Dialogo sul liberalismo tra Benedetto Croce e Luigi Einaudi - Conferenza di Natalino Irti

Riprendiamo le nostre conferenze percento cinquant'anni dell'Unità d'Italia
Abbiamo oggi è una conferenza di altissimo livello e come si può giudicare dalla partecipazione stiamo facendo il circuito chiuso per dare alle varie volte persone vi
Assistere a questa Conferenza
Sostituirti
Consorzio Molise porta
L'opera ha detto prima che arrivassero molto importante
Sono
Ma
Dico bugie
Aito vedi come sono molto importanti è infatti io ho visto
Io
Il sostituirti anche lo voglio prima di cominciare diciamo ringraziare perché oltre a essere
Diciamo
Grande socio
è un grande
Il civilista civiltà ha detto bene
Detto bene SS nacque dubbio Ronto la
è un socio che partecipa molto ai lavori dell'accademia diciamo tutte le possibili grane che noi abbiamo andiamo da Natalino Irti qualche volta sono andato anch'io e allora la grana più impossibile
Lui ce la mette in una situazione di viene come un quadro
Dirai forse ora mi offende una narrazione per cui io lo dice ma
Se era così semplice che sono venuti a fare poi si va avanti magari poi numerazione continua
E nell'intera alcuni casi veramente anche proprio recentemente anche diciamo oggi stesso
Suo
Siamo partecipazione al suo contributo
Quartultimo dei lavori della nostra arte Ardemia veramente essenziale io a nome di tutti proprio lo voglio ringraziare
Una persona ginocchia
Il DNA simpaticone cromo fa piacere incontrare Natalino Irti uno
Sono lieto con un sorriso tranquillo
Lasciamo e un però Zack intellettuale
Neanche io ovvia simpatica e
Nel fare di cacao h
Io non no veramente da
La a conoscenza della direi di poterlo presentare adeguatamente dico alcune parole che
O
Presto in qualità dalla sua dalle sue attività e e le voglio leggere per non sbaglia
Natalino Irti e uno certamente dei più importanti giuristi italiani
A livello di Emilio Betti professor Brutti giace dal sessantotto ha insegnato il diritto civile nell'Università di Sassari Parma Perugia Torino e dal settantacinque non diversità di Pisa la Sapienza
Socio della nostra catene dal novantasei è titolare di un prestigioso studio legale eccome giurista d'impresa ha ricoperto numerosi importanti incarichi nel mondo bancario societario
è studioso ed intellettuale dagli interessi straordinariamente ampi profondi
Per la dottrina privatistica nella quale ha lasciato una profonda straccia ad esempio con le sue opere sulla trasformazione del ruolo del codice civile
La sua riflessione arrivata ad analizzare il rapporto tra diritto ed economia con opere come l'ordine giuridico del mercato
Del due mila quattro di stringente tra di stringente drammatiche drammatica attualizzato
L'attenzione per le interazioni tra ordinamento giuridico economia
E fenomeni sociali in un'epoca di radicali mutamenti dettati anche dall'evoluzione tecnologica e delle comunicazioni e illuminati da un'accusa sensibilità
Per il ruolo delle idee nella storia
Dal due mila due Presidente dell'Istituto italiano di studi storici
Fondato nel quarantasei proprio da Benedetto Croce protagonista insieme all'UDC cauti dell'intervento che oggi nel Salinari artista per proporci
Il titolo dell'intervento estremamente attraente ed enti a lungo sul liberalismo tra Benedetto Croce e Luigi Enna
Ma ora penso che anche
Voglio dire due parole
E ringrazio il presidente per avermi dato questa opportunità
Francamente non mi ero preparato e tuttavia
Vorrei rilevare
Che Natalino Irti è certamente un grande giurista
Ma senza offesa per lui io lo colloco tra il più significativi pensatori nel campo delle scienze morali storiche del nostro Paese in quanto egli ha saputo
Per quanto io sia in grado di valutare unire una straordinaria competenza nell'ambito della sua scienza
Con quella visione che indispensabile per capire le grandi dinamiche
Nel mondo
Delle
Vicende sociali ed economiche ed istituzionali
Ecco e questa visione che mi ha sempre molto colpito la capacità di distaccarsi dal momento presente e collocare lo stesso nella visione di lungo periodo
Sotto questo profilo pur essendo io un economista anzi ahimè essendo un economista perché oggi gli economisti non godono di grande
Popolarità
Mi considero un economista fortunato per aver potuto spesso scambiare con voi valutazioni anche sulla mia disciplina che purtroppo ha perso quello spessore storico che la rendeva
Importante una volta
E anche per essere stato come dire beneficiato
Dal suo
Debbo dire insegnamento perché in un certo qual modo egli è stato anche nei confronti degli economisti sensibili e non meccanicistico quello che si potrebbe definire un maestro
Quindi grazie e tutti quanti siamo qui in
Ansiosa atteso e di ascoltare le sue riflessioni su questi due giganti
Giganti non solamente del pensiero magiche anti anche nella storia del nostro Paese nella storia di questa Repubblica
Che
Vive un momento difficile
Ma che si trova riunite
Io credo
Nella personalità del Presidente della Repubblica che ci rappresenta tutti in particolare
Nella
Occasione che io ritengo di grande importanza
E non mai sufficientemente enfatizzata dei centocinquanta anni dell'Unità d'Italia quindi grazie anche per questo e tutti quanti siamo qui ansiosamente
Ad
Ascoltare le sue parole
Grazie
Per le vostre
Parole generose
Anche se venne ad arte di
Amichevole ironia
Non senza emozione
Svolgerò il tema
Dinanzi
Hai nipoti
Di Benedetto Croce e di Luigi Einaudi
Spero di non deludere la loro attese
Perché
Uno studioso di diritto
Non economista e non filosofo
Vi propone in questo pomeriggio
Di riaprire
Uno dei capitoli più alti e intensi della storia culturale
Italiana
Non soltanto
Per un intento celebrativo
I centocinquanta anni dell'unità nazionale
Nel commemorativo il mezzo secolo dalla scomparsa il Luigi Einaudi ma
Per rispondere
O provare a rispondere
A un
Domanda del nostro tempo
Tempo in cui
L'aggettivo liberale
Viene usato
Tutti i giorni su tutti i temi e dunque
Ha perduto un significato e vivo rigoroso e non esprime più
Un
Contenuto di pensiero
Guardi quando un sostantivo diventa soltanto un aggettivo
Nel
Riandare al dialogo
Tra
Benedetto Croce Luigi unanime e nel ripercorrere gli anni dal mille novecento ventisette del mille novecentoquarantuno
Il giurista
Avverte dentro di sé
Come
L'urto di due prospettive di due angoli di studio
Che da un lato
Il liberalismo
Abito mentale per inclinazione all'analisi dieci scompone
In una molteplicità di istituti
La libertà di stampa la libertà di riunione di associazione e via seguitando ma dall'alto la densa ed energica espressione
Diritti di libertà rinvia
Dal molteplice all'uno
Dalla dispersa varietà degli istituti al principio
Della libertà
Questo
Urto avvertito dal giurista
Vedremo attraversare anche
Il dialogo tra Colucci Einaudi e forse
Valea segnalare
Proprio l'essenza e la storia del liberalismo
Il dialogo
Che noi verremo ricostruendo a mano a mano in modo da accogliere sfumature e definizioni di pensiero
Non va isolato dal quadro storico e culturale enormi proverò
A tracciare nelle linee di insieme che riescano utili per il nostro discorso
Siamo negli anni
In cui il fascismo
Sì
Consolida come regime autoritario
Da
Nuova fisionomia
Alle istituzioni sopprimere le libertà
Statutarie
E raccolti
Dispersi spunti ideologici e letterari e in quella che
Poi sarà chiamata la dottrina del fascismo
Dottrina del fascismo che non poteva non
