L'identità ritrovata

Bene
Poco
Tutti i miei saluti il benvenuto e mi accingo a leggere il telegramma che ieri è stata indirizzata dal Presidente della Regione
L'anno celebrativo che sta per chiudersi ha fatto emergere al di là di ogni aspettativa un sedime mila utenti do ampiamente diffuso si avevano avvenenza identità testimoniato dalle numerosissime iniziative
Chiara affrontato da diverse prospettive d'indagine i molteplici aspetti della complessa vicenda storica unitaria
La riflessione sugli ultimi centocinquanta anni della nostra storia si è sviluppata grazie al contributo spesso sono da meno dell'associazionismo culturale del mondo scolastico accadendo delle istituzioni territoriali
E sarò con precisione i tratti peculiari della stagione dell'indipendenza italiana che fu simile straordinaria l'una pluralità di stanze ispirata ad opinioni politiche
Indirizzi si pensiero le scelte di adesione fra loro non omogenei
Ma chi ti comunque severo trovare composizione armonia nelle nasce il perseguimento della libertà dell'unità nazionale
Aldo Moro ha sempre avuto vivissimo il senso della ruralità tali forze sugli emendamenti verranno accade nella società italiana
E proprio in virtù di tale consapevolezza ha potuto richiamare con forza i valori guida di destinazione dell'identità nazionale
Tanto più mi interessa se prezioso nei momenti di grave crisi e difficoltà ancora oggi simbolo
Ancora oggi e immortalare riflettere sulla portata ed avrà validità di questa audizione
Desidero esprimere il più vivo apprezzamento per lo chiariamo seminario opportunamente meritoriamente promosso dall'Accademia di studi storici Aldo Moro sul tema li deve citare acrobata
Nella certezza che offriranno utile contributo alla loro fanno di meno in cambiamento del significato della nostra identità nazionale
Nell'impossibilità di presenziare a questa importante iniziativa per Romolo Mentana rinvenirla temevo programmati
Rivolgo a lei gentile Presidente agli illustri relatori e abbiamo degli intervenuti i migliori auguri di buon lavoro e un cordiale saluto
Giorgio Napolitano
Presidente Amato illustri relatori signore e signori
Sono particolarmente lieto di aprire i lavori di questo seminario con le parole del capo dello Stato
Certamente per la soddisfazione di ricevere un cenno di incoraggiamento proprio da chi come il Presidente Napolitano ha contribuito come nessun altro forse a che le celebrazioni del centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia
Più in gesso era mobilitare
In modo autentico in qualche modo lo dice chi spesso al di là delle aspettative partecipazione e sentimenti popolari
Ma sono lieto anche perché il messaggio del Presidente introduce nel modo migliore i temi e lo spirito stesso del seminario l'identità ritrovata
E ci conforta nelle scelte fatte nel convocarlo offrendo l'occasione per tentare un qualche modo un bilancio circa gli effetti delle celebrazioni di quest'anno sulla cultura sociale italiano
E di fare ciò secondo la tradizione dell'accademia sollecitando una pluralità di contributi diversi dal punto di vista le competenze delle sensibilità degli orientamenti politici e culturali
E colgo quindi l'occasione per ringraziare tutti i relatori e un ringraziamento particolare va al Presidente Amato non solo
Per aver partecipato per aver collaborato con l'istituto dell'enciclopedia Italia del disco previa Treccani a questo
L'organizzazione del convegno e ci ha concesso anche questa bellissima sale
Questo seminario che ha realizzato anche grazie al contributo della Fondazione Cariplo
Si inserisce all'interno di Udine da di un itinerario di riflessione di ricerca promosso dall'Accademia che abbiamo chiamato con Moro le nuove frontiere della politica
E che fa parte di un più ampio programma di attività l'intelligenza degli avvenimenti che riprende un binomio caro ad Aldo Moro e che abbiamo inaugurato proprio in occasioni delle
Centocinquantesimo anniversario con un seminario dal titolo
Lì Italia la nazione difficile e perché il questa difficoltà con cui Moro si è confrontato e sui tempi è una difficoltà che accompagnato questa riflessione
Nella tradizione l'Accademia l'itinerario offre la possibilità di riflettere
Su importanti questioni del mondo contemporaneo anche attraverso il confronto con il pensiero e con l'opera di Aldo Moro cioè possibile proprio perché
Partiamo
Su da un pensiero quello di Aldo Moro
Che si è sempre mostrato capace di cogliere sul nascere i cambiamenti in atto nella società il suo tempo di interpretarli e si prodotto di comprenderne le implicazioni per la comunità nazionale
Affrontando le sfide della realtà con attenzione costante a includere nella compagine allo Stato democratico tutte le culture politiche tutte le fasce di popolazione e le componenti sociali del Paese anche le più scuse
Certo il pensiero di Moro richiede un lavoro accurato proprio perché non è stato istituzionalizzato e codificato in un corpus organico di iscritti e soprattutto perché esso fa riferimento a un progetto
Che è stato tragicamente interrotto nel pieno del suo svolgimento
La nostra missione come Accademia quindi piccola di rispondere alla domanda che avvertiamo diffusa nelle nostre attività di conoscere questo pensiero non solo con un approccio storiografico che l'Accademia sia d'opera a sostenere
Ma anche in una prospettiva più personale sul versante della memoria dell'interpretazione
Per consentire in qualche modo a Moro di parlare ancora alle donne agli uomini di oggi in un modo che mi sembra significativo per la loro
Ed è quindi
Commodoro pensando a Moro
Che attraverso un itinerario da noi promosso stiamo riflettendo su quelle che abbiamo chiamato nuove frontiere della politica
Con questa espressione ci riferiamo a quelle nuove dimensioni della vita sociale che non sono ancora soggette pienamente a un confronto democratico o che sono al centro di trasformazioni di tale portata da rendere difficile tale confronto
Ci è sembrato utile parlare di nuove frontiere poiché si tratta di luoghi in cui la politica stenta a entrare in modo efficace ma è proprio questi luoghi che la pratica la democrazia potrebbe essere primariamente presente con l'intento di liberare includere
Proteggere e definire diritti e creare nuovi spazi per esercitare una responsabilità diffusa
Tra queste nuove frontiere indicherei quella che abbiamo definito la questione della democrazia finanziaria
Ecco abbiamo dedicato un incontro di lavoro proprio la scorsa settimana sempre nell'ambito di questi itinerari o il confronto con la nuova società della conoscenza
Una terza frontiera e certamente la questione l'identità nazionale e qui torno dunque per concludere al tema di questo seminario
La ricorrenza del centocinquantesimo anniversario all'Unità d'Italia e evidente a tutti è caduto in un momento particolarmente delicato della vicenda del nostro Paese all'interno di una crisi di dimensione globale
Proprio in un simile contesto nozioni come quella di Patria di nazione
Di Stato unitario dovrebbero rappresentare riferimenti fondamentali intorno ai quali mobilitare risorse collettive normalizzare le diverse componenti della società
Nel dibattito politico e culturale che ha proceduto e accompagnato le celebrazioni tuttavia sono state proprio queste categorie queste nozioni e la nozione stessa di unità nazionale ad essere invece messe in discussione
Lo stesso Presidente Amato che presiede il Comitato dei garanti per le iniziative del
Centocinquanta in aria a suo tempo affermato in proposito che tali iniziative costituivano più l'occasione per riscoprire l'unità nazionale che non per celebrare
L'anno delle celebrazioni c'è quindi apparso in questa chiave con una grande negoziazioni interpretativa un percorso ermeneutico collettivo che ha mobilitato anche
Simboli in qualche modo ripreso le narrazioni sulla nazione il processo unitario per fare emergere il senso vitale di questa vicenda
Cercando di raccoglierne il significato per la comunità nazionale di oggi
Pur con molti elementi problematici lieti noi riteniamo e oggi le parole del capo dello Stato ci corroborato in questa convinzione
Che tale riscoperta in effetti è in qualche misura avvenuta come può essere attestato dal moltiplicarsi delle iniziative promossa ed enti locali istituti scolastici associazioni che hanno accompagnato su tutto il territorio nazionale questo
Si è registrata in qualche modo una rinnovata mozione di sentimenti una ripresa dell'interesse popolare per la vicenda e lo Stato unitario e anche una maggiore attenzione a ai suoi simboli come lo stesso tricolore o l'inno nazionale
Quale sia la consistenza e soprattutto il senso vitale di questa riscoperta se tale la possiamo definire sarà quindi un primo tema su cui riflettere nel corso del seminario
Un secondo di tema di riflessione molto collegato al primo riguarda la relazione tra la riscoperta di un passato condiviso e la capacità di tratteggiare nuove prospettive
Di progresso verso cui far convergere aspirazioni a interessi diversi
Mi sembrava anche questo un elemento fondamentale in quanto
Senza una
Prospettiva aperta al futuro anche il passato corre il rischio di rimanere muto
Questo tema e di particolare importanza nel momento attuale
In cui l'incertezza circa lo sviluppo del nostro Paese è
Pienamente diffusa e allo stesso tempo vengono chiesti sacrifici importanti a tutta la società
Ma questo avviene anche in Europa e la coesione e l'integrazione sociale appaiono non solo in Italia del resto anche Aldo Moro in una temperie storica del tutto diversa ma non meno critica di quella attuale
Ha più volte sottolineato come l'esistenza di un'attenzione verso quello che i chiamava più alti i risultati di progresso umano
Rendesse possibile trascendere posizioni ideali di ciascuno senza negarlo Manzi valorizza
Quanto detto fino a questo momento non deve far pensare che solo in Italia si ponga un serio problema di identità nazionale al contrario e questo rappresenta il terzo tema
Proposto alla nostra riflessione quello dell'identità nazionale non è un affare di famiglia peculiare del nostro Paese che all'unità politica arrivato tardi e secondo molti anche male
Ma una sua dimensione globale che ha come posta in gioco la legittimazione la capacità di azione e le funzioni dello Stato
Io infine un quarto ed ultimo tema che sottoponiamo alla riflessione relatori vale a dire alla domanda circa l'effettiva vitalità spesso contestata della società italiana in tutte le sue componenti
E la sua possibilità di essere mobilitata verso obiettivi di progresso
Anche in questo c'è un riferimento alla visione di Aldo Moro critiche realistica ma sempre piantata riconoscere gli elementi di forza della società italiana
E capace nel contempo proprio in virtù di questa
Visione al fondo positiva
Di convocare in qualche modo tutti gli attori sociali o un esercizio di responsabilità in vista gli obiettivi di integrazione inclusione e sviluppo
Ecco prima di riaprire i lavori sanno la parola al al primo relatore permettetemi però di il ricordare
Un momento carissimo amico scomparso parlo dell'avvocato Carlo forcella perché morto la scorsa settimana grande amico di Aldo Moro
Sindaco di Foggia
E amico della
Dell'Accademia fin dalla sua fondazione con di cui è stato per lungo tempo dice Presidente alla sua generosità alla sua intelligenza alla sua sensibilità
Vorrei in qualche modo che si ispira fossero questi lavori
Vi ringrazio di euro per l'arte
Ciò
Ora la parola
Ed il primo intervento
A Daniele Mezzana
Sociologo che è direttore del programma di intelligenze gli avvenimenti dell'Accademia di studi storici Aldo Moro che ho richiamato all'inizio
Grazie buongiorno
E vorrei contribuire a questa riflessione comune sul centocinquantesimo presentando alcune idee espunti elaborati nel corso del programma che l'Accademia
Moro sta svolgendo denominato appunto l'intelligenza degli avvenimenti un programma che al suo centro
La questione apertissima e controversa del chi sono gli italiani e del senso che ha per gli italiani essere una collettività nazionale
Nel quadro del programma che prevede vari filoni di attività abbiamo identificato nell'identità nazionale e una di quelle
Che abbiamo denominato nuove frontiere della politica nel senso che essa fa parte di quei processi sociali di aree
Problematiche
Che oggi non solo in Italia ma in tutto il mondo pongono nuovi dilemmi o generano nuovi pericoli con cui la politica deve necessariamente misurarsi per esercitare una funzione di orientamento e di guida
E a questo proposito è risultato per noi di particolare interessa un riferimento forte ad Aldo Moro per cercare di capire se nella vasta
Ma non sistematica e organica mole dei suoi scritti e discorsi emergesse un orientamento circa il senso dello stare insieme come italiani e che potesse avere un significato anche per noi nella realtà attuale
E abbiamo in particolare identificato e raccolto
Numerosi frammenti di scritti discorsi dello statista sull'identità nazionale senza alcuna pretesa di sistematicità con alcun intento di documentazione storiografica piuttosto tali frammenti
Costituiscono una memoria
Che stiamo trattando da un punto di vista ermeneutico di interpretazione
In modo che essa possa in qualche modo interpellarci che comunicarci ancora qualcosa di importante su cui
Meditare anche al di là dei contesti specifici in cui morosi Espresso
Da tali frammenti
Di scritti e discorsi emergono quasi in controluce intuizioni di fondo assunti orientamenti di valori affettivi che vengono
Prima delle strategie delle azioni che nel loro insieme
Sembrano suggerire all'interprete odierno importanti indicazioni o spunti soprattutto direi di approccio di metodo
Sul tema della comunità nazionale su come questo tema si intrecci con altri temi come quello della democrazia del ruolo della politica del ruolo dei cittadini
Da questi spunti la posso citare almeno tre che riguardano
Il primo alla patria o la Nazione come concetti difficili da trattare il secondo la parte in quanto legata a quella che Moro chiamava il valore umano il terzo la partita come entità legata non solo al passato ma anche soprattutto al futuro
Il primo spunto la patria concetto difficile
L'itinerario
Dell'Accademia Aldo Moro rispetto al centocinquantesimo
Ha preso avvio dalla constatazione che la parte soprattutto alla nazione sono stati e sono concetti appunto difficili da trattare in sede culturale e politica soprattutto per l'Italia o sono state nei primi decenni dopo la seconda
Guerra mondiale anche per via delle
Con nota azioni negative che l'idea di pace e di nazione avevano accumulato durante il ventennio fascista va ricordata riguardo l'estrema prudenza con cui Aldo Moro
Trattava nel qui anni del
Dopoguerra questa questa materia facendo attenzione a non evocare per connotazioni retoriche e nazionalistiche connotazioni che
Va ricordato il Presidente Napolitano ha definitivamente respinto più volte nel corso dei suoi discorsi di quest'anno distinguendo radicalmente tra amor di patria
Nazionalismo
In un passaggio di un suo articolo del gennaio quarantacinque su la rassegna Moro tiene a sottolineare
Se noi fossimo cultori della forza ed esasperati paladini della nazionalismo mentre non lo siamo affatto eccetera eccetera
Sempre sulla rassegna nel giugno quarantacinque
Intervenendo nel dibattito su nazionalismo sconfitto diciamo e internazionalismo emergente
Moro opera una distinzione tra nazione e nazionalismo e contrappone la nazione in quanto realtà fatta da una sostanza umana alle mitologie del nazionalismo o ad astratti sistemi di valuti una realtà certamente contraddittoria e difficile ma
Ineludibile
E che occorre saper interpretare
E tasse affermo Moro non vorremmo che alla mitologia del nazionalismo diciamo del nazionalismo non della Nazione
La quale non è mito ma umanissima verità si sostituisse continua Moro con la pericolosa illusione di aver risolto il grave problema della convivenza un altro mito
Non si tratta dunque di distruggere la nazione nella regione né il Comune mila famiglia mille e mille altre società che l'uomo libero crea obbedendo a un impulso interiore
Non è sorpassando queste esperienze ma utilizzandole cioè rendendo le in modo conforme la loro verità intime e umane che si realizza una universale comunione
Di vita
Per Fini citazione
In un'altra occasione Verona nel sessantasette
Parlando della patria Moro mette in luce alcuni aspetti di questa sostanza umana affermando
Possiamo ritenere che la nostra sia sempre più una società ricca di cultura di tecnica di gusto di senso umano di solidarietà di alte idealità civili
La patria e appunto espressione della ricchezza di una siffatta ricchezza della comunità nazionale
Questa materia e a tutt'oggi complessa sia pure in modo diverso lo sappiamo nel momento in cui la globalizzazione altri processi ride finiscono radicalmente il contesto in cui le identità nazionali hanno un senso o possono averlo ancora
E posso citare ad esempio la diffusione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione le migrazioni internazionali
Le spinte localistiche la ricerca di spazi sulla scena globale da parte di me di Paesi emergenti gli elementi di crisi della politica la maggiore capacità di relazione e di azione autonoma da parte dei cittadini e di singoli gruppi umani
Quella dell'identità nazionale in effetti è stato ricordato con la forza e non è un problema solo italiano
è una questione che si sta proponendo oggi
In molti Paesi europei ed extraeuropei
Anche quelli di cui tendiamo a dare per scontata l'esistenza di una identità nazionale consolidata come la Francia qui dal due mila e sette in corso un duro dibattito pubblico su questo tema oppure il Regno Unito
Come è stata rilevata una crisi della British messe oppone come substrato comune di natura civica culturale in grado di tenere
Unità la nazione per non parlare dei problemi di unità ed identità nazionale che oggi si pongono in queste in tanti altri Paesi in tutti i continenti di fronte alle questioni poste della
Dalla Mutu multiculturalità
è una questione su cui si gioca il presente il futuro della coesione sociale e della democrazia negli Stati del mondo contemporaneo così con i rapporti
Tra le varie comunità umane nel nostro pianeta e su questa tematica dall'altra abbiamo per tutti un blocco luogo di discussione on line anche per favorire appunto un confronto continuativo nel
Il secondo spunto un altro elemento significativo è le rappresentato dalle Camere Moro sembra stabilire tra la patria e il valore umano degli italiani
Me lo statista cioè emerge come detto prima che come è stato messo in evidenza anche in un precedente incontro dell'Accademia Moro a livello di intuizioni orientamenti assunti ma sicuramente modo molto forte come
Innanzitutto secondo Moro la democrazia appare possedere una trama popolare
Legata all'azione quotidiana della collettività nazionale l'insieme dei comportamenti relazioni orientamenti diffusi nella società ne consegue
Che la democrazia e lo Stato non si reggono da soli ma solo in uno stretto rapporto di sintonia con quello che accade nella società certamente con tutte le difficoltà le contraddizioni
Gli elementi di crisi presenti nei processi sociali e storici di cui lo statista era pienamente consapevole
In un articolo sul popolo del trenta aprile del sessantasei Moro scrive
Vogliamo inserire nello Stato in posizione di irresponsabilità come collaboratori tutti i cittadini
Vogliamo chiamare tutti a comprendere queste cose e come ogni cosa che interessa la comunità perché non ci sia una decisione incontrollabile solitaria del Governo
Ma è semmai che in una società che comprende da se stessa e tutta intera a sua prospettiva di sviluppo
