Rassegna stampa estera

Buongiorno gli scrutatori di Radio Radicale martedì undici ottobre questo l'appuntamento con la rassegna stampa internazionale a cura di David Carretta anche oggi apriremo con la crisi del debito sovrano nella zona euro sempre più una crisi
Bancaria e economica cominceremo con l'unico editoriale di ieri del Financial Times è un fatto eccezionale tra l'altro
Il quotidiano della City ha usato caratteri più grandi del solito per sottolineare l'emergenza e l'urgenza che sta vivendo la zona
Euro il titolo significativo salvare subito L'Unità dell'Europa al suo ruolo suo peso nel mondo
Ne dipende vedremo altri commenti per esempio l'esistenza del dal Wall Street Journal duro popol faremo un ciao dal
Fanale Sean Times leggeremo l'editoriale di ieri del Pais che commenta
I risultati del vertice franco-tedesco che c'è stato domenica a Berlino che ha
Suscitato qualche polemica ieri
Franco Frattini Ministro degli esteri ha criticato duramente questo vertice bilaterale dicendo che non è il modo per risolvere
La crisi
Francia Germania però rimangono divisi lo leggeremo attraverso le monde la ricapitalizzazione va a sbattere contro i dettagli la ricapitalizzazione delle banche Merkel e Sarkozy dicono di essere d'accordo per trovare una soluzione ma divergono
Sulla natura della soluzione
Con le mondi ci occuperemo anche delle primarie del Partito Socialista in Francia un successo quantomeno numerico vedremo anche se politico lo leggeremo dall'editoriale del
Quotidiano francese secondo cui le primarie del Partito Socialista devono ancora mantenere
Le loro promesse in chiusura ci daremo anche le elezioni Domenica In Polonia il premier Donald Tuscania conquista un secondo mandato come
Titola tra gli altri ruoli sui giornali Europe però la vera sorpresa forse un'altra ed è successo di un nuovo partito
Liberale e libertario laico che vuole la legalizzazione dell'aborto una maggiore separazione tra Chiesa e Stato la legalizzazione della
Marijuana il rispetto la promozione dei diritti degli omosessuali
Si chiama lista pali cotte ed è arrivata in terza posizione leggeremo di cosa si tratta proprio con l'impulso di giornali Europe ma cominciamo con la crisi
Della zone euro il Financial Times
Ieri apriva con un'intervista al premier britannico David Cameron timing sorta per la zona euro il tempo sta scadendo
Cameron in sostanza in vita Angela Merkel e Nicolas Sarkozy che si erano visti domenica a Berlino a seppellire le loro divergenze e lo stesso quotidiano della City
Pubblicava modo del tutto eccezionale un solo editoriale ieri a caratteri più grandi del solito dal titolo salvare subito L'Unità dell'Europa scrive
Il Financial Times l'Unione
Monetaria europea al centro di una che hanno finanziario che si sta avvicinando più che mai all'economia
Mondiale con il rischio di infliggere danni per gli anni a venire le sfide per la zona euro non sono insormontabili le decisioni da prendere per porre fine alla crisi sono difficili ma fattibili
L'Europa è sull'orlo del precipizio per il fatto che non ha la volontà politica di fare ciò che è necessario Angela Merkel dice se l'euro fallisce fallisce l'Europa
Ma la verità presa non son Times e che le cose stanno all'opposto se l'Europa fallisce e fallirà lei euro
E cosa ancor più grave falliranno anche le altre fondamenta su cui è costruita la fabbrica dell'unità europea incluso il suo mercato interno anche per il resto del mondo le implicazioni di un fallimento europeo sarebbero gravi da quando è iniziata la crisi finanziaria
Cioè più che mai bisogno di rafforzare la cooperazione globale libero scambio da cui dipendono i progressi economici la prosperità di tutti
Il crescente disordine in Europa potrebbe minare questi sforzi i rischi inerenti l'architettura dell'euro secondo fra Chantant sono stati gravemente sottovalutati dà i suoi membri i Paesi invitati hanno vissuto a lungo al di sopra dei loro mezzi
Le banche non hanno prestato attenzione come venivano spesi soldi concessi i regolatori sono rimasti in disparte la politica monetaria è stata collettività ta mentre la politica di bilancio i sistemi bancari sono rimasti nazionali e così
I problemi legati al debito sovrano le banche si sono rafforzati a vicenda senza la possibilità di rompere questo circolo vizioso per aggiustare la macchina dell'unione monetaria
Ci vorranno anni di duro lavoro ma l'alternativa è peggiore costi economici di un'inclusione sarebbero devastante per i Paesi creditori e debitori
