Incontri Riformisti 2011 - Alle origini del riformismo: Ugo La Malfa raccontato da Roberto Balzani - prima giornata

Come sempre
Quartiani cinica Astra in queste serate
No no va beh spero solo che
Pronto
Come sempre
Ci troviamo
Quella serata di venerdì ad affrontare
Un tema che dalla parte storico nel senso che andiamo a cercare attraverso personaggi momenti della vita della storia italiana
Dall'altra riflessioni sui contenuti che queste persone ci permettono
O ci provocano a dover recuperare
Questa sera
Abbiamo
L'orrore di essere qui col professor
Borsone
Balzani scusa
No non ho bevuto apposta
è il
Professore di Storia contemporanea
Studioso
Particolare di storia parlamentare dell'Italia da otto novecento ben un certo periodo della sua vita
Studioso di storia delle infrastrutture infrastrutture urbane
Grammi stazione locale dei servizi
Sul regionalismo culturale patrimonio culturale
Membro
Per un certo periodo di tempo fino al novantasette se i dati sono giusti dal Cisco Società italiana di studio di storia contemporanea
Ancora tuttora quindi i dati sono arrivati
Nel modo la Fondazione Spadolini
Nemo istituti di ricerca Carlo Cattaneo
Riviste
Pubblicazioni
Vanta un asse di pubblicazioni su alcuni temi uno che mi ha colpito un mi permetto dire questo quello del dei discorsi parlamentari di Giosuè Carducci
No pare
Beh professore di scuola tra un ignorante come me diesel cazzo mucca succeduto qual è allora sì è vero ha fatto tutto ove non mi sarei mai messo le gemelli però se non
Se non mi provocava questo tipo di recesso e così via
Ovviamente ne presenta le persone dimenticherò sempre verbale che alcune cose mi scuserà il professore
Di che parliamo questa sera
Nel libro di Enzo Collotti
Su
Fascismo e antifascismo in Italia aggiunto parlando del
Dell'idea di come si radicalizza né Italia creando delle contrapposizioni fossilizzare atte
Quasi addirittura
Maniche
Cito a certo punto però come si formano
Le parte Segretario
Essendo dice che
Gli eroi e poni mi
Delle diverse tradizioni delle culture politiche
E cita Gramsci Sturzo Nenni Einaudi e la Malfa
Quindi diciamo
Un personaggio che già viene collocato come fondatore di nome di idea
Di
Di un pensiero non semplicemente un personaggio che si colloca dentro in un periodo storico
Una piccola cosa che vorrei
Per iniziare
Poi chiedendo appunto l'aiuto approfittava professore per aiutarci a capire meglio
Non uso le parole sue per evitare
Parlo di la Malfa per evitare di far finta di scimmiottare
Dice se io chiamo la politica
E che l'ho sempre fatta ma che non sono un professionista della politica
Posso dare un apporto è in una certa conoscenza di alcuni problemi in una certa eccetera eccetera
Quindi mi sembra già una dimensione umana
Di
Voglia di fare ma coscienza anche delle proprie capacità e un'altra cosa che mi sembra
La pista dell'uomo cominciamo collocarlo così
In un altro punto
In una sua scrittori sono nati in Sicilia cioè in una delle terre depresse di quel Mezzogiorno
Di quel del quale questa democrazia continua a parlare senza pressoché nulla concludere
E poi
Ecco può cominciare ad invitarci a capire la persona magari poi entriamo nelle sue idee concretamente
Sì io volevo dottor ringraziando e natura augurando buona serata a tutti voi comincerei dicendo che
La
La il modo il momento in cui
Ugo La Malfa diventa
Il un personaggio pubblico rilevante all'interno dello spazio italiano cioè subito nel secondo dopoguerra
Ha un'origine molto particolare perché non siamo di fronte
Ha una forma di diciamo di legittimazione per via
Politica di scuola e di tradizione la marca la NATO nel mio novecentotre la sua esperienza politica prima era stata fatta con l'Unione
Democratica nazionale di Giovanni Amendola che era stato movimento giovanile liberaldemocratico che si era infranto contro il fascismo duramente dall'ira cominciato tutta la lunga traversata il fascismo per lui come per tutta quella generazione
E poi dopo era la ripresa era avvenuta all'interno della del nucleo fondatore del Partito d'azione
Di cui la massa era stato appunto uno dei e il leader da subito a partire dal mille novecentoquarantadue quarantatré quando il movimento prende forma
E Shelley esplicitamente questa nome di derivazione risorgimentale mazziniano che riportava
Sostanzialmente alla alla guerra patriottica di liberazione tagli Austria ci può sostanzialmente soprattutto qui nella nella Lombardia
E gli anni Cinquanta dell'ottocento
Ma
I vorrei
Precisare che questo processum che rende La Malfa un leader diciamo precoce all'interno della Resistenza tanto da farne insieme apparati
Diciamo uno dei trait d'union poi del grande movimento per questo movimento patriottico di organizzazione della rete insieme
Naturalmente la parte comunista questa componente azionista come sapete una delle più dinamiche
Salvo nel caso romano essere dal punto di vista militare completamente distrutta all'inizio del mille novecentoquarantaquattro quasi tutti i capi militari furono fucilate allertati alle Ardeatine
E rimase diciamo sul territorio romano la componente più politica
La componente invece vietare come sapete il Partito d'azione è quella che si trova poi soprattutto
Nella zona della del Piemonte le Vallette il gruppo di giustizia e libertà eccetera eccetera
Quindi stiamo parlando di quello prima di tutto l'altro e quindi quella è stata la la legittimazione politica iniziale che però non aveva avuto una matrice diciamo di di movimento precedente come nel caso per esempio di quello comunista sottotraccia La Malfa era
Diventato un tecnico del corso negli anni Trenta lavorando in Comit prima all'incirca operi italiana
E in questa fase la figura come ha dimostrato Paolo soldo sicuramente di riferimento dal punto di vista
Anche della formazione fu quella di Meuccio Ruini che come sapete è un personaggio assolutamente atipico dell'Italia fra ottocento novecento viene dal mondo radicale poi approda a questo esperimento debbo laburista
Che attraverso il quale arriva alla Malfa tutta una tradizione anche di di pensiero tecnico-amministrativo che era
Che l'attenzione al problema al problem
Ha diciamo all'attenzione problematica ai temi dello stato di l'organizzazione della vita amministrativa
Chi aveva che era tipica della cultura radicale di fine Ottocento e di inizio Novecento
E che poi era state completamente distrutta anche se durante il periodo fascista quindi se siamo di fronte a una personalità molto
Variegata come origine dal punto di vista della fisionomia politica delle fonti intellettuali questa persona
Che diciamo a una fortissima impronta patriottica democratica
Si inserisce nel mille novecentoquarantasei all'interno di un relitto politico che era il Partito Repubblicano che era un posto
I tassi scatenati che avevano sostanzialmente
Questa diciamo che portavano dentro questa cultura mazziniani intransigente catacombale che era sopravvissuta a se stessa nel corso della fine Ottocento dei primi del Novecento
E che poi soltanto alla vigilia della prima guerra mondiale
In virtù di questi giovani
Marchigiani Giovanni Conti e tu Carini si era trasformata in una cultura politica autonomiste fautrice di una sorta di federalismo dal basso di matrice Catania
Questo mondo che era un mondo minoritario ed era un mondo sostanzialmente che se leggete i diciamo
