Da Maastricht a Nizza. Il ruolo dell'Italia nella formazione dell'Unione Europea - presentazione del libro di Marco Ragusa (Luiss University Press)

Cari amici allora intanto grazie di essere inutile di essere intervenuti
Io come da programma mi limiterò a
Brevissimo
Saluto introduttivo per lasciare doverosamente in conformità all'interesse che vi ha spinto essere qui
La maggior parte dello spazio del tempo a disposizione dell'autore per la presentazione del suo libro e dei Viscas interverrà
Discuterne nominai tende più interessanti
E più attuati come forse tutti sapete è una gran parte di voi sa io sono Presidente dalla Fondazione Rui generale di Roma da
Pochissimo tempo io ho ricevuto il testimone da Roberto Einaudi che mi dispiace stasera non si è qui ed è Resta praticamente la prima occasione di mia sortita pubblica nella nella veste di presidente della Fondazione
E quindi il giorno particolarmente lieto di celebrarla per
Grant peculiari motivi il primo e che
La costruzione dell'Europa
E Stato uno dei riferimenti
Fondamentali del pensiero e dell'azione politica di Luigi Einaudi quindi Benzi adatte si attaglia questo tema alla tradizione ecco culturale
Che questa nostra fondazione conserva riserva coltiva diffonde eccetera
Secondo motivo di peculiare interesse che il libero di Marco Ragusa nel ricordarci il contenuto fondamentale che l'Italia
E
Una classe politica qualificata e di prestigio ha dato alla costruzione europea mette giustamente ed ampiamente in risalto il contributo dato in questa direzione da Gianni De Michelis
Che ringrazio di essere qui con noi
E che da moltissimi anni mi onora della sua amicizia e io
Gli sono stato
Cerco di essergli ancora molto vicino con
Tutto l'affetto l'ammirazione la stima che Gianni De Michelis
Merita
Terzo motivo di peculiare forse il più rilevante più vistoso e l'attualità estrema
Del tema che questo questo libro tratta evoca sul quale si intrattiene la costruzione d'Europa che purtroppo negli ultimi tempi sembra a vere imboccato
Una fase terribilmente e drammaticamente negativa sembra essere in corso una sorta di di fase destruens dell'Europa che con tanta fatica
Chi ci ha preceduto ha cercato di costruire
Tanto che io mi permetto di
Pregare
L'autore e ivi scarsamente di
Intrattenersi
Per quanto più possono intrattenerci su questo tema visti i contributi che in passato l'Italia e la sua classe politica migliore hanno dato alla costruzione dell'Europa che cosa
Che cosa il nostro Paese e la sua classe politica e a quali condizioni possono fare per evitare che questa crisi dell'Euro
Per effetto della crisi dei debiti sovrani dei Paesi dell'eurozona
Ma questa crisi anche politica più generale della Unione europea
Arrivi alle ultime e più distruttive conseguenza se mi consentite a questi tre motivi rilevantissimi disinteresse di questo nostro incontro di questa sera
Consentitemi di aggiungere un quarto forse un po'un po'tanto intriso di
Di civetteria campanilistica mi permetto di ricordare a tutti noi
Che Marco Ragusa siciliana che il primo Presidente
Di questa fondazione
Fu quel tale
Gaetano Martino che a un svolto ruoli fondamentali ecco nella costruzione europea
Che ha legato il suo nome alla Conferenza Messina del cinquantacinque
La firma dei Trattati di Roma centrali che l'attuale presidente di questa fondazione
Assai meno prestigioso
E l'illustre di Gaetano Martino è siciliano anche lui e se mi onora e quindi
Io credo che tutto questo poi
Legato al fatto che la la Sicilia un
Antico legame con l'Europa che era già presente in termini forti in termini importantissimi et già i tempi dei Normanni l'esempio per tutti l'arcivescovo di Palermo
Si chiamava Walter od niente ed è effigiato nell'abside di Monreale
Nel nel mosaico
Poi se non ricordo male uno dei Normanni aveva sposato
La figlia di Riccardo Cuor di leone i legami fra la Sicilia e l'Europa
A dimostrazione che la nostra cultura è una cultura fortemente internazionale di Forte Marghera europea sono molteplici e quindi
Mi domando se anche con questa leva ecco non riusciamo ecco puntando su sull'open ISMEA le europeismo della sicilianità o della Sicilia tutine io
Amo usare questo termine perché mi ricorda
Più nulla la come dire la condizione culturale verranno strette mia come la legge di tubi deserta per essendo
Non possa dare un contributo alla ricostruzione dell'Europa se così ci si può esprimere
Ringrazio ancora tutti gli intervenuti mantengo la promessa di fermare qui cioè credo di avervi rubato
Minuti pochissimi
Ecco per dare avvio ai nostri lavori ringraziando di scarsa ringraziando l'autorizzazione
Moderatore o si e tutti gli intervenuti grazie grazie Presidente io mi atterrò appunto
Alla mia opera di moderatore soltanto vera sostanzialmente fondamentalmente perché
A non sono uno storico dell'integrazione europea vino sono storico di questo periodo storico quindi mi occupo mi occupo di altre cose quello che posso dire insomma per quel che nel che so di queste
