Il Parlamento nell’evoluzione costituzionale nazionale ed europea

Autorità colleghi signore e signori
Sono davvero lieto di partecipare al convegno
Che la Camera ha organizzato su iniziativa del vice Presidente Antonione
Che ringrazio vivamente per discutere sul ruolo che i Parlamenti nazionali sono chiamati a ricoprire nella complessa faticosa prospettiva della piena integrazione europea
L'iniziativa di oggi è oggettivamente importante
Non solo per la presenza degli illustri relatori
Che da qui a breve prenderanno la parola
Ma anche perché
L'iniziativa costituisce una buona occasione per riflettere sul futuro stesso dell'Europa
Nel momento in cui il Governo europeo dei conti pubblici si trova a fronteggiare la più grave crisi economico-finanziaria del dopoguerra
è di tutta evidenza infatti che l'Europa sta vivendo una fase di profonda trasformazione
Perché la crisi a per certi aspetti vanificato anni di progresso economico e sociale mettendo in luce tutte le carenze strutturali dell'economia europea
è giunto pertanto il momento della verità per loro
Abbiamo bisogno di una strategia che attraverso l'aggiornamento degli strumenti di intervento e un più intenso coordinamento delle decisioni di politica economico-finanziaria
Ci consenta di uscire dalla crisi e di trasformare l'Unione europea in un'economia non soltanto sostenibile inclusiva ma anche caratterizzata da alti livelli di occupazione e di produttività
Siamo tutti convinti che l'Europa ce lo possa fare possiamo infatti contare sul talento e sulla creatività dei nostri connazionali concittadini europei
Su una solida base industriale sul terziario dinamico sul settore agricolo prospero e di alta qualità sul mercato unico e sulla moneta comune
Così come sulla posizione di primo blocco commerciale del mondo e di principale destinatario degli investimenti esteri diretti
Molti degli Stati membri figurano inoltre tra le economie più innovative sviluppate del mondo
A tutto ciò non è sufficiente dobbiamo essere consapevoli che per ottenere risultati migliori l'Europa deve agire in modo collettivo in quanto Unione
In questo contesto
Qual è il contributo che le Assemblee parlamentari degli Stati membri possono fornire per rafforzare il processo di integrazione europeo e per incrementare il loro potere di partecipazione democratica all'interno dei procedimenti decisionali dell'Unione
Come è noto
A prescindere dalle differenti esperienze costituzionali
I Parlamenti degli Stati membri in unione con il Parlamento europeo
Sono sempre stati chiamati ad allargare gli spazi di rappresentanza e di dibattito politico nella fase preliminare gliela elaborazione di progetti sui massimi tempi politico costituzionali dell'Unione
Perciò si può dunque ricavare una prima indicazione a favore di un maggiore impegno dei Parlamenti nazionali nel dibattito politico almeno sui maggiori indirizzi politici dell'Unione in collegamento con il Parlamento europeo
Questo nuovo ruolo chiamiamola così delle assemblee nazionali affiora del resto già nella procedura di esame del programma legislativo annuale della Commissione europea nonché degli altri strumenti di programmazione politica e legislativa che l'Unione
Collega delle arene politiche nazionali alla dimensione europea giova inoltre in modo diretto alla causa stessa del Parlamento europeo
Significa favorire il rapporto con quest'ultimo diversamente dalla creazione di quella seconda Camera rappresentativa delle Assemblee
Che a mio avviso finirebbe per indebolire molto il Parlamento europeo rinchiudere do anche le assemblee nazionali nella logica limitativa delle delegazioni più o meno specializzato
è in questa più ampia prospettiva di carattere storico e giuridico che si possono sciogliere in un modo positivo che innovativo anche gli antinomia di cui ancora oggi e per molti aspetti lastricata la vita dei Parlamenti nazionali
Se è vero infatti che il processo di integrazione europea sottrae i Parlamenti nazionali cospicue quote della loro tipica funzione legislativa
è altrettanto vero come più volte evidenziato la nostra Corte costituzionale
A partire dalla sentenza uno otto tra settantatré che virgolette
L'azione delle istituzioni comunitarie si svolge con la costante diretta partecipazione del nostro Governo e quindi anche sotto il controllo indiretto ma non perciò meno vigile attento del Parlamento italiano chiuse le virgolette
Più in generale quindi anche sui meccanismi di elaborazione degli atti normativi dell'indirizzo politico dell'Unione
Privilegiano gli esecutivi nazionali resta costantemente aperto un canale di comunicazione tra i Parlamenti degli Stati e le istituzioni comunitarie
Per il tramite del controllo politico sui Governi nazionali originariamente signori non solo dei trattati ma anche di tutto il diritto comunitario derivato e ciò grazie alla centralità del Consiglio dei ministri europeo nella struttura istituzionale comune
Ovviamente ne dobbiamo essere coscienti diverso e il peso del ruolo che ciascun Assemblea nazionale svolge nell'ambito dei propri poteri di controllo sulle politiche europee
Non si può infatti parlare di un unico modello di partecipazione dei Parlamenti nazionali alla vita istituzionale dell'Unione
La posizione dei Parlamenti degli Stati membri caratterizzata da una pluralità di situazioni assai diverse fra di loro
Che annovera una gamma di sfumature che vanno dall'assoluta marginalità delle assemblee parlamentari francesi fino al ruolo dominante nel Parlamento danese di quello britannico
Passando per un'ampia varietà di situazioni interne
Tuttavia
Strumenti come i poteri di osservazioni e di risoluzione
Così come si sono configurati all'interno dei vari ordinamenti nazionali tendono tutti a operare sul piano della funzione legislativa erosa dal processo di integrazione europea
Nel tentativo dunque di restituire i Parlamenti nazionali le funzioni perdute ogni ordinamento ha preferito incidere sul versante della fase evidente nel processo di produzione normativa europea
Così dall'Italia tempi e spazi di intervento per gli stessi Parlamenti
Lo spazio politico europeo continua in ogni caso a rappresentare un'arena politica nazionale altamente competitiva è soggetta rapidi mutamenti negli equilibri Inter istituzionale
Per mantenere rilevanza nei processi decisionali europee i Parlamenti nazionali devono a mio avviso giocare contemporaneamente su tutte le dimensioni principali di questo campo d'azione senza trascurare alcuno
Devono assumere l'iniziativa nei confronti dei Governi nazionali attraverso l'esercizio di nuovi strumenti di indirizzo e di controllo puntati sulla formazione delle politiche sulla misurazione dei loro risultati
La necessità di rendere ancor più democratica ed incisiva l'architettura costituzionale europea richiede altresì
Che i Parlamenti nazionali siano maggiormente coinvolti nel processo di attuazione del principio di sussidiarietà a livello di Unione
Ma
Ai fini dell'annosa questione del cosiddetto deficit democratico
Anche il maggior coinvolgimento delle Assemblee legislative nazionali rischia di fatto di non produrre un diretto e più sicuro giovamento agli interessi dell'Unione
E in modo loro regolazioni in ambito sovranazionale se è vero che le stesse assemblee tanto isolatamente quanto nel loro insieme
Non sono ancora in grado di soddisfare pienamente gli interessi sovranazionali bensì soltanto quelli che sono istituzionalmente
Quotidianamente chiamati ad incarnare
Malgrado infatti
I complicati e diciamocelo tortuosi ricco passaggi procedimentali cui ieri gli atti dell'Unione specie legislativi sono obbligati sottostare prima di venire alla luce
In seno ai quali la partecipazione degli operatori istituzionali sia interni che esterni all'Unione è ampiamente assicurata l'elaborazione degli atti stessi non al luogo nei modi adeguati congeniali agli interessi sovranazionali
Il rimedio all'OLAF può essere rappresentato dall'inserimento stabile nei circuiti decisionali i soggetti rappresentativi della comunità politicamente organizzate sotto questo profilo
A mio modo di vedere occorre smascherare l'alibi di quanti
Hanno dichiarato in modo più o meno esplicito che fino a quando non prenderà forma la necessaria maturazione in seno alle società dell'idea di Europa unita conformemente a questa
Non si costituiranno in modo spontaneo forme associative adeguate alla sua realizzazione
Non avrebbe senso battersi per l'avvio di un ulteriore processo di cambiamento nelle istituzioni e quindi di avanzamento nell'integrazione
è è questa in altri termini la stessa obiezione che si ascoltava già durante i lavori della Convenzione europea
Convenzione qui ebbi l'onore di rappresentare il Governo nazionale e questa dicevo in altri termini la stessa obiezione riproposta da parte di coloro
Che si oppongono ad una costi sui costituzionalizzazione optimum Europe dell'Unione
Facendo notare che in un'Europa fondata sulla logica del mercato e dominata
In modo
Per me anche dai Governi essa vale a dire la costituzionalizzazione dell'Unione non gioverebbe alla causa né delle costituzioni nazionali né dei cittadini
Da questo punto di vista però e per fortuna il Trattato di Lisbona che va ricordato è stato ratificato due anni fa all'unanimità dal Parlamento italiano oltre che da altri ventiquattro mesi Parlamenti degli Stati membri
Si pone come una tappa fondamentale nella storia dell'integrazione europea
Adesso
E certamente ascrivibile il merito di aver rafforzato e reso più efficace uniforme il metodo decisionale europeo
Fondendo i cosiddetti tre pilastri velocizzando le procedure decisionali riconoscendo all'Unione una personalità giuridica e che e dividendo in modo certo le competenze tra Stati e Unione
Il trattato altresì a mio modo di vedere il merito di aver approfondito la dimensione europea della tutela dei diritti dell'uomo riconoscendo la Carta dei diritti fondamentali
Carattere di fonte primaria
In questo quadro uno degli elementi che più manifesto una portata innovativa dal punto di vista istituzionale consiste proprio nell'attribuzione dei Parlamenti nazionali di un potere di partecipazione democratica all'interno dei procedimenti decisionali europee
A questa novità se ne aggiungono a mio modo di vedere altri la prima
Il contemporaneo rafforzamento dei poteri del parzialmente europeo
Realizzato attraverso la generalizzazione della procedura di codecisione ormai qualificata espressamente come procedura ordinaria e dunque estesa la maggior parte delle materie di competenza dell'Unione
La seconda
La partecipazione dei Parlamenti europeo una serie di decisioni fondamentali per la vita dell'Unione quali la revisione ordinaria dei trattati e il ricorso alle cosiddette clausole passerella
La terza il potere di eleggere il Presidente della Commissione e infine la parificazione al Consiglio nell'ambito della procedura di approvazione del bilancio
Un altro profilo interessante e poi quello relativo all'introduzione con il Trattato di Lisbona di alcune disposizioni che riguardano la partecipazione popolare ed è una considerazione con la quale concludo ignoti intervento
Specie per il tramite delle formazioni sociali
E credo che si tratti del vero e proprio banco di prova per il consolidamento di un idem sentire delle pubblica che sia autenticamente sovranazionale
è chiaro che questa è la sfida in termini culturali prima ancora che in termini politiche istituzionali più difficile e proprio perché è difficile più avvincente
E
Se saremo capaci di affrontarla più gratificante per una
Costruzione dell'Unione che sia autenticamente sovranazionale
Penso in particolare quelle norme
Che attengono alle ampie consultazioni
Che la Commissione ha chiamato svolgerle in occasione dell'esercizio dei suoi poteri di proposta
E che riconoscono espressamente per la prima volta un ruolo dei cittadini dei corpi intermedi nella formazione delle politiche e della normativa dell'Unione europea è certamente giusto interrogarsi sul ruolo dei Parlamenti nazionali
Non possiamo prescindere dal fatto che nel Trattato di Lisbona viene espressamente previsto
Un lavoro non sostitutivo aggiuntivo ma pari niente integrante importante
Rispetto a quello dei Parlamenti nazionali ruolo riconosciuto ai cittadini e ai corpi intermedi
è evidente a mio modo di vedere che al di là dell'impatto che e se avranno si tratta di un mutamento oggettivo nella prospettiva
Del processo di integrazione europea
Coerente con la ridefinizione di valori ed obiettivi condivisi da tutti i Paesi che hanno ratificato il nuovo trattato
Per certi aspetti però tutto ciò
Caccia di grandissimo rilievo rischia di non basta
A riguardo infatti
Continuo a pensare
Che per uscire dalla grave situazione di crisi in cui ci troviamo
Occorre in primo luogo comprendere che la vera grande emergenza di cui soffre oggi l'Unione europea
Si è rappresentata a ben vedere
Dalla mancanza più che di istituzioni forti
Di un'idea forte in grado di sedimentare nella cultura dei popoli emendi identità dei popoli quello spirito costituente che alla base di un processo di integrazione europea
Su una
In modo certamente lungimirante affermò che virgolette l'Europa prima di essere un'alleanza militare e sappiamo che oggi nuove impattante
Prima di assoluta lealtà politica e sappiamo che oggi
Non lo è affatto o un'unione economica che oggi certamente lo è
Sono diceva l'Europa prima che essa alleanza militare politico unione economica deve essere una unità culturale nel senso più elevato del termine l'Europa concludeva deve darsi un'anima chiuse le virgolette
Credo che soltanto così cercando di raggiungere questo obiettivo tutt'altro che semplice per
E tante differenze che rappresentano
I popoli dell'Unione
Non a caso ritengo che l'espressione più felice sia quella di chi immagina l'Unione europea con una sorta di Mosaico in cui ogni identità nazionale o regionale rappresenta la tessera
Di una armonico disegno che proprio perché unito da un filo conduttore ha una sua immediata positività e una sua proiezione se così è dicevo
O se così sarà
Soltanto in questo modo potremo vincere quelle sfide che stanno dinanzi a noi
Sono sfide che investono certamente i nostri sistemi economico e sociale
Perfetto delle globalizzazione per effetto di un radicale mutamento negli equilibri mondiali ma sono anche sfide di altra natura sono quelle che attengono alle emergenze ambientali neanche da questo punto di vista
Vi è
Almeno a mio modo di vedere una certa arretratezza dell'Unione europea in quanto tale del torcida coprotagonista mondiale su questi temi ad altre ancor più rilevanti
Quali quelle relative
Alla lotta alle disuguaglianze o a quelle che discendono dall'espandersi di varie aree di crisi
Con conseguenti focolai di guerra
Che possono alimentare o il fenomeno del terrorismo o
In parallelo fenomeni di accelerazione di quelle migrazioni bibliche che rappresentano una delle grandi cruciali questioni
Di carattere culturale quindi politico nei confronti del quale una Unione Europea degna di tale nome
Non poche raffrontarsi è soltanto un inciso ma pensare a politiche meramente nazionali
A fronte di questioni che hanno delle dimensioni globali significa non aver compreso la portata della sfida che in atto nei tempi in cui viviamo concludo dicendo che certamente un traguardo ambizioso