I resoconti dei primi congressi del mille novecentoquarantacinque quando ancora la Mafai previo dazione quindi non era marker mondo
Diciamo arretrato culturalmente in una maniera spaventosa perché sembra di leggere cose che potevano essere scritte nel mille ottocentonovanta al tempo di noi Giovanni Bovio nel mille novecento sono a questi
Quando andava bene sembrava di sentire Chislei ieri ecco questo voli e dice lei aveva già
Diciamo un avanzato per questo mondo
Ecco in questo mondo qui
L'arrivo di Ugo la Malfa e di Parri che come sapete mi quarantasei si sta colma Partito d'Azione intra non poi dopo dentro con un loro piccolo movimento dentro il partito
Repubblicano a un esperto assolutamente dirompente questo
Questi gruppi questo gruppuscolo risorgimentale sopravvissuta a se stesso di fatto
Viene contaminato da una cultura politica completamente nuova che naturalmente all'inizio non capisce assolutamente perché era un mondo che era assolutamente impermeabile
All'innovazione ed era sostanzialmente abituata a ripetere le cose diciamo le litanie del dell'vecchia tradizione post risorgimentale
E qui avviene una
Diciamo una fu un processo che veramente straordinario perché Ugo La Malfa riesce in qualche modo
A rendere la presenza del Partito repubblicano all'interno delle compagini De Gasperi anni in realtà come un elemento
Di assoluta innovazione politica cosa che non era prevista probabilmente neanche dallo stesso De Gasperi perché tutto quello che i repubblicani erano usciti a fare
Alla Costituente tramite Giovanni Conti era stato quello di inserire l'autonomia regionale come uno degli elementi insieme a una componente cattolica molto importante ma poi in realtà
Non c'era stato poi molto altro
E anche le figure di riferimento di questo movimento pensa Pandolfo Pacciardi che pure aveva avuto un'eroica stagione prima come volontario la Grande Guerra poi la guerra di Spagna diventato un eroi delle Brigate Garibaldi
è una figura sostanzialmente di politico tradizionale senza una vera e propria
Diciamo impostazione o un proprio rigore valoriale basti pensare che passa Pacciardi nel corso del quarantasette passa da una posizione frontista
Al Governo indirettamente con De Gasperi nel corso del quarantasette addirittura ministro la difesa e quindi diciamo fa un salto non una virata di centottanta gradi ecco questo in questo mondo arriva una persona che appunto non è un politico di professione
Che porta con sé una sensibilità tecnica notevole l'attenzione perché è in sé e per tutta una tradizione di pensiero che in Italia ancora non aveva
Quasi diritto di circolazione e che invece diventa come vedremo adesso non vorrei continuare perché se
Diventa invece una un elemento di innovazione totale per la vita per l'avidità Liliana
Vediamo se
Si sente abbastanza
No devo dire che
Voi già hai già tratteggiato quello che sono i suoi fondamentali perché dove spesso in diversi scritti ricorda ancora negli anni successivi peso che ha avuto l'esperienza del Partito d'azione su tutta la sua formazione
Ricordando Amendola come personaggio a cui è rimasto in qualche modo legato anche affettuosamente proprio come come personaggio questo però diciamo c'ha già portato a fare un salto successivo
Una notazione solamente che mi serve per provocarla ci poi di costo dei valori
Anche dalla politica di oggi cerco di collocarci anche così chi cito una frase sua
Nell'unica lettera scritto avendo la fonte appunto dice se il regime fascista è valso a mostrarci la disonestà di molti uomini politici è valso anche a mostrare quale forza morale ed intellettuale possiedono altri
è proprio e per ciò che noi giovani non disperiamo e guardiamo all'avvenire con fiducia cioè come dice abbiamo bisogno di figure
C'è un uomo che sembrava alcun vista di chi osservava come me alla televisione semplicemente freddo un po'di opera ma aveva assolutamente coscienza dell'importanza di maestro importanza di punti di riferimento
Allora tu adesso ha già fatto un salto sul discorso per esempio dell'esperienza Comit così
Ecco su questo tema perché poi sarà un elemento centrale di tutta la sua politica quello che economico
Quanti non domanda banale quanto è valsa l'esperienza come tema quanto quelle persone che in quel momento circolavano a formare quella Comit ha potuto generare per me una classe in Italia in quegli anni
E credo su questo tema La Malfa nel in questo in questa prima in questo volume è importantissimo che l'intervista sul non governo che l'intervista che rilasciarono ok negli anni settanta
Lo dice esplicitamente per me la storia è il frutto di energie morali cioè e questo è l'elemento che gli consentirà poi di aprire il cuore di questo mondo repubblicano tradizionalista iper tradizionalista che naturalmente
Fino agli anni Sessanta
Diciamo che lo sostiene senza capirlo poli fra una battaglia durissima per conquistare la leadership di questo minuscolo aggregato che il Partito repubblicano ma il fascino l'elemento di fascinazione di la Malfa
Che viene non viene compreso dal punto di vista tecnico ma viene invece percepito dal punto di vista
Umano si impatta etico empatico è questo elemento
Della diciamo delle energie morali che muovono la storia che era tipicamente poi apparteneva tipicamente la cultura risorgimentale insomma questo è e chiaramente questo elemento volontaristico profondamente volontaristico che una delle chiavi
Che poi anche quella che lo spinge a essere dentro il sistema di comunicazione
Dei partiti degli anni sessanta e fino agli anni Settanta
Una persona assolutamente contro corrente perché non dobbiamo dimenticare che oggi la polla figure di Ugo la Malfa sarebbe una figura impossibile dal punto di vista della comunicazione politica perché una persona che diceva cose sgradevoli prevalentemente alla televisione durante le tribune elettorali cioè dicendo cose terribili
Su quello che stava succedendo nel Paese sulla crisi economiche con analisi impietoso e che venivano fatte istantaneamente
E fatte durante le campagne elettorali
Cioè voglio dire è qualcosa che oggi diciamo un è il fuoriesce completamente dai canoni della comunicazione ma queste elemento
Diciamo così morale della dell'attività politica spingeva la Malfa adesso una persona così come era poi stata tutto questo questa generazione del Partito d'azione
Di uomini che appunto si erano diciamo consacrati a alla rivoluzione democratica come la chiamavano loro e cioè la liberazione dello straniero da un lato e l'al fascismo e alla rifondazione della Repubblica qui del alla fondazione della Repubblica
Il tema della Comit è importantissimo perché come come sarà evidente successivamente li si creano le relazioni fondamentali pensiamo a Cuccia pensiamo Mattioli e tutto il le relazioni fondamentali che consentono
A la Malfa
Di essere un uomo attivo all'interno del mondo finanziario economico italiano nel corso del secondo dopoguerra
La Malfa non proveniva da una famiglia inserita diciamo di borghesia buona del nord per cui
Pur avendo studiato a Venezia con Luzzatto quindi avendo
Si era laureato con Carnelutti insomma aveva sicuramente un cursus studio ormai di tutto rispetto ma non non era una persona
Che stava dentro il Circolo interno della finanza e dell'economia italiana l'esperienza di commi perché è un'esperienza