Di queste cose tra l'altro dirigendo un master in rovina stati squilla devo qua alla fine marzo sono costretto qualcosa saperne perché insomma questo libro che si inserisce in un
In un filone importante di ricerche non sull'Europa ma sul rapporto fra l'Italia e l'Europa cioè è uno stile un libro che
Rovescia gli stereotipi
Gli stereotipi del fatto che gli italiani in Europa non hanno mai contato
Ci sono non sono mai riusciti a occuparsene che sono steroidi purtroppo in realtà non sono sono più diffusi di quanto di quanto non si pensi
Ricordo contro questi stereotipi e per questo dico che questo libro si inserisce in una un filone di studi importante
Un numero di una rivista di scienza politica e qualche a me fa curo giusto per citare tra l'altro due amici e uno un collega della LUISS scuro Sergio Fabbrini
Sul contributo che gli italiani avevano dato alle politiche europee al
Policy making quindi non la lettera alle trattative internazionali ma
Proprio invece
E e insomma sul fatto che in realtà lì c'era un contributo importante degli italiani e che andava come dire e estratto il mostrato
E penso sempre punto per citare libro di un altro mio in questo caso non mio collega della LUISS ma di uno storico col quale ho il piacere di collaborare spesso Antonio Marzoli
Che ha pubblicato di recente un bel libro che si chiama la Cenerentola ad Europa ma in realtà il quale libero cerca esattamente di
Invertire lo stereo cioè usa lo stereotipo ma realtà per dimostrare il fatto che l'Italia al di là di delle retorica positive e negative degli stereotipi negativi e positivi
In realtà ha partecipato a un processo di costruzione europea che va anche suo visto storicamente irrealisticamente
E non quindi partendo da dei presupposti teorici e astratti ma vedendo invece vedendolo come un processo di trattativa internazionale serio cioè una cosa che ha a che fare con
La grande idea d'Europa ma anche con la Realpolitik e con gli interessi nazionali
Detto questo insomma io veramente non voglio prendere più tempo allora appunto giusto per dare un una una nota organizzativa diamo la parola
All'otto ore per presentare rapidamente appunto il contenuto del volume e poi abbiamo qui con noi Gianni De Michelis Presidente De Michelis che naturalmente non solo un ex ministro degli affari esteri ma è uno dei protagonisti
Di questa
Ricostruzione fra l'altro in un
Gustoso quadro di trattative internazionale nel quale ha invertito
Però come dire ha contrastato la nota battuta di Andreotti sul fatto che la Germania è così bella spettacolare che bene continua ad averne due
Corner collega e amico Ugo Villani al professore diritto internazionale della LUISS mio collega quindi alla LUISS con Michele Comelli che è responsabile di ricerca e la roba dell'Istituto Affari internazionali
E con Valeria Biagiotti che vice capo un'unità di analisi e programmazione al Ministero di affari esteri quindi ciascuno nel proprio ruolo insomma De Michelis come
Il testimone ma anche come testimone che ha continuato a riflettere su queste su questi aspetti ben molto dopo ovviamente anche dopo la sua presenza al Ministro degli affari esteri la parte diciamo più strettamente giuridica per Ugo villani
Proiezioni più recenti per quel che riguarda Michele come anche la parte invece del contributo diplomatico
Per quel che riguarda Valeria Biagiotti allora Marco Ragusa grazie professore Orsina buonasera a tutti innanzitutto e per me un motivo di grande orgoglio presentare
Il mio libro da Maastricht a Nizza e ruolo dell'Italia nella formazione dell'Unione europea qui nella sede della la Fondazione Einaudi
E per questo ringrazio il presidente Lupo il vice Presidente carenza che oggi non è qui con noi la dottoressa Cusumano e tutto lo staff della
Nella fondazione e sono lieto inoltre di di svolgere questa presentazione in compagnia
Di ai relatori autorevoli come il presidente l'onorevole De Michelis il dottor Comelli il professore villani è il consigliere dei giochi che ringrazio tutti personalmente per la loro
Presenza prima di di cominciare mi preme ricordare con insieme a tutti voi con immutato affetto
La persona che ha contribuito di più alla redazione di questo libro con
La sua straordinaria esperienza con le sue i suoi ricordi
Le sue informazioni questa persona e l'ambasciatore Silvio Fagiolo che come sapete scomparso qualche mese qualche mese fa
In realtà il libro da Maastricht a Nizza si può intendere in un certo qual modo come uno maggio anche come una maggior alla sua
Brillante la sua straordinaria carriera europea prima come consigliere tra l'altro del Ministro De Michelis nel periodo di di Maastricht poi come
Membro incaricato dal Governo italiano nel gruppo di riflessione in vista della Conferenza intergovernativa di Amsterdam come consigliere di altri ministri Aniene Lentini infine come capo della delegazione italiana nel negoziato del del Trattato di Nizza
