Sono stati discussi i seguenti argomenti: Crisi, Debito Pubblico, Economia, Esteri, Euro, Europa, Finanza Pubblica, Geopolitica, Politica, Rassegna Stampa, Unione Europea.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 14 minuti.
Rubrica
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Poi ci sono gli ascoltatori di radio radicale con la rassegna di geopolitica di lunedì quindici agosto due mila undici torniamo ad occuparci della situazione ci sta attraversando l'Unione europea
Che nel bel mezzo della crisi economica finanziaria ma soprattutto politica vogliamo proporvi alcune letture partiamo dal ciò che scrive il CEPS dietro questa sigla
C'è uno dei più autorevoli centri studi e di Bruxelles
Delicato soprattutto all'unione europea il centro per gli studi di politica europea con sede a Bruxelles all'analisi che vogliamo proporvi firmata da due dei principali
Analisti di questo think thank che sono da nel grosso Tomas Maier
Ed è intitolata cosa fare quando la crisi dell'euro raggiunge il nucleo i programmi della Grecia dovrebbero essere riconosciuti come la prima manifestazione di un problema generale segnatamente che la crisi globale
Si andava
Espandendo all'addebito sovrano
E che i mercati finanziari si rifiutavano di rifinanziare livelli eccessivi ti debito pubblico specialmente nella zona euro i cui membri non potevano più contare sul sostegno della Banca centrale
Ciò è stato particolarmente evidente dal consiglio europeo del luglio due mila undici una riunione che era stata convocata per mettere fine a risolvere la questione
Della crisi della Grecia con un misto di finanziamenti di lungo termine a bassi tassi di interesse alcuni interventi nel settore privato
L'opinione pubblica greca potrebbe non aver attrezzato ma a attinente ha comunque ricevuto un trattamento preferenziale da parte dell'Unione europea
Con questa decisione presa dal Consiglio europeo di luglio la Grecia essenzialmente avrà le sue necessità finanziate per il prossimo decennio
Con un tasso d'interesse meno del quattro per cento
Anche altre due Paesi analogamente iscritti a un programma di aiuti e finanziamenti da parte dell'Unione europea cioè l'Olanda e Portogallo
Avranno un trattamento analogo con a prestiti di più lunga durata che bassi tassi d'interesse
Però mentre Grecia Irlanda e Portogallo hanno ottenuto questo trattamento favorevole cioè finanziamenti a lungo termine e tassi di interesse molto bassi Spagna e Italia invece hanno
Trovato difficoltà per quanto riguardava la questione della missione
Del debito pubblico prima dell'intervento della Banca centrale europea pagavano qualcosa come il sei per cento per emissione dei debiti decennale
è chiaro che questi paesi non possono aspettarsi di avere garantiti miliardi di euro in crediti quali Grecia Portogallo Irlanda
Allo stesso tasso del tre punto cinque per cento quando vitale e Spagna già da sé pagano molto di più
Perfino la Francia adesso attualmente sotto la pressione dei mercati finanziari
Dunque il leader dell'Unione europea volevano che sono stati generosi con la Grecia ma sostenere dei fondi economici limitato nessuno può essere
Garantito in questa maniera in particolare il fondo di salvataggio dell'euro zona il fondo per la stabilizzazione finanziaria europea e FS F semplicemente non può che non vuole
A vere sufficiente i fondi e dimensione per arrivare a garantire un acquisto massiccio di titoli di Stato necessari per stabilizzare i mercati
Le dimensioni di questo fondo di stabilità finanziario europeo
Sono state determinate per garantire un sostegno finanziario di emergenza solo per paesi piccoli periferici come Grecia Irlanda e Portogallo che il di più la struttura stessa di questo fondo lo rende vulnerabili ha un effetto Domino
Ciò implica che in una più ampio fondo non è neanche la soluzione
Se qualcosa può avvenire per avvicinare questa caduta del domino è proprio questa la posizione del Governo francese cioè che il fondo finanziaria dove debba essere aumentato
Non ha senso nemmeno da un punto di vista strettamente francese perché in quanto
I mercati finanziari hanno compreso che questo rischio
è alto che stanno spostando il peso e la responsabilità nei confronti della Francia che il Paese chiave dell'Unione europea più in pericolo di perdere il suo rating tripla carta
