Intervista a Claudio Sarzotti sull'appello del Sindacato Si.di.pe sull'emergenza penitenziaria e sulla proposta di Marco Pannella di una amnistia

Torniamo a parlare di quella che il sindacato dei direttori penitenziari definisce l'emergenza penitenziaria con un appello proprio il siti per il sindacato i direttori penitenziaria voluto di attirare l'attenzione
Sulla situazione di illegalità delle nostre carceri è impossibile
Operare in condizioni nel rispetto delle leggi dicono i rappresentanti del SID dite
Non vogliamo essere complici di illegalità noi siamo servitori dello Stato non complici di illegalità e se per restituire alla pena il suo valore rieducativo che effettivamente non ha più secondo il si DIPE
Non ci non saremmo affatto scandalizzati o indignati
Se si ricorresse allo strumento uno strumento delicato come quello dell'amnistia oggi torniamo a parlarne e vogliamo farlo con il professor Claudio Sardo Zotti
Che ordinario di sociologia del diritto alla Facoltà di giurisprudenza di Torino e anche il Presidente dell'Associazione Antigone in Piemonte e del direttore della rivista di Antigone allora professor sardo azione chiederei proprio un commento su questo appello del si dite
Vale a dire che è un appello molto ragionevole perché chiunque conosca in maniera approfondita la realtà carceraria
Sacche attualmente le attuali condizioni di sovraffollamento non possono garantire una esecuzione penale nei limiti della legalità che la nostra Costituzione
Ci cinici indica
Dal resto ce l'ha detto anche la Corte di Giustizia Europea abbastanza recentemente qualche mese fa condannando lo Stato italiano
Dicendoci sostanzialmente che condizioni di sovraffollamento prolungate nel corso del tempo costituiscono ma una lesione dei diritti fondamentali della persona detenuta
Quindi è chiaro che se non si opera diciamo rimettere in linea di legalità
Le le carceri italiane il risultato è che anche gli operatori penitenziari si ritrovano in questa posizione molto disagevole per cui non possono garantire quei diritti che invece dovrebbero garantire proprio per la loro professione per la loro diciamo imperativo professionale
Insomma noi non la stupisce diciamo che venga propagarsi dica questo appello no non mi stupisce proprio perché è chiaro che poi in prima linea ci sono loro gli operatori penitenziari partire del direttore ma anche
Le varie altre categorie professionali vedo il del mondo penitenziario
Che devono ogni giorno scontrarsi con FI
Il disagio
Delle delle persone detenute e con l'impossibilità di dare delle risposte a questo disagio perché ci sono delle impossibilità strutturali dovute appunto alla carenze di risorse perché
Dobbiamo dimenticare che qui da un lato è aumentata la popolazione detenuta dall'altro lato sono drasticamente sono state alla perfettamente ridotte le risorse a disposizione degli operatori penitenziari
E quindi è un meccanismo drammatico che che produce poi
Questa situazione
Il contributo poi fondamentale che hanno dato da questo punto di vista leggi come la Cirielli oppure le leggi sull'emigrazione diciamo non è rilevante da
Da questo punto di vista
Assolutamente sì bisogna notare una cosa che molti direttori d'istituto penitenziari sottolineano che ormai sono drammaticamente in aumento le detenzioni anche per pochi giorni
Ricordava al dottor Buffa direttore case di Torino alla presentazione del nostro rapporto di Antigone un'altra settimana che un
Quasi il cinquanta per cento delle detenzioni è oggi ad esempio l'istituto grande come quello di Torino
Solo per detenzioni inferiore di tre giorni
Proprio perché ci sono dei meccanismi per cui la persona viene comunque arrestata poi liberata nel giro di qualche ora ma questo naturalmente Agrama moltissimo il carico di lavoro degli istituti penitenziari
Perdere dei territori che sono
Assolutamente
Irrazionali perché mi dovete spiegare che cosa serve portare in carcere per quarantotto ore la persone liberarla quarantotto ore dopo ecco
