Intervista a Silvia Della Monica sulla riforma delle circoscrizioni giudiziarie

Radio radicale nel quadro della manovra economica e di bilancio il il Governo ha deciso di avviare una riforma delle cosiddette circoscrizioni giudiziari abbiamo qui con noi Silvia Della Monica capogruppo del PD in Commissione interstizi strategia Della Monica che cos'è questa riforma delle circoscrizioni giudiziari giudiziarie e quali punti critici per così dire ci sono nella proposta del Governo
Beh diciamo che la riforma delle circoscrizioni giudiziarie significa ridisegnare
Adeguata i tempi
Una geografia giudiziaria che non risponda invece a una regola dedito diffusioni degli uffici giudiziari che risale sostanzialmente all'ottocento ma significa meno razionalizzatore un'organizzazione delle circoscrizioni giudiziarie pathos inefficiente
Assolutamente inefficiente soprattutto moltiplicata anche dopo la riforma del giudice di pace
Attraverso la creazione non soltanto di sezioni distaccate del tribunale ma di numerosissime sedi
Del giudice di pace e quindi
Una moltiplicazione di costi per l'amministrazione della giustizia una perdita di efficienza dell'amministrazione stessa questi buoni motivi
I buoni motivi riguardano in particolare la giustizia civile e quindi la competitività del Paese tant'è vero che
Il Governo affatto non ha fatto altro che recepire un emendamento proposto dal Partito Democratico che ritenendo necessaria la riforma delle circoscrizioni l'aveva previsto allora l'emendamento all'articolo uno che abbiamo trattato in questi giorni
Quindi noi da una parte come Partito Democratico siamo molto soddisfatti perché e da tempo che avevamo presentato anche progetti di legge in materia dall'altra siamo preoccupati per alcuni criteri di delega che il Governo si è dato le dico in due punti critici
Il primo e quello della possibilità
Di abolire alcune procure della Repubblica accorpandole anche quando i relativi tribunali non siano accorpati o soppressi ciò significa che
Ad libitum il Ministro della giustizia non avendo dei criteri e il Governo
Dei criteri e dei vincoli e anche in violazione dell'ordinamento giudiziario può sopprimere uffici delle procure che rappresentano l'avamposto della giurisdizione il presidio della legalità sul territorio
Questo va per beneficenza alla giustizia e perché e se come Procuratore della Repubblica io poi devo andare a discutere con i simboli Tribunale nel territorio magari anche imposti
Geograficamente distanti e devo andare a chiedere ogni volta
Una
Un'autorizzazione ad effettuare
Il sequestro oppure una un'autorizzazione ad effettuare un'intercettazione si verifica quella perdita di tempi
Che noi avevamo già stigmatizzato quando si era parlato di efficienza del processo generale diciamo qui
Processo preme noi dicevamo no processo breve non si deve estinguere si devono ridurre i tempi morti in questo modo sia omento avete più forti e non si comprende nemmeno bene se il personale di queste
Quindi questi uffici giudiziari di procure che verranno unificanti sarà poi rafforzato perché e naturalmente si richiede un'organizzazione diversa
Quindi noi siamo assolutamente per le specializzazioni e per la razionalizzazione degli uffici
No non comprendiamo per quale motivo si pensi di sottrarre ai territori gli uffici delle procure possiamo pensare che qui ci sia un intento politico perché
A pensar male forse si fa peccato però magari ci si azzecca perché guarda caso il punto debole di questo Governo è sempre l'ufficio della Procura della Repubblica
è sostanzialmente in questo modo non avendo criteri precisi e come terreno un po'sotto scopa dicendo basta forse potreste scomparire un altro punto che ci lascia molto perplessi
E quello della razionalizzazione degli uffici del Giudice di Pace pratiche e rimessa praticamente alla volontà degli enti toccarli
Ribellarsi aumentarle soppressione e proporre al Governo di finanziare a proprie spese gli uffici del giudice di pace finanziare il proprio sviluppo del giudice
Sono i Comuni a pagare il per le strutture il personale amministrativo e anche il giudice il che mi pare
Contrastare non soltanto con l'ordinamento giudiziario ma con la Costituzione che tra l'altro prevede vincoli precisi anche alla alla nomina dei giudici onorari forse in questo caso si vuole in andare incontro a quella volontà della lega
Di creare un giudice sul territorio che corrisponda non più alle esigenze generali di amministrazione delle ingiustizie ma quelli di una comunità locale quindi con finisce con l'essere interprete anche dei diritti politici
Chiarissimo bene ringraziamo come sempre su via Della Monica capogruppo del PD in Commissione giustizia e come sempre un saluto dare ragione di