Trasmissione dell'Associazione "Non c'è pace senza giustizia"

Buongiorno a tutti i gradi ascoltatori di Radio Radicale bentrovati all'appuntamento con l'Associazione Non c'è pace senza giustizia
In studio chi vi parla e Alessandro Manno scopo di questo ormai consueto spazio settimanale
Dedicato alla nostra organizzazione e quello di fornire agli ascoltatori informazioni ed aggiornamenti
Su iniziative di attività in corso future della nostra associazione nonché commenti ed analisi solo Tizio e di rilievo rispetto alle nostre campagne politiche quest'oggi apriremo la nostra puntata parlando di Racz
In particolare del progetto iniziato nel due mila e sei nell'ambito del programma sulla democrazia nel Medioriente Nord-Africa e che ha come obiettivo il processo di ricostruzione delle istituzioni del Paese al quale contribuisce promuovendo la negoziazione tra i leader provenienti dall'intero spettro politico sui termini politici più sensibili includendo in particolare l'attribuzione delle responsabilità e dei poteri ai vari livelli di Stato-Regioni governatori città ai comuni e via dicendo i progetti gratta mira quindi a
Prevenire o depotenziare momenti di stallo della negoziazione
E ai individuare soluzioni durature cercando di dare opportunità per un dibattito libero ed informato
Nicola Giovannini ci parlerà in particolare di un importante evento che da poco si è svolto a Bruxelles
Ovvero la visita di una delegazione di quattordici parlamentare che era che ENI presso istituzioni europee belghe questa delegazione era formata dai rappresentanti delle tre in tali minoranze etniche o religiose del Paese che dal due mila dieci si sono costituiti in un intergruppo parlamentare e che vedremo appunto con Nicola
Approfonditamente
A seguire parleremo della notizia del giorno
Per la verità una notizia di ieri ovvero la fine di Muammar Gheddafi scovato nel suo nascondiglio nel primo pomeriggio di ieri
Sarà Nicola Frigato alla mancanza segretario generale di Non c'è pace senza giustizia a fare un breve approfondimento per aiutarci anche a capire le conseguenze di questo importante evento
Passiamo subito al primo argomento dall'appuntato di oggi e diamo il benvenuto Nicola Giovannini che oltre ad essere responsabile delle pubbliche relazioni di Non c'è pace senza giustizia coordina il progetto Iraq che come abbiamo detto mira a sostenere il processo di democratizzazione nel Paese
Buongiorno Nicolai bentornato ai microfoni di Radio Radicale
Cosa ci puoi raccontare di questa importantissima visita a Bruxelles dei parlamentari iracheni sì grazie Alessandro quindi come diceva il punto
C'è stato alla felicità ufficiale
A Bruxelles per incontri con le istituzioni europee anche bene ride di una delegazione parlamentare irachena
Corrispettivi quattordici parlamentari erano tutti i membri dell'interruzione del Caucaso le minoranze
Del Parlamento iracheno che si è costituito
Nel luglio due mila dieci ossia poco dopo le ultime elezioni legislative in Iraq quindi con il sto
Intergruppo Ramon rappresenta le quattro minoranze etnico religiose
Tra le le più importanti del Paese ossia cristiani
Iliesi di lascia bacchette manderei allora diciamo subito che
Noi abbiamo spinto da da un anno perché questa visita silenzio che si realizzi si organizzi
Abbiamo collaborato a questo scopo con l'Istituto per il diritto internazionale di diritti umani un'organizzazione in cui non governativa internazionale con sede a Washington e anche a Baghdad
E ovviamente anche con il sostegno
Di un'altra associazione è radicale più diciamo focalizzato
Sui temi delle minoranze ossia l'Organizzazione delle Nazioni del popolino rappresentati più ampio quindi insieme abbiamo lavorato sensibilizzato
Il Parlamento il europeo ed in particolare nella delegazione del Parlamento europeo per le relazioni con l'Iraq
Affinché diciamo mandino una un invito ufficiale al Parlamento iracheno per invitare questi questo intergruppo sulle minoranze per una visita ufficiale
