Referendum e alternativa politica - presentazione del libro di Alfiero Grandi (Ed. Rdiesse)

Grazie
Allora come appare evidente anche da questa
Diciamo successo
Nell'attenzione da parte stampati in questa
Iniziativa
Alfiero scelto con
Con un abuso tempismo
In nome dei tempi di discussione di questo
Il suo lavoro
In effetti
Diciamo il libro di Alfiero
Sostanzialmente un
Lunga argomentata risposta alla domanda
Che c'è nell'incipit
Dell'impero nel primo rigo
Alfiere inizia il suo libro scrivendo
C'è un rapporto tra
L'esito dei referendum e alternativa politica al centrodestra
è da una prima sommaria risposta che
è questa
Certamente ma non è affatto scontato
Ora dal momento in cui questo libro è stato scritto ed è stato stampato editor
Immigrati in Italia come voi sapete bene sono accadute molte cose
Quel centrodestra
Su cui Alfiero si interrogava
Se i referendum potevano costituire un'alternativa un contributo alla costruzione dell'alternativa non c'è più
Almeno nelle forme e nei modi in cui lo abbiamo conosciuto
Fino
A qualche settimana fa
Siamo di fronte ad un nuovo Governo
Le cui caratteristiche
Le cui ragioni della Costituzione
Sono strettamente connesse all'eccezionalità della situazione
Che sta di fronte a noi sta di fronte all'Italia e all'Europa nel suo complesso
E quindi probabilmente
Io mi proverei a fare la discussione di formulando la domanda
E però diciamo offrono facendo un'avvertenza
Cioè che poi il libro che segue queste tre righe
Che costituisce appunto un'argomentata risposta a quella domanda lunghe argomentata risposta a quella domanda
Nel suo sviluppo contiene moltissimi elementi tutte
Che costituiscono
Come dire
Un insieme di risposte diciamo così sia pure provvisorie
Anche agli interrogativi che nascono dalla situazione attuale
Questo in parte a dimostrazione del fatto che
Diciamo il Governo Monti
Il frutto anche di una lunga incubazione della vicenda politica economica e sociale del nostro Paese
E
Che
La sua ricostituzione di per sé ovviamente non scioglie tutti gli interrogativi e tutti i non udenti
Sul cui grandi ha costruito la sua riflessione
Io comunque rispetto alla nuova situazione la domanda la riformulerei
Diciamo mettendola in positivo
E cioè
è possibile rispetto a questa situazione nuova che si è creata
Che le risorse
Civili di passione civile e politica
Che i referendum hanno messo in luce
Quelli della primavera scorsa
Nella situazione del nostro Paese
Possono contribuire
Alla costruzione
Oppure al mantenimento
Di una prospettiva di centro sinistra nel nostro Paese
Come tutti voi dal comprendete la domanda
E obiettivamente in questa situazione in cui noi ci troviamo obiettivamente controverso
Nel senso che
è del tutto evidente che
Ma io non debbo spendere molte parole su questo nel senso che se ne è discusso a lungo
Il Governo Monti non è un Governo costituito per la cura emergenze
Ma sia pure essendo una formazione
Diciamo una scelta politica e istituzionale che
Riguarda la costruzione di una transizione
Perri la complessità della fase che stiamo attraversando
Per
La delicatezza delle scelte che bisogna compiere
Questa transizione un gran carattere costituente
Per la vita del nostro Paese
Essa Segneri significa era comunque la fine di un ciclo
E d'altro canto noi ci troviamo di fronte ad una fase che può essere oggettivamente
Un elemento di
E fattore di riorganizzazione dei rapporti tra le forze politiche sociali
Del loro stesso profilo
E delle ragioni stesse della loro interna coesione
Del resto per esempio il centrodestra
è già da tempo già già più di un anno
In
Nel solco di un processo di decomposizione
Di cui
Per molti aspetti l'uscita di Future Libertà dal Popolo della Libertà
Può essere stato semplicemente l'inizio di un processo di disarticolazione ben più ampio
Ma da questa diciamo
Prospettiva io penso che nessuna delle forze politiche in campo e
Su esclusa
Diciamo e ognuno
Ognuna di queste forze sottoposta a questo
A questo rischio
Es del del resto bisogna dentro questo quadro bisogna valutare
Che fa che fattore costituente a quella che io per comodità diamo
Diciamo così una grande coalizione di fatto
Che è fatto e che è costituita dalle forze che sostengono in Parlamento questo Governo
E come essa stessa può essere fattore di
Riorganizzazione delle relazioni politiche dal profilo spesso delle forze politiche del nostro Paese
Quindi riformulare l'obiettivo
E l'interrogativo che Alfiero buone all'inizio del suo libro nei termini in cui io propongo la discussione
E cioè se le risorse le potenzialità espresse dai referendum
Possono essere uno dei fattori costitutivi
Che proprio in questa fase
Mantengano aperta una prospettiva di centro sinistra come si comprende bene è una domanda cruciale non forse l'unica
Non tutti a sinistra come è noto si pongono questa domanda anzi molti
Hanno già tratto le conclusioni che questa prospettiva è chiusa
Ma io penso che sia del tutto legittimo porre la domanda in questi termini
Dentro questo quadro naturalmente
è del tutto giusto
Inter se siamo dentro una fase
Chiamiamola così costituente del tutto giusto chiedersi che cosa
Diventerà la sinistra e che cosa può e potrà essere il centro sinistra
è
Li partendo dalla riflessione di Alfiero
Io penso che noi forse potremmo
Cui naturalmente ognuno degli input
Degli amici che
Che interverranno
Potranno sviluppare le loro riflessioni ma io penso che
Potremmo anche in qualche modo concentrare la nostra discussione su tre punti
Il primo
Un punto su cui Alfiero si si intrattiene molto nel libro
E cioè quello della Dino scambiare
Il successo dei referendum dieci
Che ci sono stati nella primavera scorsa
Automaticamente il come necessariamente il ritorno in auge
Di una strategia referendaria come elemento portante di una nuova fase del rinnovamento della politica
è di sottolineando molto il valore il significato
Dei referendum che si sono svolti nella scorsa primavera del delle ragioni del loro successo dopo una lunghissima stagione di
Diciamo di fallimento delle
Scelte referendaria
E tuttavia si sofferma a lungo sulla necessità di non ricavare conclusioni automatiche
Da questa scena
Ora come dire la la discussione è del tutto attuale
Perché da un lato immediatamente dopo i referendum insuccesso dei referendum di primavera sono partiti iniziative
Io qui esprimo un mio giudizio personale alquanto opinabili per quanto riguarda
La soluzione per via referendaria dei problemi relativi alla riforma della legge elettorale
D'altro canto è in corso anche un'altra iniziativa
Che per quanto mi riguarda io invece ritengo opportuna
Almeno come elemento di pressione sul quadro politico istituzionale e mi riferisco
All'iniziativa di abrogazione dell'articolo otto
Quello relativo ai le relazioni di lavoro
E i diritti ad esso connesse
Della legge finanziaria di queste stante
Viene inverno dove nei movimenti e nelle forze che sono state
I due principali protagoniste della
Campagna referendaria almeno nella fase di allora proponente o in alcune di queste forze
Sulla base anche di quella crisi mai risolta
Che ha caratterizzato le
Una fase politica che ci siamo lasciati alle spalle ancora in cui siamo immersi in cui
Diciamo esiste uno scarto tra rappresentanza e società
E si sta in qualche modo una permanente delegittimazione della rappresentanza politica e istituzionale io ho avvertito una serie di
Tentazioni a pensare ad un uso dello strumento referendario come
Uno strumento diciamo di permanenti da privilegiare nel quadro di una vera e propria strategia si dice di costruzione di una battaglia per i beni comuni
Siccome i referendum possono essere promossi da chi prende l'iniziativa
E qualche volta diciamo l'intero quadro politiche sociale sedi trova di fronte e forse è bene
Che
Nell'appunto nella discussione su come
L'esperienza che c'è stata può essere un elemento costitutivo di un'alternativa politica
Forse una valutazione su questo aspetto che
Su cui Alfiero si sofferma molto sul suo libro forse e utile farlo nel senso che
Io ho sentito proprio in questi giorni
Diciamo delle suggestioni che vanno da altri aspetti
Della gestione di quelle risorse che
Noi siamo soliti ormai chiamare beni comuni fino alla Cassa depositi e prestiti insomma la tentazione di concepire
Un intervento riformatore affidato prevalentemente ad una strategia alla sola strategia referendaria
Mi pare in qualche modo circoli
A sinistra in questi giorni
E secondo aspetto
è quello su come dentro la nuova situazione sì risponde alla crisi economica e finanziaria in atto
Che riempie molti capitoli del
Del libro di Alfiero
E sostanzialmente come
Sia possibile
Mantenere vivo un dialogo e un confronto politico
Anche nella nuova situazione politica
Tra quelle forze che
Su questo tema
Potrebbero
Concorrere a mantenere aperta una prospettiva di centrosinistra
è rispetta questo gomme
Diciamo quelle risorse
Sollecitate dal referendum della primavera possono concorrere alla mantenimento di questa discussione
Le difficoltà sono ovviamente no
Non solo perché
Le scelte fatte dal Governo in carica su cui io penso
Adesso parlo diciamo per la mia parte politica
La sinistra si deve deve necessariamente prendere le distanze per i contenuti con voi
A partire dalle invenzioni ma soprattutto per quanto riguarda le relazioni di lavoro si stanno cercando di affrontare i problemi che sono di fronte annulli
è però tuttavia non ci troviamo di fronte a un range c'è uno scarto che già prima della formazione del Governo era troppo grande su questi temi cioè
E gli interlocutori di un possibile del centro sinistra non possono essere collocati su un versante da un lato tra i sostenitori di quelli che dicono che il default tutto sommato non è un problema
A passare a quelli che sostengono che il ritorno alla moneta nazionale potrebbe
Rimettere in moto meccanismi di
Con diverse sfumature diciamo sto parlando di economisti che hanno
Anche un credito accademico non di poco conto
Di riaprire la strada Martino a posizioni che ritengono ineludibile
La ricetta
Diciamo dettata dalla BCE
Io sono del tutto convinto che
Se
Nella prospettiva per dopo il due mila e tredici o per quando questo dovrà accadere sulla base
Dell'evoluzione del quadro politico
Fino a quando le forme
Che stanno alla base delle nostre leggi elettorali
Sono di fatto di natura semipresidenziale
Mi riferisco io dando a quelle comunali a quelle regionali ma anche a quelle nazionali con l'attuale legge elettorale
Il ricorso alla primarie per scegliere la leadership mi pare del tutto inevitabile e giusto
è tuttavia però non è possibile pensare alla costruzione di una coalizione in una situazione in cui le differenze rispetto a scelte di questo genere sono di così ampia portante
