Radio Carcere: informazione su giustizia penale e detenzione

Una questione di prepotente urgenza sul piano costituzionale e civile una realtà che ci umilia in Europa
E ci allarma per la sofferenza quotidiana fino all'impulso a togliersi la vita
In migliaia di esseri umani chiusi in carceri che definire sovraffollate quasi il mio femminismo
Una volta quello italiano il tribunale
Cinque Codice di procedura penale
Italiane
Corte d'Appello di Palermo seconda soluzione
Data cinque aprile mille novecento
Buonasera buonasera e ben trovati all'ascolto di Radio Carcere da parte di Riccardo Arena questa sera ci occuperemo di diversi temi primo primo fra tutti
La lotta non violenta per l'amnistia e per la giustizia il tema che affronteremo tra poco insieme a Marco Pannella che ci dovrebbe raggiungere più tardi propone gli studi di radio radicale per intervenire a radio carcere ma prima
Li vogliamo raccontare una una delle tantissime discende una dei tantissime storie che certificano il collasso in cui versa il processo penale e il sistema detentivo
Soli che dovete conoscere per capire il grado dell'emergenza che stiamo vivendo nel mondo della giustizia vi vogliamo raccontare una delle tante vicende di ordinare ingiustizia che dimostrano quanto sia necessaria sia l'amnistia che l'indulto chiama riforma sistematica del processo penale del sistema delle pene
Quella che tra poco ascolterete la voce di Alessandro che una mattina non si è alzato
Per andare al lavoro ma che si è alzato perché svegliato dagli agenti che lo dovevano arrestare Alessandro senza che se lo potesse immaginare all'improvviso
è stato portato nel carcere romano di Regina Coeli dove è rimasto per cinque mesi inattesa di giudizio per cinque mesi in attesa di giudizio sottoposto a misura cautelare
Alessandro è una delle quattordicimila quattordici mila persone detenute uno dei tantissimi presunti non colpevoli che in carcere attendono per mesi e mesi un primo giudizio
Ma non solo
Alessandro è uno dei mille duecento detenuti del carcere di Regina Coeli di Roma detenuti costretti a vivere in condizioni illegali all'interno pensato un po'di un convento del mille seicento
Detenuti costretti a vivere in celle sporche sovraffollate e costretti a dormire per terra sopra vecchie coperte così detenuti costretti a dormire per terra sopra vecchie coperte
Già Regina Coeli un antico convento trasformato in carcere che non solo degradato e fatiscente
Ma che anche molto caro pensate pensate ogni anno solo per mantenere solo per mantenere il carcere di Regina Coeli ovvero solo per mantenere
Quel degrado si spendono ogni anno undici milioni di euro undici milioni di Euro per mantenere nel centro di Roma il degrado
Però però attenzione al di là della degradate realtà del carcere di Regina Coeli la vicenda di Alessandro deve far riflettere sull'uso o meglio sull'abuso della misura cautelare in carcere ovvero la detenzione prima del processo prima della condanna
Un tema questo
Che rappresenta uno dei nodi cruciali della crisi in cui versa
Il processo penale che ha ricadute gravissime sul sistema detentivo anzi si potrebbe dire che l'eccessivo ricorso alla misura cautelare in carcere che si registra il nostro Paese
è la prima manifestazione della crisi in cui versa
Il processo penale la giustizia penale nel nostro Paese un processo penale dove il giudizio il dibattimento davanti al giudice
Da fase centrale si è tramutata in una fase
Eventuale e dagli epilogo di incerti
Questa è la voce di Alessandro questa è la sua storia una storia di ordinaria ingiustizia
Alessandro Tess è una delle tante persone che hanno subito la misura cautelare in carcere vero loro subito
Tusa è stato arrestato nel maggio del due mila undici
Per una indagine che partite nel due mila otto è vero sosta dà retta da maggio due mila undici
L'indagine è partita male ad aprile due mila otto abili nel due mila otto indagini di cui chiaramente tu non sapevi nulla no non sapevo nulla quei sono stati dietro hanno guardato hanno totali dietro di me un anno e mezzo e io
Inconsapevole di aver fatto un reato paesani tranquillo insomma sentire unifico tutte le mattine mi ottavo bello tranquillo salutò la mia famiglia e non è un lavoro andavo in cantiere pomeriggio quando finivo
Portavo al bar dagli amici finito il bar degli amici se era possibile
Andare al bar dello avveniva calda quei bambini famiglia moglie pesa tutte ricorderà o mia normale e semplice ecco eppure la mattina del trenta maggio due mila undici perché il caro Riccardo la mattina del trenta maggio due mila undici all'alba prestissimo sono venuti a bussare a Catania hanno detto chi erano io avverto tranquillamente alla porta
Con la scusa di una replica perquisizione invece mi hanno portato via
Tra l'altro tutti quando ho sentito bussa alla porta così presso pensa temevi fosse vera o sicuramente ho detto sicuramente mia madre tanto poco bene
Scelto il marito di mia madre per avvertirmi
