Presentazione del libro "Petrolio, la nuova geopolitica del potere" di Giancarlo Elia Valori

Ma tantissimi cultori
E che invece è fondamentale per capire le dinamiche
Del mondo moderno
Giancarlo Elia Valori ci ha dato molti studi
Molte testimonianze con i suoi libri e i suoi scritti
Sulla geopolitica e petrolio questo libro che presentiamo oggi petrolio la nuova geopolitica del potere si iscrive a pieno titolo in questo solco
è un
Libero che partendo dalla
Tema cruciale
Delle fonti energetiche petrolio gas naturale del loro controllo e della loro gestione in termini di costi economici di cornice politica
Disegna molto bene il quadro generale delle grandi architetture di potere che dominano la scena internazionale
E quindi della Rete di alleanze e dei conflitti
Che
Questa architettura comporta
è un libro che arriva in un momento
Straordinariamente interessante è stato scritto a cavallo
Delle grandi sommovimenti che hanno
Capovolto consolidati equilibri di potere nel nord Africa
E quindi proprio dal punto di vista geopolitico dice qualche cosa di nuovo su questo terreno
Sullo sfondo poi c'è naturalmente anche il grande cataclisma giapponese di Fukushima che aggiunge ulteriori elementi ecco io non
Non aggiungo di più naturalmente mi limito a rappresentare
Le persone che intorno a questo tavolo parleranno è lecito
Nell'ordine in cui prenderanno la parola
Ometto di titoli perché sono persone conosciutissimo evidentemente quindi Paolo Scaroni Massimo D'Alema Vincenzo la via Tarak Ben Ammar Lamberto Dini
Naturalmente un saluto ad Antonio Maccanico che ha scritto la prefazione di questo bellissimo arriva magnifica prefazione
Pale meccaniche qui e
Partecipa in questo modo la frequentazione concluderà evidentemente la dico Giancarlo Elia Valori quindi senz'altro la parola al dottor Scaroni prego
Grazie
Partecipo molto volentieri alla presentazione di questo libro molto interessante per per due ragioni la prima
Vorrei dire intuitiva l'intreccio tra la politica internazionale Energia
Non lo viviamo tutti i giorni basta guardare le agende degli incontri internazionali siano del G sette G otto G venti vediamo sempre al primo posto il tema dell'energia nel senso che occupa uno spazio
Fondamentale nell'agenda politica di tutti i Governi
Io ho anche trovato la data in cui questo intreccio è in atto ed è un atto all'epoca in cui il ministro non ce la cifra era il nord darmi variato e quindi responsabile tra Marina militare inglese
Nel mille novecentododici
E gessi annusava non Hillary primi venti di guerra e Winston Churchill si accorse che le navi tedesche si accorse con orrore andavano due nodi di velocità di più
Delle navi inglesi questo era un vantaggio tattico enormemente la flotta tedesca
E la ragione era che le navi tedesche andavano a olio combustibile mettere quel
Mentre quelle inglesi andavano a carbone allora si precipitò immediatamente a convertire tutta la flotta cosa che feci in tempo per la guerra rinunciando al carbone domestico
E andando approvvigionarsi di petrolio
Ma per diciamo minimizzare questo rischia di andare a fare un appunto di combustibili così lontano fece orrore per lei poca e anche per oggi l'Inghilterra la nazionalizzazione dell'anglo tralasciano il Company
Che è un po'
Il la la mamma di quella che oggi l'APT e nazionalizzato questa società proprio per poter avvenire diretto accesso alle risorse petrolifere
Che gli servivano per far andare la sua flotta quindi diamo questa data in in quell'epoca mille novecentododici ma direi che da allora l'intreccio tra Energia
E politica è stato una costante della nostra epoca è stato all'origine di guerre di alleanze di rivoluzioni lo vediamo anche oggi quanto Energia gioca un ruolo importante
Nelle nostre vite lo dicevo la prima ragione per cui mi piace parlare di questo tipo è questa la seconda è perché Giancarlo Elia Valori da un taglio un po'lavorare
Molto particolare
Eccetera ecco molto particolare alla la sua analisi
Per carità noi parte come facciamo tutti noi dall'analisi del riviste le riserve le va a misurare in barili riserve certe probabili possibili sono le regole del nostro mestiere però poi fa dei salti
Di tipo diciamo nella sua analisi andando a parlare
Distrae tema nuovo nuovo nel mondo dell'Energia a parlare delle deleghe adotti delle pipeline fa un flash sull'Iran che è un problema di grande di grande attualità anche oggi
Io l'ho trovato particolarmente interessante per parlarvi di cose che sono che non abbiamo ancora letto sui giornali e che invece leggiamo nel suo libro sul fatto che Israele diventerà una potenza energetica questa è un po'la novità
Ho
Ecco adesso è tornato no dicevo mi soffermerei secondo su questo tema perché credo
La
Che
Che credo vi incuriosiva no
Una no dicevo più curiosità questo fatto perché sono state fatte delle grandissime scoperte a gas in quel tratto di mare che va tra Israele e Libano e Cipro quello che noi chiamiamo delle vanità Imbesi mi per cui in tempi molto brevi Israele sarà autosufficiente dal punto di vista energetico
E anzi potrà diventare un importante esportatore di case voi credo che con gli enti immediatamente
L'opportunità strategica per Israele di queste scoperte fino a oggi Israele era tributaria di una pipeline che la legava l'Egitto e quindi dipendeva per gli approvvigionamenti
Da un Paese ammicco manu un amico da sempre non so come Giancarlo Elia abbia saputo questa informazione c'erano i suoi legami
Con israeliani perché è veramente un'informazione per addetti ai lavori che il fatto che ci sia
Così tanto gas in quel tratto di mare
Si parla poi
Delle pipeline qui c'è un accenno preciso al così detto corridoio Sud cioè al fatto che l'Europa
Deve diversificare sia le rotte di approvvigionamento del gas questo prodotto così vitale
Per la nostra vita e che oggi lo è ancor di più dopo Fukushima perché il gas diventa sostanzialmente l'unica alternativa energetica
Dell'Europa parla del Nabucco parla del Nabucco che è una pipeline che collega l'Azerbaigian
Con con l'Europa attraverso la Turchia che costituisce un po'l'alternativa o forse il sogno al gas al gas russo mi pare che tu Giancarlo ipotizzi che l'Iran
Sia anche lui un Paese fornitore del Nabucco certo l'auspichiamo tutti ma i tempi non sono maturi dovremmo attendere ancora molto tempo prima di vedere molto tempo
Io mi auguro di no ma del tempo per vedere l'Iran nel novero dei fornitori
Certamente io credo che il destini del Nabucco sanno molto legate al futuro dell'Iran perché
Finché ci appoggiamo solo nel futuro alle forniture dall'Azerbaigian credo che non si riusciva a giustificare un investimento
Di venti miliardi di euro per portare il gas a zero a zero in Europa c'è poi un'ultima osservazione che faccio brevemente anche per non usare il tutto tutto il tempo che la
La sempre nel campo del gas come
Questo libro mette l'accento giusto su un tema
Che è stato che poco trattato tra noi e cioè che il gas russo da cui dipendiamo per le nostre vite di tutti i giorni è ambito a est
RU Cina e anche in India che sono vere corrompere economie che crescono in modo tumultuoso
Non hanno nemmeno loro nessuna alternativa per far fronte alla alla alla nostra necessità di ridurre le emissioni di CO due se non quella di usare meno Carbone
E più classico
Mettendosi incompetente in concorrenza con noi con noi europei per il gas russo le negoziazioni sono in corso
Noi dobbiamo guardare con grande attenzione questo fronte perché certo se le risorse del gas siberiano venissero
Sì folate a est invece di venire a Ovest da il nostro futuro energetico diventerebbe ancora più complicato di quello che viviamo oggi e mi fermo qui per lasciare spazi grazie