Farsi
In rapporto con
Lo Stato liberale quale si era svolto tra il mille ottocentosessanta in mille novecento ventidue
E rispetto alla tradizione di pensiero liberale che aveva sorretto ingiustificato questo Stato
Ancora una volta il nemico alcol istitutivo della identità ora
A me sembra spero di non ingannare mi
Che l'apposizione del fascismo dinanzi allo Stato
Liberale alla tradizione di pensiero liberale si sia svolta su due piani
Un piano giuridico istituzionale è un piano filosofico
Osservo se possiamo anche dire si sia svolta o nel segno della rottura o nel segno di una
Simulata e ragionata continuità
Voglio spiegarmi
Sul piano giuridico istituzionale vi accennerò alle posizioni di Alfredo Rocco
Vi è una rottura il contrapporci di una dottrina ad un'altra e dunque
Un nuovo inizio sul piano filosofico
E qui mi riferirò com'è ovvio alla figure all'opera di Giovanni Gentile
Vi è invece una interpretazione filosofica della storia d'Italia
Dicevo sul piano giuridico istituzionale
Emerge l'opera e la figura di Alfredo Rocco
Alfredo Rocco
Aveva una sottile lucida intelligenza giuridica e fu davvero il costruttore dello Stato fascista
E gli raccolse infatti i discorsi parlamentari in un libro rimasto famoso le trasformazioni dello Stato dallo Stato liberale al passato fascista
Ma
Il
Documento storico al quale Alfredo Rocco consegnò
La dottrina del
Fascismo fu soprattutto un discorso tenuto a Perugia
Il trenta agosto mille novecentoventicinque nell'aula dei notai un discorso che lo stesso Mussolini delfini
Fondamentale
Qual era la tesi di occorso
La tesi che
La tradizione liberale è estranea alla storia italiano che invece si riconosce in un altro indirizzo di pensiero
Del reddito di pensiero di Machiavelli non vi sono diritti di libertà e ha soltanto lo Stato e lo Stato
Può o non può
Concede ai singoli spazi di libertà
Quindi i diritti di libertà secondo Alfredo Rocco discendevano da una autolimitazione dello Stato
Allo stato che decide se restringe o meno e il proprio potere
E non quei diritti di libertà gli si configuravano soltanto come direttive riflessi
Che era poi
La dottrina tedesca dei flex avreste
Cioè dei diritti riflessi che allo stato poteva concetti o Nonda concedere
Sul
Terremo filosofico e qui davvero non mi addentro con cautela con certo timore di varcare troppo i confini della disciplina sul piano filosofico
Invece
Vi è la figura e l'opera di Giovanni Gentile che muovono invece da un atto emessa opposto
La tradizione liberale appartiene alla storia d'Italia ma l'ha una tradizione del liberalismo
Anglosassone la tradizione del liberalismo che il riconosce il primato
Dello Stato e che
Dissolve li individuo in una sorta di
Come dire di medesimezza interiore l'individuo diceva Gentile si fa stato
L'individuo
Scopre la propria intima eticità nell'identificarsi con
Con lo Stato eroe
Tutto in certo modo il liberalismo di Giovanni Gentile era
Poi un assoluto moralismo
Giovanni Gentile e in un famoso articolo del mille novecentoventitré il mio liberalismo diceva appunto lo Stato come realtà etica
Non esterno all'individuo anzi è l'essenza stessa della sua individualità
Già nel saggio del mille novecentoventitré e poi
Nelle pagine estreme egli userà la formula che lo Stato non vive interna omnes ma in interiore
Ordine
Tralascio qui come è ovvio e stanno davvero
Largamente al di là della mia competenza i problemi sto io grafici circa la fondatezza della interpretazione filosofica dalla storia d'Italia svolta da Gentile e circa il valido
E combinarsi e intrecciarsi fra filosofia
Attuali mistica e del fascismo
Ecco in queste euro se non un inganno le posizioni
Più meditate e immette che il fascismo assume
Nei confronti dello Stato liberale e della tradizione di pensiero liberale
Pensiero liberale era chiamato a difendere
A chi afferma
E subiva una anche pressione critica così profonda che era indispensabile
Ricostruirsi
Che è indispensabile acquisire una consapevolezza più profonda delle radici del liberalismo e
Prima o fare le prime risposte del pensiero liberale fu un libero
Di Francesco Ruffini i diritti di libertà che Piero Gobetti missini stampa nelle mille novecentoventisei
Ecco i diritti di libertà Francesco Ruffini sono
Schiettamente una risposta al discorso di Alfredo
Se Alfredo Rocco deduceva
I diritti di libertà da una
Autolimita azione dello Stato un'autolimitazione che lo Stato poteva decidere o non decidere invece per Francesco Ruffini
I diritti di libertà non nascono da un'autolimitazione ma limitano essi
Il potere dello Stato quindi i diritti di libertà
Un libro di straordinaria passione civile solo la risposta che il pensiero liberale da allora posizione vi Alfredo Rocco
Questa
è l'atmosfera di problemi dibattiti di rifiuti e di interpretazione in cui sorge la riflessione crociana sul liberalismo
Croce
Si era dichiarato liberale per temperamento e per formazione ed ambiente
E soltanto nel
Nel mille novecento ventiquattro si piega sulla in una
Riflessione più profonda affidata agli elementi di politica
Ma gli elementi di politica
Non solo
Come dire non possono essere letti se non alla luce di posizioni che Croce aveva assunto già da alcuni anni intorno alla posizione del diritto nella sua filosofia
Quindi davvero vedendo agli ascoltatori Gennaro Sasso ora davvero un
Intimorito Visaggio
Ecco voce nella
Terza parte della filosofia della pratica siamo nel mille novecentoquindici
Aveva negato la stessa concepibili tale logica del diritto
E arriva passato le leggi a quello che egli chiamava abolizione di classi di azioni e che poi giuristi
Avranno denominato la fattispecie
In sostanza precoce la legge non è
Una offesa e autentica volontà
Le volontà vere sono le volontà che sin Coppone o in singole azioni di obbedienza o di violazione
C'è in croce questo bisogno di concretezza degli atti gli atti di obbedienza di violazione
Le leggi le leggi sono un ossimoro strumento di orientamento segnano e indizi ed insieme
Che l'individuo trova dinanzi a sé
E quindi gli istituti giuridici ecco questo
è un profilo che mi permetto di segnalare alla vostra attenzione degli istituti giuridici
Quasi si dissolvono nella filosofia accorciando non hanno una loro
Con insistenza
Sono astratti indirizzi criteri di condotta
Non solo gli istituti della libertà di cui parlava Francesco Francesco Ruffini
E qui
Nelle pagine della filosofia della pratica del mille novecentoquindici oserei scorgere quella antigiuridici istmo chi è
Un motivo costante nella Filosofia crociana
Nella filosofia accorciava non c'è mai mi pare una attenzione partecipe al mondo dell'ICI
Nel mondo del diritto è un mondo sottostante
Che confluisce
Insieme con lo economia con la politica in una sfera inferiore
Della vita è etica della del Sindaco del singolo
Allora
Vediamo una sorta di simmetria
Al loro I diritti alla negazione dei diritti di libertà di Alfredo Rocco si contrappongono i diritti di libertà di Francesco Ruffini
Allo Stato etico di Giovanni Gentile non vengono contrapposti diritti libertà no viene contrapposta una posizione di Colucci
Come dire nettamente diverso che negli elementi di politica Croce dissolve lo Stato
Nei singoli nell'i singoli atti di Governo identifica lo Stato con il Governo quindi
Si Bardi la posizione di Croce tocca al cuore
La concezione etica dello Stato propugnata è svolta da Giovanni Gentile lo Stato non è una realtà etica perché non state dissolto nelle azioni