Di un qualcosa io andavo serenamente aveva Woerth primo pensiero è stato detto magari Roberto prima i genitori che abbiano il piano di sopra non ti aspettavi la Guardia di Finanza che arrivata a casa tua no ecco per sono entrati
Alla mattina alle cinque quand'è insomma sono entrati ti hanno fatto subito una perquisizione subito la perquisizione hanno guardato causando gli attori i documenti a me a mia moglie hanno dichiarato che erano i bambini
Io ho detto che erano i miei figli hanno chiesto le danno di atto dovuto
Hanno fatto una perquisizione tuttavia
Sommaria perché vi hanno urinato hanno fatto però sempre diciamo regolari dal con l'educazione
E poi dopo ma l'ho detto da chiamare l'avvocato ecco perché anche perché tu sei una persona incensurata e come tale non ai terzi non è dimestichezza con gli avvocati penalisti quest'organo esercitare quell'ora voler i penalisti non ho mai fatto reato niente
Boh soltanto questa quota del due mila otto che talvolta verso le Regioni delle quote delle modi
Ecco un'indagine che si è svolta nel peggiore dei modi anche perché tutta quella mattina del trenta maggio del due mila e undici
Vieni sottoposto a a misura cautelare in carcere beni portato nel vecchio carcere romano di Regina Coeli Icaro Riccardo vengo portato nel vecchio carcere romano di Regina Coeli verso un'ora di pranzo dove praticamente che rimane per quanto tempo rimango per circa cinque metri Alessandro Turra essi cinque mesi nel carcere di Regina Coeli inattesi giudizio e caro Riccardo rimango cinque minuti in attesa di giudizio del parco
Fatiscente carcere di Regina Coeli pur essendo incensurato pure essendo incensurato
Tra poco tra l'altro inizierà
Il dibattimento il processo nelle proprie sicuramente tra poco inizierà dibattimento andremo in causa quali altri puramente ci saranno più di una causa anche perché i tetti protesi ti protesi innocente peraltro certo certo certo innocenti
Eppure se è stato cinque mesi in carcere cinque metri le attese inattesa
Inattesa cinque mesi
Che anche in
In relazione l'accusa è che ti venivano mosse potevi ben passare agli arresti domiciliari voglio dire può succedere che
Una persona degna coinvolte in un'indagine penale sai all'inizio
Non si sanno tutti e il ruolo rientra dentro chi è fuori magari può succedere ma ecco potevi benestare agli arresti domiciliari mai massima che era meglio anche perché io avevo crede pensavo che dico va bene
E farò un piccolo periodo un pochissimo periodo dente dentro il carcere
Chi vuole perché non è che Brogliano questa pratica vengono a sapere chi sono io e sicuramente ne manderanno subito dopo averci domiciliare invece che invece non è stato così abbiamo dovuto aspettare tutto l'iter burocratico
Un foglio da una parte un foglio dall'altra
E il la pausa estiva dei dei dei tribunali una dall'altra la pietra sviluppato all'inizio di ottobre
Quando si poteva benissimo sviluppare all'inizio di giugno eccetto quattro mesi prima benissimo eccetera o due aspettare questi l'unico cinque medi lunghi cinque mesi
Chiuso rientra c'ero con altri compagni quindi Alessandro in poche parole tu intendi dire che
Se la magistratura ad esse lavorato in maniera
E più celere avesse approfondito maggiormente il tuo caso avesse capito che tu magari ieri differente rispetto ad altre persone coinvolte nella stessa indagine
Avessi ottenuto prima non dico la libertà ma quanto meno la detenzione domiciliare certo certo io credevo che non Pietro avvenuti quella mattina ripetuto quanto è
Ma che mi avrebbero lasciato a casa con gli arresti domiciliari invece non mi avrebbe mi hanno portato via come
Come tutti gli altri detenuti adesso al mare che sono detenuti in tutto in tutta Italia chi più chi meno tutti così
Cinque mesi in misura cautelare in carcere e poi tra poco inizierà il processo e poi vedremo vedremo l'esito di questo processo Lamberto corale
Già
Allora Alessandro entri nel carcere romano di Regina Coeli all'ora di pranzo
Del trenta maggio del due mila e undici qual è la prima sezione del carcere di Regina Coeli dove si è stato primo braccio all'isolamento all'isolamento sigaro Riccardo dallo Stato all'isolamento di uno Stato più di un mese
Sono stato lì che fatiscente e fatiscente il luogo il posto e la dignità la vivibilità del posto
Perché in una cella di una persona di dorme addirittura in tre ma è vero che lì ci sono persone che dormono per terra dormono per terra con delle coperte con delle coperte cioè se l'opera perché non hanno più Materazzi
Cioè l'Amministrazione non ho mai Materazzi da dare i detenuti mettono come è più coperte per terra per alleviare il dove il turno del ma del marmo verterà
Per
Dormire quindi nel VII raggio del carcere romano di Regina Coeli si dorme non solo per terra ma anche senza materasso sulle coperte
Riccardo Riccardi ettari ed in quattro dentro una cella che che all'inizio è nata per una persona
Ma ti è successo a te di dormire per terra a me fortunatamente no fortunatamente non li ho visti tutti Colombi che dormivano effettivamente per terra