Allora grazie dottor Scaroni questa testimonianza prima gli dà la parola
Presidente D'Alema voglio dare notizia del messaggio che ha inviato Presidente della Camera telegramma Giancarlo Elia Valori
Qui ringrazia per l'invito e l'analisi e lo studio dei temi legati al settore energetico al petrolio idrico Harbour riscrive Fini consente esaminare approfondire elementi di grande importanza degli assetti politici e strategici che si determina nel contesto internazionale
La crisi energetica costituisce uno dei temi principali che le istituzioni nazionali e internazionali le forze politiche la società civile e il mondo della scienza devono affrontare e risolvere per fornire risposte adeguate alla drammatica sfida
Che vede risorse limitate a fronte di bisogni crescenti e dai quali dipende il futuro stesso del pianeta
Emerge dunque la necessità sempre attuale in prospettiva ineludibile
Di favorire una diversificazione strategica sia per quanto riguarda la provenienza geografica sia per ciò che attiene alla tipologia e alla qualità delle fonti energetiche e quindi non in un saluto
All'autore e a tutti gli intervenuti prego Presidente De Marco
Grazie
Ma ho trovato anzitutto grazie per l'invito a partecipare a questa discussione
Io chiedo scusa perché forse non potrò rimanere fino alla fine avevo avvertito
Nicola verso valori perché
Degli impegni che premono
Ma certamente di grande interesse partecipare ad una discussione intanto su un libro molto interessante per non è un libro tutto dico con tutto il rispetto per i libri diciamo degli economisti ma è un libro scritto con piglio storico-politico in cui
Il punto no almeno favour è una passione tua era diciamo di
E quindi si affrontano i grandi temi della geopolitica anche alla luce di un'analisi storica molto interessante la parte sul mondo arabo sul mondo islamico sul
Sul rischio di Jihad energetica diciamo di fronte al quale noi ci troviamo dirò qualcosa su questo a proposito di come i mutamenti più recenti nel mondo arabo forse in parte hanno cambiato lo scenario in parte attenuando certi rischi in parte ponendoci di fronte a problemi nuovi inediti diciamo
Ma
Egli è un libro interessante io proverò ampi
A sviluppare il piccolo un capitolo che manca diciamo perché nel comprovato Halim
A leggere il libro dal punto di vista di che cosa dovrebbe fare l'Europa
In questo scenario che muta
E in questo scenario nel quale certamente il il tradizionale controllo che l'Occidente ha avuto sulle grandi fonti di energia
E che è stato uno degli aspetti del dominio occidentale nel mondo e messo in discussione
E messo in discussione dal mutare degli equilibri geopolitici e messo in discussione dal mutare del mercato mondiale
Per la crescita impetuosa di nuove economie che hanno bisogno di energia quindi accennava adesso dottor Scaroni
Alla competizioni asiatica sul Garros gas russo come possibile
Minaccia diciamo per la sicurezza energetica dell'Europa quindi
Innanzitutto lo scenario muta nel senso che e messo radicalmente in discussione un primato che l'Occidente ha avuto
Nel corso degli ultimi tre secoli almeno che è stato quello del controllo delle grandi fonti di energia come una delle condizioni anche di un dominio politico oltre che economico
Politico e strategico
E questo avviene in un momento in cui
Succedono due cose una eh diciamo la la crisi dell'opzione nucleare ora naturalmente non sappiamo che il nucleare e continuerà a rappresentare una quota importante della produzione energetica però
Come si sottolinea
Giustamente dell'introduzione di Antonio Maccanico dopo l'incidente di Fukushima e dopo la decisione tedesca di fuoriuscita sia pure graduale dal nucleare
E dopo le decisioni di altri Paesi di sospendere congelare i loro programmi dopo il referendum italiano è evidente che le previsioni
Di un raddoppio del potenziale produttivo nucleare in quindici anni sono previsioni che non ci sono più nella logica delle cose possibili ed è quindi evidente da questo punto di vista che
Le risorse strategiche di cui parliamo del petrolio il gas innanzitutto per certi aspetti Carbone che certamente forse una delle risorse su cui l'Europa può fare
Può fare in parte conto naturalmente qui a condizione che vengano avanti queste tecnologie del carbone pulito eccetera che rendano il consumo del carbone compatibile con le esigenze di abbattimento del CO due
Ma insomma il controllo di queste risorse diventa ancora di più strategico per un periodo non break
E quindi l'attenzione si volge ai tradizionali produttori
Alle grandi aree da cui dipendiamo
Ho
Meglio forse con le quali c'è un'interdipendenza che naturalmente insomma è vero che la Russia
Che noi dipendiamo dal petrolio dal gas russo è anche vero che
Fino a questo momento almeno loro sono stati legati a noi
Dal fatto che noi siamo stati a lungo l'unico mercato possibile
Quindi insomma se noi siamo l'unico compratore possibile dipendiamo fino a un certo punto se anche loro dipendono da noi certo l'alternativa cinese indiana potrebbe cambiare le cose
Ma anche dal fatto che noi disponevamo e disponiamo delle tecnologie necessarie per operare ricerche in
Territori estremamente complicati dal punto di vista ambientale Lecce
E questo anche è un fattore importante di interdipendenza
La Russia
Il nodo dell'Asia centrale che qui viene esaminato in modo molto molto attento
E
Sia
L'altra sponda del Mediterraneo c'è quel Mediterraneo allargato che comprende il mondo arabo fino al Golfo
Che è un nostro partner tradizionale nel libro non si parla diciamo del peso crescente
In diciamo di nuovi produttori certamente insomma per il petrolio brasiliano e il complicato da tirare fuori costoso
Ma in prospettiva nella prospettiva diciamo di un aumento della domanda è una grande risorsa strategica e fa dell'America latina voi soprattutto le relazioni
Continentali la l'America latina in pratica il Sudamerica si sta organizzando come un continente molto più integrato e stabile rispetto al passato
E quindi una politica energetica combinata tra Venezuela il Brasile eccetera vede l'insorgere di un'altra potenza energetica
Che secondo me non va affatto trascurata
Tra l'altro
Dire noi Leni tante su compagnie italiane andarmene Venezuela una presenza molto significativa fra grandi Investimenti quindi
Se ne occupa diciamo non si occupa soltanto dei produttori tradizionali ma anche di quelli che possono sembrare lontani
Ma che sono destinati ad aprire un ruolo un ruolo
O crescente
Dall'altra parte del Mediterraneo noi ci misuriamo con la novità di questo movimento sconvolge il mondo che presenta secondo me certamente due novità positive
La prima novità positiva è che questa
Questa rivoluzione araba che a mio giudizio non è finita non non si arresta all'Egitto alla Tunisia
O al conflitto libico ma è destinata a scuotere continuare ad agire con alterne fortune sono Paesi in cui sarà possibile fermare questo processo per un certo periodo ma è
è un'ondata che viene portata avanti da una nuova generazione
E che ha studiato che hanno aspettative crescenti che non tollera regimi di corruzione di oppressione e che si forma attraverso la Rete agli alla I valori alla cultura che anche la nostra
E quindi noi siamo di fronte ad una grande rivolta non grande moto
Che mette fino a questo momento abbastanza nell'angolo il pericolo tradizione TG di tipo fondamentalista
E propone valori
Comuni rispetto ai valori che sono costitutivi nel mondo europeo
Naturalmente dobbiamo anche sapere che però questi sono sicuramente i due aspetti positivi cioè è un modo democratico di modernizzazione e non fondamentalista è inevitabile c'è un processo di questo tipo
Dei termini anche un forte sentimento nazionalista
