Cinema&cinema - "Venere nera" di Abdellatif Chechiche

Un saluto agli ascoltatori di radio radicale da Gianfranco Cercone
Assistere a uno spettacolo teatrale ripreso e raccontato da un film piuttosto che vederlo a teatro comporta un grosso limite ma può anche in certi casi presentare un vantaggio
Il limite è che in un fine duramente viene meno la presenza fisica dell'attore
Quella presenza da cui deriva credo il fascino specifico della rappresentazione teatrale
Però la macchina da precisa può mostrarci insieme alla rappresentazione teatrale le reazioni del pubblico e l'interazione tra
Lo spettacolo e la scena
A volte può dar luogo a un racconto più interessante di quello che si svolge senz'altro sulla scena
Ecco a mio parere su questa scommessa che si basa in gran parte Venere nera l'ultimo film di Abdellatif Kechiche che
Già autore è un regista francese già autore tra l'altro di un film di notevole successo almeno tra il pubblico del cinema d'autore era stato premiato anche al Festival di Venezia e si intitolava couscous
Lo spettacolo teatrale di cui si occupa il suo ultimo film è uno spettacolo per dirla chiaramente abietto
Una giovane donna nera sudafricana che viene detta appartenere alla popolazione degli otto in Totti
E che ha una caratteristica corporatura tot sa opulenta
Viene mostrato al pubblico all'interno di una gabbia
Viene fatta uscire agli ordini di un domatore come si trattasse di una belva pericolosa
Poi a colpi di frusta viene costretta a compiere degli atti di sottomissione
In conclusione dello spettacolo gli spettatori sono invitati a toccare le sue natiche monumentali
Ora questo spettacolo si è tenuto davvero nell'Ottocento prima in Inghilterra e poi in Francia nei locali aperti alla plebe ma anche nei salotti e Hristo Crati sci più esclusivi
La protagonista si chiamava salotti Batman
E in essi del suo corpo smembrato voi custodito in barattoli perché oggetto di studio degli andato misti francesi e gli studi
Per così dire di ispirazione Lombroso Diana
Sono stati restituiti al Sudafrica soltanto nel due mila e due sul precedente richiesta di Nelson Mandela
Allora dicevo dell'interazione tra lo spettacolo e gli spettatori ecco da questo punto di vista le descrizioni che offre il fine di Kechiche che
Sono molto sottili complesse
Che ci danno una sensazione di verità quasi di trovarci noi stessi tra queste
Sordi del cratere
Non riuscirò a dare conto di questa sottigliezza voterò tuttavia per esempio ecco dell'episodio che si svolge tra il di fronte al pubblico popolare inglese
Che nei convegni nel comportamenti forse in primo luogo negli sguardi di questo pubblico
Si colgono insieme all'irrisione al disprezzo nei confronti della donna mila che sono
Dritti ai prodotti del razzismo
Siccome qua anche delle emozioni che smentiscono qualunque pretesa di appartenere a una civiltà superiore
E cioè in primo luogo un aperto compiacimento sadico rispetto alle gesta del domatore
E poi nel momento di toccare il corpo della donna una frenesia incontrollabile che
Ci fa intuire che lo spettacolo serve anche come sfogo di una sessualità repressa
Ecco la descrizione sottile ma il senso è netto molto chiaro
Il selvaggio se c'è il pubblico mentre la protagonista nella sua
Storica sopportazione
Risulta
Tanto più consapevole almeno interiormente padrona disegni dei suoi spettatori
Quanto invece agli aristocratici parigini lo spettacolo della cosiddetta venne Riotta in totale è un pigmento che serve a ravvivare i sensi sposati dalle consuetudini libertina eh e anche Eurojust dice
In questo caso si tratta di spettatori vicini Bitinia raffinati pronti a commuoversi quando la ragazza inaspettatamente nel corso della performances scoppia in lacrime
Ma ecco questo è il senso dell'episodio ugualmente razzisti anche loro perché accettano con disinvoltura come un fatto naturale che una donna mira sia esibita e trattata come una belva
Insomma il tema del film ma evidentemente il razzismo dei bianchi contro i neri ma anche degli uomini contro le donne
Sì un rimprovero può essere di fatto è che si tratta di casi di razzismo
Patente clamoroso
Fin troppo facili da identificare ed al quale è anche facile dissociarsi mentre sappiamo che il razzismo e a volte un sentimento insidioso
Chi può insinuarsi anche in chi razzista non si ritiene per nulla
Ma in effetti a ben guardare il fin presenta un caso di razzismo più sfumato il caso dei difensori dei diritti umani che con le migliori intenzioni presentano uno spettacolo una querela contro lo spettacolo perché non si tenga più
Ebbene i film suggerisce il dubbio che costoro non abbiano capito nulla che cioè non abbiano capito che la protagonista dello spettacolo
Forse nomine soltanto la vittima
Ma neanche
L'autrice e la regista
In questo caso avrebbe io colpevolmente sottovalutato la sua coscienza e la sua volontà
Ricordo che il film di cui io ho parlato è un film uscito di recente sugli schermi italiani si intitola Venere nera diabete Latif Kechiche un saluto da Gianfranco Cercone