Le conseguenze politiche sono altrettanto gravi lei euro era stato descritto come l'ultimo passo per allontanare l'Europa dai demoni dei nazionalismi delle guerre
Le rotture fratture nell'edificio Europa unità sono già visibili in altri campi basti guardare a ciò che sta accadendo con Schengen lo spazio di
Libera circolazione l'Europa senza frontiere insomma il collasso dell'euro potrebbe far crollare anche tutto il resto
Come ha detto David Cameron nella sua intervista questo giornale prosegue Fraktion Times sono necessari almeno tre passi per porre fine alla crisi immediata
Primo i Paesi creditori devono prendere il problema Grecia in mano in modo deciso e definitivo gli aiuti alla Grecia devono continuare sotto strette condizioni ma gli investitori privati devono
Subire perdite maggiori molto più ampie di quelle finora immaginate perché senza un taglio netto del debito complessivo
Non ci sono speranze di una ripresa della Grecia secondo occorre fermare un contagio da altri Paesi in difficoltà e il pericolo imminente oggi non sono i piccoli Paesi ma l'Italia
La zona euro i mezzi per costruire un muro attraverso il fondo europeo di stabilità finanziaria ma a condizione che questo Fondo di salvataggio ottenga i nuovi poteri che le erano stati promessi in luglio e si è in grado di fare leva
Per raccogliere diversi trilioni di euro migliaia di miliardi senza questo la Banca centrale europeo dovrà continuare a comprare obbligazioni italiane terzo prosegue Fraktion Times
I Governi
Dentro e fuori dalla zona euro devono evitare un collasso delle banche
E questo è possibile solo se la crisi del debito sovrano sarà sotto controllo i salvataggi bancari non devono distrarre risorse dal compito primario il compito primario è quello di proteggere la linguaggi liquidità
Dei Paesi sovrani
I leader prosegue fra la Giunta in sé non sono riusciti a comunità a comunicare all'opinione pubblica
L'interesse comune che c'è
Per nel sostenere lei euro Irlanda dimostra che la competitività può essere restaurata grazie a riforme a svalutarsi in interni ma per fare questo
Ci potrebbero volere un decennio forse di più
E nessuno né i Paesi creditori nei mercati hanno la pazienza richiesta per una soluzione di lungo periodo insomma i leader politici devono creare le condizioni politiche per una buona politica
La moneta unica sopravviverà solo se ciascuno dei suoi membri
Vuole la sua sopravvivenza senza il sostegno degli elettori l'Europa fallirà e l'Europa deve capire che la sua capacità di agire unità determinerà non solo le sue future
Fu nelle sue fortune economiche ma anche la le speranze dell'Europa di essere un protagonista rispettato nel mondo così tra l'altro
Il famoso un taxi in questo editoriale un po'eccezionale le dimensioni e per i toni ma che dimostra
La gravità della crisi che sta vivendo l'Europa sulla stessa linea
Ed è significativo anche un commentatore del Wall Street giornali euro Pirellina Stealth Serra sapete cosa fare adesso Just doing it fatte lo lo slogan della Nye che le soluzioni evocate sono più o meno
Le stesse di di di di quelle proposte dal Financial Times e nella sua intervista anche dal premier britannico
Peter Cameron invece più scettico rispetto alla necessità di ricapitalizzare le banche Wolfango un ciao colmi Stefano Sean Times un cerotto per la zona euro creerà un mostro politico
Scrivemmo
Non causa se l'ottimo non è raggiungibile si è sempre tentati dalla seconda miglior soluzione la risposta ottimale
Alla crisi della zona euro sarebbe di trasformarli in un'unione di bilancio
Ma non accadrà e comunque non in tempo allora la domanda è cosa costituisce una soluzione minimamente sufficiente per questa crisi e il consenso che sta emergendo è una ricapitalizzazione delle banche ma questo non è sufficiente anche perché mancano le strutture per portare sotto l'ombrello europeo tutte le banche sistemiche il mostro politico sarebbe qualcosa a metà tra
Un una una situazione comunitarizzato a per le banche e che convive al contempo con
Autorità i salvataggi di carattere nazionale scettico e anche Bill Emmott ex direttore dell'Economist che
Ora pubblica sul Time si quotidiano conservatore di Londra
I muri non aiuteranno l'Europa evitare l'iceberg che le iniezioni di capitali nelle banche saranno inutili se non verrà fatta una vera distinzione tra la Grecia il resto della zona euro scrive tra l'altro Emmott Francia e Germania
Stanno dicendo che le banche devono essere ricapitalizzate dagli investitori privati e dai Governi nazionali oppure dal Fondo europeo di stabilità