Fondamentale dal punto di vista anche della costruzione dello Stato come motore dell'economia diciamo nel corso degli anni trenta
è tuttavia anche quello che gli consentirà di stringere quei contatti fondamentali che nel corso della seduta parte successiva
Della della sua vita lo mettere un po'lor lo collocheranno in una posizione centrale all'interno del mondo economico
Di tre d'unione fra il mondo politico e il mondo economico finanziario italiano fra l'altro e parlavamo ieri sera con Giorgio intuendo Craxi e quelle relazioni
Cose che il resto del mondo politico ognuno ne intuisce o non vuole intuire penso a Sindona per esempio no che Daloui viene diciamo battezzato immediatamente
E mentre diciamo sfugge diciamo così al resto del mondo politico italiano fino anche un gran parte di libertà nella sua vicenda quindi si tratta sicuramente di una
Di un'esperienza assolutamente formativa poi naturalmente all'interno delle banchieri Zarate negli anni trenta e all'interno della di quel mondo di Beneduce Pluto Beneduce con il
Il ruolo delle delle banche di interesse nazionale cioè la Comit o l'Unicredito la Banco di Roma che avevano la funzione di
Far riprendere l'economia italiana dopo la grande crisi sicuramente
Si colloca lì una delle esperienze fondamentali cioè l'idea che lo Stato possa essere davvero una di queste molle dello sviluppo naturalmente all'interno di una logica
Non assistenzialistica ma rigorosamente produttivistica perché questo è uno degli aspetti che come vedremo caratterizzerà sempre
La posizione di la Malfa anche nei confronti dell'intervento dello Stato nell'economia
Chi mantengo un attimo
Su questi temi anche prendendo le però a specchio su o per l'aspetto sociale
C'è una
Una una sua citazione che mia sconvolto non tanto per contenuto ma per l'anno mi novecentoquarantacinque
Nei confronti della civiltà occidentale
Di una complessa civiltà i cui ceti sociali integrato non luminoso nell'altro
Si intrecciano l'uno all'altro in cui un operaio eh e non è un operaio
Un contadino è e non è un contadino un piccolo borghese e non è un piccolo borghese in cui una civiltà millenaria dall'impronta alla collettività in un confronto a questa realtà
Il socialismo non ha risolto il problema fondamentale
Il socialismo non è diventato idea di Stato di governo di rappresentanza di popolo di amministrazione di popolo
Ma c'è tutto sforna dalla parte
La tensione morale ma la critica anche nei confronti di un modello sociale e politico con cui ha sempre poi dialogato e combattuto per tutta la sua
La sua vita sì il come come sapete tutti uno dei grandi problemi di
I la Malfa e quello di
Di dell'apertura del del dialogo con le forze di sinistra prima con il partito sociali
Sta proprio partito comunista dopo l'inizio del centrosinistra organico comincia quasi subito il disincanto nei confronti del Partito Socialista
E già dal mille novecentosessantaquattro Santa cinque si apre la fase di dialogo con il Partito Comunista quella con Ingrao i famosi in coda e con Ingrao con Amendola e che poi porteranno alla alle posizioni diciamo di la Malfa del settantasei
E della siamo prima del Moro la Malfa del Governo ma oramai settantaquattro settantasei poi dell'apertura degli ultimi degli ultimi anni la sua vita La Malfa muore nel mille novecentosettantanove
Il la questione qui eh effettivamente
Diciamo dal la dalla massa interpretato in un senso
Non di di unioni sicuramente non in chiave classista questa evidente in questo diciamo risolve diciamo ritorna una anche questo un refrain di tipo risorgimentale
Così su Mazzini aveva detto che le parole operaio borghese in realtà rappresenta un delle funzioni nella società era questa una visione tipicamente ottocentesca e queste classi sociali secondo lui erano elementi che poi all'interno di un quadro di sviluppo di questa medesima società potevano cambiare e questo era l'elemento che
Lo stesso la mappa poneva l'attenzione negli atti degli anni quarantacinque dice guardate che la nostra società
Quello che va in direzione di uno slittamento delle posizioni sociali le famiglie generano genereranno
Figli che non faranno i mestieri dei padri e noi ci troveremo a dover gestire una società molto più mobile e quindi all'interno della quale il problema sociale sarà un problema diverso e nullo
Esplicitava così con una sorta di
Teoria del marginalissimo sociale ci sono dei bellissimi discorsi che fa
Negli anni Cinquanta e poi riprende anche eccessivamente dice proprietà dove dice io vengo da una terra di dolore e il grado di di civiltà di un Paese si vede da coloro che stanno peggio da come vengono trattati coloro che stanno peggio per cui
A me interessa la condizione sociale dei braccianti della Pianura Padana o dei giornalieri delle Puglie piuttosto che della Sicilia perché
Dal loro grato di vita si capisce se questo Paese va avanti oppure non riesce a produrre dei risultati quindi
Questa sensibilità sociale è declinata non in senso classista
Ma declinata nel senso di ciò che riesce a fare uno Stato moderno per fare come dire salire la componente più marginale della comune della della società
Che è poi alla fine un problema tipico anche della ovviamente il socialismo il comunismo non è che sia diverso come
è semplicemente la chiave la chiave di lettura complessiva ma diciamo l'impulso morale era sostanzialmente identico non c'era una grande differenza
Questo elemento ritorna poi anche successivamente
Ritornerà successivamente anche sul terreno e lo vedremo magari meglio sul terreno dell'accesso i consumi
Che sarà una delle grandi questioni sulla quale si gioca il dissenso di la Malfa negli anni Sessanta tanto nei confronti del sindacato quanto nei confronti di Confindustria e cioè
L'idea che uno Stato che incomincia veramente ad accumulare
Per la prima volta nella storia unitaria in maniera significativa
A quel punto deve decidere se
Redistribuire direttamente per il consumo individuale oppure se attraverso una politica di moderazione salariale e una politica dei redditi
Mantenere queste quote di ricchezza per grandi interventi sociali no per interventi nelle scuole sanità nelle nelle
Delle infrastrutture questo è il punto o è un problema perché c'era Pasquale Saraceno c'era già un pezzo di democrazia cristiana che ovviamente era assolutamente su queste posizioni ma il tema di la Malfa che la Malfa porremo brutalmente era voi non potete dare
Nello stesso tempo all'operaio la seicento e delle scuole degli ospedali moderni bisogna che noi decidiamo se il tempo dell'accesso al consumo individuale lo possiamo differire
Per riuscire attraverso questa accumulazione che abbiamo fatto se riusciamo a modernizzare il Paese nella sua base infrastrutturale e poi passare
All'epoca come la chiamavano allora la chiamava anche lui dei consumi affluenti questo è un po'una delle grandi questioni che Chicchi muove l'azione di la Malfa e naturalmente su questa posizione Louis si scontra
Duramente col sindacato perché la politica se l'area del sindacato secondo lui va contro gli interessi della modernizzazione del Paese perché volendo Trasped trasferire subito la ricchezza sul salario
Prima di aver fatto i consumi collettivi rischia di determinare l'arretratezza del Paese rimedio Peri questa è l'analisi che poi un'analisi cioè su qua sulla quale come dire
Effettivamente poi un pezzo d'Italia rimasti indietro questa era una delle questioni