Del resto a me pare che
Nei prossimi giorni noi ci troveremo di fronte al nodo vero della questione
Mi sembra del tutto evidente che qualunque siano le scelte che verranno fatte
Dopo il nove dicembre l'Europa con cui noi dobbiamo confrontarci non sarà più quella di prima
Che cosa essa sarà è difficile dire
Perché siamo ancora nella più completi incertezza soprattutto per quanto riguarda
Le scelte che il principale Paese europeo la Germania
L'intendere a fare
Ma a me pare che comunque ci troveremo di fronte al nodo strutturale vero di questa difficoltà dell'Europa
Che certo oggi si concentra
Da un lato sui debiti sovrani e dall'altro sui rischi di recessione
Ma anche alla fine mette in evidenza una questione che molti di noi sostengono da tempo e che di fronte alla riorganizzazione della divisione internazionale del lavoro e cioè di fronte alla ristrutturazione
E ai diversi pesi delle diverse parti del mondo che saranno sicuramente cambiati alla fine di questo ciclo di crisi che si presenterà molto lungo
Serve Europa si presenta nelle condizioni attuali
è destinata a fare il vaso di coccio di fronde allo scontro e nella competizione contando invece i vasi di ferro cominciare dalla Cina e agli altri Paesi emergenti e naturalmente gli Stati Uniti d'America
E quindi che siamo ad un passaggio in cui
La situazione può precipitare in maniera pesantissima oppure bisogna fare scelte impegnative
Da questo punto di vista
Io credo che alla fine l'ultima domanda che bisogna porsi e quale può essere il ruolo del lavoro
In questa situazione delle forze che lo rappresenta
Sul terreno sindacale forse il ragionamento è difficile complicando Marco
E forse non c'è alcun dubbio che è più semplice perché delle forse ci sono che rappresentano il mondo del lavoro
Sul piano politico noi siamo in una situazione in cui
Questa assenza di rappresentanza e forse la chiave per interpretare la devastazione che ha caratterizzato la sinistra politica
E
Se questo è vero io
L'unica osservazione che voglio fare in conclusione al libro di Alfiero che alla fine
Lui pone il problema dell'utilizzazione appunto di quelle risorse di quel potenziale
In termini di costruzione e gli dice dell'alternatività di una proposta politica
Io vorrei metterla diversamente
Proprio la radicalità della situazione i problemi che ci portano di fronte che abbiamo di fronte ci pongono il problema di un nuovo compromesso tra capitale e lavoro
Io la metterei più così
Nel senso che a me pare che di fronte alle difficoltà della crisi
Il problema che ha di fronte a sé l'Europa
è molto simile a quello che Marx ed Engels indicavano nelle prime righe del manifesto del Partito comunista del quarantotto mille ottocentoquarantotto
In cui Marx Engels scrive
Che la storia è sempre fatta di lotte di classe
In cui a voi una classe prevale su una
A volte perché qualche volta succede che ambedue le classi in lotta precipitano in una rovina comuni
A me pare che il problema è che oggi all'Europa di fronte a questo
E quindi non c'è la necessità da parte della sinistra di saper proporre un nuovo radicale diverso compromesso e possa farne una forza capace di salvare la civilizzazione europea dalle sfide che ha di fronte
Io ho chiesto
Va bene o no
Andando da solo
Barrera ultimato superiamo benissimo
Buonasera urge proprio direttore di Greenpeace io
Ringrazio Alfiero per l'invito abbiamo condiviso la battaglia referendaria anche la battaglia della raccolta firme per
Il Progetto di legge sulle fonti rinnovabili
Io credo che siamo sull'accordo con chi mi ha preceduto siamo alla vigilia di un cambiamento siamo in una fase storica di cambio di quadro generale
Però prima di arrivare a delle conclusioni perché di poter fiero praticamente io non so come fatto solo darle
Una sfera di cristallo perché ci sono tutte le questioni di cui oggi si discute nel libro sono presenti solo ben argomentata
Io inizierei però dalla descrizione di che cosa è stato il movimento referendario
Ne abbiamo avuto come sapete
Una campagna governativa che è andata avanti con dei decreti che cercavano di dare il segnale che il referendum non si facevano in particolare quello sul nucleare abbiamo avuto un'assenza
Completa dell'informazione radiotelevisiva tanto che
Fino a pochi giorni prima del referendum
I cittadini non sapevo nemmeno di che colore fossero queste schede
E che cosa è accaduto è accaduto che intanto sono andati a votare quasi ventisette milioni di italiani
Quindi
Il centrosinistra nel suo complesso né a diciassette quindi ci sono dei dieci milioni di voti non ascrivibili al centrosinistra che sono non persona sorda siamo al sette sono da votare
E come si sono
Divisi questi elettori sono andati a votare praticamente la totalità dell'elettorato destabilizzare
Il novantotto per cento da elettorato
Di Di Pietro che era promotore dell'azione
L'ottantaquattro per cento del PD
L'ottantuno per cento del Movimento cinque Stelle il settantaquattro per cento di Fellay di Fini il sessantaquattro per cento dell'UDC
Il cinquantatré per cento degli astenuti quelli che non vanno a votare metà di quelli che non vanno a votare sono andati a votare
Il quarantadue per cento della lega Nord e il ventisei per cento venduta poco e libertà questo è un dato importante perché ci segnala una cosa
Ci segnala che la richiesta di partecipare alle scelte che riguardano il futuro è una richiesta trasversale e che la rappresentanza non del centrosinistra ma di tutti i partiti è inadeguata su questi punti
Che cosa oppure ci dice
La statistica fatta sul referendum dei cinquantasette per cento di elettori che sono nati a buttare
Sedici per cento hanno svolto militanza
Di questo sedici per cento il nove la maggior parte non avevano mai fatto militanza prima
Cioè non abbiamo avuto che il sette per cento e la militanza di partiti movimenti struttura ed erano mobilitate ma più di questi hanno fatto quelli che normalmente lo fanno
E su
I social network c'era il cinque per cento dell'elettorato attivo cioè due milioni e mezzo di persone hanno fatto campagna attraverso i social network che abbia avuto
Una
Risultato che è una sfida per tutti a partire da quelli che hanno fatto lavorato che a partire da noi che abbiamo promosso
Diciamo attivamente devo anche dire per onestà intellettuale perché il libro di Alfiero richiama tutti ad una certa
Chiarenza con se stessi perché per evitare
Di prendere lucciole per lanterne holding interpretare in maniera diciamo così col desiderio quello che poi la realtà
La cosa importante per me e quella di dire guardate
C'è stato un sommovimento avuto un peso circa doppio degli altri
Cioè le statistiche dicono che il nucleare e io aggiungo l'atteggiamento di arroganza del Governo sul nucleare Alfa aiutato moltissimo perché apportato molta gente io faccio
Mia piccola esperienza tassisti di di centrodestra imbufaliti perché si sentivano presi Perilli per i fondelli è come se
In questo Paese l'era di Berlusconi fosse basarsi stata basata su un accordo con l'elettorato
Io ti prende in giro ma con il consenso da elettorato perché molte delle cose abbiamo fatto erano delle prese in giro presso la barzelletta di Mubarak è proprio l'apice
Però in questo caso c'è stata una presa in giro senza il consenso dei cittadini chiari per e persino cittadini di centrodestra
Io vorrei ricordare alcuni fatti che sono venuti prima del referendum il venti aprile per la prima volta nella storia le tre sigle sindacali dei metalmeccanici fanno uno sciopero per difendere il settore solare
Il solare fotovoltaico non siamo trovati in una società strana per la prima volta ambientalisti i sindacati e imprese tutti dalla stessa parte
Credo che questo marasma insuccesso
Abbiamo visto che prima della crisi di Governo la Confindustria l'associazione e le imprese hanno messo come elemento qualificante
Del programma che loro chiedono che chiedevano Berlusconi senza aver ottenuto
L'efficienza energetica che è una battaglia che gli ambientalisti fanno a vent'anni
Quindi c'è una mutazione in atto e cioè che cosa una organizzazione come Greenpeace che ha sostenitori di vario colore politico anche se maggior parte stando al centrosinistra ne abbiamo soltanto su tutto il centrosinistra come tante associazioni
Che qualche tipo di obiezioni vanno fatte a come centrosinistra fino a oggi a
Diciamo trattato questi temi
Io dico solo questo e se guardiamo le scelte cui al Governo Prodi secondo
Ma vediamo molte scelte positive e anche molte scelte di Bersani Ministro
Molto positiva io parlo del cinquantacinque per cento che Tremonti quindi la possibilità di dedurre il cinquantacinque per cento dell'IRPEF
Per la ristrutturazione energetica degli edifici che ha mobilitato tredici miliardi di investimenti e cinquanta mila posti lavoro all'anno e a tagliato i consumi pari a quello centrale EPR francese d'accordo
Quella misura era stata introdotta da Prodi assieme ad altre misure
Però non soltanto molte furono comunicate
Ma quelle misure pratiche concrete e positive non erano dentro una visione c'è stata a nostro avviso una colossale mancanza di visione delle cose
E non comprendere come questi argomenti
Io ho fatto campagna elettorale soprattutto
Nelle periferie dove c'era da Chioggia voluta notoriamente dodici posti il simbolo che potevano diventare siti di centrali nucleari e il posso dire che
Assemblee piene sud dodici domande a mezzanotte undici erano sulle alternative sulle fonti rinnovabili
Cioè la percezione che la politica a
Nella consapevolezza che i cittadini hanno dei temi probabilmente le alternative scarsissima
è io direi che
Il parallelo principale va fatto con la Germania vogliamo guardare cosa accadeva in Germania
In Germania
E prima di reintrodurre quindi prima di che la Merkel allungasse la vita utile delle centrali nucleari
Che come sapete era un accordo rosso verde del due mila cioè il fatto di non prolungare più la vita utile delle centrali nucleari tedeschi era stato frutto di un accordo del Governo rosso verde
La Merkel lo mette in discussione questa messa in discussione
Elimina ogni possibilità che i Verdi facessero più accordi con l'azienda Bucciero trattative peraltro per avere un accordi tra alberghi eccetera
E quello che succede che anche in Germania la Merkel non ha capito che i suoi cittadini ma non solo quelli di centrosinistra che l'ottanta per cento i cittadini era contrario a questa scelta
La Merkel non ha avuto un referendum ma
Il fatto che in ansia
Abbia vinto con il ventisei per cento i Verdi è come dire in Lombardia hanno vinto i Verdi col ventitré per cento
Una le ragioni più produttive che cosa che cosa quindi quale valutazione che c'è stata una mutazione che c'è stata Sinni si traduce in una sola cifra quasi quattrocento mila