Ma se la Francia perde il suo rating che dunque deve uscire dalla al fondo di stabilizzazione finanziaria
Solamente la Germania e alcune delle sue vicini più piccoli dovrebbero sostenere il carico della responsabilità finanziaria
E ciò sarebbe non solo politicamente inaccettabile ma anche economicamente possibile perché perché il debito pubblico italiano è l'equivalente dell'intero PIL della Germania
Nell'agosto due mila undici questo effetto domino cominciato innescarsi in quanto i mercati finanziari non aspettano per Paese dopo Paese che vengano
Declassati dalle agenzie di rating internazionali esse i mercati finanziari tendono ad anticipare
Le i risultati del gioco almeno per alcune scenari potenziale
I mercati adesso sembrano presi tra tre
Evidentemente possibilità in negativo primo poca speranza di un in aumento consistente nella capacità di prestiti del Fondo di stabilizzazione finanziario europeo
Secondo poca capacità e l'introduzione degli eurobond trenta con la grande riluttanza dalla parte della Banca centrale europea di dar vita tra un acquisto su vasta scala
Dei titoli di Stato dei governi dell'Unione europea più il situazione precaria finanziaria questi sono
I tre aspetti in negativo che attendono
A far cadere in mercati finanziari dunque apparente che i mercati capitalizzano anticipando il potenziale per uno scenario in negativo totale
Con il crollo della economia verso una recessione in quanto il mercato interbancario si rompe problemi del debito pubblico rimangono il test inaspettatamente alti
Per evitare questo scenario cosa fare sono sempre gli analisti di questo centro studi euro sono ha bisogno di uno infusione massiccio di liquidità
Dato che l'attuale struttura a cascata esistente del fondo finanziato destabilizzazione europeo è parte del problema la soluzione può essere un aumento massiccio nelle sue dimensioni
Ma non tanto questo non è nell'opinione del di chi scrive piuttosto questo fondo finanziato destabilizzazione europeo potrebbe essere semplicemente registrato quale banca speciale in Lussemburgo
Con la possibilità di R. finanziarsi direttamente dalla Banca centrale europea in caso di emergenza
E dunque il Fondo di stabilizzazione europea diventerebbe di fatto una Fondo monetario europeo questa la proposta
Che lanciano queste due analisti della CEPS di questo centro studi di Bruxelles però e però c'è anche qualcosa che non
Che non va che il problema è molto semplice i pericoli sono quelle di introdurre un'unione politica senso la legittimazione democratica tra un fondo di stabilizzazione finanziaria della Banca centrale europea si tratta di organismi
Non eletti
Non rappresentativi della democraticamente in seno all'Unione europea
Che cosa vogliono però i cittadini europei e siamo ancora su questo Centro studi e centro per gli studi di politica europea di Bruxelles
Che presenta anche una lettura di quelli che sono i dati relativi I sondaggi nell'opinione pubblica come uscire dalla crisi dell'unione europea
Che cosa ci dicono questi sondaggi sono sostanzialmente la lettura un'analisi critica delle dei sondaggi che compie l'Unione Europea danni
L'euro barometro i sondaggi debbono essere presi per quello che sono ma i sondaggi europee che sono organizzati grazie al eurobarometro
Poter non sono mai sufficientemente apprezzati
Questi sondaggi sistematicamente condotte dal mille novecentottantatré Sondalo le opinioni di un campione rappresentativo in ciascuno Stato membro dell'unione europea
E sono comparati il raffronto la dimensione del paese sulla media europea
Dunque molto ragionevolmente rappresentativi il risultato di questo ultimo eurobarometro è stato pubblicato cinque agosto scorso e che cosa ci dice
L'ultimo rapporto europeo conferma il trend che
è stato sempre registrato dall'inizio di questa crisi
La fiducia né in tutti i Governi è molto bassa mai significativamente più alta la fiducia nei confronti della Unione Europea piuttosto che nei Governi nazionali all'interno dell'Unione
Molto più alta la fiducia dell'opinione pubblica europea nei confronti dell'Unione piuttosto che nei confronti del Governo nazionali questo è un trend solido veramente solido che si continua a registrare
In tutte lei valutazione dell'eurobarometro