Che però ricco ritornava sempre sul tema del che cosa vogliamo che sia questo Paese nella sua componente più marginale ecco che cosa serve per fare crescere quella componente marginale della della società
Ovviamente i temi tutti si intrecciano e diventano uno allegato all'altro
Avanti indietro sempre su un tema
Allora
L'abbiamo di fronte una persona che aveva come passione in qualche modo la sua Italia una visione del di questo Paese che dovrà diventare qualcosa d'altro rispetto a quello che era
A volte con delle idee perfino o
Solitarie tanto che lo stesso Bruno Visentini al tre agosto Giancola E quarantacinque quindi sta operando quasi agli albori
Dalla nostra vita ma che già
Averlo posto queste premesse dice stai attento che ti trovi Solazzo queste cose
Ma lui
è Fontana toh su tutte le idee molto precise esso
La società italiana cioè si stratificano secondo non solo posizioni territoriali
Ma secondo epoche storiche per cui noi abbiamo in questa società fenomeni di economia e di organizzazione sociale moderna accentuata
Fenomeni di arretratezza sociale
Fenomeni di cultura arretrata noi abbiamo posizioni sociali differenziati sia insignito in seno al proletariato si insinuano purché si avanzata cioè i piani in cui si svolge o si è svolta la vita della società italiana non sono armonici
Analisi ma anche preoccupazione costante di questa cosa qua che poi
Bello prova perché qui poi dopo ci arriviamo l'altro passo che già l'aria si qui è diciamo bisogna
Fare appunto una pensare anche appunto alla fine la formazione di la Malfa che viene dal mondo del Mezzogiorno il
Diciamo il Mezzogiorno d'Italia
Aveva conosciuto nella dell'ultimo a negli ultimi decenni del Novecento e fino al mille novecentodieci
Una clamorosa sconfitta economica no perché et si era svuotato di milioni di persone anche non solo perché per le politiche del Governo ma perché nel nostro Paese passa
Una faglia della prima globalizzazione la prima prova di inflazione quella della seconda rivoluzione industriale
è
Fatta di due elementi questa grande rivoluzione dei trasporti soprattutto marittimi che consente di trasferire derrate alimentari a basso costo
Che distrugge tutte le economie di sussistenza del centro e del sud Europa determinando la grande migrazione trans oceanica di decine e decine di milioni di persone
E dall'altra parte la grande espansioni invece dei nuovi settori industriali il siderurgico l'elettrotecnico il chimico
Che fanno sì che ci siano invece delle Nazioni che vanno avanti non la Germania il Giappone e sappiamo in Italia il triangolo industriale che decolla la fine dell'Ottocento e quelle la componente della società italiana
Che è stata ben Tron la globalizzazione oggi noi abbiamo un Paese che sta fuori diciamo da questo processo che ha il problema col che percepisce il problema collettivo dell'inserimento
Nella nella nella sfida mondiale dobbiamo pensare che la fine dell'Ottocento è come se il Paese fosse attraversato da una linea un pezzo sta dentro la seconda rivoluzione industriale un pezzo per sta fuori
Contro queste queste vite e vento che è un evento di portata mondiale le politiche di governo prima
Liberiste poi protezioniste un certo punto riescono a fare praticamente niente cioè dello strumento
Che ha a disposizione lo Stato cioè è uno strumento ridicolo alla fine l'ottocento e quindi il Paese viene spaccato no ancora più profondamente
Di quanto non fosse accaduto Dean fosse già nel mille ottocentosessanta mille paradossalmente il miglior centosessanta
Il Paese era molto meno differenziato rispetto a quello che sarà nel mille novecentodieci perché nell'ottocentosessanta l'arretratezza era generalizzata arrivava sosta sì al mente fino alla Pianura Padana per cui come dire c'era un'area molto più vasta è quando arriva la seconda rivoluzione industriale che spacchi il Paese a metà
Allora il il sud si perde completamente
E mentre il Nord da solo con quel pezzettino e voluto riesce a portarsi dietro tutto il resto del Paese come ricchezza prodotta e abbiamo questo boom cosiddetto giolittiano
Che una fase di accumulazione diciamo sostenuta quale non si era mai avuta nella nella vicenda storica del Paese
La la Malfa
Conosce perfettamente questo elemento diciamo e si rende conto che
Il tema sarà nel dopoguerra riuscire a ricomporre questa faglia naturalmente quali sono gli strumenti per poterlo fare ci vogliono degli strumenti di tipo internazionale cioè ci vuole una collocazione internazionale
Del Paese che lo consenta perché la seconda rivoluzione industriale era stato un processo internazionale che il Paese aveva bene ovviamente subito imprime una parti di cui aveva
Ricevuto vantaggi in un'altra altrettanto doveva capitare nel dopoguerra e la sua idea qual è è sostanzialmente l'idea della liberalizzazione degli scambi
Nel mille novecentocinquantuno cioè inserire l'Italia all'interno di un mercato aperto
Per riuscire a far sì che diciamolo il tutte le componenti vive della società possono in qualche modo beneficiare di questa spinta
Che è una spinta diciamo di enti di sviluppo così almeno lui la sperava lui la pensava in questi termini perché proprio in quel mille novecentocinquantuno in virtù dell'atto unico del cinquanta si era creata la Comunità europea
Il carbone e dell'acciaio e quindi il problema storico dei costi e le materie prime che era stato uno dei classici elementi che avevano condannato la posizione dell'industria italiana
Ad una sorta di retroguardia per molti molti anni si pensava potesse essere superato
Quindi liberalizzazione degli scambi e creazione del mercato europeo
Regolato attraverso non dimentichiamolo l'Alta Autorità
Perché rispetto alla alla visione diciamo chiamiamola così liberista in realtà l'idea di coloro che fondano la le Comunità europea la Comunità europea del carbone e l'acciaio
E quello di creare di realtà un buco di governo
Il Governo reale della circolazione delle materie prime che deve essere propulsivo poi all'intero sviluppo dei sei Paesi che vi aderiscono cioè l'Italia la Germania
Scusate visibilità e la Germania la Francia il Benelux no questi sono i primi Paesi che e di riscontro
Questa è la prima fase è la prima fase la primissima fase che vede praticamente la Malfa
Avete tutti ostili perché né Confindustria volevo industrie protetta come prima e sono tutti contro quasi tutti contro e naturalmente all'altra parte
C'è la preoccupazione che lasciare un Paese diciamo da poco uscito dalla guerra all'interno di un mercato così allo sbando dentro un mercato internazionale possa essere dici in qualche modo
Pericoloso
E qui bisogna dire che dobbiamo tener presente una una sorta di fortuna del Paese e anche che anche la fortuna della nostra Costituzione la nostra Costituzione è fatta come sapete di una parte
Diciamo di di di di diritti fondamentali poi c'è la parte ordinamentale ma c'è anche la cosiddetta parte programmatica quella che Calamandrei chiamava la rivoluzione promessa eccetera eccetera dove
C'erano tutti i famosi diritti sociali che erano la parte il portato della tradizione dei partiti politici di massa no che si erano formati nel corso dell'ottocento
La Partito Socialista il Partito movimenti cattolici movimenti di emancipazione e avevano trasferito dentro la Costituzione cui quei principi questi elementi