E la società italiana che sceglie i tassi il suo cammino e il Governo la guida che e la seconda
Infine citazione
In secondo luogo in modo emerge chiaramente una visione nell'insieme positiva degli italiani non rifiuta ogni confronto con i tradizionali stereotipi sugli italiani
E nel contempo respinge ogni approccio pedagogico nei loro confronti e ancor più evita di assecondarne gli elementi peggiori o quelli meno presentabili
L'approccio di Moro appare diverso dello statista ama e stima gli italiani per quello che so
è
Intimamente persuaso del loro valore e della loro capacità espunta a riconoscere
E
Valorizzare energie morali spirituali operative che già esistono e che emergono via via dalla Società italiana senza mai dimenticare appunto le difficoltà gli elementi negativi e critici che sono comunque presenti al suo interno
In un discorso a Bari alla Fiera del levante nel novembre del sessantacinque
Scusate Moro afferma
è la nostra una società dita insoddisfatta disse e a un tempo fiduciosa nel suo avvenire
L'iniziativa economica l'affermarsi del lavoro umano in condizioni di sempre maggiore prestigio e potere
Il progressivo emergere dei valori umani dei diritti della persona
Nella vita democratica la fede in un modo sicuro e alla lunga irresistibile verso la libertà la giustizia la pace la volontà impegnarsi messo di favorirlo anche se non sempre in modo ordinato ed efficace
Questa è l'Italia
Fini citazione
E questa visione probabilmente che ha consentito modo di impostare la sua politica di inclusione e di allargamento della base democratica nel nostro Paese di cui abbiamo più volte parlato negli incontri pubblici organizzati dall'Accademia
Direi che proprio in forza di questa visione positiva che Moro troviamo un deciso intervento a chiamare i cittadini a una loro corresponsabilità
Alla vita pubblica e questo appare evidente nelle grandi aperture e nelle grandi operazioni le politiche di cui Moro fu protagonista il richiamo a una responsabilità
Comune in effetti è ricorrente in Moro come fondamento di qualsiasi alleanza di qualsiasi strategia insieme a forze politiche diverse dalla sua dal primo centrosinistra impone
Ma questa chiamata alla responsabilità Morolla rivolge anche ai cittadini in generale e alle singole categorie di cittadini che man mano incontra
No che si tratti di giovani imprenditori i coltivatori diretti di di immigrati italiane all'estero di giovani nelle scuole o di piloti da aereo
Per tutti c'è sempre Moro
Un doppio l'atteggiamento concomitante di riconoscimento dello spessore umano e della
Rilevanza sociale
E nel contempo
Vi invito a partecipare ancora più intensamente alla vita sociale e alla costruzione dell'Italia
L'importanza dell'interlocutore chiunque sia sembra scaturire per Moro dalla sua dignità egli usa spesso il termine prestigio
Come portatore di diritti di interessi di punti di vista ma anche delle responsabilità appunto che esercito che può esercitare
E questi orientamenti di Moro nei confronti dell'Italia degli italiani di cui ho parlato fino ad ora per così dire si riverberano sul contesto internazionale il Moro emerge un nesso profondo tale dimensione della politica interna e la politica estera in quanto l'espressione di quello che è un Paese
Ad esempio che il senso del protagonismo popolare qui prima facevo cenno sembra fortemente presente nelle strategie di fondo della politica estera di Moro nel suo concepirla come forma di relazione dialogo tra popoli
Certamente questo approccio di Moro e particolarmente suggestivo anche oggi nel momento in cui sarebbe utile mettere da parte concezioni gli usi riduttivi o strumentali l'idea di patria destinazione
In cui
Momento in cui sarebbe importante cercare di interpretare un po'meglio è improprio più in profondità qual è il valore umano che si esprime attualmente nella collettività italiana qual è la soggettività
Che sta emergendo nella nostra società e possibilmente andando al di là
Di tante rappresentazioni correnti riduttive generalizzante e a volte elaborate facendo leva su statistiche comparativa internazionali che andrebbero forse interpretate meglio
E invece nelle quali
Con un certo autolesionismo amiamo volte rispecchiano soci
Anche questo tra l'altro un argomento su cui discutiamo nel blocco sull'identità nazionale che citavo
Il terzo penultimo
Spunto
è emerso nel nostro itinerario sul centocinquantesimo
Insomma in sintonia con riflessioni e contributi di altre fonti iniziative è relativo al legame tra l'identità nazionale la patria e il futuro
Legame che può essere declinato in modi diversi anche complementari tra loro Presidente Napolitano ha fortemente
Richiamato questo aspetto di numerose numerosi suoi interventi durante le celebrazioni di quest'anno
Il senso dell'unità nazionale come contesto confuso come clima favorevole per costruire un futuro migliore
Per il nostro Paese nel contesto europeo e di fronte alle sfide poste dal mondo globalizzato e questo un tema su cui si è efficacemente soffermato anche Presidente Amato sottile ancora dal canto suo l'importanza del riferirsi a
Un futuro comune per dare fondamento al sentimento nazionale
Questo senso del legame tra patria il futuro appare con chiarezza in modo
La patria la comunità nazionale non è o non è solo
Nel nostro passato ma è in qualche modo soprattutto avanti a noi
Dello statista si tratta comunque di un futuro non remoto
Utopistico astratto ma un destino che si attua e si interpreta quotidianamente potrei dire nell'immanenza delle relazioni umane sociali
Mi la vigile attenzione ai fatti e alle novità non sempre evidenti nella ricerca continua di strategie e diano concretezza un cammino di crescita realmente comune
Come loro afferma nel sessantasei in un discorso in memoria di Cesare Battisti
La patria si presenta appunto nella forma di
Cito un destino che chiama tutte le comunità umane a esprimere le proprie potenziali merci via
Rileggere oggi questa riflessione di Moro ci spinge a dubitare di interpretazioni delle unità
Nazionali appiattite soltanto sul sul passato e ci invitano invece pensare alla nostra identità nazionale con un processo di costruzione in Italia appunto futura sul piano sociale e culturale e politico Italia futura
Che soprattutto in questo periodo o che sono in grado di immaginare pochi sembrano volere immaginare in un momento di crisi in cui il tema dominante
Appare essere quello del salvare italiano attraverso
Sacrifici responsabilità di cui
Volte non è affatto facile intravedere ha prospettiva lo sbocco
In conclusione in modo in riferimento alla patria appare decisamente antiretorico la comunità nazionale è una realtà dotata di sostanza umana punto di sostanza sociale con la quale confrontarsi con intelligenza intelligenza degli avvenimenti
E se è legata al riconoscimento della ricchezza del valore morale dell'impegno delle persone del dinamismo della società così come alla capacità
Di delle istituzioni politiche di cogliere e interpretare e guidare gli avvenimenti al tempo stesso in modo Lidia di PATI e certamente aperto al futuro punto come prospettiva come contesto per coagulare data esso
Le migliori energie della società e della politica insomma la patria come
Una risorsa
In qualche modo in atto a cui poter fare in costante riferimento
In apertura dicevo che il fondamentale contributo di Moro su questo tema è forse più che di contenuto di di metodo
Mi testi dello statista non troveremo forse una definizione compiuta di cosa
Sia l'identità nazionale ma certamente
E si ci aiutano a capire a quali condizioni e ragionare sull'identità nazionale può aiutare lo sviluppo della democrazia
Ed essere un elemento di crescita per tutti anziché di divisione conflitto e danno per qualcuno o per molti credo che questo sia ancora oggi un messaggio di estrema attualità con cui tutti noi dovremmo
Confrontarci grazie
Ringrazio Daniele Mezzana per il suo contributo ricco di suggestioni naturalmente quello di oggi non è
Un convegno su Moro ma nella nostra tratta tradizione punto con Moro cerchiamo di pensare in qualche modo insieme in un dialogo ideale
Alcuni importanti temi traendo come
Mi pare sia stato mostrato degli degli spunti importanti del di significati ancora oggi rilevanti da ora la parola a Giuliano Amato che mini mi piace ricordare qui pietra le
Sulle tante
Cariche responsabilità Presidente del Comitato dei garanti per le celebrazioni dei centocinquanta anni dell'Unità d'Italia e quindi
Anche in questo senso penso lo ascolteremo con grande interesse
Io Vanni
Collaboro alcun l'Accademia
Gli studi intitolata ad Aldo Moro scoprendo insieme a loro forse più di loro
Una persona con la quale peraltro lavorato per tantissimi anni moltissimi anni fa
E
Quale che sia il tema rilevante per il nostro tempo che ci troviamo ad affrontare andando a scavare il Comune affatto Mezzana in questa occasione come ha fatto anche in altre occasioni
Negli scritti e nelle riflessioni di Moro è impressionante anche per chi lo ha conosciuto
Riscontrare la pertinenza a dir poco e spesso il lungimirante coraggio con il quale sapeva guardare con la società del suo tempo
Cogliendo fenomeni che altri non cogliendo l'anno sino al punto che rilevavamo insieme in una precedente occasione di invitandoli raccogliere ciò che di positivo si muoveva in un'area della società che si esprimeva con la violenza
Andando aldilà da di questa violenza detto da chi ne sarebbe stato vittima poco dopo
Qualcosa che continua ad impressionare uniti
Avendo quest'anno io
Avuto occasione più di altri forse di riflettere sui fili cruciali di elaborazione rielaborazione della mozione identità nazionale
Ciò che le celebrazioni del centocinquantesimo portavano alla luce ecco ritrovo Aldo Moro al cento e rotti entrambi i fili maggiori
Chi è la riflessione di quest'anno ha fatto emergere quali Philip maggiori fondamentalmente due direi
Ecco il primo quello
Del conflitto tra l'Italia che c'è e un'altra Italia per seguita storicamente fin dall'inizio
Come un modello migliore che non ha avuto modo di realizzarsi ma che siccome è lì
Corrompe in qualche misura il spesso fortemente la legittimazione agli occhi di molti componenti della comunità nazionale dell'Italia che dice
E quindi come ricomporre tuttavia che c'è con l'altra Italia
Come ricomporre all'inizio della storia quando l'Italia nasce ed è già diversa da come due dei suoi fondatori Mazzini e Garibaldi la vorrebbe
E e così via più tardi fino al dopoguerra
Quando l'Italia che c'era l'altra Italia arrivano ad esprimersi nei due maggiori partiti del dopoguerra in termini fortemente Wilhelm ATC
Come e questo è il secondo filone in qualche modo legato al primo comma indipendente quella nozione di patria
Che finisce per Tor Ceccuzzi e con
E distorcere anzi attorno ad una visione Damone inclusiva ma esclusiva
Aggressiva fino a diventare connotata etnicamente
Riesce ad essere espulsa e diminuita in una visione di patria comune comunità di coloro che si riconoscono in valori i principi
Destini pacifici condivisi sono questi due in realtà i i grandi filoni Noro
In realtà presente su entrambi
Ed è presente su entrambi e cogliendo quelli che sono i fattori
Di e
Liberazione dalla
Sotto il primo profilo chiusura elitaria della patria sotto il secondo profilo chiusura appunto etno etno nazionalista
Gli in questo senso
è interessante notare che dal suo punto di vista il suo è il punto di vista dell'Italia che c'è
Non dell'altra ditta
Che ha però la responsabilità di connettersi con l'altra Italia di ricondurla entro i propri binari allargando i propri binari
Perché altrimenti alla lunga non sarà in grado di di reggere
Questo il primo grande tema della nostra storia nazionale e ne abbraccia una larghissima parte lei celebrazione
Hanno portato credo l'intera comunità degli storici coi Giovanni che vedova potrà confermare o meno a prendere atto della
Inserita storica
Dell'essere stata Alitalia costruita da Cavour l'Unità d'Italia possibili
Delle essere stato il sogno dell'altra Italia quello mazziniano quello dell'Italia repubblicana quello dell'Italia fondata sulla Costituente un sogno che era storicamente non realizzabile
Che essendo tra le ipotesi del tempo la più improbabile quella della unificazione nazionali Tatiana
Questa ipotesi la più improbabile riuscire a realizzarsi nelle modalità in cui la realizzò club pure vale a dire riconducendo al nulla istituzione stato monarchico sabaudo
Gli stessi motivi
Che avevano permesso a parti diverse del Paese di uscire dalla condizione precedente di contestare gli stati precedenti
E le questa contestazione riuscì a diventare unità perché venne ricondotto ad a condurre
Entro negli argini stretti strettissimi da tanti punti di vista
Dello stato sabaudo che a quel punto diventa R. Regno d'Italia
Confini stretti
Che rendono allo Stato che nasce
Appunto come avrebbe scritto Cavour come avrebbe pensato iscritto Mazzini molto più brutto
Molto meno affascinante
Molto meno legato alla comunità nazionale di quanto avrebbe potuto essere altrimenti un altrimenti impossibile basti dire per riferirsi ad un dato di elementare chiarezza
Che nella stagione inebriante dei plebisciti
Votarono per l'unificazione tra il venti e il trenta per cento degli italiani parole così abitanti dei vari Stati una volta costituito lo Stato
Nazionale ed adottata per tutto il Paese la legislazione piemontese il diritto di voto scese all'uno virgola rotti per cento
Degli abitanti e quindi la si percepisce come uno stridore questa chiusura
De di quello Stato
In unico Stato impulsivo
Ma questo unico stato possibile nel momento in cui nella scelta
Crea va per si etniche etere chi l'avrebbe governato nei decenni futuri il problema di vorrei incontrarla quella comunità nazionale
Che in qualche modo ne veniva lasciata fuori no
E qui incontro aveva due grandi versanti sui quali realizzare sicuro no quello legato alla questione romana
Del mondo cattolico se vogliamo usare questa stravagante espressione che non era in realtà un mondo
Erano i milioni e milioni di italiani la stragrande maggioranza degli italiani popolazione
Prevalentemente contadina e legata al parroco più che ad ogni altra figura istituzionale
Che stavano
Al di fuori
Esperimento tutte le conseguenze Pisacane
E che e davanti a a poi al non ex ventitré che diventa proibizione
Col passare degli anni rappresentano un'Italia esistente che non c'è
E poi evidentemente con crescere
Della società industriale la modernizzazione e quant'altro i ceti meno abbienti vincenti opera i contadini che si organizzano che si trovano tutti ad essere partecipi di uno Stato che non riconoscerne l'esistenza diritto di voto
Nei diritti più elementari sul lavoro e anche questi sono un'Italia che
Sì tende a riconoscersi comunque in un'altra Italia non in quella che dice
Che assume le fattezze di un'Italia
è quella dei cattolici integralisti ancora legati al al all'ipotesi Gioberti Anna o anarchici il movimento socialista nascente e così via
E qui e e e c'è una prima operazione di allargamento Morosin scrive enti in un filone nobile della nostra storia
Che è quello di cui sono protagonisti proprio i primi cattolici che fanno politica
In modo concorrenziale e cooperativo collega Marchi con socialisti che sono stati in realtà ai primi al a costruire l'Italia delle radici
L'Italia del movimento cooperativo delle Società di Mutuo Soccorso delle Camere del lavoro di cui l in micro organizzazioni
Che cominciano a costruire una responsabilità nazionale dal basso e non dall'alto
Non a caso non a caso
Grazie al movimento socialista che al movimento popolare si formeranno in sede locale e non nazionale
Dirigenti politici che diventeranno parte della élite e nazionale espressione a questo punto dell'altra Italia
Non della prima che si era pervenuta formando
E avremmo gli Andrea Costa il Prampolini Luigi Sturzo che nascono con me figure del governo locale nella politica italiana
E costruiscono movimenti che diventeranno movimenti nazionali e ci sarà questo primo allargamento allo Stato si radica cominciando ad includere
Attraverso i diritti auto promossi da queste dirigenze e quindi dando più forza
Naturalmente sono processi complessi perché
Mentre questo accade a testimoniare il fatto che c'è un'altra Italia che non è riuscita ancora a riconoscersi con quella esistente milioni di italiani se ne vanno
E questo fenomeno della emigrazione italiana della fine dell'Ottocento dell'inizio del Novecento
E tra le testimonianze più evidenti ed eloquenti del fatto che
C'è un processo in corso che però a elementi funzionali ed ed elementi disfunzionali
Ma i si coglie il senso ricco di una
Progressiva inclusione che sta cominciando ad avvenire all'insegna di che cosa del portare l'Italia che c'era
Verso il terreno di ricomposizione con L'altra Italia riconoscendo Edison cancellando o eliminando
Ci sarà poi l'altro filone
E che questo non è la patria appunto la patria che si riconosce in questo modo
è la patria che che chi che che ammetti ai diritti che ammette i diritti sociali e che ammette al diritto di voto che nel frattempo si sta allargando per tutti ma non per per le donne questo
è il limite gigantesco del intelligenza delle cose
Degli stessi dirigenti popolari di quegli anni perché chi ricorda la battaglia i incarnata soprattutto all'inizio del ventesimo secolo D'Anna Kuliscioff
Per il diritto di voto alle donne deve prendere atto che anche il Partito Socialista fu assai neghittoso
E nel mille novecentododici appunto
Quando si dette il diritto di voto a chi aveva fatto il servizio militare quindi rompendo finalmente
Il muro censita rinvio come definizioni confine dell'Italia che c'era
Anna disse le donne non fanno insomma dato ma fanno vissuta
E e questo dovrebbe dar loro il diritto di voto
Del l'emendamento al Partito Socialista lo presento ma dire che si sia implicato per farlo passare sarebbe dire troppo gli effetti
E la legge del dodici passo come passo e si dovette aspettare la costituenda
Nel mille novecentoquarantasei e poi
Il voto per la Costituente per intenderci e per
Per arrivare
Al riconoscimento totale ma
Si deve il cammino e nel frattempo ecco era intervenuta l'atto Simone della patria
Il processo inclusivo il dopoguerra e insomma che si sono cose che sappiamo tutti e
Viene interrotto invecchiato
Da la immigrazione in esclusiva e direi appunto estremizzato e di quei fattori retorici che avevano concorso alla
Retorica risorgimentale
Uno a darne di di sangue dico
La stirpe italica
Per
Fenomeni che di per sé sono tipici di una fase storica e che tuttavia appaiono sovrapposti ad una cultura nazionale che è una cultura naturalmente aperta come poteva non essere aperta alla cultura di un Paese
In cui la STIR niente italica era in realtà il prodotto storico continuamente cangiante del fra mischiarsi di etnie diverse
Che storicamente erano venute ad abitare in questo Paese da
Dagli Etruschi che si mettono insieme ai relativi ai serviti ai voti al nostro voti ai francesi Longobardi che i secoli dopo
Esso subentrano essi fra mischiano essi stessi
All'epoca agli italiani già insediati compresi i centri di cui è innegabile la presenza insieme a tantissimi altri ecco riemerge questa stirpe italica
E porta acquista
Il nefandezza che gli italiani degli anni Trenta considereranno una nefandezza
Quella delle leggi razziali
E quella della nazione che
A ottenuto al suo posto al sole
Io sono rimasto sempre agghiacciato nel leggere un autore per benino come Giovanni Pascoli
E la cavallina storna che davanti all'avventura di Libia scrivere l'Italia proletaria si è mossa
Questo fa capire insomma che quale cosa
