Tra gli argomenti discussi: Crisi, Debito Pubblico, Economia, Euro, Finanza Pubblica, Islanda, Italia, Moneta, Politica, Spesa Pubblica, Unione Europea, Usa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 16 minuti.
Rubrica
Commissione
09:30
giornalista economica de "La Stampa"
Radio Radicale chi vi parla Valeria Manieri e siamo a una nuova puntata di neo recava in collegamento con Tonia Mastrobuono il giornalista della stampa ben trovata
Buongiorno e Toniato è in realtà di ritorno andavano importante viaggio in Islanda archetti da un po'lo spunto per
Parlare d'Europa da un altro prospettiva un'Europa sotto attacco diciamo e molto molto
Debole ne parliamo in particolare all'indomani realtà del vertice G venti di Washington in cui si confermano
Timori e solleciti per vere e proprie riforme in cui persino Paesi come il Brasile riconoscono l'Europa come vero e proprio l'epicentro ormai della crisi economico-finanziaria a livello globale a cui tutt'ti evidentemente guardano un po'per timori è un po'forse anche per qualche opportunità
Per il grande fardello del debito pubblico
Continua ad attanagliare molti paesi risanamento di bilancio in particolare di nuovo nel mirino e l'Italia particolarmente fiacca rampa insomma parleremo di tutto questo intanto
Parlando di Europa questa volta a monte da un'altra prospettiva
Chi la prospettiva un po'lo diciamo creda della dell'Irlanda che era al tema prospettiva anche di come dire esso di un po'controcorrente perché
Islanda come fanno in molti ma non tutti forse affatto sta facendo i negoziati x nella gestione non io non so se è quindi all'euro
è un caso molto interessante perché come sappiamo nel due mila otto la Landella cresciuta a dismisura
Negli anni
Due mila dopo una forte prende una forte fate di privatizzazioni e liberalizzazioni è anche una deregulation insomma abbastanza radicale e e le tre principali banche erano riuscite accumulare dieci volte il PIL irlandese
è certamente un'autorità intervenute canta che il il Primo Ministro in qualche modo che l'arma perché non
Per qualche sporadico così intervento Po e quindi vanno perché tre banche hanno cominciato a collassare nella
Poco dopo il fallimento di Mandrake
In settembre ottobre due mila otto dia un certo anno perché salvataggi da parte del Governo
Che ha fatto prende da anche Anniano affidata a una
E poi soprattutto
Il problema di chi è stato questo crollo verticale della corona
Sì l'ambiente
La mia impressione e diciamo lago nell'antica e prima del crollo prima del crollo o del due mila otto per comprare un euro ci vogliono tre tanta con irlandesi oggi ne vogliono centosettanta
E nella fase più acuta della crisi a un certo punto la com'era era crollata addirittura oltre trecento
Allora che cosa vuol dire questo che oggi i limiti pendii i patrimoni gli ambiti valgono un cariche veterinario in rapporto all'euro comunque unità no rispetto alla fase pre crisi
E nella fase più acuta della crisi quando erano appunto il valore era RAI era diventato un quarto rispetto all'euro molte famiglie il prete erano venete fallite perché si erano indebitati in euro
Perché con un mutuo di neuroni insomma
è un caso molto interessante per questo perché
Perché si può vedere che cosa succede quando un Paese infastidisce stanno espandendo in un in un sistema comune no come quello appunto
O dell'euro oggi molti molti sognano l'euro ci sono i sondaggi naturalmente la crisi greca casistiche europei è influente un po'
Sulla sulla percezione no delle aree anzi la voglia di aderire alla all'indagine europea l'euro però ripeto individui negli anni gli hanno hanno sono importanti di questa di questa moneta così instabile e e soprattutto all'epoca nel due mila otto il crollo verticale Lamonica fu
Renato solamente da una rigidissimo coprono i capitali
Ancora oggi disabili ma voglio andare all'estero hanno devo andare in banca a fare una fotocopia e degli ettari aereo e devono e al numero limitato di corone che possono portare a portare all'estero
Quello cosa che non è neanche piuttosto immagina esatto e e quindi dicevo oggi in Irlanda imprenditori sono a favore dell'euro
Perché dico non c'è un limite a quello che possiamo esportare quindi una con Aldo allocata in qualche modo e cinque merci da un un vantaggio limitato molto più importante dicono sempre gli imprenditori l'ambito di avere una moneta stabile
Che quelle cose di cui beneficiano ormai dodici anni ma ci ricordiamo poco non anzi teniamo persino metterla in discussione redatto
E poiché i sindacati grande che sono a favore dell'euro è ed è interessante come Paesi Tanda perché l'ottantacinque per cento di grande credo che il tasso più alto
L'Occidente e fosse mio nel mondo dotata cinque per cento degli alberi sono iscritti al sindacato
