13 AGO 2011
intervista

Intervista a Lino Duilio dopo l'ispezione a San Vittore: 1600 detenuti invece di 800; 500 agenti invece di 900. Mancano i soldi anche per le lampadine. Disumane e inammissibili le condizioni delle carceri italiane dove non viene rispettata la dignità umana, indegne di un Paese civiile

INTERVISTA | di Emiliano Silvestri - Milano - 16:47 Durata: 34 min 53 sec
A cura di Valentina Pietrosanti
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Grave la situazione delle carcerazioni preventiva."Apprezzo l'onestà intellettuale degli amici radicali, condivido totalmente l'iniziativa per la convocazione straordinaria del Parlamento e spero che riesca.

I presupposti perché lo sciopero della fame e della sete ottenga il risultato ci sono ma non sono sicuro che questo accadrà.

Nei mass-media virus letale di superficialità, emozionalità e demagogia.

Penso si sia perso il gusto di un giornalismo che parta dalla realtà per poi descriverla.

Forse avrebbero potuto aderire all'iniziativa radicale andando anche loro nelle carceri.
  • Lino Duilio

    deputato (PD)

    Il Beccaria, carcere minorile, rispetto all'inferno di S. Vittore è (per quanto può esserlo un carcere) un paradiso. Ci sono 51 ragazzi (il reparto femminile è chiuso per ristrutturazione) con problemi tipici di ragazzi molto giovani; se fossimo organizzati diversamente molti non sarebbero in carcere (molti sono in attesa di giudizio) e potrebbero essere recuperati. Mancano risorse per il reinserimento, e la società nei loro confronti è piena di pregiudizi; c'è rimozione della devianza.Situazione di arretramento da affrontare sia a livello parlamentare che a livello culturale, aziendale: non ci si fida di chi è stato in carcere. Senza cambiare atteggiamento non saremo un Paese civile. Cambiare a partire dal Parlamento: sovraffollamento, depenalizzazione, affidamento a comunità e strutture che accompagnino i ragazzi nell'inserimento all'uscita dal carcere. Sensibilizzare l'opinione pubblica. Vincoli di ordine finanziario e limiti della politica che non riesce a stabilire una priorità.Disumane e inammissibili le condizioni delle carceri italiane dove non viene rispettata la dignità umana, indegne di un Paese civile. Nella casa circondariale di San Vittore si trova di tutto. Gli agenti di custodia sono autentici eroi.Carcere emblema della situazione generale 1600 detenuti per una casa circondariale che ne potrebbe ospitare 800; 500 agenti di polizia penitenziaria contro 900/1.000 previsti dalla pianta organica. Insufficienza di personale anche per quanto riguarda gli educatori.La carenza di personale impedisce talvolta la fruizione dell'ora d'aria per quote di detenuti; le celle sono stipate e c'è anche qualche scarafaggio. Talvolta all'ultimo piano manca l'acqua per le docce (acqua utilizzata anche per rinfrescare l'ambiente). 60% immigrati (diminuzione di persone provenienti da est, crescono africani e sidamericani) 40% italiani; 1/3 detenuti in attesa di giudizio (anche qui come nel minorile inaccettabile situazione di mesi di carcerazione preventiva). I tagli di questi anni hanno aggravato la situazione: se si fulmina una lampadina non è possibile sostituirla! Sanità e lavoro: una situazione molto differenziata. A raggi diversi corrispondono diverse tipologie di reati: pedofili con transessuali. Ad aggravare la situazione sono arrivati i responsabili di reati di stalking. A questa situazione da girone infernale fanno da contraltare situazioni dove c'è lavoro e tutto cambia. Un esempio di questo tipo di situazione è il braccio femminile, dove c'è anche un giardino molto curato. Brutta realtà di questo carcere è la sezione di detenute con i figli, sono stati adottati accorgimenti per attenuare l'impatto del carcere sui bambini ma resta inaccettabile. Altra situazione drammatica è la sezione dei malati psichiatrici.Grande apprezzamento per gli amici radicali da parte di un popolare non solo per l'iniziativa di questi giorni, anche per la loro onestà intellettuale. La penso diversamente da loro su inizio e fine vita, condivido totalmente questa iniziativa per la convocazione straordinaria del Parlamento e spero che riesca. I diritti continuano ad essere calpestati e siamo rimasti al palo, anzi, la situazione è peggiorata. Ci sono i presupposti (l'appello del Presidente Napolitano e la condanna della Corte Europea dei diritti dell'uomo) perché lo sciopero della fame e della sete ottenga il risultato ma non sono sicuro che questo accadrà. Sono molto severo nei confronti dei mass-media del nostro Paese. Virus letale di superficialità, emozionalità e demagogia. Vengano a vedere le carceri e poi ne parlino; abbandonino l'approccio perbenista e salottiero e i grandi discorsi apocalittici e moralistici. Penso si sia perso il gusto di un giornalismo che parta dalla realtà per poi descriverla. Il ruolo fondamentale dei media nelle democrazie è quello di contribuire a creare una coscienza diffusa parlando della realtà. Forse avrebbero potuto aderire all'iniziativa radicale andando anche loro nelle carceri
    16:47 Durata: 34 min 53 sec