Ma a ben vedere forse l'unico traguardo che l'Unione europea si può dare
Perché la storia dell'integrazione questi cinquant'anni
è proprio quella vista guardi apparentemente ambiziosi
Che
In realtà seppur faticosamente sono stati raggiunti
Consentendo dica di vita ad un progressivo aumento del livello di integrazione in altri termini coscienza di oggi per far tocca estremamente difficile contesti in cui siamo chiamati ad agire o l'Unione europea per iniziativa anche dei Parlamenti nazionali
Alza l'asticella delle sue ambizioni e coscienza della difficoltà di quell'integrazione cerca di raggiungere l'obiettivo oppure se al contrario tende a rimanere a livelli di azione e di comprensione più bassi
Rischia non dico di regredire ma di fallire un appuntamento di carattere storico grazie
Do ora la parola allora segretario generale della Camera dottor Ugo Zampetti il Parlamento e Costituzione europea
Sì
Saluto il Presidente della Camera dei deputati e Gianfranco Fini che ha introdotto i lavori di questo convegno
Il vicepresidente nella camera Antonio leone che ha promosso questa importante iniziativa gli illustri relatori tutti gli intervenuti
Il convegno odierno si propone di mettere in evidenza come lo sviluppo registrato nel ruolo nelle competenze del Parlamento italiano
Il raccordo con le istituzioni europee si inserisca pienamente nel solco evolutivo del processo costituzionale dell'Unione europea
Questa affermazione
Assume particolare pregnanza alla luce del Trattato di Lisbona che non a caso è stato definito da numerosi osservatori trattato dei Parlamenti proprio per sottolineare come l'innovazione più significativa
Da esso introdotta sul piano costituzionale risieda proprio nel rafforzamento delle prerogative delle assemblee parlamentari
Ciò pare evidentemente per il Parlamento europeo che con l'estensione della procedura legislativa ordinaria gran parte delle competenze dell'Unione ha visto consolidato il ruolo di come legislatore ma anche per i Parlamenti nazionali
Di cui si è riconosciuto ed esteso il contributo al processo di definizione delle politiche e dell'ordinamento dell'Unione europea
Tutto ciò appare suscettibile di positivi sviluppi
Ove si consideri un'ulteriore accelerazione a livello europeo che ENI circa due anni trascorsi dall'entrata in vigore del nuovo trattato
Sta registrando sotto la spinta di fenomeni globali crisi economica immigrazione soprattutto
Il processo di consolidamento delle competenze dell'Unione europea attraverso l'aggiornamento e di arricchimento dei suoi strumenti e di azione
Si tratta invero di un processo complesso che presenta come tale luci e ombre elementi di criticità faccio ad esempio con ciò vale per il sistema
Per il nuovo sistema di governance economica europea che
Se sia andato delineando attraverso iniziative leggi di tipo legislativo e non legislativo adottati dagli studi agli organi dell'Unione
Ha visto però che il suo processo di consolidamento anche decisioni assunte al di fuori del quadro istituzionale con un ruolo determinante delle autorità finanziarie e con il CONI dizione lamento dei mercati
Esemplare a questo riguardo è il cosiddetto Patto Euro Plus intervenuto tra i Capi di Stato e di governo dell'area euro
Quindi fuori dalle sedi istituzionali europei nel marzo due mila dieci per impegnare gli Stati partecipanti
Da un maggior coordinamento in materia di politica economica
Per quanto riguarda i Parlamenti nazionali a seguito del Trattato di Lisbona essi hanno visto riconosciuto e consolidato il ruolo che avevano già assunto nel contesto della costituzione materiale dell'Unione europea
Cioè la Costituzione risultante dalla combinazione di trattati delle costituzioni degli Stati membri ed ai principi ed ai criteri sviluppati dalla Corte di giustizia e dalle Corti costituzionali nazionali
In questo quadro il nuovo articolo dodici del Trattato sull'Unione europea richiamo il contributo dei Parlamenti nazionali al buon funzionamento dell'Unione
Precisando che esso si esplica attraverso nuovi poteri di intervento diretto nel processo decisionale europeo
Per altro verso la profonda riarticolazione dei rapporti tra istituzioni dell'Unione
Tra Unione europea e Stati membri e tra gli stessi Stati membri operata dal Trattato chiama in causa il ruolo dei Parlamenti nazionali negli ordinamenti interni
Imponendo il rafforzamento delle funzioni di indirizzo e controllo nei confronti della
Azione dei rispettivi governi in sede comunitaria
Quindi questa duplice valenza costituzionale del Trattato
è stata accolta e tradotto sul piano operativo nel nostro Paese in gran parte degli Stati membri me quali si è proceduto o si sta procedendo all'adozione di disposizioni a livello costituzionale
Pensiamo alla Germania alla Francia a livello legislativo agli altri Spagna Regno Unito di regolamenti parlamentari Germania Francia Danimarca volte oltre che all'applicazione delle nuove prerogative
Ad un più generale e consolidamento del raccordo tra Parlamento e Governo in materia europea
In Italia come in gran parte degli altri Paesi membri
L'attuazione del nuovo Trattato si è innestata in un percorso di riforma di ampia portata che investe il quadro legislativo relativo
Alla partecipazione del nostro Paese all'Unione europea
Le procedure parlamentari che determinano il collegamento con l'Unione europea e le stesse prassi relative ai rapporti tra le Camere
E le istituzioni europee e gli altri Parlamenti dell'Unione
Questo percorso
Abbastanza compresso come ho detto ha trovato la sua prima una sua prima realizzazione attraverso tre principali canali di intervento
Il primo
Si è realizzato a livello di procedure parlamentari per quello che riguarda la Camera attraverso due pareri particolarmente articolati adottati dalla Giunta per il Regolamento nell'ottobre due mila nove luglio due mila dieci
Attraverso le quali attrezzi quali è stata definita una procedura sperimentale
Per l'esercizio del controllo di sussidiarietà previsto dal Trattato di Lisbona
E per consentire una più efficace attuazione delle funzioni di indirizzo e controllo della Camera nei confronti del Governo quindi la prima linea intervento a livello
Di
Procedure parlamentari la seconda a livello di legislazione
Ordinaria
In due direzioni la prima
Consiste nell'elaborazione di un testo normativo che
è in corso di esame parlamentare alla Camera lo approvata all'unanimità orale
All'esame del Senato volto ad introdurre una riforma organica
Della disciplina del processo di formazione della posizione italiana
Nella predisposizione degli atti dell'Unione sostanzialmente una riforma complessiva del ruolo del Parlamento nella fase ascendente e nella fase discendente
Con un rafforzamento dei complessi di obblighi di informazione del Governo nei confronti del Parlamento e con
La disciplina dell'esercizio delle prerogative della Camera in merito alle procedure semplificate di revisione dei trattati
L'altra linea di intervento legislativa
Assai crescente ed è rappresentata dalla riforma
Della legislazione contabile a sua volta riformata
Negli ultimi mesi che ha recepito nel nostro ordinamento le importanti novità derivanti dall'avvio del semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche nazionali coordinamento ex ante
Come tale
Ha trovato già applicazione nella scorsa primavera in occasione dell'esame del nuovo Documento di economia e finanza
Il complesso degli interventi di iscritti pur se dinamiche forme diverse può essere comunque ricondotto ad un disegno
Coerente e di rafforzamento del ruolo del Parlamento italiano sul piano del raccordo con l'Unione europea e con le altre istituzioni interne
Nell'ambito del quale questo disegno
Nell'ambito del quale l'esercizio delle nuove competenze attribuite alle Camere ruota attorno a cinque principi fondamentali
Il primo di questi principi consiste nel fatto
Che i nuovi poteri di intervento delle Camere nel processo decisionale europeo sono assunzionali al rafforzamento del raccordo fra l'azione del Governo
E gli orientamenti espressi in sede parlamentare in vista della definizione di una posizione unitaria dell'Italia nelle sedi decisionali dell'Unione
In questo senso
Le procedure introdotte da il parere della Giunta e
Da lei richiamate modifiche legislative alla legge di contabilità nonché quelle che poi saranno definite
Con la riforma della legge di
Relativa alle procedure di collegamento con l'Unione europea rispondono all'obiettivo di rafforzare
Il raccordo tra Parlamento e Governo
Non tanto e non solo sotto il profilo della necessità per il Parlamento di essere informati e di contribuire con gli indirizzi del controllo sul Governo all'azione
In sede comunitaria ma anche attraverso procedure porterà indurre il Governo a raccordarsi con il Parlamento
Nelle sedi comunitarie
In questa linea oltre a tutte le altre
Indicazioni procedurali riguardanti per esempio le modalità per attivare la riserva di esame parlamentare
In sede europea come
La esame della relazione del Governo assieme a quelle
Comunitarie europee in modo tale da avere un'unica sede di confronto sulle priorità politica dicevo in questa linea
Si pone anche la scelta confermata nel parere della Giunta
Di in rotta di inoltrare dalle istituzioni dell'Unione nell'ambito di un dialogo politico informale gli atti di indica ad Ambra nei confronti del Governo
Questo risponde già ad una logica precisa seguita del resto dagli altri parlamenti da altri Parlamenti tra cui il Bundestag
E l'Assemblea nazionale francese secondo la quale il dialogo politico tra Parlamento e Commissione europea
Non costituisce uno strumento che scavalcare il rapporto con il Governo bensì uno strumento complementare coerente che rafforza la posizione complessiva del Paese
In quest'ottica infatti il dialogo politico stimolare il Governo a raccordarsi in modo tempestivo come dicevo prima con il Parlamento e anche in maniera adeguata definendo nei confronti della Commissione europea
Una posizione nazionale coerente ed incisiva
Il secondo principio
Consiste nel fatto che
Le Camere sono chiamati a esercitare le nuove prerogative attribuite a ciascuna di esse sviluppando forme e procedure di raccordo tra loro
E con gli altri attori istituzionali oltre che con il Governo di cui
O parlato prima
Gli attori istituzionali che concorrono alla definizione della posizione italiana nel processo decisionale europeo quindi Regione
Enti locali
Europarlamentari italiani membri italiani delle istituzioni europee
In questo quadro quindi sono
Procedure che agevolarmi spingono a lo sviluppo di raccordi interistituzionali Camera e Senato da tempo hanno definito in questa materia forme di raccordo tra loro
Penso soprattutto a livello
Di quanto avviene a livello di Commissione dove praticamente l'attività di raccordo
Con il Governo di informazione con il Governo per quello che riguarda
L'attività europea avviene ormai da anni a Commissioni congiunte quindi attraverso
Procedure istruttorie di tipo unitario e
Questa
Raccogliere d'accordo continuo e
Suoi di aspetto dell'attività riguardante
La partecipazione delle Commissioni italiane a le riunioni per esempio periodica del semestre soprattutto
Per quanto riguarda i rappresentanti di Camera e Senato che partecipano alla COSAC cioè alla Conferenza degli organismi specializzati negli affari europei comunitari
Sotto il profilo del rapporto con gli altri attori istituzionali quindi
Appare rilevante la scelta operata dalla Giunta per il Regolamento di estendere
All'esame dei progetti di atti dell'Unione gli strumenti della istruttoria legislativa questo consente alle Commissioni di attivare per esempio indagini conoscitive
Audizioni eccetera in cui chiamare i rappresentanti delle Regioni e degli enti locali creando un'efficace e
Continuo a forma di raccordo del resto anche la riforma legislativa in itinere ribadisce in coerenza con l'articolo sei del protocollo sul principio di sussidiarietà
La partecipazione delle Assemblee regionali
Alla verifica del rispetto del capitale principio attraverso la trasmissione
Le osservazioni ai presidenti delle Camere da parte degli organismi rappresentativi del complesso delle assemblee
Regionali a questo riguardo ricordo che
Dal due mila sette reattivo pur Comitato paritetico in cui partecipano
Membri della Camera del Senato delle Assemblee regionali e anche gli europarlamentari italiani chiara proprio il compito di
Raccordare l'azione delle Assemblee legislative sui temi istituzionali di comune interesse tra cui quelli relativi alla formazione e l'attuazione della normativa europea
Il terzo principio consiste abbiamo visto
Rapporto col Governo rapporto con le altre realtà istituzionali d'ora
Nell'apertura dell'attività della Camera in materia europea all'apporto di tutti i soggetti interessati anche non istituzionali
E questo in applicazione del principio generale di consultazione delle parti interessate affermato dall'articolo undici del Trattato sull'Unione europea ne ha parlato poc'anzi il Presidente Fini di questa apertura
Alla società civile
Dei processi di elaborazione delle valutazioni
Sulle politiche europee a livello
Tale articolo quello citato sul principio di consultazione stabilisce infatti che le istituzioni dell'Unione europea sono chiamati a fornire ai cittadini
Le altre istituzioni rappresentative e la possibilità di far conoscere e di scambiare pubblicamente le loro opinioni mantenendo così un dialogo aperto e trasparente con la società civile
In questo quadro proprio quelle
Procedure sull'istruttoria che sono state definite dalla Giunta per l'esame dei progetti di atti dell'Unione europea consente acconsentito effettivamente in molti casi alle Commissioni competenti
Di non solo di liberare indagini conoscitive ma anche tutta una serie di iniziative volte a dare ingresso nel corso dell'esame e con le forme di pubblicità proprio delle procedure parlamentari ecco quindi quella
Soddisfazione delle esigenze di trasparenza riconoscibilità di cui dicevo prima
Di dare ingresso alle procedure parlamentari alle istanze delle associazioni di categoria di rappresentanti della società civile ed economica
In linea con l'esigenza di concorrere alla formazione di un sentire comune da parte di tutti i soggetti coinvolti
Quindi non solo i suddetti istituzionali come sottolineato
Dal Presidente Fini in linea con quanto previsto dal medesimo Trattato
è evidente la valenza
In chiave di
Trasparenza dei processi decisionali che le procedure sedi parlamentari
Possono garantire a questo riguardo anzi qui in linea con gli indirizzi costanti
Elaborati a livello comunitario che possano appunto sul Parlamento il peso cioè la responsabilità di rendere trasparenti i processi decisionali
Il quarto principio riguarda l'esercizio del controllo di sussidiarietà quindi non più un principio relativo ai rapporti fra organi ma al merito
Delle scelte relative alle politiche dell'Unione europea
Egli implica che tale funzione cioè il controllo di sussidiarietà non sia intesa dal Parlamento come mero strumento di verifica del rispetto delle competenze ma quali canale
Complementari a quelli di cui le Camere
