La Legautonomie Calabria presenta il rapporto sulla sicurezza degli amministratori locali: intervista a Doris Lo Moro

Con Doris Lo Moro del Partito Democratico parliamo
Dico una report che la lega delle autonomie affatto dopo dieci anni sulla sicurezza degli amministratori Calabresi onorevole Lo Moro lei di questa lega Santanché Presidente
Spiega un passo ascoltatori di che cosa si tratta e come nasce il problema soprattutto in Calabria non sappiamo ci sono stati attentati
Beh la lega delle autonomie la conosciamo un po'tutti all'Associazione delle autonomie locali che presente sul territorio nazionale e che organizzate molto vedere Julie Italia a me a livello territoriale quindi esisteva lega delle autonomie Calabria che si occupa di questa rete di rapporti tra enti locali calabresi nello specifico
E mi sta vivendo un momento di particolari vitalità da quella mai da qualche anno perché e la lega anche per competenze interne e che può utilizzare e a partire da quella del suo segretario generale in realtà ah sì occupate di viadana condotto varie approvato Bari approfondimenti su tematiche di grande rilevanza da quelli del bilancio degli enti come dei comuni a tante altre tematiche tra queste
La tematica che più
Scottante se vogliamo e quella dello degli insegnamenti e consigli comunali per mafia e della sicurezza degli amministratori e dal due mila e due che viene condotta questi indagine ed è nata la propria indagini proprio d'indagine sulla sicurezza degli amministratori come faccia e come la faccia della stessa medaglia che è rappresentata può dello scioglimento a questo fenomeno e molto meridionale ma ora non più solo meridionale dello scioglimento dei consigli comunali per mafia perché in realtà di e dia che questo fenomeno sia dato intensificando po'
Stando numeri anche a due cifre e in Calabria e si è rilievi in India la lega accolto e che in tanti abbiamo colto ma intanto la lega ha raccolto in maniera strutturata in maniera facendo il PCI lavorandoci sopra
Anche il fatto che si andava delineando nel panorama calabrese in cui le intimidazioni sono all'ordine del giorno un telefono molto particolare che è quello degli attentati agli amministratori certamente di attendere di misteri oggi sì e ci sono in tutti Italia tante che avviso pubblico che è un'altra associazioni importante un altro tipo dirette tra enti locali che e anche questa nata da qualche anno anche in Comune che allora e di qui e Loreo sin ho fatto parte era tra i soggetti che hanno costituito avviso pubblico si è occupato di questo fenomeno a livello nazionale la lega delle autonomie Calabria se ne occupa in maniera
E specifica in maniera molto approfondita per la Calabria
Quest'anno ha festeggiato se si può parlare di un festeggiamento insomma ci sono anzi si è fatto il punto perché si transita il si è trattato di un decennale e infatti dal due mila e due che ci si occupa di questo argomento
La prima cosa che nasce che si che
Quindi evidenzia questo lavoro che tra l'altro è stato presentato in Calabria dagli autori e da chi oggi rappresenta la lega che il perché lì un consigliere regionale Maiolo ma anche dagli autori tra i quali poi riuscire dare Claudio Cavaliere che il Segretario generale della lega e che ha lavorato con me negli anni in cui ero amministratore il sindaco di Lamezia Terme Fabi svolgendo anche le funzioni di funzioni di amministratore quello che dal rapporto si rileva innanzi so che questa tendenza le intimidazioni notizia data accentuando non solo l'operazione di denuncia che è stata fatta non è bastata ovviamente da generaliste nome no ma guardando ai dieci anni anzi fenomeno bare
In via D.A. accentuando sì ora per brevità mi riferirei soltanto gli ultimi due anni e in particolare all'anno che si applica però concluso ecco i dati sono questi di
Dati che emergono molto sinteticamente emerge che ci sono stati centotre atti intimidatori contro amministratori calabresi c'è per dirla in numeri due episodi e la settimana