E poi una parte del Governo i socialdemocratici
C'è ancora una una potente lotti contraria all'euro sono anzitutto i pescatori perché hanno praticamente il monopolio sulla Bisleri e l'ho comprato metà delle
Molte avviene in Europa eccetera e mi va benissimo il fatto che sia molto protetta alla pesca in Irlanda
Ed è una lobby molto potente perché lì perché la prima industria irlandese e poi di
Hanno contro la sinistra radicale il partito di opposizione a destra quello che appunto governò con questo figlio molto liberista per quindici anni
Toniato invece guardando un po'al resto d'Europa e i soliti Paesi di cui siamo soliti trattare quelli più traballanti chiaramente mi riferisco all'annosa questione greca a manca nostro Paese per contro anche la difficile situazione spagnola quali nuove rispetto a questi tre queste tre realtà questo Domino
Se la quindi sembrate veste si concentrassero soprattutto sull'italiano parte adesso la Grecia magari paga
Però fino a un se stavamo comunque lo spread siamo differenziale tra i titoli italiani titoli tedeschi
Decennali più basso di quello spagnolo ha detto no
Ampiamente addirittura quindi non è stata una settimana tra l'altro molto molto difficile io credo a questo punto di vista
Di nuovo con con borse in rosso e con Milano particolarmente
Al ribasso tra l'altro con
Di nuovo l'intervento di Stendhal impulso per quanto riguarda
Diciamo la stabilità affidabilità nel nostro Paese nonché anche un elencazione del di grandi banche italiane fortemente sotto pressione qui c'è stato anche un po'un nostro a fare alcuni limiti che come per esempio la solidità del sistema bancario o su cui almeno
Sembravamo poter
Bisogna però tener conto primo che e circa bancario italiano è molto e molto stabile vero però nelle banche italiane ci sono moltissimi titoli
L'Istat si anni fa
Quindi nel momento in cui attorno ai chi pensa di italiani
Si crea una occupazionale come dire un una perché a mio rischio quali speculativo è ovvio che che chiunque alla RAI
C'è tra l'altro
Si è detto che le prospettive non sa se anche aggravate dagli e recenti tre milioni che non fa perché sono le tre internazionale fa adesso a Washington e chiara feste c'è entrambi dicono che le prospettive stanno peggiorando che ci sono i cosiddetti da un fine queste cioè i rischi al ribasso per le prospettive
Di crescita dei dei Paesi europei che
Negli Stati Uniti
E quello mitica
Cullato criticità in qualche modo
Concretizzando oppure a denunciarlo questa nube della scuro scuro anche un po'della della recessione possibile non c'è addizionando più
Il rischio aumentando quelli che che che checché si ricade in una in una recessione e qui che si realizzi quel da venerdì di cui si parla di alberi della crisi quella
Che in via W con due punte di inc di ricezione quindi questo è è un poi il problema il problema è l'epicentro di questa crisi ma nell'Europa perché
In la BCE ha rotto un tabù a paventata possibilità che la Grecia potrà fallire
E e poi appunto ripeto ormai
I mercati hanno fanno tutto hanno fiducia in uno dei Paesi maggiori dell'euro che l'Italia e questo naturalmente non fa che aggravare pesantemente il quadro
E oltretutto in Italia mi pare che Standard and Poor'puntuale decreti in generale più che concentrati sul debito stiano
Ponendo l'accento sul futuro sulle prospettive di crescita del Paese
E piano segnalando che ci son problemi dal punto vista politico cioè
Prendere sempre uno insomma tra l'altro dal vertice G venti di Washington ma uno dei prossimi impegni che parrebbe esser diciamo
In dirittura d'arrivo almeno per il prossimo appuntamento che sarà il tre novembre camion è quello di studiare una sorta di strategia comune in cui si dice ognuno dovrà giocare la propria parte in cui ci saranno mi forti impegni presi per il risanamento e per misure della crescita
Finalmente incredibili evidentemente quello che
Si può notare che quelle finora prese soprattutto dai Paesi a rischio
Non lo sono nel quindi no in primis mettere anche l'Italia che è particolarmente nel mirino non tanto e non solo come giustamente ricordavi tu sulla questione del debito pubblico e del
Risanamento del nostro bilancio ma soprattutto per una politica che appare molto confusa molto fiacca
Che la quarta manovrare direttamente dei conti sicuramente alla missione fortezze abbiate approvato no
La quarta manovra perché no anche da passe stanno
Sicuramente un'ambizione forte quella di di arrivare al pareggio di bilancio due mila e tredici con questi famosi cinquantaquattro e rotti inviarvi di euro di di correzione il problema è il come
Perché ancora una volta il ministro Tremonti ha puntato molto su nuove entrate quindi è una
è una è una manovra che ha pedante Kipling citerà pesantemente sul portafoglio di famiglie dell'impegno tant'è vero che