Di inquinante è entrato nella coscienza Italia no e certo non si era mossa poveracci i nostri contadini nero portati per forza
Ad occupare Terre d'altri dove poveretti molti di loro non fecero che continuare la loro vita grazie
I questa patria appunto ha il suo parossismo con leggi razziali
Vissute in modo ostile dalla stragrande maggioranza degli italiani mediante dagli italiani attraverso i tanti giusti che poi Israele avrebbe collocato nel libro dei giusti e che rischiarono la vita e a volte la per zero per salvare quella di ebrei sconosciuti
Braccati dai fascisti e dai nazisti e dai loro ospitati a proprio rischio nelle proprie case
Ne nascerà una disputa
Che se volete
Si esprime con linguaggio di Galli Della Loggia la fine della patria mille novecentoquarantatré
Contro il linguaggio di Ciampi la patria ritrovata esattamente nello stesso momento
Io devo dire la verità penso che abbia avuto ragione c'è anche in questo in qualche modo anche Galli Della Loggia è vero che abbiamo perduto la patria nel quarantatré ma quelli
Quella aggressiva quella elettrica quella nazionalista
E abbiamo ritrovato dopo il tutti a casa la patria sulla quale per decenni si era lavorato in termini esclusi inclusi gli è questo esattamente quello che modo dice
In quel discorso del mille novecentoquarantacinque e che ritrova appunto Moro
Opererà Sempre e su questi due binari in una direzione conforme alla storia con la s maiuscola che
Meritato quest'anno ricorda ecco
Lui si eri si è trovato davanti al nazionalismo i bisogni e il mille novecentoquarantacinque in tempo non facile quando le i miei padri di sinistra diciamo ancora il coraggio
Diritti di ritrovare la vecchia patria non lo avevamo avuto ed era ancora
Prigionieri della visione negativa lui Ilia anticiparci arriveranno tutti sia del
Insomma studi sono stati fatti sulla sinistra e la patria
E si arriverà da sinistra capirà questori arriverà a riconoscere i dati positivi della comunità nazionale
Morrone già sintonizzato su questo il suo grande contributo e qui proprio finisco perché tanto è già stato detto tutto e sull'altro figlio veramente cioè del portare avanti l'inclusione
Del percepire che questo è un processo quello dell'inclusione
Che non ha solo da fare i conti
Come ciò che la storia passata escluso
Quindi riconoscere il diritto di voto a chi non lo aveva avuto u il diritto a un lavoro di chi non lo aveva avuto
Ma è un processo di inclusione che ha visione unico di manifestarsi quotidianamente perché è il cambiamento stesse della società che può produrre delle esclusioni delle contestazioni
Degli irrigidimenti allora compito di chi governa l'Italia che c'è perché lui è sempre in Italia che c'è
Non dimentichiamolo quando difende la Democrazia Cristiana dai processi nelle piazze lui è sempre l'Italia che c'è ma ed essendo l'ex
Quel pezzo d'Italia che pure starne fuori più c'è l'Italia che resta fuori cinque vengono in Italia che dice in questo Ente
Profondamente immerso nella missione storica che nasce nel mille ottocentosessantuno
E attività agli altri i percorsi dell'inclusione e poi
Io questo
L'ho sempre detto e Moro è un uomo troppo profondo per essere interpretato in modo semplicistico
E il suo senso dell'inclusione non è
Andiamo tutti al Governo governiamo tutti insieme facciamo tutti la stessa cosa questa è un'autentica stupidaggine
Io ho trovato offensivo della profondità del pensiero di Moro
Che venisse interpretato così per villa in altre parole il nesso il problema che affronta numeri e quello che fino a quando c'è un partito il Partito Comunista che esprime una larga parte della società italiana
Un problema da risolvere
è quello di fare psichiche chi è in quel partito in chi lo rappresenta possa accedere al Governo nazionale affinché questo non accade la nostra è una democrazia monca
Che poi siamo tutti insieme nella fotografia di gruppo al Quirinale
Questa una delegazione da fumetto che era estranea al suo pensiero
Ringrazio
Giuliano Amato per il suo contributo per il nuovo suggestivo con cui ha tratteggiato allora la storia dell'Italia
Che c'è che non c'è del loro integrazioni come la nostra vicenda debitrice
A entrambe e eccome la la storia dell'unificazione quella dell'inclusione procedano comparsi diversi si incontra il mio si perda non si
Si ricongiungo mi sembrano dei visti contributi e davvero significativi ora abbiamo prima di una breve pausa altri
Due contributi e che cercheremo di
Mantenere sempre nei quindici minuti anch'io al Senato in poche parole no lei aveva anzi ci ha dato un ottimo segno avrebbe sforato di un minuto anche se aveva la facoltà come modifica parte dei due
Dei diciamo inibiti interventi introduttivi parlare qualcosa di più e quindi anche per questo però a maggior ragione CIDA un boss tale io cortesemente però metallo carica d'ora con piacere la parola a Francesco D'Onofrio che attualmente professore ordinario
Le istituzioni di diritto pubblico presso la Facoltà di Scienze politiche io
Altro sono certamente diavolo molto di essere dentro i dieci minuti anziché quindici con una considerazione molto accademica
Il collega Giuliano Amato
Che ha parlato qualche minuto in più aveva molto diritto di parola in più per le ragioni specifiche che io cercherò di
Di dire in questi pochi minuti Giuliano infatti e non soltanto del Santo e
Presidente di questo straordinario Comitato della riscoperta della identità nazionale
Ma è stato anche parte decisiva ed io su questo muro soffermarmi di quella vicenda terminata senza un risultato che è stata la Convenzione europea
Che discuteva di un punto fondamentale a me sembra oggi
Cogliendo nel pensiero di Moro qualcosa che va aldilà della storia in cui può ora parla del momento in cui ha parlato
Intendo dire il rapporto tra identità nazionale complicatissima ecco
Processo molto complicato di ipotetica costruzione di nuove identità europea
La convenzione cos'altro errata se non il tentativo di dar vita a qualcosa che ragionevolmente non abbiamo ritenuto esistente l'identità europea la questione è questa è oggi
E lo dico perché nell'incontro di oggi che opportunamente Alfonso detto non è
Un ricordo di Moro in quanto convenga rimorchi e il tentativo di capire come dalla lettura
Che Moro fa della società era anche dell'idea di nazione che il centro in un periodo molto complicato io mi riferisco alle cose che
Molto opportunamente sono state ottenute ristampato a Bari nelle elezioni del quarantasei quarantasette sullo Stato
Quindi scritte quando non c'era ancora la Costituzione italiana ed eravamo molto lontani dall'aumento del quale si dava vita al processo di costruzione dell'identità europea
Quindi in questo senso qualche minuto in più da parte normato aveva per me un doppio significato non soltanto la
Provenienza universitaria che anche di morte è fondamentale
Anche Moro insegnato per qualche anno non a caso nella Facoltà di Scienze Politiche di Roma
La quota che aveva sul tema dell'identità nazionale un punto di estrema difficoltà a comporre cultura economiche politologi che giuridiche da questo punto di vista
I minuti in più sono state assolutamente opportunamente spesi ma dico che in particolare oggi
Dobbiamo cercare di andare oltre il tempo delle cose dette da Moro nel momento in cui le diceva per cogliere con il punto fondamentale rapporto tra identità nazionale italiana
Che ha rappresentato un lunghissimo periodo nel quale nel corso di quest'anno si sono svolte le celebrazioni che non sono state fatte puramente rituale sa quanto prima della identità italiana e il dopo
Che ci
Viene improvvisamente addosso anche dal punto di vista
I geologi o con il Governo in atto io non mi riferirò specificamente del Governo in atto ma dico che il rapporto tra identità nazionale
E astratta ipotetica ancora non definita identità europea rappresenta il terreno sul quale oggi non ci dobbiamo confrontare
Che da che punto sono componibili le letture della identità nazionale e la lettura o le letture della costruzione della identità europea
Cosa è stata l'identità nazionale nel contesto di obbedire tra una pluralità di soggetti distanti ognuno dei quali sembrava vere una sua idea delle identità dello Stato che rappresentava e poi invece la identità dello Stato unitario
Che diventa la Repubblica il PIL Regno d'Italia e la Repubblica italiana ciò un soggetto unitario che va al di là delle identità nazionali dei singoli Stati qualcuno particolarmente rilevante penso
L'Italia meridionale penso lo Stato della Chiesa fino a che punto la identità nazionale italiana e componibile o non è componibile con le diverse identità religiose che l'Italia si sono vissute
Con l'assoluta prevalenza per quella cattolica ma anche con una qualche compresenza minoritaria di identità religiose cristiane diversa da quella cattolica con un contesto europeo dove quella cattolica estremamente minoritaria
L'abbiamo avuto invece grandi scissioni con il contesto orientale così il contesto luterano cos'è il contesto di caldi nei se in particolare e secondo me si è non sufficientemente ragionando in termini di identità europea quando Giuliano ha partecipato che lavori
E si discuteva della delle radici cristiane dell'Europa ragionevolmente la questione
Si poneva e si possa non nei termini che noi abbiamo un po'pappagalli esca mente ritenuto è ovvio che c'è una identità cristiana ma cosa significa la identità cristiana cattolica protestante
Ortodossa nel contesto europeo alla luce per esempio di quello che è stato lo straordinario fenomeno
Dell'illuminismo da che punto di vista si può ritenere le radici cristiane coerenti con la tradizione greca dell'Europa o non coerenti con l'audizione latina dell'Europa fino a che punto la tradizione cristiana e ancora figlia
Della idea prevalentemente biblica di tipo apocalittico come la Bibbia oggi testo sul quale si giuro da parte per esempio gli Stati Uniti
è diversa dal contesto della religiosità cattolica dove
La Bibbia fa parte della religiosità ma si completa con le dovute sta mento
Che contiene un un altro messaggio significativo questo messaggio quello del lavoro riversare è presente il Moro come ragione come ragione di una identità che va al di là dei singoli Stati questo il punto fondamentale
Le identità nazionale Moro la vive
In qualche misura come riduttiva rispetto alla potenziale
Universalità dell'uomo
Questo problema molto importante per l'Europa l'Europa si è venuta costruendo su identità nazionali che sono state tutte rottura di una comune potenzialmente comune intesa universale questo è stato il punto sul quale non lo ha fatto riflessione
E lo ha fatto lo dicono i colleghi e soprattutto sociologi con una riflessione
Che
In queste elezioni non
Non so fino a che punto
Corrispondente le cose che ritengo molto molto corrispondenti una frase fondamentali lo stato della sua triplica particolarità si pone come nazione
Cioè l'identificazione di Stato e nazione
Nel mondo è una identificazione che tende a fare come diceva prima gemmato dello stato soggetto che è contemporaneamente politica istituzionale e società nazionale
è la costruzione della democrazia è
Colti il progressivo tentativo di Farcom dubitarne la presenza dello Stato politico con lo Stato sociale
è la questione di fondo dall'identità europea
Perché l'identità europea da questo punto di vista è componibili con l'identità italiana se noi assumiamo nella debita italiana questo fatto dalla compresenza delle istituzioni politico rappresentative
Con la dimensione sociale e l'Italia l'ha vissuta questa esperienza
Perché la dimensione popolare per lunghi decenni non ha coinciso con la dimensione istituzionale del Regno d'Italia
Ha finito col coincidere si è detto si è parlato di questo che romana perché aveva una questione che andava aldilà dalle istituzioni e Stato della Chiesa aveva una dimensione sociale dell'identità cristiana di fondo del popolo italiano
è questo il contesto nel quale parliamo di radici grazie all'Europa o no
Perché non abbiamo vissuto
Mi fa piacere di parlare la Presidenza labico
D'Alema Presidente D'Alema tra fondazione dello per questo il punto ritengo di riflessione massima che si sta compiendo il contesto europeo a vi sono due stagioni radicalmente diverse prima e dopo la caduta del muro di Berlino
Ha vissuto una stagione prevalentemente di modello democratico di tipo occidentale classico
Alla stregua del quale si accettavano o meno i soggetti europee i soggetti dei singoli Stati a seconda che accettassero o meno una democrazia occidentale
Penso alla Spagna penso alla Grecia penso al Portogallo
E invece il dopo caduta del muro di Berlino si è posto un problema molto più radicale della identità europea dove si è posto il problema della sua specificità sociale rispetto ad altre parti del mondo
Non tanto la identità istituzionale e democratica Margherita sociale democratica in questo ed è il problema aperto ancora oggi terrà componibili Tardella identità nazionale italiana che lo ritiriamo compiutamente conseguita
Con quella europea che non è compiutamente conseguita era il problema di che cosa è oggi le identità europea
Nel contesto di quelle che si chiama l'economia sociale di mercato rispetto al contesto statunitense figlio di un'altra lettura della
Della cristianità prevalentemente quella calvinista
Prevalentemente quella individualista prevalentemente non quella solidaristica prevalentemente quella della compassione che nella la soluzione dell'amore sostanzialmente in compartecipazione al dolore altrui
E non è soltanto un fatto denigratorio è il modo con il quale la parte prevalente del mondo americano quella repubblicana parte prevalente parla di compiti
Di tempo per sia compassionevole la parola con passione è un modo di intendere diverso dalla solidarietà e dalla
Quella che noi possiamo chiama dalla socialità della democrazia italiana europea
Questo è il terreno di scontro che ha rappresentato il confronto con
La ipotetica
Immagine rivoluzionaria sovietica in quella rivoluzione era anche figlia di quel modello di tipo
Sostanzialmente apocalittico ebraico tendenzialmente della Bibbia che era la realizzazione nella storia di qualcosa di radicalmente diverso
Che l'ipoteche
Più duro ha ritenuto utopistico non nel senso di
Non accettabile utopia non so non accettabile razionalmente oggi questo il problema della difficoltà di comporre l'identità nazionale italiana
Con la identità europea le identità nazionale italiana anche grazie agli studi con tutti questo anno anche grazie alle diverse manifestazioni condotte questo anno
Ha finito con rappresentare nel contesto nazionale nel processo di unificazione nazionale
Dal
Modello cavouriano iniziale al modello repubblicano della Costituzione vigente
Il tentativo di far convivere la dimensione istituzionale con la dimensione sociale la dimensione politica con la dimensione sociale nel contesto europeo questa compresenza stenta a trovare la risposta accettabile
L'aveva trovata del contesto dalla unificazione europea
Quando si era in presenza dell'Unione Sovietica perché prevaleva
La dimensione democratica del processo di costruzione europea
Il superamento della guerra e la dimensione democratica mentre con la caduta del muro di Berlino emerge in termini radicalmente nuove la dimensione sociale dell'identità europea
Non ha più come confronto Unione Sovietica comincia ad avere come confronto potenzialmente gli Stati Uniti è sostanzialmente il mondo africano quello orientale
Ecco il contesto nuovo nel quale l'identità italiana potrebbe avere anche un ruolo politico significativo nel processo attuale Costituzione europea
Sembra che noi invece non vogliamo essere soltanto sudditi ed una decisione assunta l'altro il nome di principi che sono sostanzialmente
Non conosciuti questo è il la questione a mio giudizio della eventuale compresenza di identità nazionale con l'identità europea
La occorrerebbe da parte ritengo che da parte del pensiero della politica Adriana porrebbe una molto più radicale consapevolezza dei due tempi della identità nazionale
Perché volete magliette di quelli che ne in queste elezioni del quarantasei non a caso io mi sono fermando quarantasei perché
è un anno decisivo di passaggio dalla frazione nazionalistica
Alla relazione politico sociale ulteriori passaggio che Moro compie come pensatore
Non vede realizzato nella sua storia personale
Manda il suo pensiero scissa c'è l'idea
Che uno Stato non può non essere non può non avere anche un futuro del ricongiungimento sociale con la dimensione istituzionale questo ricongiungimento è per
Quello che poi non la si vuol chiamare
Il senso del complimento dalla democrazia ritengo in qualche misura sono opinioni personali
E in questo complimento dalla revoca si abbia una dimensione italiana che ha stentato ad essere dopo la caduta del muro di Berlino
La
Affermazione orgogliosa vedi una potenziale identità europea diversa da quella sia la venuta costruendo nel senso delle del
Primato democratico europeo democratico nel senso di formalmente istituzionalmente democratico nel contesto dei lunghi anni che vanno dalla fine degli anni Cinquanta
Alla fine degli anni ottanta
Dove ripeto la Grecia la Spagna e Portogallo avevano da soddisfare questa esigenza senza la quale non venivano immessi in Europa i processi Costituzione europea
Sicché due minuti perché debba basso che avanza delle idee avrei finito a dirimere i dubbi
Nel contesto
Nel contesto
Cioè le
Le e e i ricordi della identità nazionale italiana le costruzioni le riflessioni hanno giustamente rappresentato prevalentemente intende i nodi realizzati dal processo di unificazione del Regno d'Italia
Dalla metà dell'Ottocento alla Repubblica democratica italiana una e indivisibile come giustamente afferma il Presidente Napolitano mentre manca nella riflessione manca non non ho la pretesa di dire
Di aver conosciuto tutti gli gli studi che si sono conti condotti quest'anno mentre mi sembra molto necessario che proprio alla luce dei risultati conseguiti sulla identità nazionale queste identità ritrovata come il convegno di oggi dice
è una identità ritrovata come dimensione italiana ebbe necessario che sia parte essenziale della costruzione delle identità europea due sono le questioni complesso per dirlo
La questione della cittadinanza e l'Europa è prevalentemente vissuta come cittadinanza anche razziale nazionale
E noi viviamo una stagione di straordinaria interna se Alitalia la dimensione nazionale quelli si comincia a perdere il senso della nazionalità come fatto decisivo e problema dei Confidi che la questione della Turchia è un confine puramente geografico può è anche una questione di identità nazionale e ne viene già nazionale può anche comprendere una religiosità islamica o non la può o non deve comprenderla esiste una identità europea che
Capace di poter comprendere anche una dimensione religiosa diversa o no è un fatto di inclusione di qualunque tipo di religiosità o di esclusione di quelle che non sono
Quelle che hanno concorso a dar vita a ridere troppe le due grandi questioni che l'Europa oggi pone la cittadinanza europea unite a quella nazionale non sostitutiva è una questione decisiva per la identità nazionale
Tutti gli Stati nazionali hanno dato dalla cittadinanza una idea fondamentale della propria identità è concesso dei confini sono decisivi letifera nazionale per sua natura
Tende a coincidere con i confini di valutazione che sono quelli italiani a quelli Bre Belgio quelli francesi o quelli tedeschi ed ovviamente hanno idee diverse e della previdenza nazionale
Ecco vorrei da questo punto di vista che una maggior Carnica di orgoglio di identità nazionale italiana oggi venga vissuto prevalentemente per la costruzione di una identità europea non
Ricevuta passivamente come dovuta ha fatte dove potevamo essere