Affinché incontrino discontinuo con i loro colleghi europee qua a Bruxelles
Entriamo già dalle tue parole che si tratta di un evento di grande importanza che sicuramente avrà comportato anche un grande sforzo organizzativo
E ma quali erano gli obiettivi specifici di questa visita
E di questi incontri ufficiali presso le istituzioni europee beghe ma soprattutto quali risultati sono stati secondo te raggiunti
Pur sapendo che si tratta di un di un processo in fieri
Che apre quindi la strada molte aspettative ma anche a molte altre attività sicuramente impegnative sì allora prima di tutto possiamo dire che politicamente questa questa visita assieme
Un'importanza una rilevanza molto forte
Sia perché quella prima
La prima visita di una delegazione di parlamentari da Kennedy
Membri del di questo intergruppo sulle minoranze dopo la sua costituzione
Nel due mila dieci ma anche diciamo la prima visita di questo tipo dal due al due mila tre quindi dopo la caduta del regime di Saddam Hussein
Allora lo scopo di questa di questa visita per i parlamentari perché ENI era di sensibilizzare le istituzioni europee ai loro problemi la loro situazione che talvolta è molto tragica
Dobbiamo dobbiamo dire che dopo la caduta del regime di Saddam Hussein la situazione di insicurezza molto forte che ne è seguita
Le minoranze le minoranze religiose come i cristiani i politici a Bach rimanderei sono stati oggetto di di violenze minacce
Creando fortemente indebolito la loro posizione della società nei vari settori dello Stato iracheno
Oltre a alla violenza e alle intimidazioni le minoranze religiose in Iraq ci sono anche vittime di discriminazioni
Di natura sociale economica e culturale
Detto questo ci sono anche diciamo dei lati positivi se possiamo dire in termini di protezioni delle minoranze religiose alla luce della nuova Costituzione irachena del due mila cinque
E anche delle della nuova legge elettorale
Infatti e diciamo che la Costituzione irachena prevede la la protezione dei
Diritti delle minoranze etnico religiose inoltre la la nuova legge elettorale acconsentito diciamo a queste minoranze religiose attraverso alcuni seggi
Riservati possiamo ovviamente e dire che l'attribuzione di questi seggi molto esigua
Però riservando seggi percorsi minoranze religiose ha permesso una loro rappresentanza politica
In seno al al nuovo Parlamento ore iracheno che si è costituito
Nel nel due mila dieci quindi noi speriamo che questa visita rappresenti una prima tappa
In un processo di cooperazione rafforzata tra i parlamentari iracheni membri dell'intergruppo Sorbi minoranze e i loro colleghi europei
I quattordici i parlamentari la Candy presenti hanno lanciato un forte appello ai loro colleghi europei perché premino il Governo iracheno
Di di prendere tutte le misure necessarie per garantire la tutela
Delle minoranze etnico religiose in Iraq hanno poi dal loro lato anche questi quattordici parlamentari
Ovviamente hanno intenzione di mobilitarsi nell'ambito del del Parlamento di cui fanno parte hanno ad esempio
Lo discuteremo già di un piano molto concreto per una potenziale per potenziali azioni legislative
Che includono ad esempio una riforma della legge sullo status personale dell'individuo in Iraq una legge sull'amministrazione locale
è una legge antidiscriminazione e anche leggi per riformare il sistema educativo iracheno insomma tutta una serie di misure che consentirebbero alle mirata alle agli individui
Alle varie componenti di queste comunità minoritarie
E di di essere considerati di poter rivivere in Iraq come cittadini a pieno titolo e questo diciamo questo futuro o dell'Iraq
Non può prescindere dal garantire il diritto di detto o di tutti i suoi cittadini delle minoranze le contabilità minoritarie etnico religiosa in Iraq fanno parte della storia nazionale
