Intervista a Giovanni Cobolli Gigli sulla manovra economica del Governo e sulle mancate liberalizzazioni

Radio radicale ci occupiamo di perizia azioni che mancanti nel decreto sviluppo che ha presentato il Governo in questi giorni e lo facciamo parlandone con Giovanni Cobolli Gigli che il Presidente della Federdistribuzione benvenuto
Buongiorno a tutti allora intanto insomma ci dà un parere a sommare a letto pure lei le anticipazioni sui giornali insomma di quello che questo decreto da quarantasette miliardi di euro somma che
Dovrebbe servire a contenere la spesa pubblica
Cosa ne pensa le anticipazioni sono tantissime spiega
Però materne vero al fuoco per ora non c'è ancora il Presidente lei pensa che ne Presidente Presidente della Repubblica ancora l'ho appena ricevuto stiamo parlando non stiamo lunedì insomma avrebbe gradito da qualche ora fa
Allora lascia prendiamo cinque ora di tempo in più rispetto al Presidente della Repubblica per dare delle opinioni precise
è chiaro però che un'operazione che è comunque coinvolge quarantasette miliardi lascia molto più insoddisfatti che ci soddisfa e che comunque fare un'operazione del genere
è molto complicato la prima cosa che io ho notato è inevitabile a dirlo è che
Comunque c'è un approccio ai temi azione sul due mila tredici del due mila quattordici di buona parte di questa manovra Vincent miliardi nel due mila tre ed eccellente Mediaset almeno due mila quattordici
L'altra cosa se devo andare a cercare delle cose positive
è stato accennato in maniera chiara alla possibilità che
Nelle città turistiche e nelle città d'arte
Ci sia più spazio per le aperture dei negozi silenzio liberi infrazione negli orari cento ed è un accordo che noi riteniamo estremamente importante
Non solo per la nostra componente non alimentare alimentare ma perché riteniamo che i nostri consumatori ormai etnica non l'ha
Fatto di avere negozi aperti nei fine settimana per poter andare a fare con tranquillità le loro scelte
E alcuni di questi consumatori una buona parte hanno proprio piacere il passare del tempo nei negozi e nei centri commerciali e così via sappiamo di non pensarla
Tutti nella stessa maniera anche in casa Confcommercio in cui di cui noi facciamo parte c'è una scuola di pensiero molto forte che invece prendere a difendere l'alimentare a limitare le aperture
Francamente invece noi va una mano
Oltranziste all'interno di Confcommercio ma riteniamo che
Il futuro del commercio debba essere anche quello di per essere in grado di dare
Sette giorni su sette possibilità di acquisto i propri consumatori
Ma non è un po'vecchia come battaglie non so io perché qua forse siamo dato dai microfoni di Radio Radicale quindi sono un po'condizionato ma mi pare che era un bel referendum dei radicali del novantacinque novantasei insomma che prevedeva la liberalizzazione delle orari di dei negozi quindi non è era
Perché dei concetti buoni vengono fermati vent'anni di ritardo ci vuole ci vuole tempo perché opero tutt'
I nostri legislatori sono sempre molto prudenti e quindi bisogna ci vuole tempo noi continuiamo a sostenere che questo
Se ho fatto importante nell'Italia che si appresta ad ospitare l'Expo nel due mila e quindici
Parlare ancora del fatto di non aprire durante le festività i negozi ai turisti che alle persone che non soltanto per i consumatori italiani mi sembra che sia una cosa
Veramente come posizione di retroguardia sempre con rispetto nei confronti di chi non la pensa come noi sì
Senta però insomma quello che questo è quello che c'era però ecco ma cosa che credo che un argomento che è una novità sembra banale ma
Per noi è molto importante
E questo fatto di poter contare i giovani fino a trentacinque anni
Quindi si mettono su un'attività imprenditoriale un carico fiscale soltanto del cinque per cento quindi questo dovrebbe permettere di sviluppare
Nuovi mestieri e in questo per noi è molto importante per noi
Abbiamo una fortissima componente
Di Francia e in all'interno della nostra squadra del Presidente distribuzione mi pare di piccoli imprenditori molte volte Giovanni
Che si alleano con la grande distribuzione per poter portare avanti
Con la loro capacità di piccoli imprenditori manageriale
E bisogna scegliere poi fanno fanno capo i grandi marche della grande distribuzione allora riteniamo che questo che lo vediamo come un grande pompe di
Alleanza tra il grande il piccolo con questa agevolazioni fiscali