Di del Governo
E allora potremmo chiederci e la moralità la moralità del convivere che
Di scacciata e separata dallo Stato dove va a collocarsi si colloca
Io la croce nella
Vita morale che abbassa assorbimento la vita
Economico giuridica e politica
C'è nelle pagine del mille novecento ventiquattro certamente accennata tutta la linea
Del pensiero crociano rifiuto della Giunta naturalismo
Famoso lo scherno
Dichiarato da Croce per la dea giustizia la dea umanità rifiuto del naturalismo dissolvimento dallo Stato
Nelle azioni di governo riduzione delle leggi ai reali atti di volontà elezione della libertà a principio morale
E qui si annuncia
Quella della tipizzazione
Tesi istituti economici giuridici che
Ecco nei tratti più sicuri del pensiero di Croce cioè gli ordinamenti dell'economia e del diritto non appartengono allo assoluto
Ma al contingente
E dunque possono essere o non essere secondo le mutevoli situazioni storiche e le scelte della volontà morale nessuno degli istituti economici o degli istituti giuridici eh
Necessariamente congiunto all'ideale
Della libertà
Sono tutti mezzi
Ricordo nella pagine di Croce Papola mezzi cioè gli istituti economico giuridici sono mezzi
Mezzi messi a disposizione di un principio superiore che la coscienza morale
Siamo
Alla vigilia del dialogo tra
Crucci Einaudi
Codice
Nella l'approfondimento del liberalismo
Affida
Un pensiero più definito e sicuro a due memorie accademiche del mille novecento ventisette Lula
Ha il titolo il presupposto filosofico della concezione liberale
Qui
La libertà è considerata non soltanto un principio morale ma identificata
Con
Lo stesso svolgimento dialettico della
Storia umana
Conduce
Solleva il liberalismo a una concezione totale del mondo ed è la realtà la seconda memoria
Ha il titolo
Il liberalismo è liberissimo
E della memoria che apre il dialogo con un Luigina
Il quale era rimasto estraneo al lutto
Speculativo tra gentile produce
Ma oggi si vede mosso a intervenire al dibattito perché Croce prende posizione sul rapporto
Sa liberalismo e liberissimo
Eccoci scriveva
Beh non si potrà
Con
La più sincera e vendita coscienza liberale
Sostenere provvedimenti e ordinamenti
Che i teorici dell'economia classificano come socialisti
Ecco un paradosso di espressione parlare finanche come ricordo che si fa in un'apologia inglese del liberalismo quello dello Bounce di un socialismo liberale
Quindi nella memoria accademica del mille novecentoventisette
Croce separa nettamente liberalismo che è l'acconto che è per così dire la stessa creatività dell'uomo nella storia dal liberismo
E a un istituto economico di utilizzo
Sono certi bile di essere scelto un risultato di volta in volta dalla coscienza morale quindi di tanto si innalza il liberalismo
Ah coscienza morale a forza creatrice della storia di altrettanto si relativi iniziale il liberismo
Si apre il dialogo con Luigi Tenco
Sì Adelia così Luigi Einaudi
E qui
Mi sia consentita una riflessione tendone davvero proprio del giurista ma
Il dialogo tra cuce Einaudi
Ci apre le porte dinanzi a una ossa straordinaria
Dell'uno e dell'altro
Una cosa che è fuori dalla nostra consuetudine dello scrivere o del parlare
E in particolare la posa di Luigi Einaudi che non era
Le volute solenni co della cosa crociana abbia una sua singolarità di stile
è una cosa sobria e trattenuta quella di Einaudi sicché
Si concede abbandoni soltanto quando egli si fa a descrivere
Le virtuose società di piccoli imprenditori di coltivatori di
Polveri un grande critico letterario come Gianfranco Contini
Accolto nella posa di Einaudi
La fedeltà al costume possa Astico di fine Ottocento
Una leggina velatura
Patriarcale che assicura
Autorevolezza e produce distacco
E confonde
E anche l'atteggiamento mentale di Einaudi che era un atteggiamento empirico descrittivo
Lontano dal definizioni troppo
Rigide
E perentorie e si comprende allora come tornino in scena
Quegli istituti della libertà quei diritti di libertà che invece
Nella meditazione conosce la
Hanno rally degradati a mezzi contingenti
C'è una nota già in queste
Primo atto del dialogo tra
Cucce Einaudi che merita di essere segnalata
Es mi guardo bene da accenni o i riferimenti all'oggi e cioè e il rifiuto della
Tecnocrazia
Io
Si nega la luna e dall'altro qualsiasi primato degli inesperti o dei competenti
La scelta di e Fini
Di una data Società appartiene per croce per Einaudi agli uomini provvisti di talento politico e di capacità d'azione sicché Colucci giungerà
In anni della vecchiezza a dileggiare i tecnici o medici consultori o competenti I quali si fa ricorso
Nel
Crisi storici
Questa distanza tra Croce inaudita
Aperta ASI nel mille novecento ventisette è testimoniata ancora ad approfondire si
Coglierò le loro posizioni in tre
Anni mille novecentotrentuno mille novecentotrentasei mille novecentoquarantadue nel mille novecentotrentuno
Vengono fuori in memoria Casemi che i primi tre capitoli della stavo ed Europa nel Secolo decimo nove
Inutile davvero segnalare
Agli ascoltatori RAI importanza del
Libero crociano l'ufficio pedagogico e confortante che esso ha spiegato
Nella lotta contro il fascismo
O se o in cordata il respiro alto e solenne delle pagine in cui viene celebrata la religione della libertà io vorrei trascinato fra scegliendo soltanto un passo
Nella economia di questa conversazione in cui il pensiero introduce
Davvero
A una nitidezza incontrovertibile la libertà
Scrive conosce non si adegua mai e non si esaurisce in questo quelle
Delle sue particolari già azione negli istituti che alterati
E perciò
Non si può definire la per mezzo dei suoi istituti ossia giuridicamente
La libertà non si può definire per mezzo degli istituti ossia giuridicamente
Ma non bisogna appunto un legame di necessità sta la libertà e gli istituti economico giuridici che essendo fatti storici lesivi legando o se ne slegarlo per necessità storie
Frase
Di singolare
Rilievo che traccia una rigorosa separazione da un lato la libertà
Come la stessa creatività umana dispiegata nella storia
E supremo ideale e morale dall'altro gli istituti della libertà
Ossia quei diritti di libertà che Francesco Ruffini
Aveva difeso dalla critica distruttiva dal freddo co e che ancora c'è invece appaiono particolari e transfer unti
Strumenti mutevoli e caduti di cui secondo tempi e casi si serve
Utile superiore il principio di eticità
Ma c'è
Nelle pagine riconosce
Una assegnazione
Che a Einaudi appare addirittura spaventi con lei
Se stiamo come a mano a mano
La distanza si allarghi
Eccome la pagina euro Einaudi Anna che prima era quasi intimorita dinanzi
Alla
Così profondità speculativa dico a voce si faccia più netta e più
Sicura
Una missione crociana
Potere liberalismo in date circostanze storiche anche approvare il volere l'abolizione della proprietà privata appare Einaudi spaventa esporre
No poco pennone citare qualche dubbio
E i dubbi che li svolge in un saggio
Del mille novecentotrentuno dei diversi significati nel concerto di liberismo economico e dei suoi rapporti
Con quello di liberalismo
Dopodiché si raccolgono tutti in un interrogativo
Può
Romano Einaudi
Esistere senza
O del liberalismo
Che è libertà spirituale
Laddove non esista proprietà privata
E tutto appartenga allo Stato
Va riposati Einaudi è negativa
L'ordinamento comunisti come esige una volontà sola che dall'alto dica produzione e distribuzione di beni
