Tra gli argomenti discussi: Armi, Asia, Corea Del Nord, Esteri, Guerra, Integralismo, Iran, Iraq, Islam, Nucleare, Obama, Politica, Rassegna Stampa, Religione, Usa.
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Buongiorno riscontro torri di Radio Radicale venerdì ventitré dicembre questo l'appuntamento con la rassegna stampa internazionale a cura i David Carretta oggi lasciamo da parte la crisi della zone euro avremo
Modo di tornarci nei prossimi giorni anche se questo è stato un po'il tema centrale degli ultimi mesi ci occuperemo di Corea del Nord le conseguenze
Della morte di Kim Jong il riproporre Monza l'analisi di Nicholas Kristof columnist del New York Times che è già stato
In Corea del Nord diverso volte l'interrogativo è se un nuovo Kim cioè il terzo figlio del
Dittatore deceduto rappresenti una nuova chance su una nuova possibilità di
Dialogo con Pyongyang e non la pensa così Brandolin Maddox columnist del Times di Londra
Leggere non commento la settimana in cui la minaccia nucleare diventata seria del titolo l'Iran ha tutto il materiale necessario per la sua bomba la Corea del Nord è guidato da un ragazzino
La domanda è se Barack Obama finalmente supererà la sua avversione per la guerra scrive tra l'altro
Brandolin Maddox
A proposito di questa
Regione del mondo parleremo anche di una vecchia guerra quella
In Iraq e lo faremo con il New York Times che
In un editoriale commenta la crisi politica dopo la partenza dei soldati americani l'ultima battaglia dell'Iraq il titolo dell'editoriale che potete rileggere oggi
Sull'Herald Tribune è chiuderemo con un altro evento che ha segnato questo due mila
E undici la primavera araba il Financial Times fa una sorta di bilancio in un editoriale di ieri dal titolo
L'islamismo e il risveglio arabo la religione non deve prendere il posto non deve soppiantare la democrazia nel nuovo medio Oriente ma cominciamo con la Correa del nord e con Nicholas Kristof columnist del
New York Times quotidiano liberal americano che ieri pubblicava un commento
Dal titolo un nuovo Kim una nuova chance una nuova possibilità leggiamo cosa scrive Christoph nel mio primo viaggio in Corea del Nord nel mille novecentottantanove
Girai
A caso nel case private dei nordcoreani perché
Volevo vedere come viveva la gente ordinaria la gente era spaventata non ospitale
Tuttavia la cosa più sorprendente erano gli altoparlanti affissi sul muro di ciascuna in casa
Certo parlanti sono come delle radio ma senza la possibilità di essere spenti
Al mattino svegliano le famiglie con la propaganda tipo nella sua prima partita di golf il compagno Kim Jong chi l'ha fatto cinque buche in uno
E poi continuano così tutto il giorno con gli altoparlanti spiega Christoph sottolineano il fatto che la Corea del Nord non è solo una dittatura
Forse il Paese più totalitario di sempre Stalin e Mao erano assassini a basso grado tecnologico
La famiglia a chi invece ha aggiunto sistemi complessi dire repressione un esempio chiunque sia disabile considerato
Un pur in un occhio è così i disabili spesso vengono espulsi dalla capitale Pyongyang la propaganda del Governo senza vergogna durante una carestia
Negli anni novanta in media nordcoreani avvertivano in cittadini affamati di non mangiare troppo né protestare raccontando la storia di un uomo che mangiò sazietà e poi esplose
Una volta prosegue Christoph mi fermai in un'area rurale intervistare due
Ragazze a caso erano amichevoli anche se spaventate ma mi spaventai anch'io quando iniziarono a parlare
Contemporaneamente ripetendo la linea politica all'unisono avrebbero potuto essere dei robot
Quando cominciarono ad arrivare dei invidio attraverso i traffici illegali della Cina la polizia inizio tagliare la corrente di interi palazzi prima di andare a casa per casa
Per controllare se c'erano cassette una cassetta illegale
Portava
Un'intera famiglia nei campi di lavoro insomma cosa fare con questo Paese chiede Nicholas Kristof per gli americani
Occorrerebbe iniziare
Riconoscere alcuni fallimenti della politica degli Stati Uniti ecco alcune lezioni primo secondo Christoph non ci si non si deve presumere che la fine del regime sia
Imminente
Ho coperto la Corea del Nord dal mille novecentottantasette c'è sempre stata la tendenza a sopravvalutare le voci di rivolte o di un regime agli sgoccioli si regime nordcoreano potrebbe anche crollare domani un potrebbe durare per altri vent'anni il grande
Successore chi mi son buone cioè il terzo figlio
Di Kim Jong il