Già disponevano pronunciarsi sul merito delle varie questioni cioè al controllo di sussidiarietà non assorbe tutte le
Energie parlamentari nel settore
Del raccordo con l'attività europea e sono anche sotto questo profilo
Ricordo la procedura definita presso la Camera dalla Giunta per il Regolamento
Che
Costruisce il controllo di sussidiarietà corrispondente anche all'obiettivo di non ridurre il ruolo dei Parlamenti nazionali al merito guardiani
Delle competenze esaltando le invece il contributo al buon funzionamento dell'Unione
Per effetto di tale scelta quindi
L'attività della Camera delle Commissioni ha evitato
Nell'esperienza concreta di concentrarsi esclusivamente sull'esame di proposte legislative trasmesse
Per il controllo di costituzionalità anzi le Commissioni permanenti hanno continuato a riservare una particolare attenzione quanti a tutti gli altri documenti
Di strategia o di consultazione che intervengono nella fase di predisposizione delle iniziative legislative per esempio basta citare attenzione data
All'elaborazione
Della nuova governance economica e del quadro finanziario problema
Due mila quattordici due mila venti
Questa tendenza e del resto questo che dicevo si sono
Consolidate anche presso gran parte degli altri Parlamenti nazionali dell'Unione europea
E quindi rappresentano ormai un po'un linea di azione comune dei Parlamenti
Il quinto ed ultimo principio postula che il controllo di sussidiarietà gli altri poteri
Di intervento dei Parlamenti nazionali siano esercitati secondo un approccio costruttivo e non conflittuale con le istituzioni dell'Unione europea
Pertanto anche la cooperazione interparlamentare va sviluppata quale strumento per sostenere l'esercizio
Da parte di ciascuna assemblea delle rispettive competenze e procedure
In questo senso la Camera dei deputati
Ha interpretato sia sul piano interno sia nelle sedi di cooperazione interparlamentare il controllo di sussidiarietà e le altre innovazioni introdotte dal Trattato nonché il dialogo politico informale cui facevo prima
Differimento
Tutti questi come strumenti per contribuire alla formazione delle politiche europee in coerenza con l'articolo dodici del Trattato
Questo atteggiamento di di cooperazione caratterizza del resto anche molti altri Parlamenti i dati
Che evidenzia infatti
La netta prevalenza di un approccio cooperativo tra Parlamenti nazionali ed istituzioni europee piuttosto che
Un approccio di tipo conflittuale
Cito il numero complessivo dei parenti
Trasmessi dei Parlamenti nazionali tutti insieme alla Commissione europea nell'ambito degli album politico nel due mila dieci è stato di trecentocinquantatré
Quindi con un aumento del quaranta per cento rispetto all'anno precedente
Acquisito duecentocinquantatré si aggiungono solamente trentaquattro pareri motivati espressi sulle in sede di controllo
Di
Sussidiarietà quindi da questi dati emerge come gran parte delle osservazioni
Sviluppare a livello di Parlamenti nazionali concerne il merito
E non la sussidiarietà
Ed esprimono anche sostegno solo pareri diciamo rafforzativi anni iniziative
Proposte dalla Commissione raccomandando che talvolta integrazioni modifiche in un
Ottica di collaborazione
Se cooperazione devo dire che
Questa crescita di interesse dei Parlamenti nazionali per il dialogo politico
Di cui ho fornito i dati del due mila dieci sembra consolidarsi anche nel due mila undici perché fino a al mese di settembre
Erano stati quasi trecento quindi cassare numerosi i pareri trasmessi alla Commissione da parte del circuito dei Parlamenti nazionali
Anche la cooperazione interparlamentare in cui il Trattato di Lisbona ha fornito una base giuridica
Si sviluppa secondo la stessa logica cioè la per la Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti dell'Unione ha rigettato proposte volte alla creazione di nuovi organismi di cooperazione
Che avrebbero inevitabilmente acquisito i caratteri di organi contrapposti alle istanze dell'Unione europea
è stata invece sempre privilegiate la linea di valorizzare
Le sedi esistenti soprattutto le riunioni delle commissioni di settore che consentono di inserire
Le tematiche in discussione presso ciascuna Assemblea nel contesto europeo inoltre piace ricordare che con l'impulso delle Camere
Italiani con il loro contributo è stata sviluppata sono stati sviluppati iniziative volte a rafforzare
Lo scambio di informazioni e migliori pratiche tra Parlamenti
A livello di infrastrutture informatiche
Quindi alla luce mi avvio alla conclusione alla luce di queste considerazioni svolte
Sì credo che si possa affermare che l'analisi della prima applicazione delle prerogative attribuite dal Trattato di Lisbona
Ai Parlamenti nazionali consente una nuova lettura del disegno complessivo sotteso al trattato e del suo impatto
Sull'assetto costituzionale europeo il trattato è stato talora considerato come un risultato non soddisfacente del processo costituzionale europeo avviato con grandi ambizioni nel due mila uno
In quanto riscattato non riproduce gran parte della terminologia degli istituti dei singoli costituzionali che erano previsti dal Trattato che adotta una Costituzione per l'Europa
Si parlava di di di di leggi di natura proprio di atti comunitari del Ministro degli esteri europeo di bandiera di no
Ma comunque l'affermazione dei Parlamenti nazionali i quali il principale fattore di legittimazione di unioni attori decisivi per il buon funzionamento dell'Unione stessa
Ha invece saltato l'impatto costituzionale del nuovo trattato
In questa chiave va sottolineato l'approccio non conflittuale che i Parlamenti nazionali hanno mantenuto nell'esercizio due nuove prerogative
E la portata delle funzioni svolte dall'Assemblea parlamentari nella formazione e nell'attuazione del diritto comunitario
Che venne fondata la loro qualificazione sostenuta da autorevoli osservatori come istituzioni indirette dell'Unione
E per questo che io credo sia corretto quanto evidenziato da alcuni che segnalano come il nuovo trattato come con il nuovo trattato il ruolo dei Parlamenti per il buon funzionamento dell'Unione
Diventa un principio informatore della democrazia europea
In questo quadro richiamando e un unitamente ai principi di
Di democrazia espressi nel Trattato
Principi di eguaglianza di tutti i cittadini dinanzi all'istituzione europea il principio di democrazia rappresentativa principio di partecipazione
Assume rilievo per tutte le cose dette anche un principio di democrazia parlamentare di cui all'articolo dodici del Trattato che si sostanzia proprio nel riconoscimento
Di un vero e proprio sistema parlamentare europeo che abbraccia il Parlamento europeo le Camere nazionali esistente che si estende alle assemblee legislative regionali grazie
Graziella segretario generale
Prima di andare oltre
Ringraziamo innanzitutto il Presidente fino al solo per averci offerto una gamma di spunti in carne e l'ottimo intervento iniziale che ha fatto anche per averci concesso di fare tenendo se lavori questa splendida
Sale in questa spenda come dice la location caccia perché il presente per altri impegni istituzionali ci deve lasciare prego
Grazie e andiamo avanti
Con i lavori e diamo la parola Beniamino Caravita
Resta la Sapienza di Roma che ci intratterrà sulle limitazioni di sovranità dei Paesi dell'Unione europea e del ruolo dei Parlamenti nazionali prego professore grazie del Presidente
Vi ringrazio di questa
Occasione di riflessione che cade peraltro in un momento
Assai peculiare assai particolare qual è quello che
Stiamo vivendo
In questi giorni
Come si confà alla sede che ci ospita il titolo e prudente le limitazioni di sovranità dei Paesi dell'Unione europea e il ruolo dei Parlamenti nazionali
Io lo sarò un po'di meno
Bisogna che
La prudenza non è sempre la chiave
Migliore per leggere i fenomeni politico-istituzionali dico subito che ho partecipato anch'io alla
Alla alla strutturazione del titolo quindi non è colpa solo gli organizzatori col anche mia
Ma io sarò meno prudente di quel titolo
Il tema oggi non è più il tema classico un paio d'anni settanta e ottanta delle limitazioni
Della sovranità il tema è quello dello spostamento alla sovranità casomai il tema è quello del grado di spostamento e la sovranità
Uso una proprio su questo punto e poi giorno a una ricostruzione su cui volevo soffermarmi un attimo
In questa sede tutti ci ricordiamo il dibattito degli anni venti e trenta dello secolo scorso sul custode
Della
Costituzione
Ci mette Kelsen
La custodia in forma giurisdizionale la custodia forma politica alla Corte il Presidente e su questo dibattito
Di chi fosse di doversi allocassero a custodia dei valori costituzionali la cultura costituzionalistica del Novecento sempre andata avanti bene
Andatevi a leggere
L'articolo sette del Trattato sull'Unione europea
Il custode dei valori costituzionali non è più
All'interno degli Stati nazionali
Ma è nella procedura complicata difficile
Azzi coccolata
Che vede che è descritta nell'articolo sette del tratto all'Unione europea
Sul proposta di un terzo degli Stati membri del Parlamento europeo che la Commissione europea il Consiglio deliberando la maggioranza dei quattro quinti dei sei membri
Previa appropriazione del Parlamento europeo può constatare esiste un'evidente rischio di violazione grave
Da parte di uno Stato membro dei valori di cui all'articolo due che sono i valori fondanti delle democrazie costituzionali della tradizione europea
C'è poi tutta una procedura su cui non mi soffermo ma oggi la non solo dobbiamo talmente tanto ragionare sulle spostamenti di sovranità che in realtà l'accusa il sovrano vale a dire il custode dei valori fondanti non è più all'interno degli Stati nazionali
Ma si è spostato
Allora il tema
Su quello che amo ragionare è diventato necessari necessariamente il tema del
Dei modelli federali di Governo il tema se l'Europa oggi nel due mila undici costituisca un no un modello federale di governo
Non ci siamo abituati negli ultimi anni ha una nozione di igiene Riccardi generalissima igiene vicinissima di federalismo
O tale per cui il federalismo in un libero nemmeno i volumi che studiano il federalismo faccio riferimento a un testo
Però edito data un'organizzazione che si chiama formo Federation storici stanno i maggiori studiosi del federalismo
In questo volume imbocco farà account resto ci sta
Gli Stati Uniti e le Isole Comore il Canada è sentenza n bis in Brasile Lonigro messia
Una nozione che mette insieme queste cose non serve annulla è una nozione scientificamente istituzionalmente inutile
E allora dobbiamo per iniziare a ragionare sulla collegamento fra
E naturalmente in questo volume ci sta
La Russia o ci sta il Pakistan il Venezuela eccita e quindi come dire non si pone il problema del raccordo fra federalismo la democrazia allora dobbiamo iniziare a rimettere insieme tre categorie
Stato nazionale
Democrazia federalismo se li mettiamo insieme queste tre categorie come chiave di lettura dei processi dei sistemi di governo federale e ci accorgiamo immediatamente
Di una cosa ci accorgiamo immediatamente che possiamo individuare una prima fa un primo blocco di modelli federali
Che sono quelli che nascono dalla crisi del colonialismo europeo emblema America nel
Nel continente americano
E nel continente fondamentalmente nel continente americano e poi in Australia
Crisi del colonialismo europeo che attraversa fondamentalmente l'Ottocento fine Settecento gli Stati Uniti fino al mille novecentouno l'Australia
Ed è
La rottura del controllo
Da parte dei gli abitanti impianti
Eredi dei glieli gli europei occupanti la rottura del rapporto con la madrepatria ingresso francesi spagnole e portoghesi Canada Stati Uniti Brasile Messico Brasile Argentina
Australia mille novecentouno questo è il primo grande blocco di modelli federali in originale la crisi dell'occupato il colonialismo europeo il secondo grande blocco dei modelli federali e quello del secondo dopoguerra ancora gli intervenissi
Del colonialismo europeo
In via quarantasette Sudan sessantuno scusami non scusatemi non ce la
Nigeria sessantuno a cui si accomunano
Il destina Etiopia
E il Sudafrica novantacinque novantasei questo modello del federalismo per risolvere i grandi conflitti è un modello che poi viene pensato ad esempio per l'Iraq ad esempio per la Palestina ad esempio per
Percepita anca
Ad esempio per Cipro ma non sempre riesce anche qui qual è il tema
Non c'è la possibilità di costruire Stati nazionali
Bisogna riorganizzare una
Struttura pubblica in situazioni di grande conflitto economico sociale e religioso istituzionale eccetera
è il modello che viene in mente il federalismo bene il terzo grande modello se noi mettiamo insieme democrazia è stato e crisi dello Stato nazionale insetti il terzo grande modello che il modello europeo
Non è chiunque il problema del paragone con
I federalismi interni
Sintomatico andatevi a rileggere la sentenza della
Bundesrat fa sul scritta sull'ombrello salvo Stati
Il problema è l'atto in il
Il Bund SOFA sostiene il tedesco cioè
La Corte Costituzionale che ha sempre tenuto a tenere alta la capacità di controllo dei lender
Lei dice chiaro e tondo il problema è il controllo del Bundestag
Sulla
Sul sul sistema europeo non si pone nemmeno lontanamente
Se ci si usa la parola Bundestag non usa
Però dolci sparlano entro non parla del Parlamento tedesco come comprensivo anche del Bundesrat fa riferimento al solo Bundestag oggi il tema è
Esiste o no un modello di organizzazione federale in Europa
Il tempo naturalmente tiranno quindi siccome qualcosina vorrei dire anche sul perché
è necessario porre Parlamenti nazionali rinvio ad alcuni miei interventi su questi temi
Ma
In Europa noi dobbiamo prendere atto
Che l'Europa oggi a il grado di omogeneità normativa sostanziale Chivu alto di ogni e qualsiasi sistema federale
Battuta
Negli Stati Uniti i singoli Stati si possono permettere addirittura di decidere diversamente
La pena di morte o meno noi per riprendere una battuta se non sbaglio di Craxi
Anche la lunghezza delle banane è omogenea in Europa cioè l'omogeneità normativa dei nostri sistemi il diritto che utilizziamo
Evidenti
Se noi parliamo di assicurazioni se noi parliamo di banche sanno e parliamo di televisioni se noi parliamo di telefonini e via dicendo il diritto che utilizziamo dello stesso
Talmente lo stesso che i dodici Paesi che sono entrati negli ultimi anni hanno dovuto aderire alla chi condotte
Hanno dovuto adeguare i loro ordinamenti paura Arlacchi communautaire il diritto identico
Ci siamo dati un sistema giudiziario comune che assicura l'uniformità dell'interpretazione di questo diritto comune
Abbiamo un sistema continuo meccanismo di adeguamento un'informazione tutela dei principi costituzionali risorgimentali europei
Abbiamo secondo me anche spostato il custode
Là sopra alla dove vi dicevo con l'articolo sette
Almeno diciassette Stati hanno in comune la moneta
Le crisi di questa estate la crisi militare con la legge
La crisi economica finanziaria Cianci vanno sempre più convincendo
Che il passo anche per mettere in comune queste ultime due politiche questi ultimi due mesi di sovranità nazionali e molto vicino a dove
Essere compiuto non ex compiuti
A dovere essere compiuto
Purtroppo
Il tema del