Che i Comuni coinvolti negli atti negli atti di atti intimidatori sono ben sessantotto sessantotto comuni su quattrocentonove che il settanta per cento di questi centotre atti intimidatori riguardano amministratori comunali credo un fenomeno che riguarda soprattutto i comuni che il dieci per cento di questi atti si è rivolto a strutture beni comunali incendi danneggiamenti a beni che comunque sono comunali che l'otto per cento riguarda amministratori regionali e sono andato dicevo che con Parmalat densa perché nel due mila e dieci gli attentati a con centosei apparentemente una flessione di Trento è alta nel cielo nelle due mila dieci ci sono stati e ci sono stati le elezioni amministrative e il picco di maggiore diciamo così la punta massima degli attinte di strada energia Giunta proprio nel periodo aprile-maggio due mila dieci quindi in concomitanza con le elezioni dico questo perché e la ville quindi atti divieto di sono molto intrecci latte legati alle vicende amministrative tant'è che sono spesso molto legati solo sono molto frequenti e molto legati anche alle cause di scioglimento dei consigli comunali per mafia nello stesso rapporto
Del due mila di cui stiamo parlando del resto si sottolinea che in intimi Calabria e sono stati sciolti nel due mila e undici ben cinque Comuni per infiltrazioni mafiose quando a livello nazionale nessuno scelte il SAP dissolti in tutto sei quindi Diana già parte sono in Calabria è stato anche sorto una azienda sanitaria è quella di Vibo che si unisce e che si aggiunge all'azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria e quindi diciamo che metà della sanità calabrese e sciolta per malati anche se quell'
Di reggio è un fatto pregresso oramai un fatto diciamo così storico a quello vi dico invece
E riguarda e all'attualità nel due mila dieci biocidi scioglimenti erano stati tre quindi c'è stato un incremento dal punto di vista dei numeri questo significa semplice a
è una cosa naturalmente non non tutti gli atti intimidatori hanno la stessa matrice non si può generalizzare lo stesso report è lo stesso lavoro della della lega delle autonomie dar conto di questa e di questa complessità ma
Questo però diciamo così e per una serie di ragioni che sono ben spiegate nel rapporto che sono intuibili anche il legame visite stretto con la connessione che c'è tra scioglimento delle idee e ragioni dello scioglimento e e atti intimidatori ma anche allo stesso tempo e le sì ogni e atti intimidatori è chiaro che sono legati questi atti intimidatori alla vita politica il che significa che in Calabria un amministratore e in un campo di guerra e giornalmente deve non solo amministrare ma difendere la posizione e quello che sta succedendo Verres sto e lo dico anche con l'orgoglio femminile a due arma a più di una donna e che amministra comuni calabresi quello che sta succedendo in queste ore acché Isola Capo Rizzuto a Carla girasole alle vi ricordo che il proprio in questi giorni l'ATO incendiato all'apporto nell'ingresso del comune di
Di Isola Capo Rizzuto e non è che un caso a mio parere che è stato incendiato all'indomani di atti amministrativi che riguardavano beni confiscate alla mafia e quello che è successo nei mesi scorsi Elisabetta Tripodi e che un'altra donna coraggiosa che guida il Comune di Rosarno è la quale sono anche dei sono state che è stata destinata e di minacce anche e da guida boss mafiosi e quant'altro e quello che succede a tutti gli amministratori che hanno i problemi edito gli amministratori italiani che hanno subito e ovviamente davanti e i tagli al patto di stabilità di da rispettare e che quindi molto spesso e c'era devono mettere tutte non ce la fanno neanche a salvare i bilanci comunali e ma che non lo so tempo lavorano su un altro fronte che quello di restituire credibilità all'istituzione di arginare la criminalità organizzata ho citato due donne che ne stanno porta apponevo digitare una terza donna che Anna Maria Cardamone Sindaco neo Sindaco di decolla Tura che si cercando appunto di ridare credibilità un Comune dove oramai tutto sembra Moon opzionale ecco in questa battaglia i libri di testo che si aggiunge sulle spalle di questi anni vittima di queste degli amministratori dell'ordine le complessivamente e questo lei il peso di doverci mettere una dose di coraggio e di eroismo ad andare avanti quando
E cioè
Non è la stessa cosa ma mi auguro governare un comune calabrese governare un Comune e diciamo così dove questi problemi non ci sono
E il gli appalti di tutto questo ci sono manifestazioni ci sono e momenti sì anche corali di denuncia che rimangono però sullo sfondo perché molto spesso sono e di non dico propaganda ma sono manifestazioni che lasciano il tempo che trovano mentre queste persone poi invece sono sole sul fronte appare questa battaglia
Quindi secondo secondo lei lo Stato
Dovrebbe essere più pressante eccome perché poi la Calabria come le stesse diceva
