Presentazione dei Discorsi parlamentari di Beniamino Andreatta

Autorità colleghi signore e signori
La Camera dei deputati e lieta di presentare questa sera la raccolta dei discorsi parlamentari di Beniamino Andreatta
è il doveroso Marrazzo a un uomo di Stato che ha onorato le istituzioni con una coerenza importante l'azione svolta nei diversi ambiti dell'attività parlamentare di quella di governo di quello universitario
Un cordiale benvenuto al presidente la Repubblica Giorgio Napolitano che ancora una volta ci onora della sua presenza
Un saluto e un ringraziamento al curatore dell'opera Enrico letta e ai relatori Giuliano Amato Giovanni Bazoli Romano Prodi Giuliano Urbani
Un saluto particolare alla moglie di Andreatta signora anziana Petronio e ai figli Eleonora e figli
Quest'opera dedicata ad Andreatta si consente di ripercorrere le varie fasi del suo impegno nella vita politica italiana negli importanti incarichi ricoperti in anni decisivi per la storia della Repubblica
In questi intensa attività al servizio delle istituzioni egli trasfuse il suo alto senso della responsabilità pubblica
La sua forte passione civile era suo innovativa cultura economica una cultura che gli consentiva di introdurre nel dibattito politico i risultati delle più aggiornate analisi maturati in ambito scientifico e accademico
Come ho visto nel bilancio del primo Governo Cossiga il Ministro del Tesoro nel primo Governo Forlani e nel primo e secondo Governo Spadolini
Nella decima legislatura tra l'ottantasette novantadue ricopre l'incarico di Presidente della Commissione Bilancio del Senato successivamente fu ministro il bilancio del primo Governo Amato
Ministro degli esteri nel Governo Ciampi e qualche anno dopo ministro dalla difesa nel primo Governo Prodi
Doveroso e anche ricordare il suo impegno politico spostamenti di primo piano della Democrazia Cristiana e del Partito Popolare per poi essere stati principali protagonisti della vita dell'Ulivo
Numerosi sono i momenti del lungo impegno istituzionale e culturale di Andreatta che rimangono nella storia e nella memoria della politica italiana
è inevitabile che il più immediato riferimento sia il primi anni Ottanta
Quando l'economista e uomo politico che oggi ricordiamo si affermò come uno dei maggiori protagonisti del dibattito pubblico un dibattito che in varie occasioni raggiunse toni aspri anche all'interno dei Governi
Sulle strategie da seguire per affrontare una difficile stagione economiche e finanziarie
In quegli anni il Paese cominciava infatti ad avvertire il peso sempre più oneroso del debito pubblico subendo anche gli effetti di una crescente spirale inflazionistica
In qualità di ministro del Tesoro Andreatta non esito a farsi carico di decisioni coraggiose
Come nel caso del cosiddetto famoso divorzio tra Tesoro e Banca d'Italia che realizzò l'autonomia dalla Banca centrale rispetto al Governo condizione ritenuta ad Andreatta indispensabile per garantire la stabilità finanziaria del Paese
L'otto ottobre mille novecentottantuno nel suo intervento in Senato sostenne con fermezza la necessità di procedere cito testualmente a una
Riduzione non effimera dello squilibrio fra spesi entrate del bilancio dello Stato
Affermando subito dopo che l'obiettivo del Governo non era solo il contenimento del disavanzo ma il recupero della governabilità della finanza pubblica
La linea del rigore finanziario Andreatta la sostenne con tanta decisione anche negli anni successivi in particolare nel periodo della sua presidenza della Commissione Bilancio del Senato
Agiva Nino Andreatta unitamente al rigore etico dall'alto senso di responsabilità pubblica una sensibilità lontana da ogni ideologia ISMEA e una cultura ben radicata nelle correnti più evolutive del pensiero economico occidentale
Una prospettiva intellettuale che lo portava osservare con lungimiranza il decisivo impatto sociale e politico della crescente interdipendenza dell'economia italiana con il contesto europeo e mondiale
La rilettura dei suoi discorsi e la ricostruzione delle fasi della sua coerente battaglie per l'equilibrio del bilancio pubblico
Assumono oggi un significato di stringente attualità in questi mesi delicati cruciali non solo per le sorti dell'economia nazionale ma per il destino spesso dell'Unione monetaria europea
Nesi che vedono il Governo il Parlamento impegnati in un'imprescindibile operati risanamento che restituisca solidità finanziaria che opportunità di crescita all'Italia
Andreatta fu tra i primi a sollevare il problema delle gravi conseguenze sociali ed economiche che sarebbero derivate al nostro Paese dal crescente squilibrio dei suoi conti pubblici
Il deficit finanziario rendeva Alitalia già negli anni ottanta particolarmente sposta i contraccolpi di ogni negativo andamento dell'economia internazionale
Egli osservò in occasione della discussione in Senato sul bilancio di previsione dello Stato e della legge finanziaria per il novanta quanto segue
Gli alti tassi di interesse sono sì la conseguenza di una congiuntura mondiale
E di una serie di mancati coordinamenti delle politiche economiche mondiali
Ma nel nostro Paese annuncio però più determinato dalle difficoltà di collocare il mese per mese cifre pari al tre o al quattro per cento del reddito nazionale nei portafogli delle banche delle istituzioni finanziarie delle famiglie
è chiaro osservava ancora Andreatta che questo sovrappiù di interessi esercito un effetto depressivo su molti settori che richiedono investimenti a lungo termine
In quegli anni i movimenti quotidiani di capitale sulle piazze finanziarie mondiali erano lontani degli perché rischi volumi odierne
Ma le dinamiche dell'internazionalizzazione finanziaria l'incipiente sfida dei mercati aperti e cambiamenti di paradigma nelle politiche economiche dei Paesi industrializzati
Ponevano già e in modo urgente il problema di ridurre l'enorme debito pubblico accumulato dall'Italia negli anni precedenti
Diceva ancora Andreatta ogni riduzione del deficit allenta i vincoli dell'economia italiana e soprattutto all'ente a cui il vincolo che era strappi Scettri utile l'orizzonte delle scelte cioè il pericolo di una crisi finanziaria
Illustre economista e uomo politico era ben consapevole di quanto poco popolari e forse nel mondo politico italiano la linea del rigore finanziario
Ma ciò non impedì sostenere con determinazione il rigore e sui veri politica economica e sempre più spesso come ricorderete
Ho letto nella pelle ricca introduzione all'opera si trovò appunto per criticare contemporaneamente la maggioranza dalla quale faceva parte
E l'opposizione sulla questione cruciale di una finanza pubblica molto generosa e poco lungimirante
La sua critica fondamentale alla cultura politica italiana prevalente negli anni ottanta era di non aver modernizzato sufficienti sui modelli di riferimento nel campo della politica economica
Intervenendo in Senato alla fine dell'ottantanove criticò il cito testualmente
Permanere della filosofia economica degli anni Sessanta per cui non si tiene conto degli effetti profondamente distorcente sullo sviluppo del Paese che l'accumulo del debito e l'alto deficit hanno sull'attività produttiva
