le culture
Siano gli strumenti migliore per attraversare questa problematicità
Ultima cosa è una curiosità questi queste giornate recita hanno ventuno incontri
Ci sono quattro donne tre tra le relatrici una
Che fa parte dell'organizzazione relazioni Micromega
Se n'è aggiunto un'altra e ci ritroviamo qui o la Presidenza con
Tra le donne è una delle quali facente parte l'organizzazione un solo uomo è un caso che ci sia questa preponderanza di donne un discussione che ha a che vedere con l'altro che la multiculturalità oppure c'è un motivo
Ma questa stessa questione c'era stata sollevata una settimana fa appunto insieme alla mia collega Laura Cherokee che era qua stamattina mi dà l'abbiamo curato questo libro input intitolato culture migranti luoghi fisici e mentali l'incontro ricchezza è stato fatto notare che la grande maggioranza delle persone che hanno contribuito erano donne
E quindi ci si potrebbe chiedere se in effetti
Non ci sia anche diciamo una sorta di differenza antropologica che porti
Il genere femminile a una riflessione maggiore
Su questi temi
Io penso che potrebbe essere una buona cosa perché
Dico una cosa banale ma insomma le donne spesso uniscono senso pratico anche con
Un'apertura intellettuale quindi forse il
Temi così importanti se fossero visti ovunque un tributo ci fosse la fa
No fosse fatto la fa da parte del tempo né può essere nonché qualche cosa qualche idea in più potrebbe anche venire fuori
Grazie
Grazie Anna Maria con Fini
Il dibattito è stato anche l'occasione per riflettere sul fenomeno migratorio sulla sua evoluzione sulle sue caratteristiche attuali
Sulla funzione della pedagogia nell'individuazione di una chiave di lettura e di indicazioni di lavoro per un Governo di questo fenomeno dei problemi che si presentano quando entrano in contatto culture diverse
Lavora c'è Rocchi docente di pedagogia generale sociale presso l'Università di Modena e Reggio Emilia
Ha visto introdurre il suo discorso da un filmato che raccontava le vicende di una Reggiana emigrata in Svizzera e tornate in Italia
Una testimonianza che voleva raccontare qualcosa che cosa sul punto di vista
La migrazione evidentemente una costante della specie umana
E prima però era abbastanza impossibile
Pensare soprattutto per alcuni gruppi sociali muoversi dal proprio contesto di vita
Oggi invece abbastanza è possibile pensare dissi pendere la propria vita da quando si nasce a quando si muore nello stesso opposto
Questo avviene nell'ambito
Del novecento un secolo che lei ha definito come secolo da una parte di frattura con la tradizione e dall'altra di congiunzione con il presente
La definizione non è Mia la citazione di Franco cambi che in un volume molto bello le pedagogia del Novecento e introduce appunto al testo dichiarando come il Novecento sia
Un se coglierò
Di forte separazione di forte rottura ma anche allo stesso tempo di cerniera e quindi potremmo dire di di alloggi Città di tentativo di trovare e un'integrazione alle di come Opinel classiche credo da una realtà e per me pedagogisti e anche la vicenda evidentemente tutta attiva tra passato presente e quindi anche proiezione col futuro evidentemente i due elementi più significativi che segno del Novecento sono da un lato no la di radicarsi anche ripete diversi diritta l'irruenza del fenomeno di progresso scientifico e tecnologico che ovviamente
Vedo non l'uomo e sempre più capace di intervenire sulla natura quindi di individuare delle forme di adattamento attivo trasformando la natura in funzione dei propri bisogni quindi per così dire completando la propria incompletezza biologica e quindi dando luogo parte fatti materiali artefatti simboli sci con particolare riferimento al linguaggio e linguaggi questa rottura appunto con la tradizione che dà luogo a processo scientifico e tecnologico che in altre parti dell'Europa e in realtà e era maturata già prima e si radica più fortemente in Italia potremmo dire nel Novecento e e soprattutto alla fine delle due guerre mondiali attraverso i processi di ricostruzione sociale economicità e materiale e del nostro Paese
Questa dimensione Tanca giuoco a non moto dell'uomo verso una velocizzazione della realtà o verso una capacità di interpretare la realtà ha la sua presenza nella realtà restituendo a se stesso la responsabilità della società e anche la propria condizione di libertà individuale