E rappresenta un po'una situazione particolare per cui non si può generalizzare non c'è tra l'altro ogni probabilmente ogni singola attentato è legato a
Situazioni e famiglie cose locali cosche locali
Sì e lo Stato e non so quanto sia consapevole io in queste ore sto riflettendo molto anche perché vorrei riassumere delle iniziative e improprio Sculli sulle cose di cui stiamo parlando io credo che ci sia molta disattenzione molto sottovalutazione intanto il fatto che la Calabria sia
Diciamo così la la regione più bersagliata dal sotto il profilo che qui stiamo in analizzando significa e e
Deve significare qualcosa ma non credo che
Ci sia mai tre in considerazione l'ipotesi di lavorare in maniera specifica su questo fenomeno e su questo mi sto interrogando perché anche la lega e con la quale ha interloquito glieli stiamo ipotizzando insieme la possibilità anche di e di varare è un qualcosa tipo la Commissione di ha chiesto un qualcosa da cui si possa partire perché per adesso ci siamo limitati alle interrogazioni davanti a un ministero che però e lavora su tanti fronti sicuramente ma che su questo fronte non ha dato segni di vitalità voglio aggiungere che la Calabria è tutto un campo di una un campo di battaglia Agli a guardia ho passato delle ore e il fare in famiglia come cultura o come tutti noi rubate anche alla politica in questi questo dei tra Natale e Capodanno e devo dire che un politico che torni ma che sta stabilmente quindi non con continuità più di una settimana in Calabria si sente veramente impotente perché gli attentati si susseguono con una frequenza che allarmante nella mia città si è arrivato a ad attenta e il diciamo così ad ad attentati che sono giornalieri ma in queste ore ci sono state attentati anche rispetterei ai quali bisogna dare delle risposte è un pochino non ci sono state mi non ci sarà nessuna risposta parlo per esempio dell'odio no autocompattatore bruciato ad una impresa sedia che ecologia oggi e è stato fatto scendere dall'autocompattatore un operaio Tosi perché tanto dopo e dato alle fiamme parlo di un'altra impresa della zona di cui l'India la quale hanno il pubblico tale fatto danni sempre convincenti di oltre cento mila euro parlo di progetto subito alla quale alle vigente ma anche lei dal portone della sede di progetto sotto che tra l'altro è fabbricato confiscato alla mafia è stata atteso io torno a bomba parlo della cooperativa e la del Consorzio guai nel che ha subito e mi ha e anche lì c'è stato una bomba che Addis tutto o comunque danneggiato locale che era destinato
Dar laboratorio per l'inserimento lavorativo di immigrati
Allora e lì ma io faccio solo degli esempi perché attentati primo va nominato alcuni si decide attentati l'arguto il sindaco di San Giovanni in Fiore e le imprese che sono state colpite sono in moltissime altre e quindi segnalo quelle che gli obiettivi solo dello di cioè che ho più avuto che conosco e quindi su qui posso spendermi segnalo il problema delle cooperative sociale perché inedito e il PERT che è l'IVA non si capisce neanche quali interessi vengono colpiti se il nonno nel
Volevi interesse dei dell'antistato alla collettività
Si chiede l'interesse dell'antistato non farli lavorare sulle mi reco egli a non far lavorare sull'integrazione degli immigrati perché gli immigrati servono per sfruttarle Rosarno come a Corigliano Calabro servono per un'altra cosa servono per di terreni in forza critica della mano avanza criminale ovviamente sto parlando non per criminalizzare gli immigrati ma per criminalizzare chi vorrebbe sfruttare quindi la situazione non è sotto controllo io Lelli penso che sia un campo di battaglia in cui senza ex io se mi di colpi in cui e di non c'è nessuno che si salva e penso che l'attenzione che non ci sia la giusta attenzione penso anche che ad aggravare la situazione addirittura ci siano queste continue di questi continui apparenti tentativi di e di portare avanti battaglie di legalità che sono steli di
E
Faccio un esempio sono stati c'è questa e questa adesso questo fenomeno delle targhe qui non entrava antimafia lattine e qui non entra la malattia quando la macchina dappertutto ecco delle non voglio minimizzare lo sforzo e che sta facendo che sta tentando di fare qualcuno ma quando ci sono per esempio ai quando si lavora sull'anzi da ma che te non si produce neanche una denuncia e bisogna chiedersi cosa non funziona e a chiedessero deve essere la politica devo essere la società ma deve essere in questo momento io penso innanzitutto lo Stato che in Calabria è assente