Di qui quelli gradualismo esasperato che aveva portato l'Italia parole di Andreatta diluire negli anni l'operazione di risanamento
E si trattava a suo parere di un caso unico rispetto a tutti i Paesi industriali che avevamo sperimentato al pari del nostro un'altra grave crisi negli anni Settanta e Ottanta
Ci sarebbero molti altri aspetti del profilo politico istituzionale di Andreatta che andrebbero sottolineati come ad esempio l'osso moderno ed evolutivo visione del ruolo internazionale dell'Italia espresse negli anni in cui fu ministro degli esteri trine della difesa e poi
Riformatori promosso dei vertici militari del servizio di leva si inquadrano scenario del dopoguerra del dopo guerra fredda negli anni Novanta e del contributo richiesto al nostro Paese
Il senso complessivo dell'insegnamento che Andreatta lasciato la politica italiana e quello del rigore non solo finanziario ma morale il senso della divisione allora espunto dica e dell'impegno per realizzare il bene comune
Questo impegno è stato dall'un testimonial atto fino all'ultimo istante della sua vita attiva
E rimane in tutti noi tutti coloro che c'erano dolosamente vivo e commosso il ricordo della drammatica seduta del quindici dicembre mille novecentonovantanove
Quando Andreatta fu colto da un gravissimo malore mentre partecipava ai lavori parlamentari per l'esame della legge finanziaria
In conclusione
Voglio citare un passaggio del suo discorso in Senato del ventotto luglio mille novecento ottantotto
E laddove egli fa appello di fronte al peggioramento dell'andamento tendenziale del deficit pubblico al senso di responsabilità della classe di governo della classe pavimentare invitando entrambe
A
Virgolette guardare la realtà non attraverso i miti ideologici ma con gli occhi del buonsenso nella considerazione che le dimensioni del deficit pubblico
Creando uno stato di pericolo che deve essere seriamente affrontato l'obiettivo che gli indicò in quell'occasione fu quello di
Realizzare una situazione dove consumi e investimenti siamo sostenuti dalla riduzione dei tassi di interesse ed un maggior volume delle esportazioni sostiene l'andamento dell'economia
Sono parole che ha tanti anni di distanza mantengono intatta la loro indiscutibile forza e che evidenziano la grande attualità contenuta nell'insegnamento economico etico e politico di Beniamino Andreatta grazie
Prego allora Enrico Letta di prendere la parola
Signor Presidente della Repubblica e ringraziamento è innanzitutto a lei per la sua presenza qui una presenza che illustre un'ora questo avvenimento
E al Presidente della Camera l'onorevole Fini voglio esprimere un grande ringraziamento perché ha fortemente voluto questo lavoro questo lavoro
Che la Camera dei deputati quindi
Il ringraziamento al presidente esteso a tutti coloro che hanno lavorato alla Camera dei deputati perché
Arrivassimo a questa realizzazione
Che offre
Effettivamente oggi ci consente di essere qui a riflettere e di essere anche qui ad avere uno strumento in mano importante per l'oggi
Un ringraziamento lo voglio rivolgere molto calorosamente a casa quindi all'Arel
Il centro studi che Andreatta fondo nel mille novecento settantasei un ringraziamento particolare permettetemi di rivolgere la Francesco Merloni che in questi anni
è riuscito insieme a tutti noi a portare avanti questa struttura Andreatta inventò allora e che oggi e lo voglio annunciare qui con una grande ovviamente piacere
Dà vita a una collana editoriale insieme alla casa editrice il Mulino specificamente dedicata a opere su la vita l'azione l'attività
Di Andreatta una collana editoriale curata da Maria Antonietta Colin Berti che
Comincia oggi con il primo volume sul
L'autonomia della politica monetaria cioè
Tutte le riflessioni attorno ai trent'anni da quella famoso divorzio tra Tesoro e Banca d'Italia che anche il Presidente Fini appena
Citato
Rimando ovviamente al testo dell'introduzione al libro lì dentro ci sono
Alcune chiavi di lettura per riuscire a cogliere
Il libro in verità sono due volumi e abbiamo fatto una grande fatica a selezionare
Due volumi quindi tanti tanto materiale una selezione che è stata ovviamente molto faticosa
Ma voglio qui semplicemente rafforzare quella guida alla lettura che l'introduzione
Con tre concetti tre concetti che sono il primo la centralità del Parlamento mi verrebbe da dire la centralità esigente del Parlamento nell'azione e nella vita di Andreatta
La stringente attualità dei discorsi di Andreatta e il coraggio
Che da quei discorsi emerge
La centralità del Parlamento
Per chi
Ha conosciuto poco Andreatta o per i più giovani che non lo hanno conosciuto e che quindi
Ne hanno sentito parlare Andreatta e uomo di atti uomo di riforme uomo di azione uomo legato al mondo dell'economia
In verità scorrendo quei due volumi
Si capisce si coglie come questo concetto il Parlamento al centro sia stato un concetto che ha attraversato tutta l'azione tutta la vita di Andreatta
Ognuno dei passaggi chiave della sua vicenda sono stati passaggi vissuti in Parlamento con un profondo rispetto per il Parlamento
Che dimostrato dalla quantità dei discorsi e permettetemi di aggiungere dalla qualità del discorso
Cura dettagli dazi linguaggi discorsi preparati cesellati
Discorsi rispetto i quali oggi la lettura trae elementi di grandissimo insegnamento per l'attualità
Il tributo che la Camera dei deputati tramite questa raccolta di discorsi rivolgere Andreatta è a mio avviso anche un tributo alla coerenza di questo concetto di centralità del Parlamento
E credo che sia importante sottolinearlo oggi in un tempo nel quale
La
Crisi della politica e la crisi dell'istituzione parlamentare ci fanno dire quanto invece questa riflessione sulla centralità del Parlamento sia importante
Verrebbe da dire che la vita di Andreatta è sempre stata la vita politica istituzionale una vita di chi
Affretti ESO il rispetto del Parlamento innanzitutto da parte di chi ci stava dentro
E poi di conseguenza da parte di chi ci stava fuori ma rispetto da parte di chi stava foriera sempre legato al rispetto
Da parte di chi dentro il Parlamento riusciva onorare illustrare la centralità dell'istituzione parlamentare ogni momento
In questo momento non può non venirmi in mente
Una citazione non di Andreatta non la citazione dal discorso di insediamento a Presidente della Camera che quasi vent'anni fa in un periodo di crisi della politica simile a quello di oggi
L'allora Presidente della Camera Giorgio Napolitano
Espresse in quel momento così drammatico della vita politica del nostro Paese cito
Perché questa citazione potrebbe essere esattamente la citazione di oggi dei diciotto mesi che questa legislatura davanti
Diceva l'allora Presidente della Camera appena letto Giorgio Napolitano
Il Parlamento ha davanti a sé la più difficile delle prove
Riformare se stesso dettare nuove regole per l'elezione del futuro Parlamento rinnovare l'intero edificio istituzionale
Si tratta di una prova alla quale non possiamo sottrarci se vogliamo rispondere alle inquietudini che ha delle sollecitazioni del Paese a domande pressanti di efficienza di trasparenza
Di corretta e limpida dialettali dialettica democratica di partecipazione dei cittadini di moralità e controllabilità nella gestione della cosa pubblica