Ma naturalmente nessuno sapeva come realizzarli né se sarebbero stati realizzati
Ora
Il con il boom economico e con la costruzione di un sistema industriale anche grazie al Piano Marshall che consente all'Europa sostanzialmente di fare due cose liberalizzare i consumi quindi io liberalizzare scusate gli scambi quindi creare il libero mercato
E redistribuire poi reddito attraverso il welfare questi due elementi che diventano i pilastri di fatto della economia sociale di mercato
C'è una sorta di inveramento della Costituzione cioè nel corso di trent'anni quelli che erano i gli articoli programmatici della Costituzione
Come per incanto diventano veri
Ma non diventano veri perché i costituenti avessero immaginato
I tassi di sviluppo del paese del mille novecentocinquantotto cinquantanove sessanta Santa due perché il Paese non li aveva mai visti nella sua storia precedente come d'altronde un pezzo delle della dell'Europa occidentale
Diventano veri perché sono il desiderio di una cultura politica che incontrandosi con la realtà europea
Materiale delle comunità e la della CEI poi
E poi della successive politiche europee degli anni Cinquanta e Sessanta consente effettivamente attraverso questi tassi di crescita e la redistribuzione che ne consegue
Di realizzare
Quel successo e questo secondo me è uno degli elementi per il quale la nostra Costituzione è così longeva
Perché è una l'una è una Costituzione che ha
Diciamo consentito di
Rispettare ciò che ha promesso cioè a dentro di sé una sorta di sogno che si è avverato cioè tutti per cui gli italiani la sentono come un pezzo
Quasi di appropriata sostanza di crescita delle delle famiglie no della vita collettiva
Ebbene
Il
La Malfa eh uno di quelli che crea le premesse per questa situazione questa realtà senza la liberalizzazione dei mercati
Non ci sarebbe stata l'inserimento dell'Italia all'interno di questo sistema e quindi non si sarebbero create poi le condizioni per la seconda stagione
Che è quella della redistribuzione che come sappiamo avviene con il primo centro sinistra
All'inizio degli anni Sessanta all'inizio degli anni Sessanta impone
Quindi
Possiamo dire che La Malfa è uno degli artefici di questo sistema naturalmente La Malfa non nel cinquantuno non poteva immaginare la crescita degli anni Sessanta teniamo presente che se voi vedete i resoconti delle Camere di Commercio locali o delle banche locali italiane degli anni cinquanta sessanta
Nelle persone diciamo i ceti dirigenti del Paese il registro la crescita
Ma nulla non ci credono
Cioè non non credono che sia possibile loro si aspetto noi il ciclo cioè penso uno tutte persone che sono nate e hanno visto la crisi del ventinove penso che ci sarà la fase
In cui poi si scende e quindi che bisogna cercare di non investire di creare invece di ma mantenere mettere fieno in cascina
Non esagerare con i crediti all'impresa e
Tutto queste accuse salvo poche realtà illuminate queste la revoca purtroppo è la realtà del Paese cioè
Cioè c'è un ceto dirigente che non crede a quello che vede salvo una minoranza illuminata appunto di cui fa parte
La Malfa un pezzo del modo socialista un pezzo del mondo cattolico
E insieme e qualche altro intellettuale sparse naturalmente ma anche qui comunista e da altre parti
Del Paese che ti invece capiscono che lì si determina un processo di cambiamento strutturale
Per cui nulla sarà più come prima e qualunque processo anche poi
Di fermo di blocco di quel porto di quelle di quell'evento comunque non riporterà il Paese alle condizioni precedenti il grande pubblico
Ma
Già qui ci emerge un segnale interessante cioè una politica che pure essendo minoritaria però riesce a dare comunque al Paese un'idea uno scenario su cui poter camminare
E non semplicemente succube di quello che sono i poteri forti tra virgolette o consolidati che riescono a determinare le cose
Faccio un salto velocissimo perché voglio arrivare a un tema che invece mi piacerebbe affrontare pochino più lungamente
In un'intervista sui cent'anni di Unità d'Italia tocca una serie di temi
Che mi sono qua
Quasi comune Frank così autonomia l'autonomia locali
Libertà costituzionali ma contro non contrapposte ma configurate all'interno di un'autorità dello Stato senza che diventi autoritarismo una buona con la preoccupazione se lo Stato ci deve essere ma attenzione non
Il costume degradato
Lo sviluppo economico quasi come se fosse proprio un martello che un'ossessione così e l'incapacità di essere Paese
Quello che mi sembra prudente importante di tutti i suoi scritti tutti i colleghi per i documenti che sono riuscite e quelle che io
Modesti immodestamente sono uscito perlomeno a recuperare
Eccher fonte a tutto su riflessioni però non semplicemente cioè non è l'intuizione buttata lì con un suo scritto ma cerca di ragionare così e per esempio il problema
Del mondo moderno parlando tra Stato mercato così diploma del mondo moderno almeno per quel che riguarda l'Occidente non è di contrapporre l'economia di mercato all'intervento dello Stato
Ma di considerare i due fattori come l'anno e di una forbice che solo esistendo entrambi fanno esistere la forbice
L'economia di mercato non ha senso senza una politica di direzione illuminata che nazionale dello Stato mentre l'intervento dello Stato non avrebbe senso almeno in Occidente senza l'esistenza di un'economia di mercato
A
Qui c'è
Tutti i fondamenti proprio di
Lo sforzo suo di politica economica di ieri di riuscirà pensare allo sviluppo perché solamente di parte anche se ovviamente alcuni strumenti non c'erano ma
Senza però mai mi sembra cadere nell'idea che
Siccome lo Stato poi però non riesce a venirti dietro perché blocca compagnia bella vado al puro liberismo
E questo ci porta poi dopo invece il fenomeno di questi giorni
Poco anche oggi anche nonché etici e spiegava come fare giochini Corsica di tenersi in piedi da
Pensi che un ritardo bisogna dire che per quanto riguarda la la struttura dello Stato La Malfa come come qualcuno forse voi ricorderà era una
Legato a questa idea di una struttura amministrativa
Molto meno pesante della bardatura ereditata dallo Stato unitario monarchico centrato liberale prefettizio tant'è vero che
Va la pena di ricordarlo nel mille novecentosettanta quando vengono fondate le Regioni è il primo dice va beh e allora
Chiudiamo le province le persone che lavorano Lille trasferiamo dentro le Regioni e così abbiamo e poi dopo le Regioni autonomamente si organizzeranno
Tutti gli enti intermedi che erano di cui hanno bisogno per andare direttamente a contatto con le comunità locali e questo per dare l'idea
Di una visione che si oggi praticamente sembra prevalente nel tessuto
E i cittadini italiani non della classe politica italiana naturalmente che è assolutamente contraria ma e il senso comune trasversale del dalla testa la sinistra è quello invece di
Di andare a queste forme di semplificazione e
E questa è una cosa che lui aveva già immaginato fin dal mille novecentosettanta
La il ruolo dello Stato Ivo dello Stato è nella nella cultura Manziana un ruolo assolutamente centrale all'interno anche dello sviluppo economico
Per alcuni motivi dunque il primo motivo è sicuramente quello di una sorta di visione pessimistica di la Malfa nei confronti
Delle diciamo capacità sociali degli individui attivi sul mercato come imprenditori