E questo è particolarmente da sottolineare in quanto i cittadini sostengono che la soluzione alla crisi è in una più ampia politiche economiche di coordinamento tra e gli Stati membri dell'Unione europea
Nell'aria dell'Euro il numero di coloro che sostengono questo punto di vista e l'ottantatré per cento dei corrispondenti
Ma c'è anche a una forte componente di coloro che sostengono che
C'è bisogno di più non europeo si ma più supervisione delle istituzioni finanziarie della Unione il settantasette per cento dei rispondenti
Dunque anche se non siamo testimoni della crisi economica che finanziarie che potrebbe portare sta portando a Roma minore rilevanza dell'Unione Europea una crescente incapacità per formulare una risposta uno per
Anti Anthill opinione pubblica degli Stati membri dell'Unione Europea crede sempre di più una capacità di risposta europea più approfondita e più coordinata rispetto alle risposte degli Stati nazionali
è questo che ci dice l'ultimo eurobarometro pubblicato il cinque agosto scorso
Andiamo alla chiusura torniamo a formulare una proposta prettamente politica è quella che ancora una volta Emma Bonino con Marco De Andreis hanno ribadito Si tratta quella della cosiddetta Federazione leggera questo
Articolo editoriale è stato acquistato che rivenduto dalla
Project Syndicate e cos'è il processo indica il se si tratta sostanzialmente di un'agenzia stampa internazionale
Che Commissione editoriale che prezzi di opinione per poi rivenderli in tutto il mondo nelle principali
Testate giornalistiche
Chiaramente questo editoriale ha trovato ospitalità in attestate internazionale in Italia none così e non è stato il caso
Che cosa tornano a scrivere Emma Bonino Marco De Andreis lo ricordiamo Marco De Andreis Direttore dell'Ufficio studi economici dall'Agenzia delle dogane italiane
L'euro si salva se esiste anche l'Europa nella sostanza andiamo ad assumere brevemente
Per uscire da questa crisi per stabilizzare davvero le euro l'Europa deve dunque affrettarsi a convincere i mercati al resto del mondo che la solita politica non può essere messa in discussione
E l'unico modo per farlo e muoversi subito per renderla più credibile approfondendola come per esempio creando un bilancio federale al service di quelle funzioni di governo che finanzi la fornitura di beni pubblici importanti come la Difesa diplomazie grandi programmi di ricerca scientifica
Le reti infrastrutturali transeuropee la sicurezza dei traffici commerciali e delle persone sul modello della fonte Security americana
Non stiamo parlando del mostro che turba i sonni e degli euroscettici britannici il superstato europeo
Al contrario stiamo parlando di una federazione leggera che assorba non più del cinque per cento del PIL europeo
Per assolvere alle funzioni di governo qui abbiamo accennato contro il venti per cento circa di trasferimenti del PIL che va al bilancio federale statunitense
Lo sforzo di immaginazione richiesto agli europei per creare una federazione leggere quello del federalismo di Spinelli Monnet che Adenauer
Adattato al ventunesimo secolo un approccio che prenda semplicemente atto della realtà che eserciti nazionali in Europa non hanno più alcun senso visto che nessuno minacce alcune integrità territoriale
Che certo al senza bisogno di una scala che nessuno Stato nazionale europeo proprio assicurare
Che le reti infrastrutturali esistono già a supporto del mercato interno ma li finanziamo male a pezzi e bocconi ciascuno per conto suo termine doganale già una competenza esclusiva dell'unione di oggi ed è ridicolo affidarla ventisette diverso organizzazioni nazionali distinte e separate
Una federazione dunque ma una federazione legge così Emma Bonino e Marco De André s la ricetta dunque per la crisi delle Unione europea della euro zona
Più Europa invece che meno Europa in ciò si interpreta quanto abbiamo visto anche dai risultati dell'eurobarometro quello che è il sentimento condiviso dell'Unione l'opinione pubblica europea che chiede
Più risposte coordinate a livello europeo piuttosto che risposte a livello di Stati nazionali
Dico questa segnalazione si chiude la puntata odierna della rassegna di geopolitica una salutato allora c'era invece che sentiamo mercoledì alle ore sette
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