La libertà di pensiero è nettamente esclusa perciò concludendo Audi il liberalismo non può assistere concettualmente all'avvento di un assetto economico comunisti co
Come padre ammetta il Croce esso Vitrugno per incompatibilità assoluta la libertà di pensiero che libertà morale ha bisogno dunque di istituti economico giuridici
Einaudi dice di una certa dose di liberismo economico
Mille novecentotrentasette
La critica
Del relativismo economico giuridico
E il ristabilimento del nesso tra
Liberalismo istituti della libertà si fanno ancora più fermi e netti in pagine odia Einaudi annue del mille novecentotrentasei
Posto sotto la culto titolo
Di tema per gli storici dell'economia Dell'Anna correntismo e economico
E qui Einaudi
Respinge
Con risolutezza
La
Diciamo il coerente e impassibile relativismo Corciano
Sta indifferenza di Croce peso uno od altro degli istituti della libertà e giungere in Aula di
Accolta vive
Un profilo che sembrava invece non controverso feti arroganti e cioè il rapporto tra fine e mezzo
Voglio spiegare
Nella filosofia dico a voce il fine è l'elevamento morale dell'uomo in mezzi transfer unghie parentali sono gli istituti economici e giuridici no dice in house
Vi sono momenti indispensabili i mezzi non sono neutri
Immensi
Possono essi
Per
La loro struttura per la loro intima essenza giovare o non giovare alla pensionamento della e libertà
E
Einaudi si spinge anche oltre fino a parlare
Un espressione che ricovera lungo
In diverse sue pagine di difesa delle libertà ordinarie
Sembra un'espressione banale e invece profonda lei libertà ordinaria che è cosa sono le libertà ordinari
Allora il principio etico della libertà non è la libertà come forza creatrice Galasso le libertà ordinari sono lì minute quotidiane libertà
Di cui noi
Ci
Serviamo le libertà ordinarie
Mille novecentoquarantuno
Il dialogo
Si chiude in questa
E si chiude compagine magistrali del filosofo e dell'economicità croce
Interviene in un dibattito aperto sulla rivista di Einaudi la rivista di storia economica e raccolte
Il proprio pensiero come in un sommario di proposizioni che raggiungono una straordinaria incisività di stile
E
E il dialogo si chiude con una lettera Checcucci rinvia Einaudi il primo marzo mille novecentoquarantuno
La lettera
Tradisce anche un certo tono didascalico dico a voce nei confronti di è inaudito
Certe il liberalismo non può mai accettare neppure in piccola parte
Il comunismo con la sua anima materiali mistica ha poi eventualmente accertare accettare certe particolari proposte che trova nei programmi comuni CTC perché
Con la sua accettazione le trasformati in proposte liberarli quindi
Anche
Istituti copie di un ordinamento comunisti possono essere accettati e per così dire convertiti in
Soluzioni liberale
Replica Einaudi
Discorrendo di premesse del ragionamento
Economico e definendosi neo liberale ossia tra coloro
Che sono desiderosi di vedere nel campo economico attuata la promessa di piena concorrenza
Con tutti i numeri vincoli giuridici che quella
Pongo in essa contiene
E che ieri
Einaudi propongo stringimento di cuore nell'apprendere da un
Tanto pensatore che protezionismo comunismo regolamentare il ritmo
Posso di volta in volta secondo le contingenze storiche diventare mezzi usati dal politico a scopo di allevamento morale
No
Ticino l'ordinamento comunisti co spiegando all'unica autorità i pensieri e le opinioni di Rovigo è un male morale
Ma morale
E dunque
Non potrà mai essere accolta applicato come mezzo per
La elevazione spirituale dell'uomo quindi
Nella pagine del mille novecentoquarantuno il liberismo acquista pedinati un minor valore morale
E perciò
Sì innalza alloggiato stesso del liberalismo
Il dialogo si spegne nel
Mille novecentoquarantuno le posizioni sono ormai
Nettamente definite
Si direbbe che
Mentre le pagine colossale si rivolgono sempre di più
Alla storia universale
Al ritmo creativo della libertà le pagine che detiene odiano e si fanno Palmanova Morano più vicine alla esperienza
E spesso
Rivela nullaosta al Gia di virtuose operose società fatte come già ho accennato di tenaci agricoltori viabilità
Artigiani di
Piccoli e medi imprenditori
Una società
E in audiamo e che non esclude la lotta
Anzi che si costruisce nella lotta
La lotta della concorrenza la lotta fra imprenditori non dimentichiamo
Che
Nel mille novecentoventiquattro Einaudi aveva scritto un
Famosa prefazione la bellezza della lotta
Qui
Sono l'amico Rosario Villari ha parlato
Felicemente di un pessimismo creativo
Pessimismo creativo nel senso che l'individuo è chiamato
Al centro del discorso si fa criterio delle soluzioni economiche
E
Si svolge la propria vita nel quotidiano esercizio delle libertà ordinarie
C'è per così dire un filo di continuità sarà
Il
Libero di Francesco Ruffini diritti di libertà e le posizioni di Enna
Sono
Ambedue si muovono nel solco della tradizione piemontese
Un Fini Vienna odierno colleghi nella facoltà giuridica di Torino
Sono fedeli all'insegnamento
Di Cavour c'è un insegnamento empirico concreto fatto di quotidiana esperienza e di pratica sociale
E invece il respiro alto e solenne con cui cannucce
Svolge il tema della libertà nasce su un altro sfondo
Qui Gennaro Sasso a in una sua pagina parlato finalmente di angoscia della decade
Cioè Benedetto Croce vede che
Istituzioni politiche morali che sembravano salute
Salde nella storia unitaria del nostro Paese invece sono omesse in pericolo
E più vedrà
Che queste istituzioni non torneranno quali erano dopo il secondo conflitto mondiale e allora il preso
Come da appunto un'angoscia della decadenza adesso spinto a elevare la libertà a principio della stessa storia
Umana
C'è
Un altro capitolo
Non di un dialogo diretto di un dialogo indiretto ma di una importanza storica fosse ancora più alta nel mille novecentoquarantadue
Un
Sociologo economista tedesco
Villa al mare perché
Pubblica un libro
Un libro famoso di che se ne esce
Trascrissi se deve è che non parte che spunta fuori volto in italiano come la crisi sociale del nostro tempo
In questo libro è perché
Enuncia la teoria della stessa via
Cioè
Fuori dalla rigidità tra
Liberismo e socialismo via una terza strada
La terza strada è data dall'economia di mercato
Una economia
Di mercato che non è da identificare con il capitalismo stock perché i candidati uno storico a
Fatto di intese restrittive di monopoli di cartelli file produttori no l'economia di mercato è una economia della concorrenza
E questo ha poi il solco in cui si giungerà anche al lordo liberalismo tedesco e all'economia sociale di mercato del secondo dopoguerra
Conosce essendosi esce se veramente
Il libero dire
Non vi è una terza strada
Socialismo e liberalismo sono in un grado inferiore della
Coscienza morale
Al di sopra di essi vi è
Il principio di libertà e invece la recinzione di Einaudi è una recinzione consonante
E
Il Rettore purché tanto sino al gol chi
Della
Consumavano fissati idee con
E in altri e tanto si tolse del dissenso dico a voce
Che vent'anni dopo
In un commosso necrologio del maestro torinese né ero ciò il prestigio e la grandezza mentre
Segnalava la influenza nefasta che la teoria
Crociana avrebbe avuto sul G intellettuali
Italiani
Nella
Tosi in audiamo né la recensione affetto che poi
Nelle
Pagine successive
C'è un profilo che il giurista non può non segnalate
E cioè
La riscoperta