Operai impiegati nelle fonti rinnovabili è nell'efficienza energetica oggi presi settori contano più del settore automobili in Germania che non è certamente un settore
Piccolo è come se io dovessi dire che cosa un'organizzazione come la nostra fu chiedere
Alla diciamo rappresentanza politica del centrosinistra è quello di aprire gli occhi
E di cercare di interpretare questo bisogno che nella società è enorme divisione e di futuro che e invece quello che noi registriamo ancora adesso io devo dire molto sinceramente un qualche eccezione e non mi riferisco soltanto vendo
Ma noi continuiamo a vedere attenzione anche molta serietà ma quando poi si dice una sua ma perché questi discorsi non diventano mai la linea di discorso
C'è una sola cose giuste solo che sono cose di nicchia ecco c'è a sinistra
Una
Percezione sbagliata della situazione io devo dire fa eccezione certamente sono pezzi sindacato che questo lo hanno capito con cui lavoriamo anche abbastanza bene da da alcuni anni
Però c'è una insufficiente visione e il fatto che la Germania abbia deciso di sostituire il nucleare
Con fonti rinnovabili e che per fare questo comunque dovrà integrare le reti anche con maggiormente come Europa
Io credo che esso al di là poi della discussione ideologica tra virgolette pro o contro il nucleare ma dopo che la Germania ha preso questa decisione io credo che qualunque Governo
Italiano sano di mente doveva dire benissimo costruiamo la nostra piena l'abbiamo un interscambio economico la Germania che coinvolge circa metà della nostra economia
Se la Germania prende una direzione
E da debba essere il Ministero lo sviluppo economico non più in pista dire adesso stabilizziamo il sistema degli incentivi facciamoli fiderei d'Italia perché i buchi che questi avranno per non solo mercato sono posti di lavoro ai tanti posti di lavoro
Io voglio chiuderà non abbiamo fatto i negli scenari data da diverso tempo per vedere quanto possano alternative energetica nel mondo in Europa in Italia anche all'etica apposta
Quindi non diciamo che non costa però due vantaggi
Riduce le emissioni dice due che per noi fondamentale riduce la pressione su risorse
Strategiche sulle quali ci sono già state delle guerre terzo
Aumenta l'occupazione dal trenta al cinquanta per cento a seconda dei cimeli e dei vari Paesi
Quindi ci sono delle ragioni sociali per spendere quello che poi sarebbe comunque piccola cifra rispetto a quello che gli Stati hanno dovuto dare già
Tre al due mila sette due mila nove alle banche per evitare che fallissero credo che questo pezzo debba essere un pezzo di prospettiva che ci vede coinvolto il perché e io non so se questa è io non pretendo di dire che gli ambientalisti dallo la soluzione
Però non ci sono con c'è una soluzione alla crisi globale che non includa anche questa compagnia
Grazie
Innanzitutto grazie al fiero grandi per
Questa sollecitazione a una riflessione prima nella lettura del libro e adesso
Ad una
Discussione con interlocutori
Di grande interesse
Al filone lo spendere solo un paio di parole su di lui perché a mio avviso in questi tre anni tre anni e mezzo ha fatto un lavoro importante e lui è stato
Credo l'unico di quelli che avendo partecipato in prima fila l'esperienza del Governo Prodi
Del secondo governo Prodi una volta qui da quell'esperienza se messo seriamente a riflettere
Su che cosa non aveva funzionato su che cosa si poteva fare per fare in modo
Un'alternativa credibile
Di centrosinistra in questo Paese potesse affermarsi questo suo
Libero che discutiamo oggi è il terzo il terzo pannello di un trittico che sta facendo con una sistematicità che io credo molto utile per tutti noi che
Vogliamo
Lavorare a costruire una prospettiva di centrosinistra aggredibile forte
Io riprendo gli spunti che Piero disegno ci ci ha proposto nella sua introduzione in particolare
Il referendum non come
Diciamo
Esplosione improvvisa di
Di una società
Fino allora rimasta rimasta ferma rimasta più o meno inerte no a me pare che referendum e siano stati
Per ora
L'ultimo atto di una sequenza che sia andata di un fiume che si est che si è andato ad ingrossare il piano piano nel corso nel corso del tempo
Un fiume al
Al quale
Diciamo alcuni dei soggetti anche qua presenti partiti i sindacati hanno lavorato nel corso del tempo nel corso dell'anno e mezzo precedente
Allora all'appuntamento referendario penso al movimento dei lavoratori che già da
Da molto tempo prima erano in piazza in particolare i lavoratori coinvolti nella vicenda FIAT mobilitati dalla FIOM della CGIL gli studenti studenti medi residenti universitari
Movimenti il movimento fondamentale delle delle donne se non ora quando il tredici febbraio
Con un segnale chiarissimo di discontinuità morale e civile e culturale
Appuntamenti televisivi che hanno avuto nel frattempo è diciamo una una un'audience incredibile
Penso a
Assaggiare Fazio diviene vieni via con me penso a un appuntamento che più nazional popolare non potrebbe essere come Sanremo a al l'apparizione di Benigni che che
Spiegare il senso le parole dell'inno nazionale penso
Alle manifestazioni incredibili anche al nord per la celebrazione del centocinquantesimo dell'Unità d'Italia ovunque andava anche nelle valli diciamo più leghiste chiedere
Il Presidente Napolitano incontrava intorno all'unità del Paese
Un consenso un consenso forte un consenso
Inaspettato è poi risultato delle elezioni amministrative che per precede non il referendum ma danno un segno chiarissimo di un cambiamento di di una larga parte dell'UPI dell'opinione pubblica in particolare
Al nord ma ma non solo insomma
Il referendum sono l'espressione di un di di movimenti profondi movimenti profondi che che come veniva ricordato adesso hanno anche attraversato schieramenti elettorati di schieramenti politici
Diversi ecco a me pare che questo sia un punto
Un punto fondamentale per e
Ha fatto bene il fiero a a porlo come punto fondamentale della costruzione dell'alternativa perché io credo che se non non partiamo da qua non partiamo da questi energie da queste risorse
è difficile pensare un'alternativa credibile
E allora la domanda che faceva Piero di Siena c'è un rapporto tra i tre referendum l'alternativa al centrodestra
Io credo che ora dovremmo provare a sostituire un'altra domanda
C'è un rapporto tra i referendum e la possibilità di costruire concretamente un cambiamento ce li dà una risposta positiva alla domanda di a una domanda di cambiamento che è presente
Che è presente nella nella società che si è espressa attraverso
I referendum che hanno riguardato i beni comuni e in questo un punto che a mio avviso è un punto fondamentale dopo un periodo in cui c'è stato il trionfo dell'io il trionfo
Del
Dell'individuo è straordinario che si manifesti questo cambiamento
Nella domanda
Di beni comuni
E diceva di Siena c'è un rapporto con il lavoro assolutamente sì è un rapporto strettissimo con il lavoro perché è evidente che l'affermazione
Lo dico in estrema sintesi di un lavoro dignitoso di un lavoro che rimetta al centro la persona che lavora è
L'altra faccia della medaglia di un modello di sviluppo che
Sì sì sì alimenta di beni comuni di beni di cittadinanza sono due facce della stessa medaglia e non c'è dubbio ed è una riflessione guardate
Che io ho trovato molto forte
Negli ultimi documenti della Chiesa di Benedetto sedicesimo che potrebbe essere un interlocutore prezioso perché in quelle in quelle riflessioni ne abbiamo parlato qualche giorno fa
In quelle riflessioni
C'è una critica radicale al modello di sviluppo chiamiamolo neoliberista radicale nel senso che vale in rete alla radice alla radice dell'ONU l'incompatibilità tra quel modello
E la persona e lo sviluppo umano integrale come come detto in quella sede e quindi
E quindi l'incompatibili incompatibilità tra quel modello e la persona che lavora e e trovano il lavoro la dignità ecco a me a me pare che in questi
In queste mobilitazioni ci sia ci sia veramente una straordinaria energia che noi dobbiamo
Che negozi dobbiamo assolutamente
Coltivare
E qua vengo un punto politico molto delicato
La fase che stiamo attraversando è una fase
Che ci aiuta
A coltivare queste energie
A tenere i su una domanda di cambiamento a incominciare a dare qualche risposta oppure una fase
Come qualcuno dice anzi qualcuno spera
Che
In qualche modo voi riapre ad una normalizzazione
Questo mi sembra
Un punto al di là di quello che succede sulla superficie della politica a me pare che la
La domanda di fondo che noi oggi abbiamo
Di fronte a un Governo di emergenza che è sostenuto
Da forze politiche che si considera alternative è questa risposta rispetto a alla domanda che si è espressa
In quel fiume comprovato che ho provato a ricordare
Il passaggio che stiamo attraversando è un passaggio che può interloquire un passaggio che può dare qualche risposta o un passaggio che mi
Che in qualche modo
Respinge e ampia la frattura che c'è
Tra politica e società ovviamente
Ne stiamo lavorando e sosteniamo questo Governo con l'obiettivo che interloquisca con questa domanda e che
Incomincia a fornire qualche risposta
Anzi io credo che
Dalla percezione che credo tutti non abbiamo avuto ed da qualche rilevazione più o meno scientifico che è stata fatta l'arrivo del Governo Monti a
è stata percepita è stata vissuta da larghissima parte dell'opinione pubblica quindi larghissima parte di ventisette milioni che hanno
Che hanno partecipato
Al voto referendario è stata percepita come una possibile risposta con una prima risposta come
Come un'arma
Come è una cesura rispetto a una fase
Che speriamo definitivamente definitivamente chiusa ora si tratta di capire appunto come riusciamo
Come riusciamo a a rendere UniCredit incredibile anche qua questa interlocuzione
E questo è uno sforzo che ovviamente deve impegnare
Innanzitutto chi è in Parlamento si è assunto la responsabilità di di dare la fiducia a questo Governo ma è una sfida che deve impegnare tutti anche chi
Chi è fuori dal Parlamento perché è una sfida difficile
Una sfida che per la fase in cui siamo
Deve
Aderenti due o obiettivi che possono
A a mi avviso debbono convivere peraltro la cui convivenza nostro non è semplice e cioè da un lato
Strutturare e dare credibilità
Ha un po'
A un Progetto politico alternativo alternativo in senso forte alternativo e
Nel senso che dicevo prima che va alla radice non alternativo perché sposta un'aliquota IRPEF un ho o fa un miliardo in più sulla patrimoniale ma Sternativo perché mi mette metta al centro un'altra prospettiva quindi da un lato c'è questa sfida
Dall'altra c'è l'esigenza di costruire delle regole del gioco insieme perché non siamo un passaggio di fase non sia una fase ordinaria
