Fare gli italiani oggi. Evangelici, cattolici e laici a confronto

Adesso che dovevate fare la
Care amiche e cari amici
Come sentite
E
Questa è la sintesi del mio intervento
Allora
Preveda cosa volevo dire care amiche cari amici intanto un saluto
A tutti gli intervenuti
Noi speravamo di riempire
Il teatro non pensavamo veramente di riempirlo così tanto tanto che ci sono ancora delle persone fuori è questo un po'ci dispiace
Ma dall'altra parte dà anche il senso di come
Questa giornata sia stata accolta
Dal
Dalla cittadinanza di Torino e non solo come una giornata veramente importante
Infatti oltre agli intervenuti torinesi io voglio salutare anche
Coloro che sono venuti dalle valli valdesi e sono due pullman da Milano un segno comunque di
Questa
Dell'interesse di questa giornata e anche direi anche della che non Manza dell'importanza dei nostri oratori che noi ringraziamo
L'associazione più del logo che nata dove nel periodo e li indico
E che organizza ogni anno degli eventi dei momenti di incontro per una testimonianza comune degli evangelici torinesi nella città il centro culturale Pascale che si prefigge lo scopo di portare il pensiero protestante
Nel mondo della cultura attraverso dibattiti sulla vita di studio
Questi due associazioni hanno insieme compiuto durante quest'anno un percorso disse incontri dal titolo le Vangelo per fare gli italiani dialoghi risorgimentali
E attraverso questi incontri ci si poneva come obiettivo di ricordare alla città di Torino l'impegno dei cittadini nella costruzione dei cittadini protestanti nella costruzione del nostro Paese
E di portare anche uno stimolo che aiuti le chiese ad approfondire il senso della loro presenza nel tempo presente
In tal modo attenere anche fermo il passo nella direzione della condivisione delle idee e delle risorse che ci permettano di uscire da questo difficile momento di crisi
Il tema che ci siamo dati quest'oggi
Fare gli italiani oggi
E vangeli ci cattolici e laici al confronto mi rendo conto che il tema fare gli italiani non è così originale in realtà noi abbiamo pensato due anni fa
Ma e diventato sempre più di attualità nel senso che ci rendiamo conto di come
Il tessuto della nostra società rischia di sulla bagaglio ossidi di perdersi
E fare di italiani fine i cittadini e certamente
Il compito che ne abbiamo di fronte e
Le chiese protestanti in questi centocinquanta anni hanno in
Hanno anche indicato un cammino
Per fare gli italiani ci vuole la centralità
Della parola
E noi abbiamo chiamato a parlare con noi di questo
Quattro persone notevoli
Che ringraziamo per la loro disponibilità sono
Domenico Maselli
Professore già pur solo che
Di storia del cristianesimo a Firenze Paolo Ricca professore Giacomo fresco di storia la Facoltà Valdese ideologia
Enzo Bianchi fondatori è ovvio che della comunità monastica di Bose gustato un solo Gustavo Zagrebelsky giurista e già Presidente della Corte costituzionale
Saranno moderati in
Da Luca Savarino che ricercatore plesso l'Università del Piemonte orientale
Ancora una cosa volevo dire
La
Questa iniziativa è stata chiusa possibile dal pubblico dal patrocinio del Comune di Torino che ci ha concesso l'uso gratuito del Teatro Carignano
Che anche un luogo simbolico dell'Unità d'Italia e quindi anche mi sembra importante che
Il Comune ce l'abbia
Centrali offerto gratuitamente e di questo siamo grati ringraziamo
Il l'assessore Maurizio Braccialarghe che è presente qui
Oggi e a quale chiedevo poi di portare anche un saluto ma è anche stato reso possibile con il contributo dell'otto per mille della chiesa valdese
E altri gruppi chiese che hanno consentito di portare avanti l'organizzazione non semplice di una giornata come questa
Io vorrei evitare droga il l'assessore per relazionare che
Per
Ringraziarlo per questo
Per questo
Dopo che ci è stato fatto
E di cambiare con un dono
Di concerto penso
No
Scusate
Ma
E la riproduzione della prima Bibbia tradotta in italiano da un protestante la Bibbia del Diodati Giovanni Diodati di nazione Lucchese
Come ricordo nella lettera che ho scritto al al Sindaco questa ovviamente è un regalo
Per la città
Ed è un regalo simbolico perché va nel percorso che ne abbiamo detto e
E ricordare anche che
Giovanni Diodati era un esule di nazione Lucchese
Però la sua famiglia dovette trasferirsi a Ginevra per motivi di sede quindi ha un senso ancora più forte ricorda la storia ricorda l'attualità grazie
Grazie
Ma io volevo semplicemente portare il saluto del Sindaco dalla Giunta
E dire che siamo particolarmente felici di aver accolto la richiesta dicono aver contribuito insomma dare la location a questa importante incontro perché
Viviamo ovviamente in momenti molto particolare Torino è stata e continuerà ad essere ancora al centro grandi iniziative per
Questa ricorrenza dei centocinquanta anni dell'Unità d'Italia
Ma al di là della festa al di là del desiderio
Dell'orgoglio anche che abbiamo dimostrato in tutto questo periodo di essere italiani
Questo convegno o si inserisce invece in un percorso come dire molto più interessante di quanto sia in sé il festeggiamento
Perché il tema di quest'incontro essere
Gli italiani che oggi
E quindi come dire trovare i motivi
Dirigenti della del senso di una comunità di una nazione e della ricerca di elementi di coesione e io credo che sia oggi
Paradossalmente proprio in queste ore in queste giornate come dire un monito per tutti noi
Nel vostro belli invito oltre
Nomi prestigiosi
Ci accompagneranno in questa riflessione
Ci sono due parole precise dialogo e confronto io credo che
Questa sia l'unica strada che si può fare uscire anche da una situazione molto problematica da Torino anche con questa iniziativa vogliamo lanciare un segnale a tutto il nostro Paese e quindi ringrazio di questa splendida occasione grazie
Allora buongiorno a tutti si sente
Buongiorno a tutti vi ringrazio di essere
Qui con noi oggi
Ricordo anch'io come questo sia
Il momento conclusivo di sette incontri
Che avevano come filo conduttore come titolo quello di
Dialoghi risorgimentali le Vangelo per fare gli italiani
Il tema di oggi è un tema
Di attualità diciamo così
Fare gli italiani oggi
Io credo che
Il primo punto che vorrei sottolineare il mio intervento
Sarà molto breve io mi limiterò oggi a fare il vigile urbano a dirigere il traffico da coordinare gli interventi ci dei relatori che sono ben più autorevoli di me però il primo punto che vorrei sottolineare
E che è un punto
Che in qualche modo è centrale per l'attività del Centro evangelico di cultura
Che ho l'onore di dirigere e il fatto che
Si mettano a confronto delle voci protestanti
Delle voci del mondo laico e delle voci nel mondo cattolico questo credo lo ripeto molto spesso ma credo che valga la pena sottolineare come
Sia un'eccezione in qualche modo in un panorama culturale come quello italiano
Che sembra dominato dalla contrapposizione tra due schieramenti di cui uno sembra vere il monopolio della libertà individuale e l'altro quello della verità
Io credo che la presenza protestante oggi in Italia
Se proprio quella di portare degli elementi di riflessione dei contributi per articolare per allargare questo dibattito molto spesso sterile è fatto di formule vuote ripetitive
Per quanto riguarda l'attualità del tema di oggi non credo ci sia bisogno di sottolineare come la questione
Diciamo così della
Del fare gli italiani sia oggi più urgente che mai a distanza di cento cinquant'anni in un momento di crisi di smarrimento di grande difficoltà quello che penso si possa sottolineare
Per quanto riguarda la continuità temporale del tema di cui discutiamo
E il seguente fatto cioè che
In ottica protestante diciamo così predicare la parola significa non avere paura della libertà individuale e non confondere la libertà individuale con l'arbitrio
La libertà individuale non si confonde con l'arbitrio perché in qualche modo la parola di Dio fa appello alla coscienza individuale e alla responsabilità la parola una parola che ci chiama alla responsabilità io credo che la nostra presenza culturale anche le nostre
Iniziative sul piano etico sul piano politico come chiese non ultimare corto lo sportello per la raccolta di testamenti biologici che diano ai cittadini la possibilità di esprimere la propria voce
Sul proprio fine vita
Ricordo questo perché una tra le iniziative che caratterizzano la presenza alla chiesa valdese in Italia e
A Torino ebbene tutti questi
Tutte queste attività e tutta questa presenza politica nascono dalla consapevolezza che praticare la parola di Dio significa innanzitutto
Formare dei buoni cittadini formare delle persone responsabili prima e a prescindere dall'adesione ad uno specifico contenuto di fede
Tutti i documenti le prese di posizione le riflessioni che noi proponiamo e anche le riflessioni bibliche in qualche modo da un lato certo sollecitano
Ad una riflessione di fede ma dall'altro in qualche modo chiamano alla responsabilità e chiamano alla fatto che l'individuo debba innanzitutto pensare con la propria testa ed esprimere le proprie opinioni anche diversa dalla nostra
Do quindi via alla giornata di oggi che si concluderà obbligatoriamente fra le cinque e mezza alle sei meno un quarto dal momento che alle sei il teatro fa liberato dalla nostra presenza perché c'è una rappresentazione teatrale subito dopo
Do quindi rinvia cedendo la parola a Paolo Ricca il
Il ritmo degli interventi non è strettamente codificato
Potremmo iniziare con un primo giro di interventi un po'più lungo
E poi
Una serie di botta e risposta che cercherò di coordinare nel modo migliore possibile quindi ringraziando ancora tutti voi e i nostri relatori do la parola a Paolo Ricca grazie e buonasera
Ma grazie per l'invito
Anche se confesso che il tema così formulato mi
Spaventa un poco
Fare gli italiani oggi
Mi sembra un compito infinitamente superiore
Alle nostre forze anche se qui siamo in quattro
Ho anche notato con un po'di imbarazzo
Che siamo due dei Vangeli Cicu cattolico un laico un certo squilibrio numerico