Metta in campo via via partners che saranno meno accomodanti delle vecchie oligarchie con le quali l'Occidente aveva trovato un modus vivendi spesso comodo
Con
Governi De man mano che avremo governi democratici vorranno avere un controllo sulle risorse nazionali e dobbiamo pensare ad una partnership molto diversa rispetto a quella che abbiamo avuto fino ad oggi
E io dico in questo momento io avverto un vuoto di iniziativa europea
Cioè noi noi non l'iniziativa europea estremamente carente di fronte a quello che avviene dall'altra parte del Mediterraneo
E c'è stata persino la percezione in una parte di quei giovani che noi guardassimo con un certo rimpianto diciamo ai regimi precedenti perché tutto sommato
Dal punto di vista voglio dire delle garanzie dell'approvvigionamento delle garanzie del contenimento dell'immigrazione quelli cattolici andavano abbastanza bene
Mentre non sappiamo che cosa può venire
Ora badate che se percepiscono un sentimento di questo tipo in Europa io credo che questo moto che non è contro di noi può volgersi contro di noi
Io credo che qui veramente si gioca una partita geopolitica estremamente delicata
Noi dobbiamo sostenere senza ambiguità un processo democratico
Dobbiamo rinnovare gli strumenti di una politica di vicinato pensiamo cosa è stato il disastroso fallimento del
Un mio un po'quella mediterranea che il Presidente sta così
Che fortunatamente non si è riusciti a fare l'ultimo vertice sono sarebbe stata la foto di famiglia dell'idea europea con tutti i dittatori del mondo arabo
Una foto che fortunatamente si è evitata disfatto sarebbe stata usata nelle manifestazioni diciamo non a favore però
E
Veramente qui bisogna ripensare una strategia europea
Perché ripeto noi avremo dall'altra parte interlocutori nuovi per molti aspetti positivamente buoni più democratici meno fondamentalisti ma anche meno accomodanti
E con i quali bisogna costruire un partenariato di tipo nuove aggiungo che in questo contesto
Tutto il nodo
Conflitto israelo palestinese questione dell'Iran
è un nodo che diventa cruciale per le prospettive europee
E per le prospettive di una PACS energetica mondiale
Noi e l'Europa dovrebbe avviene una posizione più attiva queste due questioni sono sono strettamente connesse
è evidente che il pericolo iraniano può essere contenuto si può indurre anche un cambiamento
è un recupero dell'Iran in termini positivi che è strategicamente essenziale per gli interessi nostri e non quindi grandi
Anzitutto
Ma questo è strettamente legato ad avviare un processo di distensione e di pace in Medioriente
A me sembra che anche qui si misura una drammatica impotenza dell'Occidente perché se persino il Presidente degli Stati Uniti dice delle cose giuste si sente rispondere no e tutto finisce lì
Non parliamo dell'Europa che non dice proprio niente quindi diciamo il problema è ancora più semplice diciamo
Io ho l'impressione che questa questione tornerà ad a vere un peso cruciale e lo dico per dico nell'interesse nell'interesse spesso di Israele io credo che c'è una certa miopia dell'attuale leadership israeliano dal punto di vista di interessi in Israele
Perché il prendere tempo non metterà di fronte ad Israele degli interlocutori più accomodanti ma al contrario
Si troveranno di fronte ad un nazionalismo arabo assertivo a cominciare dall'Egitto con il quale sarà molto più difficile negoziare
Rispetto
A
Come era stato possibile con le precedenti leadership allora io dico in questo contesto quindi l'Europa deve fare politica
Perché una tradizionale posizione dominante non è più garantita
In questo contesto l'Europa deve fare buon uso delle sue risorse che vuol dire risparmio energetico ragionevoli investimenti nelle energie alternative
Differenziazione delle fonti interconnessione delle reti europee che già ci farebbe risparmiare un sacco di soldi e ci consentirebbe di usare più razionalmente le nostre risorse politiche comuni
Cioè l'Europa deve andare unità dai grandi produttori a discutere i suoi interessi
Ecco io ho l'impressione che questo libro veramente molto stimolante da questo punto di vista che oggi le classi dirigenti europee non abbiano una piena percezione del mutamento dello scenario internazionale
Del fatto che in questo scenario c'è un primato che non è più garantito dalla forza economica militare del passato
Ed è il fatto che noi dobbiamo ripensare una politica energetica comune ma anche una politica estera comune che ci consenta di tutelare i nostri fondamentali interessi in un mondo cambiato
Credo che questo meno questa è la mia ottica di lettura è uno stimolo che viene molto fortemente da questo libro assai interessante grazie Presidente
Grazie
Allora dalla tutto Scaroni era venuto
Quadro della situazione energetica attuale dallo D'Alema tenuto un'analisi politica
Che ci interessa molto in quanto europee sulle debolezza anche le carenze
Il nostro essere in Europa rispetto a queste sfide la parola adesso anche al al dottor una via che il direttore finanziario dalla Banca mondiale per le implicazioni più strettamente appunto economico-finanziarie prego
Grazie innanzitutto vorrei ringraziare il presidente valori e per questo invito letto questo libro estremamente interessante con una prospettiva
Veramente globale di quelli che sono le questioni energetiche io quello che vorrei fare in questo breve intervento e guardare fare alcune riflessioni e sulle prospettive
E la situazione economica internazionale sul nuovo multilateralismo che sta emergendo per poi soffermarmi sui rigetti recenti sviluppi Medioriente Nord-Africa e ho ascoltato con molto interesse le osservazioni del presidente D'Alema l'economia mondiale con tornata cresce nel due mila dieci ha un tasso del cinque per cento e ci aspettiamo un ulteriore aumento del quattro virgola quattro per cento nel due mila undici
Grazie
E si tratta però di una ripresa a
Velocità molto diverse da un lato abbiamo Paesi ad alto reddito che in questo caso hanno provocato la crisi del due mila otto
Crescono poco soltanto il tre per cento nel due mila dieci hanno un alto tasso di disoccupazione
Hanno un'ampia capacità inutilizzata popolazione che invecchia operati dei debiti
Dall'altro abbiamo Paesi in via di sviluppo che questa volta non hanno provocato la crisi crescono molto più rapidamente il sette per cento nel due mila dieci hanno popolazioni giovani
Attirano grandi flussi di capitale hanno poco debito il loro rapporto deficit PIL e oggi è al tre per cento dovrebbe azzerarsi cinque anni
Mentre il rapporto debito PIL e stabile al trentacinque per cento quello dei Paesi G sette come sapete aveva già raggiunto il centododici per cento alla fine dell'anno scorso
Quello è un mondo che sta cambiando in fretta questo è stato fu notato la gente interventi precedenti sta diventando sempre più multipolare
I dati sulla crescita a nostra disposizione dipingono una situazione in continua evoluzione dalla quale emerge il ruolo sempre più importante dei Paesi in via di sviluppo come volano di sviluppo globale
Grazie a una situazione fiscale più solida rispetto a quella dei Paesi industrializzati e al dinamismo dalla domanda interna
L'economia mondiale si sta riequilibrando due terzi delle riserve valutarie mondiali ovvero sette mila miliardi di dollari sono detenute dei Paesi emergenti che nei prossimi quindici anni continueranno a crescere la vittima doppio rispetto a quello delle economie avanzate
Un nostro studio stima che entro il due mila venticinque sei economie emergenti Brasile Cina in via Indonesia Russia e Corea del Sud saranno responsabili per circa la metà della crescita mondiale
Oggi la quota del PIL globale generata nei commi emergenti e già pari al trentasette per cento