Bisogna costruire delle regole del gioco insieme bisogna in qualche modo fare un patto
Per
Riportare la democrazia italiana
Ad una
Fisiologia come è stato ricordato in quei ventisette milioni si facevano tanti elettori che non erano elettori del centrosinistra
E non dobbiamo fare in modo
Che
La la la fase politica che andiamo a costruire sia una fase politica Dini legittimazione reciproca una fase politica che consenta a ciascuno
Di di riconoscersi e da questo punto di vista questo passaggio questo questo Governo di emergenza può essere un'opportunità può è può essere può essere un'opportunità per
Fare
Un pezzo di strada quella colpe soprattutto quel pezzo di strada che dovremo fare in comune almeno una parte di quella strada che dovremmo fare in comune e dovremmo essere
Sufficientemente attrezzati innanzitutto sul piano culturale
Per
Coltivare quella prospettiva di alternativa e avere un'interlocuzione forte
Con quella parte di società che si è mobilitata intorno a una domanda alla domanda di cambiamento ecco a me pare questa è la sfida che abbiamo di fronte questa è la sfida
Che Alfiero nelle in tanti passaggi del libro gli pare tenda assoluto a sottolineare
Chiudo su ulteriori
Un minuto
Sull'ultimo punto o sul penultimo che poneva
Però di Siena e cioè
Il referendum può essere
Lo strumento principale lo strumento prioritario
Per costruire
Un per dare per trovare quelle risposte politiche che che la politica fino alle riuscita a dare
Io ma su questo credo che
Dobbiamo stare molto attenti lo sprone il referendum la la democrazia diretta una risorsa fondamentale rinunciabile però
Io che abbiamo bisogno
Di di forze politiche in grado di sapere interpretare e farsi carico
Di di questa domanda di cambiamento cioè non penso che possa essere la fisiologia può essere un un momento che da spinte decisive per andare
Lungo le direzioni giuste ma
Ma non può essere vissuto in alternativa o come
Calare canale come dire necessaria da percorrere perché la la politica sta dall'altra parte
Questo rischia di essere
Una lettura rischiosa che
Che in una fase in cui la debolezza delle istituzioni della democrazia rappresentativa già è abbastanza significativa e e noi dobbiamo invece fare l'operazione di di di senso opposto cioè
Fare in modo
Che Silicon giungano
Silicon giunga società alle società e livello lì di istituzioni attraverso un'intermediazione di partiti seri di partiti forti di parti di culturalmente
Attrezzati che sto sanno svolgere quello che il loro ruolo fondamentale ecco a me pare
Che in questa fase ci sia molto bisogno di rendere
Di rendere più forte nel discorso pubblico le domande che i referendum hanno posto
Il discorso pubblico è ancora troppo dominando
Da paradigmi che rispetta quelle domande sono assolutamente inadeguati
E i risultati li vediamo in modo drammatico in queste giornate noi siamo in una sede siamo nella situazione così difficile
In cui
Ci troviamo con una Rover recessione con un'Italia ancora più recessione del resto d'Europa
Perché i paradigmi che vengono utilizzati per dare le risposte sono paradigmi che non funzionano sono paradigmi che quelle
Quelle mobilitazioni referendari hanno
Palesemente contraddetta ecco
Sta stanno a voi alle forze politiche alle forze sindacali riuscire apportare prima che nella dimensione della decisione politica nella dimensione del discorso culturale
Un paradigma che resterebbe rendono ci hanno proposto e che non riusciamo ancora a far divenire
Non dico egemone ma almeno a stare nel dibattito pubblico con una visibili con la visibilità e con la forza di cui avrebbe bisogno
Quindi ti ringrazio Alfiero per questi spunti e sicuramente sono preziosi per farci fare passi avanti e per costruire un centrosinistra
Credibile vincente e capaci a di di rispondere alle sfide oltre che a a ad affrontare la vittoria la la fase elettorale
Anch'io
Nutro gratitudine nei confronti di Alfiero Grandi per questo lavoro
Che è una sorta diciamo di
Sobrio
Ma appassionato pro memoria
Affinché
I temi
Che hanno
Guadagnato un consenso così vasto nell'opinione pubblica attraverso lo strumento
Della
Del referendum
Non può non restino diciamo archiviati a una sorta di stagione del folklore
Agli ultimi fuochi
Vic di un centrosinistra in via di rapida
Sparizione
Noi
Credo che dobbiamo condividere la lettura che fattura Stefano Fassina della sequenza in cui collocare i referendum e del significato di quel referendum
Io penso che poco si è inteso che il tema della critica della privatizzazione
Della giustizia del territorio del diritto alla vita questo era un referendum contro il legittimo impedimento contro il nucleare e contro la mercificazione dell'acqua
Proponessero il tema del bene comune come un rovesciamento culturale e politico formidabile di quindici anni di ubriacatura
Berlusconiana intendendo per berlusconismo
Una forma specifica di commistione tra liberismo e populismo è un'idea particolarmente diciamo in Technicolor di quell'individualismo proprietario che ha dominato la scena dell'Occidente
Tornava l'idea della comunità l'idea di un interesse preminente
L'idea che il privato non può non è il demonio ma non può essere il motore regolatore di tutta la società che il pubblico il pubblico ha un compito specifico
Che non può essere occultato dietro la critica delle elefantiasi burocratica il pubblico definisce le finalità della produzione e dello sviluppo indica le compatibilità non solo quelle economiche quelli ambientali e quelle sociali e vorrei dire perfino quelle umane
Che il pubblico è il luogo in cui si definisce appunto la preminenza di un interesse collettivo
Il referendum sono stati lo strumento greggio che
Il popolo italiano accolto per poter rovesciare
Dopo svariati movimenti di critica radicale del berlusconismo che non si son visti in Parlamento si son visti nella società italiana
Si son visti soprattutto nella straordinaria vicenda del movimento delle donne
Che ha accolto la natura profonda delle Ficco berlusconiano che si son visti nelle lotte del sindacato che si son visti nelle lotte per l'informazione libera e plurale
Cioè
Una quantità di movimento di anche parziali pensate a cosa poi è stata la generalizzazione della lotta contro la Gelmini e contro le sue contro riforme il più organico
Dei tentativi diciamo così reazionari il compimento del berlusconismo anche qui compagni non ce la sia raccontata mica bene sembrava la piccola chiami farai alla Gelmini
E non invece il punto diciamo davvero di compimento del progetto berlusconiano perché se hai la Società della precarietà devi costruire la scuola che predisponga alla precarietà e la sua accettazione sociale chiari la Società della fauna cioè la Società della Procura
Devi mettere in cattedra la paura e la sua compensazione commerciante le visiva cioè
Il movimento nella scuola nell'università dei ricercatori precari accolto il cuore dell'egemonia berlusconiana per questo era difficile capirsi tante volte
Io lo dicevo Cofide ma avrei voluto nemmeno polemica su Berlusconi e più conoscenza critica del berlusconismo
Anche perché la personalizzazione della polemica rende un feticcio l'avversario mitizzato e Tononi capisci le capacità egemoniche
Non ne sto UD la straordinaria forza di riproduzione del consenso nella società e alla fine ci potevamo trovare
Con il massimo della contumelie a contro Berlusconi e il berlusconismo che entrava dentro di noi nelle nostre vene che cominciava a essere per noi una specie di stadio naturale nel quale giocare il confronto politico perché è lì che ci ha fregato poi
Il problema è che a un certo punto il terreno che lui ha proposto l'abbiamo assunto come se fosse
Il terreno neutrale e invece Mammano ci spostavamo tutti quanti un po'più a destra e anche la sinistra lo spostamento più a destra che ha vissuto ce lo posso dire
Nell'assumere progressivamente l'idea che era tramontata l'epoca del lavoro
Che era nata all'epoca del consumo e che invece che tutta la tutelare i produttori dovevamo tutelare i consumatori occuparci dico consumo critico perché avevamo dimenticato il famoso verso di Bertolt Brecht che riceva parlateci compagni dei rapporti di produzione
Invece non si trattava di snobbare il tema del consumo critico
Di non capire la provocazione che ci veniva da tanti lati dalla critica di genere a fino a Slow Food passando per tante altre straordinarie suggestioni culturali
Si trattava di capire che tutte queste suggestioni culturali se erano una danza esso cistica attorno al cadavere del lavoro erano la più gigantesca vicenda di subalternità culturale
E lì che noi abbiamo perso
Penso io dico sempre così per paura di perdere ci siamo persi per paura di perdere abbiamo perso l'anima perché se non c'è
La questione del lavoro
Che non è una questione antica
è la questione moderna
Appunto la critica di genere la critica ambientale RIA attraversano e di più e definiscono radicalmente la questione del lavoro
E nel rapporto tra produzione e consumo s'incontrano anche
Diciamo i sentimenti più evoluti della cittadinanza attiva e di chi perfidia i beni comuni
Ecco
Io credo che
Se la politica del centrosinistra
Avesse non tentato di capitalizzare velocemente superficialmente il senso di quelle battaglie
Ma si fosse in qualche maniera connessa
Che non significa assumere
Diciamo così come sono le piattaforme e talvolta per il suo uso parziali dei movimenti
Si fosse connessa significava degli giochi dei ragazzi che salivano sulle terrazze delle università non avevano bisogno di pacche sulle spalle
Non avevano bisogno di attestazioni di giovanilismo del cavolo
Avevano bisogno di essere ascoltati nel senso sociale della loro domanda di futuro
Collocati in un luogo che produce alienazione precarietà come diventata oggi l'organizzazione della didattica cioè significava connettersi a domande radicali di cambiamento
Invece come sapete la vicenda politico parlamentare
è stata diciamo completamente separata dalla vicenda che si è svolta nella società
Separata completamente appunto l'attesa diciamo così che per progressivo Farina mento del blocco avversario ci potesse essere la spallata parlamentare
Con una quantità io dico impressionante di errori anche sul piano tattico perché diciamo a
Attendere come Godot il pre l'arrivo del Presidente della Camera che aveva in mente un'operazione di rifondazione della destra attenderlo come diciamo un possibile aggregato del centrosinistra
Ha indebolito il Presidente della Camera e ha rappresentato per noi un'incredibile illusione erano i referendum la forza nostra diciamo per riaggregare credibilmente
Una un'idea di alternativa
Erano le vicende delle primarie e delle amministrative