Possa essere accelerato essendo già un processo importante noi abbiamo trecentotrenta mila dipendenti all'interno della nostra federazione centoventi mila sono persone che lavorano nel franchising
Capitale una realtà
Commercio scorsa ritorniamo insomma alle liberi d'azione ce n'è un'altra mancante credo che interessi molto Word Excel infatti aveva siamo alla prima insomma che copia di benzina
E la materia operazione compiuta ci arriviamo perché ci sono delle cose un po'strane con quelle presso le pompe di benzina
è che poi servirebbe una maggiore concorrenza insomma metterebbero ma basse farebbe abbassare i costi la benzina che oggi tra le altre cose sentire giornali aumentata anche oggi
Cioè qui sono emerse tracce prodotti il crollo dell'ultima ora perché non sapevo come quella di Napoli ha superato nei sessanta
Faccio il giornalista
A essere informati abbiamo che ci sia veramente la possibilità di
Di recuperare il partito evidentemente bisogna credere
Il Governo prenda il coraggio Vespro nelle regioni per per poter semplificare quelle che sono l'apertura di nuovi impianti
E quindi in questo momento chi apre nuovi impianti e obbligato anche a predisporre fonti per il gasolio e per il e per le metano
Non il gasolio chiedo scusa per il GPL per il metano
Se è chiaro che questi sono degli investimenti particolarmente rilevanti in un settore che non è detto sia il futuro del consumo automobilistico
Noi riteniamo invece che poter avere degli uno nuovi punti vendita dove si possono
Dare anche la possibilità di
Ricarica per i veicoli elettrici
E come alternativa al metano il GPL
E dove si possano sostanzialmente dare tutte le forme di semplificazione commerciale quindi
Self service apertura alle carte di pagamento incentivare addirittura dell'asse infiltrazione degli degli degli impianti
Aggiungere alla vendita del prodotto tipico carica curante tutta una serie di prodotti non oil tentare anche la possibilità di veloce realizzazione del
Del punto vendita del carburante
Sarebbe qualche cosa di estremamente importante per recuperare il grande gap che abbiamo nei confronti degli altri Paesi europei chi è che si oppone all'aver cioè perché
Dei conti questo metterebbe visto che appunto si cioè la contrazione degli dei consumi tra l'altro nelle persone domande una grande stragrande maggioranza degli italiani
Diminuito il denaro nelle tasche questo insomma ma anche se piccole cifre ciò metterebbe cinquanta euro sessanta euro a famiglia somma
Non sarebbe un vantaggio per
Chi che si oppone troppo propongono sostanzialmente le persone che in questo momento trattengono
In una maniera abbastanza monopolistica il ma il mercato e anche le persone che gestiscono gli impianti fino adesso nel senso che come al
Ho letto in questo momento i produttori chiamiamole digestori sono vissuti sono vissuti in una situazione di quasi monopolio e quindi per rinunciare a questo monopolio un sacrificio che loro ritengono particolarmente
Particolarmente gravoso tant'è vero che stanno cercando di mettere in piedi come vedremo anche in un altro settore tutta una serie di
I freni per ritardare l'evoluzione
Allora mi diceva prima che sono vent'anni che si parla di apertura
Ma sono ancora tanti anni che si di apertura dei negozi e di orari di apertura ma sono anche tanti anni che si parla della discorso dei carburanti il Governo centrale
Cerca di dare delle spinte poi queste spinte a livello locale vengono respinte ma in questo per la sostanza è secondo lei visto che stiamo andando verso il federalismo cioè non c'è il timbro rischio che molte di quelle
Leggi sono quelle regolamenti che sono demandati alle Regioni insomma vengono un po'bloccati perché si sente un po'più di più il fra il peso delle lobby
Non c'è questo discorso meccanismo secondo me secondo me il federalismo dobbiamo cercare di viverlo in chiave positiva
Perché i rischi che le idee chiare sono reali ed esistono
Io credo che dovrebbe continuare a rimanere comunque un elemento di coordinamento Stato Regioni
Dove alcune decisioni che sono delle decisioni oggettivamente estranei come quella della
Crescita delle vendite dei carburanti nella grande distribuzione
E della riduzione dei piccoli punti-vendita sparsi per il territorio italiano
Dovrebbero essere spiegate compreso delle regioni e quindi adottate anche dalle Regioni è chiaro che ci vuole tempo anche in questo caso però un governo autorevole augurandoci che ci siano Governi autorevolezza perché questa è la prima cosa
Con delle persone che cerchino di fare gli interessi del consumatore del cittadino italiano dovrebbe essere in grado di spiegare alle Regioni
