Intervista a Andrea Stara sulla legge regionale che modifica l'assetto dei consultori pubblici in Piemonte

Ventiquattro ottobre Radio Radicale un sotto da Monica Soldano oggi parleremo di un tema interessante che riguarda la Regione Piemonte che cosa è accaduto in questi mesi rispetto alla vice da che potremmo definire etica o di diritti o forse semplicemente di di salute di sanità e e riguardare a che fare con la ASL di Torino Lhasa sul Torino due dove sono stati al fissi nel poliambulatori della ASL alcuni manifesti che ritraevano una embrione più o meno di
Di otto settimane con la scritta insomma Movimento per la vita ma soprattutto do mamma ti voglio bene tutto questo ha suscitato un intervento di cui è stato protagonista il consigliere Pd Andrea starà che salutiamo e diamo un all'è il nostro benvenuto a Radio Radicale
Buongiorno a voi quello il cuore lei a aveva presentato l'interrogazione a risposta immediata rivolta al Presidente del Consiglio regionale del Piemonte qualche mese fa mi pare settembre se non sbaglio
Diciamo
Che la questione e partita ancora prima perché in campagna elettorale Presidente cosa ma all'oro ha ammesso pubblicamente ricordate in più occasioni a proprio esplicitamente fatto un patto
Elettorale con il movimento più pro vita
Impone di fatto le ragioni e quindi il primo atto
Che diversi mesi fa ha messo in essere dalla Giunta regionale di quota è stato un protocollo quindi neanche una una legge ormai in un semplice protocollo amministrativo
Che viene fatto introduceva in modo ma i movimenti pro vita e cioè quelle realtà che riconoscevano nel proprio Statuto quelle realtà in cui le associazioni che riconoscevano nel proprio Statuto
Il riconoscimento della vita fin dal concepimento all'interno dei consultori pubblici
Ecco questo atto noi lo contestammo attraverso diversi provvedimenti in Regione
Chiedendone il ritiro chiedendone ovviamente anche un dibattito pubblico in Commissione cosa che non è mai stata non è mai avvenuta e non è mai stata fatta
E a fronte di quella di quella
Ma protesta rimasta inascoltata
Allora uno avemmo
Con alcune associazioni culturale con alcune realtà come ad esempio la Casa delle donne e attiva donne associazioni a tutela delle donne dei ricorsi al TAR alla sul provvedimento
Il tale
Alcuni mesi dopo si è però un chador dicendo che
Il protocollo era lesivo nei confronti di per le altre associazioni perché escludeva diciamo
Le associazioni che non avevano quella finalità nello Statuto
Nel percorso all'interno dei consultori quindi una prima vittoria nonostante questo corta e la sua Giunta li proposero di fatto lo stesso protocollo quando qualche cambiamento
Ma innanzitutto oltre a quello rilanciare o no con la presentazione di una legge un PDL firmava Montaguti quindi a firma del PdL che condita andiamo a completamente quelle che erano le finalità dei consultori quindi un progetto di legge che anche all'interno del progetto di legge introduce
La figura del movimento priorità
E assolutamente trasforma i diritti degli individui che sono presenti nella legge storica dei consultori
In direi
Solo la famiglia tradizionale ecco infatti ricordiamo i nostri dati ascoltatori che anche nella Regione Lazio ci siamo a lungo occupati di quella che è stata la proposta a firma di Olimpia Tarzia la consigliera il PdL che a attualmente è stata bloccata da un movimento molto forte trasversale di associazionismo femminile ma anche che ha trovato in alcuni consigli e regionali nel Lazio insomma di di rappresentanti di di questa
Battaglia una battaglia anche di legalità perché
Come lei ricordava l'illegittimo diciamo il dibattito se vogliamo culturale anche tutte le questioni più il problema è capire come poi
Proprio da un punto di vista di ridico si riesce a innescare diciamo a inserire delle modifiche che sono appunto discriminanti perché di questo che stiamo parlando
Se non sia assolutamente discriminanti legano ruolo medioevale un ruolo della donna ha una concezione molto medievale nel senso che sembra essere tornati indietro di oltre trent'anni rispetto a tutte le conquiste che sono state fatte
Per cui anche qui si contrappone il concetto di vita con la morte ovviamente la centonovantaquattro è una legge a tutela della vita questo lo ricordiamo sempre
E poi soprattutto le modalità sono attuate anche in una maniera diciamo così molto integralista perché le realtà del movimento colpita presenti in tutta Italia ma anche qui sul territorio piemontese si esplicitano
Si esplicano in maniera molto molto integralista ad esempio davanti al Sant'Anna che la la
L'ospedale alle nascite quarto Rino spesso sono presenti campagne con manifesti difetti appunto con le scritte forti