Finanziaria per Emmott in sostanza gli europei però sono in una sorta di vicolo cieco da un lato perché
Una ricapitalizzazione da parte del Fondo europeo di stabilità finanziaria come vorrebbero i francesi è legalmente discutibile dall'altro perché in caso di ricapitalizzazione
Nazionale cioè da parte con aiuti di Stato dei singoli Paesi membri e la soluzione preferita dalla Germania le iniezioni di capitali aumenterebbero i problemi del debito sovrano almeno nel breve periodo
Il vero problema secondo Bill Emmott non è costruire un muro attorno alle banche ma fare
Una vera e credibile distinzione tra la Grecia e il resto della zona euro e questa sarà la cosa più difficile da realizzare così
Tra l'altro il Times che come come David Cameron e in parte anche il Financial Times nell'editoriale che vi abbiamo letto
Commenta questo vertice che c'è stato domenica a Berlino tra Angela Merkel e Nicolas Sarkozy e che
Ieri stato commentato con pesanti critiche del ministro degli esteri Franco Frattini
La cosa insomma un po'di frustrazione provinciale alla italiana perché l'importante non è andare o esserci i vertici importante poi
Contribuire a una
A una soluzione El Pais è un po'scettico sui risultati di questo vertice risultati sostanziali promesse da Berlino
La ricapitalizzazione delle banche concordata da Merkel e Sarkozy esige un salvataggio immediato della Grecia scrive nel suo editoriale il quotidiano spagnolo Angela Merkel e Nicolas Sarkozy
Allora è tutto domenica a Berlino la stessa tattica che hanno usato dall'inizio di una crisi finanziaria europea
Hanno annunciato che Francia e Germania concordano su un piano per ricapitalizzare le banche
Ma hanno rinviato la concretizzazione e l'approvazione di questo accordo alla fine di ottobre hanno promesso una pronta ratifica della riforma della Fondo europeo di stabilità finanziaria ma anche in questo caso
Il tutto alla fine del mese nonostante la creazione di questo fondo risalga a luglio hanno detto che presenteranno un pacchetto di misure per riformare la zona euro ma senza aggiungere dettagli insomma Cercle
Merkel e Sarkozy
Hanno seguito la solita tattica tentare di calmare i mercati il problema è che senza dettagli l'accordo franco-tedesco per ricapitalizzare le banche difficile
Da valutare da qualunque lato la si guardi
Si tratta comunque di un fallimento perché è la seconda ricapitalizzazioni in pochi anni il che significa anche che gli stress test europei non sono serviti a rassicurare gli investitori le banche
E non c'è ragione per credere che questa sarà l'ultima iniezione di capitale
Quell'accordo franco-tedesco richiede in realtà una riflessione strategica più ampia secondo il Paese per fare in modo che questo non diventi l'ennesima soluzione tampone la Francia la Germania la Banca centrale europea hanno di fronte tre problemi trecento quattrocento miliardi di euro necessaria ricapitalizzare le banche
Il salvataggio della Grecia e gli strumenti istituzionali per combattere la crisi del debito e secondo il Paese logica vorrebbe che il primo problema da risolvere
Sia la Grecia perché il deterioramento del debito greco sarà seguito da un deprezzamento degli attivi delle banche Francia e Germania almeno sembrano aver capito la gravità della crisi
Non vedono però con altrettanta chiarezza la necessita di decisioni rapide per ora Merkel SAL così offrono il solito mix di politiche soluzioni giuste ma senza scadenze concrete e con molta incertezza politica così
El Pais di ieri
In realtà Francia Germania rimangono divise basta prendere prendere le bond di oggi che racconta i retroscena di questo di questo vertice
Banche la ricapitalizzazione va a sbattere contro i dettagli Merkel Sarkozy sono d'accordo per trovare una soluzione ma divergono sulla natura della soluzione
Niente risolto nella crisi dell'euro
E delle banche europee Sarkozy ha spiegato che con la cancelliera si erano messi d'accordo per trovare una soluzione ma che non era il momento di entrare nei dettagli che occorreva attenersi semplicemente i principi
Traduzione Parigi e Berlino non hanno trovato alcun accordo e si danno tempo fino al vertice del G venti a Cannes il tre quattro novembre
Per presentare un piano globale i disaccordi scrive le Monde si spiegano tra l'altro con il fatto che la coppia franco tedesca
Da queste state squilibrata la Francia è diventata vulnerabile mentre le sue banche sono oggetti oggetto di attacchi e lo spread