E che queste cose poi si
Riverso hanno anche nei loro territori passiamo all'altra
Liberi di azione mancato insomma quantomeno parziale e che il rischio lei accenna cenava l'accennava poco fa insomma un rischio che quell'anche quella parziale veda ridursi ulteriormente parliamo delle e corner nei supermercati e delle parafarmacie
è praticamente c'è da molti aspetti perché volevo no siccome c'è tra le altre cose nell'ultima l'intervento che ha fatto l'antitrust Catricalà addirittura presenterà dichiarato insomma che ha generato risparmi per settecentotrenta milioni di euro questo liberalizzazione
Ecco adesso abbiamo al Senato una proposta di legge a firma Gasparri Tomasini che invece dovrebbe ridurre i prodotti da vendere nelle parafarmacie nei corner
Ecco questa è l'esempio di reazioni che addirittura cercano per legge di tornare indietro e quindi di ridurre quella che è stata la liberalizzazione cattiva attorno al due mila sei
Questa liberalizzazione per dava la possibilità sostanzialmente diventerà etere nelle negli spazi della grande distribuzione in spazi dedicati
E presidiati con un farmacista
Prodotti di farmaceutici non di prescrizione cioè non quelli prescritti dal medico grande distribuzione ha potuto e lo pare trecento corner presidiati dai farmacisti nel due mila cinquecento parafarmacia
E questo ha creato sostanzialmente un solo aspetto una miglior distribuzione dei prodotti rifiuti parafarmaceutici loro una crescita dei consumi perché uno dei rischi era quella di indurre il consumatore a un eccessivo consumo di prodotti parafarmaceutici ma una riduzione sensibile del prezzo di vendita che si segue il prezzo di vendita mediamente si è ridotto del venti per cento
Questo punto ha portato Lucadello nel tempo appunto che c'è il presidente dell'antitrust che Catricalà che quantifica questo questo risparmio per settecentotrenta milioni e noi viviamo vediamo insomma i politici che
Vogliono togliere questa volta come questa orpelli Berizzi azione vogliono restringe sono ma che
Secondo lei è possibile aldilà del ho chiesto delle nobile e che è chiaro insomma non è un controricorso evidente sembra
Questo non succede solo in Italia naturalmente però che ci siano delle lobby che attendono di a difendere propri interessi fanno il loro lavoro possa essere è fuori discussione
Di nuovo dovrebbero esserci dei politici che al di là delle loro preoccupazioni supporti che possono prendere o non prendere perché molte volte
Bisogna dirlo e politici prendono anche alcune decisioni tenendo conto di quelli che sono di bacini di utenza però questi sono politici di centrodestra quindi teoricamente dovrebbe essere più propensi alle liberi di sanzioni
Teoricamente più dal punto di vista concettuale guardi le liberalizzazioni ne parla il centrodestra ma ne ha parlato con
Con grande proprietà francamente anche il centro-sinistra disturbo delle liberalizzazioni fatto bersaglio insomma è stato per farne
Che a quell'epoca non che adesso non lo sia con grandissima lucidità ha cercato veramente di tirar fuori quelli che erano i fogli ieri si chiamano i fogli delle liberalizzazioni
E di grande talento solari erano Veneto all'arte bravo i grandi avverto una grandissima spinta
E dopodiché evidentemente quando ha lasciato il Ministero competente le code si sono un pochettino verrà fretta però per straniere detenesse bisogna riconoscere al Bersani di allora Bersani ed adesso è un'altra cosa
Il fatto di aver
Guardato con grande attenzione agli aspetti del commercio in ottica di liberalizzazioni così come devo dire io non faccio il tifo per un partito per l'altro ma bisogna essere oggettivi che l'unico partito politico
E ha fatto un documento programmatico preciso e devo dire francamente anche ben fatto sul tema del commercio come elemento di stimolo poi i consumi e come elemento positivo perché offre prodotti di qualità e di alta sostenibilità ai consumatori italiani il PT
In piedi affatto un documento di alcune centinaia di pagine
Io mi sono limitato ad entrare leggere perché circa sedici diciassette pagine in cui affronta tutte le problematiche di quelle che sono le liberalizzazioni e quindi parla dei farmaci parla dei carburanti parla delle aperture parla della
Compatibilità che deve esserci tra i grandi punti-vendita della grande distribuzione e dettaglianti che devono rimanere a
Precisare i centri delle città e così via ed ha un disegno organico di quello che dovrebbe essere lo sviluppo del commercio in Italia
