Il mercato della droga

Ricordate il borghese gentiluomo di Molière il bottegaio in borghese che voleva affinare il problema oggi addentare un Gentiloni
Chiedeva al proprio istituto ore la differenza fra poesia e prosa una volta avuta la risposta esclama guarda io ho sempre fatto prosa sin da quando sono nato senza saperlo
è un po'un discorso che senza irriverenza ovviamente senza il gusto del paradosso di Molière ci può adattare a Mario Baldassarre che è professore di economia all'università di Roma la Sapienza all'ateneo di Bologna professor Mario Baldassarri è intervenuto nel corso di un convegno sulla droga in particolare riferimento sulla legge
Sulla dell'ordine sale al Senato che è stato organizzato da Giovanni Goria che come sapete a larga parte opinioni dissenzienti da quello della maggior io amo Mario Baldassari e al termine di questo convegno si è scoperto antiproibizionista senza saperlo sconteremo infatti in questa intervista che abbiamo realizzato e le sue idee sono in larghissima parte coincidenti con i sostenitori della legalizzazione del inderogabile
Tra l'altro la questo Mario Baldassari crediamo che questa non sia certa una sua responsabilità non è informato sull'esistenza di un organismo su scala mondiale qual è la linea lega internazionale antiproibizionista ma ascoltiamo dunque
L'economista
E che da economista bisogna guardare con molto pragmatismo la struttura del
Questo è chiaramente un mercato fortemente concentrato di tipo li duopolistico dove la produzione la distribuzione è concentrata e ha il vantaggio di basarsi su due debolezze su due e povertà
Ed è su queste povertà che lucra profitti enormi
Da un lato la povertà dei paesi produttori dei campesinos diciamo e dall'altro lato la povertà di altro tipo dei Paesi industriali con le masse giovanili di una povertà più culturale non soltanto economiche ora secondo me in una situazione di questo genere da un lato parlare di liberalizzazione non vuol dire assolutamente e risolvere il problema e soprattutto direi confondere le idee perché liberalizzare
Significherebbe quasi pensare che liberalizzando il prezzo delle droghe potesse scendere automaticamente quindi ridurre i margini di profitto e togliere interessa le grandi organizzazioni criminali quella che non si parla di liberalizzazioni si parla di legalità e la questo no non è appunto vero perché rimarrebbe la struttura produttiva
Dall'altro lato penalizzare basta vuol dire intervenire solo sull'ultimo anello della catena cioè il momento del consumo
Che tra l'altro la situazione attuale moltiplica consumo e spaccio perché molti consumatori diventano quasi automaticamente spacciatori dimenticando il problema alla fonte cioè della produzione distribuzione la mia idea è quella di
Una organizzazione mondiale se possiamo dire così come si è fatto per molti altri prodotti con conseguenze meno deleteria ad esempio interna l'organizzazione internazionale il caffè cioè l'accordo fra produttori di caffè consumatori
Che abbia da un lato la garanzia di reddito e produttori e di a garanzia di rifornimento ai i consumatori immagino una cosa come invece dell'International Coffey organisation International Drag organisation
In quella collettività assume le responsabilità della controllo della produzione e della distribuzione
E legalizzazione non vuol dire distribuzione a tutti a chiunque ma una finalizzazione una base d'appoggio seria per chi poi opera a valle
Nel nell'ambiente del consumo con tutte le comunità private o gli interventi pubblici che debbono essere fatti per
Controllare progressivamente la domanda e possibilmente azzerare le motivazioni che portano la domanda di droga insomma il problema principale è quello di togliere il mercato dalle mani dei narcotrafficanti togliere gli enormi proventi
Che derivano dalla dalla vendita di queste sostanze
Io credo proprio di sì nel senso che bisogna spezzare la commistione fra il valore economico della droga
E i problemi invece etico sociali psicologici ad essa collegati votiamo di valore economico la droga possiamo destinare più sforzi più risorse con maggior successo
Al controllo della domande alle motivazioni sociali e psicologiche che portano al conto una volta tolto dal mercato e Marina trafficanti appunto quale sarebbe il valore vero e proprio del della droga della una piantina di di di cocaina
Ma e qui è sempre il valore la vecchia teoria economica il valore d'uso del valore di produzione di scambio
Ovviamente il valore d'uso rimarrebbe nel senso che il drogato continuerebbe ad attribuire un forte valore
Verrebbe azzerato il valore di scambio nel senso che come tutti sanno il valore alla produzione la piantina in Colombia
Vale e cento volte meno della bustina di droga in Europa
O negli Stati Uniti noi dobbiamo azzerare questo valore terminato l'interesse del narcotrafficante a fare arrivare a far giungere la droga esatta esattamente senza dall'altro lato però a portare la droga in Europa negli Stati Uniti al prezzo basso della produzione perché altrimenti esplodere alla donna
Chiunque chiunque io ho chiesto anche presso l'Organizzazione Internazionale e la Banca mondiale chiunque propone numeri dalla sulla
Ma allora le foto di somme Massimo le posso inventare in questo momento dieci mila miliardi dieci milioni miliardi idoneo
Voglio dire
Assolutamente incontrollabile in quello che è non è controllata le anche la produzione quindi non controllando neanche la quantità prodotta immaginiamo come si fa a stimare il valore finale sul mercato
è certamente una condizione tipiche o in un mercato di questo genere che si forma l'oligopolio e quando non è un oligopolio monopolio controllato dalla pubblica amministrazione o addirittura pubblico entra la criminalità organizzata è sempre venuto dalla storia
Quindi azioni