Dall'altra dal luogo ovviamente anche era
Un processo fortissima potremmo dire reversibile di temo prati terza nel sociale cioè
L'novecento in particolare il secondo Novecento rivendica
La condizione di differenza come la condizione differenza che in realtà
Viene e ad essere trattata come dice attività e quindi di questa differenza e realtà richiede il riconoscimento di diritto ciò che di possibilità di uguaglianza le differenze più significative che entreranno in scena saranno quelle e legate all'identità di genere quindi la richiesta da parte del mondo femminile di pari diritti le differenze evidentemente legato che all'integrità psico-fisica penso per esempio la legge quadro sull'handicap e anche per esempio quel passaggio fondamentale e in Italia bene e e ovviamente va detto grazie importante a Franco passa aria sulla chiusura dei manicomi il volo cemento verso le istituzioni e condizioni di cura migliori e poi ancora la richiesta la rivendicazione di diritti di uguaglianza sociale da parte delle classi lavoratrici contadine poi proletari evidentemente operaie e infine la richiesta di diritti di uguali a anzi a da parte e delle differenze di ordine antropologico e quindi la possibilità come dire di fare ed era categoria della differenza culturale non una difetti vita ma essere pensata come un modo diverso di dei call ficcare codificare di codificare la realtà e quindi come dire individuare delle chiavi di costruzione dei significati disse del mondo
Fenomeni di immigrazione interno transnazionale attraverso i vari Stati ce ne sono da sempre il censore con caratteristiche particolari negli ultimi duecento duecentocinquanta anni
Oggi in Italia appunto il filmato di cui si parlava prima dimostrava che c'era in Italia una emigrazione verso l'estero oggi in Italia viviamo il fenomeno contrario abbiamo migranti che da fuori entrano nel nostro Paese questo crea alcuni problemi quali soluzioni quali approcci può suggerire
La pedagogia
Intanto bisogna forse chiarire esplicitare direi che cos'è la pedagogia perché questo già ci per mestiere in che senso poi può dare una chiave di lettura e anche delle indicazioni dire delle ideazioni lavoro perché è evidente che noi non possiamo e trovare delle soluzioni e radicali dire che la pedagogia e quella parte del SAP vero è che si occupa della formazione multidimensionale del soggetto considerando questa formazione un processo che dura per tutta la vita quindi intesa la vita con me e condizione di ristrutturazione e riorganizzazione costante delle proprie esperienze
E che allo stesso tempo viene partecipata da differenti contesti fisici sociali e culturali quindi come dire ciascuno di noi ha le si dà di un'impresa e l'esito di un'impresa formativa congiunta partecipata da diverse nature contestuali questo è importante perché appunto allora lo sguardo della pedagogia legato alla formazione quindi a come in qualche nodo la con nuova condizione la condizione non di la nuova come multiculturalità la novità evidentemente nella quantità di immigrazione nel fatto che questa nuova mi crea pone a soprattutto delle caratteristiche di tipo familiare questo l'aspetto fondamentale come dire la famiglia in entrata durante o anche in uscita come meticciato diventa una
Da detti AVIT lettura importante prima simili grave si dichiarava in maniera transitoria oggi la condizione di immigrazione appunto e permanente allora
La pedagogia non può che interrogarsi su come
Pensare la categoria della formazione come ad una categoria che incontra e pone sempre di più la reciprocità tra i processi di incultura azione cioè di trasmissione della propria cultura d'origine che viene da parte appunto dei dei cru p di nascita e potremmo dire dei propri vigna oggi in alcuni casi
Di acculturazione cioè di contatto fra differenti culture fino apparso pare anche di estremi di ibridazione tra le culture la per audio non può che leggere questo per tornare per certi versi al di incipit della sua domanda
Che a da una riflessione che vuole la necessità di conoscere costantemente la vicende tu cattiva per poter progettare in maniera razionale quindi di mettere in costante reciprocità al momento del conoscere con il progettare la formazione consapevoli che poi quando appunto si è