Quindi è persona presunta non colpevole messe in carcere in misura cautelare in attesa di giudizio è dovuto anche subire una carcerazione disumano e degradante Silvia Rocca
Soprattutto degradante due o più umana diciamo doppio danno doppio Dante libro pure perché poi con lo stress della famiglia
Quando veniva nei colloqui
Partivano la mattina presto abito anche vicino io alla struttura detentiva però
Per troppo appunto
Perché per le troppe persone che c'erano loro parti una mattina alle nove o due bambini ovvero la e riuscivano a farmi il colloquio verso mezzogiorno
Senti Alessandro
Nel VII raggio del carcere di Regina Coeli
Dove registriamo non soltanto un gravissimo sovraffollamento come Duce confermato ma anche una certa chiamiamola così una certa severità da parte degli agenti da quest'
Evidenziando il vero si Riccardo sono troppo severi rispetto alla vita che è più tempo fa una persona normalmente detenuta c'è il rischio che alzino le maniche
E Riccardo alzano le mani
Non te lo dico per certo ma per voci di corridoio tu quindi si è rimasto nel settimo raggio del carcere di Regina Coeli in un contesto così degradato da presunto non colpevole in attesa di giudizio per circa un mese vero
Più di un mese
Trentadue giorni per l'esattezza quasi siamo trasferiti o dalla prima sezione
E poi come hanno trasferito in prima frazione alla Prima Sezione la situazione delle della cella e migliore del carcere di Regina Coeli oppure no e identica e identica alla VII tensione perché la prima elezione sono cioè alle doppie
Ma però dove tali in tre
Dall'Arcella ducatista in sei
La linea di riguardi sono uguali il bagno dei principi etici sono uguali fatiscenti fatiscenti ma anche nella Prima Sezione c'è gente che dorme per terra in cella noi nella prima versione rottura Sotta la paletta autonomo del momentaneamente appoggiati determinati detenuti
Che stanno in attesa di essere spostate al piano di piani superiori
E stanno voi pessimo degrado letto e un comodino Barba ma è vero che nella prima sezione del carcere di Regina Coeli ci sono detenuti che dormono nella sala delle dei computer per terra si
Icaro Riccardo era un ex stalla computer adibito adesso ci Bella senza bagno tenta bagno e la porta annuncia il che non ha il cancello ma soltanto il blindo e lì ci sono persone detenute adesso in questo momento che noi ci stiamo parlando e Riccardo Riccardi dormono per terra in una stanza senza bagno Piperno apprenderanno del ruolo del loro netto a colloquio appunto il loro armati e però non ci hanno il bagno doccia nei servizi già in sé se gli scappa di fare la baby di notte e dire sarà Angelo sparando
Cioè Angelo Riccardo non so come vanno sicuramente useranno qualche altro sistema
Qualche altro sistema
Senti setti Alessandro quando ci siamo sentiti qualche giorno fatture usato un'espressione e molto
Molto rappresentativa duetto a Regina Coeli sulla branda si fa la muffa
Si dichiara Riccardo Silvano Moffa perché se non sei un lavorante tre uno piante rimanendo in cella tutto il giorno e i pallini sotto della branda la branda sotto fatta con l'ATO avrebbero tutta bucata i conti minimo tre quattro volte al giorno
Perché non c'è non è in sulla mente nulla da fare sei una persona firma affabile metalli un pool nacque la muffa Pala Buffo
Forse è un pacco postale tempo accorta magari tra un pacco postale almeno ai la I la speranza che un giorno altrove spedito Vicentelli ad aspettare
Appare a mangiarsi le turbine a mangiate due lacrime servitù prime usato un termine che mi ha particolarmente incuriosito Ötzi ante che vuol dire pozzi altre significa che al primo braccio da un braccio di lavorare antichi file cucina chi spende
Coppini esterni di lavanderie gli elettrici tagli meccanico chi al nucleo emozionante die allorché ha titolo i detenuti che aspettano con ansia il momento che si libera un posto per andare a lavorare
Però sono quelle persone che stanno ventiquattro ore al giorno
Chiuse dentro al braccio perché almeno col togliamo l'ora d'aria sono ventitré euro al giorno che è stato chiuso dentro al braccio
E non possono fare niente girate girano i pollici e camminano sui corridoi dalla mattina alla sera quindi il carcere di Regina Coeli chi non lavora viene definito Ötzi anche delicato che non lavora definito tra ossia interpelli accede
Consumi l'attuariali paghi la tua pena pappe finisce così pozzi anzi anche deve non volontà cioè voglio dire volontariamente o involontariamente Uzzi anti Pontoglio involontariamente sono tutti eretto delle persone detenute al primo braccio sono Chianti perché non c'è
La posta
Grida di lavorare anche l'altra anche volendo non c'è la possibilità di lavorare abbiamo imparato un nuovo termine dal carcere di Regina Coeli che Ötzi anche questo è un participio presente
Fu utilizzato in maniera un po'un po'bizzarra senti Alessandro Del tra l'altro appunto dicevi prima hai potuto lavorare dentro il carcere di Regina Coeli quindi è potuto
Vedere anche diverse realtà del carcere romano di Regina Coeli che un'antica struttura del mille seicento insomma credo che immaginare
Il degrado che c'è lì dentro ma il vero che addirittura nel carcere di Regina Coeli se si fulmina una lampadina in una cella quella cella rimane al buio perché
Mancano addirittura le lampadine da cambiare che e Riccardo del Tigullio lampadine dentro la cella
La gialla rimane al buio finché non viene fatta la il
Il verbalino la Latini la richiesta giù agli assistenti che pone attestanti la manderanno a chi di lutto e sicuramente non c'è fine Magaddino il materiale perché
Do la sostituisco a lampadina lampade ma anche la lampadina una lampadina è una lampadina Leonardo da quella basso consumo
Che costerà tre euro qua tre o cinque euro in grandi quantità dei potrà pure due euro quindi critici quindi succede materialmente manca il petto materialmente proprie
Quindi succede che nel carcere di Regina Coeli ci sono delle Shell e che
Julio dopo mesi impensabili sana al buio o con le cinque Standard adesso dopo le cinque Trabuglio e per c'ero io stessa ho buio dalle otto e mezzo a noi vivere in poi e come fanno i detenuti Sant'Angelo accendono la luce del diciamo delle camerette chiamavo delle chiamerete ve
Andare al bagno per l'appello del fare e di i lavori così con l'accendino poco l'accendino in bagno come no quindi il detenuti del carcere
Di Regina Coeli si arrangiano per fare la pipì di notte nelle sale di Piccini dove vengono messi a dormire serraggio delle celle
Buie dove mancano Ampa di marca la lampadina perché il rischio igienico per la cucina e per la letta
Mancano regole basilari manca il minimo indispensabile per passare una dignità guasti guasti
Normale
Quasi normale e questo riguarda sia presunti non colpevoli che colpì entro certi abbiate letto tutti ecco però non manca la puzza puzza che riguarda anche la la carne che mandano a meno quella Roma quello tutti i giorni esce
Quella tutti si accetta l'macinato che alla fine del mondo proprio io non so come vanno a vivere abbia delle quante latte dove c'è l'uscita della canna fumaria
Perché immaginato sta Bilanci lo avaro e a e Angelo
E a promovendi dare più quel agrasso puzzolente proprio che quella carne viene data da Mandela verrà ci dirà che vengono fatti su chi ci vengono fatte le polpette ci vengono fatti polpettone di vario genere fatto tutto quello pur se macinato sedie
Alessandro è
è incredibile la realtà del carcere di Regina Coeli somma ma è vero che
Quando si organizza anche magari ascoltando Radio Carcere Radio Radicale quando si organizzano show della fame nel carcere del carcere di Regina Coeli quando c'è lo sciopero e la fame
C'è chi ne approfitta ovvero dalle cucine iniziano a sparire i beni alimentari purtroppo cioè c'è gente che se li porta via
Purtroppo sì al cento per cento euro le i detenuti fanno lo sciopero della fame e ci sono quando c'è stato lo sciopero della fame il quattordici e quindici lo sciopero del carrello e le le uniche persone che hanno guadagnato loro sanno chi sono e non sono i detenuti che non sono i detenuti
Tra l'altro duale Sandro eri detenuto nel carcere di Regina Coeli quando il Ministro la giustizia Nitto Palma rinunciando le vacanze estive venuto a trovarmi pretende che fanno hanno è raccolta che costerà una cattedrale
Piante e fiori tappeti tutto lavato pulito sistemato è durato tutto mezz'ora quaranta minuti
Finito quell'evento è sparito tutto
Tutto tutto tutto medico ma il ministro chi entra Vampa trovare delle determinate persone dentro la struttura richiama come guarda qui dicono che c'è la fine del mondo guarda qui come tutto Veruggio ma separa delle domande chiama
Credo male che mettano a prepara tutte o perché lo ricordo io quando me ne vado Provincia parlo più setti Alessandro abbiamo parlato della settima sezione del settimo raggio di nel carcere di Regina Coeli del primo Raggio del carcere di Regina Coeli ma c'è anche l'attività e il suo raggio che un raggio pericolante Cadoni cornicioni e vere terzo braccio tutto pericolante tutto pericolante compreso il testo
Protetto braccio qualcosa hanno ripulito
Il quinto sta in manutenzione da due anni credo anche di più perché
è una cosa pareva Fabbri ed ampia che non finisce mai
E il terzo braccio mette non è non ha il pavimento per terra e le maioliche però non ci sono
Che per cemento vivo ed alcuni livelli assoluti a voi alla Vaiopoulou sempre nero e lì per accertare se c'è il cemento c'è e determina ter del terza nel terzo raggio ci sono ritenuti ci è abitato come raggio che si è pieno come lo avrà pieno pur essendo così pericolanti lento certo che anche il testo anche offerto al ultimamente al parco sono cascati
Sette otto dieci metri quadri delle Benton ago da un muro poi
Solo per fortuna fa per conto loro basso è caduto l'intonaco quinto insomma tu Alessandro in questi cinque mesi che i subito questa misura cautelare in carcere si eseguite nel carcere di Regina Coeli romane viste di tutti i colori tantissime Riccardo Mucciolo o ancora la mente confusa da tanti problemi che esistono lì dentro