Il peso dell'ASI all'economia globale cresciuto dal sette per cento del mille novecentottanta al ventuno per cento del due mila dieci
I mercati azionari asiatici rappresentano il trentadue per cento della capitalizzazione totale davanti agli Stati Uniti al trenta per cento e all'Europa al venticinque per cento
Nel due mila nove la Cina ha superato la Germania come primo Paese al mondo per esportazioni e anche superato gli Stati Uniti per essere il più grande mercato al mondo per le automobili
America latina e Caraibi almeno sessanta milioni di persone sono sfuggite alla povertà negli ultimi sette anni il Presidente D'Alema faceva notare come
Un gruppo sempre più coeso di Paesi ed un ceto medio in crescita come intanto le proprie importazioni unico anno del quindici per cento
L'Africa un potenziale di crescita enorme le politiche dominate di vari Governi africani nell'ultimo decennio aprono nuove opportunità
Basti pensare sessanta miliardi di dollari che sono stati investiti dal settore privato l'information technology
Grazie quali oggi il sessantacinque per cento gli africani usufruisce di servizi di servizi voce Wireless
Ai quali si aggiungono circa quattrocento milioni telefoni cellulari infine il Medio Oriente con importante fonte di capitale che nel resto del mondo i fondi sovrani dei paesi del Golfo gestiscono circa mille cinquecento miliardi di dollari
Maggiore reddito e crescita nei Paesi emergenti significa anche maggiore influenza e il vecchio mondo dominato dal G sette e decisamente tramontato le questioni di oggi richiedono un grande tavolo che coinvolga i Paesi in via di sviluppo
I Paesi ricchi anche se ben intenzionati non possono rappresentare gli interessi delle economie emergenti
Il summit del G venti a Pittsburgh nel due mila nove ha sancito il tramonto del G sette l'ingresso a pieno titolo dei Paesi emergenti nel Gotha della governance mondiale
Ma con il potere arriva anche la responsabilità i paesi emergenti devo rendersi conto che sono colonne portanti l'architettura globale anche se ne interessa che i sistemi della finanza del commercio internazionale siano efficienti
Che il movimento di idee di persone sia libero che i problemi ambientali vengano risolti e che le istituzioni internazionali siano forti e funzionino
Il G venti un nuovo forum
La crisi economica ha dimostrato l'importanza del multilateralismo di fronte all'abisso tutti i Paesi hanno cooperato per salvare il sistema economico il nuovo G venti nato dalla crisi ha mostrato il suo posto e il suo
Potenziale agendo rapidamente per ripristinare la fiducia
Ma il G venti non deve essere né gerarchico né burocratico dovrebbe funzionare con uno steering group snello flessibile che identifichi le interconnessioni tra le varie questioni promuova punti di interesse comune ottenga risultati concreti
Lo sviluppo ormai non è neanche più una questione nord-sud i paesi emergenti non sono più solo ricettori ma anche i fornitori di aiuto e di esperienza
Il futuro dello sviluppo a Voltri vecchi concetti di aiuto
I fondi sovrani e fondi pensione che stanno investendo con la Banca mondiale in Africa sono forme di intermediazione finanziaria non fanno beneficenza cercano Investimenti in cerca di buoni tassi di rendimento
Più di un terzo dei flussi mondiali di fori indiretti Investment oggi avviene tra Paesi emergenti le attività di emergere l'acquisisce o tra gli stessi Paesi sono diciassette per cento del totale in forte crescita al due mila tre quando erano soli quattro per cento
In questo mondo nuovo le istituzioni multilaterali come la Banca mondiale devono modernizzarsi
Si tratta di notificare interessi comuni negoziare azioni comuni gestire le differenze in un ambito molto più ampio i Paesi questo richiede istituzioni rapide flessibili responsabili
Il gruppo Banca mondiale ha già intrapreso questo cammino varando riforme nel settore della governance interna dell'accesso pubblico all'informazione e al patrimonio di conoscenza accumulato al fine di aumentare la rappresentatività dei Paesi emergenti
Rendere l'istituzione più responsabile accessibile al resto del mondo e così facendo aumentare l'impatto degli interventi realizzati
Sebbene la fase acuta della crisi sia passata ci sono ancora molti rischi per l'economia mondiale destano molta preoccupazione forte aumento dei prezzi della volatilità dei prezzi delle materie prime particolarmente nel settore degli alimenti ed energia
Che stanno colpendo soprattutto le popolazioni più povere va Banca mondiale stima che il brusco aumento dei prezzi delle derrate alimentari abbia creato quarantaquattro milioni nuovi poveri dal giugno due mila dieci
Inoltre i forti flussi di capitale verso i Paesi in via di sviluppo a reddito medio stanno aumentando le pressioni inflazionistiche che non saranno facili da contenere
La crescita non ha beneficiato tutte le classi sociali in modo equo e le pressioni inflazionistiche alla disoccupazione stanno colpendo soprattutto i settori più vulnerabili della popolazione
Ciò ha alimentato disordine sociale soprattutto nei paesi del Medioriente Nord-Africa alcuni dei quali sono giocati da decenni a regimi autoritari
La rivolta in Medioriente Nord-Africa ha come elemento unificante la spiegazione la libertà dignità rispetto che segna una ribellione contro quei regimi che hanno negato diritti diffusi altrove
Tuttavia la natura politica del cambiamento non deve sottovalutare il gioco il ruolo giocato da fattori economici
Questi Paesi non hanno saputo sostenere livelli di crescita economica diffusa necessaria a generare la qualità e la quantità di posti di lavoro per una forza lavoro in rapida espansione costituita soprattutto da giovani
La primavera araba offre grandi opportunità per avviare riforme politiche ed economiche importanti ed integrate per creare le condizioni per una crescita sostenibile ed equilibrata
Durante la rivoluzione in materie mento dello status quo non è un'arma vincente occorre innovare e mi pare con coraggio
La partecipazione dei cittadini al alla gestione della res pubblica l'efficienza la trasparenza del rendere conto alla cittadinanza di utilizzo delle risorse di bilancio possono contribuire a conseguire obiettivi di sviluppo migliori
Il settore privato può svolgere un ruolo cruciale nella promozione della crescita e nella creazione di nuovi posti di lavoro
Tuttavia l'esito favorevole le riforme minacciato dall'impatto di alcuni fattori esogeni quali l'aumento dei prezzi degli alimenti la situazione economica internazionale e la percezione del rischio politico
Le banche multilaterali di sviluppo lavorando in modo coordinato possono giocare un ruolo chiave grazie la loro esperienza con la Regione ha la capacità di collaborare con i Paesi lo sviluppo di politiche economiche efficaci
Alla disponibilità di fondi al fatto di poter essere considerati come Strokes
Il gruppo Banca mondiale sta preparando con il Fondo monetario internazionale con altre banche multilaterali un pacchetto integrato di interventi per favorire la stabilizzazione della regione
A livello regionale abbiamo pubblicato un rapporto che identifica quattro strategie fondamentali tra loro complementari per promuovere lo sviluppo dell'area
Rafforzamento della governance inclusione economica e sociale creazione di posti di lavoro promozione del settore privato
In questo contesto stanzieremo a favore di Egitto e Tunisia fino a sei miliardi di dollari che verranno erogati in funzione del grado di avanzamento e di specificità delle riforme adottate
C'è bisogno di fondi privati e pubblici per far fronte alle necessità immediata dei paesi interessati dei cambiamenti in atto ma anche per investimenti di medio-lungo termine che generino la maggior parte dei nuovi posti di lavoro soprattutto nel settore privato
Sarà fondamentale usare meccanismi innovativi di finanza di mitigazione del rischio per sostenere il settore privato e accesso ai mercati finanziari internazionali promuovendo anche l'apertura dei mercati regionali di quelli di paesi industrializzati in Europa ed altrove
Sia i beni che i servizi e la manodopera locale
Questo conterà molto di più che sortirà effetti di più lunga durata del semplice aiuto finanziario sterno ma alla fine sarà decisivo adottare riforme giuste
Con trasparenze cauto avviliti che mirino a promuovere l'inclusione economica e sociale con garanzie per i più poveri e che portino alla creazione di posti di lavoro e pertanto va crescita rapida ed equilibrata a beneficio di tutte le classi sociali
E vorrei concludere dicendo che la sfida dell'energia e anche quella di portare elettricità ai Paesi più poveri vi do soltanto un dato
Al mondo ci sono un miliardo e quattrocento milioni di persone senza accesso elettricità in Africa soltanto il ventisei per cento delle famiglie accesso elettricità
Il che significa che cinquecentoquarantasette milioni di persone sono tuttora sei cioè senza accesso elettricità riuscire a portare l'elettricità tutto il mondo significa investimenti di trenta miliardi di dollari che adesso due mila e trenta
E di questo ne stiamo già facendo svolgendo un ruolo importante con investimenti pari a circa tredici miliardi di dollari all'anno
E con questo vi ringrazio
Molto interessante questo intervento dottor la via che sullo sfondo dell'analisi
Contenute nei liquidi valori ci ha dato uno spaccato di quelle che ruolo della Banca mondiale proprio cercare di dare
Equilibrio e quindi capacità di governo all'economia globalizzata al ruolo che questa economia globalizzata con stanno Tristano l'Italia dei Paesi emergenti
Bene su questo punto credo che sia il momento di ascoltare la l'opinione e punto di vista di un altro acuto osservatore che il dottor Tarak Ben Ammar prego
Buongiorno
Grazie a Giancarlo di aver ospitato l'unico rappresentante del mondo arabo
E guarda caso non del mondo arabo che a petrolio
Del Mediterraneo
Io vorrei dare una testimonianza ovviamente
Il libro l'ho letto molto sull'atto della geopolitica
E vi volevo dare una testimonianza del della rivoluzione araba legato a quello che ha detto devo dire Massimo D'Alema sui punti chiave
E con quale spesso con Giancarlo parliamo
Ben prima il presidente Maccanico ha detto una cosa introduzione del libro molto interessante che pochi hanno notato noto nei limiti a
Guarda caso
Bin Laden
I carità non ha dichiarato durante la rivoluzioni tunisina
Dove io ero presente durante tutto il periodo
Non hanno appoggiato la rivoluzione
Dei giovani che erano giovani ragazze e ragazzi sia egiziana che tunisina
E se guardate bene cosa è successo l'America ha aspettato
Tre mesi e sapevano già da sei mesi dove stava degradanti
Hanno aspettato di vedere se l'influenza di al Qaeda sulla rivoluzione per la gioventù araba era seria o no
Dal momento che lui non si è espresso
Pur dire che questa rivoluzione è stata fatta da sola
Ma non soltanto da sola senza l'appoggio
Verrà dica l'ISMU islamico e questo per noi moderati è una cosa positiva
Ma guarda caso non neanche dall'Occidente
Non a caso Obama allo stato dell'Unione ha fatto un discorso che non è mai successo
Che lui parlasse di questo grande popolo tunisino siamo dieci milioni senza petrolio senza igiene esercito senza necessità geopolitica
Io giravo durante questo periodo un film che si chiama loro nero sul petrolio
Con un grande regista che esosa cannolo che aveva fatto il nome della rosa del grande scrittore Umberto ecco
E questo finché uscirà Natale ovviamente tratterà esattamente di due presupposti
Negli anni Trenta quando il petrolio è stato scoperto come hanno reagito questi beduini che non erano Paesi
Al fatto che arriverà questa ricchezza
è un dilemma che che vi saluto il fondatore dall'Arabia Saudita si è posto
Che circa sei del fondatore di amputati si è posto
Esatto una lotta tra delle tribù a favore e delle tribù contro
Dunque il presupposto del firme ma il petrolio è stato un vantaggio per i popoli o una calamità cerchiamo di fare un'analisi oggi
L'evoluzione arabo da dove sono partiti Tunisia niente petrolio
Egitto niente petrolio
Quella libica non è una rivoluzione diverso e una volta contro un uomo che sta al potere ha quarantadue anni e quello se non mi sbaglio è un problema Siria niente petrolio io ammenda niente petrolio
Se guardiamo bene
La ricchezza del mondo arabo io mando un messaggio molto dura miei cugini arabi
Che se lo dite voi subito vi accusano di imperialismo neocolonialismo
Non ci dovrebbe essere un immigrato Anapo che viene a Lampedusa con la ricchezza che al mondo arabo
Non è normale che l'Algeria e la Libia lasciano che l'Egitto da Tunisi ormai Rocco Adria povertà
La ricchezza dell'Arabia Saudita di Abu Dhabi di captare
Di cui
Potrebbe non soltanto dare lavoro I trecentoventi milioni di arabi
Perché queste sono i ventidue Paesi dunque questa rivoluzione araba provoca un terremoto molto interessante
E infatti non a caso
Il Qatar e Abu Dhabi fa parte della collezione colazione coalizione
In Libia con l'Occidente per liberare la Libia
Di Gheddafi
Scordando che anche loro
Sono dei dittatori almeno dei regimi non democratici
Questo è per mandare un messaggio alla gioventù araba che li hanno
Ascoltati
Perché quando c'è stato a bare in una manifestazione non ebbe la miseria
A un Manna Paesi delizioso non è perché non mangiano il concetto di libertà
I giovani nelle strade di Tunisi chiedevano tre cose libertà dignità lavoro guarda caso al lavoro in terza posizione adesso però hanno la libertà Almenno teorica
E hanno dignità ma non hanno lavoro
E se non hanno lavoro non ci sarà democrazia stomaco vuoto orecchie sorte
Il messaggio e per l'Occidente nella copertura pregnanza che stanno cercando di mettere
E Giancarlo ne ha parlato di questo argomento mondiale
E di dire voi siccome gli arabi hanno bisogno di voi per rendere il gas e petrolio e voi di loro per il consumo giustamente dico voi dico anche l'Asia sarebbe così più facile di chiedere che questi regimi ingresso in una parte
Dei soldi che voi date a loro
Per
Quello del bisogno energetico a fare in modo
Che giù non c'è più necessità per l'immigrazione di venire da voi cercare lavoro anche perché la crisi mondiale dimostra e cosa dei della gioventù tunisina egiziana
State cercando di salvare la Grecia con centodieci miliardi di euro noi ne abbiamo chiesto dieci
Mi chiedo seppure importante salvare la Grecia Co. ovviamente condivido
E di non salvare la Tunisia e l'Egitto perché se cadono questi regime
E vanno verso un radicalismo islamico che è successo in Iran
è una cosa incredibile che gli unici a parlare di rivoluzione saturi iraniani
L'iraniano e durante la revisione tunisina hanno mandato un messaggio di solidarietà
Incredibile
Alla Giunta di tunisina egiziana per liberarsi del tiranno ma mi sembra una barzelletta perché i iraniani sono stati i primi
La gioventù iraniana a tentare di fare una rivoluzione su internet su Google e immediatamente sono stati schiacciati
In un modo violentissimo
Dunque la governance mondiale oggi di dire noi non soltanto vi diamo i soldi ma proviamo investirli in Paesi la Libia
E mi auguro che finisce questo dramma tra
I libici perché si stanno ammazzando tra di loro almeno da noi non è successo mi pare che partito in Egitto venali la storia dirà grazie che sono fuggiti perché hanno impedito
A una guerra civile locale e di violenza inutile