Del fondo salva Stati dell'ombrello salvo Stati in Italia non è stato quasi per nulla discusso è stato
Sopraffatto
Da altre cose
Io ho avuto la fortuna di stare in Germania nei giorni in cui
Il Parlamento tedesco il Bund sta provava infondo salvo Stati i giornali tranne la pizza tutti i giornali tedeschi era
Davano
Mi hanno dato un livello di informazione su quei temi che
Nesi e discussione italiana un attimo
Questo è stato un tema e naturalmente per i tedeschi era un tema di
Cessione di sovranità di costruzione di un modello federale
E allora
è la battuta è come dire
Quella che ha fatto la Merkel
Io personalmente veramente mi sento lontanissimo dalle critiche che che in Italia sono state fatte alla mercanti
La Merkel ha il problema di gestire un paese
Che non vuole
Aiutare
I Paesi europei un po'troppo cicale negli ultimi anni nonostante un'opinione pubblica contraria sta riuscendo condurre questo progresso le critiche che le vengono fatte sono quantomeno ingeneroso secondo
Allora
Qual è la chiave di lettura di questo fenomeno la chiave di lettura è federalismo verso l'Europa ma noi dobbiamo modello federale in Europa ma torniamo chiederci
Che caratteristiche peculiari e questo modello federale
Questo modello federale europeo modello federale che continua a mantenere gli Stati nazionali al centro del sistema
Cioè
Ancora oggi non è un sistema federale
Completo e probabilmente non lo diventerà mai gli Stati nazionali rimarranno
Il nuovo delle decisioni comuni
La chiave di lettura che forse dobbiamo utilizzare per capire il sistema federale europeo e quella della sussidiarietà
Noi
Abbiamo bisogno di decidere secondo la logica della sussidiarietà quante competenze si sposta sopra
Ma secondo un processo che accomuna tutti i Paesi europei o la maggior parte dei Paesi europei stiamo decidendo anche quante competenza si sposta un verso
Chi secondo le logiche più classiche della sussidiarietà
Tipi di voto della sussidiarietà i decisori della sussidiarietà sono gli Stati nazionali
Cioè e il momento dello Stato nazionale che congiuntamente decide congiuntamente ma secondo nordiche possono anche diventare quella maggioranza decide quanta
Competenza va portata verso l'alto alle istituzioni comunitarie quanta verso il basso verso i luoghi del decentramento battuta in Europa trecentocinquanta milioni su cinquecento milioni il Paese con una struttura federale o regionale
Quindi il fenomeno
Questo fenomeno della decentramento verso il basso riguarda i tre quinti della popolazione europea
Se la chiave è quella della sussidiarietà perché il ruolo dei Parlamenti nazionali colossale
Perché non si può lasciare ai soli i Governi nazionali la decisione sulla sussidiarietà
In un meccanismo susciti la sussidiarietà è un meccanismo che gioca
Un meccanismo istituzionale in cui la distribuzione delle funzioni amministrative etti importante addirittura della distribuzione delle funzioni legislative delle competenze legislative
Ed è inevitabile che in un meccanismo
In cui la chiave di lettura è quella sussidi
Età i Governi abbiano un ruolo più importante peraltro un meccanismo europeo un meccanismo che casomai dei ventisette governi riuniti insieme
Ma allora per evitare che il meccanismo della sussidiarietà Rizzi rinsecchito Scala scusatemi il termine nelle mani dei Governi
Bisogna introdurre sulle decisioni di sussidiarietà i singoli Parlamenti nazionali
Ed è questa la chiave di lettura
Per che secondo me si deve guidare cioè dopodiché all'interno di questa chiave di lettura Zampetti ciò dimostrato come
Di strumenti
Per ora intervenire nel processo comunitario i Parlamenti nazionali ce l'abbiano non è un caso se l'articolo dodici
Se l'articolo dodici
Del Trattato però al secondo punto dice fra i compiti del Parlamento dice specificamente di girando vigilano il Parlamento e contribuiscono titolato al buon funzionamento l'Unione venendo informato vigilando sul rispetto del principio di sussidiarietà
E allora e concludo
Sono molto il topo tempestivo e non ho la
Allora e concludo la chiave di lettura in cui ci dobbiamo porre e quella bella degli spostamenti della sovranità
Questi spostamenti documentarci pongono ci chiedono di riterrò Carocci sui modelli Ferrati l'Europa forse e proprio là dentro e modello su tutte e due è un modello di governance federale peculiare
Che però
Collegato la crisi dello Stato nazionale il principio di sussidiarietà può essere la chiave per ragionare sulla distribuzione delle competenze
In proprio sul RIS sul rispetto del principio di sussidiarietà si devono inserire Parlamento taglia gli altri Parlamenti nazionali secondo gli strumenti che
Ci ha elencato prima traccia discreto prima Ugo Zampetti grazie
E allora lo Stato sovrano dopo l'affermazione del modello democratico di questo ci parlerà Fulco lanchester dall'università la Sapienza prego
Grazie Presidente anch'io sono corresponsabile del titolo ma non totalmente quindi nello giustifiche Roma insomma
Che vorrei dire soprattutto ma che
Io sono un pessimista in questo momento e nonostante questo sia uno splendido settembre ottobre
Con grande calore da duecentocinquanta anni che ebbe a Torino non ha avuto un settembre ottobre di questo genere io sento freddo particolare sento spirava un vento
Particolarmente pericoloso per gli ordinamenti democratici in generale ma soprattutto per gli ordinamenti
Democratici europei
E quindi la mia è una preoccupazione
Perché mi riporta agli anni Venti e Trenta Beniamino ci ha parlato del custode della Costituzione si ma nere io ho il problema della copertura dello statuto dell'ombrello dello stato sociale
Nella gestione della crisi economica e e quindi il problema del politico
Né e nell'Amministrazione e nella capacità di incisione di risposta non alle sfide né della globalizzazione all'interno di una costruzione che molto al Tusian
Ed è poco compaesana e quindi nei momenti di difficoltà la può avere nel forti pericoli devo dire che in questo intervento affronterò in maniera sintetica sia il tema del ruolo attuale dell'istituzione politica statuale in generale ed in Europa sia quello delle istituzioni democratiche
Per concludere che il politico efficiente nelle e la partecipazione è regolata sono indispensabili per mantenere l'implementare il principio di valori ordinamentale di ordinamento che si definiscono di democrazia pluralista e sociale
Un l'Europa nasce secondo un certo tipo di schema
Ma qual è la compatibilità nonostante nervi transfert annuale di Lisbona na con i nostri testi costituzionali e soprattutto quale riflessione dopo
Deve essere fatta in ordinamenti come il nostro che hanno una incapacità di coordinare il nuovo coccodrillo
Ciò che è radicato non e ed io non considero antico ma un non è che deve essere bene interpretato
E allora la prima parte di questo mio intervento cioè sullo Stato nazionale tra globalizzazione e
Localismo per cui ammetto si tutti sono d'accordo da tempo dirò delle ovvietà
Lo Stato nazionale in crisi sembra in crisi e tuttavia né dieci quindici anni fa lo Stato nazionale sembrava molto più in crisi di quanto non sia reso almeno lo Stato non tanto lo Stato nazionale
Nelle perché tutti si sono accorti che istituzioni amministrative
E politica efficienti sono indispensabili
Né né per la gestione delle crisi le stesse soluzioni che sono state trovate nella discussione che si
Imposta negli anni novanta sui processi di democratizzazione del dopo il crollo allora una Demoore l'idea di vino dopo l'implosione del impero virgolette sovietico chiuse le virgolette
Dice che né le democrazia non lo puoi tanto esportare se non ha mai delle culture politiche sociali
Nel sufficientemente omogenee ma soprattutto una struttura burocratica amministrativa che riesca a rispondere
Né alle esigenze e dei fini nella forma di Stato e di regime che si chiese dice nell'ordinamento e quindi è evidente che dagli anni
Novanta in poi in vi è stato una modificazione anche di prospettiva avesse pensato alle
Posizioni della dottrina costituzionalistica ma anche delle fugate né generali cioè sulla crisi dello Stato nazionale accentrato nel sulla fine dello Stato in generale a livello non soltanto europeo ma anche
Mondiale si vede come ci sia stata alcuna
Natisone piuttosto presso piuttosto mio bene
Né derivante dai fenomeni di integrazione bene e e di internazionalizzazione in determinate aree Metelli del globo quelle in cui era nato lo Stato nazionale
Le o lo Stato moderno e contemporanee poi lo Stato nazionale
L'ENEL accentrato liberal borghese dell'ottocento e cioè in Europa
Poiché nella prospettiva degli alunni venne dei secoli il diciassettesimo diciottesimo
E nel diciannovesimo c'è stato una tendenza all'espansione sia di profondità
Anna chiede per numero nell'organizzare nel logo terracqueo dello Stato otto ma nella parte centrale nostra
Europea c'è stata
Sin dalla seconda metà dell'Ottocento sciite diceva che lo Stato Julius pubblico ma europea come era finito con i mille ottocentosettantotto con il congresso di Berlino
Ma dei fenomeni di integrazione sovranazionale nelle intensi ecco ma gli Stati non sono finché anzi sono le unità
Su cui ci si basa ancora Celli sono il problema è quella delle aggregazioni EDISU continentali o continentali
Lo Stato pro a ancora i soprattutto il politico a una sua
A valenza un e non ebbe un caso che per esempio l'ultima opera di
Francesco Fukuyama ma nelle sue al sud l'ordinamento politico il primo volume ricostruisca in realtà l'importanza dello Stato lettori e nella facendolo risalire per esempio una alla Cina binari duemila anni fa di duemila tremila anni fa e in realtà il problema è anche questo
Avere una prospettiva prescritte e vedere che per esempio i Paesi parte dei Paesi del BRIC soprattutto Cina ed India hanno alle loro spalle delle istituzioni burocratiche che
Dopo un l'espansione colonialisti Cattrall ottocento
E il Novecento hanno fatto sì che la modernizzazione
Abbiamo avuto una possibilità di espansione dando loro
Però un volano ecco tra l'idea Anna della fine dello Stato e l'altra invece che lo Stato alternative e ha una sua funzione io ovviamente non posso dire che altro che sono per questo norme assecondare il tipo di impostazione e per una indicare la sovranità relativi Zatta
Una ma non una idea
Della valore dello Stato e delle sue istituzioni e lì ancora permanente non a questo punto ne parlerò alla fine di quello che succede in Europa e nella mia idea della articolazione su piani
Ma devo dire che severo gronda che lo Stato nazionale e uno snodo rendono fra la De Luca del di Glocal
E la globalizzazione quei si rientra all'interno dello schema
Anna della righe passa lasciandoci alle spalle la cosiddetta piramide ottocentesca e anche evidente che bisogna individuare quali sono all'interno degli esiti dei segni di
Politici e costituzionali industriali avanzati le situazioni relative alla democrazia o al vero alla forma di Stato e di regime che noi consideriamo democratico io ho individuato perlomeno sei le tendenze della democrazia rappresentativa nella prima che viene confermata alla tante formale di centralità delle tradizionali
Istituzioni rappresentative collegiali e quindi anche questo palazzo a una serie di problemi nell'ambito
Di questa in dinamica con la conseguente affermazione della personalizzazione della contesa nelle società di massa per la conquista di tutti
Posizioni democratiche ponticello parlavano di devoluzione né dei poteri o a un collegio o una a uno
Organo monocratico in realtà c'è una trasferimento tendenziale che questo è la prima sfida della democrazia
Andare verso gli organi dagli organi collegiali agli organi monocratici la seconda è una crisi
Della rappresentatività del personale parlo del politico parlamentare a causa delle complessità delle società civili e politiche della trasformazione delle tradizionali fratture dell'apparizione di nuove domande
La terza che risiede a piazza difficoltà terza tendenza è quella che se i Parlamenti già dalla fine della seconda metà dell'Ottocento edilizi
Ebbene dai primi decenni del secolo ventesimo erano in realtà stati svuotati dai partiti anche i partiti sono
Svuotati e ne sono divenuti ieri non più macchine non più
Strumenti di partecipazione ma macchine né quello che si dice partitica ed ho partiti di plastica non devo dire molte altre cose in questo
Assenso né di il quarto un elemento né e che gli esecutivi assumono un ruolo privilegiato di rappresentanza delle domande provenienti dalla società civile
E di collazione degli interessi NN con
Una attivazione del rapporto
Diretto di rappresentanza tra corpo elettorale e colui che ne viene investito in quinto luogo altri soggetti non legittimati dal consenso elettorale
Esprimo una funzione di rappresentanza e contrappesi e qui è il problema della rappresentanza istituzionale il tentare dove non c'è più la rappresentanza fiduciaria
Né si sostituisce altro tipo di rappresentanza negli anni Novanta ne abbiamo discusso molto ormai rimane una tendenza ancora
Hanno né direi rilevante o sono i magistrati o sono non ieri gli organi amministrativi
A livello economico non e via dicendo e quindi né un grosso problema
Che eccidi riporta poi al sesto tipo di tendenza il relativo svuotamento di competenza delle istituzioni statuali centrali causato da processi di devoluzione verso l'alto e verso il basso che moltiplica i fenomeni prima citati
E qui il problema è quali sono le funzioni poi dei Parlamenti la mia idea e che in la funzione ed in i Rizzo come ovvio ed è un problema di cui si discute dagli anni perlomeno dagli anni quaranta cinquanta
Su questo si sia
Direi i appassita nel nell'ambito delle democrazie parlamentari
Nel spostandosi verso l'esecutivo e la funzione di controllo dovrebbe essere quella una fondamentale ma in realtà c'è una nuova funzione netti i Parlamenti n riprendo ciò che diceva Zampetti e anche Beniamino non possono il nei esercitare nell'ambito di una governance multilivello ed è la funzione di coordinamento di coordinamento tra impianti
Tra il Piano Sud nazionale e il piano
Un europeo e il piano internazionale ed è questa nuova funzione di coordinamento che deve essere particolarmente
Direi messa là sotto controllo e allora in da questo quadro venivano evidenti pericoli per gli ordinamenti democratici che
Né ed essi si concentrano in quattro punti principali diminuzione dell'incidenza del piano nazionale senza che vi sia un'individuazione sicura di un'alternativa
Dove i singoli cittadini come temo sponsor esprimere in maniera costante ed attiva la propria volontà elettive deliberativa
Nel crescente peso cremati stico vuol dire che sono i ricchi i tempi che né in sostanza abbia fanno non la politica è la decidono una nella per cui l'attività del settore dell'allocazione autori Felipe risorse corrisponde sempre più ai rapporti di potere di fatto e non a quelli di legittimità
Nella mancanza il terzo elemento di partecipazione con la riduzione delle formazioni partitica mere macchine di potere elettorali nell'influenza dei mezzi di comunicazione di massa di tipo individualistico
E a questo punto ci sono le quattro ipotesi che io cito semplicemente di
Né e veloci di soluzione persona la democrazia deliberativa la democrazia elettronica la democrazia del villaggio che la democrazia