Tutte parole che rispetto al concetto di centralità del Parlamento e di rispetto per il Parlamento che dai discorsi di Andreatta emerge oggi assumono ulteriori
Importanza la legge elettorale i prossimi mesi
Il nuovo assetto istituzionale la discussione sui nuovi regolamenti parlamentari tutti obiettivi che questo Parlamento può raggiungere se
Queste parole di quasi vent'anni fa sono al centro della nostra discussione il secondo punto l'attualità dei discorsi di Andreatta quando si presentano
Raccolta di discorsi il tema dell'attualità emerge sempre in questo caso è impressionante io invito veramente a tutti a
A rileggere i discorsi a sceglierne qualcheduno finalmente eh impressionante
Colpisce l'attualità di tante valutazioni tante proposte Andreatta parla di temi e usa linguaggi che nel dibattito economico e politico di oggi sono centrali
Quando pronunciava quelle parole quindici o trenta anni fa a molti sembrano discorsi molto fosse troppo originali
Oggi si capisce quanto erano parole e atti di un uomo di Stato che sapeva davvero guardare lontano
E il dovere dalla visione lunga e forse l'insegnamento più importante tra i tanti che ci ha lasciato sono tanti discorsi a cui verrebbe di fa riferimento con questa logica di attualità
Non lo faccio vedere soltanto a fare un riferimento i discorsi sul debito che stava crescendo nel periodo in cui andrà tra Presidenza della Commissione al Senato
Bilancio del Senato ottantanove novanta novantuno discorsi sul debito in cui Andreatta parlava
Diceva a nome delle future generazioni mi verrebbe da dire lo stesso ragionamento che ha fatto il Presidente del Consiglio Monti l'altro giorno alle Camere quando il ragionamento sul debito è stato tutto fatto in nome delle future generazioni trovo che questa continuità tra i discorsi di Andreatta e quello che Monti ha detto in questi giorni
E che molte messo alla base delle azioni del suo Governo sia uno dei valori forti di questa riflessione
Ovviamente il ragionamento sull'Europa è stato citato dal Presidente Fini
Ragionamento sull'Europa come vincolo esterno come grande valore
L'ultimo punto e concludo il coraggio di Andreatta ha voluto voglio concludere questa
Breve aggiunta alle chiavi di lettura
Anzi rispetto a questi tanti discorsi a questi due volumi di discorsi con il coraggio di Andreatta
Perché l'altra chiave con la quale leggere i discorsi parlamentari è sicuramente quello del coraggio spesso al limite della temerarietà comunque Andreatta combatteva le battaglie in Parlamento
Ne cito uno forse il più significativo l'ho voluto mettere al centro anche dell'introduzione al libro
è il caso indicativo il caso il discorso sul Banco Ambrosiano dell'otto ottobre del mille novecento ottantadue e credo che di questi tempi torni particolarmente di attualità
è l'ultimo suo importante discorso da ministro prima di essere rimosso dall'incarico di ministro del Tesoro
Per tutto il resto della Prima Repubblica Andreatta rimase fuori da incarichi di governo anche per via di quel discorso
Torno al Governo con Giuliano Amato
E mi verrebbe da dire con Mino Martinazzoli che voglio ricordare qui perché Mino Martinazzoli ri diventò segretario diventò segretario della Democrazia Cristiana la fa al nella fase finale e subito con Giuliano Amato Presidente del Consiglio
Andreatta attorno al Governo e poi ci torno ovviamente con Carlo Azeglio Ciampi nel Governo Ciampi e poi naturalmente
Con il Governo di Romano Prodi
Ma quel discorso gli costò dieci anni
Fuori dagli incarichi di governo
Andreatta sapeva
Quali sarebbero state le conseguenze per la sua carriera se avesse pronunciato quel discorso
E sapeva anche quali sarebbero state le conseguenze per le istituzioni se non lo avesse pronunciato lo pronuncio una lezione che ancora oggi lascia senza parole grazie
Grazie
Corretta
Giuliano Amato
Signor presidente autorità amici
Io cominciai a lavorare con Nino Andreatta col quale ci conoscevamo da professori in casa mulino da moltissimo tempo
Quando lui era Ministro con incarichi speciali nel secondo governo Cossiga
Aveva un ufficietto in quel palazzo in via del Tritone che sta sulla destra prima di arrivare a Piazza Barberini salendo
Dove non so se ancora ora ci sono uffici del Governo
Faceva impazzire di i commessi me lo ricordo ancora
Perché io arrivavo
Aveva incarichi speciali quindi potevamo fare di qualunque cosa migliore gli facevo dal Consigliere allora
Arrivavo lì facevo anche le mie cose quand'era l'ora di chiudere intorno alle venti venti e trenta arrivava il ministro regolarmente mai prima
L'occhio con cui lo guardava il commesso non era entusiasta insomma
Ha un occhio anzi molto rattristato perché poi
Cominciavamo a parlare del millennio a quel punto si faceva piuttosto tardi tutte le sere che lui era lì
E lì e io ebbi modo di frequentare il suo cervello proprio in modo assiduo
Ed era un cervello che vedeva tutto ciò che stava accadendo in funzione dei modi in cui non si poteva cambiare
Proprio era una propensione che aveva oltre ad avere una straordinaria e variegata cultura che gli permetteva con proprietà
Di cogliere i punti di cambiamento e siccome aveva incarichi speciali non avevamo limiti nella nostra immaginazione riformatrice
Che non ebbe poi una grande platea di temi sui quali concretamente applicarsi
Però noi ci divertivamo in quelle sedi ecco ed io CATTID perfettamente come funzionava Nino proprio
Come la realtà
Chissu uscita va
I non tanto non soltanto il desiderio ma anche lì e dire per modificarla renderla migliore proprio un riformista nato un riformista distinto
Oltre che di cultura io ho scelto per questi pochi minuti e trenta e i suoi discorsi tre il mezzo diciamo
Che manifestano tutti questa propensione
La lettura in funzione di riforma e gli effetti della riforma che non c'è stata il primo che ho scelto
E proprio il discorso sul Banco Ambrosiano del due luglio ottantadue
Ecco nel quale lui si carcera nei nei guai il già all'inizio quando comincia
A direi che erano stati meritori quegli uomini della Banca d'Italia
Che avevano avviato le prime investigazioni che ne avevano pagato un prezzo personale lui lo dice in modo chiarissimo
Apprezzando ciò che si avevano fatto
Ma e nell'insieme l'intero discorso in tutti i suoi passaggi finisce poi per focalizzarsi nella sua testa su che cosa
Sulla impossibilità di conoscere i soci delle banche organizzate come società per azioni e quindi
Sulla necessità vedo la dottoressa Tarantola che è assente
Sulla necessità di e non è indolore leggibili i soci chiunque essi siano ovunque essi siano
Sul fatto che ambrosiano aveva oltre ottanta società alle quali era legato
E quindi se uno non ha il bilancio di gruppo come fa a orientarsi orientare quello che viene fatto
Ecco sul
Mancanza all'interno di organi efficaci perché hanno fatto così tardi il comitato esecutivo che pure era previsto
Singolare leggere
Le critiche che vengono fatte questo discorso agli organi del
Della banca sordi e Cenci
Non è stata l'ultima volta che questo è accaduto e avremmo ritrovato in altre situazioni
Consigli d'amministrazione e consigli sindacali che sembravano vivere in un mondo diverso da quello della società
Che avevano la responsabilità di gestire
E quando lui conclude
Che le il tutti i fili di questa storia complessa devono essere portati alla luce