Potrebbe durare molto più lungo del Presidente Obama seconda lezione non si deve presumere che tutti del Testino il regime il lutto per la morte di Kim Jong il probabilmente e sincero e difficilmente potrebbe essere altrimenti visto che la gente
Conosce solo ciò che
Racconta la propaganda molti sono anche nazionalisti preferiscono un despota locale
A rischio di un colonialismo economico straniero la fede e la paura aiutano ammettere la gente il ricatto terza lezione non cercare di isolare la Corea del Nord l'Occidente ha reagito il programma nucleare nordcoreano con sanzioni sulla mento
Ma l'isolamento in gran parte controproducente è una di quelle cose che mantiene la famiglia chi mal potere contribuisce a rafforzarla inoltre infliggere danni economici non aiuterà
A distruggere il regime alla metà degli anni Novanta forse un milione di persone morirono a causa della carestia
Ma a regime né uscì illeso gli americani prosegue ancora il columnist del New York Times spesso danno la colpa al alla Cina perché mantiene in vita la Corea del Nord
Ma almeno per chi non la strategia cioè incoraggiare il regime Chima replicare le politiche di apertura e riforme che hanno trasformato la stessa Cina in questi giorni
I commercianti cinesi telefoni cellulari cinesi DVD vicini cinesi sono ben visibili nelle aree di frontiera della Corea del Nord e contribuiscono molto di più di qualsiasi politica americana
A indebolire il regime Kim non ci sono buone soluzioni
Ma possiamo avvantaggiarsi da una transizione di leadership per tentare con una dose di dialogo se possiamo fare un passo avanti nelle relazioni diplomatiche nel commercio negli scambi tra persone
Non
Premieremo un regime mostruoso semmai potremmo iniziare a scavare la sua tomba così
L'avete Nicholas Kristof sul
New York Times di ieri e tra l'altro a proposito di
Commercianti DVD CD cinesi telefoni cellulari oggi sulle mondo c'è un del reportage proprio dalle zone di confine tra la Corea del Nord e la Cina dove l'influenza economica cinese si fa sentire
E e questo come dire porta effettivamente anche alcuni elementi di
Libertà in Corea del nord ovviamente le cose vanno prese con molta prudenza e lo sottolinea vanno in Maddox columnist del Times di Londra quotidiano conservatore
In un
Commento di ieri in cui si mettono insieme la vicenda nordcoreana e quella iraniana in particolare il i due programmi nucleari la settimana in cui la minaccia Duc le nucleare diventata seria
L'Iran ha tutto il materiale necessario per la sua bomba la Corea del Nord è guidata da un ragazzino la domanda di Maddox esse Obama finalmente supererà la sua versione per la guerra
Scrive
Scrive il Times per un momento
Apparso a quasi come una dichiarazione di guerra quando le ha un Panetta al Segretario alla Difesa americano ha detto che gli Stati Uniti usi vanno qualsiasi mezzo per impedire all'Iran di avere un'arma nucleare
Voleva dire che anche se l'amministrazione stava ritirando i suoi soldati dall'Iraq e pronta a contemplare un attacco militare
Quando ha aggiunto che l'Iran è in grado di ottenere una bomba nucleare in dodici mesi ha fissato l'agenda politica del l'agenda della politica estera americana e della campagna presidenziale perché il due mila e dodici l'agenda sarà
Il nucleare e l'Iran aggiungete a questo la morte del leader supremo Kim Jong il
E la questione di una Correa che ha già l'arma nucleare che ora sarà guidata da un ragazzino cresciuto
Il isolamento ostile all'Occidente insomma questa settimana messo la proliferazione nucleare in cima l'agenda delle preoccupazioni internazionali
Sarebbe in contraddizione con gran parte di ciò che la Casa Bianca ha detto se nel due mila dodici gli Stati Uniti si imbarcarsi eroina bombardamenti contro l'Iran ha sparando
Missili in una regione particolarmente infiammabile il portavoce del Pentagono del resto ammorbidito le parole di Panetta
Ma il Presidente Obama e la sua squadra hanno chiaramente deciso di mentre la questione nucleare al centro della scena ed hanno ragione visto la gravità della minaccia
Anche se la scelta indubbiamente conveniente in un anno elettorale cos'è cambiato per minacciare oggi un'escalation di questo tipo innanzitutto il fattore tempo quasi un decennio di diplomazia non ha portato da alcune concessione significativa da parte dell'Iran o dalla Corea del Nord
Questi anni trascorsi e cercare di convincere i due Paesi a rinunciare alle loro ambizioni nucleari non sono serviti a nulla
è diventato chiaro nel due mila undici che l'Iran ha fatto più progressi di quanto immaginato nel suo programma nucleare inoltre non ci sono dubbi che per la squadra Obama sia conveniente fare la voce grossa sull'Iran meramente inizia