E io mi sono domandato quando sono venuto a casa dopo effettiva religioni che ero
Riacquisito la mia vita perché inoltre mi riporto lì dentro qualsiasi cosa che hai viene tagliato di netto non è più niente tornata accanto al compromesso una settimana di luglio e per realizzare
Quello che mi era successo perché ho sempre creduto che sto vivendo un sogno
In un modo mattina mi alzo
Era solo un sogno invece purtroppo è la cruda e cruda realtà del sistema carcerario italiano soprattutto di Regina Coeli perché ripeto la prima volta in vita mia nel due mila undici
Da incensurato
Bensì insomma anche e anche questa manifestazione di un cattivo funzionamento la giustizia visto lesse c'è la giustizia funziona se il meglio tumorali dissipatore laurei cinque mesi di carcere primario il processo no sicuramente guardi
Tu Alessandro divani accada perché dico dico che con lui
E in attesa di ok perfetto io metta fede aspetto la la la pietra di
E
Però c'è paura pure dal due mila otto al due mila e undici a Roma avere anni a cui abbiamo tutto il tempo per farti un processo avviato i contatti Kerry privata veramente mi vogliono fare
Mazzetti tese a una persona che lavora insomma sei stato di si è trovato purtroppo e in questa brutta vicenda di
Ma la giustizia e di pessima
Carcerazione mature detto pure l'altro giorno mi ha detto per telefono Betto sono entrato incensurato il lavoratore sono uscito Arsenio Lupin vere
Che non ho il coraggio di fare determinato immobile ma non so come si fanno
Perché purtroppo tutto il giorno parli d'altro non cessano discorsi al di fuori di reati che fa così e se fa ma chiunque chiunque e quante come entrare in chiede parli solo demenza
Niente carcere parli solo dei reati quattro Boncea parlo al Presevo
Senti Alessandro un altro un altro tema che ci interessava eh è il prezzo delle
Delle radioline nel carcere di Regina sono all'origine altolà quanto cos'
Se non portano quasi ventidue Euro ventuno la radiolina quella Nicoletta anagrafica radiolina della soli quella piccolina argentata con limiti due euro ventidue euro
Le cuffiette delatori undici euro dieci euro e quaranta insomma ci rendiamo conto andiamo dei
Ho adesso perché ci sono i cinesi viva che stava Porta Portese rapporta Corte rigo cinque euro compri tutte e due
Che poi la radiolina anche nel carcere di Regina Coeli è un bene prezioso anche se caro vera in coloro
Dal punto
Ecco un orologio al polso lo detenere intacca tre tappe di coraggio che tra l'altro voi ascoltate mi dicevi l'altro giorno e radio radicale di dentro tutti lo ascoltiamo soprattutto il martedì sera quando sta tutta la Commissione
E ogni volta che qui miscelato trasmissioni saluti tutti
Io
Derivato e parlo per perdere dieci anni
Tutto il carcere batte le mani applaude e fa una certa un uomo un certo rumore per mettere in evidenza
Allora Alessandro dopo cinque mesi l'incubo è finito quando sei uscito dal carcere di Regina Coeli esse chiuso il portone dietro di te cosa ha pensato cielo o approccio fatta uscire da questo incubo derivato dalla mia famiglia
Questa insomma la vicenda la terribile vicenda
Di Alessandro che per cinque mesi è stato detenute attesi giudizio nel carcere romano di Regina Coeli la storia di Alessandra ricordiamo è una delle tante storie sono più di quattordici mila le persone detenute recarci italiane
Che attendono che attendono un un primo giudizio Marco Pannella purtroppo vi abbiamo prima annunciato che sarebbe venuto negli studi di radio e di
Radio radicale di Roma purtroppo ha avuto un contrattempo quindi stracolmi magari nelle prossime
Nelle prossime settimane e noi vi invitiamo a
Ad ascoltare sul sito www punto Radio Radicale punto it l'intervento del patto eseguito questa mattina Marco Pannella che ha criticato duramente
Indi il Presidente Repubblica Giorgio Napolitano
I proposito proprio di quella che il presenta invitano definite in toto luglio la prepotente urgenza una prudente urgenza che però poi
Non ha avuto un un grande seguito un grande seguito politico queste quanto adesso entriamo dedicarci italiana attraverso le lettere scritte delle persone detenute
Ed è così arrivati a quello spazio di radio carcere che ogni settimana di richiamo alle lettere scritte dalle persone detenute che oggi si trovano nelle carceri italiane è un momento per noi
Prezioso in quanto queste lettere sono dei veri e propri documenti che dimostrano in che maniera l'illegalità il non rispetto della legge poi si traduca in quotidiana sofferenza
Patita sulla pelle proprio delle persone
Detenute
Partiamo subito iniziamo da un carcere femminile ovvero dal carcere di Perugia carcere da cui si scrivono Anna Flora Meli e Tiziana che affermano caro Arena siamo quattro detenute che ti iscrivono dalla Sezione femminile del carcere capanne di Perugia un carcere dove non funziona assolutamente nulla e dove vengono calpestati ogni giorno ogni giorno i nostri diritti
Per prima cosa ci viene negato il diritto alla salute
Penso infatti che siamo costrette a comprarci medicinali di tasca nostra perché il carcere ne è sprovvisto per non parlare delle ginecologo