Come appunto assassini eccetera ecco questi manifesti purtroppo non diventano sono protagonisti dal da una da parte di associazioni che esprimono la loro opinione
Io non la condivido ma diciamo così posso anche concepire
Che possano esprimere in maniera democratica nelle sedi che ritengono più opportune diventa grave quando questa diventa
La modalità esercitata dal dal dagli enti pubblici e quindi manifesti come lei ha ricordato prima con la foto del feto gigante coscritto mamma ti voglio bene sono apparse in più occasioni in più alto il nelle sale d'attesa dei consultori dà noia colgo Littoria in via Pacchiotti invia ridotto e che perché si tratti di manifestazione di arroganza nei confronti delle donne da parte dei movimenti proprie quindi una mistificazione una devianza rispetta la corretta informazione sanitaria
Il gruppo di lavoro polo pubblico propri teorico ecco infatti proprio qui e la questione intanto alterare l'informazione scientifica ma anche gli interpretazione di una norma giuridica come quella appunto della centonovanta quattro che non a caso è a tutela della maternità cioè a tutela del fatto che non ci sia poi l'aborto clandestino per questo lo ricordiamo sempre ma nel merito di questa sua questo suo intervento attraverso lo strumento diciamo democratico dell'interrogazione che cosa qual era il quesito che lei ha posto e qual è stata la risposta
Ma in quelle che innanzitutto è che o io chiedevo se il manifesto standard chi era stato diciamo così ha autorizzato essere era la derivazione diciamo così dell'approvazione del protocollo
Mi è stato risposto dall'assessore alla sanità quindi direttamente dall'assessore monca veniva dalla sanità che è il manifesto su indicazione del direttore dell'ASL
Di Torino che il manifesto la legittimo che non si poteva censurare una modalità di pensiero e quindi come se non gli si può
Potessimo torpore qualsiasi tipo di manifesto in una struttura pubblica
E quindi di fatto la legittimato e dopo la prima risposta infatti ne sono apparsi altri in altri in altri consultori in altre strutture pubbliche
Quindi io credo che sia evidente che non c'è di non solo non c'è un attacco politico ma c'è un attacco anche culturale i diritti delle donne
Che di fatto si dimostra come presentazione come dicevo prima del disegno di legge presentato in Regione io credo che siamo di fronte a un balzo indietro dal punto di vista sia sociale che culturale
Ad un impoverimento del servizio pubblico consumato sulla pelle delle donne ma anche più in generale sullo stesso concetto di famiglia di civiltà di Anita che non possiamo lasciar passare dopo tutte le conquiste che abbiamo
Con cui che abbiamo ottenuto in questi ultimi decenni allora
Oltre all'interrogazione oltre alla promozione delle firme io ricordo che
Diciamo così sono state raccolte oltre sette mila firme contro questo protocollo è contro questa visione arretrate medievale della donna e dei consultori pubblici
Questa petizione andrà in discussione in Consiglio regionale a Brema è già stata accettata
Però è chiaro che non può essere solo l'ambito istituzionale a a risolvere la questione anche perché se così fosse ci hanno dimostrato che avendo i numeri
Riescono a portare avanti qualsiasi tipo di provvedimento colpi di maggioranza io credo che debba riguardare di nuovo
La Società di nuovo i partiti politici nel loro complesso e quindi la la battaglia a difesa dei diritti deve deve coinvolgere un po'tutta la società
Io credo che non può essere l'editore legata a una informazione di
Rettore una proposta di questo genere io quello che è costato e che anche diciamo così nei giornali più più a tempi di solito queste questioni la stampa a Torino la Repubblica eccetera c'è una scarsa attenzione
A questa tematica e quindi la consapevolezza anche dei cittadini di quello che sta succedendo qui in Regione dei provvedimenti medievali che stanno portando avanti
Non è ma opposta alla giusta attenzione
Del pubblico quindi molti di questi allo scoperto attraverso la nostra campagna la nostra promozione di pubblicati petizioni raccolte della petizione
Una quota di questo genere io credo che
Quando si tratta di diritti quando si tratta appunto di diritti che che che che vengono toccati di conquiste che abbiamo ottenuto nell'arco di tutti questi anni
Complessivamente la società dodicimila dovrebbe promuovere gli anticorpi i soci pace paciere intendo anche in primo luogo l'informazione quindi vi ringrazio di questa
Telefonate di questo coinvolgimento
Perché credo che su questi temi diciamo così
Un po'un paradosso bene ed allora davvero garantisse al consigliere PD Andrea starà del Consiglio regionale del Piemonte con anche
Lì mi impegno da parte nostra se continuare a seguire queste tematiche anzi restiamo senz'altro in contatto grazie allora ventaglio è buona giornata rivedersi ancor