Poiché ho capito perché perché pezzo Enzo Bianchi e Gustavo Zagrebelsky valgono per due
E quindi
E quindi i conti tornano
Invece mi sono molto rallegrato del fatto che è un punto Diego organizzatori ci hanno convocato
Veicoli qual è la novità rispetto al centro cinquant'anni fa l'annualità è che siamo insieme
Questo
Nuovo
Questo bello
E questo
Noi lo consideriamo una
Benedizione di Dio
è una promessa per il futuro
Questo tavolo da visibilità al fatto che non siamo più soli come eravamo centocinquanta anni fa
Siamo
Insieme
Sul tema
Vero e proprio
Faccio qualche
Osservazione
La prima è questa
Permettetemi di dire che prima di fare gli italiani
Oggi c'è bisogno però molti
Non voglio dire per tutti ma forse sì di diventare italiano
Perché noi
Dottor li viviamo in un certo senso
Quello che hanno vissuto i nostri padri e le nostre madri centocinquanta anni fa quando uscirono
Dal ghetto in cui erano stati segregati per secoli il ghetto delle valli valdesi e
Di venderlo italiani si sforzano no se c'è poi l'impossibile per diventare italiana
Perché per la prima volta
Nella loro storia l'Italia che era stata così matrigna con loro
Diverso divenne la loro patria per la prima volta i valdesi desidero nell'Italia una batteria non l'avevano mai vista così
Per un nuovo la patria erano le valli valdesi oppure l'Europa
Ma l'italiano e invece a partire dal mille ottocentoquarantotto l'Italia dipende la loro parte
è bello avere una patria e rossa soltanto chi non ce la
Diventare italiani significa sostanzialmente questo
A mare
La patria
Come la Marrollo i nostri padri e le nostre madri del Risorgimento a mare un po'di più
Un po'meglio questa Italia che
La nostra patria questo significa diventare italiani in un tempo di leghismi
Di leghismi
E non pacca ce n'è in tutta Europa
Ce n'è in tutta Europa
E non parlo soltanto di leghismi politici parlo di leghismi culturali che sono ancora peggio
Se è possibile
Ecco in Piemonte in un tempo di leghismi
Prima di fare gli italiani
Bisogna diventare
Italia
E però noi io non so se noi valdesi noi evangelici siamo riusciti
In quel compito che si sono dati i nostri padri e le nostre madri non so se siamo già riusciti a diventare veramente italiani masso che questo
Il il lavoro il logo composito ed è certo anche il nostro proposito ricordate il
Detto che era in voga durante il fascismo e cioè se sei
Poter stante non sei italiano se sei italiano non sei protestante ecco noi oggi constatiamo che questo non è più così
Di questo ci rallegriamo
Questa
Antitesi
Tra protestantesimo e Italia non c'è più noi siamo diventati vogliamo diventare vogliamo essere
Italiani comodi Italia
Questa era la prima osservazione e la seconda è questo
Fare gli italiani oggi questo va anche detto il nostro moderatore è certamente anche
Il compito o un compito delle chiese ma
è un compito secondo me tutto sommato sussidiario
Perché credo che fare gli italiani sia soprattutto il compito primario della scuola
è la scuola che deve fare l'Italia
Proprio in questi giorni è uscito un libretto di chiare lettere la l'editrice chiare lettere de dal titolo lo Stato siamo noi che raccoglie alcuni scritti di Piero Calamandrei
Leggere questo piccolo libricino
Fa bene al cuore e alla intelligenza e riproduce un articolo del mille novecentocinquantasei intitolato scuola e democrazia di cui vi voglio leggere due o tre frasi
Che sono queste non c'è dubbio
Dice Calamandrei
Che in una democrazia se si vuole che la democrazia prima si faccia e poi si mantenga essi perfezione si può dire che la scuola a lungo andare è più importante del Parlamento
E della magistratura e della Corte costituzionale
Il Parlamento con un sacra i diritti del cittadino alla magistratura della Corte Costituzionale difendono e garantisco questi diritti ma la coscienza
La coscienza dei cittadini è che reazione della scuola
Dalla scuola dipende quale sarà la coscienza e la competenza
Di quegli uomini che saranno domani il legislatore i governanti e i giudici del nostro Paese il sangue vitale che rigenera ogni giorno la democrazia che parte dalla scuola
Seminare io
Lei pubbliche cioè
Fin qui Calamandrei ecco io trovo che questo è un discorso perfetto una scuola ha il compito di formare
La coscienza dei cittadini è lei il seminario della Repubblica
Il luogo dove si seminano coscienza e competenza lei
Che prima di ogni altra istanza deve fare gli italiani
Terza osservazione
Le chiedo se possono anzi devo
Questo sono assolutamente d'accordo contribuire a fare gli italiani
Ma il loro compito primario la loro responsabilità specifica non è di fare gli italiani ma di fare dei cristiani
Fare dei cristiani è un'espressione impropria naturalmente lo sapete perché solo Dio può fare a dei cristiani
Ma le chiese hanno il compito di preparare favorire assecondare l'opera di Dio nel cuore degli italiani
Quanto meno hanno il corpo il compito di non essere un ostacolo uno schermo all'opera di Dio un motivo di scandalo
Nel senso evangelico del termine una pietra di inciampo sulla via di Dio verso l'uomo e dell'uomo verso Dio come purtroppo accade
Anche troppo sovente proprio del nostro tempo succede anche in Italia come del resto dell'Europa che le chiese invece di fare dei cristiani
Contribuiscono a incrementare le fila
Già di per sé assai forte dei secolarizzata i degli agnostici degli increduli o semplicemente
Dei cristiani senza Chiesa ecco
Quindi la prima
Cosa
O la seconda a cui ho pensato leggendo il tema che ci è stato assegnato è stata questa io mi accontenterei di fare qualche cristiano
Qualche cristiano in più
Qualche cristiano un po'più cristiana
Ed è questo tema
Fare dei cristiani o più modestamente qualche cristiano che noi evangelici
Proponiamo diciamo fraternamente a cattolici e laici come gli organizzatori del nostro incontro ci hanno invitato a fare quindi
Vengo al mio quarto e ultimo punto cioè che cosa su che cosa mi voglio confrontare
Il confronto che i cattolici
Noi siamo una chiesa
Come lo è la Chiesa cattolica
Siamo una chiesa diverso
Ma come la Chiesa cattolica siamo Chiesa
E siamo una chiesa che porta un nome infinitamente più grande di lei
Un nome si può porsi un atto ci chiamiamo possiamo chiamarci si ESA evangelica
Cioè
Chiesa delle Vangelo magari lo fossimo
In realtà questo aggettivo più grande di noi non indica quello che siamo ma quello che vorremmo essere vorremmo d'essere Chiesa
E fanno Gelli e crediamo
Che ogni chiesa deve volere essere evangelica anche la Chiesa cattolica
Deve volere essere evangelica cattolica evangelica o meglio ancora evangelica cattolica prima evangelica e poi cattolica
Che cosa vuol dire essere evangelica
Non ho certo bisogno di dirlo Enzo Bianchi e neanche a voi
Comunque significa molto semplicemente mettere al cento della fede della vita della predicazione della testimonianza della Chiesa l'evangelico
La riforma protestante del sedicesimo secolo non ha voluto essere alto e non è stata altro che questo rimettere le Vangelo al cento della Chiesa
E che cosa significa rimettere le Vangelo al centro significa anche qui molto semplicemente ridare centralità
A Gesù Cristo
Noi abbiamo l'impressione che del cattolicesimo Vomano la Chiesa sia diventato il soggetto del discorso cristiano anziché appunto
Cristo abbiamo l'impressione
Che il dogma centrale del cattolicesimo
Sia in fondo il dogma della Chiesa e che il cattolicesimo sia di fatto fosse suo malgrado fosse volutamente non lo so
Più una religione della Chiesa che una religione di Cristo o meglio una religione di Cristo diventata religione religione
Della Chiesa su questo vorremmo confrontarci
E anche su un altro punto vorremmo confrontarci nel famoso documento famoso perché ci interessa di queste cose della Congregazione della dottrina della fede intitolata sono scrissi Tours
Nord dominus Jesus scusate Dominus Jesus in quella
In quel documento della Congregazione per la dottrina della fede che era presieduta il prefetto era appunto Ratzinger l'attuale Papa Benedetto sedicesimo
Se voi la leggerete vedrete che c'è un vero e proprio inno al solo se
Christos quando il Papa allora Ratzinger
Confronta il cristianesimo conto le altre grandi religione
Veramente un inno al solo uso Christus
Cristo soltanto ecco noi crediamo
Che questo inno al solo scrissi Tosca che è il cuore
Del messaggio della riforma il cuore delle Vangelo e
Il cuore di tutto il Nuovo Testamento debba valere non solo è forse neppure tanto nel confronto con le altre religioni
Ma debba valere in primo luogo all'interno del cristianesimo esterno e in interni all'interno del cristianesimo stesso all'interno della di ogni singola Chiesa di ogni singola parrocchia di ogni predicazione di ogni catechesi nella pietà dei fedeli nelle preghiere nella devozione solo su
Christus deve essere il nostro programma comune
Perché in fondo noi
Agli italiani non abbiamo da offrire auto che Cristo e
Pensiamo che con Luigi offriamo ogni cosa
E veniamo al confronto con i laici
Che
Con i quali ci troviamo
In una singolare
Sintonia
Su tanti su tante questioni
Di ordine etico direi di ordine
Di etica civile
Chi etica civile parlo naturalmente dei laici degni di questo nome
Un nome nobile
Non parlo ad esempio degli atei dei voti
Che
Francamente pone al rispetto dovuto a ogni persona non riusciamo a considerare nostri interlocutori ma
Con i laici
Degni di questo nome noi effettivamente siamo accomunati siamo accomunati
In una battaglia quotidiana direi su tanti temi appunto di etica civile e in particolare sulla grande battaglia
Per la laicità dello Stato per la scuola pubblica delle istituzioni civili
Etc battaglia più che mai aperta che esige come sappiamo un impegno costante rinnovato perché
Lavoro tardi tre legalizzare lo Stato
E in Italia a quanto pare inesauribile ricorrente e piuttosto agguerrita
Ora può darsi che a qualcuno
Dei laici
Si è avvenuto in mente di chiedersi come mai noi pensiamo una chiesa cioè che crediamo il motivo siamo anche
Così
In maniera così decisa
E convinta fautori
Promotori
Della
Laicità
Ma lei cita senza aggettivi perché crediamo che solo una laicità senza aggettivi sia sana
Allora le ragioni per cui una chiesa come sia
A favore nella laicità senza aggettivi
è duplice c'è una ragione politica e c'è una ragione religiosa
La ragione politica è ossia
Evidente la laicità il corollario della democrazia
Ma c'è una ragione religiosa
Più profonda meno evidente
Che è questa
Esiste
Una
Laicità di Dio
Sconosciuti tanto in Italia ma ben conosciuta
Anche in Italia da coloro che frequentano la Sacra scrittura che hanno qualche
Conoscenza del Dio della Bibbia se questa laicità di Dio
Fosse conosciuta tante cose credo cambierebbe molto o potrebbero cambiare sui due versanti della battaglia per la laicità
Nel nostro Paese su questo vorremmo confrontarci con
I laici concludo riprendendo il pensiero iniziale è bello
Che possiamo vivere insieme questo momento celebrare insieme questo avversa anniversario
è bello che ci possiamo parlare
Che ci possiamo dare la mano e anche un po'il cuore
Bello che possiamo condividere cioè portare insieme la responsabilità diamo
E di servizio al nostro Paese
è bello potere insieme contribuire secondo la vocazione
Di ciascuno secondo le diverse modalità e possibilità che gli sono offerte nelle grandi
E nelle piccole cose contribuire dicevo
Alla crescita della coscienza evangelica
E come mica e laica del nostro popolo vi ringrazio
Ringrazio il professor ricca per il suo intervento
Così denso di temi io direi che su quest'ultime
Sulle ultime questioni che Luigi apposto cioè sulla
Laicità senza aggettivi sulla laicità di Dio sulla consapevolezza
Diciamo così che le nostre posizioni etiche derivano da una scelta di fede non possono essere imposte per legge all'intera comunità umana o all'intera comunità nazionale sulla
Battaglia nei confronti della volontà dirle ricalibrare lo Stato io direi che
Cedo volentieri la parola
All'ai co qui presente o i due laici più presente se vale per due
Ai due laici più presente cioè al professor
Gustavo Zagrebelsky
E lo ringrazio di essere qui con noi oggi
Se non
Scusate non non prevedevo che mi si desse la parola subito quindi
No
Uno preparato il microfono
Ma dunque io ringrazio di essere stati invitati o
A questo incontro per fare la parte della co
E continua a essere invitato per rappresentare il mondo dei laici
Intanto cominciamo col dire che il mondo dei laici e così composito che non può essere rappresentato da nessuno
Questo probabilmente vale
Vale più in generale lo stesso mondo evangelico
Per sua fortuna posso dire e un mondo composito
E addirittura il mondo cattolico
Sia benedetto il Signore
Addirittura parlando del mondo cattolico e difficile identificare
Questa realtà del nostro Paese con
Una sola posizione un uso l'atteggiamento una sola
Su qui non voglio dire una sola fede naturalmente la fede e unica ma una uso l'atteggiamento
Nei confronti della comunità in generale nella quale ci troviamo
A a vivere
E che costituisce la vite queste comunità generale la Regione del nostro incontro di questo pomeriggio
Noi siamo qui per ragionare non tanto
Del nostra fede o delle nostre credenze perché non è vero che il mondo laico è un mondo privo di di principi di valori di punti di riferimento è semplicemente sono diversi hanno radici fondamenti diversi ma anche quelle un mondo
Intendiamoci anche in quello cioè di tutte ma c'è anche una grandi ricchezze di
Atteggiamento diciamo spirituale rispetto al realtà materiale e delle per l'appunto io credo
L'esistenza di queste
Comune tensione che può nascere da presupposti diversi verso una
Dimensione spirituale della vita della vita collettiva e che e ciò che ci riunisce qui oggi pomeriggio
E ciò di cui avvertiamo una
Necessità impellente in questo momento il titolo del nostro incontro che cosa fare gli italiani oggi guardate che se si trattasse di continuare così
Una vita di relazione
Totalmente materializzata
Come è accaduto negli ultimi tempi e io adesso non voglio fare riferimento alle vicende che si stanno
Svolgendo in queste ore in Parlamento c'è ben altro cioè la crisi della nostra società e qualcosa di molto più profondo
La crisi specifica della Società italiana è un portato è una conseguenza magari
Dai dalle caratteristiche accentuate rispetto a quello che
Accade in altri Paesi magari con aspetti un po'grotteschi anzi molto grottesche quasi
Tra un mistici diciamo Marco sotto c'è una realtà profonde di crisi delle nostre società
Crisi delle nostre società che
Si qualifiche e su queste parole c'è un consenso generale che va
Al di là delle divisioni di fede di non fede che si qualifica con la parola il nichilismo
Il nichilismo e quell'atteggiamento che ritiene
Che la vita
Collettiva visto che stia operando di queste ma anche la vita individuale debba essere portata avanti devono essere condotte sulla base della forza spontanea delle cose della materialità
E ci troviamo in una situazione in cui
Con la parola nichilismo
Non intendiamo le cose a cui faceva riferimento Mizio intendiamo una cosa molto più
Molto meno filosofica
E morto e più quotidiane e cioè il fatto che le nostre esistenze e guidate oramai da una legge unica universale che si basa sull'arte sullo sviluppo materiale delle nostre società
Sviluppo tecnico da tecnica
Alimentato da l'economia l'economia che si fa finanza e che per sopravvivere ha bisogno di incrementare giorno dopo giorno il consumo di beni materiali
Ecco queste il nichilismo nichilismo non vuol dire dunque
Che ognuno fa quello che vuole penso a quello che vuole no vuol dire anzi una profonda cementificazione per così dire della della nostra vita ma legata a queste esigenze che sono
Estero né alla nostra
Coscienza e che ci viene imposto questo modello di di vita del quale non sappiamo uscire adesso io
Non voglio cascare nel
In discorsi di tipo politico parere quando si è
Manifestata la crisi finanziarie oggi con conseguenze
Economiche sociali profonde qualcuna aveva detto
Ecco una buona occasione per riflettere sul nostro modo di vivere
Mettere in discussione le categorie
Portanti della nostra esistenza
Ricominciare a riflettere su che cosa sia ma che cosa vorremmo essere
La formula un po'banale era dovremo riflettere sul nostro modello di sviluppo ma modello di sviluppo
Implica tante cose anche di tipo etico ecco se noi guardiamo come sono andati a finire le cose come stanno andando a finire le cose
Ci accorgiamo che di fronte a questa sfida che avrebbe
Potuto secondo qualcuno avrebbe offerto delle opportunità per riflettere su
Sul nostro modo di stare insieme
E
Ci siamo ridotti a che cosa
A trovare il minimo di le soluzioni per rimettere in piedi per rifare funzionare lo stesso modello di sviluppo che era entrati in crisi
Questo voglio dire è la il dominio della tecnica dell'economia e delle finanze che si basa sulle società l'acqua non è caduta quasi in desuetudine per non
Ne uscite
Sia ritegno pronunciare dal consumismo il povero Pasolini aveva denunciato questa perdita di di di di spirito nella vita collettiva ecco
Io credo che queste
Al questo tavolo forse
Rappresenta plasticamente queste
Come dire queste desiderio o queste aspirazione a un un'unione delle delle coscienze intendiamoci siamo umili ognuno rappresenta la sua coscienza ma ma rappresenta un'esigenza secondo me di tipo generale
Perché una società Michilli Istica nel senso che dicevo prima
Beh
Diamo bene è una società oltretutto senza sbocchi una società cieca è una società che divora se medesime oltre che divorare le risorse
Della natura è un Società destinate a
Avvicinarsi pericolosamente all'orlo del sull'orlo del del del burrone ecco le religioni e le Regioni delle Regioni sono delle
Riserve etiche straordinarie
Non sono le uniche riserve etiche sembrano se no non faccio la mia parte rappresentante dighe del mondo laico poi
Dico qui scherzando col qui vengo invitato come rappresentante del mondo laico poi ci sono alcuni miei amici che mi considero un baciapile
Ecco quindi e non sono la società venga evitata per queste vie ambigua posizione vada un po'bene per gli uni o male per riunire gli anti va beh comunque chiuse chiusa la parentesi
Ecco quindi esigenze di unire unire le le forze
Ma
Adesso non voglio non voglio fare la parte del
Del pessimista
Ma sono se hai laici spetta a questo questo ruolo
Questo
Trovarsi insieme e facilissimo quando ci si interroga
Come singole persone pensanti e coscienti è facilissimo
Naturalmente si ci si trova tra persone che si considerano perbene le une reale il tre
Non facciamo comunque siate ecco però diciamo quando il confronto il rapporto è
Personale è facilissimo trovarsi d'accordo
O perlomeno è facilissimo ragionare insieme
è facilissimo quello che si chiama il dialogo che per non essere un perdita di tempo
Deve sempre mirare a qualche cosa di comune quanto meno a liberale CIDA i nostri errori come minimo
Nel confronto con le opinioni altrui come massimo riuscire a convergere in qualche idea comune Progetto
Vallo comune che non era tale all'inizio del dialogo perché tanto vale semplice non è così tanto vale non me miliziano nemmeno al dialogo
So che si diceva che il dialogo serve a liberarci dei nostri errori
E quando si viene colti in fallo si è contenti
Pensate a come siamo lontani dello spirito del dialogo basterebbe
Pensare a uno solo dei confronti pubblici che si svolgono in televisione
Avete mai ricordate un caso in cui qualcuno di questi partecipanti abbia mai detto sì è vero
Mi sbagliavo hai ragione tu
è mai successo
Ecco so che avete sarebbe stato tristissimo di non avere mai trovato nessuno che lo costringeva a cambiare idea ci a procedere nella comune ricerca
Dico la cosa che possiamo chiamare il bene del bene comune o la verità naturalmente verità quella lì
Minuscola in questa terra perché non è insensato cercare la verità ma sarebbe insensato
Affermare di di averla raggiunta di possederla perché se uno possiede la verità il dialogo è impossibile sia di fronte a sé degli erranti sia di fronte se l'errore
Il il dialogo presuppone viceversa che
Non essendo insensato cercare la verità nessuno di noi però la possegga o perlomeno la possegga pienamente e questa è la premessa per urne confronto lavoro comune ora
Non neghiamo
Tutti quei miti sotto controllo
Non neghiamo che tra laici e credenti e in particolare cattolici
Questo dialogo non è tutto non è affatto facile cattolici che si presentino non come singoli non
Non come insomma Bianchi
Che per altri tutte le volte che o a che fare con lui dico sempre è un cattolico un po'sui generis
Forse per questo che è tanto facile il dialogo con lui
Ma dico il dialogo tra laici e cattolici che si presentano come diciamo uso l'espressione che per capirci come milizia cristiane sapete che c'è un
Strutture interne alla Chiesa che si chiami milizia Cristino legionari di Christie di Cristo
Ecco sì abbiamo di fronte dei legionari il dialogo lì e difficile perché i legionari sono espressione di un potere
Ecco il
Queste sarà un'idea rozza se aveva un'idea semplicistica ma io trovo che il dialogo e difficile quando di fronte a noi abbiamo dei rappresentanti di un
Potere
Il diario di libertà e responsabilità ma incompatibile con il potere confisca un
Interlocutore che si presenta come uno rappresentante di una struttura di potere ora
La storia del della Chiesa naturalmente questo discorso riferiti essenzialmente alla Chiesa cattolica non certo le Chiese evangeliche ora chiese evangeliche
Forse le circostanze storiche non le ha non l'hanno messa nelle condizioni di cedere ad alto impatto alla tentazione del potere
E quindi in
Cave almeno in Italia almeno in Italia ma per la Chiesa cattolica questione un
Dato perché che constatiamo tutti i giorni la Chiesa cattolica
Non come popolo di Cristo non come insieme dei fedeli ma come struttura come istituzione è un'istituzione del potere
Nel quarto secolo dopo Cristo si è verificato il fatto principale dell'Unione del
Del
Della fede cattolica accordi impero romano e da lì tutte nato
Commistioni alleanze lotte ma in ogni caso la Chiesa tale si è presentata nella sfera pubblica come un potere
Alleato o alternativo al potere del alle alle strutture dello Stato e questo indubbiamente
Crea delle difficoltà io credo che un dialogo produttivo voi potreste chiedermi ma dove il potere della Chiesa
Me lo chiedete
No
No perché dice ferma VP voglio solo fare un un esempio perché un fatto
Che mi ha molto colpito è uscito nel due mila otto un libro molto interessante di un
Padre gesuita che si chiama Giovanni sale in intitolato il Vaticano e la Costituzione
Ora Lisi tocca con mano che la Chiesa cattolica in certe sue manifestazioni e incerti momenti della storia si presenta con uno Stato nello Stato o qualche volta addirittura un superstato
Quando
L'assemblea costituente si è riunite per approvare la Costituzione i padri gesuiti sono stati incaricati dal Vaticano di preparare
Un progetto proprio di costituzione non di costituzione della Chiesa di Costituzione dello Stato italiano e i padri gesuiti hanno hanno elaborato tre documenti
Il primo conteneva il programma desiderabile
Da parte della Chiesa il secondo il programma medio o accettabile
E il terzo il programma infimo
Non è accettabile ma tollerabile secondo il concetto di tolleranza che viene dal mondo della Chiesa che non è il concetto di tolleranza laico i laici sono tolleranti perché pensano che ci sia un elemento di verità ci possa essere un elemento di verità anche nell'altro e si dunque un
Tolleranza
Che vede nel diverso un valore invece dura tolleranza di ambiente cattolico e la tolleranza del Mali minore cioè
Per evitare il peggio si sopporterà per il momento quello che le circostanze storiche ci offrono inattesa diciamo così di tempi migliori per poter
Ecco il terzo programma infimo
Il programma non accettabile ma tollerabile come minuscole Malom si dice ora
Io non ho tempo di dirvi che cos'è
Cinque minuti non ha tempo di
Stavo cercando né questo perdendo del tempo
Quei cinque minuti dato laica ad Adolfo che ho trovato e non perché non ecco
Questi
Questi
Questi tre documenti sotto
All'italiana sottoposti sottoposte poi all'approvazione del Papa
E che sono stati utilizzati in una trattativa riservata diciamo così con esponenti rilevanti del Assemblea costituente
Anzi poi sono stati i laici che hanno
Accolto molte parti di queste richieste
Tifoserie dei cattolici che erano più laici diciamo così di
Di tanti laici che si proclamano
Tali
Dunque allora qui in una lettera al Segreteria di Stato
Il padre Marte Gani direttore della Civiltà Cattolica che aveva un po'assunto il ruolo di coordinamento di questo lavoro preparatoria di questi documenti
Riferisce
Che al di riferisce al
Insomma qualche qualche
Autorità vaticane padre Marte Granini
Riferisce che alcuni giorni fa ha ricevuto la visita del principe don Carlo Pacelli fratello del Papa
Il quale a nome del Santo Padre la pregato di preparare in una specie di promemoria le concessioni
Che al massimo la Santa Sede potrebbe fare
Le concessioni
Ecco questa è la auto rappresentazione che la Chiesa come istituzione allora aveva disse medesime le concessioni
Ma allora qui viene davvero fuori un problema di fondo che se
La posizione della Chiesa e espressa dall'idea della concessione
Si pone un problema di democrazia
Enzo
E anche prima di tutto direi si mette in discussione la base onesta diciamo di un dialogo tra tutti noi
E e quindi a dire se se questo incontro a distanza di centocinquanta anni ha a che vedere con
La ricostituzione di un
Quindi un netto su comune che nasce naturalmente la più ampia
Libertà di coscienza religiosa nelle cose religiose ma che mobiliti le energie in vista di un
Rinnovamento qui il titolo dice
Rinascita adesso non lo so insomma va beh diciamo un fare
Fare ricominciare a fare qualche cosa credo che sia una sensazione comune che oggi in questo momento storico si pone a noi
Vecchi rottami di una generazione che si sta spegnendo e alle nuove generazioni con compito di rigenerazione del nostro Paese
Bisogna ricominciare ecco allora quest'incontro e segno piccolo segno stivaletti di queste
Esigenze avvertite da tante tanti di noi ma
Se non si ricomincerà deponendo i poteri il potere
Naturalmente
Eliminare le strutture del potere è difficilissimo ma
Già tematizzare questo argomento che le chiese possono essere chiese
Se si vuole possono essere portatrici delle parole di di Cristo delle Vangelo possono sfuggire uscire da quelle
Dilemma che il pastore ricche indicata
Strutture di potere chiese dopo ma della
Don Duma Chiesa scettico su queste pietre vive quello che ha degli erette eccetera e questa è una visione della Chiesa del del della religione cattolica imperniate sulla Chiesa autorità
Ecco se non si
Delle tende a diminuire questa quantomeno a diminuire questo aspetto
E a favorire la libertà dei cattolici
La laicità dei cattolici che continuino
A essere cattolici perché tutti noi abbiamo bisogno che i cattolici siano cattolici così così come abbiamo bisogno che gli evangelici siano evangelici cioè abbiamo bisogno che ciascuno di noi che professa una
Idea una un sistema di di valori una coscienza non rinuncino a tutto questo perché devono poterla mettere a disposizione della collettività nel suo insieme in vista di quel
Piccole bella cosa che ci attende cioè la rinascita del nostro Paese
Allora ringrazio il professor Gustavo Zagrebelsky
Devo dire che c'è dopo volentieri la parola a padre Enzo Bianchi
Con la Consob con la seguente considerazione proprio ieri mi è accaduto e mi facevano
Mi faceva pensare a questo mi facciamo pensava questo le parole di Gustavo Zagrebelsky mi è accaduto di parlare di temi di fine vita con un teologo morale cattolico
E non è la prima volta anzi la mia esperienza molto frequentemente che
Quando si parlava di questioni concrete di temi etici con teologi morale o titolo ci sistematici cattolici molto spesso ci si trova concordare supposizioni
Molto di più di quanto non ci si aspetterebbe
E ad un certo punto per sua stessa ammissione lui ha detto di sostenere delle posizioni in parte difformi da quelle della dottrina ufficiale della Chiesa
E ha lamentato il fatto è questo non è la prima volta che mi accade di sentire che
In qualche modo
C'è una difficoltà di dialogo e di comunicazione fra per esempio che fa il teologo all'interno alla Chiesa cattolica è le posizioni da certi ufficiale mi ricordo che due anni fa al nostro convegno sulla laicità Piero Coda lamentava una
Assenza dissi modalità diciamo così all'interno della
Della comunità cattolica
E questo naturalmente è un tema di discussione perché questo vuol dire che la tradizione cattolica molto più ampia di quello che
O la comunità cattolica molto più ampia variegate pluralista di quanto
Spesso i media o le posizioni ufficiali della Chiesa non diano vedere e quindi non abbiamo quindi padre Enzo Bianchi come singolo cedo volentieri la parola se vuole
Raccogliere anche qualcuna delle suggestioni che sono state fatte prima di loro grazie
Io ringrazio Dio dell'invito e sono particolarmente contento di questo confronto
Perché gli altri che sono qui a questo tavolo sono amici alcuni amici al Titti
Da quarant'anni come il pastore Paolo Ricca
Conoscenti più che amici e da quarant'anni o forse di più con Gustavo
E quindi
Questo significa anche che un cammino l'abbiamo fatto insieme e che ci ritroviamo insieme a confrontarci
Io vorrei
A partire dal tema e anche da ciò che ho ascoltato da chi è intervenuto prima di me
Offrirvi semplicemente quattro tasselli
Che si uniscono agli altri che avete già potuto annotare
Il primo
Sono convinto come Paolo Ricca che i tristi anni
Cattolici
Riformati ortodossi e poco importa
Hanno un solo debito preciso verso gli altri concittadini
Che il debito
Della fede della speranza che portano
Questo davvero
E ciò che dovrebbe essere dentro ogni tristi hanno
Oserei dire ciò
Che lo legga innanzi tutto agli altri uomini in mezzo la polis dopo la sua qualità umana che condivide con tutti gli altri uomini
Il debito unico e Gesù Cristo
Ma detto questo
Devo dire anche che questo discorso di fare gli italiani oggi
è un discorso che va precisato
E poi soprattutto siccome il cattolicesimo mi permettete di dire è un grande contenitore queste è la verità oggi almeno è veramente plurale
Ci sono tante posizioni all'interno della chiesa e attenzione non corrispondono questo sì a quelle posizione che vengono lette normalmente all'interno della società
Perché alcune posizioni molto minoritarie appaiono attrae verso i mass media molto eloquenti o quasi maggioritarie
E altre che sembrano marginali in realtà sono molto attestate io devo dire
Che leggo e credo
Come abbastanza realismo che la mia posizione sovente sentita come marginale
In realtà è una posizione che all'interno della Chiesa grande spazio raccoglie tante voci
Perché se non fosse così non avrei quell'ascolto quelle possibilità che dentro la Chiesa mi sono d'arte
La prima precisazione per noi cristiani
C'è da chi aveva e molto bene che cos'è una patria
Noi non abbiamo una patria
Come con ogni probabilità hanno il diritto e il dovere forse che lo sentono loro come gli altri uomini
Stare all'interno del DNA del cristianesimo
Un testo secondo me importante
Dell'inizio del secondo secolo la lettera di ogni etto recitava che per i cristiani ogni e terre patria e ogni patria e straniere
Io lo sapete sono un testardo cristiano che ama questo testo e che continua a ripeterlo era meditarlo
E son convinto che un cristiano non può opporsi nessuna logica di avere una patria in senso nazionalista per intenderci bene
E che veramente deve sentire tutto il mondo come parte civile
Tutto il mondo come patria anche se ha certamente dei diritti di legame ecco una terra ecco una popolazione
E più che giusto ma il legame con la terra con la popolazione non deve dar adito nere
A un sentimento di superiorità verso gli altri ma neanche un sentimento di poter fare senza agli altri
L'identità culturale di una terra di un popolo sempre in divenire
E il cristianesimo è una realtà plurale e nato giudaicocristiane subito coniugato col mondo greco e noi non riusciamo nel Nuovo Testamento a dire ciò che era ebraico e ciò che Greco
Subito dopo ha avuto l'incontro con latte la l'attività ha incontrato i popoli barbari e tutto il Medio Evo il cristianesimo frutto dei barbari
E poi avuto esiti nell'est europeo quei popoli islamici ben diversi dai nostri
E dopo la divisione del mille cinquecento c'è stata la riforma ci sono stati tanti esiti e tante cristianesimo mi venga espliciti
Il cristianesimo nasce plurale è plurale e di conseguenza il cristianesimo ripeto nel suo DNA
Il rifiuto di ogni integralismo il rifiuto di ogni Monolit ISMU il rifiuto di una identità cristallizzata che non cambia
Il cristianesimo non ha paura degli stranieri perché è uno dei nomi che i cristiani si son dati del Nuovo Testamento e di essere stranieri e pellegrini
Più volte a ricorre queste esortazioni ore prima lettera di Pietro lettera dei Giacomo lacci sedi teglia Paolina
Per coi attenzione amiamo una terra amiamo un popolo
Ma nessuna deriva di superiorità solo gli altri o di parte fa poter fare a meno degli altri e tanto meno di essere contro gli altri
Anche quando lo i cristiani facciamolo Europa permetto per dirmi qualcosa che stiamo per fare più visibilmente che l'Italia anche se va ancora fatta l'Italia
Se non vogliamo un'Europa la quale
Debba entrare d'essere con una superiorità rispetto agli altri popoli non saremmo cristiane
Io mi ricordo bellissimo quando il cristiano e grande Dell'Orco convocò alcuni teologi a Bruxelles e io fui invitato e lui disse
Dal mio punto di vista della Comunità europea
Noi abbiamo solo ragioni economiche e politiche per unirci
Chiediamo a voi cristiani di darci delle ragioni etiche
Culturali e soprattutto che ci aiutino a non fare dell'Europa una realtà economica e politica contro gli altri o senza agli altri
Mi sembra che una cosa molto importante certamente amiamo la terra lo ripeto non possiamo fare diversamente quando penso io la mia storia quando penso chiamo la mia terra
Ma poi
Come non ricordare che è del cinquantuno nella mia scuola sono arrivati i veneti del Polesine
Che ci fu l'inondazione in tutte le scuole del mio paese del Monferrato c'erano tre o quattro veneti
Che con tanta difficoltà abbiamo accolto non era così semplice all'ora io mi ricordo che si dicevano questi sono Bianchi son cattolici bestemmiano solo più di noi
Poi più tardi e sono arrivati dal sud i calabresi e siciliane
Sono arrivati i sardi
Casson cresciuto con questo tessuto che l'Italia
Che non è solo una questione di lingua di fatto pur con le difficoltà i localismi dei cui dovremmo vergognarci oggi e che significativamente hanno ammorba atto
Delle regioni e attenzione in cui io oso dire
Che la pratiche la fede cattolica sono servite a poco o hanno mostrato di non essere assolutamente capaci di fermare questi fermenti localistici
Guardate le Regioni dove prospera il localismo
Non a caso sono in quelle in cui fino a dieci anni fa la percentuale il tasso di cattolici ammessa era il più alto
Dovremmo interrogarci su questo come è stato possibile perché ci sono delle ragioni più profonde e non semplicemente delle ragioni economiche
Di un egoismo del chi sta meglio
Ma certamente
Noi dobbiamo tener conto che la storia ci ha portato ad esso euro un popolo
Più o meno dalle Alpi alla Sicilia questo popolo lo amiamo abbiamo una cultura abbiamo una terra
Ma non vogliamo assolutamente che queste identità sia chiusa
E non sia disponibile a essere modificata dalla presenza di stranieri di altre spiritualità di altre religioni di altra etiche non ci fanno paura
Non ci fanno paura e credo che questo mescolamento che avviene soprattutto da vent'anni e che per l'Italia è una novità assoluta
Sia
Se noi lo sappiamo vivere e lo sappiamo razionalizzare
Sia semplicemente portatore di una vita più piena di maggior fecondità intellettuali di maggior capacità civile
Secondo punto
Noi credo che se pensiamo a fare gli italiani o fare l'Italia dobbiamo renderci conto che la grande emergenza oggi
Davvero un'educazione delle nuove generazioni
Dico educazione come via di umanizzazione
La nostra crisi non è solo economica e politica ci illudiamo fortemente
La nostra crisi culturale è una crisi etica
Io l'ho detto più volte
Nel novantotto scrissi un articolo sulla stampa piccoli passi verso la barbarie
Nel due mila e cinque scrisse un altro articolo grandi passi verso la barbarie e quest'anno febbraio sia mobili cinese al fondo della barbarie
Perché in questi anni siamo stati autorizzati l'ho già detto altre volte a tirare fuori il peggior noi italiani che ci abitava
L'illegalità la menzogna la mancanza assolutamente di quella discrezione e di quel rispetto degli uomini delle donne e gli uni degli altri
Non possiamo non vedere tutto questo la corruzione
Per cui noi non abbiamo più facciamo difficoltà a trovare persone credibili il vero problema è che anche in questo momento di crisi
Non abbiamo persone affidabili credibili diciamo la verità e le nuove generazioni si sono distanti dalla politica
E perché non hanno la capacità di credere che qualcuno sia degno della loro fiducia
Questa è la vera emergenza che c'è
E noi dobbiamo di nuovo sgranare una drammatica di umanità
Far sì che i giovani abbiano di nuovo il senso sociale una convergenza collettiva non Donnini questi individualismo
Renato o questo nichilismo in cui intanto nulla assenso nulla val la pena occorre che ognuno pensi asse
E sia giusti e come meglio può
E può fare tutto
Tutto quello che vuole può fare purché non nuoce alla salute e purché non sia assolutamente sorpreso di essere illegale
No così non andiamo da nessuna parte
E l'Italia può essere semplicemente una comunità una polis che o davvero prende una grammatica di umanizzazione del nuovo fa e cattolici
Riformati protestanti laici tutti si mettono insieme
Perché ci sia di nuovo un cammino di convergenza sociale la possibilità di un orizzonte comune
La volontà di una qualità di convivenza migliore o altrimenti noi davvero diventiamo un luogo segnato dalla barbarie
Non solo periferico rispetto all'Europa e rispetto al cammino di civile abitazione
Terzo tassello
In tutto questo io spero che le chiese rispettino la laicità
Certamente noi oggi è una grazia sapete permettetemi di dire per me è cattolico è una grazia il fenomeno dell'immigrazione
Perché prima non Najaf noi avevamo l'unica minoranza che era quella dei valdesi la nostra storia
Quella
Degli ebrei molto più ridotta insomma sono state le due minoranze
Per cui è il cattolicesimo ha potuto sempre pensare DSR la sola identità degli italiani
E noi in fondo sappiamo com'è costata la possibilità delle Mancin per
Dell'emancipazione e del diritto di essere italiani degli ebrei e dei valdesi lo sappiamo bene
Oggi per fortuna la pluralità delle sedi è qualcosa di grandioso
E io esulto al pensare che quando con Paolo e ricca cinquant'anni fa a Torino cercavamo un dialogo per avere un ortodosso andavamo a cercare tra gli studenti greci se ce n'era uno come rappresentante dell'ortodossia
E adesso a Torino c'è solo duecento mila ortodosse
Nella fascia
è una realtà che pochi lo sanno ma io non me negli isolati in tutta la fascia torinese a soli duecento villa
Presto perché mi rallegra perché toglie alle tentazioni alle chiese di essere prepotenti
Di contare solo loro
Di non azzera a che fare col pluralismo oggettive fatto ossia costretti
Quindi le tentazioni della Chiesa di non tener conto degli altri e di non riconoscerli per la maggioranza numerica
Non è
E meno possibile
In questo senso bisogna che la laicità sia davvero affermata non solo a parole
Giovanni Paolo secondo quando del due mila cinque ha scritto la lettera la chiesa di Francia in occasione del centenario delle leggi della laicità ha scritto che la laicità la France Sen
La laicità la Frances
Era un grande dono che Dio aveva fatto la Chiesa e che tutte le chiese all'accettavano