Ma normalmente l'Algeria anche a un problema di Marocco avuto l'intelligenza indirettamente di reagire io è molto intelligente ha capito che quel c'è c'è questo evento importante
Dunque io su questo altro argomento che ha detto D'Alema molto forte
Sono contento che Israele abbia il caos così alla libertà
Ma allora non ha la scusa di non fare la pace perché non dipenderà più di nessuno
Perché guardate che la gioventù araba
Per adesso e ha detto Maccanico una cosa giusta
Non c'è stata non erano i barboni nelle strade non erano le donne brillanti non è che non ha gridato non hanno fatto slogan
Contro il sionismo internazionali contro l'imperialismo contro l'Occidente hanno fatto una rivoluzione da superiori per dimostrare
A voi
Che erano popoli non di terzo grado che erano capaci di
Anche se economicamente sotto
Erano capaci di
Vedere così e questo aree di libertà che voi avete avuto la fortuna di avere di creare una democrazia ma adesso cercheranno degli obiettivi geopolitici
E mi auguro tre e trovo che Netanyahu ha fatto bene autorizzare i giornalisti su questa barca che va a casa perché cominciano a capire i miei amici israeliani per la pace e ne ho molti io ho fatto un film su questo argomento
Ma il grande regista ebreo americano Julian Schnabel
Che si chiama mira al
Sul fatto che dobbiamo fare la pace e possibile che dopo sessant'anni perché se non la facciamo nei cinque prossimi anni la rivoluzione araba sarà preso in ostaggio
Dai fondamentalisti
E cercheranno tutti un obiettivo politico che non sarà più la loro libertà ma quelle dei palestinesi
E quella guerra del petrolio ridiventa era seria perché ci sarà un'ora di colleghi ritmo e siccome i Paesi arabi Arabia Saudita Qatar Kuwait avranno paura della loro strada
Dove hanno anche loro giocare contro l'occidente se non c'è dunque io mi aspetto veramente che gli amici di Israele
E io ne faccio parte
Io vengo da una famiglia della politica della Tunisia il presidente Bourguiba il primo che ha riconosciuto lo Stato di Israele nel sessantacinque e siamo stati cacciati via dalla lega araba
Per volere la pace ovviamente con i palestinesi ma per ritornare al petrolio
è molto semplice se i cinesi indiani che saranno loro a determinare la politica geopolitica non sarà più l'America l'abbiamo visto il Congresso ha proibito Obama sulla guerra in Libia
Dunque saranno chi consuma e chi al debito americano e la Cina
E se loro decidono domani di imporre una geopolitica diverso dell'Europa vinceranno
Io quando vado nel Katharine Abu Dhabi loro si sentono più vicino all'Asia che a loro
E faranno una politica asiatica
Almeno che riparte il conflitto israelo America palestinesi e l'Iran se leviamo all'Iran l'argomento fondamentale della Palestina
Allora l'Iran sarà isolato sia degli estremisti che sono per un Islam non moderato ma soprattutto non avranno una scusa politica
Che la pace nel Medioriente e con la crisi economica voi sapete che se il petrolio va duecento dollari
E poi succedere perché l'anno nel nuovi Milano-Verona centoquaranta
Tutta l'economia mondiale la vostra crisi cui state parlando utili come rivedere la finanziare la Francia il debutto la Grecia e Portogallo fa tutto fuori gioco
Dunque e nel nostro interesso fare in modo che i soldi sono spesi bene e poi non abbandoniamo l'Africa
Ma è normale che dopo il muro la caduta del muro di Berlino c'è stato un nuovo muro messo in piedi l'ho già detto a tanti amici
Che è un giovane tunisino algerino che vuol fare cultura cinema però detta sport non può avere un visto
Ma da quando l'umanità esiste esiste il diritto al viaggio
Perché è di tutta la Piaggio e la cultura allora se non possono viaggiare e oggi un africano non poco almeno che non Ri.Rei tra
L'Africa e Lampedusa non può avvenire con un visto allora cerchiamo di fare in modo
Non potendo accogliere l'Africa perché ho capito scocche loro OPA non può aprire le porte a tutti certamente fare in modo che i Paesi ricchi
E alla diciamo i soldi non hanno scusa di non sviluppare almeno i loro Paesi vicini non dobbiamo a noi arabi chiedere all'Europa di aiutarci quando i arabi c'hanno i mezzi per aiutare noi e anche l'Africa e ringrazio
Grazie Tarak Ben Ammar che ha accolto
Le opportunità le grandi opportunità che sono implicite nel per la stagione delle rivolte
Del Nordafrica che naturalmente devono essere
Colte devono essere gestite prima che la stagnazione possa portare a quei pericoli che al momento non ci sono perché come detto Tarak Ben Ammar esattamente in sintonia con la prefazione Maccanico non c'è
All'impronta fondamentalista nel nelle rivolteci può può diventare in futuro però un rischio sì
Sì
Non c'è questa governasse generale che comprende questi problemi comprende fissa Elisa trovare delle risposte
Ma adesso il momento di dare la parola Presidente Dini Alberto Dini che
Ci dirà lascio testimonianze concluderà anche il giro di tavolo di che parlerà Giancarlo Elia Valori prego grazie
Io per iniziare mi auguro che l'appello l'auspicio che ha espresso ora Tarak Ben Ammar
In particolare nei riguardi dei Paesi esportatori di petrolio che accumulano ricchezza nella vendita del petrolio quei Paesi industrializzati come la Cina gli altri possa essere accolto
Non soltanto
Paga per il cult altri appoggio alla convenzione in Libia
Ma di fare molto di più perché certamente non sono i Paesi europei che possono garantire
Lo sviluppo dei paesi della sponda sud del Mediterraneo allora speriamo che sia così la globalizzazione dovrebbe muovere in quella direzione ma io vorrei parlarvi del libro di Elia Valori
Che contiene un'analisi veramente approfondita di largo respiro sul mercato del petrolio che è una risorsa chiave dell'assetto dell'economia del punk a Militello sappiamo
Attraverso le vicende del petrolio del suo sfruttamento del suo commercio Elia Valori ripercorre alcune caratteristiche essenziali dell'economia mondiale e delle sue prospettive di sviluppo ed è di questo che io vorrei parlare
Il saggio in più l'obiettivo sia pure con una base minima analisi del mercato del petrolio è innanzitutto sulle modalità di funzionamento dell'OPEC
Il cartello dei Paesi produttori che come dice valori
E cito vuole abbastanza volatilità per permettere l'accumulo
E il trasferimento diretto di liquidità nelle fasi di aumento del prezzo del barile e necessita di un livello di comando e controllo del mercato
Tale da rendere efficaci sia il segnale di diminuzione dei prezzi o della disponibilità del petrolio quanto conviene all'accordo del cartello
Valore si sofferma quindi sullo stretto legame tra dollaro e petrolio
Sull'influenza che le oscillazioni del prezzo del petrolio hanno sui cambi è sul mercato delle valute ora sappiamo che il mercato del petrolio non è quello di un bene comune
Un bene come gli altri tutti gli attori sono consapevoli del rilievo geopolitico di questo bene
Il petrolio e Siria un indispensabile bene di consumo ma è sempre più una variabile strategica politica
La cui complessità il libro di valori analizza in modo occulto che lo fa innanzitutto soffermandoci sulle vicende dei grandi Paesi produttori esportatori
Non
E approfondita l'analisi per esempio delle vicende del Medioriente la regione nella quale si concentra sappiamo oltre il sessanta per cento delle riserve mondiali
Nonostante gli sforzi di diversificazione geografica
La dipendenza energetica dal petrolio del del Medio Oriente è ancora grande ed è destinata a crescere con l'aumento della domanda proveniente dalle nuove potenze asiatiche
I Paesi del Medio Oriente per parte loro sono estremamente dipendenti da ricavi generale al petrolio e dal gas
Per i Paesi del Medio Oriente dunque il petrolio è un'arma