Che di riuscire a creare poi
Una sorta di
Mercato regolato automaticamente c'è una sorta di pessimismo nei confronti proprio di una
I medici perché di tipo quasi antropologico che risale a una lettura dell'altra storia d'Italia
Come necessità di in qualche modo neutralizzare il Guicciardini ISMU profondo che c'è negli italiani e che può essere fatto solo
Attraverso uno Stato di illuminati questa visione anche illusioni illuminista diciamo di la Malfa i quali hanno riescono a produrre
Una guida dello sviluppo che corregge
All'interno del mercato quelli che sono i tentativi
Diciamo fatali di barare che ci sono dentro la comunità degli imprenditori
Quindi questo è il primo punto per fare questo ci vuole però uno Stato
Che abbia una classe dirigente soltanto una classe politica ma una cassetta etniche di Grado elevatissimo e questo è uno dei grandi crucci dei grandi problemi cioè quello di costruire
Così come l'UE è stato un fondamentalmente un uomo formato
Dentro le strutture tecniche di studio della dello Stato all'interno delle banchieri Zarate
Così negli anni trenta che la la nascita di una vera e propria tecnocrazia nazionale la prima vera grande tecnocrazia di cui il Paese riesca a dotarsi dopo il tentativo fatto da Giolitti all'inizio del Novecento questi sono i due
E le mie due fasi
La Malfa è convinto che lo stato dei a proseguire su questo c'è debba esserci soltanto un soltanto un atto di un ceto politico all'altezza ma nello stesso tempo ci devono essere ben tre ministeri dei centri di studio
Dentro le banche degli istituti di studio che siano in grado di leggere la realtà sociale
E quindi di guidare il processo di sviluppo
Questo è il punto centrale quindi una una dimensione culturale della classe tecnico amministrativa burocratica
Che per la Malfa è un'assoluta necessità e in effetti possiamo dire
Con gli anni che va agli anni Cinquanta agli amici interisti e gli anni Sessanta
Anche all'interno di strutture come la Cassa per il Mezzogiorno e anche all'interno di strutture
Diciamo come le la Banca d'Italia e altri e diciamo uffici come la programmabilità il suo Ministero del Bilancio quando fa formula nota aggiuntiva nel sessantadue
Si dotano di un'élite non banale i tecnici
Che diventeranno poi in parte anche professore universitario insomma che sono in affetti diciamo il
L'asse portante di questa
Di questa nuova di questo nuovo ceto diciamo potenziale di guidare lo sviluppo italiano
Che però naturalmente si stimi inevitabilmente può essere diciamo
Una diciamo un gruppo assolutamente autoreferenziale naturalmente deve avere l'appoggio la politica perché da solo naturalmente non ce la può fare
La Malfa vede diciamo che il centrosinistra come voi sapete è uniti primo centro sinistra
Fa tutte le riforme prima di diventare organico non questa che colgo il famoso Governo Fanfani sessantadue sessantatré con l'appoggio esterno di socialisti dentro c'erano i socialdemocratici repubblicani quel Governo lì
Se voi prendete un librettino pubblicato da Garzanti per le elezioni del sessantatré che si intitolava centro-sinistra sessantadue
C'è l'elenco di tutte le cose che vengono fatte da quel Governo Fanfani lì la nazione esazione energia elettrica lamenti unificata
Il tentativo di sullo sulla legge dei suoli che poi non va a buon fine c'è tutto bene il programma del centrosinistra realizzato
In buona parte sta in quei pochi mesi di Governo poi dopo l'elezione del sessantatré si fregia il primo centrosinistra organico uno con Moro e l'idea di la Malfa perché benissimo adesso queste cose
Mettiamo il turbo perché finalmente abbiamo la maggioranza organica di governo che quello che non siamo riusciti a fare nella nella prova generale
Possiamo finalmente diciamo portarla termini adesso in realtà incomincia subito in realtà il freno anche perché si scontra con la congiuntura
Della con una politica diciamo con una battuta d'arresto lo sviluppo che proprio coincidente per sfortuna perché c'è anche la sfortuna
Nella vita dei Governi naturalmente con nella congiuntura del sessantaquattro che è una congiuntura negativa
Che fa tirare il freno a tutta la politica di programmazione e a quel punto diciamo si blocca il processo riformatore si blocca
E quindi quel programma non non riesce andare avanti e lì naturalmente il ruolo dello Stato in questa programmazione era naturalmente assolutamente centrale era la gran il grande regolatore
Di un sistema di mercato maturo che stava crescendo ma che aveva bisogno diceva la Malfa di regole
Poi c'è l'aspetto
Diciamo morale barra
Del moralistico anche
Della fase finale della vita di la Malfa degli anni Settanta cioè nella stagione del terrorismo sostanzialmente e anche nella stagione di quella che lui ritiene la fase della decadenza in qualche modo dei costumi che avevano portato la generazione del dopoguerra al I successi degli anni Sessanta Settanta che essi traducono in questa questa sorta di grande diciamo battaglia per l'austerità no che in che nella quale trova la Malfa una una sorta di empatia spontanei con Berlinguer questo che sono gli anni
Del mille novecento settantasei settantasette settantacinque stanza settantasette
E che culminano nel caso di la Malfa con la battaglia contro la televisione a colori
La telecontrollo terrà conto la televisione a colori che oggi appare una cosa diciamo assolutamente assurda una simile battaglie perché l'unico sosteneva non era non andava molto lontano che con
Il la televisione a colori la spinta verso i consumi affluenti sarebbe stata potenziata
E quindi si sarebbe permessa ulteriormente quella
Ultima chance
Di riuscire a dirottare i consumi dal settore individuale settore collettivo
Perché le persone guardando la televisione a colori avrebbero pensato che la realtà quello che faceva e della televisione era da Piera vero no mentre col bianche nero c'era sempre il frutto di una rappresentazione
E quindi che questa sorta che poi il fondo è quello che è poi se vogliamo e anche successo e quindi che bisognasse in qualche modo frenare questo processo anch'e questa era una visione
Illuministica se vogliamo della della realtà totalmente agganciata una visione anche Calvin Istica della funzione del Governo
Che però diciamo ha una sua
Ci fu un suo fondamento poi nei processi di organizzazione del consenso di spinta al consumo che c'è stato poi effettivamente negli anni negli anni successivi
Quindi come vedete un personaggio molto molto particolare veramente molto molto strano molto particolare e decisamente poco comune e diciamo non classificabile in qualche modo nel panorama italiano
Proprio per andare a un altro punto capite che l'unico fondamentale poi dopo anche grazie al tempo vediamo come riusciamo andare avanti anche per farti reggere previsto che un certo orario non vorrei stancati troppo
Leggo due pezzettini che sono collegati che partono un po'del culti vetture flessione di questo battute questo piccolo intervento
L'avere cumulato nell'autunno caldo la politica di rivendicazione in senso tradizionale con una politica di riforme egualmente tradizionale
è stato uno degli elementi determinanti della seconda crisi economica cioè per due volte noi abbiamo constatato che questa maniera di condurre da sinistra
Dai sindacati operai un'azione per le riforme del meccanismo di sviluppo