Del ginecologo che manca del tutto nella sezione femminile del carcere di Perugia tanto che
Per fare una visita ginecologica
Dobbiamo andare nella sezione maschile dove
Tra l'altro ci sono topi e sporcizia dappertutto poi il Vito che ci danno non lo mangi avrebbe neanche un cane e di fatto ci lasciano chiuse nelle nostre eccelle per ventidue ore al giorno in quanto nel carcere di Perugia non ci sono per noi detenute corsi di formazione o possibilità di imparare un lavoro
Immagina a che punto siamo noi
Donne detenute nel carcere di Perugia
Ci siamo offerti e di ricomprare la Rete del campo di palla volo ma la direzione del carcere ce lo ha
Impedito se fanno così con la rete del campo di palla volo figurati figura di per il resto
Anche l'educatore assente infatti nel carcere di Perugia c'è solo un educatore
Un educatore che deve lavorare il sia con le donne detenute che con gli uomini detenuti e non riesce ovviamente a rispondere in tempo
Alle nostre istanze la conseguenza è che qui ci sono donne detenute che da mesi e mesi aspettano la liberazione anticipata e che quindi
Potrebbero essere già libere mentre restano in questo inferno infine
Ti volevamo segnalare che qui nel carcere di Perugia pure essendo una struttura abbastanza nuova non abbiamo un'area verde
Dove fare i colloqui con i nostri figli che ci vengono a trovare in carcere
Figli spesso piccolissimi che quando vengono al colloquio con noi devono subire il trauma del carcere in quanto vengono perquisiti e stipati in stanzoni fatiscenti
Ti mandiamo un grande abbraccio e insieme ai detenuti di tutta Italia gridiamo amnistia amnistia amnistia la lettera firmata Anna Flora anelli e Tiziana donne detenute
Nel carcere capanne di Perugia Angelo dal carcere di Cremona caro Riccardo dopo aver girato le carceri di mezzi
Dalia ora ti iscrivo dal carcere di Cremona un carcere che rispetto a tanti altri funziona molto bene
Segno evidente che le cose funzionano quando le vogliono far funzionare per già è proprio così
Ma la cosa più incredibile è un'altra scrive Angelo carceri Cremona infatti qui nel carcere di Cremona hanno realizzato un nuovo ho Coppa divisione un padiglione nuovo di zecca arredato di tutto punto è terminato da oltre un anno
Un padiglione che però rimane chiuso ed inutilizzato a causa della mancanza di personale come gli agenti i medici gli psicologi e gli educatori allora scrive Angelo del carcere di Cremona allora visto che il Ministro della Giustizia Nitto Palma vuole sconfiggere il sovraffollamento costruendo nuove carceri io vorrei domandare ma ma caro ministro
Dato che già oggi non c'è personale per i nuovi padiglioni
Chi manderà mai a lavorare nelle carceri che intende realizzare
Ti mando un caro saluto la lettera è firmata Angelo persona detenute del carcere di Cremona la domanda di Angelo è una domanda
Ben posta è una domanda giusta infatti non soltanto a Cremona ma in tutta Italia ci sono padiglioni ovvero palazzine nuove costruite all'interno di carceri già esistenti
Palazzine nuove di zecca che però non non vengono utilizzate per mancanza di personale qualche mese fa noi di radio carcere abbiamo contato proprio questi padiglioni abbiamo contato più di due mila
Posti nuovi di zecca ma inutilizzati per mancanza di personale spesso vedevate in televisione il sottosegretario alla giustizia Elisabetta Alberti Casellati che diceva abbiamo realizzato due mila e trecento nuovi posti detentivi peccato che l'onorevole Casellati si è sempre dimenticata in televisione di dire che questi posti sì
Sono stati realizzati ma rimangono vuoti
Per mancanza di personale torniamo a bomba ha ragione Angelo nel carcere di Cremona se non riuscite a utilizzare questi padiglioni che vede già realizzato come pensate di potere far fu suonare con il personale adeguato queste nuove strutture che volete realizzare col Piano carceri è la politica degli annunci e la politica degli spot che speriamo ci siamo
Lasciati ormai alle spalle speriamo
Poi ci scrive Peppe dal carcere fornelli Salerno Peppe ci scrive una breve lettera che però
La dice tutta sulla condizione di chi si trova in carcere in attesa di giudizio
Scrive Peppe dal carcere Forni di Salerno cara radio carcere mi chiamo Peppe e o vent'anni
Dal mese di giugno sono in carcere in attesa di giudizio perché perché in Italia prima ti mettono in carcere e poi vedono se sei colpevole o innocente
Prima di entrare in carcere lavoravo ma ora da detenuto in attesa di giudizio vivo venti ore al giorno su una branda dentro ad una cella sopra affollata
Sono un cittadino un indagato che come tale ha diritto a un giusto giudizio ma sono pur sempre un essere umano ciao la lettera è firmata Peppe dal carcere
Forniti Salerno ricordo per chi non lo sapesse che in Italia sono più di quattordici mila le persone detenute che stanno in carcere inattesa di un primo giudizio
Da Salerno ci spostiamo a Pavia