Che ci mandavano a dire che la domanda di cambiamento era mature radicale che il punto non era nella domanda era nell'offerta che l'offerta è sempre ambigua e opaca che non è diciamo compiuta di fra intesa agli occhi di un elettorato che cominciava a sentire l'angoscia di un passaggio dell'epoca che anche l'attraversamento del deserto di una crisi senza avere forse senza precedenti
Per come la vivremo
Quindi io sono incazzato per una ragione perché penso che noi
Avremmo dovuto col metterci allora
Per rendere forte e credibile l'alternativa possibile rappresentata dal centrosinistra e che per questa via avremmo potuto determinare un'anticipazione del collasso
Di Berlusconi e del berlusconismo
E avremmo potuto assolvere un dovere nazionale perché quest'anno perso dal quattordici dicembre del mancato voto di fiducia in Parlamento a oggi è un anno che forse non potremo mai più recuperare
è un anno nel quale siamo precipitati nella recessione e per questo abbiamo dovere della cautela dell'equilibrio anche di fronte all'esperienza del Governo Monti
Perché ci batte il cuore perché sappiamo in che epoca stiamo entrando quando c'è la crisi della recessione non c'è mica la bandiera rossa pronta sventolare
Quando c'è crisi recessione a livello mondiale quando la recessione bussa alle porte della Cina Reggiana diciamo dentro le carni della Società europea interroga il futuro degli Stati Uniti d'America quello che normalmente accade guerre fascismo
Cioè abbiamo imparato
Le quale esime tecnocratica e lo dico con tutto rispetto e fate finta che ho dato il mio voto di fiducia al Governo
Le Quaresima i tecnocrati che spesso predispongono fra le insurrezioni populista
E per populismo non intendo il nostro modo affabile di parlare al popolo intendo un modo specifico e Riad
C'è una io di manipolare ti bisogni del popolo
Quindi io per questo io sono
Preoccupatissimo e tifo lo dico con preoccupazione in queste ore su un grande preoccupazione tifo perché ci sia in corso d'opera nelle prossime ore una correzione
Delle misure
Economiche che Monti presenterà al Parlamento nel senso della giustizia sociale non perché c'è da far sventolare una bandiera
Non perché dobbiamo dare ragione alle nostre storie le nostre biografie e alle nostre caselle ideologiche
Per una ragione precisa
Se
Implode il corpo sociale cioè in prove perché non sopporta più
Molestie perché del ceto medio sia largamente impoverito perché lavoro dipendente vive convive con l'angoscia e con la precarietà se implode se non se non teniamo la questione sociale
Sono uguali
E la giustizia sociale anche per un'altra ragione seno alimentiamo una nuova dinamica dei consumi
Se non ridiamo ossigeno all'economia e lo si può fare soltanto mettendo al centro di qualunque manovra economica
La redistribuzione delle ricchezze e dei carichi quindi se non tocchiamo la struttura della ricchezza in Italia non solo
Scontenti diciamo o avremo l'opposizione chi magari oggi è stato responsabile ma soprattutto
Non riusciremo a determinare quell'inversione di tendenza che serve
A far lievitare un'idea di crescita economica ma la crescita come ci può essere
E in tutto il mondo ormai tranne che in questo Paese diciamo che è un po'pare un posto un po'particolare in cui subito vige il conformismo di Stato mai nel mondo
Nel resto del mondo si discute delle inefficacia delle politiche di austerità
In America si discute di questo per come il gioco dell'oca tagli i tagli
Le impoverisce ulteriormente la pretesa la platea più larga quella che invece avrebbe bisogno di un po'di denaro nel portafoglio per alimentare la dinamica dei consumi tagli tagli
E non succede niente dal punto di vista del termometro che misura la febbre del debito pubblico cioè noi poniamo la questione della giustizia sociale non solo perché
Diciamo
è il senso della nostra vita pubblica della nostra vita politica ma perché è necessario e indispensabile per orientare anche
Le scelte che bisogna fare nel senso del rimettere in piedi un meccanismo virtuoso dell'economia siano come facciamo ma voi capite il punto di vista di chi come me fa i conti della serva deve cioè leve
Capire che cosa fa nel due mila dodici dal punto di vista dei tagli che già ci sono stati che i cittadini ancora non conoscono quelli delle Tremonti
L'effetto diciamo di questa sciagura incarnata chiamata Giulio Tremonti
Oggi è falsa tutti finta di non averlo mai conosciuto e di non averlo mai stimato fino a qualche settimana fa sembra una specie diciamo di bene nazionale da sei ficcare ma chi
Non conosce esattamente gli effetti che le misure di Tremonti avranno nel corso del due mila e dodici del due mila tredici non è l'idea di che cosa stiamo parlando stiam parlando che saltano i sistemi di protezione sociale fondamentali
Stiamo parlando che mentre non c'è una lira per alimentare i diritti delle persone non autosufficienti salterà il trasporto per i bambini disabili che contemporaneamente rischieranno di non avere l'insegnante di sostegno
Ma per prendere un po'un pezzo di un problema gigantesco
Le l'impoverimento delle famiglie l'impoverimento in termini di servizi sociali e di diritti è immediatamente un impoverimento di reddito
E allora ecco ricominci parlando di reddito di cittadinanza di reddito sociale chiamatelo come volete ponendo il problema che il Welfare che va ridisegnato i vari qualificato
Non va semplicemente fatto dimagrire con cure a volte inappropriate sapete che con le cure dimagranti
Estremiste si può morire il welfare va riqualificato e accanto al tema del lavoro e del diritto al lavoro bisogna porre il tema del reddito del diritto al reddito
Ne va riqualificato perché vanno diciamo accolte le istanze che la cultura della differenza di genere ha proposto proprio per ripensare anche l'organizzazione della vita dei tempi e dei servizi
Insomma ma web farà
Amici miei non è mica solo sospesa l'Uefa ed economia e ricchezza il welfare e PIL a mente quando devo tagliare la sanità voi dovete sapere che per la Lombardia la sanità fa il cinque per cento del PIL
Per la Puglia fa il dodici per cento del PIL
Con questo ci dobbiamo misurare io sono molto contento di essere venuto qui
Detto due cose su un libro bello sul libro importante su un libro
Pulito
Perché c'è un'analisi perfino minuziosamente e puntuale delle stagioni che abbiamo vissuto e il tentativo di un bilancio politico di grande onestà glielo per formulo pressato molto questo libro un contributo vero
Ed è un contributo fuori da quell'atteggiamento talvolta ricattatorio che si sente attorno no pensate al dibattito ridicolo che c'è sulla forza sulla foto di Vasto
Come se la foto di Vasto fosse qualcosa di diverso da una allusione la all'ustione al tema che dalla crisi del berlusconismo potremmo persino uscire a sinistra
Uscire a sinistra
Non è soltanto un problema di compensare le frustrazioni del ceto politico della sinistra che è stato più volte sconfitto l'uscita a sinistra è una necessità dei soggetti sociali a cui a volte malamente cerchiamo di dare voce
Vorrei
Io
Un obbligo
Il libro di Alfiero
Anche un suo libro precedente c'ha un merito
Prima di tutto che è quello di
Provare a far perdere una cattiva abitudine che quella di non riflettere mai sulle cose che sono fatte sui problemi che aprono
Anche sulle correzioni che magari
Ci possono ci possono essere poi scherzando
Si può anche dire veniva detto poco fa che c'è anche una capacità di previsione perché in realtà tutta la seconda parte del Libano si potrebbe scrivere esattamente in questi giorni
Quindi solo aggiungere che c'è stato un Governo di tecnici mezzo che salti per raggiungerlo oggettivamente problemi ci sono
Imponendo oggi questo domando io proporrei
A seguire questa idea del provare a ragionare su quello che è successo perché io credo che era alta nella nostra memoria un anno come il due mila undici e difficilmente ritrovato
E non solo perché c'era la crisi eccetera crisi che già di per sé comunque rappresenta una stagione straordinaria per intensità e dimensione ma perché sono successe altre cose che
In tempi anche molto molto brevi nel senso che l'inizio dell'anno è stato segnato del movimento di gente movimenti c'è tutto un movimento
Referendario c'è solo il movimento referendario questi movimenti si incrociano e si distinguono variamente perché
Non solo sempre gli stessi che partecipativo ma ci sono trasversalità
Differente che ama ma anche man mano si intrecciano
Il referendum il voto del referendum come il voto delle amministrative di quel momento fa pensare che si è aperta la stagione della nuova politica così l'abbiamo in tanti
Definita un'idea di una nuova politica di una politica di qualità di una partecipazione
A quelli che come dire raccontavano che la politica non c'aveva più ragion d'essere invece una volontà di massa dei cittadini e delle persone di partecipare e politica
Due mesi dopo siamo nella più vasta ondata di antipolitica il Paese abbia mai conosciuto
In cui era esplicitamente teorizzata alla fine della politica l'idea che la politica sia solo costi che poi i costi potessero essere tagliati lì il messaggio voluto e perpetrato che
Come dire qualunque altra operazione era un'operazione di casta e in un'operazione di partecipazione
Quindi in realtà un messaggio esattamente opposto a distanza brevissime dei mondi che si separa
In un mondo che continua a pensare alla
Straordinaria stagione del movimento e referendum mondo che dice esplicitamente che invece la politica nonostante l'orizzonte
E se ci pensate negli ultimi
Qui siamo davvero pochi giorni un Paese che improvvisamente si pacifica
Nella preoccupata speranza che sia arrivato Salvatore dalla patria che risolve le preoccupazioni che ci sono e che saluta però una cosa che va valutata
E cioè che saluta al fatto che siamo tornati un Paese civile
In cui ci si dice buongiorno non ci si insulta per il solo fatto di esserci che si può parlare di contenuti che si possono indicare dissensi e consensi senza che ciò costringa
A essere come dire appiattite da una parte all'altra quindi in qualche modo un Paese che salutano nuova civiltà
Che
Non è sufficiente ovviamente a lasciare alle spalle i diciassette anni di berlusconismo ma dice anche che in fondo non si può
Con qualche nettezza in più che lo si può modificare cancellare far scomparire rispetto a un'idea che in fondo un po'tutti avevamo che sarebbe rimasto lì
Profondamente
Credo che
In questi tre cosa che si svolgono in alta nell'arco di in meno di un anno o comunque di un anno
Di un anno politico
Indubbiamente devono proporci
Una serie di temi politici poi ovviamente io mi soffermerò di più temi dell'Europa del lavoro io credo che
Visti in cui in controluce nella loro contraddizione queste tre cose però Di Campli in fondo una volta per tutte