Si coglie anche il desiderio la voglia acquisti i figli anche di polli metterli in un modo diverso
Perché non si riproduca più in avvenire credo che è accaduto il secondo discorso che ho preso e sono due riguarda la legge finanziaria dell'ottantotto
Che riflette un'altra esperienza comune che in luglio io facemmo
Io ero diventato da poco ministro del Tesoro nel Governo Goria dopo le elezioni dell'ottantasette e lui era Presidente della Commissione Bilancio del Senato lo ha ricordato
Enrico poc'anzi cosa accade che
Io abituato a ragionare conduit quando si trattava di cambiare le cose il clima di chiesi che ci vedessimo
Che Luigi veniva di pomeriggio quando nessuno del CIPE si vedeva in modo particolare allora via venti Settembre era abbastanza protetta dal data i riflettori
E passavamo dei lunghi pomeriggi io non arrivava alle otto e mezzo come lui devo dire la verità arrivano alle otto e mezzo la mattina
Tendevo ad andar via alle otto e mezzo nove la sera
Ci vedevamo il pomeriggio appassionano dei lunghi pomeriggi insieme facendo rassegna della spesa pubblica
Era assegni e di ciò che potevamo fare giocando i rispettivi ruoli lui Presidente della Commissione io ministro per arrivare allo stesso risultato scoprimmo un sacco di cose insieme
Che non andavano nella spesa pubblica
E insieme con geni hanno delle soluzioni
Che oggi gli appaiono di una disarmante banalità ma alle quali prima non si era pensato tipo non finanzi sì are spesa corrente con indebitamento stabilimmo questa regola per la finanziaria del mille novecentottantotto
E stabilimmo insieme
E ce n'è traccia che l'avevamo fatta insieme perché lui era aveva dissi Monico e nel discorso dice il ministro ha fatto delle dichiarazioni delle quali dobbiamo tenere conto era era tutto concertato in effetti
Ci mancava altro che non è tenesse conto insomma l'avevamo deciso insieme
La copertura per gli anni futuri che era una delle idee di base che Nino aveva
E qui invito erano tempi permettetemi di ricordarlo che io stabiliva una nuova Spinosa a ottobre
E le davo come unica copertura il costo che essa avrebbe comportato nei tre mesi successivi poi la non DOP può quello che arrivava la doveva coprire per dodici mesi naturalmente ma siccome era diventata una spesa obbligatoria la copriva
Come la poteva coprire
E ci fu una norma che decidemmo di mettere
Che
Solo al Ministro La poteva sentire che consentiva al Parlamento di farsi dare direttamente dalla Ragioneria dello Stato senza bisogno di tassare per il ministro
Le proiezioni future delle sospese allo scopo di mettere il Parlamento in condizioni di fretta intere e realizzare una copertura pluriennale delle spese pluriennali
Ed è cominciata così un'avventura di tendenza della spesa pubblica
E questo discorso è bello perché a un certo momento in cui si lascia andare a dire in Parlamento cose come quelle che normalmente diceva quando si conversava
Posso capire che in qualche modo vi siete sentiti estranei a quello che è stato lo sforzo di introdurre una novità importante
Nella casa di tolleranza della contabilità pubblica quale è stata in passato la legge finanziaria appesa alle stringhe delle proprie scarpe
Abbiamo cercato quest'anno per la prima volta con un Governo che ha fatto dichiarazioni importanti del ministro ma lì eccetera di cambiare niente ma questo è un passo che merita di essere
Concludo rapidissimamente ecco con un tema totalmente diverso
Che quello che l'ex Ministro degli esteri Andreatta attratta durante il Governo D'Alema il Kosovo
Per lui si trova a difendere un intervento militare
E lo fa con fermezza con dolore ma con fermezza e lo scrive in modo esplicito lunghi per un politico cristiano questa scelta non è stata senza problemi
Ma in un mondo in cui esistono ancora situazioni di anarchia usare le armi per disarmare i violenti che le puntano contro popolazioni quasi più disarmati e ci è apparsa la scelta giusta lo dice
Il punto che si riallaccia a quello che dicevo prima
L'insistenza con la quale dice Milosevic avrebbe dovuto dare l'autonomia corso
Se egli avesse dato un'autonomia non
Sarebbe accaduto nulla di questo
E c'è quindi questa lacerante e amara constatazione che una riforma non fatta quando la riforma sarebbe stata possibile
La ragione di tutto questo male che di cui ora siamo tutti corresponsabili
E vale la pena anche di questo ricordarsi oggi
Grazie a sud a Rovato Romano Prodi
Signor presidente la Repubblica
Autorità tutte soprattutto gentile signora Jamel familiare
Del professor Andreatta
Noi
Siamo qui nell'edificio del Parlamento
In cui tra l'altro rientro per la prima volta dopo la cultura di governo con una certa emozione però è
Ricordare
La lunga
Attività parlamentare del professore Andreatta
Quindi non tocchiamo
Attività accademiche gli approfondimenti del pensiero economico Ferrovie bene
Le prese di posizioni politiche importantissime a favore del Parlamento ma soltanto risciò e straordinari discorsi parlamentari
Discussione quale emerge
Non solo una libertà originalità di pensiero pubblica
Ma una forza personale
Tipiche a sua
Nel sostenere deposizioni
Che da un lato
Avevano un grande rispetto del Parlamento ma anche dall'altra parte sfidavano però molto spesso
Fra
Il comune sentire dei singoli parlamentari
Una
Modo di
E interloquire sempre originale coraggioso ma
Tuttavia sempre fedele alla linea che aveva preso non
In contraddizione
Parlamento suo rispetto per il Parlamento estratto straordinario
Chiudiamo il discorso si vede quanto prendesse sul serio le grandi deciso il Parlamento manchi piccoli problemi che il Parlamento doveva doveva affrontare
E questo con uno spirito sempre illuminista
Sempre molte linee mordermi tante direi con un piede pesanti posato da un lato
Su una
Feroce razionalità ma dall'altro lato anche su una fantasia senza fine e che a volte neanche difficile seguire
In
Grazie a farsi leggere in anticipo
Gli eventi di recepirli con proposte profonde motivati anche se spesso irriverenti è provocatoria rispetto al pensiero dominante
Tutto questo emerge dalla lettura di questo in questi lunghi volumi
Che toccano
I pilastri di una politica di allora la politica industriale risanamento e l'impresa
Il come interprete finanziario di bilanci i memorabili discorsi sul Banco Ambrosiano nella riforma istituzionale il conflitto di interessi e infine la politica estera di difesa
Io ricordo solo nel pochissimo amo minuti che mi restano
Soltanto i discorsi riferiti a
Problemi economici e finanziari la politica europea
E quello che si è stato fatto durante il mio Governo i problemi della difesa e dell'organizzazione delle Forze armate insieme allora
Grande problema delle missioni di pace
Sulla
Problemi economici
E il suo martellare allora anzitutto agli anni Ottanta sulla necessità di arginare l'assalto al debito pubblico
L'equilibrio di bilancio è
Per Andreatta già allora condizione per la crescita
La frase
Che
Sintetizza siamo noi tutti i ministri del Tesoro vari membri di Governo o il parlamentare e non i cittadini
Cioè
Una severità dal Governo centrale soprattutto
Una severità anche per i Governi locali per il le stese fuori dal Parlamento
E ripeto non solo i grandi temi ma anche delle piccole cose ci sono