Una scoperta di quella che chiamerei la capacità conformarsi dice del diritto
Il liberalismo di Einaudi si fa sempre più definendo come un liberalismo holding dei modi gli istituti giuridici
In una
Di quelle prediche inutili scemi
Sono rimaste inutili
Del mille novecentocinquantasette
Einaudi dice
L'economia
Un tessuto di norme di vincoli di sanzioni
Le quali tuttavia debbono rimanere all'esterno dei processi di produzione di scambio ha modo di una cornice
Il metodo della cornice enunciato da in altri la cornice non disegna il quadro
Non traccia figure la cornice appunto li contiene quindi Einaudi
Adotta il metodo della cornice come
Indicativo della importanza del diritto per le colonia
C'è una disputa che merita di essere segnalata alla
Vostra attenzione cioè
La influenza sul
Socialismo liberale o sui vari indirizzi di liberalsocialismo o di economia sociale
Di mercato
E
In un certo senso
Proprio il lungo e se è vero che i sensori del liberalismo senza aggettivi cioè produce
Relativi Zandonai e storicizzati istituti economico giuridici adesso possibili è legittimato le varie combinazioni
Le varie
E discordi esperienze di socialismo liberale e liberalsocialismo il le economie a due settori del Partito d'azione e così via
Questa disputa Sierra per Chiappetta anche in anni recenti ad esempio nel due mila e dieci
Nostro consocio Roncaglia scritto appunto e notazioni sul nesso che intercorre dovrebbe tra socialismo liberale elettivo IED e è in atto
Diversa è la posizione assunta
Da Sasso da Giuseppe Galasso e
Prima ancora da Adolfo Omodeo che aveva scorto i fondamenti ideali del Partito d'azione proprio nella teoria
Conosciamo del liberalismo che si era spogliata del vincolo con il
Liberismo
L'incarico non soci e signori e signori il discorso
Ci ha sospinto a mano a mano solo oggi
Che cosa risponderemmo oggi se vuole ascolta dodici domandasse
Quale ideale o concezione di libertà
Libera nell'animo dei giovani
Che
Ognuno poi dialogo tra Colucci in avanti
O lo guardano al più come
Il capitolo di un remoto passa
Io parlo dei giovani che affollano le nostre scuole e università e non di minoranze o di aristocrazia di pensiero
Di ordinamenti comunisti ICI sono tramontati
Lo Stato etico ed anzi più scemo più semplicemente dello Stato
Sovrano il territoriale si è ridotto in mi sento in funzioni di sicurezza e di polizia lo spirito universale
Che si svolgeva dialetticamente tutto conteneva e spiegava è caduto insieme con il mito dell'eterno progresso le virtuose succitati Einaudi appartengono alla nostra città
Individui sono soli
Non può innalzati sopra se stessi Ina braccianti e rassicuranti
Totalità
L'individuo avverte
Ora con stupore
Ora con docile passività ora con violenta indignazione
Che l'economia
Non ci appartiene più
Non la Piana tiene
Più ai singoli e neppure
Allo stato superato le concezioni dico cioè di Einaudi presupponeva hanno che l'economia forse un fenomeno
Regolabile
O dalla coscienza morale o dalla volontà politica oggi l'economia è avvertita come una potenza lontana e oscuro
Ingovernabile
Ho governabile da soggetti
Che sfuggono alla scelta del singolo
Chi volesse interpretare
Questa condizione storica lo stato d'animo nei termini del dialogo tra cucina UD potrebbe forse concludere che il liberismo oggi dominante si è separato dal liberalismo
Un liberismo senza il liberalismo
Un regime dell'economia e non un'istanza della coscienza morale che non è che uccide e non è neppure in auge
è così nell'animo dei giovani
Descrivo questo con il dubbio che sempre accompagna Isimbardi che noi gestiamo sul tempo da voi vissuto nell'animo di giorni si determinò due atteggiamenti o forme spirituali
Diversi ma non incompatibile spesso congiunti nella stessa sensibilità
Primo atteggiamento e una rinascita del giudice naturalistico
Non si fa che discorre di diritti in una diritti natura
Delitti spettanti all'uomo per la semplice sua identità biologica questi
Questo giunge al pluralismo inalato vi nascente
E come il corrispettivo dell'economia planetaria
Ottusi solitario smarrito individuo sei estraneo alle decisioni supplente ma i diritti dell'uomo in ogni caso tipo ottengono nei confronti di ferisce finanziare colli di banche andamenti
L'altro fenomeno sta in un assoluto ripiegamento dentro la propria vita la libertà
Sarebbe meglio parlare di groviglio di desideri che premono nell'animo individuale la libertà si frantuma e poi e particolare in zona
In singoli spazi di indipendenza
Il fine dei moderni aveva detto costano nel celebre discorso de mille ottocentodiciannove e la sicurezza negozi menti brillanti
E la libertà tende a ripiegarsi
Nego dimentico inviate perciò a determinarsi in singole Facoltà di agire in singoli posso fare a questo o quell'opera perché così voi io
Mentre la volontà del singolo erano elevata dal Gentile all'eticità dallo Stato e dal Croce alla superiori sfera della coscienza morale ora è per così dire
Soltanto se stessa e con se stesse
E neppure può apparirle seducente l'operosa Società descritta da Einaudi
La società che comunque esigeva esercizio di hardware virtù e stabiliva un vincolo di continuità
Fanno eccezione generazioni anche quella era una
Rassicurante totalità ecco cucce Einaudi Gentile hanno
Ho fissato concezioni della vita
Oggi non si contrappongono concezioni della vita ma direi nella vita stessa
Nella sua
Immediatezza ecco poeta che si fa criterio di condotta
C'è per così dire Umbria consapevolezza della propria individuale esistenza che il singolo chiede soltanto rimozione di impedimenti insomma
Che gli altri qualsiasi altro stato gruppi Società si facciano da parte loro lascino in ciò che chiamerei
Lucio disse
Questo
Racchiuso individualismo
è legato alla scoperta di un originaria immunità esistenza
Non voglio qui fare dell'esistenzialismo postumo
Però
Davvero straordinario
Che
In pagine del dopoguerra tra dolorose liberal felici Croce abbia
Per così dire su coperto a se stessi sono la vitalità e abbia parlato niente meno che senso di di benessere di godimento individuale o colposo
L'individuo si chiude in questa pura esistenzialista e gli istituti della libertà istituti difesi da Francesco Ruffini
Non sono più
Utilizzati come garanzie esterne o
Forme protettive di ciò che una semplice indipendenza
La libertà si viene configurando come un processo di liberazione
In uno dei cortei di giovani delle ultime settimane vi è a un
Grande striscione con la frase abbasso tutti i divieti
Abbasso tutti i divieti ecco la liberazione della esistenza individuale cioè un desiderio che si scrolla di dosso qualsiasi limite
E affida la tutela
Alla stessa oggi maglietta del file
E allora
La disputa
Sacco cena UD
Si allontanava nel tempo e nella memoria e sembra appartenere a un mondo perduto al nobile mondo di ieri
Questa è la lettura che oggi vi ha offerto un giurista che forse ha valicato avalli e valicato di troppo i confini dei propri studi grazie
Si
Bagni fece la lezione del professor rivestirà apro la discussione commenti
Vorrei cominciare io una domanda
Ovviamente non c'è un problema
All'inizio
Hai parlato prima libertà che può venire diciamo dal basso dagli individui
Diciamo dal popolo però individuo per individuo ricostruiscono la loro libertà
Invece da una libertà che viene dall'alto dallo Stato che può limitare o non limitare la libertà degli individui allora mi domando questi due teorie sono necessariamente contraddizione
Voi