Dove ci scrive il massimo che è appunto detenuto del carcere e via via che afferma caro Arena purtroppo la piaga del sovraffollamento e del degrado è arrivata anche nel carcere di Pavia un carcere che potrebbe al massimo ospitare
Duecento quaranta detenuti mentre oggi ne detiene bene cinquecentocinquanta la conseguenza e che ci costringono ad una detenzione disumano e degradante tanto che ci fanno vivere in tre persone
Dentro celle di terreni metri quadri tre persone dentro celle di tre metri quadri
In altre parole afferma Massimo da carceri Pavia in altre parole una non invita una vita sospesa e non certo una pena così come
Voluta dalla Costituzione e dalle leggi
Come se non bastasse qui manca di tutto come le medicine
Ad esempio ci fanno attendere mesi e mesi per una visita medica e quando finalmente veniamo visitati dal medico ci dice che
Non ha le medicine da darci ma non è solo questo che manca nel carcere di Pavia scrive Massimo quindi fa
Sì a causa dei troppi detenuti e dei pochi soldi manca il rispetto dei diritti umani basilari
Ti porto il mio esempio devi sapere che pochi giorni fa è morta mia madre all'improvviso ebbene io ho fatto subito un'istanza al magistrato di sorveglianza
Per poter andare ai funerali di mia madre ma mi è stato impedito perché mancavano mancavano i soldi per portarmi al funerale di mia madre
Ti rendi conto non ho potuto dare l'ultimo saluto a mia madre non perché sono un pericoloso criminale ma solo perché il carcere nonna nonna soldi
Una vera vergogna ti saluto con tanta stima l'avete fermata Massimo persona
Detenuta nel carcere di Pavia
Sì Massimo è ragione è veramente una vergogna
Claudio dal carcere il vicenza carissimo Riccardo ti scrivo dal fatiscente sovraffollato carceri vicenza per raccontarti l'ultima l'ultima che è accaduta qui dentro
Devi sapere infatti che nel carcere di vicenza utilizzano carta riciclata per farci fare le domandine si tratta di fogli usati per le stampanti dove
Da un lato è bianco mentre sul retro rimane ciò che è stato scritto dagli uffici del carcere un modo come un altro per info Angela privacy e per far trovare hanno i detenuti ogni tipo di informazioni scrive Claudio nel carcere di vicenza che prosegue nella sua lettera
Ebbene l'altro giorno stavo scrivendo una domandina su uno di questi fogli riciclati o meglio usati e sul retro o altro lato sentite ho trovato l'elenco completo dei collaboratori di giustizia che sono detenuti qui nel carcere di vicenza
Seppure in una sezione distaccata per ragioni di sicurezza un elenco completo di tutti i dati anagrafici dei detenuti collaboratore di giustizia
E degli indirizzi e degli indirizzi delle relative abitazioni dove vivono le famiglie di questi pentiti cose da pazzi può immaginare può immaginare chi va ancora Claudio nel carcere di vicenza può immaginare quali rischi si sono corsi solo se queste informazioni fossero girate tra noi detenuti e fossero finite in mani sbagliate e lo credo
Dal canto mio ho consegnato questo foglio al mio avvocato che provvederà a fare un esposto ma intanto ti assicuro che io sono davvero incazzato scrive Claudia recarci di vicenza sono davvero in
Cazzato perché mi rendo conto di essere rinchiuso in un carcere dove il degrado e la superficialità di chi ci detiene va ben oltre al problema del sovraffollamento per cui
Tutto è ormai consentito
Ciao
E alla prossima la lettera firmata Claudio persona detenuta nel carcere di vicenza Mazzola vi rendete conto a quanto ci dice Claudio De
Il carcere di vicenza utilizzano per fare domandine fogli usati dagli uffici amministrativi del carceri scienza fogli dove
Surrene troppo
Vengono rinvenuti i nomi e cognomi dei colabrodo di giustizia detenuti a vicenza e non solo anche gli indirizzi dove abito le loro famiglie
Altro che superficialità altro che in mancanza di professionalità questi neanche leggo no quello che poi
Viene mandato in giro incredibile e rischioso da vicenza ci spostiamo in Sardegna perché dal carcere di Oristano ci scrivono calottine Robert Mohammed essa veri e Ascanio che affermano caro Arena come chi hanno già scritto altri nostri compagni detenuti qui nel carcere di Oristano non si può più davvero andare avanti ed ogni giorno ogni giorno e sempre più difficile riuscire a sopravvivere
Pensa che ci lasciano chiusi per
Ventidue ore al giorno in piccole celle celle vecchie e maleodoranti celle che sulle finestre hanno ancora le bocche di lupo le bocche di lupo che sono dettate dalla legge e che non ci permettono neanche di respirare un po'di aria pulita qui
Anche chiedere di poter fare una semplice doccia è un miracolo è un miracolo anche chiede di fare una semplice dove c'è
Figurati figura di il resto anzi UE sapere qual è il passatempo dei detenuti nel carcere di Oristano la caccia al topo la caccia al topo si è capito bene
Nelle carceri Oristano infatti troviamo Ratti sia nel cortile dove facciamo l'ora d'aria sia nelle celle
Inoltre scrivono ancora queste persone detenute del carcere di Oristano inoltre devi sapere che la maggior parte dei centoventi detenuti del carcere di Oristano