Vuol fare discorsi sul
Bilancio interno del Senato ce l'ho proprio minuziosi no
Con me mi diceva come stavano assieme
Laera umano che una buona massaia proviamo a fare i conti su queste cose no cioè
Grande orizzonte e nello stesso tempo la necessità di trovare riscontri anche sulle piccole cose
E oggi come è stato
Ricordato navetta questi
Temi sono
Sono abbastanza comune ma
Sono stati preparati
Da un quindicennio di martellamento dei discorsi di Andreatta fino a che non sono diventate
Coscienza comune quando il Paese a finalmente deciso di entrare nell'euro
Che qui in quest'ambito novembre contare anche
Le sue frasi tuona anti contro le promesse fiscali realizzati
Cioè non solo il problema della spesa ma un problema delle entrate che venivano a posteriori adattate a quello che erano i problemi della della spesa
E percorriamo anche
La lotta
Contro l'inflazione e la strutturazione
Cioè temi che sono
Attualissimi oggi e cioè
Non ritorna sempre sul grande errore di
Svalutare e poi applicare una politica monetaria restrittiva per bloccare l'inflazione che è conseguente alla svalutazione badate che
Non è cambiato nulla
Cioè evitando di partito che abbiamo oggi e proprio in questa frase che lui riassumere riassume felicemente illustro discorso
E ricordo anche personalmente quanto verrà complicato e difficile
Per fare accertare nell'opinione pubblica non solo non sono del Parlamento ma anche l'opinione pubblica era lontanissima dall'accettare queste tesi fare la convinzione del Paese era che in fondo
Con l'inflazione si pongono le ruote del sistema però si può fare e lo si può fare per per sempre
E la sua frase cito solo questo diceva ogni mancato aggiustamento oggi obbliga a una dura recessione doma
Certo
Questo ci porta
Alla
Problema dei corretti e forte legame con l'Europa
E
Diceva appunto non possiamo avvicinarsi all'Europa usando svalutazione competitiva
Questo è lo strumento che distrugge l'anima del Paese gli faceva quindi
Nascere un europeismo senza compromessi
Ma con
Tra l'altro ossia una fortissimo europeismo riguarda le istituzioni
Lui riteneva la Commissione un punto fondamentale e irrinunciabile per uno o dell'Europa quanto lontani dalla situazione di oggi lo possiamo verificare
E un'attenzione analitica e questa è anche interessante
Però l'altra grande fra istituzioni ma anche l'attenzione ittica in certi punti quasi pedante agli interessi del Paese benissimo siamo europei eccetera però sulla politica agricola
Tac tac tac tac non possiamo spendere più del quattordici per cento deriva perché il nostro peso Politiche Agricole quest'anno cioè
Europa sì ma con la serietà che tutti debbono portare elvetici buono per il Sud
E
Su questo potete vedere il discorso Presidente la presidenza italiana del semestre europeo e in cui c'è proprio il nostro progetto legare la ritiri alla lira alla moneta europea
Entrare nell'Euro ogni costo siamo nel novantacinque siamo prima quindi della decisione del governo del novantasei entrare nell'euro e soprattutto allargamento al Mediterraneo con i nostri grande interesse verso i criteri quest'ultimo
Punto è stato completamente perduto dello spirito pubblico del Paese e vorrei proprio dire che sarebbe ora di riprenderlo
Cioè l'assenza dell'Italia del Mediterraneo uno dei problemi più sentiti dai nostri amici della sponda del su
Terzo punto e ultimo la difesa Pannofino perché
è stato proprio parte del mio Governo nessun punto di partenza grazie soprattutto alla sua democrazia con la frase erano
Controllato storicamente perché dice mai negli ultimi duecento anni due grandi democrazie era stato guerra fra di loro adempiuta guerre la democrazia
La democrazia matura sono fra loro incompatibili
E l'altro punto fondamentale sempre in premessa fedeltà all'Europa reale cioè riconoscimento nella NATO era un punto fondamentale
Da cui un Paese come l'Italia che chiamava media potenza non può prescindere
Ma su questo però
Costruito un progetto di completa riorganizzazione dell'esercito
Cioè una rivoluzione l'addestramento con
Un fortissimo istituzione istruzione tecnica allora c'era ancora l'atleta no per dare i soldati che uscivano
Un posto nella vita cioè l'esercito che doveva informare il duramente corre nuova preparazioni e però
Fare in modo che questo potesse servire dopo I ragazzi nella loro professione che questo attraverso
Una
Rivoluzione informatica su questi sistemi per continuamente no cioè la alfabetizzazione di tutti i soldati riformati alle specie possiamo dire di Maniago che estremamente moderna cresta
E poi la riflessione sussisteva produttivo dalla difesa cioè
Attenzione bisogna modernizzare riorganizzare di accorpare e aprire alla concorrenza il sistema produttivo delle nostre impresa e della difesa
Perché assieme alla rivoluzione informatica
Vi è
E questa interessante la frase una rivoluzione una rivoluzione del sistema capitalistico che ha portato a superare quella specie di socialismo reale che è il sistema delle nostre Forze armate cioè
Efficienza organizzazione fedeltà alla NATO e apertura alla alla alla alla concorrenza ma anche a concorrenza come evoluzione intellettuale come evoluzione tecnica
Quindi
Abbandonare l'isolamento delle Forze armate e dell'industria militare che accompagnare la rivoluzione informatica con un contanti ha mentito organizzativo totale
E francamente c'era tutto questo piano di ridurre la leva
Progressivamente man mano si andava avanti con questa specializzazione ma entrata voleva
Però in questa prima fase non fosse inferiore a dieci mesi perché
Occorreva che fosse che accompagnasse ha durata della leva questo programma di rieducazione per cui un periodo minime raccoglie dodici Paesi
Su poi consolidati e più in fretta per tutta l'Europa abolito l'Agriturpesca venne dopo non
Un ultimo punto l'obiezione di coscienza le missioni di pace ad un punto di vista umano assolutamente a cuore e
Ed era i messaggi che mandava potevano anche creare degli uffici perché era favorisse l'obiezione di coscienza ma fare Luzzi contravvenzioni coscienza usata come scappatoia no
Diceva se noi dobbiamo preparare cinquanta mila obiettori di coscienza come per le domande di allora dobbiamo
Fare una organizzazione massiccia enorme perché
Questa obiezione non sia e qui tutta la sua parola era non sia una cialtroneria no
Parola che usava
Con estrema frequenza nel descrivere questi fenomeni di degradazione d'interesse pubblico interesse privato
Quindi o dalle varie verso l'esercito volontario che arriverà al cinquanta per cento in cinque anni Paul come dicevo prima gli eventi sono andati più forte
Ultima cosa dello Stretto militare l'operazione Alba l'operazione
Qui abbiamo dedicato veramente un'intensità di di Trento e di sentimenti impressionante e che è stato delle persone che sia faccia
Garantito di fronte agli alleati europei
Ci ha dato la dignità
Cominciata il quindici aprile novantasette ricordo impegno di Chirac quando la notte venisse mio Stato Maggiore non vuole mandare più dire quattrocento soldati dice chi ha bisogno di mille
Voglio la garanzia di ritorno previsti il cinque agosto dall'ANCI di aprile ritorneranno i soldati francesi sono tornati tutti il dieci agosto quindi ed è