Parole straordinarie sovente smentite nella realtà
Perché è molto difficile poi fino in fondo alla laicità
E più volte io ho denunciato come soprattutto agli inizi de di questo nuovo millennio ci siano stati tentativi di dare avvio in Italia alla religione civile
In cui in una sorte di patto la Chiesa garantiva un supplemento d'anima la società e il potere politico ricambiava condoni e privilegi alla Chiesa
La religione civile che è un'invenzione degli Stati Uniti non è possibile con la pluralità delle chiese
Ma in Italia sarebbe un disastro sarebbe la cosa più perniciosa
Perché saremmo davvero meno liberi e la Chiesa tornerebbe a una forma neo costantiniana di Sinfonia col potere politico
Su questo noi dobbiamo vigilare
Ultimo tassello
L'ho scritto anche questo più volte quelli che lo conoscono diranno che questa sera faccio una sintesi dei miei vari interventi è vero ma è così non potevo dirà altro
Il problema dell'etica
Noi oggi abbiamo una situazione
In cui si contrappongono un'etica cattolica
E tante ittiche non c'è una sull'altra non possiamo neanche dire che c'è un'etica laica lo ricordava Zagrebelski in realtà i laici non hanno una posizione di etica sono tante
E noi oggi come io avevo previsto
Abbiamo davvero uno scontro di cultura sui temi etici
Non avremo e non abbiamo uno scontro tra Oriente Occidente tra Islam e Cristianesimo stiamo porre tranquilli nessuno scontro
Ma io scrissi già allora nel novanta sei che temevo uno scontro non trovi ente occidente ma nelle nostre terre
Tra virgolette nelle nostre patrie
Soprattutto a livello diretti
E oggi noi siamo in una situazione che è diventata difficile tra laici e cattolici
Vent'anni fa c'era molto più dialogo ascolto e confronto oggi le posizioni sono in tour rinite
Da parte cattolica alcune volte non si riconosce i laici una capacità ittica
Si dice citando Dostoevskij ha torto se Dio non c'è tutto il possibile
La storia schiera più intelligente di quelli che lo citano credetemi perché hanno detto solo una frase la usano come vogliono ma non hanno mai letto un libro daccapo a fondo di vasta Yevski
In cui si dice no se non c'è Dio non c'è morale non c'è il principio è lei questi cattolici o questi ecclesiastici
In realtà offenda del cristianesimo perché essa è una cosa che il cristianesimo ha sempre detto che ogni uomo
Essendo a immagine e somiglianza di Dio ogni uomo cristiano no credente no è capace di morale e KG buoni e capaci somali
Ha la coscienza e la chiesa cattolica ha sempre detto che la conoscenza e l'ultimo giudice l'ultimo
Ricordatevi che banche Benedetto sedicesimo proprio un anno fa
Ha ripetuto che la coscienza di un cattolico qualora fosse in contrasto col papà il cattolico deve obbedire alla coscienza e non al Papa
Ricordava che Newman diceva quando mi trovo in difficoltà col papà brindò al Papa cince inc ma seguo la mia coscienza
Può estrae il cattolicesimo come viene detto che poi sia praticato un altro problema perché ogni volta che c'è la tentazione
Lo so anch'io che accanto
Però
Per l'etica indubbiamente per i cristiani abbiamo delle ispirazioni
Che ci vengono dal Vangelo che cosa fare dunque primo
All'interno della Chiesa queste ispirazioni siano vagliate studiate ci sia un discernimento ci sia un confronto all'interno della Chiesa e con gli altri cristiani non cattolici
In questo momento la voragine più grande tra cristiani la sapete e tra cattolici e ortodossi da una parte riformati dall'altra sui temi etici
Sia molto più vicini sui temi di fede che non sui temi etici masse sui temi di fede da quarant'anni facciamo dei conti cammini comuni e un confronto
Tu hai mai sentito Paolo che si faccia un confronto su un tema etico tra cattolici ed evangelici allora significa che non vogliamo sentirci su quel terreno
Invece bisognerà che i cristiani imparano a confrontarsi sui terreni etici per verificare insieme l'ispirazione del Vangelo
Secondo passo bisogna ascoltare tutti gli uomini o a un mini e donne credenti e non credenti cercare di capire con loro
Quali sono le vie etiche soprattutto quando lo Stato deve legiferare e lo Stato non può non legiferare
Se lo Stato desidera legiferare occorre che noi sentiamo con gli altri uomini pecche impariamo a dire la nostra vecchia che è etica in termini antropologici non dogmatici non teologici perché gli uomini non ci capiscono
E in quel caso ci dicono siete dei talebani e ci hanno ragione
Terzo punto che quando comunque
I cristiani hanno avuto un accordo un'ispirazione sulla posizione etica
Non devono imporrà alla società
Perché ciò che fa parte dell'etica cristiana non deve diventare delitto il peccato una cosa il delitto secondo la legge è un'altra cosa
è un cristiano non può pretendere che ciò che per lui è peccato diventi delitto nella legge dello Stato sarebbe veramente
Qualcosa che offende
La libertà degli uomini in quel caso e cristiani sappiano che sovente non possono ottenere il bene maggiore ma il bene minore
E che alcune volte lo Stato si ferma a legiferare il bene minore
Tutto questo sia lasciato al gioco democratico
Il gioco democratico ha solo il criterio di maggioranza per ora sappiamo tutti che è un criterio limitato ambiguo ma non ne abbiamo altre migliori
Quindi cristiani cattolici lascino al gioco della maggioranza
Di stabilire
Il bene minore non sempre il bene maggiore o che vogliono loro così salvano la democrazia
Così facciamo una polis insieme credenti e non credenti cattolici e altri cristiani altrimenti andiamo sempre di più verso la barbarie
Ringrazio Enzo Bianchi per il suo ricco appassionato intervento educazione delle nuove generazioni laicità problemi etici cedo la parola su questi temi
A Domenico Maselli
A dire la verità questo punto dovrei dire
Siamo d'accordo andiamo a casa
Perché e molte delle cose dette da ognuno dei tre che mi ha preceduto Mitrotta rapidamente quasi tutte mi trovano assolutamente d'accordo
Ma allora tenterò di fare qualche cosa di diverso per giustificare il viaggio più che altro
Ecco io vorrei prima di tutto portarvi a pensare come già gli altri hanno fatto
Alla situazione dell'Italia oggi
Accento cinquant'anni dall'unificazione d'Italia
Quando penso agli italiani di oggi è l'Italia di oggi
Il quadro è desolante
Quando penso a padri
Che invitano le filiere
A trovare delle scorciatoie pur di apparire di diventare qualcuno nella società
Quando penso a dei padri
Che invitano visivi
Ad Hopa Rossi e quindi drogarsi
Per diventare dei bravi calciatori che sono importanti nella società
Penso a cose gravissime
Cari miei
Penso a un momento di
Esasperata solitudine
Degli uomini e delle donne di questo Paese
E come sempre quando si è in solitudine
Cosa si fa
Si segue la corrente
Qualcuno che il sintetiche ma di uomini
Gesù di Nazareth
Un giorno guardandoli turbe stanche
E s'finite
Lecco come te corre che non hanno Pastore
Eh beh compassione per loro
Turbe
Che diventano
Spini che
E stanche
Sta anche di una vita inutile
Sta anche
Di
Nona vere dei
Delle mete
Stanche di non sapere dove andare
Il populismo
Che è stato uno dei mali dei nostri secoli
Insieme alle dittature al nichilismo
Il populismo cosa è
Se noi
Turbe che non hanno pastore seguono il primo mercenario che arriva
E che si trovano perciò in una situazione grave personali senza valori
Siamo a cento cinquant'anni dalla Costituzione dello Stato italiano
Come erano le cose centocinquanta anni fa
Non erano molto diverso e amici miei
Quando l'Italia fu fatta
Dopo un mille trecento anni
Che non esisteva unità d'Italia
Tappe a pensarci dal cinquecentosessantotto al mille ottocento sessantuno si tratta di un bel po'di anni no
Si sapeva che non esisteva in realtà
Una unità vera di coesione degli italiani e dove trovarla questa coesione
Massimo D'Azeglio coniò la frase l'Italia è fatta bisogna fare gli italiani
Ecco noi siamo qui insieme e questa è una cosa bellissima
Oggi
Ma io vorrei anche tener conto del fatto che qui
Ci sono gli evangelici anche
E questi evangelici
Ricordano
Che
Il mondo evangelico è stata una delle componenti
Che ha portato l'Italia a diventare
Una nazione
Una parte
Gli interessi e degli evangelici per l'Italia
Comincerà
Nel mille ottocento a otto
Sono quelli della Società biblica britannica e fuori schiera
E questo credo
Che il mio caro fratello Bianchi mi darà ragione
Forse l'unico merito vero degli evangelici nel secolo scorso
Avere portato in Italia
La Bibbia
Contro gli Stati Uniti pure unitari che mettevano ancora in prigione per quindici anni una persona perché aveva letto col marito la Bibbia
Ciò nonostante
Nel mille ottocento quattro cominciano Società biblica nel mille ottocentotto
La Società biblica traduce quella di via del Diodati che abbiamo porta quella Bibbia del Diodati di nazione Lucchese
Che
Venne portata i tradotta
Con tanta difficoltà
Portata da quelli che si chiamavano col portatori dal francese
Portata da persone che molto spesso andavano in prigione e c'è una cosa divertente per noi evangelici
Divertente è molto importante
Qui esistono due categorie di evangelici come esistevano Milletti duecento cinquant'anni fa
I valdesi
Eredi di un fiero popolo piccolissimo che stava sulle o al Picozzi e nel ghetto e gli altri che avevano trovato il mondo evangelico come mondo della libertà
Cercando la libertà politica avevano trovato la libertà civile
E la libertà religiosa
Questo era il Mazzarella
Questo era che poi è stato per tanti anni deputato
Questo era
Il Rossetti questo erano i vari
E Van generici che ardeva Guicciardini se pensate che durante il fascismo per trovare una formula di risposta a una situazione come quella italiana
Subito dopo i Patti lateranensi e ciò che significavano
Un nobile cattolico Stefano Jacini scrisse la vita
Di un evangelico dell'Ottocento Piero Guicciardini
Quel libero è un libro particolare
Perché le ricerche le fece il giovanissimo storico evangelico Giorgio Spini
E le bozze
Le corresse
O in una
Un bibliotecario io Vella vaticana
Tale Alcide De Gasperi