La campagna elettorale per le presidenziali il punto qual è secondo bando Maddox
Perché non è chiaro se gli Stati Uniti siano davvero pronti a concretizzare la minaccia di Leon Panetta ci sono diversi segnali che indicano che la squadra Obama
Non è unita su questo
E non è chiaro fino a che punto sia pronto ad andare ci sono alternative alla minaccia di azione militare che la Casa Bianca sta esplorando
Una è coinvolgere la Cina la Corea del Nord con una nuova leadership nel
Problema che la Cina può risolvere anche se Pechino non ancora deciso di farlo
E la Cina è anche uno dei principali consumatori di petrolio iraniano ma le probabilità di successo su questo fronte
Avverto il Times sono basse i leader cinesi tendono a guardare agli appelli internazionali alla cooperazione come richiesta imperialista
Inoltre le relazioni con l'America sono fredde insomma nonostante le parole di Panetta l'Amministrazione Obama chiaramente riluttante ad andare in guerra
L'ultima settimana però ha chiarito che la minaccia delle armi nucleari si è ampliata ulteriormente
Questo è quanto si legge nelle parole anche se dietro la retorica l'esitante Presidente Obama non ancora deciso se è pronto a rischiare quelli che potrebbero essere
Gli ultimi mesi della sua Presidenza iniziando una nuova guerra così
Tra l'altro il Times di Londra come dire cerca di tracciare gli scenari per
Il due mila dodici la priorità al nucleare in particolare quello iraniano poi quello nordcoreano la possibilità i una guerra da una futura guerra potenziale è una vecchia
Guerra quella dell'Iraq che si riaccende almeno
All'interno nonostante
La partenza del truppe americane molti giornali avevano scritto lo ricorderete che una volta partiti
I soldati statunitensi le cose sarebbero andate bene in Iraq in realtà
Non è così lo riconosce anche il New York Times che però continua a sostenere la la necessità del ritiro avvenuto proprio questa settimane in modo definitivo in un editoriale dal titolo L'ultima battaglia dell'Iraq
Comincia così il quotidiano liberal di miglior che nessuno si aspettava che i pericoli le tensioni
Nella politica irachena sparissero dopo la partenza delle truppe americane ma quanto meno il primo ministro Nuri al Maliki membro tra maggioranza sciita avrebbe potuto fare uno sforzo per affrontare la sfida di creare un futuro per l'Iraq fondato su principi democratici
E invece sta dimostrando un più grande interesse nelle rappresaglie contro la minoranza sunnita che nell'incoraggiare l'inclusione
Cosa è successo ma di chi ha creato una pericolosa crisi politica quando hai messo un mandato d'arresto contro il vice Presidente
Al Hashemi uno dei leader sunniti
Con l'accusa di aver guidato uno squadrone della morte Hashemi ha negato questa accusa è fuggito in una regione autonoma del Kurdistan per evitare l'arresto
Il momento scelto per non mandato d'arresto c'è immediatamente dopo il ritiro delle truppe americane dall'ira che altamente sospetto scrive il New York Times
Se c'è un fondamento è necessaria un'inchiesta ma altrettanto deve valere per gli definiti e curdi sospettati di violenza
Il problema è assicurare un'inchiesta indipendente visto che il Governo Maliki spesso interferito con il funzionamento del fragile sistema giudiziario comprensibilmente sunniti vedono nelle azioni contro scemi un tentativo di consolidare il potere
Dei degli sciiti e di Maliki ai sunniti è stata negata la promessa
Di posti di lavoro dai diversi guidati dei governi guidati dagli sciiti nell'era apposta Saddam in ottobre Maliki arrestato circa seicento iracheni in gran parte sunniti sospettati
Di aver fatto parte del partito Battista o dell'esercito sotto Saddam Hussein mercoledì mai chi ha bilanciato di abbandonare il Governo di unità sostenuto dagli americani
E ha minacciato i leader curdi di problemi non meglio specificati se non consoni avranno Hashemi a Baghdad
Alcuni repubblicani come John McCain prosegue il New York Times stanno usando questa crisi tra accusare il Presidente Obama di non aver mantenuto un livello sostanziale di soldati in Iraq a tempo indeterminato
Però se sbagliano secondo il quotidiano liberal la guerra è stato un errore e nei nove anni che sono passati dal suo inizio gran parte degli errori sono stati compiuti dall'Amministrazione Bush
Inclusa l'incapacità di creare una o di aiutare gli iracheni e creare una struttura politica più durevole a questo punto ciò che è necessario è un serio dialogo tra gli attori politici iracheni su come calmare le tensioni