Paesi sconfitti della seconda guerra mondiale oggi non ha più ragione di esistere il senso della sconfitta militare ma occorre avere il senso della compartecipazione decisiva delle direttive europee questo il punto fondamentale di sembra di poter cogliere che in queste pagine di Moro e poi fondamentalmente fondamentalmente colto
Nel momento in cui afferma come fatto costitutivo e la nazione e lo Stato coincidono questo punto fondamentale perché stando all'azione se coincidono richiedono che l'Europa si giunga ad uno Stato
Altrimenti una identità non si sa cosa sia
Noi abbiamo una moneta comune non abbiamo la cittadinanza comune lo abbiamo lo Stato comune siamo in una fase costituente l'Italia dovrebbe poter partecipare con la propria identità nazionale
Quelli quando lo abbia fatto fino ad ora la costruzione di un'agenzia europea
Avvenuto più dei due spesso succede quando si dice che si rimarrà nell'ambito ringrazio Francesco proprio per aprire Alberto davvero petto
C'è quindi un'importante capitolo otto della
Identità europea una materia incandescente fra l'altro
Penso che l'intervento che segue un Bertinotti potrà forse anche essere il sentirsi
Ma certo non mentre in quello che farà stimolato ad alcune delle cose
Che sono state dette i quindi gli do la parola Umberto Melotti che è professore ordinario di sociologia politica all'Università di Roma la Sapienza
Noi lo sono professore segno
Impianti fino agli oltre due anni esattamente inalterato il Parlamento a più
Io
Grazie
Innanzitutto un doveroso ringraziamento agli organizzatori di questo
Seminario non solo per il loro gradito invito ma anche
Per le
Olio lucide chiare con cui hanno introdotto i nostri lavori
Il titolo di questo incontro mi sembra singolarmente azzeccato
Se alla fine di quest'anno di celebrazioni
La parte un po'di scontata retorica le qualche cosa che caratterizza questo centocinquantenario dell'Unità è stato appunto il senso di ritrovata identità nazionale
Tutto ciò non era affatto scontato
è un merito ufficialmente degli organizzatori di questi celebrazioni ma forse si deve anche prima ancora e soprattutto hai cambiamenti di fondo che sono intervenuti in questi decenni rispetto alla situazione precedente
Può essere opportuno per questo effettuare in tratteggio
Confronto con la situazione di quando nel mille novecentosessantuno ed è stato celebrato il centenario de L'Unità italiano Italia sessantuno ero bambino Marco d'accordo queste situazioni e questi eventi
Allora
Come vedremo meglio segnato con il tempo e più avanti lo stesso termine nazione suscita ma molte diffidenze se non era proprio un tabù sicuramente era un termine forma
Che suonava ancora
Nostalgico di un passato ancora abbastanza vicino al fascismo era accaduto
Da tre illustri soltanto
In cui il termine azione era stato abusato per giustificare un regime che si era macchiato di gravissime responsabilità e anche i diritti all'interno
E anche sul piano internazionale dalle guerre coloniali le repressioni invidio la conquista dell'Etiopia all'intervento ma mal del fisco
Nella seconda guerra mondiale quando la Francia cacciare
Non sembrava ci ha essere
Circa
E il Paese uscito poi semidistrutto da questa esperienza naturalmente
Sentito tutto questo
E mi ha fatto
Quel che è mutato negli ultimi cinquant'anni e più ancora negli ultimi trent'anni concerne sia al contesto generale italiano oppure ed internazionale si soggetti collettivi attivi in campo culturale in politico
Per quanto contesta concerne il contesto generale tre punti alibi i principali fattori
I campi processo di globalizzazione evocato nell'intervento di Mezzana agli inizi tuttora in corso
In crisi forse ma che era stato perlomeno accelerato
Dalla nuova divisione internazionale del lavoro
Sviluppatasi a partire dalla metà degli anni Settanta come risposta alla grande crisi petrolifera adesso si parla dell'attuale come la più grande a non dimentichiamo che c'è stato quel momento molto forte che ha ridisegnato tante cose
Secondo il processo di europeizzazione che si esteso respinto ben al di là
Di quanto fosse prevedibile ancora nel mille novecentosessantuno
A quattro anni dal Trattato di Roma istitutivo della Comunità economica europea inizialmente concernenti sei non ci sono i Paesi
Oggi si è giunti a ventisette fra poco ventotto
Con l'istituzione dell'Unione europea competenze politiche qualcuno dei filtri ed è fin troppo spinte altri vorrebbero invece puntare più precisamente ad un'unità politica europea nonostante l'attuale situazione di crisi è un evento fondamentale qualcuno il precedente beh insomma in presenza di Amato queste cose non dovrebbero neanche cordata
La trasformazione dell'Italia
Da Paese di e immigrazione ma in paese di immigrazione
L'Italia era stata dall'anno della sua costituzione formale nel mille ottocentosessantuno c'è un secco
Centosessantuno il primo Paese di emigrazione in uno
E dall'Italia non immigrati in quel secolo ventisei milioni di persone pari all'intera popolazione che gli italiani vanno in mille ottocentosessantuno le pari alla metà di quella che arriva nel mille novecentosessanta
Per di più in Italia erano allora ancora in corso
Con le prepotenze immigrazioni interne principalmente nel sud al nord ma anche dal nord teste verso nord-ovest il triangolo industriale che hanno profondamente cambiato e la fisionomia del Paese
è stato questo insieme di cambiamenti che su versanti diversi almeno
Stimolato il dibattito sull'identità nazionale italiana in questo centocinquantenario notiamo però come tutti i fattori accennati presentino anche degli elementi di crisi notevole
La globalizzazione dove andrà a finire che cosa sarà in questa fase di crisi fiscali
Mondiali
Devo utilizzazione con questi c.d. emergenti le diffidenze nei confronti delittuoso larghezza consigli e così via
E anche
Le migrazioni che si hanno
In sette grandi opportunità suscitano anche elementi
Di diffidenza di difficoltà e problemi che troviamo quotidianamente riportati dalla stampa
Si potrebbe scrivere da questo punto di vista che questo nostro tutto interrogarci sull'identità alla luce di questi fattori tocca un poco bene
L'uccello di Minerva che spicca il volo il Canard sembra ed in una fase di crisi siamo indotti da interrogarci su determinate cose anche in parte
Posso intera
Sul piano soggettivo Malossini contatti altre cose
Dicevo giacché nel sessantuno novecentosessantuno il tema della nazione era se non proprio Totti avvenute mi imbarazzante controverso ed alcune significative forze politiche culturali apertamente rifiuta con dimentichiamo questo buco
E l'ha trascorso solo un quindicennio dalla fine del fascismo che è utilizzato come dicevo l'idea di nazione per giustificare tante cose ingiustificabili
Nessun partito notiamo allora tranne il Partito nazionale monastico si definiva nazionale molti anni dopo ci sarà Alleanza Nazionale gli altri partiti si sono casomai italiani e qualcuno uno molto importante la Democrazia Cristiana neanche quello
E anche il Partito radicale non accorparne Rizzato natural transnazionale posto grazie staccati e basta è un settore un pochino
Situazioni d'accordo
L'altra parte il persistente clima di guerra fredda nonostante certe abbozzate distribuzioni di quando in quando
Più significative costringevano i partiti a schierarsi acriticamente spesso in favore di uno o dell'altro di quei blocchi contrapposti in particolare e più forte il partito della sinistra il Partito comunista che esercitava occorrono appesantite influenza seduto da più parti di Reggio Emilia come si dice in tanti ambiti culturali insomma confessava un internazionalismo ideologico peraltro
Spesso declinato sì su un unico lo portava a schierarsi con un lusso anche nelle questioni più indifendibile
La repressione in Ungheria
Qualcuno dice non soltanto citato hanno in parte anche sollecitata
Da questa componente Italia
Del resto sul piano ideologico per la sinistra anche non comunista ma di orientamento marxista il compito di stile concetto chiave era quello di classe e non quello di nazione
E tutti i tentativi di far convivere i due termini risultavano
In qualche modo tecnici molti dimenticavano crei ma ISMU c'è invece l'attuazione siriani attrazione degli austro marxisti outbound in particolare
Che avevano molto viene declinato questi termini ma coloro che eviti che andavano
Finita alzo bottiglia per esempio
E macinato
E anche diciamo i primi terzomondista il primo terzomondista chiara conduca
Coscientemente il mio giudizio in un modo prestanome interpellanti l'assegnazione
Ma amicizia
Peraltro il figlio di madre Francesco educato parigine pietrisco sanguinamenti
Che però sicuramente nera nel filone considerato sottopasso della semestre europeo
Questo
Oltre
E poi diciamo i cosiddetti Paesi socialisti dell'est europeo poco già analizzati criticamente proprio molto un italiano estremamente conciso immondizia ma immaginate per questo
Analizzati in termini di collettivismo burocratico
Chiudevano devo ancora Marcus di un consolidato prestigio riducono successi si falsi
Erano oggetto di esposizione diciamo così celebrativo nelle feste dell'Unità ed i primi pellegrinaggi collettivi il nome del nascente turismo politico
Io stesso sotto Fidus per la prima volta nel sessantuno proprio
In altri paesi deve stupire con un viaggio perdita mancanza di altre alternative che andava
Del resto qualche notevoli successi surplus poteva davvero Pantani non soltanto
Aveva ancora l'aureola di chi aveva dato un contributo decisivo la sconfitta del nazismo ma proprio del sessantuno dodici marzo per mandato dello spazio bancari il primo uomo che ha condotto in mobilità
Dopo aver rinviato prima la cagnetta ideologicamente battezzata laica
Già cominciavano d'altra parte in quegli anni a profilarsi specie fra i giovani i miti di alcuni Paesi del terzo mondo la Cina e in particolare
Pubblica soltanto agli inizi del sussidio comuni sovietica
E direi soprattutto la rivoluzione cubana che ha vinto nel cinquantanove e che proprio primo maggio ha dichiarato il suo carattere socialista cerealicola varati Algeria
Se concluderà
Successivo e solidarietà internazionalistica spingevano in quella direzione abbia dato un contributo significativo in Italia anche vale la pena di ricordarlo Giovanni Pirelli specularmente dalla
Oggi il contesto è profondamente diverso implosa si è dissolto all'Unione Sovietica e la Russia ha scelto una via di un contraddittorio madri single
Capitalismo
A un capitalismo sregolato
Sì anche votata la Cina avviandosi a diventare per quella via se non lo diciamo la seconda potenza economica del mondo
Sono tramutati limiti di cui
Degli altri socialismo del cosiddetto terzo mondo dall'Algeria la Tanzania requisiti
Gran parte dei Paesi dell'ex blocco sovietico sono entrati a far parte dell'Unione europea Polonia Ungheria Repubblica Ceca la Slovacchia Paesi baltici
Declino dell'ideologia marxista un tempo dominante con l'abbandono qua se non proprio il concetto
Classe
Del mito perlomeno nelle analisi nelle elaborazioni conflitti
Per quanto concerne l'Italia fa tanto in questo periodo va notato che l'Italia è diventata bene o male con tutte le sue contraddizioni interne sul crisi
Bene
L'ottava se non la settima potenza economica mondiale anche nonostante benché oggi con lo scooter questa tremenda crisi finanziaria ed economica
Che ha fatto seguire al legittimo orgoglio
Di poco tempo fa su grandi preoccupazioni
Tuttora presenti
Per contro è emerso
E vi auguro vera presente nel Paese si accede con una minore virulenza
L'esercizio di smog rivista che si è affacciato
Forza recentemente
Non più rivestito dai dei panni non federalismo Di Carlo Cattaneo
Con approfondissi della crisi economica e in uscita relativi alla
D'altra parte l'idea di nazione era già stata in parte Struga nata negli ultimi decenni ad opera di tre Presidenti della Repubblica con le carte in regola per farlo perché provenienti non della destra ma dalla sinistra
Sandro Pertini socialista fiero oppositore del fascismo in Italia nel suicidio
Diventato Presidente dopo la tragica scomparsa di Aldo Moro
Al culmine degli anni di piombo Carlo Azeglio Ciampi già azionista sempre fedele agli ideali dell'azionismo diventato Presidente dopo le vicende di Tangentopoli
Sino ad allora la più grande crisi morale dell'Italia del dopoguerra
Recentemente Giorgio Napolitano ex comunisti
Che ha saputo vincere le iniziative diffidenze per questa sua
Provenienza sino sapersi proporre con un punto di riferimento essenziale in quel clima di guerra fredda strisciante
Chiare caratterizzato
L'atto politica italiana nel corso
Degli ultimi quindici anni che ha
Dati un contributo alla riscoperta dell'idea di nazione
Come del resto è stato qui richiamato nel saluto introduttivo nel commento che è stato fatto seguire dal nostro Presidente
Io devo finire fra poco tra un minuto lente avrei dovuto ricominciare qui la rivisitazione delle elaborazioni e degli annosi dibattiti sulla Nazione italiana per mettere a fuoco
Le aperture
E alle esigenze del tempo nuovo che hanno segnato questa riscoperta negli anni
Precedenti
Mi limito se mi è concesso ho puntualizzato le cose l'una perché mi trovo un po'in dissenso con quanto è stato detto dal collega non ho capito chiamando Aldo Moro del mille novecento quarantasei io credo che un punto essenziale della prestazione di rideterminazione sia
Nostra è una distinzione fra l'azionista
Cosa così non scontato in Francia e Regno Unito negli Stati Uniti d'America che nel quarantasei poteva essere
Comprensibile alla luce
Di un passato ancora
Così vicino a quello che ha fatto non la situazione corporativa
La riscoperta dell'antichità della nazione italiana intesa eliminazioni culturale la più antica nazioni in Europa da questo punto di vista dei che costituitesi politicamente
Come nell'ultima nell'Europa occidentale si siti in conto del fatto che Trento e Trieste ed altre piccole appendici
Sono entrate a far parte dell'Italia del Regno d'Italia soltanto
Al termine della prima guerra mondiale
L'individuazione delle peculiarità media italiana di nazione che in una riducibile all'idea romantica quelle toccata
Comunque i richiami manzoniani una darne di lingue d'altare di memorie di sangue di cordone ripresi peraltro pronti da Cavour nessun ricorso nel suo discorso celebrativo del mio duecentosessantuno
Lontana dall'idea tutto sommato a suo tempo elaborata in Germania e atti osceni descritte metterò riducibile ritiene due Ministri critico politica elaborati in Francia si dà il tempo per la grande rivoluzione
E poi diciamo sistematizzato abbacinato sulla definizione della nazione
Plebiscito di tutti i giorni
In sostanza non ho il tempo per entrare in tutte queste cose
Mi limito quindi a dire
Insomma che si sta riscoprendo un'idea della nazione alcunché
Vincolo di solidarietà volontaria il livello di integrazione socioculturale superiori a quelli appunto
Dei primi stati e anche di certi Stati moderni che non hanno questo tipo di caratteristica l'apertura e statistica della nazione italiana che antichi facili più in Mazzini equivocato il sogno è comunque oggi un'importante risorsa è una
Ritrovata
Consapevolezza di queste caratteristiche possono essere utilizzate oggi nel dibattito europeo come giustamente lo Stato sottolineato
Ma anche profilare politiche di integrazione agli immigrati provenienti da altri Paesi
Una divisione
Di quel principio fondamentale della cittadinanza
Diritto di sangue che l'utente senso quando l'Italia è un grande Paese di immigrazione e invece finisce per averne molto di meno Cicchitto
Ringrazio Umberto Belotti che forse ha preso una rincorsa un po'troppo lunga il salto poi è venuto piccolino ma
Davvero è interessante e riflettere su questo tema ultimo lanciato della peculiarità della Costituzione
Italiana
Di nazione che compare anche i suoi scritti facciamo ora una breve pausa e poi riprendiamo con altri interventi molto importante abbiamo la professoressa avveduto i professori
Sabbatucci perfetti il Presidente D'Alema l'ambasciatore Armellini io
Sono in questo momento al mio orologio alle undici e tredici
Il miglior vorrei ricominciare proprio a dare la prima parola
Le undici e mezza vi ringrazio per l'avanzo
Abbiamo sia abbiamo
Di fuori un caffè per infangare
No assolutamente
Livornese
No no no
Anche è finalizzata a un quarto d'ora
Finalizza
Se tutti si accomodano possiamo
Ricominciare con uno acustica forse migliorata voglio sperare che il miglioramento
Non sia solo legato
Al falco che ancora non siamo tutti seduti si sente meglio però mi
Anche se io un po'gli altoparlanti incorporati quindi si vedrà anche quando
Voci più esiti
Verrà si cimenteranno se per cortesia anche gli altri si accomodano riprendiamo
I lavori del seminario di identità ritrovata
Dando la parola per il primo intervento sempre al all'interno dei figli quindici minuti ed io come al solito segnalerò
Quando ne mancano solo due
Alla
Al termine alla professor Giovanni Sabbatucci confine Professore ordinario di Storia contemporanea presso il Dipartimento di storia moderna
E contemporanea all'Università degli studi la Sapienza di Roma ed è anche componente di quel comitato dei garanti per le attività della centocinquantesimo qui seduto da
Amato e
Quindi con duplice viene indicato
Grazie sentite bene
Nonostante sia un po'distante dal microfono se
Solo qualche in considerazione
Spero a breve
Che forse
Coprirà almeno in parte il settore che l'ultimo intervento di Umberto Melotti a dovuto
Abbandonare
Partendo da una considerazione che credo tutti condividiamo
Tutti noi molti di noi chi più
Hanno accolto con soddisfazione il successo dei festeggiamenti per il centocinquantesimo
Segno di un ritrovato senso di identità nazionale da parte degli italiani pensando evidentemente che identità nazionali sia una cosa buona
Che è meglio averla che non averla
E su questo penso che
Siamo siamo tutti abbastanza d'accordo
Il problema qual è
è che mentre noi registriamo con soddisfazione la sulla permanenza di questo vincolo identitario non sempre sappiamo esattamente di che cosa parliamo qui è il punto
è abbastanza chiaro che cosa significhi identità il sostantivo Dio anche su questo si potrebbe si potrebbe discutere ma comunque
Meno chiaro è che cosa significhi nazionale o meglio che cosa significhi il sostantivo da cui l'aggettivo deriva ovvero nazione ora io no no
Intenzione di affrontare qui la grande questione su cui l'intera culture occidentali si confronta e si divide da due secoli almeno cioè che cos'è la Nazione no
Se sia
Come suggerirebbe l'etimologia un dato di natura di nascita basato appunto sulla nascita o sul sangue sulla discendenza o sul suolo ma comunque su un dato
O se sia invece
Il frutto di un del famoso plebiscito di tutti i giorni di cui parlava Renato nel mille ottocento ottantadue ecco
Mi limito a ricordare che nella storia d'Italia nella storia dell'idea di nazione in Italia prima dell'Unità dopo l'Unità
Questi due filoni sono intrecciati
In modo indissolubile ed è difficile è difficile separarli sono intrecciati prevalendo ora l'uno ora l'altro a seconda del periodo storico a seconda del
Del campo i ideologico ma a seconda anche di dei momenti è nelle stesse nel pensiero delle stesse persone se noi
Andiamo a guardare la sterminata molle degli scritti di Mazzini possiamo trovare elementi a sostegno dell'una e dell'altra dell'altra immagine della nazione
Volontà o sangue tutte e due mescolate mescolate insieme quindi non mi convince poi su questo magari ritorno se ho tempo
La distinzione
Molto netta elaborata teorizzata da Federico Chabod tra l'altro in un momento particolare nel a Milano nel quarantatré quindici ma si si
