Tra gli argomenti discussi: Critica, Cultura, Febbraro, Letteratura, Liberalismo, Libro, Politica.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 6 minuti.
09:30
10:01 - SENATO
8:45 - Camera dei Deputati
9:15 - Senato della Repubblica
9:20 - Camera dei Deputati
9:30 - Camera dei Deputati
11:10 - Camera dei Deputati
14:00 - Camera dei Deputati
9:30 - Evento online
10:00 - Roma
Critico letterario e scrittore
Buongiorno da Radio Radicale qui e Matteo Marchesini per la rubrica di libri critica i militanti
Oggi parliamo di un testo che ho già presentato sul quotidiano il Foglio ma che vorrei fosse conosciuto dal maggior numero di elettori perché è un testo abbastanza straordinario
è uscito da poco per le edizioni delle lettere diffidente l'autore Paolo Febbraro romano classe mille novecentosessantacinque ma a mio parere uno dei migliori e meno conosciuti scrittori italiani di oggi
Oltre credo di poter dire o a un cittadino attentissimo alle iniziative radicali
Un poeta di grande tenute architettonica critico di precisione quanto inciderebbe gli per realistica Febbraro dopo un lungo lavoro di studio ha messo a punto un denso saggio intitolato l'idiota una storia letteraria
L'idea di fondo del libro che la figura archetipica dell'idiota cioè di colui che e tre ecchimotica mente fa parte per se stesso e offre così una scandalosa Mita Rabin delle convenzioni sociali
Sì elencarne di continuo in forme diverse lasciando un sostegno sul creazioni più importanti nella storia politica dell'Occidente
Citiamo dall'introduzione una delle tante definizioni con cui Febbraro tenta di perimetrare il proprio personaggio
L'idiota dice non è colui che ha sempre contro tutti gli altri ragione né vada cioè colui che ha sempre torto
è piuttosto invece chi non si termale apparente universalmente falsificate
Ma li stimola le contiene le mostra perché non vuole né dominare le come la politica nessun dirle come le classi oppresse che ma tipicamente fanno la storia
Insomma l'idiota i tratti dello straniero dell'attore ma anche quelli del critico poeta e mimetico camaleontico impercettibile per eccesso di sensibilità
Come l'attore secondo Diderot o il commediante dicevano tappare il vuoto dentro di sé e per poter ospitare qualunque parte sa trasformarsi in un puro specchio diventare insensibile per poter tocca indifferentemente tutte le corde della sensibilità
Nella vasca per i perché di questo libro febbraio ci accompagna così dal protetta ispirato dal Socrates cileno
Al manto delle Corti umanistiche dal poeta divino alla corporeità misurata dirà black
Dai unisce Pirijani al Don Chisciotte
Fino al Candido settecentesco al selvaggio romantico e al tanto idiota Russo
Sono trecento pagine in cui viaggiamo dal consumo del poeta sapiente del filosofo che niente fino al mondo disordinato dei vagabondaggi ebraici
Dalle Corti in cui la dati l'adattabilità diventa dissimulazione fino alle città moderne dei clan
In questo viaggio Febbraro si trova si sofferma ovviamente sulla terna analogica Dioniso Socrate Cristo
E rileva tra l'altro come caratteristica della figura dell'idiota
Inferte ieri lei è legata a una oralità enigmatica la capacità di fecondare moltiplicare la scrittura di testimoni che inevitabilmente l'opera dicono e ne fanno in qualche modo i Vangeli
Tipico della sua vicenda dalle incarnazioni greca quelle americane di Melville e anche il appunto Lardona giudiziaria processuale che costituisce un po'al culmine della sua vicenda
L'idiota di solito alienato dalla comunità in cui dite diventa un capro espiatorio
Citiamo ancora per chiarezza lo straniero laconico derma tradito dice Febbraro entra in città e mette tutti gli abitanti nel della lei iprite la corruzione
Va incontro al processo alla condanna dell'Autorità e poi alla fuga la reclusione alla morte
Ecco un canovaccio di merci opportuna radice di una sensibilità remota curata tipo in figure chiave della cultura occidentale
Socrate il punto di passaggio tra la sapiente soffitta e Cristo punto di mediazione fra alcuna fretta di piccoli francescano Santo Iddio otto
Se l'idiota pupazzi capro espiatorio è perché resta cocciutamente avulso dalla pratica della convivenza politica
E questa constatazione voglio corollario immediato l'idiota integrare può essere solo letterario non è infatti immaginabile un idiota in carne e ossa che sia totalmente tale perché vivere implica sempre una socialità una costruttività borghese
In età moderna cioè nell'epoca in cui gli uomini vogliono dominare le forze della natura e trattare come forze naturali anche le società li dirotta rifiuta la libertà ormai patentato a del giullare e che tra l'arte così da fare vota subalterno
Da impiegato che esegue scrupolosamente un compito dato ma mantiene un nucleo di intangibile autarchia e di mistero
In questo senso l'idiota paradigmatico della modernità dice Febbraro l'ha creato a metà Ottocento Melfi costo scrivano bar quindi un Cristo metropolitano che anche un'allegoria dello scrittore moderno
In qualche modo osserva Febbraro carte nel Novecento sarà un parte di novecentesco manca lui è il personaggio di Melville
Stanno anche gli scrivanie vagabondi dirò per parte potremmo dire che dallo scrittore litro Walter si diramano due strade una porta verso le parti le passeggiate di Palazzeschi di certi l'altra verso le parabole dica e di Beckett
E in queste parabole del più distruttivo del più cavilloso novecento la figura dell'idiota e ormai schiacciata tra omologazione nichilismo sotto la sua spoglie resta solo un personaggio impotente fisso bloccato
Ma a questo punto Febbraro suggerisce che il testimone dell'idiozia cioè di questa sapienza capace di trasformare che ripetibilità qui davanti a tutto viene raccolto da chi la storiella sempre subita
Cioè da alcuni personaggi femminili e in particolare da quelli di Virginia Urso
Dunque il Consiglio di questa settimana è Paolo Febbraro l'idiota una storia letteraria editore dell'etere a risentirci venerdì prossimo
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0