Verza in precarie condizioni economiche
E così e così si trova costretta dipendere dall'amministrazione del carcere non solo per il vitto che in mangiava bile ma anche per beni come detersivi dentifricio o il sapone per la Barzi
Beni che raramente
Vengono concessi hanno i detenuti insomma insomma nel carcere di Oristano non si sconta una pena ma si subisce una tortura una tortura che spesso induce i detenuti ad abusare di
Psicofarmaci
Psicofarmaci che vengono dati
Con estrema superficialità qui nel carcere di Oristano una tortura che spesso induce al suicidio l'estrema scelta del detenuto spesso
Impedita proprio dai compagni di cella speriamo molto in una visita di una delegazione di radicali atti Riccardo mandiamo una forte stretta di mano
La lettera è firmata calottine Norbert Mohamed Sabelli e Ascanio persone detenute carceri Oristano ragazzi grazie per questa vostra lettera so che non è facile diciamo così riuscire a inviare le lettere dal carcere di Oristano noi dire due carcere e quindi ancora grazie per questa vostra le Tre Grazie per tutte le lettere che vorrei descriverci ancora da quel degradato il vecchio e vergognoso carcere che è quello appunto
Di Oristano abbiamo iniziato questa sera alle lettere dal carcere con una lettera scritta da un gruppo di donne detenute nel carcere
Del carcere di Perugia e chiudiamo con una lettera scritta da una donna detenuta nel carcere di Bologna una breve
Lettera che
è significativa perché è rappresentativa di un grave momento di sconforto di una donna che si trova in carcere e si sente e si sente smarrita ci scrive Fatima della Sezione
Femminile nei casi di Bologna che nella sua breve lettera afferma caro Riccardo scusa se ti scrivo in un momento di sconforto ma sono in carcere a tre mesi e non sa e tutti
E non saprei proprio a chi rivolgermi il carcere di Bologna è un inferno nel vero senso della parola il maltrattamento dei detenuti e delle detenute sembra essere qui la regola da seguire
Non a caso noi donne detenute abbiamo tantissimi doveri ma nessun diritto tanto che anche per fiatare dobbiamo fare una domandina
Ti confesso ti confesso che non ce la faccio più e che l'idea di sui sfidarmi e che l'idea di sui fidarmi mi passa per la testa a tutti i giorni
Infatti prima di entrare in carcere era una donna forte ma ora ma ora con la dignità così calpestata ho solo voglia ho solo voglia di dormire per sempre
Scusa lo sfogo ma come avrei capito sono arrivata al limite ti saluto con tanta gratitudine e mi raccomando continua sempre così la lettera firmata Fatima donna detenuta nel carcere
Di Bologna Fatima grazie per questa tua lettera però non possiamo che dirti coraggio coraggio e fatti passare quei brutti pensieri quei brutti pensieri dalla testa e ricorda di come dice spesso Pannella
Che dobbiamo essere dobbiamo diventare speranza anche per
Il nostro compagno di cella anche per la nostra compagnia di cella quindi capisco il momento di sconforto ma
Forza forza e coraggio salutiamo poi Orazio Romeo che ci scriveva il calcio di vicenza che da più di un anno in misura cautelare in carcere e che è uno dei tantissimi detenuti in attesa di giudizio salutiamo emiliano dal carcere Bibbia di Roma che è affetto da una grave malattia ma che pare non venga adeguatamente curato in carcere salutiamo Giovanni dal carcere di Bari Giulio dai l'ANCI di Pescara viaggio dal carcere opera di Milano Agatino del Cargil Sulmona e Anna Maria dal carcere di Civitavecchia
Bene io come sempre vi ricordo i nostri recapiti ovvero come entrare in contatto con noi di radio carcere prima di tutto vi ricordo il numero di telefono di qui di Radio radicale che risponde al numero zero sei
Quattro otto otto sette otto uno ripeto
Zero sei quattro otto otto sette otto uno chiamate se serie da poco usciti dal carcere chiamate se avete ho un problema o un suggerimento da porre a noi di radio carcere vi ricordo anche il nostro sito interesse cali
Di Rizzo www punto radio carcere punto com vi ricordo anche che siamo presenti su Facebook bassa cercare il nome Riccardo Arena vi spunterà fuori il simbolo di radio carcere su
Facebook e poi soprattutto le persone detenute ricordo l'indirizzo dove inviare le vostre lettere dal carcere questo è l'indirizzo radio radicale rubrica radio carcere
Via
Principe Amedeo due
Zero zero uno otto cinque
Roma scrivete scrivete scrivete radio carcere non lasciate che le ingiustizie che subite rimangano protette da quelle quattro mura grazie ad Alessandro otto dolori per l'assistenza in regia
E grazie a tutti voi che anche questa sera
Da una casa da una macchina da un camion e anche da una cella avete ascoltato una piccola voce la voce di radio carcere l'informazione sul processo penale e la detenzione a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
Amnistie io no niente io olandese io la giustizia
Una volta con l'italiano il tribunale
Trentacinque Codice di procedura penale
Vogliamo d'appello di Palermo Seconda Sezione
Data cinque aprile mille novecento