Abbiamo ed è stata una gratitudine e un riconoscimento che la Francia ci ha sempre riservato e questo fu dovuto proprio ha un impegno intensissimo di quel momento questi sono le cose ricordi che emergono
Senta i discorsi voglio concludere solo con una riflessione personale lontane Andreotti è stato tutto
Sono stato suo assistente
Tantissimi anni ho cominciato a lavorare con lui nel sessantatré ho finito quando finito
Piuttosto imprestare collaboratore abbia avuto colloqui per la stessa intensità e durata e anche il negli stessi orari che ha avuto a marzo non non c'è ragione non c'era notte signora lo ricorda bene
E sempre avuto con noi
Un ruolo di guida intellettuale ma questa scontato invece un ruolo di guida etica cellule loro riconosciuto il modo totale senza senza essere dovesse mai discutere che queste cose sono cosa che
Sono importantissime erano valori etici
E
Anche valori religiosi applicati
Ma non ostentare atti
Diceva ciascuno deve attingere alla Sapienza di cercare di tradurre la proprio sappia infiltrazione senza virgolette la sacrifica intenzione di coinvolgere Dio nelle sue scelte
La storia poi dirà quanto questo atteggiamento abbia contribuito alla costruzione dell'Ulivo
Quanto fuori
Ne abbia complicato la crescita è la vita successiva
Ma questo punto dovremmo andare oltre
I discorsi parlamentari
Che si sono definitivamente chiusi qui alla Camera il nove dicembre novantanove una decisione dalla tragedia del quindici dicembre
Una tra la gente che ce l'ha reso per tanti anni silenzioso richieste che ce la definitivamente tolto il venti marzo del due mila sette
Grazie a Romano Prodi Giuliano Urbani
Signor presidente autorità tutte cari amici
A questo punto il pomeriggio è chiaro che
Noi corriamo il rischio di non di cedere alla tentazione di quella di ieri
Dare fondo il mille aneddoti di Notre alta è la vostra ordinariamente ricco intellettualmente al di là della sua professione
Di economista le sue curiosità andavano molto oltre la sua specializzazione
E se quindi
Rincorriamo quello temo estremo raccontare aneddotica non finire tutti molto belli tutti molto ricchi
Perché come dire l'uomo era presente nel senso più alto del termine io l'ho conosciuto come professore
Perché alla fine degli anni settanta Luigi di telefono non mi conosceva lui voleva l'Università di Bologna per insegnare scienza della politica dove
C'era una cattedrale liberarmi inutile
Negli stessi giorni Vanni Sartori mi chiese di andare a Firenze
Per noi Vanni Sartori era
Mariastella di riferimento lo dissi Andreatta data non si offese di questo rifiuto però mi disse una cosa in cambio lei mi prometta che ci vediamo spesso
E così accade
Perché ci siamo visti certamente da professore autorevole giovane professore alle prime armi ma poi ci siamo visti molto molto a lungo delle serate che ricordava per altri aspetti
Giuliano Amato poli ancora per altri aspetti il suo allievo
Forse prediletto romano
I e cioè le lunghissime interminabili bellissime serate in cui
Veniva fuori non
Oltre all'economista veniva fuori l'intellettuale
Uso questo aggettivo senza paura di leonardesco economiche che si interessava di tutto che aveva curiosità infinite
E chi quindi amava discutere anche di tutto a cominciare dalla politica lui soffriva par a proposito del termine cialtrone cialtronesco giustissimo soffriva a tutte le forme di cialtrona agire
Che riguardavano ad esempio questa sua attività che amava ma chi non era proprio fatta su misura per l'Ulivo l'attività politica
Troppi cialtroni qualche misura e quindi le difficoltà di adattarsi ecco di
Di tollerare e tutto questo
E ai suoi occhi il nostro tentativo nostro dico Bobbio Sartori poi in piccolo io ed altri
Di uno approccio scientifico la politica lo affascinava lo incuriosiva moltissimo
Tanto i curiosi ma
Che poi si è come dire dedicato a questo in vario modo ci ha spinto oserei dire
Molto spesso a far compiere degli studi che lo interessavano direttamente Romano Prodi ricorderà un
Quaderno della rivisitata reali senza politica
Che
In una delicata
Aveva letto con la matita rossa e blu dal
Prima all'ultima riga chiosando lo è soprattutto facendoci riflessioni
Ai margini era un po'di hanno dedicato dibatta anche autori io lavoro solo coordinatori e introdotto
Alla politica nella società postindustriale
Cioè era il affascinato dall'idea che il conflitto di classe non sarebbe stato poi caratterizzante la società postindustriale
E quindi la cosa lo lo ripeto lo incuriosiva enormemente
Molte serate furono passata il proprio
Discutere di questo invitando anche i colleghi stranieri che avevano partecipato alla elaborazione di quel quaderno
Per il gusto di approfondire
Prima si è fatto riferimento alla pazienza della signora Andreatta
A Bologna a Romano occorreva questa pazienza perché la signora Andreatta non veniva così frequentemente e quindi coglie eravamo leader e di arrivare alle tre alle quattro del mattino al Collegio Romano per capirci ricordo che una notte arriviamo fino al punto la mattina dopo di comprare i cornetti freschi da fornaio dei dintorni perché perché insomma era allora ecco il fornaio formava queste cose
Questo come professore come ministro poi l'ho conosciuto e già ho introdotto l'argomento soprattutto all'Arena
All'aria il prima si ricordava collerico letta
Che con l'indimenticabile Ruffilli un
Un altro tiratardi di questo salotto andrà piano sì sì sì penso
Un fascicolo dedicato alle regole elettorali perché uno dei problemi più sentiti ed Andreatta relativamente alla politica era questo
Attraverso quali regole se il poter selezionare una classe dirigente di una democrazia che dal nome stesso si capisce che deve essere popolare ovviamente ecco ma una classe dirigente che essa
Nell'opera sia consapevole
Non la democrazia ignara nuova democrazia in qualche misura apprendista stregone
In quel fascicolo ve lo ricordo perché ci dedichiamo
Serate desiderate nonché la cosa fosse il poi priva di di di di difetti
Ma ai suoi occhi appariva una prima approssimazione comunque meritevole di essere compiuta rispetto alle improvvisazioni dilettantistiche
Ultimo punto io poi io ho avuto
La fortuna di di di rivedere
Andreatta no procure professore non più come il ministro ma come il collega competitor molto competitor
Credo che delle scelte che ho fatto un po'io io suggerirei
Dopo non li ha condivisi da ultima ma Parlea condivise con due caratteristiche fondamentali la prima
Corre
Il
Beneficio come dire del Garda e della buona fede e e sull'altro più importante ancora della grossa curiosità per quello che c'era sotto
Ecco la curiosità di capire la curiosità di sapere la crescita
Di andare a fondo in queste cose
Beh devo dire che da questo punto di vista
Le serate passate assieme praticamente quasi nottate
Che poi non potevano che essere nottate perché di giorno avevamo lavoro parlamentare da fare anche se i suoi strali diversi organi nessuno barricate diverse però insomma potevamo discutere da solo quando eravamo liberi dagli impegni parlamentari
E da questo punto di vista io signor Presidente
Devo formalmente tre gli anni di
Ascoltare le scuse perché devo Nino Andreatta
Perché
Io ho peccato ho fatto due peccati di presunzione in quegli anni e gli occhi di lino se fosse presente glielo direi e credo che gli farebbe piacere ma dall'altro gli piacerebbe anche perché forse fuori la speranza che poi resa dal tutto bene forse l'aveva anche lui naturalmente