Tra i tassi di interesse dieci anni della Francia e quelli della Germania ha toccato zero virgola settantacinque per cento settantacinque punti base così
Così le mondo su cui rimaniamo per accennare anche un'altra questione che non riguarda la crisi del del debito sovrano ma le primarie del Partito Socialista in Francia
Domenica
Si è votato il primo turno ha vinto force o l'onda andrà al ballottaggio con Martino Aubry è stato un successo senza dubbio numerico perché praticamente due milioni di persone e più si sono mobilitata sono andate a votare il successo politico però non è scontato e lo sottolinea le monde nel suo editoriale di oggi le primarie devono ancora mantenere le loro promesse
Due milioni e mezzo di elettori circa l'ho votato domenica la destra farebbe un errore a sottovalutare la portata di questo scrutinio inedito rispetto agli elettori iscritti alle liste elettorali le primarie hanno mobilitato il sei per cento dei votanti sui diciassette milioni di voti raccolti da Ségolène Royale alle presidenziali del due mila sette circa il quindici per cento ha partecipato
Negli Stati Uniti le primarie generalmente mobilitano dall'otto al dieci per cento degli iscritti insomma
Incontestabilmente il Partito socialista francese ha vinto la sua scommessa almeno per ora in un Paese diviso da una crisi economica e sociale che fa aumentare inquietudine collera in cui la sfiducia nei confronti della politica a livello
Più alto i socialisti sono riusciti a interessare gli elettori di sinistra hanno introdotto un'innovazione democratica maggiore
Mettendo fine i giochi degli apparati che finora avevano determinato la scelta del candidato presidenziale per le mondi insomma ci sarà un prima e un dopo nove ottobre due mila undici
La migliore dimostrazione che la stessa destra si sta convertendo all'a questa forma moderna di democrazia partecipativa
Il successo c'è ma il problema è che queste primarie forse non rispetteranno le loro promesse l'obiettivo primo era di conferire al suo candidato uno slancio quasi irresistibile per arrivare al voto
Delle elezioni presidenziali dotato di una vera legittimità popolare e non di partito il candidato socialista doveva partire in campagna elettorale con un vantaggio netto su Nicolas Sarkozy
Ma risultato del nove ottobre allontana questo scenario rosa se Fossò l'onda arriva nettamente in testa con il trentanove per cento distanze Martine Aubry di soli otto punti hanno mondo
Ha creato la sorpresa con il diciassette per cento dei voti
Ed ora il candidato della De Gaulle ovalizzazione imposizione di arbitro
Il passaggio dal primo al secondo turno e dunque pericoloso
Le primarie non hanno ancora risolto la questione della leadership Aubry e ho l'ho inizialmente ideologicamente vicini dovranno scontrarsi succhi incarna il cambiamento L'Unità speranze dibattere Sarkozy
Ma dovranno anche evitare uno scontro frontale aperto che lui deboli direbbe di fronte alla destra
Indeciso e serrato il secondo turno di domenica prossima
Rischia di non dare al futuro vincitore quello slancio e quella legittimità che le primarie promettevano così tra l'altro nel mondo e nel suo editoriale di oggi anche Di Biasio ieri
Nell'editoriale parlava l'insuccesso perché i socialisti sono riusciti a
Democratizzare la democrazia con queste primarie mentre in un'analisi
E il il il successo delle primarie viene considerato come un avvertimento a Nicolas Sarkozy due milioni e mezzo di persone che votano sono un risultato importante
Domenica prossima ho dato anche in Polonia nove né vogliamo accennare con il Wall Street Journal Europe che come altri giornali in un articolo dal titolo il premier polacco conquista un secondo mandato ieri sottolineava il successo
Non solo di Donald tu scherma anche di un nuovo partito di liberali che sostengono i diritti degli omosessuali la liberalizzazione dell'aborto una maggiore separazione tra la Chiesa lo Stato
E questo in un Paese a stragrande maggioranza cattolica si tratta della lista pali cotta che ha rivoluzionato un po'lo scenario politico polacco arrivando in terza
Posizione chissà se forse non riuscirà ad andare addirittura
Al Governo ricorda nessuno beh sono forse un po'i radicali la lista
Pannella Bonino
Della
Della Polonia vedremo se ci saranno commenti
Da parte della stampa estranei prossimi giorni è indubbio però che una tendenza cioè a livello europeo perché
Partiti più o meno analoghi laici liberali libertari si sono fermati si stanno affermando in altre parti dell'Europa però oggi però ci fermiamo da David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale