Intervista a Mario Staderini sulla RAI

Parliamo di RAI e lo spunto ce lo dà il quotidiano Libero che già da qualche giorno inizia una vera e propria campagna iniziare appunto con l'idea di sottoporre a referendum un
Il canone la RAI poi chiaramente le
Il tutto è partito con un editoriale del
Statalista appunto libero Maria Giovanna Maglie e poiché si è sviluppato il del dibattito presso si è capito che
Il referendum non può cancellare quello che è una tassa è una per la tassa sono anni ormai che
Non si paga più il che non era e ma si paga la tassa di possesso di apparecchi atte a ricevere eccetera però si sta sviluppando dalle colonne di quel giornale soprattutto sull'economia di quel giornale una dibattito minime questo senso dibattito cui proprio oggi ha partecipato anche il Segretario di radicali italiani Mario Staderini che con un articolo che viene pubblicato proprio quest'oggi allora ne parliamo ovvio con Staderini l'idea di fondo
Mi pare di capire Mario poi ce lo spieghi meglio dei è quella di non sottoporre a referendum il case non è vero e proprio ma
Diciamo così sottrarre alla RAI
In quel ruolo di servizio pubblico in esclusiva del fatto mi pare che in ristretta analisi è questa andiamo un po'
A approfondire meglio se l'accordo
Fine la campagna di Libero e portata avanti in particolare negli ultimi giorni dal dal suo direttore Belpietro si vanno a toccare
Due tre aspetti che sono storicamente gli aspetti delle lotte radicali come lo stesso del Pietro ha riconosciuto facendo riferimento sia alla nostra lettere
Quindi treni
Oppositori di questa RAI da decenni filiale modello radio radicale come modello di servizio pubblico realizzato da una società non di proprietà dello Stato
E allora su questo abbiamo voluto voluto come come Segreteria italiani cercare di riportare i sia qualche memoria storica ma anche di avanzare delle proposte
Dal giornale Libero era emersi da una suggestione quella di mettere al referendum
La norma che individua nella RAI
E cioè quindi in una società pubblica la concessionaria del canone di ripeto di uno virgola sei miliardi di euro dicano né coniando città di Terni tanti e pagano e su questo abbiamo subito fatto chiarezza e innanzitutto in questo periodo non si può partire con nessun referendum perché fino a ottobre due mila dodici
I referendum non si possono raccogliere le firme in maniera utile proprio perché c'è questa moratoria prevista dalla Costituzione per l'anno che precede le lezioni
E a questo punto posti ha potuto credo andare a guardare quelli che sono gli aspetti principali di una riflessione seria su questo punto la prima
Non c'è dubbio da nessuna parte c'è scritto che per sempre in eterno dovremmo essere
Dovremmo essere affidatari della
Della convenzione con il servizio pubblico radiotelevisivo con e io definiti Consigliere idem lei IARD cioè dell'ente della io fonico e a cui regime fascista affidò il controllo del consenso e del dissenso e che ha avuto una continuità giuridica proprio dalla RAI il punto è proprio questo
La RAI in questi cinquant'anni ha rappresentato per la partitocrazia lo strumento principale attraverso quale controllare il consenso ed intenso allo stesso modo in cui il fascismo appunto utilizzava la radio il cinema lo si è fatto scegliendo gli antagonisti e i protagonisti di regime lo si fa nascondendo agli italiani quei temi
E che ha metterebbero in difficoltà e i cosiddetti poteri forti gli organi elettivi dominanti chiamiamoli come vogliamo e che hanno avuto in questo in questi quarant'anni la funzione proprio di permettere ai partiti
Motivo per cui hanno occupato la RAI e permettere di rubare non solo la verità agli italiani ma di rubargli anche denaro l'esempio classico è stato quello del debito pubblico
Per trent'anni per quarant'anni questo debito pubblico è cresciuto in maniera
Enorme e mai una volta la RAI anni i suoi programmi fornito informazione approfondimento Mac
Sono a confronto le soluzioni dei diversi partiti per ridurre questo debito pubblico e questo ha comportato questo silenzio questa ignoranza in cui sono stati tenuti
Biagi ha comportato una possibilità per i partiti di continuare a a far crescere la spesa pubblica utilizzandola per comprarsi letteralmente
Il consenso ecco quanto è stato il ruolo che la RAI ha giocato in Italia e una delle soluzioni per superare questa questo blocco rappresentato appunto dalla dalla radio televisione di Stato è è la proposta radicali di privatizzare la RAI una proposta che ha visto nel novantacinque
Se gli italiani esprimersi a favore del nostro referendum essendo quante nostro
Quantità ovviamente in Parlamento dal classico baratto che che richiede Rizzato tra gli eredi del Partito Comunista Italiano
E quelli che erano i rappresentanti politici di allora oggi direttamente in politica di Berlusconi cioè del concorrente della RAI cioè di legge che i figli investe e a partire dalla privatizzazione
Credo che si è aperto giustamente questo dibattito e su questo linea su questo fronte credo dovrebbe proseguire proprio