Si poteva
Sì si può capire la condiziona la distinzione fra le due nazioni
Una cattiva è una buona una cattiva tedesca romantica nazi vista appunto avervi per fitte eccetera fino
Tra Ischia e così e
E l'altra invece che appunto la nazione natura Anna nazione data
E invece appunto la nazione buona che la nazione volontà nazione libertà la nazione da Russo Arena per capirci
Dico che non mi convince perché le due cose sono appunto troppo spesso strettamente strettamente mescolate anche perché poi naturalmente la nazione tedesca non è sempre quella
Quella appunto ornati viste reazionaria non ce ne tante altre e la nazione francese non è affatto sempre quella basti pensare a Barrès
La Terra i morti insomma non è sempre quella buona volontaristica eccetera eccetera ecco quindi queste questa distinzione regge fino a un certo punto è così secondo me non ha molto senso cercare
Di superare la contraddizione inventando nuovi termini è successo per un termine che non ha avuto fortuna come quello di nazionalità Erice nota residenti
Nazionalismo non non non va bene allora per ovviare
Nazionalismo parte dannazione da nazionalità parte nazionalità risma negli anni Sessanta era SIS fu lanciata questa
Questo termine non ebbe giustamente fortunate che non ha secondo me molto senso così come appunto ha poco senso
Per risolvere la contraddizione distinguendo
Nazione che non è buona da batteria che invece è buona ma in realtà anche patria fa riferimento è un aggettivo sostantivo alta fa riferimento ai padri a un dato a no
Comunque
Torniamo all'Italia e all'italiani nella loro senso di identità
Ecco la storia del nostro Paese è segnata
All'inizio dal tentativo di surrogare con elementi identitari forti un
Coscienza nazionale che in origine fatalmente deficitaria
E per motivi che risalgono naturalmente alla alla al processo unitario allo scarto fra l'Italia reale l'Italia sognata immaginata dai patrio
L'Italia non è l'unico Paese in cui lo Stato ha in qualche dovute in qualche misura dovuto assolvere questo compito e
Né si è detto creare la nazione ero stato Petrera nazione non la nazione che crea lo Stato come ha scritto Hobsbawm e tanti altri
Non è l'unico Paese però ecco il punto è che l'Italia storie e tradizioni letterarie che sono
Elementi essenziali per la formazione della sua identità evidentemente che hanno costretto hanno indotto quanto meno la classe dirigente a servirsi di materiali alti ambiziosi
Roma in primo luogo
Roma la la Roma dei Papi la Terza Roma eccetera eccetera che
Spesso erano sproporzionati e poi alle risorse economiche e culturali effettivamente disponibile quindi questa ricerca di un'identità forte perseguita dall'Italia liberale con alterni successi attraverso l'istruzione attraverso i monumenti la letteratura
I simboli
Una ricerca che il fascismo ha proseguito ha esasperato inseguendo il Progetto appunto di una nazionalizzazione autoritaria e forzata anche qui con qualche risultato sicuramente
Difficile stabilire quanto profondi ma sicuramente anche anche anche il fascismo a ha lavorato in questa direzione appunto fino all'esasperazione fino poi la catastrofe alla catastrofe finale
Della guerra che della sconfitta ovvio è stato già detto che è caduto il fascismo poi la catastrofe coinvolge la stessa idea di nazione il senso di identità nazionale che si indebolisce
è stato detto ed è abbastanza chiaro
Non solo per l'affermazione di forze politiche estranee alla
Legittimazione originarie risorgimentale ma anche perché appunto c'è questo precedente
E si indebolisce senza scomparire peraltro
Perché poi c'è una certa continuità magari formale un po'sbiadita di simbologie e di ricorrenza
A lungo accantonata nella routine dell'Italia repubblicana
La questione si ripropone con forza quando all'inizio degli anni novanta quando il sistema quando la Prima Repubblica entra entra in crisi e quando
Emerge per la prima volta una forza politica anzi unitarie dichiaratamente antiunitaria quando
Ai confini dell'Italia è nientemeno che si sfascia uno uno uno stato in modo coerente e drammatico come tutti sappiamo
E allora in quel periodo escono libri dei titoli allarmanti per esempio se c'è siamo di essere una nazione
Non fare apprezzi l'Unità d'Italia
La morte della patria già citato Fini si Italia e col punto interrogativo per
Per fortuna
Ecco e anche in risposta a questa a questa preoccupazione quasi per reazione che parte a metà degli anni novanta quella che possiamo chiamare l'operazione Ciampi l'operazione di rilancio dei simboli patriottici e di rilettura
Della storia d'Italia attraverso i suoi momenti alti
Dal Risorgimento alla Resistenza operazione che contiene qualche forzatura storiografica ma che sicuramente
Ha avuto il merito di riproporre la questione dell'identità nazionale senza l'imbarazzo si le timidezze degli anni degli anni passati e che è stata la premessa per poi
L'ulteriore operazione di rilancio che è stata in qualche modo realizzata nell'anno in questo anno anniversario e sotto diciamo così l'ispirazione il patrocinio del Presidente Napoli
Allora qui torniamo al punto iniziale da cui ero partito cioè bene la riscoperta dell'identità nazionale oggi ne abbiamo bisogno più che mai ma qual è l'oggetto di questa riscoperta
Qual è l'azione stiamo celebrando e qui devo fare una piccola digressione storiografica
Il tema quale nazione è stato proposto in forme a volte un po'provocatorie quasi in controcanto con il clima della celebrazione ufficiale da uno storico che si chiama Alberto Mario Banti
Che Giuliano Amato non ama particolarmente tanto vale dirlo
Il quale il quale ha rilevato la presenza nella letteratura nell'iconografia ridire risorgimentale di immagini concetti tutti a base di sangue suolo parentela discendenza perché
In qualche modo stridono con la nostra con la nostra sensibilità e ha invocato appunto
Un'altra forma di patriottismo riprendendo la famosa formula di Habermas sul patriottismo della costituzione
Si può obiettare ABA antiche non è corretto giudicare uomini vedi un secolo e mezzo due secoli fa
Con i nostri parametri nostre tavole di valori questo sarebbe un a un anacronismo che per lo storico come si sa peccato mortale
Però in base a questo stesso criterio di il rifiuto dell'anacronismo noi dobbiamo evitare di trasferire le categorie sistemi valoriali dell'ottocento oggi
Nell'Italia nell'Italia di oggi cioè non possiamo limitarci a riprendere e riproporre criticamente
Le idee che animavano nella rivoluzione nazionali di
Dell'ottocento
Non possiamo limitarci a recitare marzo mille ottocentoventuno o il giuramento di Pontida fingendo di ignorare appunto quelle espressioni che francamente
Stridono con la nostra sensibilità se ne potrebbero citare tanta parte il famoso distico manzoniano che è stato già ha citato qui in cui faccio notare ci sono sei parole di cui solo la sesta coro
Tre lettere può in qualche modo alludere ha una idea di nazione basata sul la scelta è sulla volontà le altre no
Ma pensiamo appunto al a a Berchet al giuramento di Pontida cosa dice un certo punto perché ignoti che qui non han padre qui starà Ancona improprio retaggio una terra un costo un linguaggio di euro a Laurent con l'ambiente affluire
Cioè vadano a casa propria
E noi stiamo a casa nostra
Questo era il linguaggio questo era la no allora non possiamo ignorare
Che c'è questo scarto non possiamo scegliere nella
Nel repertorio risorgimentale solo quello che ci piace e scartare quello che non ci piace non possiamo sostituire la nostra idea di nazione
Alla loro ma appunto e vado verso la conclusione qual è la nostra idea di nazione allora se non è quella dei padri del sangue della discendenza
è forse quella di Renato ovvero il plebiscito di tutti i giorni o quella di aver massimi il patriottismo della Costituzione
Io non credo sinceramente che questo siano delle soluzioni il plebiscito di tutti i giorni
A cui molto probabilmente neanche Renan credeva
Renan era un critico della democrazia una in maniera Torre della Germania parlava così perché
La Germania si era messa la alzarsi dallo averne non aveva fatto i plebisciti quella del Plebiscito e tutti i giorni che lui avrebbe voluto fare
Per il resto non risulta che fosse particolarmente così
Adoratore della sovranità popolare sentenze di farci
Dicevo il plebiscito di tutti i giorni è una formula affascinante ma debole non regge nessuna nazione nessuno Stato potrebbe sopravvivere un giorno se dovesse verificare continuamente le basi della propria legittimità
Diciamo la verità è una è un po'una sciocchezza è una un'affascinante sciocchezze
Il patriottismo della Costituzione non mi piace ugualmente perché secondo me contiene una
Implicazione discriminatoria
Nega praticamente a un cittadino la possibilità di non amare la costituzione del proprio Stato
Non è il mio caso ma io passo per detestare la nostra Costituzione ma non per questo vorrei cessare di essere in italiano
Da questo contraddizione secondo me è difficile uscire anche questa è una bella è una bella frase una bella formula ma
Non credo che
Che regga
Allora la soluzione secondo me sta altrove il concetto di nazione lasciamolo dov'è lo possiamo declinare come vogliamo però contiene inevitabilmente un riferimento alla nascita
O al suolo non importa se si preferisca lo ius sanguinis allo ius soli cioè non importa stando cose diverse no no però però è sempre un dato è comunque un dato non è una scelta
E allora
Noi non dobbiamo negare questo dato e costruire appunto la nazione di quelli che la pensano come me
Dobbiamo invece secondo me questa è una mia personalissima opinione vivere appartenenza nazionale che è quella cosa lì come un dato
Non esclusivo non aggressivo non necessariamente prioritario ma compatibile con altri riferimenti identitari che potrà essere locali religiosi
Politico ideologici persino sportivi
Insomma dovremmo fondare la cittadinanza che questa sia esso può essere il frutto di
Finanza e di un Paese perché mi voglio viverci mi piace starci
Non posso secondo me diventare francese perché mi piace la costituzione della Quinta Repubblica
Del capirci
Dicevo fondare lascia
Perché non siano esclusivamente nazionali e parallelamente anche questo è stato detto stamattina di ridare forza all'idea di Stato
Di Stato come come vincolo di obbligazione come oggetto di lealtà da parte dei cittadini
Stato che può essere nazionale ma può essere come sappiamo anche uno Stato no nazionali azionata sovranazionale o quant'altro
E forse appunto è arrivato il momento in cui
L'idea
Di nazione che è stata va detto anche questo è l'idea più fortunata più pervasiva più mobili tante degli ultimi due
Più di qualsiasi altra ci piaccia o non ci piaccia
Che l'idea di nazione abbandoni il centro
Della scene ritorni al suo
Più autentico e più modesto significato originaria
Naturalmente
Ringrazio il professor Sabbatucci per questo bel contributo critico che ha dato e
Come
Appunto
Curando
I concetti e le distinzioni poi lasci aperta la materia incandescente di come poi si formano
E le convenzioni di come il senso di appartenenza poi viene sperimentato nella concretezza e nella realtà della vita sociale culturale di
Di uno Stato rio penso che sia interessante adesso un diverso punto di vista
Quello della Sveva avveduto sociologa direttore dell'Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali e il CNR
Che fra l'altro anch'ha curato un volume Italia centocinquanta anni popolazione welfare e Società noi leghiamo praticamente un minuto per ognuno di questi anni per parlare anzi per UNIMED Unione di dieci anni
Dell'Italia ma credo che
Sia un altro contributo importante nel comporre il mosaico Dio
Grazie al Fonzo grazie per avermi invitato a questo interessantissimo
Seminario cercherò di farcela non volevo certo fare lo spot del nostro volume ma lo sforzo del nostro attività si
Dicendo al CNR le scienze sociali sono una parte relativamente residuale dell'intero complesso di ricerche che si svolgono nel nostro ente però
Con questo piccolo contributo abbiamo voluto proprio cercare di dare
Per i centocinquanta anni una visione che fosse punto com complessa e
Con collettiva di e popolazione Guelfa scienza e società
Il titolo di questo di questo incontro di oggi forse si rifà inconsciamente ha un titolo proustiano di il tempo ritrovato
Certamente l'identità non è
Un concetto statico identità è un concetto dinamico e come tale un concetto che cambia che si
Si forma si disfa essi riforma nel corso del tempo quindi io forse con un po'di di
Di prosopopea
Riti tollerare in questo di incontro e l'identità reinventata più che ritrovata
Un'identità liquidata Bao ma anche si forma essi si conforma a
Ecco a contenitori diversi
Alcuni temi al
Come sotto forma di parole chiare che toccherò nel mio intervento popolazione
Che porta con sé ovviamente morbidità ed emigrazione lavoro istruzione e questioni di genere permettetemi questo piccolo
Aggancio finale non so se sono qui in quota rosa forse sì comunque sono felice di farlo personale
Lo so è un è una battuta
No erosa ma insomma il micro quotata
Nel nel sessantuno al nostro Paese ha certamente molto diverso c'erano ventuno poco più di ventuno milioni di abitanti l'aspettativa di vita non andava
è andato no oltre i trentacinque anni
Di analfabeti erano circa il settantacinque per cento della popolazione e la nostra lingua l'italiano avrà parlato dal solo un due per cento delle delle persone del resto sapeva esprimersi soltanto in dialetto
Era un Paese come si è già detto fortemente agricolo il settanta per cento delle persone attive lavorava nell'agricoltura
Popolazione si è triplicata ma per esempio il numero di bambini sotto i cinque anni
è diminuito dai tre milioni che erano allora dell'ottantuno I due otto che erano nell'ultimo censimento
E quindi
Nell'ottantuno abbiamo una una fecondità molto elevata negli anni più recenti negli anni nostri poi vedremo riguardo al censimento sul incorso adesso
Abbiamo un'Italia che diventa sempre meno popolata da bambine do giovani è sempre più anziana
Quindi un'Italia
In cui però
La il tasso di natalità viene innalzato dai cosiddetti nuovi italiani da coloro che sono arrivati da altri Paesi
Com'era distribuita questa questa Italia ma sempre tornando al sessantuno la la densità territoriale era che ottantaquattro persone
Per chilometro quadrato oggi sia oggi parlo sempre del censimento ultimo siamo a duecento uno abitanti per chilometro quadrato quindi l'Italia ovviamente molto più densa molto più popolata
Come si distribuisce questa popolazione ma prima era un'Italia che era
Stella suddivisa per lo più in comuni fino a cinque mila abitanti la metà della popolazione italiana abitava in comuni con meno di cinque mila abitanti un italiano su quattro abitava in montagna
Oggi
Poco meno della metà delle persone abita in pianura in Montagnana rimasto uno su sette e le città come sono cambiate bell'ordine di priorità dell'ottantuno sentita interessante
Nel censimento Napoli era la prima città che aveva superato il mezzo milione di abitanti vent'anni dopo arriva a Milano nell'undici si aggiunge a Roma come terza
Il ventuno Genova come quarta quindi un'Italia con una conformazione cittadina ben diversa da quella odierna
Oggi ovviamente a Roma e al primo posto quasi tre milioni seguita da Milano da Napoli e Torino Palermo ecco Genova sesta
Quindi un'identità sicuramente con Ourbat peraltro il tema della città è un tema che sta
All'attenzione anche della della Commissione europea e della Comunità europea in questi giorni per gli anni avvenire e quindi la la conformazione diversa della città è senz'altro un tema
Che sarà molto molto attuale
La parte della mobilità interna è stata già accennata da in un intervento che mi ha preceduto non ci
Non ci ritornerò molto sopra
Però il fatto di abitare in un comune diverso da quello di nascita era una rarità negli anni a cavallo fra l'Ottocento del primo Novecento
Salvo poi andare in un Comune ben diverso oltre oceano come mobilità internazionale ma l'amabilità interno appunto era negativamente bassa per poi esplodere ovviamente con con il boom economico con
Con negli anni in cui questa mobilità interno è diventata fortissimo
Mobilità poi che si è esplosa con la mobilità internazionale però ascoltate soltanto del
Diciannove il testo unico sull'immigrazione e qui
Dell'immigrazione di limitazione ovviamente eh contemplato con delle norme speciali che a firmare il diritto ad emigrare
Dell'ottantasei invece no Toce novecentottantasei ovviamente è
La prima legge italiana che regola l'immigrazione quindi il nostro
Paese soltanto da da pochissimi decenni
Ha un'identità che
Da stanziali agricola a migratoria diventa un'identità di carattere immigratorio
Quindi
Se posso aggiungere una piccola chiosa forse una mobilità internazionale oggi pre percepita come una mobilità di élite è quella delle alte professionalità
Dei ricercatori in primis ma non soltanto
La loro di una mobilità appunto per di una fascia particolarmente qualificata ed elevata che trova all'estero quello che non trova in questo Paese
Qualche parola sull'istruzione abbiamo detto che eravamo un Paese sostanzialmente analfabeta che non sapeva esprimersi altrove in dialetto oggi siamo un Paese
Abbastanza istruito ma certamente non
Sufficientemente se pensiamo che c'è ancora un dieci per cento di italiani che ricade nella quota tra analfabeti e alfabeti quindi quelli privi di un titolo di studio
Un dieci per cento che è raggiunge quasi supera l'ottanta per cento se pensiamo se aggiungiamo
Le persone dotate soltanto di un livello di licenza elementare quindi un Paese sostanzialmente ancora zavorrato da una mancanza di istruzione diffusa da un sapere minimo garantito
Che
Non voglio fare è quella come si diceva prima che citare le di paragoni interni confronti internazionali per
Sottolineare nostra collocazione nei livelli più bassi ma ahimè questo è un dato abbastanza
Incontrovertibile e spero invece che sarà
Spetta presto cambiato
Per quello che riguarda il lavoro il trend storico ovviamente quello alla deve produrre naturalizzazione all'abbandono della
Della campagna
Dieci milioni di gli agricoltori che c'erano ma il
Dell'ottocentosessantuno sono sostituiti dal
Scarso milione è del due mila e uno
L'industrializzazione
Crescente forte che si ferma però allora nel mille novecentosettantuno quando c'erano circa otto milioni di addetti nella
Dell'impresa per arrivare al censimento con un milione di addetti in meno
Quindi una una deindustrializzazione che spinge verso i servizi si senz'altro spinge verso i servizi la scriminante verso una diversa connotazione anche qui di entità Area
E sociale della del nostro Paese
è un'Italia forse sicuramente terziaria ma che fa fatica ad esserlo e fa fatica
A
Come dire valorizzare quello che di terziario
C'è di più importante nel nostro Paese pensiamo banalmente al settore
Dei beni culturali per esempio al settore anche qui faccio un po'di Cicero pro domo sua della
Dell'università e della ricerca che probabilmente negli ultimi
Trent'anni non è stato proprio sanno certamente al centro delle parole delle intenzioni ma forse
Non al centro delle azioni di tutti i Governi che si sono succeduti
E termine questo mio excursus con
Quello che dicevo un un accenno alla questioni di genere
Nell'ottocentosessantacinque il Codice civile del Regno d'Italia sanciva la sottomissione completa della moglie alla volontà del marito
Nel mille ottocento settantaquattro viene concesso l'accesso delle donne alle università e ai discenti
Ne ha quarantasei è stato già ricordato si arriva al momento in cui le donne diventa Vettorato attivo e passivo
La Costituzione sancisce l'uguaglianza dei diritti dei sessi e della