In questo appello peraltro i vizi di te invita come posso dire il Parlamento ha tornare in se stesso discende bisognerebbe ricorre a questo strumento lo potremmo ce lo potremmo aspettare da un Parlamento che trovi in se stesso ora quando
Marco Pannella lanciato questa proposta appunto di di di amnistia effettivamente rischia di cadere nel vuoto anche per questo per questo aspetto che sottolinea anche il Cityper diciamo cosa pensa lei di questa proposta
Ma io penso questo come tutti i provvedimenti emergenziali l'amnistia l'indulto servono
Tamponare situazioni di assoluta emergenza
E quindi hanno ovviamente una funzione positiva nella misura in cui riescono a a rimettere in carreggiata il funzionamento di
Istituzione peraltro non vorrei dimenticare che noi abbiamo avuto ora nell'estate del due mila sei un provvedimento credenziale che Pozzato punto chiamato l'indulto
Che ha prodotto uno svuotamento delle nostre carceri nell'estate del due mila sei
Il problema è che se però noi non operiamo sulle cause che hanno prodotto sovraffollamento nel giro di qualche mese ci ritrovi amo così come puntualmente avvenuto dopo il due mila sei ci ritroviamo con gli stessi problemi di sovraffollamento anche su livelli ancora superiori
Quindi o lavoriamo sulle cause e sulle quel diritto penale criminogeno di cui si parla spesso di rito penale del nemico
E chi ha prodotto questa questa questi numeri o altrimenti ci in un provvedimento
Clemente all'in questo momento potrà loro ad avere situazioni per qualche mese ma ci ritroveremo fra qualche mese a riparlare degli stessi problemi
A lei se non ricordo male fu commissionato propongono sto uno studio sugli sugli effetti dell'indulto il tasso di ore ci gli va eccetera
Che cosa è venuto a fare questo si impone il sott'occhio l'allora sottosegretario alla amministra giustizia Luigi Manconi che c'è e che c'è intorno
Commissionò una ricerca sulla recidiva l'indulto è venne pubblicata anche una una
Una
Ricevono un saggio accurati i miei collaboratori giovani torrente giovanile otto che sotterraneo o diciamo che tornerà in maniera così sorprendente che la recidiva per quanto riguarda l'indulto atti contrariamente a quanto sostenevano molti giornali molti mass media egli fu un ulteriore a quella molto elevata che viene misurata tradizionalmente
Dal Dipartimento avversione penitenziaria dovete sapere che questa recidiva ci dice che nel una volta scontata la pena il settanta per cento dei condannati il ritorno in carcere entro oggi entro cinque anni dall'area scontato la pena
Dico io che è sostanzialmente la dichiarazione di fallimento della funzione educativa del carcere sostanzialmente qui queste questi numeri insomma nel caso dell'indulto questa percentuale fu direi sensibilmente più bassa
Invece sul fronte delle dice della dell'ordinamento penitenziario che viene riconosciuto essere poi totalmente adeguato tant'è che il sì dipende come dire ribadisce sempre che vorrebbero tanto poterlo applicare questo ordinamento penitenziario ecco secondo lei
Diciamo cosa manca per esempio sul sul settore non solo del
Del del trattamento dei tossicodipendenti in carcere e dell'affidamento poi le comunità terapeutiche oppure sulla questione del lavoro in carcere che cosa secondo lei
Ma quello che manca sono direi essenzialmente le risorse finanziarie di personale di di attivazione di percorsi di reinserimento sul territorio che coinvolgano anche
Organismi che vanno al di là di quelli strettamente penali
Da risorse che consentono di attuare gli articoli del nostro ordinamento penitenziario sono assolutamente d'accordo sul fatto che non non ci sia alcuna necessità di nuove modifiche normative
Quello che deve essere fatto e far sì che queste normative che sono nonostante siano state
Emanate nel settantacinque sono di grandissima attualità e di grande diciamo apertura mentale
Nelle scuole sono quindi avanzatissime quello che manca è proprio dare corpo materialità a questi diritti che vengono riconosciuti nel nostro ordinamento penitenziario
Bene grazie allora a Claudio Ferzola guerre vogliamo ordinario di sociologia del diritto alla Facoltà di giurisprudenza di Torino grazie ringrazio ancora approvata