Lasciando da parte dell'Iraq e quindi hanno diritto ad un futuro che garantisca i loro ironico loro diritto che ha per titolo come tutti gli altri cittadini dell'Iraq
è grazie grazie davvero Nicola per questo interessantissimo aggiornamento auguriamo atea tutto il team che lavora su questo progetto di riuscire presto a raggiungere
Questi ulteriori obiettivi che ci ha illustrato previamente speriamo che lavoro con questi parlamentari era che ENI si intensifichino e dia ulteriori frutti
Passiamo quindi al nostro secondo argomento diamo la parola Niccolò FITA Talamanca segretario generale di Non c'è pace senza giustizia Nicolò dopo quarantadue anni di regime autoritario violento e antidemocratico doveva finire così
Se confermata la la morte di Gheddafi veramente una perdita per CER legittime del suo regime
Una vittoria purtroppo ulteriore per lui che andare alla storia come morto sul campo
Di battaglia non meritava una Bocola morte sul campo di battaglia non meritava questo onore e soprattutto le sue vittime meritavano invece che le loro storie potessero essere portato alla luce portate davanti al mondo
Attraverso un processo equo davanti alla Corte indipendente
Con rispetto dei diritti umani dell'accusato che produco rispetta i diritti umani che Gheddafi ha negato alle alle sue vittime ai ai siti internet la popolazione della Libia in quarantadue anni quasi di di regime proprio il rispetto dei diritti umani e proprio
Il processo equo proprio quello che speriamo sarà anche l'abbandono della pena di morte da parte della Libia sarà il segno più importante che la rivoluzione
A effettivamente un senso nel creare una nuova Libia quindi da voi ci auguriamo che nonostante questa questo che viene ingenuamente forse vissuto come una celebrazione
Che la morte di di Gheddafi invece
Ben presto almeno la leadership comunque controllo anche le responsabilità del liceo quello di dispiegare la popolazione
Che con la morte di Gheddafi in un certo senso muoiono anche molte delle speranze
Delle vittime di vedere l'aguzzino tradotto di fronte a una a una corte istituita criteri internazionali universali del delle acque processo quindi
L'opportunità persa per la nuova leader di dimostrare la propria volontà di aderire gli standards internazionali per il rigetto del tipo di violazione che e caratterizzava al regime di e tassi e un'opportunità persa
Per le vittime di avete giustizia di vedere giustizia fatta e in maniera
Aperta e quindi insomma non è per niente un giorno un giorno gioioso
La liberazione di Sirte è senz'altro una buona notizia ma questo questa notizia di di queste ore in un certo senso macchina a questa che altrimenti sarebbe stata una ulteriore passo avanti ed erano libere verso
La democrazia e dello stato di diritto
Non è del tutto chiaro lo scopriremo presto qual è la sorte è toccata agli altri responsabili del regime
In particolare gli altri due per i quali la Corte penale internazionale aveva emesso un ordine di arresto internazionale e cioè al sensi il figlio del colonnello assai all'Islam
Per le stesse ragioni
Abbiamo accolto con
Dispiacere ed anche la la notizia della morte di tabù l'Alzano ossia che quelle idealità confermare
Sembra che sia anche il morto addirittura varie settimane fa il
Che era il colonnello della delle forze aeree della Libia che è diventato capo poi della
Della militari intelligenza dei servizi segreti Thesis informazioni militari di
In città dilettarsi ancora invece
Sembra essere aperto libero e comunque ricercato internazionale essa chi fa l'Islam il figlio di Gheddafi è l'ultimo dei treni per il quale
Era stato messo un mandato di arresto internazionale
Da parte della Corte penale internazionale dell'Aja per crimini contro l'umanità
Mi chiedo o meglio chi chiedono Nicolò il compito della Corte penale internazionale
Si esaurisce con la fine di Gheddafi qualcuno dice che forse dovrebbero essere i libici a decidere della sorte della libertà