Lato neanche Confindustria che ieri ha rinnovato l'allarme e naturalmente quando quando si deprimono così
Quando che tutto questo è il fatto che il primo nei consuntivi prima domanda informati uno ti aiuta certo il Paese a crescere manca completamente manca completamente
Una prospettiva di di crescita ecco per per il Paese non mancano misure che che vanno in questo senso stimolare
Sì ma la crescita
E altri Paesi hanno fatto manovre correttive diciamo molto diverse hanno occupato riforme non
Non c'è alcuna riforma Vienna c'è un c'è un anticipo del dell'aumento dell'età pensionabile delle donne che ha portato qualche qualche però
Diciamo problemino culturali restano civili peraltro ne abbiamo
Ho parlato anche su Radio radicale tutto di noi questo tabù Dino sulle pensioni di cui sarà difficile difficilissimo evidentemente parlare anch'che per gli scippi vari di cui abbiamo discusso sull'età pensionabile donne e i risparmi quando però in Paesi come la Germania l'Inghilterra
Si parla cioè si osava molto molto di più Cinieri relativamente al settantanove anni dell'età pensionabile per lui
Dalla c'è ancora siano ancora moltissime persone che vanno in pensione a cinquantasette cinquantotto anni cinquantanove anni così perché hanno accumulato quarant'anni di contributi
Se non fossimo così ipocriti dovremo dire che problema con le pensioni di anzianità in Italia
C'è stato un tentativo come sappiamo molto vivo o del Governo di in qualche modo di limitarne limitarne l'ANAS dovute no limitarsi con quella storia o
Piuttosto imbarazzante della
Niente di Mantovani cancellare il riscatto degli anni universitari rende indicare così quindi sono tentativi goffi aspramente naturalmente il tagliati sono il vero no no no lì no e Catania FAS regionale delle pensioni di anzianità allora però il Governo abbia il coraggio di affrontare un argomento e non può perché la lega
C'è nel Veneto ma non
Non cercando accetterebbe mai niente
L'intuito carente neanche in data su questi problemi veri no
Certo e e a proposito della Emma Marcegaglia presidente di Confindustria che poco fa citavi sono queste le ore in cui la stessa Marcegaglia intervenendo all'assemblea Toscana degli industriale sostanzialmente propone un vero e proprio manifesto di Confindustria opposizione
Molto
Diciamo appunto di non di rottura con il Governo ma comunque
Ampiamente alternativa certamente questo ruolo di Confindustria e per contro anche la la parte dei sindacati veniamo da insomma venti giorni fa praticamente una
Mobilitazione la CGIL da scioperi e
Quindi
Insomma
La situazione non è chiaramente tesa come quella che può essere interessa ma sarebbe interessante capire che
Venti ispirano e che cosa
Potrà succedere anche sul fronte sia confindustriale che
Sindacale qual è l'attuale analizzate su questa
No è una convergenza importantissima come hanno dimostrato anche gli accordi giugno no assoluto uno sul modello contrattuale cioè
Però il problema è che e quindi io
Secondo me è assolutamente un beneficio che in questo momento Confindustria sindacati riescono a appunto a convergere mette insieme il forte per per per trovare degli accordi il punto uno e due capito nel Governo è uno di questi appunto è e la definizione dei i rapporti idem del modello contrattuale che un capitolo fondamentale come abbiamo visto negli ultimi treni e tre anni
Chiudiamo tra quando fu fu firmato il primo apiari formale primo la riga prima riforma del modello contrattuale dopo gli accordi novantatré però in maniera un po'no Covi escludendo la CGIL eccetera
Milioni perché era quegli accordi di giugno bisogna definire un nuovo modello contrattuale che sia davvero flessibile che vada davvero e Valente incontro all'evidente anche delle viene dei no senza linea naturalmente i diritti fondamentali e il problema è che anche i contenuti e con le parti hanno annunciato talmente hanno
A nome di indicati
Cioè notò pensiamo ad esempio a alle decine di miliardi di euro che lo Stato deve alle aziende e quindi c'è poco da fare anche mettere insieme computer sindacati ma
Quello problema che le domande di rito del Governo
Certo torneranno at siamo arrivati alla conclusione di questo quarto d'ora assieme per parlare di Europa Bonomi e dintorni ma anche sempre più prepotentemente d'Italia perché
Siamo appunto nel mirino non ci risentiamo la prossima settimana magari torneremo a parlare anche delle
Testé calda ed Europa Germania Francia da cui molto spesso dipendono le sorti di tutti gli altri Paesi europee sempre più ormai BCE Fondo monetario internazionale
Grazie alla prossima grazie al pane Mastro buoni Just giornalista della stampa per essere stata con noi grazie a voi
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