Che le persone hanno voglia di partecipare e di esserci non per discutere di ridere contenitori ma per discutere il PD che fare e di come il fatto questo peso
Questa a me fare la lezione che viene concretamente che
Cosa che ci diciamo tante volte ma poi ogni volta si ricomincia daccapo
E ci si comincia a discutere delle forme in un
Della della sostanza
E che una parte dello scarto che oggettivamente c'è e che i movimenti e referendum sono lì a dimostrare
Tra la rappresentanza politica intesa tra la pietanza al Parlamento e il Paese che è uno scarto che arriva appunto fino
Alla serena preoccupazione a favore del governo tecnico
Quello scarto c'è ancora non è superato e non può essere lasciato del suo superamento al Governo tetti
Perché al di là di quello che si pensa noi abbiamo detto la riorganizzazione ha detto
Che ci sarebbe piaciuto di più un percorso normale ma che coglieva amo l'emergenza che era dato dalla presenza
Di quel Presidente del Consiglio delle necessità di far ripartire il Paese ma non ci è estraneo il fatto che comunque siamo in presenza
Di un una sospensione democratica del funzionamento ordinario e che quindi bisogna sempre averlo presente se si vuole ricostruire
Quella divario che c'è tra la rappresentanza parlamentare e il Paese e le sue istanze bisogna ovviamente costruirle tenerlo presente dentro anche il merito delle questioni che ci sono
Però Alfiero non si ferma l'analisi di che cosa successe del nostro Paese pone e ripropone il tema del rapporto tra il nostro Paese l'euro
Dalla tassazione traslazione finanziare all'eurobond alle alle risposte possibili ma anche al tema della collocazione
E credo che noi dobbiamo avere il coraggio di riprendere questa discussione sul futuro e di riprenderla nella sua interezza non nell'applicazione ovvero dalla lettera della BCE
Perché se non si riprende la discussione sull'Europa nella sua interezza rischiamo di fare come dire sembra una discussione sull'ultimo provvedimento senza mai domandarsi che partita c'è in gioco
Perché
Ho inseguiamo questo c'è anche questo nel dibattito all'idea che c'è un fantasma Nino cattivo che ha deciso che specula su tutti e quindi siamo all'inseguimento alla ricerca del fantasmi no cattivo
E otto dobbiamo trovarlo ma
Temo che la partita sia un po'più complicata che la partita sia quella
Che
Gli stessi che hanno determinato la crisi e che nella prima stagione del dibattito abbiamo dato per scontato sarebbero stati sconfitti
Dalla crisi stessa quando dicevamo ma si interviene pubblicamente sulle banche ma ciò che diranno le agenzie non parla più tenuto in considerazione sembra passati dei decenni son passati meno di due anni
Ma non
Non usciremo con lo stesso modello è nata oggi siamo di nuovo esattamente nello stesso modello
E del trionfo di coloro che hanno determinato la crisi
E per coloro che ha determinato e che la crisi la posta in gioco l'Europa non intesa per lei euro nulle euro madre euro come simbolo di un compromesso sociale che è rappresentato welfare europeo
E questa è la partita di cui stiamo discutendo
Per cui assenso e irragionevolezza porci il tema ancora una volta di come si esce dalla crisi e che questo sono d'accordo condiziona quale nuovo compromesso proponiamo
Perché di questo stiamo parlando di questo Stato parlando l'Europa di questo parla poco l'Italia
Che invece appare molto più come dire nel contingente quotidiano senza avere allora
Dimensione generale e questo determina l'esistenza di opinioni diverse in euro
Non è tutto come dire scontato e risolto dentro le politiche dei due dei due Commissioni
Però
Se
Come dire la contrapposizione la contraddizione e quell'altra ma dico proprio a più grossolana di così non si può tra liberismo al welfare
Non abbiamo bisogno di sapere se vuoi fare
Il compromesso precedente che viene ugualmente riproposto se oggi bisogna avere un pensiero
Su qual è il nuovo modello che permette all'Europa di avere un posto in Occidente e all'Occidente di avere un posto rispetto ai nuovi poli di sviluppo
Perché se no gli altri determineranno i poli di sviluppo sapendo che spesso troviamo cose più interessanti tra quelle che dice Obama sugli Stati Uniti ma che quel modello di non è il modello del compromesso
A partire dal lavoro e sulla condizione delle persone che come Europa abbiamo conosciuto abbiamo spesso come dire invocato come un modello che dovrà riguardare anche gli Stati Uniti e tutte le cose che qui nulli
Allora
Anche qui credo che ci sia un tema che riguarda il dibattito che si è stato fatto
Sembra di nuovo un tempo lontanissimo ma lontanissimo non è un anno fa metà delle discussioni che si facevano era su come dovevamo superare il Novecento
E pareva che come dire più si diceva che bisognava superare il Novecento più si era
Magici e progressisti rispetto ed io penso che invece dovrebbe smetterla di dire che bisogna superare il Novecento pensare che cosa del Novecento sente
E come dal dall'esperienza del Novecento li costruisci il nuovo compromesso sul web il quale e quindi sul lavoro
E questo pone delle domande perché segue il fare partiva nella sua dimensione dal lavoro per costruire intorno alle cave le qualità di vita
Qual è il limite che oggi rispetto a quella costruzione di welfare non il limite che ci vedono i liberisti che spiegano che costa ma il limite di chi pensa che devi rifondare il compromesso sui numeri
Io credo che il primo limite sia
Che il lavoro così come era descritto nel Novecento per definire un welfare oggi non può essere SDI scritto nello stesso identico modo
Che c'hai un problema che ridescrivere qual è il lavoro di riferimento e quindi ridescrivere qual è il patto che tu Faita ricostruire un mercato del lavoro non duale
Ovvio c'è in campo chi pensa che non risolve dicendo che non c'è più nessuno diritti ma non sto seguendo quel ragionamento sto opponendo ogni ragionamento ovviamente diverso e quindi con un affronto il tema della precarietà
Delle tante precarietà perché
C'è la nostra precarietà non ci sono i temi della precarietà dell'Europa se perché questa domanda bisogna proporzione asse la contrattazione resta lo strumento
Per unificare il lavoro e dargli valore universale ma se la contrattazione resta lo strumento per dargli valore universale non possiamo immaginare
Che basta difendere quella che avevamo perché quella che avevamo c'ha portato qua e quindi non è sufficiente a rappresentare l'unità
Del mondo del lavoro il superamento
Della dualità che certi
E
L'altro tema è che la grande stagione di definizione del welfare alla stagione della ripresa dell'istruzione come elemento di promozione sociale collettiva come strumento di mobilità sociale
E quindi c'è un nesso inscindibile chador tra lavoro e istruzione come le due cose che determinano la prospettiva dell'unità in un della dualità sociale e dell'unità e non della dualità del mercato del lavoro
E quindi secco tutto questo è
Per esempio cancellare una cosa che andate insieme alla sostituzione
Dei lavoratori con il termine di consumatori che abbiamo ben conosciuto anche nel dibattito politico della sinistra per cui il tema erano i consumatori non i lavoratori se torniamo all'idea che invece al centro c'è il lavoro
Dobbiamo anche cancellare una stagione in cui avevamo sostenuto la tesi che il welfare non dove andava slegato dal lavoro e andava invece costruito
Nella dimensione del territorio anche qui bisogna provare a fare dei ripensamenti
Cosa da universalità e nella stagione in cui bisogna ricostruire un'ipotesi di compromesso sociale
E che permetta che quel compromesso non
Lasci al liberismo al capitale tutto il terreno della distribuzione da un lato della condizione delle persone e dall'altro forse
Bisogna ricostruire un'idea di universalità e di uguaglianza
E cosa ha da un'idea di universalità e di uguaglianza
Qual è la condizione da cui partire per determinare un'idea di universalità di uguaglianza
Io resto convinto che sia un lavoro lungo e trovo un'altra che ci sia la stessa dimensione di universalità e di possibilità partire da quella condizione che riguarda la prevalenza
Nella vita delle persone come gli dai qualità della vita e come determini ovviamente questo richiedere distribuzione richiede tante cose e non è che
Sia
Semplice perché
Non solo bisogna dire che non costano bisogna dire che la la redistribuzione che è intervenuta una redistribuzione che toglie ogni verso l'Italia di uguaglianza e quindi bisogna ridistribuire le carte del gioco
E penso che bisogna sottolineare molto universalità uguaglianza perché se no i frutti avvelenati dell'individualismo e dell'egoismo sociale non li toglieremo mai dal terreno
E i frutti avvelenati dell'egoismo sociale sono tanti e sono in campo
Questo vuol dire però punto alcune cose anche di tipo radicale
Perché se no si torna in un altro schema
Che c'è che lo schema che come dire ha proposto ampiamente Sacconi che lo schema che propone sistematicamente Marchionne che come una bomba ad orologeria ogni volta che si riesce a provare a fare un avanzamento ricomincia esattamente
Il il suo schema cioè non c'è
Un moderno che cancella tutto ad un antico che mi fa tornare
Come dire in paradiso perché quello schema lì per cui da un lato c'è tutto l'antico dall'altro c'è tutto il moderno è uno schema che non fa agire soggetti nuovi determinano nuova condizione
Anche perché tra i soggetti che sono entrati prepotentemente in campo ci sono i giovani ma ci sono le donne ed è assolutamente evidente che l'idea di ripartire dal lavoro rimette in questione anche come si è considerata la parità la presenza delle
Delle lavoratrici nel mercato del lavoro la costruzione
Del modello familiare del nostro Paese ciò pensiero che rimette di nuovo in relazione lavora quel fare un pensiero che scardina cose complicate anche di coloro che hanno determinato il nuovo assetto
Del Governo del governo tecnico c'è una relazione tra tutto questo e come il primo periodo che abbiamo vicinissimo
E cioè il Governo che è in carica le manovre che si aggiunge all'orrore quindi che vengono sì una relazione c'è
è ovvio che una relazione c'è e la relazione di chi da un lato
Deve sempre avere presente la domanda
Quello che stiamo facendo rimette in campo l'Europa ha una sua politica europea o è un inseguimento infinito che non ha risposto
E quindi da questo punto di vista cosa succede nei prossimi giorni il Consiglio d'Europa l'importante è importante anche dal punto di vista degli assetti
Perché
Il monopolio
Tedesco un duopolio tedesco francese non è un'idea di tipo
E non è detto che abbia in sé l'idea di costruire
L'Europa che noi immaginiamo quindi bisogna che ci siano in parallelo gli elementi che pongo una domanda di cose in Europa congelamenti delle strategie