Anche fornendo aiuto agli stessi Governi volerlo Monti che possa prendere decisioni importanti ecco
Tu me Vertu articolo di oggi sul libero prendi come dire entri nel merito della della questione del referendum i ricordi di appunto essendo l'anno che precede le elezioni politiche e non sarà possibile raccogliere queste firme
Prima di ottobre due mila dodici però
Citi due possibilità che il due due carte sostanzialmente che possono essere giocate subito mi immediatamente se lo ricordi
Assolutamente non abbiamo due possibilità la prima appunto rispetto alla Previti interruzione che ricordiamolo Marco Beltrandi con la legge una proposta di legge dal due mila hai presente in Parlamento ripropone sotto forma appunto di
Messa
Gara del servizio pubblico e quindi del relativo canone a una società che non necessariamente debba essere alla RAI allora
Le due cartucce che abbiamo in mano e che credo siano importanti a disposizione di chiunque sono la prima
Il sei maggio due mila quindici una data che quella in cui scadrà l'affidamento alla RAI del servizio pubblico radiotelevisivo un tempo quindi sufficiente credo anche da un certo punto di vista accorciabili e da una parte
Per
Privatizzare programmare la privatizzazione quindi la restituzione al mercato di un'impresa come la RAI chiede di fatto è stata approvata dall'ex inumano statuale per tanti anni e al tempo stesso per liberale quelle professionalità perché dobbiamo dirlo all'interno RAI ci sono tanti giornalisti tanti professionisti
Che si vedono o appunto ma scorti perché
Non
Non so diciamo così in modo da geneticamente disposti alla lottizzazione che tutti tranne i radicali hanno praticato in questi anni o soffocati semplicemente perché la loro professionalità e subisce dei condizionamenti quindi il primo obiettivo deve essere questo programmare in questi anni in curva cadere la convenzione la concessione
Della RAI il servizio pubblico di immissione nel mercato di questa impresa e al tempo stesso ripensare il servizio pubblico
Cioè immaginare che oggi uno virgola sei miliardi ripeto uno virgola tre miliardi di euro vengano dati destinati per aprire Porta a Porta un Ballarò per aprire la domenica sportivo lo specchio di terremoto è una follia
Letteralmente una follia
Siamo oggi in una situazione in cui evidentemente la tecnologia fatto degli avuto degli sviluppi tali per cui non è più pensabile che si venga affidato in cara un solo servizio pubblico ma bensì dovrebbe essere affidati diversi livelli di servizio pubblico una specie di diciamo così di pacchetti
Messi a gara riguardanti appunto l'informazione la cultura loro forte e le istituzioni e la politica
Il soprattutto non necessariamente che debbono essere affidati ad un solo editore noi siamo oggi
Nella diciamo nella tecnologia del digitale terrestre del satellite dell'internet e tv o della TV via cellulare
Tanto che ci sono centinaia i canali
Diciamo diverse piattaforme trasmissive
Per cui affidare ad un solo genitore egli sarebbe veramente fuori dal tempo si tratta anche qui di immaginare forme nuove di servizio pubblico attraverso le quali fornire garantire i cittadini
Quello è diritto a conoscete liberale che effettivamente
è l'unico motivo per cui lo Stato deve assumersi anche con i soldi da fiscale generale questo onere
E la seconda cartucce invece quell'attuabile da subito e come al solito per adesso è stata monopolio dei radicali
Cioè a rispettare le regole vigenti che vengono calpestate
Lo abbiamo ricordato c'è un contratto di servizio vigente ci sono degli obblighi di servizio pubblico che ad esempio costringerebbero la RAI appare un'informazione completa anche su quei temi
Che vengono cancellati dal dibattito pur essendo temi popolari del vissuto dei singoli cittadini
E su questo radicali italiani da quest'estate ha portato avanti una campagna che si chiama informerà ai
E che ha come obiettivo proprio di denunciare la RAI all'Autorità per le comunicazioni in modo che venga ordinato alla RAI di fare dibattiti di fare confronti proprio su quei temi che vengono nascosti
Fino ad oggi sono stati duemila e passa agli italiani chi di loro iniziativa
C'è la novità è proprio questa non siamo sempre e solo i radicali appare di denunce ma abbiamo fornito agli italiani e gli strumenti per essere loro a denunciare andando appunto così io occhio Stato oggi nell'articolo sul libero inattesa
Di poter restituire con una matita referendaria il potere ai lettori ad esempio del giornale Libero ma farebbe per quanto perché altro giornale intanto basta un click che si può andare su www punto radicali punto it slash informerà
E si troveranno i moduli di denunce basterà fare un click per reclamare il proprio diritto ecco un modo oggi
Per e non rinviare a domani
E quello che si può già ottenere in attesa di una riforma della RAI che io credo eh uno dei punti centrali per restituire credibilità non solo alla politica italiana e le istituzioni ma all'intero Paese sì e grazie ad un'amarezza negli