E anche una uno strumento di politica estera come dimostrano le vicende degli shock petroliferi degli anni cent ANTA e la politica della Russia in particolare nei riguardi dei paesi limitrofi
Ma
Il suo uso presenta limiti invalicabili proprio perché
Il paese che fa perché la impiegano vivono essenzialmente delle rendite provenienti dalla vendita di più del petrolio ma qual è l'interesse dei grandi Paesi esportatori
L'interesse dei grandi Paesi esportatori ed è mantenere il prezzo del petrolio entro limiti accettabili sia per i paesi esporta consumatori sia per i Paesi esportatori
Per esempio
Le autorità dell'Arabia Saudita mi hanno indicato più volte negli incontri che ho avuto
Che l'Arabia Saudita vorrebbe vedere una stabilizzazione del prezzo del petrolio intorno a ottanta dollari al barile perché
Perché a parte le punte speculative che non è un gioco di domanda e offerta di petrolio che abbiamo vissuto con il petrolio a centoquaranta dollari al barile
L'interesse dei grandi Paesi produttori esportatori che non si sviluppino le energie alternative questo il punto
E allora un grande Paese come l'Arabia Saudita è l'unico che ha veramente il controllo di mercato
Tengano riuscirà sempre l'abbiamo visto che ci sono state punte continueranno a esserci ma l'interesse e quello di mantenere il petrolio la principale fonte di energia
E quindi di scoraggiare perché ancora non competitive le energie alternative
Voi noi dobbiamo sapere che le energie alternative oggi non rappresentano neppure l'uno per cento del totale dell'energia prodotta
E uno per cento che è prodotto ricevendo sussidi e da parte degli Stati e lo fa la Germania la fa lo fa l'Italia lo fanno gli altri Paesi ma attenzione
Perché non tutti ma una parte di questi operatori che entrano in questo mercato
Lo considero un'operazione finanziaria non un'operazione di produzione di energia e una volta finiti gli incentivi che derivano dallo Stato sono pronti a chiudere andare a casa
Quindi non c'è da aspettarsi mi pare un grande un grande contributo che possono dare oggi tuttora fra dieci anni può essere diverso
Ripeto non ci possiamo aspettare dalle energie alternative di arresto io vedo anche con preoccupazione
La tendenza oggi dell'Italia a seguito del referendum una parte di altri Paesi di non entrare o di abbandonare il nucleare
Dicendo
Sotto mi pare di nuovo nell'ottantasei Ortona sette era stato l'effetto di Chernobyl e se il referendum in Italia questa volta è stato l'aspetto io credo dello tsunami giapponese
Pensando che i reattori di terza generazione che sono quelli oggi prodotti non si hanno sufficientemente sicuri
L'analisi fatta dall'AIEA di Vienna perché la grande agenzia prove dimostra inattesa dei leader reattori di quarta generazione
Che i reattori di oggi sono sicuri e che non
Non presentano rischi e allora perché dico questo perché oggi
Grosso modo mi pare la cifra sia corretta
Le energie atomica e responsabile per la produzione di circa il sedici per cento di tutta l'energia elettrica mondiale
Quel sedici per cento dell'energia elettrica corrisponde grosso modo a un sei per cento del totale dell'energia prodotta
Una diminuzione
Della produzione elettrica di su base nucleare non può che portare né certamente è una lievitazione dei prezzi almeno che l'Arabia Saudita sia ingrato
Con la sua capacità ancora abbondante di soddisfare tutte le domande di mercato e quindi impedire e quindi impedire uno troppo aumento dei prezzi
Allora valori approfondisce quindi le scelte le politiche anche di due importanti produttori
L'Iran e la Russia
Si tratta di grandi paesi per i quali quello energetico non sul momento seppur cruciale di una delicata partita strategica
L'Iran ci ricorda valori è il secondo Paese produttore di petrolio esportatore di petrolio
Fornisce l'undici per cento del petrolio mondiale
Insieme al CATA dispone del trenta per cento delle risorse mondiali del gas e gli altri
E la Russia principalmente per terra la spirale oggi e quella di della penetrazione in Asia per gestire insieme alla Cina il maggior mercato di idrocarburi e diminuire il potere degli Stati sunniti
Non degli Stati Uniti degli Stati sunniti in seno all'opera
Terranova vuole così divenire il centro dei rapporti lungo la via della seta cioè Europa mediterraneo e Cina non so se ci riuscirà
La Russia per parte sua vuole affermare la propria egemonia del mercato energetico della penisola
Ora asiatica e mira a ottenere il controllo esclusivo delle risorse del Mar Caspio e delle rotte petrolifere che da questo partano in direzione dell'Europa
Questi sono gli obiettivi Geo strategici di questi Paesi ma a fianco a questi valori i tradizionali
Fattori tradizionali
Valore valori vede anche l'operare nel decennio che stiamo vivendo un attore nuovo le organizzazioni terroriste i terroristi echeggia distinte
La guerra economica la regia del petrolio costituisce fin dalle origini un elemento determinante dell'azione di Al Qaeda e della sua rete
Secondo questa organizzazione solo i credenti ai credenti è consentito l'uso di risorse frutto di un dono divino
Legittima dunque e la Jihad economica volta sottrarre la proprietà del petrolio agli infedeli e a mantenere l'uso delle risorse petrolifere che le ricchezze che mi provengono all'interno del molto musulmano
Ma mi pare che la jihad sia in linea con quanto diceva
Il l'onorevole Ben Ammar esattamente che indica nel mondo nel mondo musulmano le risorse demand e quindi ho trovato che forza di particolare interesse il capitolo
Del libro che spiega la concezione teologica gita Istana del petrolio dell'utilizzo delle risorse che ne derivano nel modo in cui ho detto
E dietro parla della Jihad contro i crociati agli ebrei ma su questo non mi prolungo
Valori conclude il saggio con un'analisi attenta delle prospettive del mercato energetico la domanda Vittorio di petrolio abbiamo detto subirà un grandissimo momento
Trascinata dalla richiesta proveniente dallo sviluppo delle economie asiatiche in Cina la richiesta di petrolio ha continuato a crescere in modo esponenziale
Tra il due mila uno nel due mila venticinque si pensa che raddoppierà
Di fronte a queste nuove sfide a uno sviluppo tumultuoso del mercato petrolifero che potrebbe succedere
Che la scelta i Paesi divari Paese l'Italia
Di non entrare o di altri di fuoriuscire dal nucleare
è destinata accelerare essi imporre in questo caso ai Paesi industrializzati come anche i Paesi produttori la necessità di aver elaborare strategie comuni
Come dice Maccanico nella prefazione del libro costruire una governance globale come architrave del nuovo ordine mondiale
è una sfida a questa che la globalizzazione pone in generale alle classi politica del pianeta e quindi ai Paesi industriali comma i Paesi esportatori di petrolio di cui diceva Ben Ammar
E che il libro valori giustamente rilancia sulla base di un'analisi accurata e profonda di un mercato sensibile come quello energetico grazie
Ecco con questa lucidissima analisi del presidente Dini che ha accolto I legate insieme un po'tutte le implicazioni del volume
Abbiamo concluso il giro di interventi e la parola adesso pare Giancarlo il quale credo che sia contento di come il tuo libro sia stato scellerato in tutti i suoi aspetti
Grazie mille prima di tutto buonasera a tutti gli autorevoli amici qui presenti bisogna che l'uno per
Autorevolissimi agli amici e amiche signore
Un ringraziamento qui al illustri relatori
Calvano Follini da Vincenzo la via dal Presidente D'Alema che ha detto da Lamberto Dini
Da Tarak Ben Ammar non si può non ringraziare e un ringraziamento che ha permesso anche al mio amico Luca Garavaglia il direttore che ha permesso in breve tempo da pubblicare questo lavoro che lo ringrazio del qui presente in modo grazie