La prima
Io ero convinto sono stato
Fa fra i primi che hanno scritto sui giornali sulle riviste scientifiche qualche parola a favore del cosiddetto bipolarismo
Speravo ero convinto che fosse il bipolarismo con una gara non come una guerra
Purtroppo devo dire che troppo spesso l'abbiamo inventato una guerra perfetto troppo spesso non abbiamo dato luogo a una gara
Che gli inglesi si definirebbe fare e
Fra persone che si rispettano
Per questo forse è il punto che
Più Biljana regge all'esperienza politica che ho voluto fare ricordando le discussioni Collino Andreatta perché
Perché io personalmente poi
Non solo col discorso con lui ma mi ero impegnato in questa grande speranza e cioè di fare delle
Riforme istituzionali assieme l'avverbio non è casuale l'avverbio è centrale a tutto
Quando un sistema politico conosce una crisi di legittimazione e questo a Vico del novantaquattro è stato vero incredibilmente ovvero del novantadue e novantaquattro
Ma non credo che siamo contrarissimi oggi da questo tipo di problema
Le riforme
O sono legittimate da tutti
O non creano quel miracolo di una convivenza civile
S'è che situazioni Cordaro quasi
Cinque secoli fa Hawks molto bene e
Il disarmo bilaterale hard viene bilanciato
Avviene quando c'è un minimo di fiducia reciproca di accettazione reciproca non importa che sia altissimo è utopico non si è mai verificato da un minimo sì il minimo indispensabile dico per capirsi vivo per accertarsi
Se c'è questo naturalmente le cose allora vanno avanti se non c'è questo
Si rinviano
Quando sentivo gli amici e colleghi dire vent'anni fa quindici anni fa dieci anni fa si dicevano le stesse cose di oggi non è un buon segno è un pessimo segno
Perché vuol dire che il tempo passa
Magro capelli sono sempre quelli e non ne veniamo a capo io personalmente Coco molte persone presenti qui dentro
Ha dedicato anni e anni alta tentativo Maccanico alla Bicamerale
Alla riforma federale dello Stato
Alle tante riforme elettorali
A un certo punto devo dire che
Ho pensato che non fosse il caso più di insistere almeno da parte mia
Vorrei che ricordo è alta questo
Questa uscita e questo rifiuto non la considerasse se lo fosse oggi presente fra di noi un atto di viltà
L'uomo era che traggono
Perché e di non mollava per nessunissima ragione ma io credo che anche
Un segno di resa e di abbandono dopo insegnare qualche cosa a chi vuol provarci dopo di noi grazie
Grazie aggiunga a verbale conclude
Giovanni Bazoli prego professore
Signor Presidente della Repubblica
L'autorità amici
I discorsi parlamentari
Ci restituiscono il magistero di Andreatta
Come se la sua voce fosse riapparsa
Ed è un magistero che ancora una volta riesce a emozionare a sorprendere per l'attualità delle valutazioni espresse su tante questioni
C'è ancora oggi si ripropongono irrisolte di fronte al modo in particolare al nostro Paese
Si tratta davvero di una documentazione del di altissimo valore che un'ora il Parlamento della Repubblica
All'inizio di questo mio intervento io non posso fare a meno di osservare che coloro che mi hanno preceduto sono tutti esponenti politici autorevolissimi esponenti politici
Che andò pertanto conosciuto e frequentato Nino Andreatta come colleghi in Parlamento e al Governo
Diversa è invece l'opposizione la chiave di lettura di chi come me
Ha seguito l'attività politica di Andreatta con l'interesse la vicinanza e talvolta anche
La trepidazione
Di un amico ma
Dall'esterno delle istituzione ossia come spettatore
Con una sola eccezione
Il caso dal Banco Ambrosiano in cui l'attività di ministro si incrociò con il ruolo che io e il PD parte attiva anzi forse meglio di controparte nella vicenda
Ricordo e sottolineo questo caso perché la relazione che Andreatta feci in argomento alla Camera dei deputati
Non solo
Rappresenta come si è ripetutamente riconosciuto anche stasera
Uno dei documenti parlamentari più coraggiosi chiedi più alto significato ma anche
Perché e proprio dalla vicenda
Dell'Ambrosiano che originata all'assiduità Venier rapporti con Andreatta nei successivi trent'anni
La nostra conoscenza di amicizia risaliva infatti agli anni giovanili e precisamente al periodo in cui ci incontrammo come assistente l'università cattoliche io di qualche anno più giovane
Prima del suo matrimonio e della sua partenza per l'India ma la svolta decisiva nella nostra frequentazione avvenne proprio nel mille novecento ottantadue
A seguito del mio coinvolgimento nel calcio preparato un progetto e posso dire che da allora non c'è più stata attenzione importante di lavoro che io abbia preso senza consultarmi producono
Negli ultimi anni poi dopo la scomparsa del mio unico fratello la vicinanza si era fatta ancora più stretta il rapporto
Era diventato davvero fraterno
La documentazione di questi interventi espresse nella forma nello stile solenne dei discorsi parlamentari rappresenta un'occasione unica per cogliere studiare una summa per suo pensiero
Io mi limiterò quindi a indicare un tratto peculiare della sua figura politica che emerge nitidamente da questi discorsi
Il suo senso dello Stato
Ma in via preliminare voglio accennare a un profilo di ordine formale
Che contraddistingue questa documentazione e mi pare davvero di poter dire che in questo caso la forma e sostanza
Merita cioè in essere ha rimarcato l'elevatissimo stive degli interventi in Parlamento di Andrea
Nonostante che la maggior parte di essi si è stata svolta a braccio con infiliamo il padronanza linguistica letterari ciascuno di essi risulta preparato metodicamente
Sulla strage sulla base di studi a precisi approfonditi
Perché come osserva nel mille novecentonovantaquattro i dilettanti sono sempre pericolose e lo sono soprattutto
Dopo tredici giorni sono difficili da prendere come in politica
Il controllo dei dettagli e il lampo della visione creativa si fondono in uno stile retorico impeccabile che si fa sempre più disinvolto nel corso degli anni
E anche interessante osservare come Andreatta abbia introdotto nel dibattito parlamentare il meglio e anche linguaggio della cultura occidentale e degli studi accademici
è curioso ad esempio che nei primi discorsi vi siano un ironico accenno al fatto di essere rimproverato per aver utilizzato dei termini in inglese nel Parlamento italiano
Da quel momento in poi praticamente ad ogni discorso egli utilizza termini in inglese che poi diventeranno di uso corrente
Non si trattava dicendo perizia l'abbia affrontato proposito di portare all'interno del massimo organo decisionale nazionale
I temi e la stessa terminologia delle scienze sociali che loro avevano segnalato originariamente alla vita
Anche le citazioni fatte da Andreatta nei discorsi rappresentano un piccolo il magistrato ma non banale scendere letterario se sta
Che nel complesso riferirmi alla sua a vita ricaricata formazione intera lettura
E non è infrequente imbattersi in passaggi che aprono squarci di vera suggestione letteraria nel bel mezzo di argomentazioni tecniche
Come quando nel commentare il decreto legge che nel mille novecentonovantadue avvio le privatizzazioni evocata con un fuggevole toccante tratto la grande figura di Luigi Sturzo