Ne è la rappresentanza istituzionale sono tutte e quattro ipotesi che e né non servono per
Riallacciare il rapporto di e illegittimità invece intimazione all'interno di un ordinamento democratico
Da che viene fuori che non nelle
Ordinamenti di tipo
Un europeo
Vi è la necessità a mio avviso essa tornerà
Altre parti
Perché non sì nessun vino meccanismi di rilegittimazione mette il era politico né attraverso lo farli Lisbona non attraverso i Parlamenti
Ma la facendo in maniera che né vi sia anche una
Individuazione della legittimità e questa individuazione della legittimità non può essere fatta altro attraverso
Uno spostamento della
Del campo a livello europeo se voi volete i limiti di questo tipo di strategia
Ma anche nello stesso tempo la sua necessità è stato messo in evidenza recentemente da sciogliere in un'intervista sulla Saetta e che poi è stata pubblicata anche in Italia si dice siamo è quello
E dicevo nove Nedir dalle persone che il Presidente Fini e quelle il dottor Zampetti e Beniamino Caravita siamo in un'organizzazione quasi federale para federale
E però un siamo in mezzo al guado ricordando il Presidente della Repubblica né e un suo nel libro degli anni ottanta novanta e col e leggiamo il presidente
Né del Consiglio o diamo elementi di maggiore nelle identiche identitari legittimazione io dico preferisco pensare ad una costruzione di tipo
Federale tedesca
Le preferisco al meccanismo nel mille ottocentosettantuno ci deve essere sempre qualcuno che ha un'egemonia né a chiedere come perché porta avanti il meccanismo può essere il la diga
Di franco tedesca un noi in dovremmo seguirla dovremo conformarci ma non è possibile continuare ad avere un né carne né
Esce perché l'idea al Tusian ed è molto bella ma e poco efficiente e ed è estremamente pericolosa e ho concluso signor Presidente
Nei in una situazione di difficoltà economica in cui i sotto sistema economico certo sistema politico e quello sociale
Belleri vanno in crisi c'è la crisi societaria ed è per questo che io nel ottobre nel due mila undici sento freddo nonostante fuori sia molto caldo grazie
Si
Abbiamo ancora cadaverica cinque interventi di alcuni
Non voglio
Rubare nulla nessuno però abbiamo la necessità di comunque dei nostri lavori entro diciassette e trenta
Esso il professor Fioravanti l'Università di Firenze ci dirà dei diritti di cittadinanza e diritti politici nell'età dello Stato costituzionale
Grazie Presidente
Io cercherò di stare nei tempi e anzi rimarrò senz'altro nei tempi toccherò tre punti
Il primo punto ruota attorno a un concetto chiave della dottrina costituzionale che è il concetto di trasformazione costituzione
Io ritengo che il nostro tempo storico sia caratterizzata da profonde trasformazioni costituzione
Di diverso genere
Ma che se vi hanno organo attorno a un qualcosa di abbastanza evidente queste trasformazioni corrodono
Alterano i lineamenti della forma di Stato che i nostri costituenti ereditare uno cioè lo Stato nazionale di diritto
Siamo di fronte ad un processo imponente che a volte
Si pone in modo inedito è tale da implicare con il linguaggio tradizionale dei giuristi un mutamento nella forma vista
Il primo la prima grande novità che si è verificata riguarda il cuore dell'ordinamento all'assetto delle fonti di diritto
Nella precedente forma Distaso cioè appunto al tempo dello Stato nazionale di diritto
Che la soluzione vincente in Europa per circa due secoli dalla metà del diciottesimo alla metà del ventesimo
C'è una fonte assolutamente dominante perché presunta legittima in quanto espressione della volontà generale questa fonte
è la legge
Se voi volete conoscere il diritto italiano delle fra liberali non avete da legge dello Statuto che pure per la sua rilevanza si regola piuttosto le leggi il Codice civile
Le leggi che ordinano la pubblica amministrazione a cominciare da quelle del da quelle del mille ottocentosessantacinque
La Carta costituzionale in nel tempo dello Stato liberale di diritto e al massimo una cornice entro cui si sviluppa una vicenda
Che è quella delle fonti di diritto che è interamente monopolizzata dalla legge
Le nuove costituzioni come quella italiana hanno intaccato profondamente questo impianto tradizionale dello Stato
Nazionale di diritto hanno mantenuto la centralità della legge anzi l'anno rilanciata collegandola al principio di sovranità popolare ma ad una condizione che all'inizio sembrava
Importante ma non decisiva e che ora sta producendo tutta la sua potenzialità cioè quella della conformità alla Costituzione
La conflitto avremo della conformità alla Costituzione non si esaurisce nell'annullamento secco della norma legislativa
Per opera di una Corte costituzionale si sta traducendo in una continua rilettura della legge alla luce dei principi costituzionali
Per opera dello stesso giudice ordinario a partire dai casi concreti che gli si presentano di fronte
Per chi conosce la storia costituzionale europea questo sta facendo cadere da presunzione assoluta di legittimità a favore della legge in quanto espressione del principio di sovranità
Quella legge ora dice in modo legittimo in una certa misura cioè nella misura in cui sia in tempi trafile dai giudici in modo da escludere che ci sono i significati potenzialmente difformi dal costituzione
C'è poi un secondo lato della nostra trasformazione costituzionale c'era una seconda grande questione che si apriva e che era quella della sovranazionalità
Di cui abbiamo traccia consistente mai embrionale rispetto a quelle sono stati poi gli sviluppi successivi negli articoli dieci e undici nella nostra Carta costituzionale
Ai quali ora si deve aggiungere in modo ancora più operativo per così dire il primo comma
Dell'articolo centodiciassette i vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali
Che con le due sentenze cosiddette gemelle del due mila sette della Corte a quarantotto la quarantanove anni sostanza attribuito ai principi contenuti nella Convenzione europea sui diritti dell'uomo la rilevanza di parametro
Per quanto interposto di costituzionalità
è una vicenda altamente significativa per il giudice italiano insomma i principi costituzionali
Non sono più solo i principi costituzionali della nazione
Cioè quelli che si leggono in rapporto a una storia nazionale per esempio in rapporto alle scelte italiane quarantasette o meglio sono quelli
Ma riletti entro il contesto più complessivo della Comunità europea internazionale
Anche qui
La differenza tra lo Statuto e la Costituzione
E stai in due norme diceva lo statuto la libertà individuale guarentigia per legge dice la Costituzione al tredici primo comma la libertà personale è inviolabile
C'è passato nel mezzo
Una grande trasformazione non nel senso
Che che sia diminuito l'affidamento alla legge anzi la riserva di legge viene rinforzata ma la legge che opera
Non può essere qualsivoglia legge deve essere quella legge
Che è espressione della tradizione politico-culturale della inviolabilità della persona
Che ha radici medievali che passa attraverso la via score pus che è una tradizione certamente non solo nazionale no posto in modo molto limitativo definibile
Come nazionale la libertà personale è inviolabile un principio costituzionale è una dichiarazione di appartenenza ad una tradizione
Trovo che tutti questi elementi abbiano prodotto stiano producendo una trasformazione costituzionale mi sono domandato nell'occasione di oggi
Se dentro questa trasformazione debba mutare lo stiamo usando in che misura stiamo usando uno dei concetti cardine dello Stato nazionale di diritto cioè quello di cittadinanza
Io mi domando se
Non stia emergendo un nuovo concetto una nuova pratica
Soprattutto in giurisprudenza della cittadinanza adeguata un tempo storico diverso che qualcuno inizia a chiamare i
Soprattutto in Italia e Germania
Il tempo dello Stato costituzionale per marcare la differenza
Con il precedente modello
Quello che in una parola si può dire che certo non posso approfondire in questa sede e che la parola chiave che emerge è quella di comunanza
Prima ancora che quella di appartenenza che la parola chiave tradizionale della cittadinanza
Comunanza vuol dire comune titolarità di diritti fondamentali della persona
Compresi in una certa misura certe condizioni anche i diritti sociali lavoro all'istruzione
L'assistenza alla salute cioè una giurisprudenza ordinaria e costituzionale
Che mi pare di scorgere cammina in questa direzione sembra emergere un concetto nuovo di cittadinanza che qualcuno chiama cittadinanza costituzionale
Ho cittadinanza societaria
Intesa come il Comune si solarità di diritti fondamentali della persona
Dentro la quale troviamo i cittadini italiani e non cittadini italiani
Il tema meriterebbe ben altra considerazione ma vengo ora al terzo e ultimo punto la questione spinosa
Dei diritti politici in particolare di quei diritti come il diritto di voto
Che si esercitano per tradizione in connessione con quello che la tradizione appunto chiama il principio di sovranità
Ho anche ai sensi del quarantanove la determinazione della politica nazionale
La domanda è una trasformazione che stiamo vivendo va a incidere anche in questo nucleo duro di diritti fornitici
Il popolo dei cittadini italiani e questi e quindi dei sono i cittadini italiani
Che decide in autonomia del proprio futuro sulla base del tradizionale principio democratico e anche questo qualcosa e la trasformazione costituzionale
Pone indubbio da mia risposta è prevalentemente negativa
Io ritengo si debba valorizzare nel contesto alla trasformazione
L'idea che cui ho solo accennato nella cittadinanza sociale o costituzionale cioè di una titolarità comune di diritti garantiti dalla Costituzione
In modo indifesi indipendente dalla nazionalista
Ma questa comunanza e
Secondo le categorie classiche della dottrina politica europea
è una mera societas cioè è un insieme di soggetti diversi che sono esclusivamente accomunanti dare una titolarità degli stessi diritti
Quello che scompare all'orizzonte in questo modo e il contenuto politico della cittadinanza il contenuto propriamente politico
Cioè l'idea che la cittadinanza sia anche università essere non solo societas
Sia cioè associazione di scopo
Sia qualcosa che si augura presenta come comunità in cammino che compie scelte
E non solo garantisce i diritti io credo che sia insopprimibile nella tradizione europea quest'altro lato della cittadinanza
Che tradizionalmente declinato secondo appunto la parola chiave appartenenza allo
Due parole di conclusione un conto è il no comunanza che è un esito della trasformazione costituzionale che abbiamo di fronte
Che legato alla tematica dei diritti dell'uomo
Che ci obbliga a una rilettura aggiornata della Costituzione
E che e che io vedo come un esito non solo necessario ma anche
Positivo altro conto e l'appartenenza ad un si potrebbe rappresentare quello che abbiamo di fronte con l'immagine di due cerchi concentrici al centro la Costituzione dentro il centro più grande la societas composta da tutti i soggetti
Posti sotto l'ombrello della Costituzione indipendentemente
Dalla loro nazionalità ma dentro il cerchio più piccolo solo i cittadini che appartengono alla Università sia al popolo alla nazione lo Stato costituzionale
Non è più lo Stato nazionale e di diritto
Ma questo non significa che sia divenuto un non Stato cioè un vero ordinamento giuridico giurisdizionale niente amministrato anche lo Stato costituzionale non può fare a meno
Dell'elemento politico della cittadinanza per gli stessi motivi la cittadinanza continua ancora ad oggi ad essere anche appartenenza ad un popolo per esempio il popolo italiano grazie
Grazie al professor Sandro Stajano da Università Federico II di Napoli sulla costituzione del suo contesto dimensione nazionale e naturalmente dimensione europea prego
Sì io mi assumo la responsabilità piena dilemmi che sono stati adoperati
E cioè il contesto e dimensione che ho preferito ed altri
E questo non corrisponde ad un approccio ha voluto attivo ad una pretesa di neutralità che sarebbe stata stessa assai connotate ideologicamente
Anzi il concetto di contesto nel suo riferimento alle premesse storiche politiche che manifesta una scelta di campo avverso avversa agli accessi positivista e nell'interpretazione costituzionale
Tuttavia è vero che dinanzi alla grande trasformazione che in atto è forse necessario andare preliminarmente alla ricerca di strumenti analitici sufficientemente aperti
Adatti a contenere le linee di mutamento non ancora consolidato in un quadro ordinamentale esposto arrivi flussi anche tumultuosi non viviamo tempi di normalità costituzionali
Neppure il processo costituente europeo
E si consideri il caso della possibile fatturato alcuni Stati del dell'Unione per europea per il rivelarsi di incompatibilità del modello economico nella fase ciclica
E si pensi anche o si ricordi la ferita della mancata ratifica del Trattato costituzionale che non è rimarginata se è vero che il Trattato di Lisbona dovuto ammainare le insegne del costituzionalismo
Sicché non sembra utile prendere il campo
Valutando se una Costituzione europea già esiste essendosi coagulata intorno a un sistema di garanzie dei diritti o al contrario non esiste e non possa esistere mancando fatalmente fondamento identificato nel demos europeo
In realtà il realtà i fatti che si svolgono sotto gli occhi dei popoli europei coinvolgendo l'intero quadro dei loro diritti dell'opposizione di cittadinanza
Sono assai difficilmente componibili in un paradigma interpretativo sostenuto da categorie consolidate anche se queste spesso vengono riproposte con molta ostinazione
Lo Stato e la sua forma nelle esperienze note quando è stato credo che l'analisi mentre pieghevole
La Costituzione l'atto costituente l'idea di sovranità come consolidati
E siccome l'Ipost si non entra negli poste si non entra la realtà che muta la realtà è negata
E ma la realtà resiste tant'è che lo Stato nazionale stenta a recedere disattendendo le aspettative e anche su questo punto chiudo occorre interrogarsi sulle ragioni quindi occorrono categorie analitiche aperte
Ma anche la proposta ricostruttiva più aperta
E alla quale avvisa una rimarchevole fortuna nel dibattito scientifico quella del costituzionalismo multilivello cioè un'Europa il cui assetto costituzionale determinato dai trattati
E in cui convergono le identità politiche corrispondenti a ciascun livello di governo regionale nazionale e sovranazionale nei quali i cittadini trovano corrispondenza anche questa costruzione lascia sfuggire alcune dinamiche in atto e lascia aperti molti problemi e il suo pregio
L'apertura e dunque la maggiore utilità nella comprensione di fenomeni
Segnati da dinamiche tanto intense e nella capacità di non smarrire la percezione del fatto che in Europa in atto un processo costituente
Dunque si sottrae alla falsa alternativa Costituzione già in atto Costituzione impossibile
Tuttavia questa costruzione assume come dato essenziale non derogato la premessa che ogni livello costituzionale sia provvisto di una legittimazione originaria
Fondata democraticamente sulla volontà generale del popolo che a ciascun livello si riferisce
E che tali legittimazioni si compongono poi in un assetto armonico e tendenzialmente pacificato
