L'intervista è stata registrata martedì 28 novembre 1989 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Antiproibizionisti, Cora, Droga, Legalizzazione.
La registrazione audio ha una durata di 8 minuti.
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magistrato
Il dottor Gianfranco Miglietta parteciperà come centro studi e documentazione sulla droga di Magistratura democratica i lavori del prossimo congresso delle Cora
Dottor Miglietta volevo chiederle quali valutazioni hanno portato lei ed altri magistrati del centro ad aderire in un certo senso alle congresso delle Coordinamento radicale antiproibizionista
Devo dire che quando abbiamo cominciato studiare
Più approfonditamente i problemi del delle tossicodipendenze e le normative esistenti nei vari Paesi
In particolare nel periodo che va dalla Convenzione di New York intorno ai
Abbiamo ha constatato che quanto meno si poteva
Stabilire una non correlazione tra i livelli delle sanzioni
Il tendenza delle tossicodipendenze nel senso che
Nonostante si introducesse ero generalmente nei paesi occidentali pene sempre più severe misure sempre più repressive il fenomeno per un certo numero di anni è andato progressivamente aumentando
Dopodiché
Si è iniziato una spirale perversa
Particolarmente negli Stati Uniti ma anche in altri paesi
Con la crociata contro la droga e bisogna tra l'altro ricordare che negli Stati Uniti dati che pochi conoscono
E ci sono attualmente settecento mila detenuti a fronte di circa trenta mila detenuti in Italia la massima parte di questi settecento mila detenuti sono tossicodipendenti senza o collegati al mondo del circolazione legale di droga senza che si intraveda alcuno spiraglio
E allora mi sembra che sia abbastanza ovvio
Per chi esamina freddamente questi dati domandarci se in questa strategia
Non abbia dei limiti diffondono se una risposta
In termini di repressione nei confronti del consumatore al di là dei tutti i fenomeni di criminalità indotta che comporta il mercati illegale
Sia necessariamente la più razionale o l'unica possibile
Quindi dalle sue parole unipolare che venga fuori una chiara critica a alla disegno di legge che è in discussione in questi giorni al Senato
Ma Chiara critiche forse un eufemismo nel senso che se l'abbiamo assolutamente nascosto la nostra decisa contrarietà
Alle il disegno di legge
Particolarmente nei suoi aspetti punitivi nei confronti dei tossicodipendenti ma non è soltanto una questione di principio in realtà
La legge delle cinquantaquattro fu riformata perché tutta la cultura giuridica dell'epoca era e anche tutti gli opinion maker italiani e i politici
Erano contrari alla punizione dei tossicodipendenti non solo per ragioni diciamo così di carattere morale ma anche perché ritenevano che il tossicodipendente andasse dissociato anche processualmente dei trafficanti se si voleva perseguire una strategia di repressione dei traffici
Oggi in realtà sì clandestinizzati il consumatore lo si allontana definitivamente dalle strutture sanitarie perché
Al di là dei problemi della terapia Covatta il semplice semplicemente l'entrare in terapia entrare in un meccanismo repressiva
E si crea una riduzione consistente dei diritti civili dei tossicodipendenti attraverso gli strumenti del controllo
Con le firme quindi dalla limitazione della libertà di locomozione della lì
Della l'abolizione della per la sospensione della patente la sospensione del passaporto
Con conseguenti difficoltà
Non soltanto di lavoro che sono viabili secondo il testo attuale della legge ma anche di integrazione nella società
E con
Problemi tipo l'obbligo di soggiornare in un determinato comune non allontanarmi ecco questa è una parte che di Perth sessuale già sufficiente vale a dire
L'emarginazione sociale che passa attraverso una riduzione dei diritti civili e non può trovarci in nessun modo consenzienti
Ecco c'è però chi sostiene che una normativa di questo tipo la normativa repressiva e punizioni sta scoraggia ed eventuali nuovi consumatori di droghe
Ma io credo che
Tutto questo non lo si può in alcun modo affermare in realtà
Tanti livelli sanzionatori altissimi non hanno scoraggiato nessuno e
Il il rischio di morte
Determinato dal mercato clandestino e dall'impossibilità di determinare i dosaggi nonché tutta la criminalizzazione indotta dalle in rapine e i furti a cui tossicodipendenti ricorrono per procurarsi la droga non hanno ovviamente impedito non soltanto non hanno scoraggiato nessuno ma non hanno impedito che il numero di tossicodipendenti e il numero di morti per aver grosse che sono appunto l'unico elemento certo per determinare l'andamento di un fenomeno quale questo aumentasse costantemente quindi non capisco come puramente e semplicemente
Questi i meccanismi ed emarginazione sociale possono avere un'efficacia dissuasiva dissuasiva maggiore del carcere e poco maggiore del rischio di morte per però le risorse o per sostanze da taglio o maggiore del rilevantissimo rischio di contrarre Lights attraverso la pratica dello scambio delle siringhe
Un'ultima domanda dottor griglietta lei che cosa ne pensa di forme eventuali di regolamentazione di legalizzazione delle droghe nel nostro Paese
Io credo che bisogni essere aperti a sperimentare sistemi diversi preso atto del fallimento di della strategia finora vigente naturalmente
Ci sono complessi problemi da superare ma questo non è un è un buon motivo continua del suo la stessa strada e anzi aggravare
Le conseguenze di una strategie anche finora si è rivelata deficitaria
La ringraziamo dottor biglietto a buon lavoro uno
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