Ed e l'uguaglianza nel lavoro per quello che riguarda attività e retribuzione però voglio richiamare un'altra un'altra data il mille novecentosessanta una
Sentenza delle Corte Costituzionale numero trentatré
Risponde a un quesito fatto un ricorso presentato dalle signore di cui probabilmente molti di voi non ho mai sentito parlare si chiama si chiama perché tutore con noi Rosa Oliva
E venga fatto questo ricorso perché
Chiedeva che fosse dichiarata di illegittimità della norma che impediva l'accesso alle donne alle principali carriere pubbliche
Nel sessanta
La Corte costituzionale accoglie questo ricorso e il fatto che io oggi possa dirigi un istituto di ricerca per cenare con Ente pubblico che ci siano dei rettori donna dei magistrati e tutte le carriere pubbliche possono avere
Parlerà tutte le carriere pubblica possono avere accesso alle donne lo dobbiamo alla signora prosa Oliva che ha fatto questo e alla Corte costituzionale ovviamente che ha
Accolto questo ricorso
Quindi la mia conclusione è che sulla base degli elementi demografici economici sociali che ho appena appena tratteggiato in questo mia breve presentazione un'identità collettiva è forte sicuramente a mano identità che viene
Secondo me costantemente e ininterrottamente ricercata ritrovata
Quindi sotto questo profilo devoluzione derivi internazionale da Paese contadino Paesi industriali a Paese
Postindustriale a un Paese che possa esprimere davanti possa diventare da un Paese di immigrazione è un Paese di immigrazione presenta
Azzi presenza attraverso una una foto ingrandita che
Fa vedere nei particolari fa emergere delle imperfezioni prima in avvertite che poi andando appunto a
Cercare più in profondità diventano macroscopiche distanze sociali e di reddito ovviamente
La questione di di distanze come dire geografiche
Quella meridionale e in primis ma le tante enclave di questioni meridionali che ci sono anche
Al nord al centro del nostro Paese e torno quindi all'inizio del mio discorso per dire che la nostra identità a mio avviso è un'identità più che ritrovata reinventata
Io sono io perché il mio cane mi riconosce diceva Gertrude Stein
E noi siamo noi
Perché tra tutti diversi ci riconosciamo grazie
Grazie signor seduto che questo excursus addirittura si è presa a meno di quindici minuti che aveva a disposizione che ci ha dato però il senso del
Divario che si è dovuto colmare un solo dal punto di vista politico istituzionale ideologico tutti questi
Processi che sono stati finora locali ma anche proprio nella materialità della dimensione della popolazione e sociale in Italia e marca mi pare in modo
Molto efficace la strada compiuti
E da ora la parola a Francesco Perfetti
E che insegna Storia contemporanea la Facoltà di Scienze politiche della LUISS Guido Carli di Roma e che anche l'Unione componente e per il Comitato dei garanti
Del
Centocinque
Grazie
Dico protesto
Consente
Io conosciuto
Da poco tempo fa che ho avuto
Sulla fortuna poi di
Apprezzare anche
Dal punto di vista umano tre che per la sua
Capacità di
Organizzare eventi di cui quello che stiamo
Vivendo oggi è un esempio pare interessante
Ecco sono io dirò anch'io poche parole prendendo spunto proprio dalla
Fondo dal
Successo che è stato richiamato avvocato
In più occasioni quest'oggi dei festeggiamenti delle centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia
Un successo forse imprevisto e disperato pochi pensavano che
Avesse avrebbe potuto avvenire il successo che ha avuto
Questo complesso di
Iniziative
Soprattutto se si fa a
Così riferimento alle precedenti occasioni celebrative dell'Unità d'Italia si è parlato in questa sede si è stato fatto cenno in questa sede
Al mille novecentosessantuno
Bisognerà fare cenno anche alle mille novecentoundici le tre grandi occasioni centenari che
E hanno segnato momenti
Molto diverso il mille novecento undici fu il momento per così dire della grande celebrazione corale del paese
In quella occasione per esempio l'Accademia dei Lincei pubblico una grandissima ma opera
Fatta dai più grandi nomi della cultura nel senso più ampio del termine
Dalla dalle scienze esatte alle scienze umanistiche proprio per sottolineare
I progressi che aveva fatto diciamo questa in Italia in Giunta
A complimenti della sovranità nazionale appunto cinquant'anni prima
Mille novecentosessantuno ci fu un grande sforzo anche delle autorità delle istituzioni ci furono tutta una serie di iniziative potremmo dire anche nella impostazione nell'attivo nella creazione di infrastrutture che sono
Rimaste come un eredità positiva per il passa per il futuro
Ma detto questo
Ci fu si il registro una
Per così dire adesione della popolazione molto meno significativo di quanto non ci si aspettasse
Io ricordo non ho qui degli elementi ma è facile trovarmi nel
Volume appunto della raccolta degli scritti politici giornalistici Vito Savino Romeo ricordo un suo articolo che era
Profondamente per un patto da profonda delusione per il fatto che
Quel grande avvenimento non era stato sentito e partecipato come avrebbe dovuto essere
E Romeo da par suo cercava ovviamente di capire e far capire quali potessero essere le ratifiche storiche che avevano fatto si che questo avvenimento non fosse percepito come avrebbe dovuto
Essere e le radici storiche secondo appunto Romeo erano giustamente collegabili con il
Con l'eredità dell'esperienza delle fascismo perché perché a un certo punto e qui torniamo al discorso che all'accennato il mio amico
Brevissimo Giovanni Sabbatucci
Torniamo al
Discorso del concetto nazione
Il concetto di nazione è vero è un concetto ancora nebuloso perché attorno a questo termine si sono sviluppate le discussioni più ampie possibili
In particolare le due grandi discussioni che hanno
Caratterizzato la storiografia francese la storiografia tedesca
La grande questione tra frustrante volante montana proprio sul concetto di nazione e così via
Ma
Al di là diciamo di tutti questi discorsi di carattere
Terminologico rimanendo il dato di fatto rimane il fatto che il concetto di patria è un concetto
Ben preciso il concetto di nazione qualche cosa di diverso dal concetto di patria il concetto di Stato e qualche cosa di diverso dal concetto di nazione
Così come il
Concetto appunto potremmo dire
Di entità assoluta nazionali e qualche cosa di diverso il che non toglie fra l'altro che questi diciamo elementi siano collegabili fra di loro
Ricordo una definizione che
Veniva data dell'idea di nazione attorno all'inizio del secolo spezzi diceva è la patria più qualche cosa
Proprio per far sapere fa capire che esisteva in fondo un legame abbastanza
Ora che cosa succede a livello italiano ma vorrei dire di più a livello
Europeo succede che da un certo momento in poi il
Concetto
Di nazione diventa
Il
Concetto per così dire portante il concetto che
Caratterizza il distacco dall'antico regime all'epoca delle rivoluzioni nazionale
E il concetto di distacco dall'antico regime attiene in stretta simbiosi con il concetto di libertà la caratteristica del nostro Risorgimento
è stata quella dell'Unione tratti il concetto della simbiosi correttive tra il concetto di libertà etere il concetto di nazione
Poi quando arriva il
Il fascismo c'è una lettura diversa e il concetto di nazione se la trasformazione del concetto di nazione in concetto di nazionalismo
Quindi c'è la identificazione dello Stato con il concetto di nazionalismo e quindi sostanzialmente
C'è
Per così dire
Per l'annichilimento dello stesso concetto dilazione il risultato è che quando
C'è la guerra la fine delle fascismo significa ecco la fine dello Stato
Ecco la fine della nazione l'altro grande dibattito
Che
è stato
Evocato appunto a partire
Dalla metà degli anni Novanta sulla scorta degli scritti di Galli Della Loggia ma anche si definisce collettive
E
Di Salvatore Satta quel bellissimo libro che il primo a parlare di crisi della nuova PAC morte della patria esattamente l'espressione
Di sappia proprio morta della patria
Capisco quindi questo il fatto il fatto
è che a un certo da un certo momento in poi la parola nazione
A causa di questa dichiarazione scompare deve scomparire dal linguaggio
Comune io feci cattivo tempo per la
Riferiti felice facemmo un numero speciale ricordo feci un saggio sull'utilizzazione della parola nazione proprio all'indomani della
Della crisi del fascismo e
Il saggio dovevano andare a cercare
L'utilizzazione di questa parola all'interno
Del movimento politico che più degli altri sarebbe stato legittimato ad usarlo in una
Come dire
In una situazione democratica cioè il Partito Liberale perché il partito liberale era appunto le reti una tradizione cioè
E si scoprì che nessuno in nessun documento e nessuno spirito usava più la parola nazione
Altri
Benedetto Croce in particolare usa la parola
Ecco tutto questo un fatto ha avuto uno suo penso comprensibile
E a un certo punto un peso che avrebbe condizionato il
Futura
Ecco arrivando
Al
Ai giorni di oggi quello che accaduto con diciamo le celebrazioni di quest'anno per me è un bel fatto di grandissima importanza
Proprio perché è stata riscoperta veramente la nazione è stato riscoperta
L'identità nazionale
è stato superato come dire questo
Blocco questa eredità che noi avevamo avuto
E lo vediamo soprattutto attraverso una lettura che è stata data del Risorgimento nelle varie manifestazioni che sono state
Organizzate dal Comitato coordinato dal Comitato approvate dal Comitato
Abbiamo visto che ci siamo trovati di fronte ad una lettura delle Risorgimento che paradossalmente finiva per recuperare recuperare in positivo
Sotto un certo profilo quella che potremmo chiamare di bacini volevo grafica acquatica del Risorgimento
Cioè
Il Risorgimento quale veniva rappresentato nelle stante ovvio grafiche che esistevano nelle casse
Diciamo della piccola e media borghesia ma dell'Italia posto unitaria cioè quelle belle diciamo iconografie
A colori in qualche caso prevalentemente in bianco e nero spot nelle scuole elementari che mettevano appunto Garibaldi Mazzini Cavour Vittorio Emanuele secondo
Cioè
Vero una immagine o le grafiche un'immagine un mito
Che era stato creato per
Nazionalizzare l'Italia a Tripoli Assimoco usare l'espressione appunto mossi Anna quindi in un'ottica diversa ma tutto sommato
Il mito anche una sua
Valenza storica effettiva perché se noi andiamo a vederle momentino insieme ci accorgiamo che quelle componenti hanno un avvocato insieme pur nella diversità delle loro posizioni
Vorrei dire di più nelle contrasto in qualche caso delle soluzioni immaginate ma hanno lavorato concordemente per raggiungere un risulta
Garibaldi la forza della natura diceva il mio vecchio maestro Franco Valsecchi il rapporto dalla natura si potrebbe dire
Mazzini
La forza del sentimento si potrebbe dire
Cavour la forza della ragione
E Vittorio Emanuele che finisce per essere
La risultante delle varie forze perché il personaggio molto spesso tenuto in ombra ma che serve a rassicurare il mondo europeo anche sul piano personale
Darò dalla regina
Inghilterra fino all'imperatore dei francesi che la rivoluzione italiana non prenderà le strade rivoluzionaria e quindi rimarrà
Quindi sostanzialmente si è recuperata all'immagine e questo mi sembra il grande come dire portato di questo momento l'immagine di da Concordia discorso
Cioè di immagine di tante componenti diverse fra di loro che alla fine cospira hanno perso un unico risultato e questo vorrei dire è un patrimonio
L'idea
Recuperare
L'idea della nazione come un risultato
Come una risultante cioè scusate di componenti completamente diverse finalizzate verso un unico obiettivo finale
Un
Grande risultato un risultato che dovrebbe
Per così dire essere tesa autorizzato e sprecato e utilizzato per
Per raggiungere degli obiettivi
Sentirei di maggiore respiro degli obiettivi anche di attualità dovrebbe essere inutilizzato per affrontare la crisi grazie per affrontare queste missioni
Politica
Italiana per pensare
In maniera per così dire
Concorrente
Alla risistemazione e modernizzazione di un assetto istituzionale cioè per farsi ricche quelle clima
Per così dire latente di guerra civile latente che ha attraversato l'Italia diventi qualche che cosa di diverse diventi qualche cosa come dire di
Positivo anziché
Di negativo e in questo quadro e concludo vorrei soprattutto sottolineare il fatto che il recupero della
Identità nazionale il recupero dell'idea d'Italia
Dell'idea di nazione alla quale tanto hanno contribuito appunto gli ultimi due Presidenti della a Repubblica non può che essere
Un
Passaggio
Ulteriore per un discorso che colleghi l'identità nazionale con l'identità europea
Ringrazio il professor perfetti anche
Per le sue parole apprezzamento tutta l'Accademia si sforza di
Si fa riscontro equivalga la pena di partecipare assistere e è importante anche come ci ha fatto percepire
Come
Disse si limiti e i simboli nel concreto delle diverse dimensioni storiche sociali ante acquisiscono vanno a loro
Forza anche a prescindere
Dalla
Dal ferimento oggettivo e ne che ne producono un'altra importa
Io darei ora la parola per un punto di vista ancora diverso all'ambasciatore
Armellini già collaboratore di Aldo Moro e che in
è attualmente commissario dell'istituto di studi internazionali dell'Africa
E dell'Oriente lo ringrazio per essere quindi ancora una volta contro
Funzione
Sì io volevo cominciare queste brevi notazioni dalla osservazione fatta dal professor Alfonsi nella sua introduzione
Quando ha detto che la riscoperta dell'identità nazionale nel nostro Paese si è
Accompagnata
Ad una rivisitazione critica del concetto stesso di identità non solo in Europa ma a livello globale
La crisi mondiale ha svolto un ruolo di acceleratore ma a mio avviso la fra diceva ricercata altrove va ricercata all'interno delle nostre società
L'Europa ha assistito impotente alla messa in discussione dei due modelli di integrazione che dà prospettive opposte
Erano sembrati rappresentare per lungo tempo la risposta all'esigenza di dare alla sua identità collettiva connotati
Che ne riflettessero in maniera aperta e tollerante tutte le componenti
Lo schema che definirei francese
Basato su una forte spinta centrali già attrice
E sulla proposizione di ombre modello socio-culturale Germano all'interno del quale far rientrare le altre realtà con una dignità riconosciuta ma anche come accettata subalternità ha conosciuto la stessa crisi di quello di matrice anglosassone
In cui la rinuncia a proporre un modello di riferimento univoco postula
L'autonomia delle diverse componenti della società che coesistono fra di loro si parta realmente mai sostanziale separatezza
Massima concentrazione in un caso l'identità nazionale passa attraverso l'accettazione di valori univocamente definiti e massima separazione dall'altro
In cui ciascuna componente persegue autonomamente proprio cannone con l'unico vincolo dell'omaggio al sovrano della legge dello Stato
Ma l'uno e l'altro hanno cessato di fornire la risposta che desse si era cercata le altre l'Europa è stata in grado di darsene
Ed è così che essa si è trovato a interrogarsi come sia mai stato possibile che un professionista medio borghese immigrato di terza generazione quindi in principio totalmente integrato
Abbia potuto un giorno decida di lasciare ma non sono stati fatti esplodere a Gerusalemme con una cintura esplosiva addosso noi pensavamo di avere in mano le risposte e ci siamo trovati invece dinanzi a vivi sconosciuti
Per una piccola parte dell'umanità
Piccola parte coincidente con una larga parte dell'Occidente invece ma soprattutto in realtà dell'Europa continentale
E di alcune parti del continente americano dell'Asia una parte che ha esercitato per secoli un peso sproporzionato sono venuti al pettine nodi che toccano l'essenza stessa del suo modo di essere
L'applicazione generalizzata di benefici mai prima di allora con tutti dall'istruzione gratuita all'assistenza sanitaria generalizzata al sistema Gaddi garanzie fornito dall'economia sociale di mercato
Era considerata la naturale espressione di Società basate sulla democrazia rappresentativa e sul primato dell'individuo
La crisi invece sta prefigurando un futuro in cui democrazia rappresentativa e diritti dell'individuo non vorranno più dire automaticamente accesso a reti di sicurezza socio economico in grado di garantire una qualità crescente della lite
Ed è così
Che alla crisi delle garanzie seguito alla messa in discussione strisciante dei valori di riferimento
La globalizzazione dei fenomeni politici e non solo economici fa apparire come quelli che l'Occidente ha ritenuto valori universali
Vengono considerati altrove come manifestazione di modelli la cui attrattiva in parte almeno negata dalla convinzione che si portano con sé forme di premette prevaricazione in qualche modo pre-politica
Non è assolutamente questa la sede per addentrarsi nel terreno minato del relativismo nelle relazioni col pubblico da del relativismo culturale nelle relazioni internazionali mai incertezza e paura sono fenomeni trasversale del malessere delle nostre società
Un paragone
Fra i fratelli musulmani nella primavera araba è talune suggestioni localistico intollerante nei più vicine probabilmente improprio ma il tema merita a mio avviso attenzione
Davanti a questa crisi di modelli di società ritenuti allungo insostituibili
La cui valenza generale è stata accresciuta dal crollo del muro e della scomparsa di quella che era apparsa sino allora come unica alternativa possibile davanti a tutto ciò torna alla mente l'insegnamento di Moro
Che sottolineava il valore aggiunto della ricchezza e le diverse componenti della società
E vedeva nell'identità nazionale il punto di incontro dinamico di realtà diverse che intanto possono stare insieme in quanto ad essa venga riconosciuta pari dignità
Come ha osservato con il mio carissimo amico purtroppo scomparso il collega Silvio Fagiolo Moro non avrebbe insistito disse Silvio Fagiolo in un precedente incontro all'Accademia
Moro non avrebbe insistito per imporre il parametro delle radici culturali dell'Europa come fondamento costituzionale ineliminabile della nostra Dini identità
Egli aveva piena coscienza in forza del suo percorso politico culturale così come le sue origini del significato di una tradizione
Al cui interno vivevano l'influenza greca quella romana quella laica e illuminista e anche quella non meno importante per l'Islam
è certamente un paradosso che nel momento in cui l'Italia affronta anzidetto una lettura dalla vicenda risorgimentale liberata dalla solo struttura retorica del grido immediatamente successivo l'indipendenza
Quando abbiamo visto la necessità di dare corpo all'idea fondante di nazione prese legittimamente a volte il sopravvento sull'analisi storica
Quando supera anche questa analisi le distorsioni strumentali del periodo fascista
Quando la presa di coscienza della vita della Resistenza come secondo mito fondante dell'identità si accompagna ad una lettura se possibile condivisa di una fase comunque drammatica dalla nostra esistenza collettiva un paradosso ricevo
Che davanti a tutto ciò possano prendere corpo letture della storia del nostro Paese che solo nella paura al di là dell'interesse tattico contingente trovano a mio avviso spiegazione non paura fisica naturalmente
Bensì il disagio prima accennato di fare i conti con una realtà i cui confini si fanno via più angusti e la conseguente tentazione di abbandonarsi al valore consolatorio di una dimensione diversa e illusoriamente salvifica
La storia qui non c'entra e i legami che uniscono Venezia Bari e per fare un esempio sono affetti profondi