Ah effettivi contrari a quelli che si vogliono ottenere
Nel senso che produce non una riforma del sistema ma la crisi del sistema economico
Salto subito perché poi
Dopo qualche anno se arriva in qualche modo a a un'altra crisi e quindi al
Questo nel sessantotto che in qualche modo Fini cominciavano a sessantaquattro con la crisi quindi portava a quelle rivendicazioni
E saliva a
A studiare quali strade un certo punto lui
No asperità
Non è solo un fatto economico ma una scelta ittica che dimostra la capacità di una comunità nazionale di prendere coscienza dei suoi problemi
Questo è il punto di incontro tra me e Berlinguer
Il suo è uno sforzo meritorio proprio perché tenta di dare a grandi masse di lavoratori il senso etico di una sfida che deve saldare il nord al sud gli occupati e disoccupati giovani agli adulti
Quello che fosse il PC non coglie è che l'austerità corrisponde alle ristabilimento di un momento creativo del capitalismo che va orientato ma non mortificato
Ad un recupero di valori protestanti riforme Manti
E non stiate non certo cattolici
Questo quest'ultima è quello che si diceva prima circa
La questa questa visione molto impatti caddi fra Berlinguer e e la Malfa
Circa la prima cioè che il primo tema
Becco bisogna dire che poi la politica dei redditi dirà cosiddetta poi di capire carenti di la Malfa concepita per gli anni Sessanta
Come una politiche necessarie nella fase di accumulazione veloce della della ricchezza da parte dello stato della dell'iter il sistema Paese
Viene accettata di fatto come
Da tutte le forze politiche e compreso anche il Partito Comunista nell'Inter seconda metà degli anni Settanta
Quando ahimè non c'è una una ricchezza cumulata da redistribuire dove c'è da scegliere fra i consumi collettivi consumi
Individuali ma ci sono delle perdite da redistribuire cioè e il peso diciamo
Dei costi indizio di un sistema che si sta in Ballando che deve essere in qualche modo redistribuito e lì la politica dei redditi per cioè a un altro significato cioè paradossalmente
L'uso diciamo di tipo retorico che si fa della parola politica dei redditi
In realtà negli anni Settanta dei contenuti diversi rispetti acque rispetto a quello che avrebbe dovuto avere negli anni Sessanta quando era possibile realmente produrre quelle scelte
E in quei termini bisogna dire che La Malfa si rende conto dopo la prime crisi petrolifera del mille novecentosettantatré
Poiché non vedrà la seconda cioè quella del settantanove cioè quella iraniana che ancora più pesante perché moltiplica per quattro rimpallo il valore del prezzo del petrolio quindi non abbiamo una prima battuta d'arresto dopo il settantatré quando il prezzo del petrolio schizza in alto dopo essere rimasto sostanzialmente stabile per venti anni circa vincerà diciamo dalla fine della seconda guerra mondiale in impone
Poi c'è
Una questa fase genera crisi
Lampo diciamo che ci sono due percorsi un percorso conclusivo delle riforme delle grandi riforme del centrosinistra che sono
Quelle che La Malfa cerca di fare insieme a Moro nel Governo mora mal festante quattro settantasei settantacinque più quello che
Arriva sostanzialmente alle liste nel settantasei
E che portano al sistema sanitario nazionale cento il call quindi con i grandi diritti universalistici diciamo così garantiti che è il processo di realizzazione diciamo del sogno costituzionale ma abbiamo questa grande stagione no di welfare
Di politiche di welfare che cominciano negli anni alla fine degli anni Cinquanta con Fanfani
E vengono diciamo arrivò in fondo con il compromesso storico con la stagione del compromesso storico e si chiude la stagione realizzativa del programma della Costituzione diciamo così della famosa poco costituzione della rivoluzione promesse
Poiché
Villa per per La Malfa e la questione diventa
Quella della quindi da un lato c'è il la realizzazione di questo di questo grande progetto che però la Malfa metteva in connessione con una poli e di moderazione salariale diceva ancora una volta noi vi diamo dei diritti da un lato tra lo Stato si fa carico di spese collettive
Però dall'altra parte non possiamo
Diciamo compensare le perdite di potere d'acquisto subito perché il Paese in questo momento non non ce la sta facendo
E il tema per La Malfa come sapete l'ultimissimo La Malfa è quello di inserire
L'Italia dentro il Sistema monetario europeo che viene infatti votato nel settantotto alla fine del settantotto in pochissimi mesi prima
Che la Malfa poi muoia che
Il tentativo di agganciare di fatto la valuta alla a tutte le altre dell'Europa in quel momento stabilendo delle bande di oscillazione
Per incominciare a porre un argine alla diciamo all'inflazione
Porta di capacità programmatoria da parte dello Stato poi sappiamo tutto questo che cosa produce invece negli anni ottanta la scelta soprattutto fatta
Da Carli e da Craxi che è quella di creare il debito pubblico per traslare sulle generazioni successive
I costi della spesa pubblica anziché
Frenarlo lì a priori come invece
Era stata l'idea di la Malfa nel settantotto che lui l'idea dell'entrata nello SME la vedeva poco appunto come un atto di responsabilità collettiva dicendo poi con quello
Dobbiamo tirare il freno diciamo della spesa pubblica abbiamo realizzato le grandi riforme
Adesso dobbiamo in qualche modo pensare a rimettere in sesto l'economia in una fase in cui il costo e le materie prime è schizzato in alto e non riusciamo più a essere competitivo
Questa è un e lì bisogna dire nel per lo smercio il Partito comunista non lo segue come sappiamo perché vede le entrate dello SME come
Una ripristino di norme che portano in qualche modo a contenere la pressione sa dei salari diciamo e quindi lo vede come un fungo offre in oggettivo a cui quindi non non aderisce a quello
E però dopo diventeranno tutti i partiti la scelta del partito della spesa pubblica degli anni Ottanta poi dopo in realtà come sappiamo
Proporranno la questione all'inizio del decennio successivo cioè al dice all'inizio del decennio novanta quindi
Possiamo dire che la Malfa intuisce alcuni di questi grandi problemi non sa come risolverlo perché in quegli anni di crisi nel settantatré tutti i Paesi d'Europa a parte l'Inghilterra provarono a fare politiche espansive della Spesal poi politiche invece diciamo invece più di contenimento uccelli le girarono praticamente tutte perché nessuno era in grado in quel momento di agire e in una condizione come quella che si era che si era creata in Europa dopo
La crisi del mille novecentosettantatré la guerra del Kippur e l'aumento del costo del petrolio
Uno mi piacerebbe
Non è questo la serata perché se no i tempi ci porta provvisoria ritornare un attimo sul sessantatré perché
Lo scontro che ci fu in quel momento in quegli anni
Anche nei confronti dello stesso La Malfa da parte della Confindustria
Dalla parte dimostravano una incapacità della stessa industria di capire
Lo sforzo invece che lui faceva per cercare di
Porre uno Stato capace di essere motore non di essere
Mongitore della della dell'attività vita economica
E quali sarebbero state quali sono stati gli effetti che hanno poi dopo è la crisi cioè lo spostamento di capitali clandestinamente all'estero che quel voto sono rilevati poi negli studi successivi dello stesso la Malfa
Vorrei
Portarsi invece adesso la chiusura il tornando un attimo l'uomo