Storicamente
Da un lato
Si dava la posizione di Alfredo Rocco
I diritti di libertà provengono da un'autolimitazione dello Stato e dunque lo Stato decide
Se
E quanto autolimitarsi
Alla cosiddetta Teoria dei diritti riflessi
La posizione di Francesco Ruffini posizione liberale terra no i diritti di libertà
Sono una conquista dei Paesi europei e dunque essi limitano
La sovranità dello Stato
Lo Stato li trova dinanzi a sé
Noi ricostituisce attraverso
Concessioni eventuali momentanea arbitrarie
La prima
è
Una libertà che presuppone lo Stato la seconda lo Stato che presuppone la libertà
Così direi le due posizioni
Ma non mi chiedete quale io sia
Grazie
Tre
Tutto
UDC
Professor Birti le volevo chiedere facendo un paragone è un po'azzardato ma vediamo se mi aiuta a districarmi ma fare la seguente domanda
Nei Paesi anglosassoni che vengono immediatamente a mente in questo genere di polemica la parola liberismo non esiste
C'è da una parte forse usano il termine prima carte libero mercato e dall'altra c'è liberalismo
Allora verrebbe da pensare
Che e appunto però questo ministro aggiusti lei la prospettiva per favore
Che appunto il free market e il liberismo
Mi chiedo se il Cal liberalismo e che ha una connotazione più certamente più politica che filosofica
Noi diremo un po'forse sinistrorsa ma non tanto
Può in qualche modo essere accostata al
Liberalismo crociano
La sua domanda
Tocca
Una disputa storiografica importante
C'è un capolavoro della
Letteratura sul liberalismo la storia del liberalismo di Guido De Ruggiero
Mille novecentoventicinque che dedica un capitolo al liberalismo inglese un altro capitolo la liberalismo tedesco
Leggendo i due capitoli ci si accorge
Che le tradizioni sono
Diverse quasi opposti
La tradizione del liberalismo inglese una tradizione è una tradizione di come limitare il potere dello Stato
Quali sono le tecniche
Di controllo del potere
Direi
Che
Il nocciolo della tradizione anglosassone qui c'è il potere bisogna
Costruire o inventarne tecniche
Di controllo di limitazione della tradizione del liberalismo tedesco è del tutto diverso cioè accordi cento costa
Tanto che anche De Ruggiero indica in Hegel il fondatore del liberalismo tedesco
In Italia e libera dei molti tedesco ebbe un'eco larghissima i cosiddetti è che gli anni di Napoli erano
Vicini alla tradizione del liberalismo
Tedesco
ISPA entità i De Santis sia
E al punto che
O più tali liberali meridionali vendevo proposte che ho oggi che avrebbero
Meritato il predicato di socialisti for non solo
Silvio Spaventa
Tuo pugno il l'esercizio statale delle Ferrovie
Di un Governo presieduto da Giovanni Giolitti
Oppure no è arduo il monopolio statale delle assicurazioni sulla vita
Cioè
La tradizione del liberalismo italiano almeno una tradizione diciamo napoletana
è una tradizione più vicina
Alla
L'indirizzo tedesco che non all'indirizzo anglosassone ecco questo fosse è un modo di
Cogliere storicamente la diversità
Ma
Ma la quella concezione
Gentiliana Di Rocco insomma quella di origine che li hanno e dello Stato etico credo penso a mare ormai sia defunta
Mentre la tradizione
Del dei diritti di libertà
A me pare che godrà nell'ultimo cinquantennio insomma
Nella stagione del costituzionalismo moderno godrà una vitalità molto più intensa forse di quella
A cui per esempio Ruffini avrebbe potuto pensare
Cioè il costituzionalismo moderno che ormai si è
Esteso in tutti i nostri prego i paesi della nostra area insomma si fonda su una tutela forte dei diritti individuali di libertà
Che tradizionalmente non erano conosciute non era conosciuta
Quindi mi permetto di di chiedere al professore l'amico io e tutti
Seppe esterni visione dell'ultima parte della sua
Conferenza come dire un po'pessimistica e
Cioè in realtà questi diritti si sono persi per strada e probabilmente e smentita e invece da questa grande tradizione del costituzionalismo moderno che in definitiva è una tradizione recente
Perché e dopo la Seconda guerra mondiale
Che in Europa effettivamente sinistra ora e le corti cominciano sia pure con fatica con tutti i loro difetti però cominciano a lavorare a difesa dei diritti di libertà degli individui
Non mi pare di aver taciuto
Circa ville Rinascente ordinato il giusto naturalismo
Ma
L'ho definito il corrispettivo dell'economia planetaria voglio spiegarmi
Il singolo si trova come smarrito indifeso finanzia immani potenza dalla tecnica per l'economia
Proprio in questi giorni
Come dire siamo spettatori inerti
Di ciò che accade nella economia mondiale
Ma ci sono i diritti di libertà
I diritti di libertà nella Costituzione allora
Ho questi diritti di libertà sono enunciati nella Costituzione
Che è una legge fra le altre leggi sarà più alta più rigida ma è una legge voluta dall'uomo
E come tale
Abbordabile modificabile oppure questi diritti libertà stanno oltre stanno sutura
E così si ritorna a forme di giugno al pluralismo che io personalmente non mi sento
Di condividere
Ma che hanno tradizioni nobili esso lei
Il Pontefice
Benedetto decimo sesto ha tenuto a Berlino un discorso di straordinaria importanza
Anche
Il laico più il tema c'è non può
Nascondere la propria ammirazione per il discorso del Pontefice
Si scontra Reichstag e
Il Pontefice ha detto attenzione
Il venti
I libertari
Non possano essere costruiti soltanto sulla volontà dell'uomo
Perché la volontà dell'uomo e mutevole precaria
Storicamente
Condizionata bisogna trovare un punto d'appoggio più alto che li renda intangibile immodificabili
Come è ovvio il Pontefice indicare
Questo Rampino in una rivelazione religiosa che può essere condivisa o non condivisa dico questo perché
La semplice considerazione delle norme costituzionali a mio modesto avviso non ci pone al riparo
Perché le norme costituzionali sono norme volute dall'uomo e possono
Guadagnare
Importanza soltanto se vengono protette da un principio superiore ma questa protezione richiede un atto di fede
Che taluni compiuto e altri no
Ventricelli
C'è il professor qua
Professor
Più corretta
Quello che accade oggi in Cina
Ci può aiutare a dare una connotazione moderna secondo un'ottica moderna della controversia fra di noi deve conoscere sul rapporto fra
Liberalismo liberismo
Cosa diceva che deve il liberalismo non necessariamente
Deve essere legato al liberismo Einaudi e questa è la domanda che do scusa colletto settant'anni fa Einaudi diceva che i liberi fermo può non essere liberale
Il liberismo può non essere liberale
Le chiedo scusa io non ho ben
Avvertito la sua domanda ecco
Dicevo che ed è come illustrato Beretta così è stato sollevato che una concezione liberale non necessariamente legata alla soluzione di tipo liberista ecco
Secondo la scelta è dell'azione al raggiungimento data maggiore libertà dell'individuo della maggiore libertà di tutti può accettare secondo la singola situazione storico-politico accettare soluzioni di tipo
Liberisti Coco ostruzionistici e valori addirittura di tipo con il servizio bene
Quello che succede in N in Cina
Succede che cosa è che
Modi liberisti dici si svolgono e si manifestano in una
Sistema illiberale questo significa quindi che il liberismo non necessariamente è liberale Einaudi
Sosteneva questo questa è la domanda
E gli ho detto sedeva perché io non me lo ricordo
Dunque
Intanto
La ringrazio di aver
Segnalato alla nostra attenzione un fenomeno
Di straordinaria importanza storica cioè nella Russia
Odierna e in Cina