Pensate il senso di questa ricerca comune per la libertà della patria all'ora
In quel momento Alcide De Gasperi Giorgio Spini Stefano Jacini
Ecco centocinquant'anni fa
C'è una cosa divertente per me
La Società biblica si occupa dell'Italia dal mille ottocentotto
Ma nel mille ottocento quattordici
Appena finito lo Stato napoleonico
Un inglese va nelle valli valdesi
E le valli valdesi sono ridotte
Allora avere nemmeno più la Libia
Le poche Bibbie che c'erano le dividevano a pezzi quando si sposavano perché non avrebbe per far vedere che cosa sarebbe stata la Bibbia
Ebbene
Mille ottocento quattordici
Che Tomassi INPS
Va
A Torre pellicce il pastore di Torre pellicce
Gli accordi
E immediata Pietro Berto
E l'anno dopo rischi tre mesi dopo riceve una lettera perché voi valdesi non fate una società biblica
La prima Società biblica italiana l'hanno fatta i valdesi senza soldi che non sapevano come fare
Perché Pietro Berthe capi subito che era necessario partire di lì partire dalla parola di Dio
Partire da un libro che veniva da i secoli
E il popolo valdese si ritrovò Patrick patria come diceva giustamente
Ricca
Si ritrovano per merito di Berto prima molto prima che per l'effimera effimero arrivo degli eventi degli evangelisti svizzeri
Gli evangelisti svizzeri trovarono due chiese la Chiesa nitore pellicce
E la chiesa di San Giovanni che erano già
Piene di nebbie
Perché i soldi cominciano a uscire doppiare uno e si arrivò poi ha un rapporto costante con l'Inghilterra che portò al bene qui il quale andò a casa di chi a casa Di Pietro Berto
Che portò alla nascita dell'ospedale che portò alla nascita
Dei un mondo evangelico e che cosa si sentirà non dire i valdesi di allora
O sarete Vangeli senatori o non sarete nulla
E si vide aprire l'Italia
Come il luogo in cui portare una speranza
Giustamente gli italiani non divennero evangelici
Ma la Bibbia penetrò
In tutte le città in tutti i Paesi
E mio maestro
Chabod no croce
Faceva vedere nella sua biblioteca tutte le Bibbie portate a pesca se errori Paesi Lino dell'Abruzzo
E questo fece nascere in Italia una delle radici della nostra laicità pensante
Di questo essere credente e nello stesso tempo laico
Le radici di che permisero all'Italia di diventare finalmente quella nazione che non era
Che permisero per esempio al mondo evangelico scusate tirò a chiudere
Al mondo evangelico di partecipare al secondo Risorgimento
E a oggi con quello che ho detto prima siamo chiamati secondo me
A un terzo Risorgimento
E il bello è che oggi non siamo più non sono più i pochi valdesi
I pochi evangelici convertiti
Ma siamo cattolici evangelici
Che essendo intorno e anche laici
Che sentono di nuovo il valore
Di
Una conoscenza e di una parola che arriva entro le conoscenze e che poi porta la coscienza affini a confrontarsi
Ecco da questo punto di vista l'essere insieme oggi è per me è la speranza che il nuovo Risorgimento sia vicino
Il Risorgimento delle conoscenze il Risorgimento della nostra patria che ha bisogno di risorgere in questo momento
E allora c'è una parola
Che è molto bella
Di nuovo di Gesù
Gesù dicesse persevera atte
Nella mia parola
Si persevera te nella mia parola conoscerete la verità
E la verità vi farà liberi
La sua parola era una parola che diceva di rispettare di amare il Samaritano cioè il diverso
La sua parola era una parola che si rivolgeva a tutti
Quelli che erano maltrattati nella società
La sua parola era una parola che parla a tutte le coscienze anche quelle del ricco Zaccheo
Tutti
Se siamo in qualche modo poveri
Riceviamo questo messaggio
E lo riceviamo anche oggi
Certo
è necessaria una cammino politico
Lei prima necessario che ritroviamo una scuola che sia veramente scuola
I fratelli cattolici laici e protestanti
Che essa fanno gli insegnanti sappiano la responsabilità che hanno
E aiutiamoli perché sono soliti
Abbiamo bisogno di una giustizia che sia veramente giustizia
E gli amici che sono impegnati e la giustizia sappiano che non sono soli
Abbiamo bisogno
Di rinunciare all'esse alla vere per lei essere
All'apparire per essere
E per noi cristiani la parola è
Se il figlio vi fa liberi
La verità vi renderà liberi
Diceva
Zagrebelsky
Una verità con la minuscola sì attenzione a pensare solo alla verità con la maiuscola
La verità con la minuscola vuol dire intensi tutto la sincerità
Il nome Intini ci più
L'essere veramente liberi
Liberi dei condizionamenti
Se il figlio vi farà liberi sarete veramente liberi
Sì è vero ha ragione
Bianchi ha perfettamente ragione che la nostra patria eccetera
Però non di re dimenticate mai
Che Paolo davanti al sinedrio
Quando aveva detto pareti scialba ATA al sommo sacerdote si corresse immediatamente
Perché tu rispetterà il capo del tuo popolo
Il mio popolo
E ancora
Anche il popolo italiano
Questa terra che ha visto tante cose importanti questa terra che mescolata fin dalle origini se ci pensate
è una terra di mescolanza
Greci e Fenici
Celti e Germania
Tutti siamo stati qui
E tutti siamo diventati speriamo una sola nazione
Grazie
Allora io devo dire che
La mia capacità mentale largamente insufficiente per ricondurre ad unità c'è la varietà di temi che sono stati affrontati dai nostri interlocutori
Provo a buttarle lì due o tre che mi sembra che bene o male abbiano percorso tutti gli interventi e poi su questi ho su qualche
Suggestione che i relatori invece hanno colto negli interventi degli altri chiedo a ciascuno di loro nello stesso ordine con cui
Abbiamo fatto il primo giro interventi
Di parlare per un breve lasso di tempo che si aggira fra i tre i cinque minuti poi
Dovremmo temo lasciare la sala quindi c'è ancora spazio per un piccolo intervento di ciascuno di loro a me sembra che le questioni forti che siano emerse che sono emersi nel corso della serata sono
Da un lato la questione della laicità
E del ruolo delle chiese dei cristiani nella costruzione di un'identità civile
Ma ancor più
Un tema che che forse fa da sottofondo gli interventi di tutti i relatori che il tema
Di un rinnovamento civile di una crescita spirituale in qualche modo quello che sagre Beschi
Chiamava nichilismo e che in qualche misura richiede una rinnovata presa di coscienza a ciò si connette il tema
Della scuola o dell'educazione delle nuove generazioni in qualche modo la questione del fare gli italiani oggi da questo punto di vista è più attuale che mai a questo aggiungerei anche
Quello che ha sottolineato padre Enzo Bianchi in conclusione cioè
Il problema etico
Io credo che non ci si dovrebbe dimenticare che oggi
In Italia principalmente in Italia ma non solo è vero che c'è uno scontro su temi etici fondamentali o comunque una difficoltà di dialogo su temi etici fondamentali
All'interno al mondo cristiano ed è vero che la polarità
Sempre più che si sta creando una polarità cattolici ortodossi da un lato ma anche tutto il mondo evangelica alle
D'oltre manica diciamo così e
Mondo riformato ma è anche vero che in Italia sui temi etici c'è una difficoltà crescente di produrre una sintesi politica credibile aver pare che su molte questioni
Sia Stato
Ostico in passato e lo diventerà ancora più nel futuro se in qualche modo non si crea un ring una rinnovata capacità di dialogo una rinnovata coscienza civile risolvere delle questioni etiche fondamentali
Se non accolti o di maggioranza o attraverso un'azione di tipo giurisdizionale ma non di tipo politico quindi su questo
Che è quello che io in qualche modo su questi temi e quello che io in qualche modo colto come elemento
Unificante degli interventi di tutti i relatori chiedo a loro di fare un nuovo veloce intervento e cedo la parola Paolo Ricca
Ma
Diciamo che
Appunto sostanzialmente siamo d'accordo il problema che in Italia
Il dialogo
Avviene tra
Come diceva adesso Zagrebelsky avviene tra le persone
Ma
Quando si tratta di
Appunto di istituzioni comunque concepite Ciardi collettivi il che esprimono una pluralità
Di soggetti lì effettivamente il dialogo è molto più arduo molto più difficile praticamente non esiste
Questo lo vediamo molto bene nella nel rapporto tra le chiese
Perché in Italia benché sia stato richiesto tante volte da più parti anche
Da parte cattolica
In ad esempio sulle questioni etiche io stesso ho sempre auspicato che le chiese prima di pronunciarsi su un tema
Diciamo all'ordine del giorno
Si consultino cioè che ci sia un tavolo in cui sia possibile incontrarci farla sì
E derive
Dove su un determinato tema prendiamo e la questione del fine vita ad esempio dove le chiese possono dire alcune cose insieme
Cioè possono essere d'accordo nell'affermare certe cose
Su altri punti dello stesso la questione invece hanno opinioni diverse sarebbe un grande esempio proprio per l'opinione pubblica
Che delle chiese
Si mettono intorno a un tavolo parlano discutono
Dicono fino qui possiamo parlare insieme da qui in avanti su questo punto su questo è un punto abbiamo
Pareri diversi un parere a questo l'altro pare quest'altro sarebbe un uno uno un modello un vero e proprio modello
Per la discussione pubblica delle cose ma questo tavolo non c'è
Questo è il punto e quindi non c'è neanche il dialogo e quindi anche essere noi oggi sci consideriamo tutti ecumenici eccetera eccetera
In realtà siamo ancora a livello del monologo
Nel senso che ogni chiesa ragiona con se stessa si fa i suoi discorsi
Lì esprime senza neanche sognare Rossi di consultarsi con le altre questo vale
Per i rapporti tra le Chiese vale anche naturalmente per i rapporti con le forze laiche ad esempio pone la loro diversità che che
Perché qui che ci sono quindi
è quello che voglio dire con il che
La la prospettiva
Di di di fare gli italiani diciamo o contribuire
A questo attraverso appunto
Il dialogo
Tanto più se il dialogo come abbiamo sentito
Nel correggere il pompiere ovest
Quindi questo è possibile soltanto se si
Crea un tavolo intorno al cui ci si siede ma affinché questo non accade purtroppo continueremo
A
Fare dei monologhi che non
Aiutano in fin dei conti nessuno e soprattutto
Non aiutano quella crescita per la coscienza civile e morale