Io credo che ormai avete sentito tutti esclusa
Le pappe laiche dove per la stanno un po'credo che ormai
Ridisegnando lo spazio strategico Egeo economico mondiale
Avete sentito voi anche voi avevo sentito dai nostri qui lustri relatori che la Federazione russa
Che soprattutto al nord diceva nostro amico Paolo Scaroni che ringrazio ancora avente
Ha reinventato quello che è il suo ruolo globale dopo la caduta dell'URSS soprattutto giocando molte delle sue carte sulle pipeline
Che vanno dall'Est
Del caucasico al centro se antico verso l'Europa occidentale
Credo che ha oggi un ruolo di fornitore
E mediatore soprattutto di gas naturale e petrolio per l'Unione europea il che
Implica cioè che cosa reali come è stato rilevato qui da voi che Mosca
Detenga i meccanismi per stabilire il ritmo costi tempi struttura delle trasformazioni industriali ed economiche del europea
Che eppure ha sviluppato un nuovo rapporto soprattutto
Caro migration d'accordo con te caro amico Tarak con l'area del Mediterraneo
Inoltre inoltre vedo la Federazione russa credo che ormai ha perso anche la Corte fareste con la Cina la sfida per utilizzare soprattutto le risorse
Quale nuova
Nell'immenso sistema della Siberia Orientale mentre soprattutto
Di amicizia e della città Presidente Di Rosa molto bene
Intende impostare delle nuove palpitante al sud dall'India al Pakistan e dall'Ovest nella direzione soprattutto del Golfo Persico
E dell'area centro asiatica di egemonia turca Onlus
Cioè a mio modo di vedere un nuovo grande gioco non tra Russia e Gran Bretagna stavolta ma stavolta consentitemi tra Mosca Pechino e India
Con i loro rispettivi parte nel
Soprattutto è anche mercati occidentali
Cioè una Maggi durante una domanda che ci poniamo
E una marginalizzazione dell'Occidente
Sì e no
Vedete si tratta di una trasformazione dell'economia e dell'Ovest in strutture dipendenti dai cicli da di interessi dai ritmi soprattutto dei Paesi produttori
Di gas di petrolio da un lato ma vedete occorre anche notare come questa economia della dipendenza sia anche un sistema nel quale le tecnologie
I capitali e soprattutto anche
Gli stessi sistemi di distribuzione occidentali tendono a marcare il ritmo e soprattutto anche il processo di accumulazione primitiva da petrolio ed è grazie e soprattutto anche quello
Dei Paesi produttori bene per
D'altro canto
La logica del petrolio sul piano
Geopolitica e una razionalità del vuoto
E del piede
Ecco cioè un po'come la filosofia zen nella tradizione cinese nei Paesi che sono ritenuti pericolosi o illegittimi
Dal punto di vista del loro sistema politico interno
E l'Occidente tendiamo Gilardi mentre la Cina
La Federazione russa
Proprio perché l'ove si abbandona attendono che cosa tendono a esercitare una loro nuova egemonia tra i Paesi marginali
Centro per i fini sia anzi di ridisegno quindi
Nel contesto della geopolitica delle prime e ricostruiscono poteri
Ed equilibri nuovi secondo le regole successive della guerra fredda la competizione ora Geo economica potuto avvia son d'accordo con lei e finanziaria
Lo scontro militare
Sia pure remoto e messo da parte
Ma la pressione strategica
Economica
Politica oltre che militare nel senso classico vale ancora per controllare le zone di passaggio del Papa in ed evitare che i loro sistemi politici
Divengono permeabili agli interessi dei Paesi compratori di gas e petrolio
Ecco
Si pensi per esempio alle azioni in Russia russe in a vacatio dell'estate del mille otto e due mila e nove
Si pensi anche allora le azioni cinesi in Iran
Al sostegno
Poi soprattutto
Che Mosca mostra al programma nucleare di Teheran
L'assenso proprio tutto della nuova potenza regionale tanica in uscita che controllerà
In futuro il Golfo Persico anche in contrasto con l'Arabia Saudita sunnita ribadita mentre Mosca
Avrà tutto da guadagnare da un sistema del Golfo Persico soprattutto chiuso dalla nuova egemonia iraniana e quindi anche con che cosa con una
Costruzione geopolitica di fatto da utilizzare le reti terrestri del gas naturale del petrolio distinte soprattutto quello dalla Federazione Russa
Cioè una strategia del vuoto del pieno ancora una volta che permette a chi arriva soprattutto in un quadrante strategico di fare il prezzo
Creare soprattutto a mio modo di vedere un monopolio di fatto
Gestire spesso costruttivamente soprattutto anche il mercato finale del Paese consumatore dell'Asia
E quindi che cosa anche costruire Valente tali da permettere quello che il mantenimento di classi politiche locali più potente certamente di quelle
Dirette che avevano caratterizzato la lunga stagione della soprattutto decolonizzazione ecco
Se quindi il sistema della Russia tende ad Ovest integrando l'Unione europea
Alla sua rete energetica e quindi anche per molti aspetti consentiti mi geopolitica
Quella cinese collega il Pakistan i suoi rapporti in linea soprattutto anche come il Golfo Persico l'India in Asia centrale certamente non russa a un nuovo progetto politico ed energetico
Che porterà il gas il petrolio che lo sviluppo a due cifre percentuali da Pechino necessità credo un'area vicina e spesso contraria anche agli interessi di Mosca nel sistema Centro già dico
L'Europa
Potrebbe aveva interesse a gestire i nuovi sistemi energetici
Caro amico con l'Algeria la Libia
Fatta salva l'instabilità politica delle alleanze scelte certamente che portarono gli uomini della Prima Repubblica a scommettere su Algeri anche durante la guerra del e Tele n
Contro la Francia furono tenendo a mio modo di vedere consentitemi sagge e lungimiranti
Così come quelle che portano gli italiani soprattutto a sostenere di colpe degli ufficiali libici che definirà prima fase del potere
Di che d'affitto un sistema politico che successivamente si è rivelato infido imprevedibile proprio dal punto di vista energetico
Quindi
Del problema
Scusate mezze parlai ne creano
Vendite
Palle rendite leggendo la possibilità di utilizzare e che cosa di utilizzare consentiti per tecnologie e capitali occidentali
Le rendite poi naturalmente Vermicino qui questi illustri maestri che sono al tavolo creano classi politiche stabili ma soprattutto collegate o un solo ciclo economico quindi possibile di cadere nel momento in cui il sistema
Economico globale si trasforma e le economie dei Paesi consumatori possono o di finanziare soprattutto anche l'offerta
Il creando che cosa creando concorrenza oppure modificare la geopolitica dei Paesi produttori e anche questo vedete
è un modo di fare pressione sul venditore oppure ancora modificare sopra tutti i sistemi di trasformazione finanziaria dell'Ente del petrolio del gas e anche questo consentitemi
Saranno i prossimi anni credo uno dei veri punti di caduta del sistema geopolitico globale questo mio punto di vista grazie per l'attenzione buonasera
Prima un attimo soltanto perché avverto deve
Senatore treni ci deve dire una cosa che ovvero del raccordo vorrei dire una cosa visto che si parla
Della fabbisogno energetico della Cina che non solo cerca di acquisire i giacimenti intorno al mondo ma un programma nucleare di grande ampiezza
Presente intende creare cinquanta grandi reattori di qui al due mila cinquanta non servono di cui dieci nei prossimi dieci o quindici anni e allora la maggio del questo
Hanno scelto i cinesi per cinque di questi reattori la tecnologia West infausto americana e per gli altri cinque
Lei la la tecnologia francese dell'Agenzia nucleare francese
Allora la domanda che le è stato in posti era queste degli altri quaranta gli altri quaranta di costruiamo con la tecnologia cinese soprattutto grave segnala che vi volevo dire grazie