Assistiamo
A una combinazione di regimi politici autoritari APT economie liberisti che
O quasi liberisti
Questa combinazione sembrerebbe
Dando ragione
All'estremo sotto relativismo crociano
Cioè istituti economico giuridici sono variamente congiungimento milioni di giunge bili nella storia dell'uomo la posizione di Einaudi equidistante
Non c'è liberalismo se non con una certa dose di liberismo
Ma questo non significa
Che dove Scelli liberismo ci sia chi necessita liberalismo
Come dire non è
Rovescia bile
Il liberalismo libri gli istituti della libertà hanno bisogno di una certa dose di liberismo in particolare Einaudi allora si riferiva
Alla proprietà privata
Non è vero che un economia liberisti Cassia di per sé liberale
Immaginiamo una economia leaderistica in cui si è negato al singolo di influire in alcun modo sulle decisioni sul prende della economia
Allora salassi liberisti già
Ma non è liberale
Qui in poi
Ma non è tema
Toccato
Dalla mia conversazione si doverci dovremmo spingere sino ad un'altra domanda cioè al rapporto
Tra il liberalismo e la democrazia
Cioè il liberalismo e la partecipazione dei singoli alle decisioni collettive
Io ringrazio molto il professore Irti per questa splendida
Riflessione
Vorremmo avermi su un terreno per la concretezza attuale chiedendo lui l'interpretazione
Nel contesto di questi due straordinari pensatori
Il primo punto della riflessione che
Ha ben detto lui che Einaudi così come gli ordo liberali intendevano definire la geometria della cornice nel cui ambito si doveva sviluppare
Al massimo grado il meccanismo del libero mercato e della concorrenza naturalmente la cornice può essere di dimensione più o meno grande se la cornice diventa molto molto piccola
Diventa anche davvero molto difficile e sprigionare dei diritti di libertà economica o quant'altro
La seconda osservazione e questa oggi noi dentro di Stati nazionali viviamo
Nella nostra cornice di costituzioni e di leggi
Ma fuori da queste cornici ci sono dei soggetti per i quali non esiste nessuna cornice
E questo è un problema di drammatica attualità ci sono dei soggetti che non rispondono nessun altro
Hanno una libertà di movimento assoluta
Libertà di movimento ahimè resa potentemente esponenziale
Dalla dematerializzazione dell'economia questo è un problema drammatico che non vedo come si possa in concreto risolvere non vedo come si può
Considerando che in audio era un convinto federalista
Darei fiera
Mi chiedo qual è la cornice del federalismo
Che consenta
Grande piccola che consenta
A ciascuno di noi di esercitare i propri sparsi di libertà siano essi sparsi economici soprattutto io periferico dispacci economici
E concludo quando operazioni finanziarie governate da mani invisibili che nessuno conosce esattamente ma che stanno fuori da qualunque cornice determinano
Il destino di singoli o di inchiesta e popolazioni
Qual è il livello di Governo essendo io un sostenitore del principio di sussidiarietà al quale dovremmo posizionarci quanto meno perché la cornice non sia protezionismo città ma svolti almeno uno scopo protettivo
Fuori dal quale ahimè noi tutti siamo sostanzialmente in balìa di e venti che non siamo assolutamente in grado non solo di controllare ma neppure esattamente di capire tonde provengono
E io sotto questo profilo ritengo che gli economisti abbiano commesso degli errori giganteschi tra cui quello di non ricordare che l'economia non è solo mercato
Ma è anche
Composta da
Fenomeni di produzione da fenomeni di distribuzione e ovviamente da fenomeni di mercato
Io faccio un esempio e concludo quando Lima ambrata su tali fu questa devastante esplosione ci furono degli economisti che espressero i loro grande apprezzamento per la far mente di rimandare l'ASP
Perché il mercato
Avrebbe così esplicato la sua forza esistenziale manifestando la in tutta la sua potenza tutto si sarebbe poi aggiustato perché questo
Era il mercato io credo che
Se ci fosse stata una sufficiente cornice
Tutto ciò avrebbe potuto essere evitato con tutti gli effetti che ne conseguiranno ecco mi rendo conto che
Come dire
L'aspetto economicistico del mio ragionare potrebbe essere fuorviante rispetto a una trattazione di ampia portata come la tua
Ma io credo che oggi come oggi
Una serie di diritti di libertà chiamiamoli così sono messi a rischio da soggetti ed eventi che nessuna cornice riesce a controllare
Queste sono le domande che il giurista avrebbe rivolto
A un eminente
Economista come il professor Quadrio Curzio
Dunque
Che
L'amico Quadrio Curzio
Segnala
Un problema che e nel nostro animo
Nella nostra riflessione
Un tempo
Diciamo i confini
Che limitavano
Un luogo della politica che ai anche un luogo dell'economia
Cioè via una sorta di
Co estensivi TA
Tra politica diritto economia
Non mi riferisco qui allo Stato commerciato chiuso di fitte no
Diciamo che tutti i fenomeni dell'economia apparivano regolabili con l'abilità norme
Da norme che
Erano emanate dalla volontà politica
Questo è
L'immagine dell'atterrito idealità del diritto e dell'economia come immagine che è tramontata
Non è un caso che
I trattati
Istitutivi della Comunità europea
Non Discover noti i territori ma di spazi
è uno spazio interno senza confini
Spazio
Qui
Amico Tullio Gregori a una volta mia sui sì suggerito alla lettura di sue
Fascinose pagine sulla porta il confine ciocche incluso il ciò che è escluso
Ecco lo spazio interno senza confini appunto uno spazio non è più un territorio ne è una somma di territorio
è uno spazio
Allora
E la tua domanda ripeto sarebbe anche la mia domanda come un po'la politica ha il diritto come posso la politica ha diritto raggiungere l'economia
La politica il diritto che hanno ancora una misura territoriale
Ancorché dilatata ai
Alla Federazione europea come possono raggiungere i fenomeni dell'economia sulla domanda
Ma dalla quale
Personalmente
Non so rispondere cioè qui c'è
Una
Rottura della cui esistenza in vita
L'economia a una dimensione che non è l'economia ed è nella dimensione della politica e definito
Quindi l'economia ci appare con una sorta di Potenza oscura e lontana
In questi giorni si parla di mercato
Ma pensate non si parla più di singoli soggetti ma come di un
Fantasma il mercato
Il mercato che sovrasta i singoli
Che noi non siamo in grado né di raggiungere né di controllare noi né di orientare il PON norme
Questo è il problema del nostro tempo
Il problema dello Swat
Si possono riuscire utili o bastevoli intese tra gli Stati
Si può immaginare che
Tutti gli istanti visti in pullmino accordi regola attivi dell'economia
In modo che questo spazio ottoni a coincidere con la dimensione della politica e del diritto
Questo non lo so
Non so leggere in sfere di cristallo come accade a voi gli economisti
Ad esporre bene o male un asterisco conosciuto
Dovremmo dedicare un'altra verso un incontro queste
Grazie professionisti per le tante idee tante considerazione sono state fatte mi riferisco ad una frase che lei ha utilizzato e cioè la rimozione degli impedimenti
Questo problema della rimozione degli impedimenti
Che lei ha riferito breve penso giustamente a
Componenti diciamo di studio più giovani generazioni eccetera non pensa che in realtà si è alla base anche del discorso che è stato fattore
In altri termini la cornice altro non esiste e non una
Fondamentale esistenza di una serie di tra virgolette impedimenti
Quegli impedimenti nell'arco degli ultimi venti trent'anni