Il solo rigore per questo bisogna mantenere viva una critica alla lettera della BCE perché il suo rigore non da quella risposta
I scarica su una parte del mondo nostro e del mondo dell'Europa l'insieme di politiche che non è detto che ci portino verso la risposta che invece
Si va cercando e lo stesso equivale al ragionamento che bisogna fare
Rispetto al Governo in molti nel nostro Paese
Ho già detto che
Secondo me sta in una condizione di sospensione cioè non ci può essere un'idea che da lì c'è la ricostruzione della politica
C'è un
In tema di ricostruzione della politica durante questa fase di transizione per mantenerlo prospettive quindi che cosa si dice dei comportamenti che ci sono è molto importante
E molto importante anche misurarsi Troccolo straordinario appunto consenso preoccupato che è intervenuto che nel segno della preoccupazione e della profondità della crisi che è percepita
Dalle persone che quindi
Cercano delle risposte di rassicurazione
Io non vedo che un filo conduttore del termine che quello dell'equità che quello del giudicare di volta in volta se c'è coerenza tra cui l'impegno assunto e i provvedimenti che si fanno con qualche attenzione
L'equità parte Colucci
L'equità deve tener conto che non c'abbiamo alle spalle una serie di manovre e dei costi che sono già intervenuti
Perché se no l'equità un po'strana
E allora
Equità richiama in causa anche delle questioni che sono all'origine di questo di questo libro della discussione che stiamo facendo
Si parla molto
Ovviamente parlando dei referendum dei beni comuni
Quello chiamato in sé il parlare di lavoro pubblico presente
Perché non c'è come dire due mondi che non
Che non
Connettono da questo punto di vista e noi abbiamo sempre letto nel risultato del referendum non sono un desiderio collettivo per la proprietà collettiva
E per i il non spreco ma anche un rispetto per un lavoro pubblico che l'ha messo in discussione e un riconoscimento che c'è una relazione tra il fatto che il bene sia collettivo e il fatto che ci siano dei lavoratori pubblici che non fanno bene
Tutta la politica economica del Governo che Ciardo fortunatamente lasciato
è stato la politica economica giocata controllano morti anche dal punto di vista materiale incontrati migliore il contributo di solidarietà l'accelerazione
Sul sistema pensionistico quando dico equitativo penso anche a una relazione con quanto è successo
Che mamma devi spostare il peso
Ed equità vuol dire che non ci sono un tempo in cui ci sono le pensioni
E tutte queste cose qui è un tempo in cui forse discutiamo della patrimoniale perché le pensioni e la tassazione sullo c'è già stata cioè pubbliche noi abbiamo già cominciato
Allora equità è questa misura
Qui e quella che dice ripigliamo un filo
E quel filo affronta la questione del rigore delle risposte che ci devono essere insieme all'idea di far ripartire il Paese Marco il filo un filo che dice
Cominciamo da chi in una
Dato e
Anche agli altri toccherà un pezzo ma quel pezzo dell'ESU in quota al fatto che cominciamo da chi novanta
Non posso che essere ingrato quanti hanno parlato bene del libero delle suggestioni che ci sono
Però diciamo è un libro molto politico nel senso che non
Non vuole soltanto descrivere ma cerca di intervenire se ci riesce questo voi evidentemente lo diranno i fatti contribuendo a muovere delle situazioni che altrimenti mi sembrano statiche
Perché partire da i referendum
Sembra abbastanza strano sono passati cinque mesi dei referendum
E in parte sono già dimenticati non da chi ha partecipato e votato che magari un po'deluso degli atteggiamenti che sono venuti dopo ma sembra quasi dal punto di vista della discussione
Chiede ferendo siano già archiviati in realtà
I referendum sono stati un'occasione molto importante
Nel libro io cerco di dire una cosa che i referendum sono nati in modo diverso tra loro noi facciamo il pacchetto i referendum sono stati votati lo stesso giorno
Non si sono prestati i piedi anzi si sono aiutate in uno con l'altro ma sono nati in modo molto diverso
Il Movimento per l'acqua ha una sua storia una sua radicamento tra l'altro una capacità di movimento capillare fantastica da certi punti di vista
La questione del nucleare
L'ha fatta sorgere Scajola perché se il Governo e Scajola in particolare non avessero rilanciato il nucleare quel referendum non sarebbe stato non poteva vere le radici non quelle antiche dei referendum del mille novecentottantasette
Ma riferendo non si è arrivati con obietta il referendum c'è perché immediatamente quando il Governo ci ha riprovato il Governo Berlusconi dell'epoca
Tu prima un gruppetto molto ristretto di reduci diciamolo pure per ragione di età tardivamente hanno cominciato a riprendere i fili a ricostruire le condizioni
Poiché era inevitabile nel cammino CCR incrociati con organizzazioni ambientaliste con personalità che io non conoscevo ma che ritengo persone di grande competenza di grande capacità
Ad esempio come tipo Onofrio che qui e che il mondo che viene dal sindacato e dal lavoro che il mio mondo non conosce abbastanza
E in questo modo pian piano ha cominciato a crescere la questione in particolare si è affrontata la stiva referendaria
Ma quando è partita la sfida referendaria le resistenze i consigli e ad esistere
I consigli le pacche sulle spalle dicendo tanto sarà un autogol sono state formidabili
Io non so esattamente se questo sia avvenuto nello stesso modo anche per il Movimento per l'acqua non credo ci sia molta differenza dei consigli a volte benevoli a volte meno benevoli a lasciar perdere erano molto forti
Ancora qualche settimana dal voto autorevoli esponenti del centrosinistra hanno detto a me quindi so benissimo che l'hanno detto
Che comunque i referendum sarebbero stati persi bella battaglia generosa per carità ma sarebbero stati persi
è la conferma che è tra coloro che rappresentano e coloro che sono rappresentati c'è un distacco terribile
Quasi invalicabile se non si
Modificano atteggiamenti e modi di affrontare i problemi
Poi
Pian piano le posizioni sono venute quindi alla fine poi abbiamo avuto un grande risultato e tra l'altro questa resistenza
Questa renitenza la leva si potrebbe dire da parte di settori politici ha rafforzato un'opinione non corretta
Nell'ambito di molti settori dei movimenti cioè l'idea di aver fatto tutto da soli perché poi si ottengono anche questi risultati sbagliati che uno finisce che vedendo che altri non hanno dato tutto questo contributo entusiasta pensa del fatto tutto lui
Invece non è stato così perché se non ci fossero stati i partiti a un certo punto sia pure che
Con difficoltà non ce l'avremmo fatta e naturalmente sensibilmente
Forse non saremmo nemmeno partiti poi come dice Pippo ventisette milioni cioè dieci milioni in più dell'opposizione di centrosinistra
Questo problema politico doveva essere affrontato dal centro sinistra medesimo in ben altro modo
Perché non c'era Lund due tre sia detto qualcuno per cui amministrative referendum e adesso l'alternativa politica è praticamente cosa fatta non è così
Perché i referendum quando muovono l'orientamento di elettori dall'altra parte
O li conquisti cioè dimostri che tu sei più coerente con quella posizione e se è illegittimo rappresentante del risultato oppure finisce che quello ha espresso una critica verso uno schieramento di riferimento ma poi torna a casa
Ed è quello che rischia seriamente di succedere se non c'è
Una coerenza è una capacità di gestire l'eredità della stagione referendaria
Io ho trovato abbastanza straordinario che a referendum appena fatti qualcuno ha messo in forno subito altri referendum senza chiedere nemmeno siamo d'accordo non siamo d'accordo
Abbiamo rischiato dirittura d'avere due referendum sulla legge elettorale e poi qualcuno l'ha presa pensa qualcun altro è rimasto in campo
Si annette grande importanza questo secondo referendum però il fatto stesso che siano stati promossi fino ad un certo punto addirittura due quesiti tra di loro profondamente diverse
Dimostra che non c'è stato tutta questa capacità di
Permeare il tessuto profondo del Paese per capire
Dove si poteva e doveva andare e pochi altri referendum che qualcuno vuole mettere in pista
Che naturalmente sono in gran parte giustificati ma fare un referendum non vuol dire a raccogliere le firme vuole dire portare almeno venticinque milioni di elettori a votare altrimenti non è il quorum e file veramente un autogol l'ambizione deve essere questo
Siamo sicuri che tutto quello che si muove oggi si può risolvere in questo modo o non c'è qualche problema
E ha ragione chi ha ricordato che è abbastanza strano l'ha fatto Susanna da ultimo che rispetto ad una fase in cui sembra
Alla ci fosse la mobilitazione per anche per insoddisfazione di uno stato di cose come quello del permanere del berlusconismo al Governo
è abbastanza straordinario che poi si sia verificato un sentimento di antipolitica livelli mai visti in questo Paese sono due cose che non stanno insieme a meno che non ci rendiamo conto che probabilmente
Quell'esito referendario non ha avuto le risposte che avrebbero meritato in quel momento i diversi quesiti e in particolare i comportamenti
Cioè sono stati presi
Guardate con entusiasmo per circa una settimana quindici giorni e poi semplicemente accantonati questo secondo me è una cosa che non ci porta molto distante
Allora
Se vogliamo affrontare il problema dobbiamo chiederci una possibilità di alternativa e ancora oggi possibile
Perché la differenza rispetto al periodo di proprio scritto praticamente alla fine di agosto cioè ho chiuso la fine di agosto e quindi quelle il quadro della situazione del resto capisce anche dalle date dalle cose oggi ci troviamo in una condizione completamente diverso
E io mi rendo conto che la vera domanda che oggi è in campo Emma il quadro politico che guarda all'obiettivo di rilanciare un centrosinistra da parte di uno che non è di nessuna delle forze politiche del centrosinistra ma è del centrosinistra
L'unico organico le cui partendo oggi la CGIL a cui sono iscritto da credo da quarantasei anni
Basta
Per il resto
Per il resto
Niente però del centro sinistra e quindi un contributo al centro sinistra ma oggi il contributo a cui il centrosinistra è un contributo che è ancora un destinatario di fronte a questa fase diverse
Badate che noi siamo arrivati ancora fino alle soglie del Governo Monti con iniziative in cui la coalizione alternativa era in realtà l'iniziativa di questo e di quello in note sparse
Stefano mi ha sopportato questo è il terzo libro che mi
Mi aiuta a presentare quindi figuriamoci se non vi voglio bene ma