Di cui parlava anche Enzo bianche su cui siamo
Perfettamente d'accordo ad esempio che l'opposizione dei cristiani in una società pluralista non deve essere dominante non deve essere imposto
Tutte queste cose le crediamo nel confessiamo le pratichiamo però
In questa questo isolamento che contraddice invece
La civiltà del dialogo di cui
Ci vantiamo
Gustavo Zagrebelsky
Sì
Tre minuti perché dobbiamo
Da
Almeno insomma va dovendo necessariamente tre scegliere qualche
Tema purtroppo questi incontri lascia sempre il Colle l'amaro in bocca e si vorrebbe per terra
Approfondire ma
Vorrei fare una considerazione su
L'osservazione finali e di
Di Enzo Bianchi
Quando dice che il conflitto sui temi etici oggi
Davanti agli occhi di tutti del
Più aspro di quanto non fosse non forse impacciato intanto qui potremmo dire
Il conflitto è e così evidente perché gli interrogativi etici sono anche aumentati in conseguenza di quello che era accennavo prima dello
Dello sviluppo della tecnologia oggi applicata Zanon
Faccende che riguardano la stessa essenza dell'essere umano insomma luogo ci rivolge assieme decimo come oggetto di manipolazione per la prima volta nella storia dell'umanità
E questo vale anche per la natura che non è più un una madre amorevole che ci sostiene
Indipendentemente da tutte le nostre malefatte oggi siamo noi a doverci occupare
Di nostra madre natura ecco sono veramente dei cambi epocali quindi diciamo non è sorprendente che i conflitti etici oggi siano più acuti di quanto non fossero in passato
Poi Enzo Bianchi
Aggiungere queste considerazione che l'etica la coscienza vale più del Papa
Benissimo però poi un po'ironicamente dice
Come sia praticate queste regole e un'altra questione
Le tentazioni ci sono almeno e sono forti ecco qui
Se queste questioni che io tutte le volte che strette di prova di queste tre questioni voglio voglio porre
E come si concilia mia i discorsi etici con l'esistenza di una struttura di porterei di potere queste il punto il veleno che cambia le carte in tavola
Non ci fosse una strutture di potere il dialogo e sarebbe apertissimo e non ci sarebbe nessuna
Diciamo ipotetica
Di potere nella gestione e nella trattazione di questioni etiche cose che viceversa e ciò che accademici a Malta il mio auspicio è che che il mondo cattolico dove questo problema ed è maggiormente avvertibile si comporti progressivamente nella direzione di quelli scusate queste espressioni entrati un po'nel l'uso volgare da cattolici adulti cioè nell'indicazione del Concilio Vaticano II quando quando una celebre dichiarazione del
Non mi ricordo quale fosse va beh insomma io sono laico posso anche nel dimenticarmene queste cose
Al dove si dice i laici impegnati ingresso Ciaraldi
Non ne oggi no no no Gino congiuntiva esorta attivo richiamare l'autorità della Chiesa a sostegno delle proprie posizioni ma naturalmente questa affermazione
Ha poi il rovescio cioè la Chiesa a quel punto non impegna in RAI sociali la coscienza dei dei dei cattolici ecco questo
Però il punto mio quello forse più
Più difficile del del del del districare e questo le le questioni etiche
Le risolviamo attraverso richiama dogmi a verità
O le questioni etiche non hanno invece a che vedere non Coin dogmi e con la verità ma con
La carità la carità e la comparazione
Una ma
Non è Scurati rimane
Una distinzione vi ringrazio dell'applauso perché un alla distinzione
Ma ed è vero tutte un'altra prospettiva fino a quando si affrontano queste questioni prendete il caso del del suicidio o della morte procurata in caso di sofferenze
Terminali insieme ragioniamo in termini dogmatici
Del genere
La vita e questa cosa qua la vita viene da dire di ha dato e dia tolto e dall'altra parte altrettante dogmaticamente si dice no la lite così Amia
Nessun dialogo è possibile
Se si guardano le situazioni concrete e si vede la sofferenza insopportabile una persona che lucidamente dice non ha più su
Prospettive per favore fatemi venire meno questo tormento e ci sono state anche delle descrizioni
Allucinanti di situazioni di questo genere dove poi il medico o alla dottoressa
Ispirandosi a certe posizioni della Chiesa
Dice no io non posso staccare la spina anche se tutti sono d'
Ecco
Si capisce che non è quello il modo per affrontare la questione così come non è neanche modo di affrontare la questione quello di dire la di e di ciascuno di noi sovrane a mente senza limitazioni di nessun genere perché si ci si scontra con
Diversi foce opposti problemi altrettante da risolvere eticamente l'etica
Ha una caratteristica almeno dal mio punto di vista
Che non si può formalizzare in leggi generali e astratte
Perché coinvolgono
Partecipazione
Emotiva
Coinvolgimento nostro nel problema altrui e tutto ciò si risolve i in relazione ai casi col sulla base della legge della carità ecco io vorrei dire questo
Sì è stato richiamato il tema del testamento biologico
Lì si vogliono fare delle casistiche nella legge che
In discussione si vuole burocratizzare sta facendo e con dichiarazione danno al taglio che devono essere
Rinnovati io io penso che siccome questo argomento non ci riguarda oggi ma
Sappiamo bene che si può riguardare io farei un testamento biologico
Che termine orrendo insomma comunque dette lei le le mie volontà in queste materie dicendo semplicemente
Chi mi vuol bene
Mia moglie supponiamo sperando che mi voglio ancora bene in quel momento mia moglie quando mi trovassi in quelle condizioni appunto Cocco situazione irreversibile dolore decida per me fine
Questo è il modo etico
Do l'altro il Giurì decisivo l'altro è un modo sbagliato fuorvianti e di affrontare questioni che avrebbero bisogno di altre mentalità
Ma io
Ho già detto molto prima e non vorrei aggiungere nulla
Voglio solo dire
E sono una persona ruvida io non sono una persona tanto facile
Però che il nostro confronto stasera
è stato un confronto devo dire non sempre accade io cerco sempre che sia come questa sera
Ma un confronto vero
Attento rispettoso ci siamo ascoltati
E questo mi sembra che sia una promessa e sia qualcosa di veramente molto buono
Non dico che fossimo d'accordo su tutto
Però la convergenza c'è stata anche su questo ultimo intervento appena fatto di Gustavo
Ma credo che anch'io da cattolico condivido pienamente
Non son convinto che sia necessario un testamento biologico
Come i rischi di una giù ridi una una burocratizzazione
E un giuridica assumo che poi impedisce perché in quei casi credo che occorra la carità come diceva lui la compassione ma anche il buonsenso
Occorre che ci sia eventualmente il concorso
Di chi sì proprio in quella situazione
Di quelli che stanno attorno e lo amano parenti o non parenti
E volta per volta bisognerà pigliarsi la responsabilità
Ma all'interno di qualcosa che non dovesse avere sovraccaricato da una casistica che veramente mortifica nella tradizione cristiana io lo dico sempre
Noi abbiamo tutta una serie di quelli che i cattolici fanno Santi Paolo
Che giunti alla fine della vita penso al patriarca TERNA agro RAS
Quando i medici gli hanno detto che non c'era più nulla da fare peraltro si era rotto solo un femore
Ma
A ottantasei anni in quelle condizioni trent'anni fa non c'era molto da fare a Istanbul
E lui ha detto lasciatemi solo in sostanza non date mi più da mangiare mi basta avere l'Eucaristia vicina e se n'è andato così
Perché non si può imporre a uno assolutamente di vivere e di soffrire non gli abbiamo purtroppo ancora poca cultura del dolore
Per assicuro anche nelle nostre strutture anche qui a Torino ve lo dico per esperienza
Per esperienza diretta la mancanza di una cultura del dolore la mancanza di un aiuto perché il dolore possa passare si intervenga in tutti i modi
Perché da una lato magari in qualcuno c'è ancora ma il dolore non lo possiamo impedire dall'altro non c'è il rispetto del malato
Queste sono le situazioni davvero che mostrano la poca carità o il poco amore e la barbarie anche in questo
Per cui son d'accordo
Anche con lui su questo tema e da cattolico non da un particolare cattolico
Perché credo che noi cristiani sappiamo che la prima cosa per un malato essere al suo servizio
Essere piegati su di lui e neanche fare noi proiezioni Sordello voi
Ma a cercare il più possibile
Di fare secondo i suoi desideri e la sua volontà perché questo ogni persona
Ce l'ha come diritto altrimenti noi finiamo in situazioni che sono davvero dei non rispetta o dalla coscienza dell'altro
E che aumentar non soltanto il dolore quindi io vi dico la gioia stasera
Di un incontro di un confronto pacifico
Prova
Cristiani certamente è facile per me Paolo Ricca il il professor Maselli ci conosciamo da quarant'anni
Abbiamo sempre cercato un ascolto reciproco c'è una grande stima che io nei loro confronti come uomini di fede l'ho sempre detto
E con Gustavo che credo che un uomo che insegna a tutti come si può costruire una polis
Con una posizione non religiosa ma nella quale c'è la volontà di servire per gli uomini e dare loro una convivenza
Più umana più ricca oserei dire di ciò che fanno gli uomini io devo dire grazie di questo confronto bus
Anch'io dico grazie di questo confronto di questo tono
E scusate minima
Il dente e la lingua batte dove il dente duole
In questo Paese
Non c'è ancora
Un'autentica libertà religiosa
Il rischia di non esserci soprattutto per chi arriva da fuori
Tutto il burocratismo crea modo che nelle intese funzionano
Ci sono ben sette di vero asse posizioni davanti allo Stato delle varie religioni
Mentre il cittadino avrebbe diritto alla piena libertà di coscienza
Perciò
Prego tutti voi di continuare ad insistere
Perché queste cose siano fatte per esempio perché in questo momento le intese che sono alla Camera siano
Portate alla fine e quelle che sono al Senato siano portate alla Camera grazie
Allora
Io
Io ringrazio doveri Tomaselli Gustavo Zagrebelski Paolo Ricca Enzo Bianchi gli enti organizzatori tutti voi per questa splendida giornata buona serata
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