Un uomo chi ha vissuto in questi banchi trenta o quarant'anni fa rapine
Bianco
Con i suoi grandi occhi e che aggiunge qui ha condotto battaglie solitarie nella incomprensione anche degli uomini che erano stati del suo partito
O come quando
Nel mille novecentonovanta
Per mettere in guardia dagli assalti estivi alla diligenza
Di emendamenti che possono stravolgere il senso di una manovra economica offeso
Temo le notti e le severe di mezza estate
A mezzo di Statte dice beffardo sentirono spiriti malevoli e quindi i risultati possono essere mezzi uomini e mezzi e mezzo e bestie come in Shakespeare
Lo stile comunicativo di Andreatta e taluni suoi atteggiamenti eccentrici mediando vaso di essere considerato da alcuni
Come un
Impolitico di grazie
Nulla è più lontano dalla realtà
Nei decenni trascorsi in queste aule spicca proprio Andreatta per il suo alto senso dalla politica come uno dei veri statisti che le hanno attraversa
Io non ritengo esagerato dire che nella sua figura può ravvisarsi un vero modello tv uomo di Stato
Tra
I pochi dalla tradizione politica cattolica dall'Unità ad oggi
E tra i pochissimi che conservi fino
Una rilevanza attuale
E vengo
A concludere parlando dall'alto senso dello Stato sia ispirato l'azione politica di Andrea come risulta da questi discorsi
La straordinaria qualità intellettuale di cui
Andreatta è raddoppiato gli consentiva di essere libero dalle camicie di forza ideologiche di quegli anni
E nello stesso tempo lo portava Ambon conformarsi alle dottrine e alle ortodossie prevalente
Ma la sua totale libertà e indipendenza intellettuale era disciplinata da due vincoli rinvio i criteri rigoroso la razionalità
E la moralità
Dalla capacità di coniugare elementi morali e razionali capacità sì sicuramente era esaltata dalle reti ci trentine e mitteleuropeo seguirà un'altra
Peculiare qualità di Andrea
Quella di corsi nell'esaminare ogni questione nella prospettiva dell'interesse generale mai in quella rispondente a interessi personali o comunque di carattere che invece
Più o meno avvertita mente è quasi sempre la nostra prospettiva
Queste
Qualità
Come risulta dagli atti
Valgono anche e soprattutto parlando errata pubblica che si sentiva sempre impegnato cercare la soluzione corrispondente ha una visione disinteressato e di lungo periodo
La sua lungimiranza era fondata sull'ostinato perseguimento del bene comune
E
Il bene comune di matrice cattolica si identificava per lui nello Stato e nelle istituzioni pubbliche
Da qui il senso della laicità cioè la lealtà del politico cattolico del servizio allo Stato
E in questi discorsi risulta manifesta non
In innumerevoli casi a cominciare da quello più volte citato dal banco parliamo che vide il ministro Andreatta rivolgerci alla Santa Sede
Per chiedere
Di intervenire e sanzionare
La condotta illegale dallo IOR
Lasciatemi dire
Che le scelte leggendo oggi a distanza di trent'anni quel famoso discorso dall'otto ottobre
Mille novecentottantadue si rimane alquanto stupiti dello scandalo che suscitò
E che colpite pesantemente Andrea
Si trattava
Infatti
Di una relazione lui la definisce una cronistoria rigorosamente oggettiva
Tecnica e circostanziata
Perché l'intimo atteggiamento del ministro come lui confessa risposta ad un'interrogazione era quello di affrontare la materia cito come Magistratura spezzoni
E non come soggetto in qualche modo partecipe di un sistema di potere perché dice questo e ciò credo che il nuovo al mio paese
E al mio Parlamento
Anzi Andreatta dimostra dunque che per un credente
Seguire la propria coscienza e l'osservare fino in fondo con totale disinteresse personale i valori in cui si crede è il modo corretto di vivere alla politica da credente e da cittadino
Nell'avvertire in profondità il senso data dignità delle istituzioni pubbliche e democratiche
Non credo che la responsabilità della politica mi pare in dubbio che Andreatta possono essere accomunato a De Gasperi anche l'ultrà Intino i capannoni non Trentino ma anche lui parmigiano
Tra l'altro l'avvocato che Andreatta manteneva normalmente geloso pudore
Verso
La sua ispirazione religiosa e non è un caso
Che
Lasci la sua profonda e combattuta fede
Al di fuori del dibattito politico senza mai citare nei discorsi le scritture o il magistrato Dalla Chiesa
Così spesso che impropriamente richiamato invece dai politici
Ma c'è una solenne eccezione quando viene offerto un accordo politico al Partito Popolare Italiano sulla base di specifiche promesse sulla scuola privata sulla famiglia
Andreatta critica il pulpito ambigua dal quale proviene offerto
E spiega la complessità
Della posizione dei cattolici dice
Siamo laici anche perché siamo credenti
Sentiamo l'astensione dei due termini
E la drammaticità del loro incontro
Per questo non banalizziamo il problema nella misura di qualche contributo finanziario
De Gasperi non avrebbe saputo di essere più chiaro nel descrivere cito sempre Andreatta un libro scritto a più mani
Che racconta del servizio ed è la dedizione del cattolicesimo democratico alla storia di questo Paese
Oggi
Nel tempo di grave crisi per l'Italia che all'Europa che stiamo vivendo
Il senso dello Stato e la lungimiranza di Andrea
Che a suo tempo peraltro rimase per lo più inascoltato e isolato sarebbero quanto mai
Questi discorsi parlamentari
Amore Forlenza raccolti e introdotti da uno dei suoi allievi sitter mettano
Come dicevo in principio di ascoltare nuovamente alla sua voce e i suoi monumenti
Dicevo prima e soprattutto di riflettere sulla profonda moralità
Di spiegazioni da ripeto laica e cristiana di un uomo politico che non temeva di perdere consensi quando Veronesi in gioco valori che riteneva meritevole
E allora mi sia consentito di concludere ricordando
Con quale interesse passione i miei studenti seguirono alcuni corsi in cui feci
Loro conoscere studiare
Gli atti dell'Assemblea costituente
Mi pare bello pensare
Chi anche in questi due volumi che raccolgono i discorsi di entrata i giovani
Troveranno pagine atte a suscitare in loro
Rispetto e stima dalle nostre istituzioni parlamentari
Per credere che l'Italia
Torni
A
Incamminarsi verso il proprio futuro un esempio come quello che ci ha lasciato Nino Andreatta
Non deve essere dimenticata
E in tale senso foglio ritenere valido il profetico un ufficio da lui stesso espresso
Trentadue anni fa
è piuttosto difficile
Fare oggi previsioni diceva sui mutamenti che avverranno nei prossimi anni
Dobbiamo quindi imparare a vincere le sfide internazionali anche in queste condizioni di incertezza di precarietà di rischio
Il nostro Paese ha già dimostrato più volte nel passato di possedere grandi capacità di adattamento e di fantasia per reinventare nuovi spazi sul mercato
Che sono certo che anche nei prossimi difficili anni sapremo rispondere con successo a queste nuove sfide
La ringraziamento alla signor Presidente della Repubblica
Alla vicepresidente la Corte costituzionale dottor Gallo scusandomi per non averlo fatto in precedenza ma soprattutto a Giuliano Urbani Giuliano Amato Romano Prodi carico lette Giovanni Bazoli che con i loro pregevolissimo interventi hanno consentito alla Camera dei deputati
Di ricordare un uomo politico che ha certamente onorato la Camera e l'intera Repubblica italiana grazie