Il problema è che infili in particolare ancora il cinque di novembre ha fatto una manifestazione da solo importante sono contento che sia andata bene doveva essere una manifestazione di tutti della corruzione
Perché
Il problema è che abbiamo oggi e che ci presentiamo ad un appuntamento difficilissimo come quello del Governo Susanna ricordato la sospensione
Le
Momento di pausa che rappresenta questo Governo pausa forse non è il termine esatto per dirlo in una condizione di grande difficoltà
Perché ci troviamo in una grande difficoltà perché Berlusconi non è caduto per iniziative dell'opposizione dei movimenti
A un Beggiato e quasi crollato ma comperando parlamentari rimanendo in piedi con ogni mezzo facendo tutto quello gli sfracelli che conosciamo però è riuscito a non andare a casa fino a quando
I famosi mercati non solo i mercati gli hanno tolto la fiducia
Noi ci troviamo in branda un elefante che si chiama speculazione finanziaria e l'attacco che viene dalla destra europea non è esattamente un alleato comodo quello con cui dobbiamo fare i conti
Dobbiamo farci i conti è del tutto evidente che la caduta del Governo è comunque un elemento di novità importante perché era insopportabile questa situazione ma oggi ci dobbiamo chiedere come affrontare le questioni
E io trovo abbastanza straordinario che nella fase più delicata e difficile in cui veramente si rischia l'osso del collo l'osso del collo dei singoli partiti l'osso del collo della coalizione
E in una certa misura anche l'osso del collo del sindacato in particolare della CGIL
In non momenti in cui si questo è in gioco che non ci sia una riflessione sui contenuti sul merito e anche sul modo di affrontare questa fase
Vogliamo chiamarlo un patto di consultazione tra il patto di Vasto la foto di Vasto più altri perché poi a Vasto erano in tre io ci sono altri che le metterei dentro
Perché da tutta la vicenda referendarie viene fuori che la cultura lavorista ad avere il coraggio di affrontare l'intreccio con la cultura ambientalista
Con una novità dal punto di vista dello sviluppo dobbiamo ammettere che c'è un limite e questo limite ha rischiato dei disastri se questo limite la vogliamo affrontare dobbiamo affrontare questa questione
Allora può esserci i Verdi che non sono nella foto
Ma anche altri soggetti io vorrei mettere ma adesso non voglio allargare il ragionamento sono diventa una discussione che va da un'altra parte a me quello che interessa
è che quella foto più qualche altro diventi il modo in cui vengono affrontati i diversi passaggi
Perché altrimenti il rischio c'è per tutti non è che perché uno è in Parlamento e vota e responsabile deve essere responsabile questo solo fatto lo tranquillizza perché anzi può ricavarne dei risultati molto amare
Ma non è che se quello a dei risultati amari può essere felice qualcun altro è un dramma per tutti è chiara questa questione e allora è meglio che il problema sia del merito che
Anche del modo di organizzarsi venga affrontato adeguatamente
E sul merito io trovo un modo abbastanza strano di affrontare le questioni
Largamente insoddisfacente POR io posso avere sbagliato posso dire anche stronzate nell'ambito del libro e anche delle cose che propongo ma mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse perché
Ma non a me perché non deve spiegarle personalmente a me la deve spiegare alle tante persone che si aspettano risposte acquisiti
Ad esempio è possibile che sulle questioni dell'Europa
Noi abbiamo un passaggio dopo Maastricht che è quello di dire che non bastano i criteri
Automatici che riguardano il prodotto interno lordo eccetera eccetera e poi improvvisamente ci troviamo di lettura a mettere in Costituzione alcuni di quei criteri della Costituzione tedesca
Forse c'è un passaggio che assaltato qualche frase
Forse ci dovremmo crea chiedere se
Nella crisi finanziarie che c'è stata dopo non avere messo le regole che potevano controllare la crisi
Con soluzioni che sono appena arrivate salutate da tutti come un elemento positivo e c'è qualcosa di positivo come dare denaro le banche per non fare mancare i soldi allo sviluppo
Però se non c'è anche il fatto che alla fine noi conteniamo da vere una lotta con un fucile attacco contro un Moloch che nove volte il prodotto interno lordo mondiale
L'insieme della finanza è diventato nove volte non era così né a Bretton Woods né dopo la Seconda guerra mondiale
è un meccanismo che si è messo in moto nell'arco degli ultimi vent'anni sostanzialmente che ha creato un sistema finanziario in cui si produce denaro per citare Sraffa attraverso il denaro
E questo è un meccanismo che è uno Tsunami dal punto di vista finanziario ma che crea drammi dal punto di vista economico occupazionale se non affrontata adeguatamente
E questo tema è un tema che l'Europa deve affrontare la Tobin tax è una cosa piccola chi l'ha proposta sempre pensato ad un granello ma dice di una modo di affrontare i problemi
Questa questione non può continuare ad essere un tema che arriva e non arriva poi a un certo momento Sarkozy e Merkel dicono che va bene poi lo rilasciano e poi Camera non è d'accordo poi non se ne fa un accidente rimaniamo fermi e tutto come prima no
Perché se tutto è come prima allora chi ha fatto la crisi diventa anche il gestore della sua soluzione tempo nelle sue regole
è questo il problema che dobbiamo affrontare
C'è quindi l'esigenza di non avere subalternità
Naturalmente ha ragione Piero quando dice ma dobbiamo lavorare per un nuovo compromesso perché è vero nove abbiamo bisogno di arrivare ad un nuovo compromesse questo nuovo compromesso richiede una lettura della Società una lettura dell'economia
La capacità di individuare gli obiettivi per cui lavorare ne dico due e poi chiudo
Uno riguarda ad esempio la questione sociale del rapporto tra padri e figli questa questione che ha fatto guasti anche di natura culturale di un'approfondita inenarrabile
L'Italia sta cedendo occupazione
Due mila dodici ci sarà recessione e quindi eccetera ancora occupazione se rimangono lavorare di più i padri i figli stanno fuori ad aspettare punto sono pronto a dare i dati a chi non ci credo
Basta guardare i rapporti del nel sull'occupazione oggi aumentare oltre misura l'età pensionabile è un autogol clamoroso un danno ai giovani che devono andare al lavoro
Che le aziende correggerlo spiare perché purtroppo bisogna prendere atto che ha cinquanta già non sei giovanissimo per le aziende naturalmente
Cosa succede che quello rimanerne pensionato né lavoratore perché non c'è un'alternativa di lavoro oggi possibile magari ci fosse la possibilità di scegliere ma questa possibilità non c'è
Quindi la lettura che viene data della società e delle misure è una litania trita e ritrite e ci sono dei Talmud che debbono semplicemente sede di svelati debbono essere visti per quello che effettivamente solo
La seconda questione ripresa ripresa ripresa volete che io non sia affezionato l'esigenza di una ripresa economica
è evidente che dobbiamo avere un elemento di ripresa perché senza ripresa non c'è possibilità di sviluppo di occupazione in particolare per i giovani con conseguenze enormi perché poi se non c'è il PIL non c'è nemmeno la pensione perché è un meccanismo che calcola spende riguarda tutti
Ma
La ripresa come può essere
è possibile che noi immaginiamo che queste è stata una pausa magari di cinque anni di sette anni di otto anni quello che sarà perché siamo tornati indietro di parecchio
Rischiamo di tornare al novantasei e forse ancora prima sull'occupazione sul reddito
Come possiamo mettere in campo una iniziativa che sia in grado di dare una risposta soltanto con delle proposte che dal punto di vista anche degli obiettivi di politica economica affrontino obiettivi diversi da quelli che conosciamo
In questo senso i referendum dicono molte cose perché tutta la questione della qualità ambientale ad esempio delle politiche energetiche è una questione strategica
Noi non possiamo essere un Paese che dagli incentivi e non produce pannelli un Paese che ha bisogno di energie e nello stesso tempo non costruisce la filiera
Ci deve essere una politica coerente non può un giorno dire che fa una cosa il giorno dopo negarle fare il suo contrario le aziende perdono la testa impartiscono non meno dei lavoratori tant'è vero che Bardi ha dovuto fare lo sciopero dei metalmeccanici insieme a film U.I.L. ma
Perché i centocinquanta mila posti di lavoro che sono quasi il doppio della FIAT peraltro rischiavano di essere messo in discussione
Da un Governo impazzito che un giorno dice una cosa giorno dopo la nega
Se noi non affrontiamo anche il tema della qualità diversa dello sviluppo fino a tutte le suggestioni aveva ragione Ruffolo il PIL pirla cioè non basta dire aumento del PIL ma quale PIL per chi qual è il risultato per le persone
Benedetto sedicesimo citato da Stefano prima giustamente perché c'è un problema che riguarda la qualità della vita la qualità non tutto si misura in omento della prodotto interno lordo
C'è un bellissimo articolo su L'Unità e dice mettiamo nel pile anche le figurine e le le palline di vetro
Perché effettivamente c'è corriamo veramente dei rischi perché il pesce dentro la guerra e non ci sono dentro elementi di qualità importante che invece riguardano la vita delle persone
Se noi non interveniamo con una chiave di lettura diverse cambiando l'ordine e il modo come affrontiamo le cose noi rischiamo di non essere pronti ad affrontare una partita difficilissima come quella di questa stagione
Di sospensione della diversità politica e di collocazione di un Governo come quello molti con tutte le conseguenze
E con tutti i problemi che qui Susanna giustamente ha preannunciato e che effettivamente fanno tremare perché è abbastanza evidente che ci sarà una vulgata diffusa di massa che diranno dovete accettarla non c'è altro da fare e nello stesso tempo però quelle cose accettate non possono essere
Che accettarle vorrebbe dire che ancora oggi a distanza di tre anni e mezzo non c'è stata la riflessione che io vorrei tanto auspicato sulle ragioni della caduta del Governo Prodi
Che secondo me alla fine si riassumono in due cose
Primo la politica dei due tempi prima i sacrifici e poi la ripresa due non ricordare che tu sei lì perché rappresenti gli strati sociali che ti hanno votato
Se queste due questioni non vengono ricordate
Che alla fine qualcuno si mette dentro ad una cabina di regia tecnocratica in cui gli sembra di cambiare il mondo ma la gente che lui rappresenta non lo capisce e soprattutto non si sente rappresentate i guai possono diventare effettivamente molto serio
Quindi come vedete
è un libro nel senso che è lungo ma è attualità politica e desiderio di contribuire a questa fase