Progettati e si è intervenuti intermediazione sono cambiate le categorie iniziale quindi sia necessitato costantemente riconosce potrei dire che diciamo è un bisogno di di pensare la questione anche di trattarla e quindi mettere insieme il piano teorico e poi quello dell'azione nella consapevolezza di muoversi da un lato tra razionalità e quindi un atteggiamento che noi può essere l'esito dell'atto caso alita cioè del caso del destino ma
Di una necessità e causale quindi è stata ragionata e Peroni precisati costantemente in una storicizzazione dei fatti proprio perché quello con cui noi ci confrontiamo
Non è un prodotto ne abbiamo l'obiettivo di un prodotto ma abbiamo ci confrontiamo abbiamo l'obiettivo di migliorare dei processi parliamo di i processi e quindi diciamo non e anche in questi termini noi non possiamo che considerare questo non compunto d'arrivo ma come un costante lavoro
Consapevoli da una parte che ciascuno contribuisce a costruire la polis e dall'altra che le culture sono
Un un divenire continuo un divenire frutto comunque di un meticciato
Sì le culture sono un divenire contino frutto di un meticciato e e quindi questo più come dire una cultura si produce al proprio interno e quindi riconferma se stessa ricostruisce se stessa al proprio interno ma contemporaneamente collocata in un contesto e quindi diciamo che si scambia materia ed Jihad le culture non sono per definizione dogmatiche allo stesso tempo per definizione appunto l'sono ferme le culture e producono cultura e la cultura di per sé a una dimensione dogmatica
Un aspetto che probabilmente potremo ancora considerare in questo senso probabilmente
Direi però declinandolo ovviamente era più specifica
Il significato della cultura come
Cultura che che muovendo si appunto in altro contesto culturale
A a
E creare
Nel soggetto una lacerazione una lacerazione una frattura di spazi di tempi e di modalità di relazione rispetto a quelle e della propria origine e questo ha un significato portante per che riguarda sia la troppi a condizione anzi anche la consapevolezza della propria collocazione sociale economica e appunto culturale stessa nel contrasto dal Perrotta approvato dall'altro poi da assegnare la propria identità su un piano potremo dire di appartenenza ad una psicologia collettiva
E quindi qui sia sul imbocca per certi versi potremmo dire il concetto di
Regola da un il punto di vista istituzionale e poi di routine da un punto di vista personale l'incontro con un'altra cultura ovviamente
Mente la condizione il soggetto di perdo una quota di se stesso e dunque potremmo dire che questa frattura di stenti gli spazi di relazioni e può richieste reca e è ovviamente un potenziale creativo un potenziale costruttivo ma cui affinché questo lo sia necessariamente apre a una prima condizione che può esser più o meno profonda di conflittualità non se ne parla spessissimo interessante considerare e quanto per esempio la condizione di migrazione ricada intermedie pressione da parte dei soggetti immigrati
E anche legate per esempio sembra adesso mia mia lontani dal discorso ma poi non è così lontano rispetto degli elementi che
Superficialmente non saremo disponibili a considerare il suo a quali sui quali non ci interroghiamo più spesso mi trasferisco in altro luogo non conosco i cibi del luogo in cui vado a vivere quindi modifico profondamente poco è possibile in alcuni casi dove
La realtà molto diversa non riesca a ritrovare
In credenti della mia cucina questo per esempio può dar luogo anche allo scopo di vento di tipo chimico della condizione e senza del soggetto se ne rende conto il cambiamento del proprio regime alimentare e per esempio me te in alcuni casi a repentaglio anche la funzionalità organica e può dar luogo a dei risvolti di carattere e psichico
Ancora un'altra considerazione importante mi veniva come soprattutto la cultura di incontro con un'altra cultura
Impone la rottura di un tot Emma in qualche modo il l'altra cultura può essere portatrice di alcune modalità regole abbiamo detto in senso politico routine in senso psicologico se volete o anche di ordine fisiologico che vanno da rompere adoperare la rottura di un tabù no di un mio come dire principio irrinunciabile che fa riferimento alla cultura d'origine
E questo impone
Come dire una condizione critica da parte dei soggetti un vissuto sociale in alcuni casi psicologi come ho sempre
Che e vede la caduta delle energie fisiche