Penso personalmente colpevolmente sono stati rimossi
Il punto è come si ripristinano
Perché senza questo non credo che ci sia
Come dire una possibilità di vedere una diversa impostazione così come nella valutazione del diritto
Chi dice nessun divieto
E si auto come dire non solo si autodefinisce de si autodefinisce con me impostazione come pensiero maschi autodefinisce il suo futuro
Non so quale sia la
Grazie
Credo si
Quanti siamo qui
Vecchio giovani insegnanti chiediamo ad una Dule uscente dei nostri giorni che cosa effettiva libertà
Che cosa è
Nessuno risponderà al modo di Francesco Ruffini
Diritti di libertà
Ma rispondere annuo
Come un desiderio Dino davvero impedimenti
Che tutti gli ostacoli siano rimossi
Che la libertà almeno a me pare dallo adolescente dei nostri giorni e soprattutto vissuta alcun me un processo di liberazione
Non voglio non voglio divieti non familiari sociali statali voglio essere soltanto
Me stesso
Ed è un esteso che
Si identifica soprattutto
Col muso di se stessi un suo del proprio corpo dalla propria esistenza
Ecco
Ciò che a me sembra oggi
Nella visione nella sensibilità degli adolescenti si badi qui davvero
Un tentativo di descrizione
Che accetto lacunoso incompleto
Però nella consuetudine di incontri con adolescenti io avverto che per loro la libertà non è l'istituto della libertà
Non è la garanzia giuridica o politica della libertà e soprattutto
Non aveva impedimenti tanto che la parola
Libertà e spesso soppiantata da Pola indipendenza
Cioè non dipendere da nessuno
Ecco queste ripeto
è una
Tentativo di descrizione
Vorrei
Proporre due osservazioni
Che si ricollegano alla bella conferenza del professori
La prima osservazione riguarda
Il caso cinese quel che è stato detto a proposito dell'esperienza della Cina
Ho avuto occasione qualche mese fa di svolgeremo corso
Giovani professori cinesi
Che chiedono nel lavoro che stanno svolgendo che è una sorta di codificazione a tappe del diritto privato chiedono di conoscere la tradizione domestica e la teoria generale del diritto civile così come si è formata
Nella scienza europea che molto deve al al diritto a Roma
Io mi domando parlando
Dei
Diritti degli individui di come si estrinsecano gli atti in vario modo connessi al perseguimento di utilità private
Come noi facciamo quando parliamo di diritto civile o di tradizione umanistica con i giovani
Professori cinesi
E ma non si apre necessariamente la strada ad un discorso sul individui sulle sue libertà che vada anche al di là del diritto privato
Io sono convinto che questo avvenga che
Che una cosa è il liberismo dell'economia che si affida
Appassite si autori produttori appello
Del
Le attività e delle acque occidentali altra proposta e di riflettere
Sul significato delle libertà economiche più sul significato del diritto privato delle sue teorie ma è per questa via inevitabilmente si arriva ad un discorso sulle libertà quindi è una come dire un richiamo ottimistico quello che io faccio
Discutere ormai in una in un mondo che no che non ha barriere culturali
Con questi nostri interlocutori
Io credo contribuito a casa trasferire corso detta dal piano del diritto privato ad un piano che sia più il più ampio e più impegnativo che riguardi
Le libertà dell'individuo a questo punto io ho ascoltato
In particolare l'ultima risposta
Del professori esterni mi tornava alla mente una distinzione che che Bobbio aveva
Spesso occasione di ripetere che cosa ci distingue diceva lungo SACE distingue gli studiosi della mia generazione
Esteso diceva lui dalla filosofia della libertà di cruciale perché in croce prevaleva una
Libertà
Vissuta interpretata descritta sotto il profilo della moralità la libertà come morale per noi prevale un discorso sulla libertà come tecnica
Ed è necessario costruire le tecniche della libertà se si vogliono porre le premesse porre le condizioni per lo sviluppo
Della libertà ad un livello che invece il livello della moralità cioè non c'è morale della libertà senza tecniche della libertà
E
E allora
E finisco mi viene in mente che forse la distanza tra Croce inaudito
Non è così così ampia come potrebbe sembrare se si leggono gli ultimi scritti descritti più recenti nei quali
Questi due autori si confrontano perché se si torna a quel primo scritto di Benedetto Croce
Ribellismo il liberalismo
Beh insomma qui il liberismo e di bene a dirlo sono messi in parallelo entrambi sono sorretti da un'ispirazione antiautoritaria il liberalismo rifiuta
Ogni oppressione assolutismo
Tirannide compressione che riguardi la libertà di manifestazione del pensiero la libertà dell'uomo di determinarsi
Il liberismo rifiuta
Eccezioni che sono di origine medievale il giusto prezzo del
Detto va
Be'extra delle modalità sviluppo
Dell'economia e delle attività economiche individuali quindi tutti e due sono in parallelo sorretti ispirati da una istanza Autority antiautoritaria
E
Il liberalismo inevitabilmente diventa più rilevante agli occhi di Croce perché attinge alla sfera della moralità mentre invece il liberismo no
E tuttavia sono entrambi legati a questa istanza antiautoritaria tanto è vero io dico
Può darsi che mi sbagli
Che per sviluppare questa sua tesi Croce cita un autore che è che che poi è lontana dagli orizzonti culturali del liberalismo italiano che ho Baus sì a qualche cosa a che vedere con le che Lisma perché c'è questo filone hegeliano inglese benissimo
Però è un'altra cosa è una cosa lontana dalla storia del liberalismo
Italiano e cita il socialismo liberale dicendo che comunque e
Dal socialismo il liberalismo non può mettere
Che la determinazione la socializzazione dei mezzi di produzione le riforme e così via siano stabilite in modo autoritario
Quindi rimane questa istanza fonti autoritaria nel fissare i limiti entro i quali liberalismo può assumere contenuti politici di tipo socialisti co
E forse in questo poi non sono lontanissime cioè incrocia Einaudi alla fine non sono poi tanto lontana
Ma
Caso
Tutti non si tratta di
Difendere il diritto privato
Alle spese del diritto pubblico si tratta invece di
Considerare la libertà
Dei moderni diversa alla libertà degli antichi come
Avrebbe detto costante per il mille ottocentodiciannove ora perché illustre studioso del diritto romano la libertà Civitas
E partecipazione al destino comune
Per i moderni
La libertà non è la partecipazione ma il ripiegarsi nel godimento i privati
Questa è una differenza che può dispiacere etici e forse dispiace anche a me
Però
Storicamente inconfutabile quanto poi
Al richiamo outbound s'è qui ho fatto un cenno
E forse
Il tema meritava un ulteriore approfondimento alla tradizione del socialismo liberale
Socialismo liberale e la formula più Baus manca fumavi caroselli
Mentre la formularvi Calogero è del
Liberalismo
Allora
Si tratta di vedere
Quale sia stata l'influenza dico uccidi Einaudi su questi indirizzi accennavo
Nella mia conversazione
A talune acute riflessioni di un economista un Calia che dice no è inaudito
Che
Imprime un indirizzo di combinazione o di sintesi a me sembra che
Proprio la relatività azione crociana degli istituti economico giuridici permetta invece
Una
Varia congiunzione o di giunzione di degli istituti economici che gli istituti giuridici ecco
Forse signori protagonista
Forse signori dobbiamo chiudere questa bella conversazione Conferenza discussione con un applauso al professor Viesti