Perché
Le sue valutazioni
Sono sempre state da una parte di pessimismo valutativo ma dall'altra parte
Di ostinata ostinato ottimismo verso il futuro volevo chiedervi di aiutarci un attimo anche un processo a vedere un attimo il futuro leggo l'ultimo pezzettino
Io ho un'esperienza politica di oltre trentacinque anni diceva
Svolta per la maggior parte del tempo in periodo clandestino e sempre su una posizione democratica
Poi forse questo punto nel corso di questa mia ormai troppo lunga attività politica
Ho visto frantumarsi infinite energie morali di natura democratica sostituite da infinite ambizioni desideri di potere spregiudicatezza indifferenza verso la corruzione la degenerazione della vita pubblica
Il consuntivo di quello che è stato perduto è troppo grande perché io sia ottimista in genere
Perché io sia ottimista di fronte a situazioni che ho sperimentato e più conosco la consistenza
Posso attendere un atto estremo di consapevolezza politica ma non più di questo
Drammatico ma mi sembra
Sì
Bisogna che in quel partiamo dal punto primo l'elezione del mille novecentosessantatré
Sono delle lezioni assolutamente ambigue dal punto di vista della
Della proposta del centro-sinistra perché
I partiti che stanno dentro la maggioranza per dono
Nonostante il Governo Fanfani sia sicuramente uno dei Governi più produttivi della storia repubblicana e probabilmente io dico all'apice dei la riforma del Boeing di qualunque riformismo che abbiamo sperimentato in Italia dal dalla mille novecentoquarantacinque ad oggi cioè quei pochi mesi
Nello stesso il Partito Repubblicano tanto per dirne una arriva al suo minimo storico dell'uno due uno virgola due uno virgola sei per cento quindi praticamente distrutto
E viceversa aumentano i voti al partito liberale di Malagodi nelle sezioni del sessantatré che porta a casa un risultato che illude ma la coda e di poter ricostruire
Diciamo un Governo diciamo una posizione liberare il Paese che possa spostare poi la democrazia resterà supposizioni invece più tradizionali di moderate diciamo così
Quindi bisogna anche dire che quando si costruisce costituisce il Governo di centrosinistra organico con i socialisti e la maggioranza
Diciamo le la lettura
Del elezioni quindi la proposta quello che dice quello che vuole elettorato non non appare chiaramente
Quindi c'è anche da dire che la stessa diciamo la stessa maggioranza politica si trova in una situazione diciamo di ambiguità perché è vero che hanno i numeri per poter governare e per poter fare le riforme potenziali Morcelliana
Però sappiamo benissimo che
Ci sono i libri subito Igli rumori di sciabole i tentativi del colpo di Stato dove state sessantaquattro
La posizione appunto della Confindustria di netta chiusura dall'altra parte
La posizione dei sindacati viceversa che invece e quella diritti di una politica salariale più spinta quindi
Ci sono tutti questi elementi che congiurano in qualche modo a rendere la gestione dalla programmazione economica effettivamente
Una un'avventura veramente complicata veramente difficile
Ciascuno dal suo punto di vista paradossalmente senza naturalmente che ci sia una regia
Ma è un insieme di diciamo di interessi o di punti di vista che in quel momento non percepiscono qual è il punto della questione no qual è il vero punto la questione
E lì si arriva subito a al dunque diciamo nel del sessantaquattro sessantacinque comincia questo blocco
Questa questo e anche forse uno degli elementi che poi segneranno la vita di la Malfa successivamente cioè
La il fallimento della politica di programmazione del primo centro sinistra
Per La Malfa è uno di quelle diciamo è il segno ha di fatto Hilla diciamo il il l'ultima l'ultima vera grande sfida politica
Che ha di fronte cioè lui rilancia col Partito Comunista Mancini la sua
Idea è quella di continuare questo discorso con forse più ampi di allargarlo ma la testa è sempre quella lì cioè quelle agganciata quello
E il il tema fondamentale del del pessimismo nei confronti
Di un Paese che diciamo nel corso degli anni Settanta soprattutto a suo parere ha perso
Questa sorta di grande spinta morale che era stata quella della Resistenza e che per lui era stata quella
Del Partito d'azione
Perché della testa di la Malfa diciamolo pure il Partito Repubblicano è uno strumento
Cioè è un piccolo strumento che gli serve prestare in Parlamento ma è un Scattola perché dentro la sua testa c'è un programma politico di governo che va oltre il Partito Repubblicano
Se non c'è dubbio che
Vada oltre la Dina poi naturalmente nella Colle La Repubblica dei partiti bisogna avere un partito no perché altrimenti non c'è nessuno diciamo però non non
Non è il diciamo non è neanche il luogo diciamo della del DVD una discussione vera al di fuori dei quattro cinque amici le dieci persone diciamo che fanno parte
Di questo gruppo importantissimo cioè Visentini cioè personaggi poi ci sarà Galasso altri personaggi importanti la vita del Paese
Però in realtà il il tema è che Hilla per La Malfa diciamo il
Il tema di una forza politica che debba interpretare effettivamente l'atto in questa spinta di modernizzazione del Paese è un problema che rimane aperto sempre
E che l'prima vede comune elemento di accordo fra le coalizione perché quella era quello che si poteva fare nella Repubblica dei partiti ma nella sua testa
L'idea che comunque l'Italia abbia bisogno di un Partito Democratico tipo era quello il nome che vuole a dal Partito d'azione
La Malfa voleva chiamare il Partito d'Azione Partito Democratico
Fu Mario Vinciguerra che era invece veniva dal vecchio modo di tradizione liberale che disse ma no noi dobbiamo fare una guerra contro l'inverso ore nazifascisti eh dobbiamo chiamarlo Partito d'azione perché così chiamiamola riscossa patriottica tutti gli italiani insomma questo era
Ma la testa di di la Malfa il Partito d'azione era il Partito Democratico cioè
Il
Doveva essere il partito democratico cioè l'inizio di questa
All'interno di un sistema moderno
A
Occidentale la creazione di questa grande realtà che trasformato il Paese lo modernizzato laddove lo Stato
Avevo un ruolo di controllo propulsivo dove c'è il libero mercato dove c'erano i tecnici dove c'erano il questa politica sociale verso
Lecco le componenti più deboli era questa diciamo la sua
I la sua grande il suo grande sogno che si porta dietro fino alla fine insomma e questo è un po'anche nella se vogliamo anche il senso della sua eredità tagli di un uomo che alla fine si conclude la sua vita nel tentativo estremo può nel settantanove di fare un Governo per tenere viva la la solidarietà nazionale
E per soprattutto per portare il Partito Comunista dentro lo schema dello SME cioè dentro tutti lo schema del controllo della politica monetaria stabilita nel settantotto
Alla fine del settantotto ecco il dentro quello sta il sogno di costruire veramente un grande Partito Democratico Italiano era quella
E Bucci Ugo La Malfa muore con questa suo grande sogno nel cuore grazie
Grazie moltissimo
Valzani
Che ricordo giusto ultimo cosa che non ho detto prima nel suo curriculum e anche Sindaco
E quindi
Traduce no infatti bisogna allora disgraziatamente Sindaco perché poi cerco di capire come
Tutte queste tematiche così si producono nulla poté violentati battaglie su cose ben diverse dal
Grazie a tutti ancora e buona notte