Che a sostegno sostanzialmente dei consumi
Certo è un fatto importante ritornando al discorso delle farmacie invece
Addirittura come lei ha ben detto ci sono in questo momento
Delle tendenze che potrebbero portarmi a settembre va in discussione questa proposta di legge dovrebbe andare a settembre si è anche quello che vogliamo noi e non solo nell'ulteriore nelle opere iniziate altrimenti Macinic crei vorremmo poter vendere al i più importanti prodotti cosiddetti in termini tecnici fascia civici
Che sono gli antipiretici gli antispastici i fermenti lattici gli antiacidi gli antidolorifici
Gli antinfiammatori tutti poll Aulì mi è tornato ad
Pertanto non li possiamo fare noi non facciamo parlare contromano Donatello proprio diciamo anche l'aspirina sì e no non è se va bene almeno facciamo pubblicità quindi non non c'è questo rischio privilegiare il vuoto Spizuoco
Questi di poterli vendere in questo caso in scaffalature a disposizione del pubblico senza neanche bisogno del farmacista perché sostanzialmente sono prodotti
Che si prendono anche in farmacia in questo momento senza renderebbe formaggi senza ricetta Antonio sotto eccome perché uno li prendesse il nostro sarebbe esso praticamente
E sono prodotti che sono soggetti anche a campagne pubblicitarie seri sono beni di largo consumo sostanzialmente allora noi diciamo dateci anche questi prodotti una cinquantina da mettere nei nostri punti-vendita ma non soltanto in quelle alimentari
Pensi un bel negozio di tessile piuttosto che un negozio di percolato o di Elettronica che c'era un secolo occorre rinnovo in cui a disposizione dei professionisti
Che possano avere il mal di testa piuttosto che qualcos'altro in genere
Troverete si siano messe a disposizione questi questi prodotti
La logica della della concorrenza alle logiche del libero commercio solo queste sostanzialmente senta le faccio un'ultima domanda la prego una risposta anche un po'più breve si è parlato anche c'è il ci sono due scuole di pensiero anche un po'prima di questo decreto anche se in
Non non è previsto che sono da quelle che sono le anticipazioni sulle ritorniamo decreto sviluppo c'era questo scambio minore IRE poi queste e più IVA ora insomma non immaginate voi sarete al fondamentale contrari anche se poi ci sono uno delle stime che sono state diffuse a suo tempo qualche settima settimana scorsa la CGIA di Mestre che qui mostrerebbe questo comporterebbe dei vantaggi per le famiglie a basso reddito che risparmierebbero cinque
I cento euro l'anno voi siete contrari perché dipende da quanto meno stime e stiamo parlando anche segreto solo stima cioè se mi posso permettere di dire che l'abbia fatta e che non le nostre esperienze
Ed è quanto nel si riduce la prima aliquota dell'IRPEF che adesso il ventitré crescente
Cioè se c'è interventi o se scende a meno noi diciamo una cosa si conduca sulla quale siamo certa questa non è una stima cioè
Se ci fossero aumentate le aliquote IVA come era stato prospettato inizialmente dal quattro per cento al venti per cento
Per dieci per cento al venti per altre al venti per cento Cocco toccando prodotti come latte burro formaggi gli ortaggi
I saloni lo yogurt le uova eccetera eccetera sarebbe stato una catastrofe per i consumi
Non sarebbe stato una catastrofe anche con l'aumento delle aliquote IVA di un punto dal dieci all'undici
E dal dal venti al ventuno perché comunque si sarebbero seppur toccarti prodotti sensibili per il consumatori detersivi prodotti per la scalata abbigliamento cosa che non si possono fare a meno che non è antico
Insomma esattamente di cui non si possono fare a meno in un momento in cui i consumi delle famiglie reali in termini reali tengono conto di quella che alla riduzione del reddito sempre reale delle famiglie
E quindi in questo momento l'aumento delle aliquote IVA sarebbe stato un danno gravissimo
Se è ci fa piacere aver partecipato con determinazione a un'operazione di comunicazione nella quale rivendichiamo anche di avere avuto uno dei primi posti come comunicatore
E forse anche questo è servito a scardinare
Idee che dal punto di vista concettuale possono anche funzionare quando c'è un'economia in crescita cioè quella di trasferire arte della fiscalità dalle persone alle cose
Ma che in un momento decreti e sarebbero state delle che se portate ad esecuzione
Avrebbero provocato un avvitamento ulteriore dei consumi va bene
Grazie dottor Giovanni Cobolli Gigli
Allegra che a tutti e buona giornata