In tal modo però non si colgono i tratti conflittuali di contesto da cui è segnato questo processo di cui pure si riconosce il dinamismo cioè si smarrisce la
Percezione del fatto che questo processo è segnato da conflitti
E continuerà ad essere segnato da conflitti
Perché il processo costituente europeo mette in discussione il concetto stesso di legittimazione nelle forme note
Come fondamento nel circuito dalla rappresentanza
Prego altre forme di legittimazione chiamando in causa l'idea stessa di democrazia nel suo secolare consolidamento
E poi almeno secondo una certa lettura il processo costituente sembra presupposto come monodirezionale e non resiste ibrida nel senso che può subire battuta d'arresto ma non sostanziali regressione
Il processo e bensì concepito come ancora in atto
Ma come ormai condotto oltre il punto di non ritorno e invece sembra necessario considerare che l'integrazione europea chiamo in causa tratti così profondi e consolidati delle identità costituzionale dei singoli Paesi
Da non potere sostenersi che affrontando l'inevitabile conflitto
La grande trasformazione non è e non sarà indolore e non si può assumere che condurrà fatalmente ad una Costituzione europea
D'altra parte nessun processo costituente può rimanere aperto troppo a lungo senza trovare il sito della Costituzione
E forse nel caso europeo ma questa è una riunione ed è molto controversa una Costituzione necessariamente scritta
Infatti sembra evidente che il mancato compimento il pregresso condurrebbe a esiti intollerabili di asimmetria economica nella tutela dei diritti
Cioè al declino dell'Europa come entità capace di affrontare la competizione globale come contesto istituzionale avvolto nel tessuto connettivo della comune civiltà giuridica ma dire questo
Dire che senza unità europea vi sarebbe in regressione e declino non può condurre a negare che l'alternativa cioè la drammatica alternativa
Tra compimento del processo costituente e declino non astratto già risolta con un esito progressivo
E se ancora come tale cioè come alternativa
Innanzi alla lista innanzi agli Stati e le loro élite politiche che sono chiamati a un compito assai pesante poiché nulla potrà ormai essere come prima e mentre la Costituzione europea è diventata una possibilità ancora difficile
Il ritorno agli Stati nazionali
Di prima di una volta è un'utopia regressiva senza speranza
E dunque occorre individuare quali siano i punti di tensione di questo processo di trasformazione
Un primo punto di tensione dato dalla difesa o dalla necessità di difesa degli stand alone di garanzia dei diritti sociali
Entro i confini nazionali in una fase di crisi dei modelli di welfare in ciascuno Stato perché perché i diritti sociali quasi per poter natura cioè per essere definite in termini di prossimità
E non di inclusione oltre la prossimità
Non sono facilmente universali Inzaghi
Ed entrano in tensione con i diritti umani universali affermati dalle carte europee
Occorre entrare nel merito nel contenuto di questi livelli di garanzia
Oggi il punto di pensione nella messa in opera del principio di indivisibilità dei diritti princìpi da cui affermazione trattati è stata salutata come sapete come una innovazione spettacolare
Ma cosa è considerare la stella la l'affermazione di un principio altra cosa e non comprendere che esso e atteso attende una contrastata stagione di attuazione
Per esempio non sarà affatto facile mettere in un canto l'orientamento della Corte di giustizia funziona rizzare i diritti sociali
E si consideri solo nel periodo più recente in Italia il caso del diritto di proprietà funzionalizzato dalla Costituzione nazionale
Ne ha affermato come diritto umano fondamentale nella giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo il suo rapporto con i diritti sociali a partire dal diritto al lavoro è uno dei punti del conflitto
E dunque
Si registra la tendenza ad una rocca assi nei confini addirittura è stato elaborato una teoria del comma del diritto fondamentale umano al confine alla ad avere un confine il confine esclusione mai protezione
E intanto in Europa il rinnovamento strutturale di le diseguaglianze
Che è nata dalla distanza crescente tra i titolari di una
Di un di una posizione per così dire di per cittadinanza
E grandi masse titolare di una cittadinanza Di Milia
In Europa oggi l'otto per cento dei lavoratori cioè della loro occupati secondo i dati che adesso ci vengono forniti sono in una condizione di povertà
Il diritto europeo e diritto a formazione giurisprudenziale questo l'altro punto di tensione che occorre considerare
Per la via della limitazione di sovranità nazionale della produzione normativa secondo il modello Corte di giustizia per volontà del Trattato e specie nella prospettiva dell'adesione dell'Unione europea alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo nel modello Corte europea dei diritti dell'uomo
Secondo quanto ci è stato quando secondo le distinzioni che sono contenute in quelle sentenze che prima venivano richiami chiamate in causa la Costituzione italiana che vengono chiamati in causa prima da
Fioravanti
E questo chiama in causa il principio della legittimazione democratica tramite il circuito della rappresentanza nella determinazione delle sedi della decisione normativa
Di fronte a questa produzione giurisprudenziale del diritto negli Stati nazionali si apprestano linee di resistenza specie il Tribunale costituzionale tedesco e la Corte costituzionale italiana
Il primo in coerenza con l'idea della tutela della identità costituzionale la Corte italiana da ultimo applicando appunto lo schema della norma interposta
Per definire il rapporto tra diritto c'è il due Costituzione interna uno schema che consente il controllo di compatibilità costituzionale con i principi
Della Costituzione nazionale ma è uno schema che continua peraltro ad essere disatteso in Italia dei giudici comuni
E esercitano invece un'applicazione diretta del diritto ceco ma a ben guardare si tratta prevalentemente di rapporti tra Corti rapporti di tensione di cooperazione rapporti che se non escludono tendono a rendere recessive lesivi della rappresentanza politica
Quasi che al costituzionalismo multilivello oggi si accompagni una giurisprudenza multilivello
In questo scenario se si ci si deve interrogare sulla sorte dei Parlamenti coinvolti nelle scritte i punti di tensione della dalla grande trasformazione in atto
I Parlamenti sono stati la sede maggiore delle politiche legislative intese alla costruzione di sistemi di welfare
Oggi essi sono stretti tra due vettori di forza nel senso della diminuzione di ruolo
Da una parte dalla preponderanza degli esecutivi negli ordinamenti nazionali sorretta da un'ideologia Compact per l'esistente della modernità come segnata dalla democrazia l'investitura
Per la quale le procedure parlamentari sono strumenti recessivo i sistemicamente necessiti di una stagione trascorso
Anche perché si dice gli esecutivi sarebbero meglio capaci di assecondare la pulsione autore coattiva delle forze economiche dall'altra l'altro vettore di forza e il dominio tendenziale della produzione giurisprudenziale del diritto
Quindi nel processo di integrazione europea si restringe il campo funzionale dei Parlamenti eppure ed è un nucleo resistente di centralità parlamentare
Che va osservato e dal quale conviene muovere se la produzione giurisprudenziale del diritto europeo
Ancora matematica nei suoi rapporti con gli ordinamenti degli Stati si vorrà consolidare passando a un accordo ordinanza ordo ordinato somma lo potrà solo rinvenendo il suo fondamento che nel principio di legalità cioè nella soggezione alla legge
Soggezione però a quale legge possibile ipotizzare in concreto
Secondo realismo soggezione alla grande legislazione costituzionale ordinarie perché se i Parlamenti
Si lasceranno irretire nella puntuale minima composizione dei micro interessi mostrano una debolezza sistemica che li porterà ad infrangersi contro la moltiplicazione delle sedi di giurisdizione costituzionale
In cui io liberamente sono liberamente costruite le architetture interpretative dal percorso
E si scontreranno ancora dall'altra parte con la
Per parla forse pervasiva degli esecutivi
Soprattutto i Parlamenti non potranno essere continuare ad essere sede esclusiva di legislazione dovranno potenziare le funzioni non legislative sul versante interno di controllo di vigilanza sul versante europeo come già il Trattato di Lisbona e ne fa la sede di controllo
Sull'osservanza del principio di sussidiarietà
E ha affermato un modello di cooperazione interparlamentare intesa a conciliare gli interessi nazionali
Dunque i Parlamenti possono essere le stanze di compensazione di conciliazione ove comporre anche la frattura tra processi di universalizzazione dei diritti a garanzia dei diritti sociali rendendo concreto il principio di invisibilità
Dunque non sembri troppo contrario alla mentalità del secolo affermare che l'Europa potrà vedere compiuto il processo di costituzionalizzazione in atto superando i terribili conflitti che tale processo da cui tale processo è contrastato
Anche se sarà guidata in questo dai Parlamenti i quali per essere all'altezza di questo nuovo compito storico dovranno sapere ridefinire le proprie funzioni
E in qualche caso anche la loro struttura
Saranno il motore del nuovo ordinamento europeo si faranno il loro mestiere che è il mestiere di riformatori e in questa fase storica di autoriforma tu
Enzo Cheli già vicepresidente dalla Corte costituzionale ci parlerà di sovranità popolare e legittimazione parlamentare prego grazie Presidente per affrontare
In questo tema con il massimo di venti concisione
Io vorrei
Partire da una domanda la domanda è questa come e in che misura
Nell'arco della nostra esperienza repubblicana le trasformazioni che si sono registrate nel funzionamento del nostro Parlamento e della nostra forma di governo parlamentare
Si sono venute allegati a intrecciare
Con le riflessioni e con le ricostruzioni che la dottrina ha dato su queste due nozioni chiave del costituzionalismo moderno che sono la nozione
Di sovranità popolari e di legittimazione parlamentari i quali è stato l'intreccio diciamo tra le ricostruzioni scientifiche e lo sviluppo della realtà
La risposta a questa domanda interesse estremamente concisi richiede che si porti l'attenzione su tre passaggi cruciali della nostra storia costituzionale
Il primo passaggio attiene alla nascita della nostra forma di governo parlamentare
Nel definire questa forma la costituente dopo un dibattito che fu particolarmente approfondito e particolarmente motivato finì per adottare un modello
Che rappresentava la combinazione di due modelli diversi
Dove alcuni elementi propri del costituzionalismo liberale e sociale diciannovesimo del ventesimo secolo venivano combinati con alcuni correttivi sconosciuti
A tale tradizione
Ma che veniva da assegnare l'originalità di questa architettura che si voleva costruire
In ragione di questo carattere combinatorio di questi correttivi che per me forse sono basi più importanti della struttura portante la sovranità veniva affidata al popolo ma
Con le forme e i limiti della Costituzione
Lo Stato assumeva le forme della democrazia rappresentativa ma queste forme venivano corrette completati con istituti di democrazia diretta
Ai partiti politici veniva
Affidato il compito di determinare la politica nazionale ma l'azione dei partiti veniva poi immersa
Dissolta in una rete molto vasta di formazioni sociali e di autonomie collettive infine la forma di governo era parlamentare ma questa forma veniva
Ripensata rettificata attraverso l'introduzione di robusti poteri di controllo e anche di indirizzo che venivano affidati organi neutrali
In funzione della difesa della Costituzione nei confronti di tutti maggioranza e minoranza
In questo modello il Parlamento assumeva naturalmente la posizione centrale
In ragione della sua investitura diretta da parte del popolo investitura che
Lo legittima per assumere quella funzione di un porticato tra società e Stato tra società civile è stato di cui aveva parlato tanti anni prima è che lei nella sua
Famosissima definizione del Parlamento
E questo spiega anche la collocazione del nostro Parlamento nella topografia costituzionale come organo di apertura della seconda parte cioè come anello di raccordo tra prima
E seconda parte della Costituzione si discusse se il primo organo deve essere il capo dello Stato il Parlamento ma la decisione Parlamento
Ora se guardiamo
All'esperienza dei primi quarantacinque anni della nostra vita repubblicana possiamo dire credo rammarico la distanza della storia che questo modello ma nel complesso funzionato
Quanto meno ha funzionato in maniera accettabile
Nonostante tutte le difficoltà tutte le limitazioni connesse in quel periodo storico alla presenza di una democrazia bloccata
Che nei fatti escludeva la possibilità di un ricambio tra maggioranza e opposizione e credo che questo modello abbia funzionato anche perché sul piano della costituzione materiale
La sovranità popolare e la risistemazione parlamentare venivano a trovare il loro pilastri loro punti di forza in uno Stato dei partiti bene organizzato
E in un metodo di verifica dei consensi di tipo proporzionale
Pilastri che rappresentavano le prime regole del gioco della convivenza politica
E qui si arriva al secondo passaggio
Che si lega
Alla crisi che all'inizio degli anni Novanta colpisce travolge il sistema politico fino a condurlo alla dissoluzione di tutto l'impianto storico dei partiti che avevano costruito la Costituzione
Questo passaggio con l'introduzione tanto a livello centrale quanto a livello locale di sistemi elettorali di tipo maggioritario
Favorisce insieme con la personalizzazione delle leadership l'investitura diretta da parte del corpo elettorale degli organi di governo
Determinando una lettura della sovranità popolare che conduce inevitabilmente accorto circuitare il ruolo di intermediazione tra popoli di governo che la Costituzione aveva citato al Parlamento
Nel momento in cui questo passaggio inizia
Alcuni osservatori sono indotti a pensare che il Parlamento non avrebbe anche quelle riforme elettorali non avrebbe in ogni caso perso la sua naturale centralità
Ma soltanto modificato il suo ruolo è stato detto da alcuni con una riduzione dei suoi poteri normativi
Senta e più trasferiti in direzione del Governo delle Regioni delle istituzioni comunitarie compensata però da una croci mento da una concentrazione di energie sui poteri di controllo
Ma così non è stato
Così non è stato perché la curvatura che appresso
Il funzionamento della nostra forma di governo dopo queste riforme dell'inizio degli anni Novanta
Ha dato risultati molto diversi da quelli che all'inizio si potevano immaginare
E questo è avvenuto in conseguenza di molti fattori che vanno dalla costruzione impropria
Delle riforme elettorali del mille novecentonovantatré e ancor più del due mila cinque ambedue destinate a depotenziare il ruolo del Parlamento in definitiva
Allo sviluppo di prassi ai confini della legalità costituzionale quali quelli relativi all'abuso della decretazione d'urgenza alle procedure emendative alla posizione di voti di fiducia