Di quelli che la uniscono aprirà a Torino nel primo caso c'è una storia plurisecolare di contatto nel secondo una totale alterità cui si vorrebbe sostituire una matrice comune fondata sulla convenienza economica
Il tema del rapporto fra identità e autonomia e centrale tanto nel contesto dell'interruzione male come in quello più ampio dell'identità europea
Vi è fra questi due una rapporto di causalità evidente
Dal riconoscimento che il tessuto connettivo europeo costituisce riferimento insostituibile di una comunanza di valori propria quella piccola parte del mondo reti parlavo prima
Discende la possibilità di articolare tali valori al suo interno in modi che contribuiscano a determinarne la ricchezza
A condizione naturalmente che il tessuto connettivo europeo sia davvero condiviso
Età ed è per tale ragione che lascia perplessa la tendenza alimentata in primo luogo da quanti nome dell'autonomia rivendicano maggiore libertà a considerare l'Europa con una struttura
Autori antiautoritaria ed eterodiretta
Imposta da un alto indefinito ad una base in cui solo risiederebbe la vera legittimazione democratica
Non voglio entrare qui nel ragionamento che il deficit democratico dell'istituzione europea del europee è in larga misura nominalistico poiché nessuna di esse imposta da otto a Prati distanti
Ma sono tutte espressione della volontà collettiva democraticamente espressa dai Paesi membri
Resta comunque il fatto che la correlazione positiva fra identità nazionale dimensione europea in cui l'una si integra e completa l'altra senza porsi reciprocamente in discussione e il modo in cui meglio potranno svilupparsi le autonomie
L'Europa deve aggiornare o delle regioni in sostanza appare come il luogo in cui le realtà sub nazionali potranno svilupparsi pienamente arricchendo la costruzione di insieme
Ben diverso ed assai più asfittico per contro sarebbe un disegno in cui la disgregazione degli Stati nazionali dovesse accompagnarsi
All'affermazione di una piena di una pluralità di realtà sub nazionali prive di respiro che a volte di storia
Tendenzialmente conflittuali e tali da indebolire fortemente un tessuto connettivo che proprio da questa costruendo dimensione di unità nella diversità può trarre motivo di forza e credibilità internazionale Moro aveva ben presente l'importanza del disegno europeo non solo come stimolo e baluardo
Rispetto alla complessità e fragilità del quadro italiano ma come luogo in cui costruire un contesto di reciproca comprensione fra i popoli del continente
Per porre definitivamente nel dimenticatoio lo disse all'assemblea generale ma tenete nel settantuno le differenze e le rivalità che furono all'origine di due guerre mondiali
L'approccio di Moro all'unificazione europea fu graduale per certi versi difficile
Egli era certamente lontana dalla visione spinelliana di un'audizione di una nazione europea come attore forte sulla scena mondiale
Maria fortissimo il convincimento che è quello dell'integrazione europea fosse un processo fondamentale per creare una Covini di
Morì con divise Interpol fino ai conflitti che ne hanno segnato da sempre l'esistenza e che oggi
Rischiamo di tornare
Egli riteneva che dovesse essere un processo che partiva dal basso dai popoli prima ancora che dai Governi
Era un'Europa in cui in qualche modo e con strumenti Acconci avrei voluto trovare perché io ho risposto a pieno titolo anche la Turchia
Non per ragioni di convenienza economica Otis interesse geopolitico ma perché da lì di dell'identità europea allargata est aveva più che sono le ragioni per entrare a far
La crisi dell'identità nazionale si accompagna in quella che fu l'Europa di Helsinki ad un processo difficile e violento
In molti modi paragonabile alla decolonizzazione della seconda metà del ventesimo secolo
La fine dell'Unione Sovietica apporto termine al cemento ideologico che teneva uniti sotto un vincolo autoritario popoli Paesi la cui storia era spesso lontana da quella dalla potenza egemone
Il patto politico sottostante l'atto finale di Helsinki del riconoscimento da un lato dell'area di influenza controllo sovietica in Europa
E l'affermazione dall'alto di alcuni principi fondamentali di libertà e da ottobre autodeterminazione i poteri scardinamento fu allora molto sottovalutato
è venuto meno per la scomparsa di uno dei componenti principali
L'ambiguità costruttiva dell'atto finale che metteva in relazione tutela delle frontiere stabilite il diritto all'atto dell'intera autodeterminazione
è stato sostituito da un processo violento di affrancazione da una dipendenza non più giustificata dalla storia
Si tratta qui di movimenti ben diversi dalle spinte autonomiste che a noi più vicini
La Cecenia o la Moldova per citare due esempi ben diversi fra loro sono state la conseguenza di movimenti di affrancamento dono soggezione coloniale
La Padania invece una costruzione astratta
Riferita ad una realtà di cui essa è parte costituente ancorché non esclusiva e rispetto alla quale non esistono davvero di ponte dipendenze imposizioni coloniale
Moro aveva saputo anti vedere nel processo di Helsinki che al di là della valenza geopolitica e del tentativo di allargare il campo di azione all'area del Mediterraneo uno strumento importante per accompagnare i segnali di movimento che la società internazionale
Cogliendone le implicazioni positive in modo da allargare progressivamente immagini di intesa comune
Lo aveva concepito in un contesto di relazioni internazionali o significa
Ma il suo insegnamento si potrebbe applicare a maggior diritto alla situazione attuale in cui la ricerca di comprensione condivisa dei fenomeni appare problematica
Nonostante l'impegno dell'istituzione che del processo di edilizi che costituisce l'erede Volonté eroso ma marginalizzato l'OSCE
In conclusione ha senso parlare dell'insegnamento di Moro nell'attuale contesto di frammentazione crescente e di tentativo di denegare traguardi condivisi i progressi compiuti
A mio avviso senz'altro sì ben diverso da certamente più problematica e la risposta alla domanda se per tale insegnamento cristiano ascoltatore disponibili
Ringrazio davvero l'ambasciatore Armellini per il suo importante contributo
Che collega la dimensione
Nazionale italiana a quella internazionale
E a quella europea
E
Come ha fatto trasparire
Alcuni passaggi importanti della lezione di Moro
Da questo punto di vista che almeno in questa sala non sappiamo quanto tre
Viene comunque tenuta in grande
Ed ora la parola
Al Presidente D'Alema
Lo ringrazio per adesso anche l'un per essere ancora una volta insieme ai nostri
Lavori
Lo ascoltiamo come ultimo intervento
Per cui seguirà come nelle nostre tradizioni
Una
Discusse
Grazie
Grazie naturalmente io chiedo
Scusa per che
Forse in parte approfitterò di questa collocazione privilegiata
Nel senso di riprendere spunti di rilievo
Di offrire delle interpretazioni
Alle quali poi naturalmente degli altri relatori se vorranno
Replicare potranno fare successivamente
E
In parte perché cercherò di offrire un punto di vista in parte in parte diverso dice naturalmente io
Solo lo storico di professione quindi
Dovrò affrontare necessariamente gli aspetti più legati
Il tema della ritrovato corre inventato l'identità nazionale più in relazione alla crisi politica che il Paese eritema vorrei part idea un punto dal da un'esperienza lontana intatto geograficamente le lontana mi è venuto in mente ascoltando il nostro dibattito di stamattina
Quando circa una decina di anni fa partecipando al
Primo vertice euro latinoamericana allorché si teneva a Rio de Janeiro
Ascoltare il discorso introduttivo del Presidente Fernando Henrique Cardoso un discorso molto bello
Chi era dedicato al tema dell'influenza che l'Europa aveva avuto nella formazione nell'America latina
E dopo avere parlato del ruolo primario grandi potenze europee Spagna
Portogallo
La Francia e Regno Unito eccetera venendo a parlare di nuovo in una parte molto commossa del suo discorso dissi gli italiani
E non disse mai la parola Italia
E pardon lungamente del ruolo fondamentale che gli italiani hanno avuto nella formazione delle società della cultura dell'economia dei diversi Paesi latinoamericani
Che questi italiani appartenesse uno ad una comunità nazionale
Denominata Italia non figuro minimamente nel suo discorso
Effettivamente se uno gira per l'America latina trova Invitalia
Li trova
Nelle montagne del Rio Grande del Brasile sono veneti
Parlando curioso dialetto e hanno denominato tali ANMIL
Ma che credo nessun italiano di oggi potrebbe comprendere
Questa stridono lingua hanno anche una loro letteratura
Hanno creato cooperative agricole fanno la grappa fanno il vino
Alla presidenza di queste cooperative sono veneti e trentini si trovano signori Marangon Degasperi un mondo commovente un'Italia di molti anni fa
Ci sono le piccole industrie che fanno i mobili
è un pezzo di Veneto
Ma se arrivasse Liqun Napolitano napoletano lo considererebbero uno straniero
Alla pari dei portoghesi che vivono nella pianura ci sono villaggi in mezzo alle Araucaria che si chiama promuova vicenza nuova Padova
Sono
Egualmente italiani quelli che nel cuore di Buenos Aires fondarono prima che nascesse l'Italia il Circolo benevolenza e Unione
Erano esuli garibaldini della Repubblica romana e ci sono i simboli del garibaldini istmo
Sono italiani del tutto particolari dieci che poco hanno a che fare per esempio
Con l'influenza che invece il fascismo ha avuto su queste comunità italiane all'estero dando loro l'idea di una patria lontana che diventava impervie quindi in qualche modo un orgoglio
Anche i tifosi del Boca junior sono chiamati lo senese essi
Con una parola che deriva dalla Genovese e che probabilmente risulterebbe abbastanza incomprensibile alla maggioranza degli italiani insomma questo forse spiega perché questi italiani
Hanno avuto una straordinaria influenze nella formazione delle società latinoamericana e dell'economia della cultura
L'hanno avuto una scarsa influenza politica
In nessuno di questi Paesi si parla l'italiano Argentina ci andammo vicini eravamo credo quasi la maggioranza della popolazione
Ma non fu approvata la legge che prevedeva l'italiano pongono in una delle lingue ufficiali forse anche perché la maggioranza di questi italiani che fondarono quei paesi non lo parlavano neanche loro l'Italia
A differenza degli spagnoli
Che erano consapevoli di venire alla Spagna
E qui che
In qualche modo erano lì come colonizzatori e non corretto emigranti
Dico questo perché questo ci offre forse
Quando parliamo di una nazione difficile
Della ricchezza delle diversità che non sono soltanto state quelle di natura politica ideologica che hanno segnato
Condivisioni molto profonde
La la la storia italiana ma sono le diversità storiche culturali
Accumulate nel corso dei secoli di di sul mio nome tra gli italiani
E
è indiscutibile che nella vicenda italiana e lo Stato che ha creato la nazione
E che quaestio avvenuto attraverso un processo
In cui certamente ognuno ha portato ad un suo contributo è stato detto
Mazzini Garibaldi Cavour
Però è stato anche un processo sanguinoso
In cui vi è stato un fortissimo elemento coercitivo
Nella formazione della Nazione italiana
Insomma la
La piemontese che Monti Zazie oneri dell'Italia si è fatta anche attraverso la guerra civile
La repressione del brigantaggio del Mezzogiorno avuto le forme di una
Guerra civile
Contro un'opposizione popolare le cui dimensioni andavano molto al di là distretti
E
Questa comunità dei diversi si è cimentata nelle trincee della Prima guerra mondiale cioè
In un'altra grande tragedia
Poiché è stato il fascismo qua nazionalizzare le masse attraverso canti l'esercizio
Della dittatura e dell'autoritarismo e la rinascita della patria viene anche quell'attraverso una guerra civile
Sanguinosa
Sociale
Ricerche sul sangue dei vinti non soltanto sul sangue dei combattenti per la libertà
Hanno appassionato la ricerca storica nel corso di questi anni insomma
Quando Moro pensava alla nazione e difficile forse aveva in mente la
Complessità di questo processo
La difficoltà del Tevere insieme
Queste
Questa somma di particolarissima
Pensiamo cosa è stata la politica verso il Mezzogiorno costretto
Per
Per dare un'immagine diversa della nazione italiana i cittadini meridionale
E la politica
Al posto dello Stato delle forme diverso dello stato autoritario diciamo è la politica nel Dopoguerra il grande strumento di di inclusione di mediazione di composizione dei conflitti di costruzione
Di un senso di appartenenza alla comunità nazionale
E se d'altro canto diciamo Moro mi va bene in mente il problema della
Estraneità e poi inclusione dei cattolici
Ma aveva senza dubbio una visione più larga
Che era quella appunto del confronto con la sinistra attraverso quel processo progressivo prima
Con l'allargamento dell'area di governo al Partito Socialista e poi la strategia dell'attenzione del dialogo verso i comunisti sono d'accordo che non significava governare tutti insieme ma
Diciamo creare le condizioni perché tutti si sentissero farti ed in una comunità senza discriminazione
Senza
Diciamo
L'esclusione preventiva di una parte un processo lungo complesso sull'altro versante
Un ruolo analogo verso il mondo della sinistra l'UE bei
Patriottismo comunista
Il radicamento nazionale era visto dal pc in qualche modo anche come una garanzia della sua diversità rispetto all'ortodossia sovietica
Ma fu un processo
Fu una battaglia culturale
Quel popolo comunista
Era portato io mi ricordo da ragazzi in una discussione
Significativa sul sentimento nazionale e dice
Sul fatto
Di avere incrociato in una sezione del PC a Genova un dirigente un funzionario del partito
Che spiega fra ad alcuni operai che quando c'era la partita di calcio Italia Unione Sovietica bisognava tifare eternità
E badate
è
Mai militanti tifavano Unione Sovietica
Era il partito
Il gruppo dirigente del partito che spiegava che invece bisogna abbatti fare per l'Italia
Dico qui parliamo di un punto rivelatore davvero nel senso di appartenenza ad una comunità
Ecco
No questo per dare l'idea di quanto faticoso è stato quel processo di costruzione
Ed in quanto certamente nel dopoguerra la politica sia stato
Laziale
Per superare o perlomeno per governare contrasti di natura geografica
Di natura ideologica che ostacolavano il senso della comune appartenenza alla comunità nazionale direi che è stato scritto e il nuovo indiviso degli italiani
Ha avuto voce e attraverso i partiti e attraverso quella concordia discorso fra i partiti perché in definitiva i partiti erano uniti da un patto nazionale
Sia pure nella diversità delle
Posizioni politico ideologiche e persino al di là delle fratture della guerra fretta perché insomma farci le fratture della guerra fredda
Furono governati dai partiti
De Gasperi rifiuto l'idea di mettere fuori legge il Partito comunista il Partito Comunista rifiuto la strategia greca del
Che accettò la Repubblica democratica ci furono delle scelte fu una classe dirigente
Che
Fu garante
Di una unità di una coesione che
Non veniva diciamo da una storia condivisa da un sentimento condiviso
E lo dico questo perché e naturalmente in questo parlato dei due grandi partiti ma insomma
Bisognerebbe parlare del ruolo fondamentale che è vero le forze laiche di matrice risorgimentale o persino una destra
Erede della tragedia del fascismo ma che seppe ricollocarsi dentro il quadro della democrazia parlamentare del dopoguerra
E quindi in qualche modo diciamo sia pure fuori dal cosiddetto arco costituzionale accettandone le regole e le forme di convivenza troppi e di una discrezionalità mentale
Ora
E
La cosa interessante Dio ci e
Come
Come riemerge ecco questo
Questo sentimento nazionale che a lungo è stato presidiato dal sistema dei dei partiti diciamo noi ostruito in qualche modo dalle istituzioni democratiche
Al di là della grande crisi chi ha
Sicuramente travolto quel sistema dei partiti e ne ha prodotto uno infine anni infinite infinitamente più fragile insomma meno capace di DDT
Di innervare assi nella succitati orientarle la eccetera chiaro che questa crisi dei partiti corrisponde non a caso l'emergere di linee di frattura
Se c'è sinistri diciamo che
Non a caso sono l'espressione di questa crisi
Ma è anche vero che contemporaneamente negli anni Novanta avviene qui compimento della democrazia sia pure nelle forme rozze del nostro bipolarismo diciamo delle asperità
Che in qualche modo è un elemento che rafforza una comune appartenenza
Insomma
Se direi il la presenza di Giorgio Napolitano i vertici dello Stato nei quasi una rassicurazione emblematica dice
A proposito dell'Italia che cede l'Italia che non c'è dice
Porgere dell'Italia che c'è
Quanto star dentro
Certo quadro eccetera e dell'Italia che
C'è quel tipo di conflitto che abbiamo vissuto provvedimento una bellissima battuta Rino Formica dicevo perché noi giovane funzionario del PC affrontammo una campagna elettorale a Bari dicendo che volevamo
Dare voce all'altra Bari la Bari che non c'è e passammo dal dodici all'otto per cento dei voti e Formica commento non cerca aspettiamo una
Con appunto
E
Però voglio dire non c'è dubbio che quello che è avvenuto in negli anni novanta è stato
Un duplice movimento cioè se per un verso il vero che la crisi dei partiti a
Indebolito questa capacità di innervare L'Unità fra gli italiani che avevo che è anche vero che il compimento della democrazia ha in qualche modo
Fatto superare ragioni di estraneità
Che in una parte del Paese erano radicate nel corso di di pochi anni gli eredi del Partito comunista del Movimento Sociale si sono alternati si vuole malamente
Ma la mette al Governo del Paese ma questo processo comunque sia avvenuto è stato un processo enormemente positivo
Perché assicura sicuramente spazzato via elementi di estraneità che erano profondamente radicati nella vicenda nazionale malgrado gli aspetti positivi diciamo di questa costruzione del topo
E direi che per certi aspetti diciamo indebolirsi della mediazione dei partiti ha reso più forte il bisogno dei cittadini
Di identificarsi nelle istituzioni dello Stato pensiamo come in parallelo alla crisi dei partiti cresca il ruolo anche simbolico di una istituzione come quella della Presidenza della rete
Che non è soltanto il valore delle persone dice col proprio ruolo dell'istituzione
Che è profondamente cambiato nell'immaginario collettivo come
Espressione anche simbolica dell'istituzione dello Stato in quanto riferimento unitario di tutti i cittadini
Non a caso l'istituzione al di sopra delle parti l'istituzione al di fuori del conflitto tra i partiti direi che
Sul
La persona contribuisce ma le persone appaiono come trasfigura
Sono persone che fino a quando erano nel nella lotta politica sia pure con erano nella lotta politica Tizio nel momento in cui assumono quel ruolo chiaramente occorrono persone in grado anche di caschi curarsi in quel ruolo ma nell'immaginario collettivo
Secondo me questo esprime il bisogno di un
In una in una situazione in cui il rapporto con lo Stato e meno mediato dal ruolo dei partiti
Il bisogno di elementi di identificazione di
Di cui si
Io penso che
A questo scopo e poi c'è naturalmente
Un elemento intorno nove si
Quelli c'è
Elemento intorno a noi e che in realtà
La globalizzazione
Non ha prodotto affatto
Quello che un'infinità letteratura ci aveva propinato per cento cioè la liquidazione degli Stati nazionali eccetera ha prodotto un effetto totalmente contrari
Ha prodotto un effetto largamente contrario addirittura si poteva pensare che la debole in titanio azionare degli italiani il loro cosmopolitismo forse persino una opportunità
Di integrazione del mondo globale e questo forse che alcuni singoli dice non certamente per l'Italia come il Lazio
In verità
E il