Il popolo le persone che individui tutti quelli con cui abbiamo parlato quando eravamo misurata con eravamo altri poli a Bengasi nelle settimane scorse hanno espresso con grande chiarezza che quello di cui c'è bisogno quello che
Che loro ritengono sia utile e necessario quello che loro vogliono anche
Vedere a urna uno stato di diritto uno stato basato sulla giustizia e un uno Stato basato sulla verità cioè dove i crimini del passato non possano essere sepolti
Insieme con i corpi di
Dite Duffy disarmo Ossimo
Ma dove la verità sia la base del di una storia condivisa del e unitaria di tutto il Paese senz'altro se la Corte internazionale riscende l'ultimo rimasto
Se li fa l'Islam il figlio il figlio di metafisiche sembrava essere quello che
Avrebbe
Era già il delfino
In un certo senso quello che avrebbe stava già prendendo in mano regioni lo Stato senz'altro quello che ha partecipato con più chiarezza alla repressione quelle manifestazioni quest'anno tra febbraio marzo aprile
E nelle settimane successive senz'altro se viene arrestato in un Paese straniero non ci auguriamo che venga tradotto all'Aja dove
Tutti possono vedere
La giustizia fatta con i criteri più alti stabiliti a livello internazionale di equo processo e di protezione
Dei diritti dell'accusato ovviamente la Corte penale internazionale è una Corte basato sul principio di complementarietà
E quindi non ha la primazia se il Governo
Libico è in grado di dimostrare che il sistema giuridico della Libia tale capacità e la volontà di processare loro stessi Saif al-Islam allora
La Corte deve deferire il caso alla giurisdizione nazionale
Questo però un po'molto dipende da da due verrà arrestato evidentemente uno dei problemi fondamentali e la permanenza della pena di morte in Libia che potrebbe
Anzi dovrebbe dare causa di
Il pensiero zitti dare secondi e terzi e quarti
Ripensamenti prima che prima che io venga
Tradotto verso verso la Libia specialmente se
Arrestato destro
Se venisse arrestato in Libia ecco ci auguriamo
Che io venga
Mai ci venga dato tutto l'opportunità di difendersi di fronte a un giudice imparziale evidentemente come ci vorranno vari mesi a raccogliere a fare un processo la difesa stessa chiederà vari mesi prepararsi sarà un processo
Tira che vede tenuto all'Aja che viene tenuto a Tripoli comunque sarà un processo di tenore internazionale quindi un momento
Anche in cui con la Libia potrà dimostrare dev'essere un Paese nuovo di essere un Paese dove la democrazia si basa
Sullo stato di diritto questo è senz'altro quello che ci auguriamo e anche quello
Per il quale non c'è pace senza giustizia sta lavorando nel fornire assistenza tecnica come richiesto
Su leader giustizia transitorio
Per verrà delle autorità interinali della Ferrari
Grazie mille Nicola il nostro spazio settimanale termina qui ringraziamo nuovamente Nicola Giovannini micro Africa Talamanca Eugenio alla Lario e Alice entro le per la redazione la parte tecnica
Vi auguro una buona giornata ed un buon proseguimento su Radio Radicale agli ascoltatori che desiderano avere maggiore informazione sulle nostre campagne su come sostenerci contribuiranno insuccesso
Rinnovo l'invito ad andare sul nostro sito web tripla W punto n p do più Gelli punto ogni contributo ogni donazione può fare la differenza e aiutarci nelle nostre campagne per la lotta contro l'impunità
Per gravi violazioni del diritto umanitario e l'affermazione della giustizia penale internazionale
Per la messa al bando universale delle mutilazioni genitali femminili e per sostenere il ruolo degli attivisti dei diritti umani e della democrazia nel Medioriente il Nord Africa
Vorrei segnalare infine che non c'è pace senza giustizia ha ovviamente anche una pagina Facebook dov'è possibile commentare le notizie selezionate e le nostre iniziative pubblicata
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Vi ringrazio dell'ascolto e vi do appuntamento alla prossima settimana una buona giornata buon proseguimento su Radio Radicale ci ha