Psichiche e morali di di scissione di scelta quindi come dire il bisogno di rintracciare all'interno di pratiche quelle della cultura uscì finale in altri casi difformità appunto dall'incontro con la cultura che si va ad avvicinare di Cristo edificazione cioè di riqualificazione della propria condizione sociale del personale all'interno della nuova collettività in cui bada collocarmi questo ovviamente richiama da un lato
Tutte la profondità la profondità
Perché in sede la cultura ma anche
La profondità con cui i diversi soggetti possono sia pure all'interno dello stesso cultura aderire o meno ai propri miti ai propri miti dai se e troppi miti confessionali diremo e alle modalità con le quali all'interno della propria cultura d'appartenenza questi in i tipi vengono confermati e con essi viene confermata l'idea di appartenere quindi l'idea di condividere un'identità
Attraverso dei fitti idee riti che sono dei riti collettivi dei riti sociali dalle pratiche liturgiche in senso confessionale a le pratiche che possono essere legate anche un paganesimo festivo in qualche modo
A a che invece la appunto perpetuazione della ritualità iscrivendosi all'interno di queste vicende collettiva
Una un aspetto molto interessante che incontriamo probabilmente in alcuni giorni della settimana ma caso andando da presso le stazioni andando presso voi luoghi d'incontro che in alcune città i
Gli immigrati vanno a circoscrivere per la propria cultura e dove vediamo io ad incontro di una collettività all'interno di una collettivi la più ampia e nella pratica rituale va a confermare un mito che è allegato alla propria appartenenza sociale e quindi come dire di chiara la propria identità
Grazie Laura Ciarrocchi che con Anna Maria Contini curatrice di un volume uscito per i tipi della Eriksson di Trento quest'anno
Dal titolo culture migranti luoghi fisici e mentali di incontro
Prima di loro abbiamo ascoltato Franco Corradini assessore a Reggio Emilia il tema del dibattito era multiculturalità guardare l'altro come opportunità e non come minaccia
Con questa intervista si concluderà il servizio che abbiamo realizzato a Reggio Emilia tra il quindici e il diciassette aprile nel quale ci si mo'contati delle giornate della laicità organizzate da iniziativa laica un'associazione Regina da MicroMega e da ARCI
La dimensione della manifestazione ventuno appuntamenti di confronto dislocati in tre sedi Reggio Emilia Scandiano e Correggio cioè imposto la scelta tra i vari dibattiti
E anche tra i due relatori tutti egualmente illustri
Abbiamo cercato di seguire prioritariamente l'occasione di riflessione che avessero anche un richiamo al lavoro delle istituzioni
Contemporaneamente evitando le occasioni nelle quali venivano trattati temi come la rete la morte o il crocifisso sui muri delle aule scolastiche già ben conosciuti dagli ascoltatori di Radio Radicale
Ci scusiamo comunque con i relatori e gli ascoltatori per quanto non siamo riusciti a fare
Il servizio si è articolato in cinque sezioni
Nella prima abbiamo cercato di dar conto dell'identità dell'Italia nel momento della sua unificazione la mostra della satira clericale e anticlericale nella storia del nostro Paese e anche della presenza del pensiero ateo contemporaneo
Nella seconda abbiamo affrontato il tema centrale e fondativo del relativismo
Nella terza abbiamo scandagliato alla questione della compatibilità tra le religioni quella cattolica in particolare e la democrazia
Nella quarta abbiamo ascoltato le voci di due esponenti storici del dissenso cattolico come Raniero la Valle e Giovanni Franzoni
Nell'ultima infine nella quinta ci siamo dedicati al dibattito intorno alla multiculturalità e i problemi generati dall'incontro confronto tra diverse culture
Dalla discussione di queste giornate e anche delle interviste che vi abbiamo proposto
Tale si possa affermare sia emersa l'idea di una classe politica inadeguata alle sfide del presente con le dovute eccezioni naturalmente eccezioni che da questa radio e inutile ulteriormente sottolineare
La classe politica inadeguata e quindi subalterna di fronte all'offensiva vaticana
Con un conseguente atteggiamento di sudditanza che ne impedisce di opporsi persino quando viene messa in discussione la stessa natura laica di strumenti pochi intimi della convivenza tra diversi dello Stato
Un saluto agli ascoltatori di radio radicale da Emiliano Silvestri che vi augura buona continuazione nell'ascolto di successivi programmi