Anzi direi che la globalizzazione ha determinato un ritorno di identità nazionali e comunque al di là degli aspetti che in parte sono anche deteriori disse subito nostra che
Torna anche in forme conflittuali diciamo di chiusura
E comunque invece c'è un dato
Ineludibile e cioè e lo stallo Stato nazionale e la forma attraverso cui si partecipa al mondo globale
E la forza degli Stati nazionali e fa la differenza
C'è poco da fare alla differenza
E naturalmente tutto questo poi nella realtà europea
Significa in più che l'Europa per stare in questo mondo ci deve stare con me
Con l'Europa unita
Io sono un convinto federalista diciamo ma comunque oramai consapevole del fatto che uniche il federalismo a cui si può pensare e quello che è dell'ordine Fini federazione di Stati nazionali
Ora proprio non dico proprio la intergovernativa rincorrere un'attività che stiamo vivendo oggi che mi pare esagerata ma insomma indubbiamente mi pare difficile pensare ad un'Europa nazione
E in questo senso il tema del rapporto tra identità nazionali processo di integrazione europea una chiave importante io cito in questi giorni perché ho avuto la fortuna di ascoltato questo straordinario il discorso di Schmitt
Il quale ha iniziato il suo discorso dicendo io sono un militante socialdemocratico siccome sono molto anziano
Non ho più questa passione partigiana
L'unica parte di cui mi occupo è il ruolo e il destino della nazione tedesca nella ineludibile dimensione dell'integrazione europea
Ed è
Un'espressione complessa il ruolo che il destino della nazione tedesca
Nel processo ineludibile di integrazione
Infatti aveva intitolato il suo discorso la Germania in Europa e con l'euro
Ed è
Insomma lo sforzo appunto di un discorso in cui non si smarrisce identità
Nazionale ma questa identità inevitabilmente diciamo e portata
A misurarsi con un processo ineludibile ed integrazione pena una perdita drammatica di
Di di ruolo dell'Europa
Che naturalmente significa anche
Perdita di peso di quell'insieme di valori che l'Europa rappresenta che la cosa che ci preoccupa di più ora
E concludo dicendo evidente che
Questo
Ritrovato Orrei inventato senso di appartenenza ad una comunità
è chiaro che questo ha comunque radici storiche culturali e non entro in questa disputa ma è anche vero che contemporaneamente diciamo questa queste identità deve essere vista come un dente una identità in movimento
L'ho estinto vive un processo continuo di di integrazione di allargamento non come un dato chiuso
In cui gli elementi di
I cioè le radici culturali le radici culturali ed etniche comunque da noi sono radici culturali
Io ho potuto presentarmi ad un'Assemblea di di di di giovani figli di immigrati che rivendicava l'hai
La nazione la cittadinanza italiana in quanto sono nati qui
E che in gran parte erano magrebini dicendo vi parlo come immigrato di trentesima generazione
Diciamo le cose come stanno diciamo farei fatica a nascondere la dia radice araba diciamo alle Marchese
Ma come è difficile per per per per certi Dune di siciliani nascondere loro radice normanno insomma francamente
Già questa radice tecnica italiana è direi fortunatamente plurale fin dalle origini
è chiaro che in questo senso di appartenenza ad una comunità nazionale si misura oggi con la necessità di allargare e di includere e che vogliamo fare venticinque sei sette otto
Tra non molti anni dieci milioni di persone che vivono nel nostro Paese e che non sono di etnia Italia
Se esiste questo concetto
Se non dei cittadini est e questo comporta inevitabilmente come dire
Una visione dinamica di questa comunità la quale apparteniamo senza negarne ovviamente le radici culturali ma con una apertura che condizione
Secondo me per la vitalità stesse della nazione Italia su queste sono le sfide in un presente che e carico di contraddizioni ma di cui io credo questo centocinquantesimo anniversario c'è anche
Mostrato gli aspetti positivi cioè il senso di
Il bisogno di ritrovarsi insieme come comunità
E il bisogno anche di simboli e di istituzioni che ci rappresentino tutti al di là dei particolarismi e dei conflitti che pure attraversano il Paese ancora oggi
Grazie a Massimo D'Alema per il suo contributo e che ha reso molto bene al sud diverse dimensioni la difficoltà dell'APPA
Della nazione
E anche il ruolo importante e fondamentale della politica quando
Viene praticata che e delle responsabilità e del ruolo che hanno le classi dirigenti dei nei processi sociali certo è significativa la considerazione
Che nel momento in cui strutture in intermedie importanti come i partiti si
Indeboliscono si rafforza il bisogno di figure invece a cui si accede direttamente è un processo che
Sociale e culturale che si
Ritrova anche in altre condizioni dunque noi abbiamo indicato l'una e mezza come conclusione non dobbiamo necessariamente
Arrivare a quest'ora fra l'altro mi hanno detto che sia Radio RAI
Che Radio Radicale hanno registrato e stanno registrando
I nostri lavori e quindi i fogli li daranno questo può essere avvertito ai Comuni interesso accomuna minaccia secondo me un punto di vista ma in ogni caso
Quindi
Darei però ancora un po'di spazio come nostra tradizione a qualche
Intervento o domanda non farei un altro del giro dei relatori ma se qualcuno si sente ho chiamato in causa direttamente o particolarmente
Riparare naturalmente con lo stesso modalità che abbiamo anche loro c'è un microfono volante che può essere utilizzato non più di un minuto per un intervento io poi il tempo di concludere grazie
Sì professore Nardo Dini politico del PD una semplice domanda che riguarda anche il onorevole D'Alema direttamente
Si è parlato finora dei centocinquant'anni di questa Italia ma c'è nessuno in quest'anno si è chiesto una cosa elementare come sarà l'Italia fra centocinquant'anni cioè
Come si modificherà con rapporto con i nuovi immigrati con nell'evoluzione della popolazione italiana e con la crescita delle con l'ascensore sociale finalmente sviluppato con una una nazione più civili le meno arretrata culturalmente con l'integrazione in Europa con le la rinascita di un ruolo dell'Italia del mondo come sanitario del futuro ecco qualche osservazione critica D'Alema su questo grazie
Popolazione
Sì pensando alle gli ultime considerazioni al
Al nesso Stato nazionale partiti istituzione Presidenza la Repubblica
E penso a tra funzione stanno Rica nazionale anche che la sinistra negli anni e del Partito Comunista e al
Uno dei suoi rifondatori nonché scienziato della politica intellettuale mondiale come Antonio Gramsci e alla definizione del Partito come moderno principe
Allora la mia domanda è questa
Moderno principi in Italia forse ha come
Fino al novantadue ce ne sono stati due anni
Uno era il PC e l'altra la DC
Dei partiti che svolgeva una funzione nazionale
Ora appunto di quelle della DC difficile ha parlato chiaramente D'Alema sarà dice appunto una sicura come Moro sicuramente una figura che svolgeva una dimensione e aveva un interminabile un'idea nazionale che è fuori ora questi tipi di partiti non ci sono più
E non più tardi di due settimane fa lei Presidente del Consiglio ha detto chiaramente in Aula alla Camera che Luigi presente all'interesse nazionale e quindi è normale che i partiti abbiano di mal di pancia dalla
Dalla dalla manovra perché i partiti sono delle a parte una frase e forse D'Alema Leo farle morosa
Otto gli atti e ho anche Berlinguer avrebbero veramente
Disapprova altolà la domanda è questa
Se i partiti non sono più moderni principi se il Presidente La Repubblica e quello che è nella coscienza delle persone
Se c'è questa domanda quindi di di intermediazione si potrebbe dire contermini sociologica di rapporto diretto
Tra istituzioni e cittadini allora non è forse arrivato il momento di prendere
Il toro per le corna e di dire che la se che questa Costituzione così come non risponde al a alla alla Costituzione materiale che è cambiata che la funzione di mediazione di partite è vissuta come un
Di fatto come un intralcio e che proprio per i chi a cuore il primato della politica
C'è bisogno di ridare di di di di mettere mano all'alla macchina e quindi di di affrontare il nodo evidentemente anche di una elezione diretta
Della del Presidente della Repubblica
Uno dei fattori di cui non abbiamo mi pare discusso approfonditamente oggi ed è quello dell'allargamento
Dell'Unione istituzionale dell'Unione europea
Che modifica oltre che la società si
Indicato la differenza fra
Istituzione su eccetera eccetera oltre ad aver reso più importante l'elemento sociale cioè di appartenenza delle relazioni anche modificato la funzione dello Stato
Ovvero sia lo Stato non è più
Il
Il fornitore
Dei servizi pubblici
Per il proprio ciclo di non voler polizia più l'uso della forza voi sia più
La
Lo fornitura tesi
Ora importante riduzione che quella di intermediazione fra
Lin fra
Nazionale supera nazionale e trovo che questo è un elemento che non è stato ancora sufficientemente utilizzato dalla politica
Europea in generale cioè restituire fornire allo Stato attribuire allo Stato una funzione diversa da quella precedente cioè di
Intermediazione con il mondo esterno in particolare quello istituzionale europeo profilo metterlo sociale e così via cioè c'è una
Una funzione nuova diverso da quelle del passato che lo Stato alla quale lo Stato deve assolvere
Io penso che nella crisi dell'identità nazionale vada contestualizzata o il tema la questione dell'identità nazionale
Balla contestualizzata nel contesto della crisi della democrazia o delle crisi o della crisi delle democrazie
I due concetti identità e nazione sono proprio
Fondamentali costitutivi
Del di una democrazia in grado di decidere
Perché l'identità secondo grande sociologo Tommaso Brokman è la capacità di controllare il proprio ambiente quindi decidere riprendere le decisioni necessarie per la sopravvivenza allo sviluppo
E
La nazione il concetto di nazione per molti versi è stato il criterio di legittimazione del potere
Che adesso è venuto meno quindi molto difficile trovare la possibilità di creare grandi consensi maggioranze
In base ad esempio
A blocchi storici AA lo stesso concetto di classe diciamo stiamo in un'epoca che si potrebbe definire post gramsciana
C'è una certa frammentazione sociale che fino a pochi anni fa non aveva rilievo e qui vedo l'attualità del pensiero di Aldo Moro Campolongo una posizione
Diciamo in qualche modo
Poco corretta dal punto di vista storiografico perché Moro ha vissuto in un contesto radicalmente diverso
Io vedo l'attualità di Moro proprio perché lui stava vivendo una crisi della democrazia una crisi della possibilità di decidere spinto anche dall'esigenza
Di formare nuove maggioranza di includere nove strati nuovi strati
Della popolazione della nella nel contesto democratico e
Quali sono le strade allora tanto per capire cosa sul come come lo vedeva Moro il problema
Io penso che da una parte vedesse
Fondamentali ruolo
Dello Stato rispetto alla società come
Cooperazione nel processo di liberazione in modo è chiaro che lo Stato uno Stato Liberatore
Che aiuta la Società venire fuori e quindi partecipa retrocessi deliberazioni che vengono anche
Dalla società stesa e dall'altro insomma
Modello teorico metodologia era quello di riempire il concetto di nazione di contenuti umani è un continuo riferimento ogni volta che si incontra Moro il concetto di nazione
Il tema della
Del valore umano di riempito diventino insomma le modalità di azione
Delle masse in un contesto contemporaneo con
Elementi di
Ultima umana dati umani
Grazie
Come sarà l'iter centocinquant'anni
Non è un tema
Scarso rilievo penso che richiederà un altro convegno per essere affrontato
De ben al
No no no secondo me un convegno su come sarà l'Italia per centocinquanta le si può fare impunemente ora perché nessuno potrà venire a darci
Stop
Ormai non si può al seno contare su questo approvando l'intensità
No
Perché
No invece
Cosa accusa nacque
Scarse risorse sia
Invece non hanno invece credo che insomma il tema
Il tema di come si
Si organizza la democrazia diciamo
In un'epoca di crisi dei partiti eccetera è un tema cruciale del tema che ha attraversato la vicenda italiana degli ultimi vent'anni dice nel senso che
Noi abbiamo dato una risposta questa crisi dei partiti
Molto rozza quella che io definirei questa forma di di presidenzialismo di fatto cioè di personalizzazione senza regole che ha avuto la
La crisi del sistema politico istituzionale del Paese da cui si deve uscire come sede debba uscire da questa forma di presidenzialismo di fatto diciamo
è il tema della transizione italiana il tema che abbiamo di fronte tema che non sarà risolto dal Governo tecnico diciamo
Il quale è stato richiamato tuttavia su quel
Noi e voi piuttosto infelice il contratto
Messo anche il Presidente del Consiglio nel senso che io penso che una volta che uno e lì dentro
Fa parte delle istituzioni dello Stato democratico
Non è
Non è più altro e ne condivide pienamente la responsabile
D'altro canto secondo me
Sono
Quel segno antipolitico che ha potuto avvenire una certa misura la nascita di questo Governo destinato a stemperare sei nel corso del tempo
E a normalizzare se anche dal punto di vista dei sondaggi di opinione destinata formalizzarsi ma mano che si governa
Si diventa diciamo oggetto del giudizio dei cittadini si passa dal sessantotto per cento al sessantuno cinquanta treni
Perché questo Ente
è il destino diciamo è il destino di di di
Non appartiene alla cattiveria dei partiti attacca appartiene alla difficoltà del governare una società complessa in un tempo di crisi
Però spetta spetta al Parlamento io credo che
Per esempio tra le cose che si debbono fare e cercare di ridare al Parlamento anche quella capacità
Di
Rappresentare come istituzione non come luogo dei partiti un punto di riferimento del Paese anche attraverso una riforma del Parlamento
Insomma non è detto che dalla crisi dei partiti si esca soltanto attraverso la forza delle persone
Sono le istituzioni
Io infatti ho parlato della istituzione il Presidente Dellai
In un bilanciamento tra il ruolo delle persone il ruolo delle istituzioni che è una delle condizioni perché se ne esca in modo democratico e non plebiscitaria questa è la questione ancora aperta nel nostro Paese con alterne fortune nel corso di questi diciassette anni
Vorrei
Se qualcun altro dei relatori ma stiamo chiudendo Presidente Amato vuole
Comunque
Funzione
Scusate
Fatto troppo
C'è stato un eccesso di zelo
Nel chiudere la fase ecco ecco
Tra
è evidente che
Vari restaurato così il senso di Metternich che abbiamo scelto l'accento più anni come bersaglio
Per avere come sempre si fa estrapolato dal contesto preparò
Perché lui aveva banalmente constatato che un'Italia divisa in sette Stati che si condivide invano
E conflittuale in mente la sovranità statuale quindi non c'era uno Stato
Era necessariamente un'espressione geografica ma lo dicevano incontri sprechi somma notando la la situazione
Avendo detto questo profondamente in modo il tema che toccava ora Massimo D'Alema e che è emerso dalla discussione
E
Quali hanno
Se ogni volta cadiamo nell'amore illusorio
Del definite i professori e dei tecnici lo dico io
Che ho un curriculum accademico che mi permetterebbe in questa montagna di essere sempre al Governo fortunatamente
Io fui contaminato da giovane dalla politica e quindi il santo subito a me non si applica più
Sono visto immediatamente tra i dannati della terra in questi momenti in cui basta essere tecnici essi ex-ante i subito
Questa illusione che la complessità
Per la costruzione del consenso sociale
Nei momenti in cui rivela le sue difficoltà e ne sono le manchevolezze possano essere e che li hanno a mente è sostituita dalla razionale saggezza dei saggi
è una illusione che duecento anni di vita alla ricerca della democrazia
Hanno cercato comunque di cancellare il nostro problema non è quello di trovare dei tecnici che ci governa meno Maldini costituire
Quella capacità che i partiti delle origini ebbero e poi permettessero col tempo
Dall'Iraq Conigliere domande e terrestri aerei se individuali e collettive vivere insieme in una società larga e come porle
Il ventisei impraticabili di futuro nazionale in questo senso uguali al Paese
In cui rappresentanti in collettivi sono nuovi sono visti sempre come portatori di confliggenti interessi particolari
E non antiche con me soggette incapaci di ricomporre questi interessi in visioni collettive
Fortunato il Paese
Che ha forze politiche dotate di visioni nazionali alle quali saranno ricondurre
Gli interessi particolari che rappresentano
Sono fortunati in Paesi che mancando di questo ricorrono ai professori rinnovando l'illusione di Liliana
Quindi in questo un momento che segnava un bisogno
Ed è il bisogno di cui si occupava Moro
Che aveva percepito che una soluzione tra
Produce sempre nuovi interessi nuovi conflitti nuove e situazioni in cui la composizione è necessaria
E la sua soluzione era sempre in quella di andare a vedere andare a confrontarsi e provare a ad allargare ricomporre allargare ricomporre
Cosicché si governa non le democrazie non continuiamo illusioni sbagliate
Grazie io concludo ringraziando
Di nuovo il Presidente Amato di relatori il pubblico soprattutto quello così volenteroso ci ha accompagnato fino a questo momento voglio ricordare che nelle iniziative dell'Accademia ce ne una prossima il ventiquattro di gennaio di cui poi avrete notizia più particolareggiata in cui uno dei libri che sono nati dal trentennale Aldo Moro nella storia
Della Italia repubblicana verrà presentato presso l'Archivio nazionale
Ecco mi pare che tre cose si possono dire indubbiamente
Questa processo che c'è stata e Kerry articolato
Delle nozioni difficili e la difficoltà è stata e molto bene illustrata qui oggi sia dal punto Sante concettuale che storico che sociale
Che richiede che
Tutu quel tutto questo venga ulteriormente preso
Sul serio la seconda è che mi pare anche rispetta quello che è stato detto nella parte finale del dibattito il tema
Che abbiamo posto al centro dell'itinerario attuale
Le nuove frontiere della politica
Sia esattamente quello su cui occorre riflettere occorre spendere energie perché proprio
Anche attraverso la politica che si pratica la democrazia che si porta la possibilità di intervenire su realtà che cambiano che si modificano e di cui
è difficile contenere il
Il bando la terza è stato ulteriormente verificato che senza nessuna applicazione meccanica
Una richiamo ad Aldo Moro
E invece ricco di suggestioni proprio perché l'unica applicava la realtà un'intelligenza non meccanica
Proprio perché lui applicava alla realtà
Una intelligenza che trovava tra l'Italia che c'è se possiamo riprendere l'Italia che non c'è certo guardava all'Italia che c'è ma non per rimproverarla di essere quella che non c'è ma di capire
Che cosa poteva ancora diventare che cosa stava diventando
E una cosa mi piace ricordare
Del dal tema della convenzione di Aldo Moro che l'altro che è stato ricordato franche questo atteggiamento positivo diffondono l'ingenuo ma positivo di fondo nei confronti dell'Italia
Che in in cui
E degli italiani che le persone i cui vedeva il prestigio pur di grana questo termine mi sembra importante che poteva richiamare sempre ai doveri alle responsabilità al fatto l'Italia un sarebbe sopravvissuta
Ha detto una volta se non ha i diritti non si affiancano i doveri ma proprio perché ricorreva un prestigio di tutti potremmo dire che per Moro noblesse oblige non non si applica una singola persona si applica alla totalità dei cittadini che sono chiamati ad esercitare una responsabile e anche per questo che in questo itinerario di riflessione
Noi vogliamo per correrlo con voi ma anche
Comunque
Di questo vi ringrazio
L'affascinante
Solo