E come iniziare governare in modo efficiente il Vicepresidente job by mi hanno chiesto Maliki
Di convocare una riunione ha detto chiaramente che le relazioni con gli Stati Uniti potrebbero subire conseguenze sia in conflitto interno continuerà o a cento dovrà continuare a fare pressioni sul Maliki e su gli altri leader iracheni affinché arrivino
A compromessi su questioni complesse come la condivisione
Dei profitti petroliferi nel momento in cui iracheni si muovono per costruire un Governo che possa creare posti di lavoro servizi di base e sicurezza anche se le truppe americane se ne sono andate cuoce intona ancora margine di manovra
Occorre anche arruolare alleati regionali come la Turchia e l'Arabia Saudita affinché inviino un messaggio chiaro I leader iracheni sul fatto che una crisi politica con la disintegrazione dell'Iraq
In roccaforti settarie sarebbe disastrosa per il Paese e per i suoi vicini così tra l'altro il New York Times e questo ci porta
All'ultimo commento che vogliamo proporvi oggi riguarda la primavera araba
è un lunga primavera araba che ha segnato e continua a segnare in qualche modo questo
Due mila e undici e ci auguriamo possa segnare anche gli anni avvenire i farmaci a pensieri faceva un Bilancio in un editoriale di islamismo il risveglio arabo la religione non deve soppiantare la democrazia nel nuovo
Medioriente grazie a una serie di rivolte che hanno rovesciato tirannia decennali questa hanno iniziato con una speranze una nuova ambizione nel mondo arabo finora sono cadute quattro dittature in Tunisia Egitto Libia e Yemen né con il despota sanguinario di Damasco in Siria destinato seguire la stessa strada
Ma ci sono molti interrogativi quanto gli esiti finali di questa primavera
Le vittorie elettorali degli islamisti in particolare in Egitto la lotta di potere ristabilita persistenti in Egitto e Siria e conflitti settari è difficile vedere come potrebbe essere altrimenti alla luce della storia spiega Fraktion Times
Nel primo si risveglio arabo tra la fine del diciannovesimo all'inizio del ventesimo secolo
Il normale corso del nation building la costruzione degli Stati e l'evoluzione della politica costituzionale
Vennero interrotti dall'intrusione degli imperi britannico il francese quelle evoluzioni abortite aprivano la strada alla rivoluzione del nazionalismo pane arabo
Che maschero la volontà di potere delle nuove élites nazionali e militarizzata
Che costruirono stati fondati sul pugno duro nei quali il dissenso politico si poteva esercitare nel e attraverso le moschee non altrove
L'Occidente è stato complice di questi regimi violenti nell'interesse della stabilità apparente del petrolio e della sicurezza di Israele
Quelli che ora si preoccupano della direzione della primavera araba dovrebbero chiedersi
Dove essi sarebbero diretti questi stessi Paesi sotto tirannie che di fatto
Nutrivano il revival islamista la verità è che i regimi erano la fonte primaria di instabilità la barbarie del settarismo del regime Assad nel momento in cui si aggrappa al potere minaccia di destabilizzare i suoi vicini
Ne oggi l'esempio più evidente rimane il fatto che ci saranno transizioni lunghe caotiche islamisti saranno al centro della gravità politica araba
La possibilità di conflitti settari stile Iraq è reale la grande differenza secondo fra sciolta in sé che dirà che è stato invaso e occupato mentre in queste rivolte gli arabi si sono in gran parte di Bratti da soli
La differenza fondamentale si regimi hanno dato gli islamisti un netto vantaggio sulle forze di Ben Alì ora gli islamisti dovranno andare oltre i facili slogan di
Resistenza garantire posti di lavoro servizi istituzioni Stato di diritto educazione
Riforme gli scettici diranno che tutto andrà come durante la rivoluzione iraniana del mille novecentosettantanove
Ampiamente sostenuta dei democratici ma sequestrate dai Mullah e vero
Ma l'esempio più importante oggi è la Turchia
A differenza dei Mullah iraniani che difendono in modo violento i loro interessi dietro la facciata dell'ordine divino il partito poi posti islamista al Governo in Turchia suggerisce che l'islamismo può essere sintetizzato in un ordine laico
Pluralista
L'Iran e l'Arabia Saudita sono democratici settari ma è la Turchia che che in questo momento piace agli arabi
Non solo è una democrazia vibrante ma anche un'economia dinamica guidata
Dall'equivalente islamico dei democratici cristiani non è il modello e insuccesso conclude il Financial Times con cui ci fermiamo che noi David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale
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