In ragione di queste vicende il Parlamento a partire dagli anni Novanta ha visto sempre più diminuire la sua influenza non solo sulla normazione come si pensava ma anche sul controllo
Con un décalage di forza che si è andato accentuando specialmente nell'arco delle ultime due legislature
Si giunge così al terzo ed ultimo passaggio che riguarda il presente
E che pone in gioco la ricerca degli strumenti
Attraverso cui poter contrastare questa deriva che a partire dall'inizio degli anni novanta si è determinata e che sta
Diciamo e immaginando il ruolo e la collocazione del Parlamento
Le direttrici di marcia su cui operare almeno per chi voglia convogliare le novità del sistema politico che non si possono negare sono fortissime
Nel quadro però dei principi supremi che stanno alla base del nostro Stato costituzionale
Ecco le direttrici di marcia ne abbiamo parlato tante volte nei convegni degli ultimi anni sembrano essere oggi essenzialmente due e una proprio al centro di questo nostro incontro
La prima direttrice riguarda il quadro di raccordi di rango costituzionale attraverso cui connettere il Parlamento con il sistema delle autonomie locali
Quadro la cui messa a punto appare oggi assolutamente indispensabile indilazionabile come si voglia dare un senso al disegno di riforma di Stato regionale che fu avviato nel due mila uno ma che è rimasto incompiuto
Su questa direttrice naturalmente passa come tutti sappiamo la riforma
Del nostro Paese bicameralismo paritario la costruzione di una Camera delle autonomie o se vogliamo dire federale
Cui affidare una rappresentanza territoriale e qui il bilanciamento è molto delicato che non sia né politicamente depotenziata né però costruita in termini da rappresentare un rischio per l'unità nazionale
La seconda direttrice su cui orientare questo tentativo di ricostruzione di rigenerazione della forza
Parlamentare a cui pensavano i nostri costituenti e proprio
Quella che
E al centro
Di questi interventi di questo convegno cioè quella del quadro dei rapporti che legano o che verranno allegate perché siamo solo nella fase iniziale del processo il nostro Parlamento alle istituzioni europee
E certo che dopo l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona è stato messo in luce molto bene fin dall'intervento introduttivo del Presidente Fini
Questa è la direttrice che nella fase attuale presenta l'interesse maggiore anche ai fini dei nuovi significati da assegnare ai concetti di sovranità popolare e di rappresentanza parlamentare
Nello stato di avanzamento del processo di costituzionalizzazione europea
Il Trattato di Lisbona e anche questo è stato detto bene un po'per tutti
Pur non disponendo di requisiti formali di un trattato costituzionale ha rappresentato e rappresenta una svolta
Una svolta non solo per l'arricchimento che attraverso questo trattato si è fatto dell'architettura costituzionale europea nuovi organi nuove procedure
Ma anche dire in questo l'aspetto
Più rilevante per la spinta espansiva che questo trattato
Europeo
A determinato a favore del diritto europeo in direzione
Dello spazio tradizionalmente riservato al diritto costituzionale e parlamentare degli Stati degli Stati membri
Si è parlato molto qui dell'articolo dodici del trattato dei protocolli non è il caso di tornare su questi temi io qui vorrei soltanto
Per concludere accennare
A come questo processo espansivo del diritto europeo né diritti costituzionali nazionali che Lisbona ha determinato
Come questo processo espansivo sta
Oggi influendo sulla nozione di sovranità popolare sulla nozione di legittimazione parlamentare
Queste nozioni anche a seguito dell'avvenuta affiancamento della cittadinanza rotelle cittadinanze nazionale il tema che ci ha illustrato molto bene Fioravanti questi nozioni sovranità
Popolare e
Legittimazione parlamentare hanno ormai travolto i tradizionali argini del territorio statuale
Per aprirsi verso la costruzione anche questo è stato detto di un sistema integrato Sistema integrato qualcuno ha detto di costituzione del sistema integrato di ordinamenti
Oggi diciamo in questo incontro sistema integrato di Parlamenti dove la sovranità assume secondo quella che
Mi pare stacco una felice espressione di Giorgio Bertin una di esse ultimi scritti
Una forma processuale sovranità popolare che sta assumendo nelle nuove dimensioni della costituzionalizzazione europea una forma processuale
In cui la volontà degli Stati si compone si scompone a secondo dei procedimenti che si svolgono in una volontà dell'Unione che gradualmente viene ad assumere una quota crescente di sovranità
Da parti dello Stato
Un
Filosofo della politica come Rosario ha parlato di compressi ficca azione della sovranità
E certo che questa complessi creazione della sovranità conduce il Parlamento europeo e Parlamenti nazionali
A integrarsi sempre di più nelle loro decisioni anche in quelle di carattere costitutivo quelle di carattere costituzionale come quelle relative alla modifica
Dei trattati
Così da aprire alla prospettiva
Che nonostante il pessimismo che circola in alcuni interventi io credo meno lontana di quello che sia possibile immaginare le vicende della crisi economica loro stanno sempre più dimostrando a una prospettiva
In cui i popoli di Europa di cui parlano le premesse della Carta di Nizza possano
Trasformare simili demos europeo in grado di offrire legittimazione a tutti i diversi livelli del
Nostro Governo continentale grazie
Mi posso permettere di farlo con gli aspetti non mi sarei mai permesso ma con il dottor Renzo Dick male consigliere di questa Camera dei deputati sicuramente se vi chiedo di fare una sintesi del suo intervento che rimarrà naturalmente gli atti
Sarò grata aspetto
Grazie Presidente chiedo anche scusa per la voce incrinata da un fastidioso raffreddore sarò sintetico anzi cerco anche di essere schematico
Seguendo la traccia delle col titolo del convegno io ho cercato di guardare indietro aspettativa il
Discorso sull'evoluzione costituzionale del Parlamento e la tesi che ho cercato di
Documentare quella per la quale
Il modello democratico è un progetto costituzionale riconoscibile già nel corso dell'evoluzione dello Stato unitario
Grazie al ruolo progressivamente acquisito dal Parlamento italiano sotto il vigore dello Statuto Albertino anche in assenza di modifica espresse dello stesso Statuto
La storia parlamentare dell'Italia liberale rivela significativi momenti di Rinascimento delle Camere dopo gravi crisi che l'avevano
Messe nell'ombra per reazione tali crisi si è assistito ad una costante evoluzione del modello
Il portato dallo Stato piemontese con la precisazione che la vicenda che si considera i fini di questa lettura è quella della Camera peggio
Anche in considerazione della
Nota particolare formazione del Senato Reggio eppure
E una vicenda che ci permette di tracciare uno il percorso unitario fino alle riforme del venti ventidue riforme che fu segnando il culmine dell'evoluzione del Parlamento
Non furono sufficienti ad impedire la deriva in senso totalitario della forma di Governo che aveva ragioni aggiungo anche parte esterni alle Camere nel quadro di quella che è stata definita una tragica tendenza europea
Comunque il parlamentarismo liberale caratterizzando sì per la capacità di reazione del Parlamento cioè della Camera Reggio
Hai tentativi del governo di affermarsi qual è il dominus dell'attività legislativa e favorendo come effetto il superamento del modello costituzionale quarantotto e disco
In favore di una monarchia parlamentare
Rivela una chiara consapevolezza di questo progetto costituzionale democratico anche presso i contemporanei confermato da alcune importanti riforme che migliorando l'efficacia
Dell'azione parlamentare dove le grandi crisi subite abbiamo quindi registriamo quindi nella storia dei regolamenti parlamentari stagione di riforme dopo crisi
Per sintesi ricordo soltanto queste riforme le riforme regolamentari del mille ottocentottantasette ottantotto note come riforme bonghi
E lei e successive modifiche regolamentari approvato il primo luglio mille novecento all'esito dei lavori della Commissione villa dopo la crisi che il Parlamento soffrì per effetto della presentazione del cosiddetto esige quel look
Dopo l'esautoramento sostanziale del Parlamento durante la Prima guerra mondiale con le riforme elettorali del mille novecentododici del mille novecentodiciotto diciannove
Il modello parlamentare si rinnovo profondamente prefetto De riconosciuto ruolo dei partiti politici di massa cioè impose radicali riforme del regolamento alla Camera
Che si realizzano nel mille novecentoventi ventidue
Oltre a queste sempre per sintesi io ricordo in particolare i gruppi parlamentari e la sostituzione degli uffici con le Commissioni permanenti
Modifica questa sono presso
La carrareccia ne deriva un modello procedurale che supportando una forma di governo mutato si sullo scorso dall'esperienza statutaria
Da assembleare in parlamentare sarà recuperato dopo l'applauso fascista
Durante questa pausa invece leggi fascisti sì mi assunsero funzione costituzionale in deroga lo stesso Statuto e tra queste ricordo semplicemente la disposizione dell'articolo sei della legge due due S tre del venti venticinque
Che
Prevedeva mutando sostanzialmente la forma di governo uniche né sull'argomento poteva essere posto all'ordine del giorno della Camera reggia senza l'audizione del Capo del Governo
Nonostante questa pausa vettura rotto questo che avvalora la lettura proposta il Regolamento il venti ventidue sarà poi applicato in quanto compatibili prima i lavori della Consulta nazionale
E dell'Assemblea costituente e poi con gli opposti a detrimento adattamenti alle Camere repubblicana e come si avrà modo di vedere tra breve
Si può dunque osservare che nel momento in cui i partiti di massa ottennero di sostituire il criterio del noto avviato con quello delle rappresentanze politica si resero evidenti nella trama costituzionale dello Stato liberale chiari sintomi di democrazia
Che caratterizzano oggi dalla cosiddetta crisi di fine secolo anche se l'effettiva consistenza di tale democrazia si rivelò esile
E se è chiusa essa chiuse la lunga stagione del parlamentarismo liberale si pose a premessa di una transizione costituzionale che
Interrotta non solo in Italia dal dilagare dei totalitarismi riprenderà nel secondo dopoguerra su di una linea di sostanziale continuità
A tal fine sono interessanti le parole di Francesco Ruffini che nel Regolamento della Camera il venti ventidue riconosceva il segnale
Di una tra virgolette vera e propria rivoluzione costituzionale come il nostro Paese non verrà più visto dopo il mille ottocentoquarantotto
Per mutuare il concetto espresso dal professor Fioravanti io un pezzo che si possa parlare comunque di cui in termini di trasformazione costituzionale sottolineando come la combinazione tra le riforme elettorali del dodici il diciotto diciannove le riforme regolamentari del venti ventidue avessero delineato una appello
Originale nella nelle prospettive ben oltre la lettera dello Statuto
L'evoluzione dei regolamenti parlamentari
In combinazione con i presidi progressivo consolidamento delle funzioni dell'organo parlamentare nel passaggio tra una crisi dell'altra
Implica che tali regolamenti abbiamo supportato la realizzazione di questo progetto democratico come
Nei termini
Introdotti all'inizio dell'intervento
E al punto di assumere essi stessi carattere sostanzialmente costituzionale
Ad esempio per le imitazioni sempre più effettive che conferivano al potere decisionale della maggioranza parlamentare introducendo l'occorrenza istituti procedure non contemplati dallo Statuto
E stabilizzati in funzione di una sempre più spesso sostenuta autonomia e centralità parlamentare evidente soprattutto dopo le riforme del mille novecento
Non a caso nel commentare lo stato del Regno
Curato darà ciò più e Brunelli nel pieno periodo giolittiano c'è un periodo caratterizzato dalla ricordato la centralità del Parlamento dopo il fallimento di progetti autoritaria di fine Ottocento Regolamento alla Camera assumeva un valore paradigmatico di un rapporto tra legislativo ed esecutivo
Molto più articolato di quello che risultava dalla lettura dello Statuto stesso
In tal modo già nel corso della seconda metà dell'Ottocento la Camera elettiva dimostrò un'elevata consapevolezza del proprio potere costituente tra virgolette si tratta di un termine che ricorre nella pubblicistica negli atti parlamentari dell'epoca
Potere conseguenti atto a modificare o integrare lo Statuto come preciso con dovizia di esempi il commento di regola
Al Regolamento della Camera di Mancini galeotti del mille ottocentottantasette
Dove si ricordano alcuni precedenti di modifiche sostanziali e lo Statuto ha portato il perfetto di disposizione dei Parlamenti parlamentare e anche in dottrina si ritrovano attestazione di tale consapevolezza
Ad esempio in relazione alla sottrazione degli atti camerali al sindacato giurisdizionale
Per sottolineare questa prima fase della storia del Parlamento
Ricordo questa riflessione Santi Romano che rilevava per le Camere la posizione di organi costituzionali autonomi
Allora per concludere sulla base sempre di esempi
Che possano avallare questa tesi del progetto democratico di gennaio che si rileva nella vicenda del regolamento alla Camera
E voglio ricordare soltanto le modalità di adozione dei regolamenti all'inizio del periodo repubblicano
Un
Nella prima legislatura la nuova camera dei deputati nella prima seduta dell'otto maggio quarantotto ritiene implicitamente applicabili Regolamento della Camera del venti ventidue
Quindi senza un esplicito votazione con la maggioranza di cui al sessantaquattro primo comma della Costituzione
Per quanto riguarda il Senato nella sua prima seduta dell'otto maggio quarantotto adottò il Regolamento della Camera del venti ventidue per disciplinare la costituzione dell'Ufficio di Presidenza con la formula
Se non ci sono osservazioni la proposta si intende approvato successivamente su questi atti si innescano le vicende modificative di tali regolamenti
Che ricordo alla Camera sempre con maggioranza semplice in Consiglio cioè il fatto che il visibile si considerava modifiche
E non
Nuove norme regolamentari fino
Al ciclo inaugurato con i regolamenti del settantuno grazie e scusate ancora
Diceva autonomia dall'Amministrazione giusto psicosi la via fretta era legato al fatto che purtroppo a riprendere i lavori in Aula alle diciassette e trenta comunque siamo alla fine
E debbo ringraziare anzitutto
La pazienza per chi è intervenuto ma per gli interventi veramente di livello che ci sono stati come nasce l'idea di questo convegno proprio dalle
Dai problemi dalle idee da i problemi i che sono stati che sottoposti a noi oggi dai
Dai relatori e dalle questioni di grande suggestione che ci sono che ci sono state da una considera
A me
Che per la verità mi Ninni assilla un po'da da da una da un da un po'di tempo
Che è legata al fatto che stiamo andando in maniera forse in punta di piedi
Verso la capacità di legiferare perbene e in linea con tutto quello che sta accadendo attorno a noi nel mondo prime in Europa e poi nel mondo
Il buongoverno quindi la buona legislatura è legata sicuramente alla capacità si parlava di
Di di politiche efficaci e di buona politica è legata sicuramente a cosa
Alla capacità del legislatore di recepire per tempo le istanze dei cittadini se non siamo in grado né non di fare questo ma non di saperi
Se come farlo perché non siamo più autonomi non siamo più autonomi nel
Legiferare abbiamo dei paletti che sono legati alla nostra
All'idea dell'Europa tutto quello che
Che sta avvenendo attorno alla globalizzazione tutto quello che che sta avvenendo attorno e allora evidentemente non siamo dentro dei buoni e politici
Anzi non siamo dei buoni legislatori un dato di partenza da cui sicuramente
Su cui possiamo convenire che la democrazia rimane
Tuttora il sistema più avanzato fra quelli sperimentati dall'età moderna in poi
Ci sono aneliti da
Tante parti del mondo assistiamo uno
Aneliti che vanno verso la democrazia il desiderio di democrazia assistiamo in questo periodo aderenti che sono per certi versi esaltanti ci sono anche alcune criticità sicuramente che riguardano gli crollo dei sistemi autoritari nei paesi in alcuni importantissimi paesi e arabi nel mediterraneo e non possiamo anche alla luce di quello che sta accadendo
Nella nel comparto africano non possiamo non interrogarci sulle prospettive nel prossimo futuro di un Paese come la Cina
Un Paese come la Cina che
Oltre ad essere il più popoloso del mondo nelle previsioni degli economisti di quasi tutti gli economisti potrebbe diventare anche la prima potenza economica al mondo
Non possiamo trascurare quindi i segnali che arrivano da tanti popoli che con coraggio determinazioni sacrifici combattono per il riconoscimento di diritti e prerogative che ne abbiamo sotto casa e che molte volte
Molte volte distribuiamo ma tante volte non sappiamo coglierne interamente interamente il valore forse è l'abitudine o forse l'indole umana che ci porta
A questo lo sviluppo economico il progressivo accesso da parte di fasce sempre più ampie
Di popolazione a servizi e beni di consumo in precedenza goduti soltanto da pochi costituiscono fattori potenti di accelerazione del processo di evoluzione verso i sistemi democratici
Ecco questi sono ma è la individuazione di quelli che sono alcuni elementi basilari per
Per la crescita democratica di alcuni Paesi
E evidente che la disponibilità di beni materiali e la soddisfazione di bisogni non soltanto essenziali ma anche voluttuari rappresenta uno degli elementi che possono agevolare
A volte addirittura determinare perché noi il crollo di sistemi autoritari limitativi degli ambiti di fruizione di libera espressione gli individui degli individui delle comunità in buona sostanza il potere finisce per esercitare un ruolo fondamentale che
Troppo eccessivo esuberante che controllo un volume di risorse talmente ampio da riservare alla libera determinazione delle persone spazi enormemente ristretti
Anche la globalizzazione costituisce sicuramente un elemento positivo non soltanto perché offre larghe possibilità di investimento di sviluppo economico ma anche perché attraverso la rapida diffusione delle notizie gli scambi di informazione si possono innescare processi virtuosi di emulazione ed è quello proprio a cui stiamo assistendo
è ovvio che non si tende a prospettare una lettura tutta positiva dei fenomeni in atto
E in particolare proprio la globalizzazione presenta evidenti elementi di criticità a partire dalla crescita delle dimensioni di scala dei problemi che si pongono e dalla contrazione dei tempi a disposizione per dare risposte alla velocità
E dannosa in questo in questo caso mi limito a richiamare due casi l'accentuarsi delle sfide del terrorismo e della criminalità organizzata
Che sempre più spesso assumono caratteristiche transnazionali e la esplosione dei flussi migratori dei Paesi più poveri dai Paesi più poveri a quelli più ricchi
Questi fenomeni a volte mettono a rischio lo stesso modello democratico come strumento acquisito per garantire i diritti le libertà della persona nelle singole comunità politiche nazionali
Tale modello deve invece sopravvivere come scelta costituzionale indefettibile
Nel suo ambito deve consolidarsi il ruolo del Parlamento per contrastare l'interferenza di fattori di crisi rispetto alla sopravvivenza dalla stessa realtà statale esigenza necessaria
Soprattutto quando questi fattori hanno origine da ambienti antidemocratici tanti personalistici
Il cui scopo e di scardinare le difese che i singoli Paesi hanno predisposto a garanzia dei propri cittadini
Lo scopo della democrazia parlamentare e invece quello di garantire i singoli individui facendone emergere i diritti e le libertà
La democrazia in costante pericolo se si guarda alle minacce esterne
Alla persona umana ce ne sono anche l'intera naturalmente suo beneficiario ultimo ed i Parlamenti non possono rimanere insensibili di fronte a questi rischi lo stesso processo di unificazione che ha interessato il nostro Paese
Si è snodato attraverso conflitti qualcuno lo ha lo ha richiamato che negavano i diritti politici del popolo non c'è sovranità senza il rispetto dei diritti e delle libertà del popolo sovrano
Sono tramontati dogmi della sovranità dello Stato come fine politico in sé
Si pone quindi un'esigenza quella di definire nuovi e più avanzati equilibri che contemperino la soddisfazione della crescente domanda di sicurezza e di protezione
Con la salvaguardia dei diritti e della dignità del persone è il il nodo è il connubio
Finale gli assetti giuridici sono sottoposti di conseguenza incessanti processi di adattamento si è parlato di aggiustamenti
E gli stessi equilibri interistituzionali sono soggetti a continui aggiustamenti
Queste sfide assumono una particolare valenza per l'Europa e sono alla base della discussione del lavoro di affinamento delle regole che investe quasi tutti i Paesi europei e le stesse istituzioni della Unione europea
In sintesi si può affermare che la democrazia nei suoi tratti essenziali e nelle forme assunte nell'attuale contesto storico
Si caratterizza proprio per la forza con la quale sono riconosciuti e resi effettivamente esercitabili fruibili e non solo a parole i diritti di ciascun individuo dei gruppi e delle comunità di autodeterminare le proprie scelte
Insomma la democrazia deve trovare la sua essenza nella libertà intesa come valorizzazione della soggettività politica dei cittadini
Altro tratto essenziale delle moderne democrazie è costituito dal riconoscimento di una funzione politica del potere che contemporaneamente però assicuri l'effettiva fruizione di diritti politici e sociali
Ci troviamo di fronte a due istanze che apparentemente possono sembrare contraddittoria
L'autodeterminazione rispetto ai soprusi e agli abusi del potere e la richiesta di interventi attivi delle istituzioni per garantire l'esercizio concreto dei diritti degli individui
Il consolidarsi delle società di massa e l'allargamento del suffragio hanno prodotto l'adozione di modelli costituzionali che non si limitano a definire
Le competenze delle diverse istituzioni ed i rispettivi rapporti ma presentano una parte corposa quella in cui si riconoscono e si tutelano i diritti civili politici e sociali
Il peso crescente di questa parte ha trovato riscontro anche nell'ordinamento europeo
Costruito attraverso quel processo di Osimo sia di sempre più intensa integrazione per gli ordinamenti degli Stati membri questa confluenza
E la risultanza sostanzialmente di due elementi
La presa d'atto della dimensione dei problemi da affrontare della impossibilità per certo ciascuno Stato membro
Di trovare risposte adeguate alla loro soluzione a prescindere dalle integrazione su scala continentale l'altro elemento di natura culturale
Si è già accennato a questo che induce ad una progressiva compenetrazione degli ordinamenti degli assetti costituzionali su scala europea
In questo graduale così sta avvenendo definirsi di un ordinamento europeo che supera lo schema rigido
Di quelli degli Stati membri
Si misura la vitalità e la capacità di adattamento delle democrazie europee alle nuove sfide globali la è eccessiva legiferazione legata alla uniformità persino qualcuno ha richiamato la lunghezza delle banane e chiaro che può portare una assorta apolidi limitazione di rigetto da parte di chi evidentemente culturalmente o della massaia che intende che ha sempre comperato la banana di una lunghezza diversa rispetto a quello che che il la l'europea l'Europa oggi può imporre
Per cui e un'arma a doppio taglio se non si trova il giusto equilibrio d'altra parte
Proprio la consapevolezza dell'importanza storico culturale economica politica del processo di integrazione europea
Si induce ad esprimere un forte disagio nei confronti delle carenze delle evidenti carenze che sembrano manifestare le istituzioni europee in questo periodo di fronte ad un inasprimento di questa purtroppo di questa crisi economico-finanziaria
Vi è las una sensazione
Che viene fuori anche dal pessimismo del professor lanchester in maniera molto ma molto forte io sono sono da buon meridionale sono meno pessimista anche perché
Fa molto meno freddo al sud di Torino per cui sono abituato al caldo non mi non non mi come si dice non mi spavento quando quando vi è troppo caldo
Ma vi è una sensazione di un'assenza di strategia
Di una mancanza di capacità di costruire risposte che sappiano coniugare l'obiettivo di tranquillizzare i mercati
Circa la sostenibilità dei debiti pubblici degli Stati membri con quello naturalmente altrettanto essenziale di assicurare adeguate prospettive di crescita i sistemi produttivi europee
C'è un disallineamento
Tra la prospettiva purtroppo delineato dal Trattato di Lisbona che rafforza il ruolo dell'Assemblea parlamentari non siamo stati il primo Parlamento velocemente abbiamo recepito il Trattato di Lisbona
Che rafforza il ruolo delle assemblee parlamentari Parlamenti degli Stati membri e Parlamento europeo è una realtà che vede indebolita la incidenza effettiva degli organi politici a vantaggio di istituzioni tecniche come per esempio alle proprie sotto gli occhi di tutti la BCE per esempio
C'è una c'è in atto una potere di supplenza rispetto a quello che invece si vuole poi in definitiva rispetto alla politica e rispetto alla governabilità in sostanza assistiamo ad un paradosso
Per cui proprio quando la politica dovrebbe esprimere compiutamente la sua capacità di farsi carico del Governo di fasi così difficili e invece un organismo tecnico
A rivendicare una primazia peraltro proponendo ricette che in passato già si sono rivelate insufficienti
Paradosso da superare per evitare che una crisi dell'euro travolga tutto il progetto di unificazione europea e le stesse prospettive della democrazia del nostro continente se il Parlamento europeo rappresenta comunque un modello
Una vistosa lacuna si registra per esempio presso l'ONU anche
Notoriamente caratterizzata per l'assenza di un momento parlamentare condiviso nelle relazioni tra i Paesi membri a tale carenza cercano di supplire sia l'Unione interparlamentare
Sia alcune iniziative complementari finalizzata a creare una vera e propria assemblea parlamentare delle Nazioni Unite sta crescendo sempre di più questa diplomazia parlamentare che si affianca di fatto al gli esecutivi e
Debbo dire con
Con onore è con piacere che la Camera dei deputati e in prima linea su questo fronte
Una simile acquisizione torniamo all'ONU gioverebbe oltremodo alle Nazioni Unite vista la forte attenzione che vi si registra
Per la diffusione della democrazia particolarmente viva dopo la definizione e gli obiettivi del millennio a livello sia di segretariato generale sia di Assemblea generale
Tale approccio dello lo si coglie però ricorrentemente negli atti ufficiali con una evidente finalità di diffondere tra i Paesi membri gli obiettivi della democrazia dello stato di diritto quindi garanzie diritti della persona eccetera
Guardando all'esperienza nazionale si può comprendere quanto sia utile riflettere sui capisaldi delle scelte costituzionali originaria soprattutto perché si tratta di valori
Ribaditi a livello internazionale per tutti i Paesi dal punto di poter sostenere che la nostra Costituzione contiene parti indisponibili in quanto supportate da autentici principi del diritto internazionale inderogabile
La democrazia allora non può essere né una parola d'ordine né tantomeno una facciata e un vincolo costituzionale solo in quanto si autenticazione corrisponda realisticamente nel suo svolgersi ai fini del costituzionalismo contemporaneo
E che contribuisca quindi a valorizzare la persona come soggetto politico e garantirne i diritti le libertà alla buona legislazione lo abbiamo detto all'inizio
E quindi il buongoverno ritengo debba saper coniugare sotto la bandiera dalla libertà a proposito di minacce esterne ed interne la possibilità di autodeterminazione rispetto agli abusi ed è soprusi del potere non altro
No un altro
Con la soddisfazione della domanda di sicurezza e di protezione senza la compressione dei diritti e della dignità delle persone in altri termini
Una democrazia non può fondarsi solo su Parlamenti ben costruiti ed accessoriati ma deve essere una dimensione comune i Parlamenti nazionali sono strumenti dalla democrazia e come ogni strumento deve essere sottoposto a continua manutenzione
Le parole del Segretario generale penso che portino su questa strada dal punto di vista procedurale ma soprattutto non deve essere delegittimato sul piano funzionale
Cioè quello del ruolo costituzionale adesso riconosciuto come sede della democrazia partecipata ecco perché
E concludo e grave contestare i Parlamenti per ragioni diverse dal mancato assolvimento dalla propria funzione costituzionale
Delegittimando l'ingiustamente si minano anche le scelte fondamentali poste alla base dell'assetto costituzionale democratico dei poteri statali
Questo Parlamento si sta allineando attraverso una serie di organismi di studi il Centro studi di questo Parlamento in prima linea
Per esempio per la omogeneità del legislazioni
Abbiamo questo Comitato paritetico che parte dal Parlamento europeo passa per i Parlamenti nazionali e arriva ai Consigli regionali
Che nel futuro saranno anche saranno applicate la possibilità di di legiferare da parte dei dei libri dei Consigli regionali di è tutto un
Un tour vini o di lavoro all'interno di questa Camera che ci fa ben sperare
Abbiamo anticipato la maggior parte dei Paesi europei nel momento vedono fatto la riforma io non sono e sono stato relatore e mi fa onore
La riforma della legge di bilancio che ha omogeneizzato gli strumenti quindi i bilanci che partono dei Comuni per arrivare sino alla
Alla all'ARPA al centro ma siamo tra coloro i quali all'interno degli organismi internazionali stiamo spingendo per far sì che questa omogeneità ci sia anche a livello nazionale proprio per arrivare a quello che si vuole ad evitare che questa Europa continua a essere una Europa solo e soltanto di natura economica quindi alla fine la Europa delle carte e non anche un'Europa politica
La delegittimazione dei Parlamenti non può esserci perché si darebbe la possibilità di far subentrare ai Parlamenti altri poteri che forse possono non essere democratici grazie ancora per
La vostra attenzione
Grazie