Quindi diciamo dieci anni di storia dell'Italia in Europa
Che più o meno dieci anni dalla fine degli anni Ottanta al due mila è uno che ho ricostruito ripercorrendo tre fasi che poi sono corrispondenti ai negoziati di Maastricht Amsterdam
E e Nizza dalle debbo dire che dagli dagli studi dalle dalle ricerche che ho svolto sullo su questo tema sul tema dell'Italia in
Nell'Unione europea ho tratto almeno due e significativi insegnamenti
Il primo e il ruolo dei singoli protagonisti
Il secondo e il ruolo dell'Italia come come attore statale e in realtà questi due questi due temi questi due insegnamenti si intrecciano in un certo qual modo tra di loro
E poi il costituiscono la guida del per il contenuto del del libro
Il primo quindi il ruolo dei singoli i dei singoli protagonisti e bene per il ruolo di singole dei singoli protagonisti intendo il ruolo del della classe politica quindi il ruolo del personale politico e anche e diplomatico
Il ruolo delle persone che stanno dentro dentro i Governi
In realtà l'europeismo delle no della classe politica italiana e dal secondo dopoguerra la la stella polare della nostra politica estera forse
Il maggiore contributo le relazioni internazionali dal tempo delle repubbliche dell'Italia del del Rinascimento
Un contributo quello italiano alla nascita e alla formazione dell'Unione europea che e fatto di idee e di azioni le prime sono quelle di Einaudi
Di Spinelli di Rossi che e che altri pensatori eminenti pensatori che hanno plasmato le seconde e cioè le azioni le scelte di di figure politiche appartenenti a
Generazioni differenti da De Gasperi ad Andreotti e da Craxi a De Michelis
Ciampi Amato eccetera
L'attiva partecipazione delle dell'Italia nel processo di integrazione europea si deve alla alla
Di alla alla scelta di personalità come De Gasperi di nuovo Einaudi
E Sforza fermamente convinti che solo attraverso la partecipazione dell'Italia a
Mo'a scelte importanti iniziative importanti
Contestati con strutture democratiche e tradizioni che so olive delle del nostro avremmo potuto irrobustire il nostro sistema politico ed economico che forse in parte a ridurre i divari storici che
La guerra bene persa tra l'altro a aveva ulteriormente e contribuito ad allargare ma per ritornare agli anni in questione quindi agli anni che approfondisco in questo in questo libro
Sicuramente bisogna citare e in gli straordinari contributi dei ministri Carli e De Michelis e nel periodo di Maastricht in particolare gli input dati
Dal Ministro De Michelis nel nel corso di tutto il negoziato di
E di Maastricht quelli seppure in misura minore di
Di Dini nel corso nel corso del negoziato di di Amsterdam infine il
Il ruolo
Importante giocato Damato nell'ultima parte di inizia nel e nel compromesso finale ma è senza dubbio o quello di Maastricht il periodo più importante per PRI il nostro Paese non solo
Nell'arena dell'Unione europea ma in tutto il contesto o internazionale
Per esempio il periodo in cui l'Italia riesce ad essere un interlocutore diciamo di di medio raggio con gli Stati un con gli Stati Uniti e il periodo in cui l'Italia in Europa riesce a svolgere un un duplice ruolo
Da un lato quello di
Favorire l'ingresso di un nuovo Stato che e era la Germania dell'est e perché così è stato
E cercando di e coinvolgerlo all'interno del più generale di sviluppo di integrazione europea quindi diciamo una felice sinergia
E dall'altro lato l'Italia riesce a svolgere anche una sorta di upgrade della sua agenda politica nell'agenda politica a europea
è vero che il periodo di Maastricht e segnato da condizioni esterne particolarmente favorevoli ma è vero anche che l'Italia ha avuto una classe politica che
è riuscita a sfruttare una finestra di opportunità che si era aperta
E che senza quei contributi che sono stati presentati forse si sarebbe chiusa senza ottenere i risultati che può in realtà ha avuto
E per quanto riguarda Maastricht Maastricht in particolare
Voglio ricordare il ruolo giocato dall'Italia in particolare nel semestre di presidenza e quindi nell'ultima parte del mille novecentonovanta quando l'Italia con
Grande sforzo riuscì
E a ad avviare due conferenze da cooperativa parallele quella sull'unione politica e quella sull'Unione economica e monetaria
Tra l'altro portando dentro o dei contributi molto importanti penso per esempio a rapporto carne anche se è precedente alla Conferenza intergovernativa sull'Unione economiche monetarie che però al Consiglio europeo di Roma uno quindi dell'ottobre del novanta segno
La sconfitta campale della della Thatcher ma altri documenti che poi furono presentati anche nel corso di tutto il negoziato rimaste come quello
Sulla sicurezza e la difesa
Che fu elaborato dei ministri De Michelis hard che ebbe come in merito quello di avvicinare in una fase che poi fu prestato nell'ultima fase del nel nel nell'ultima parte del negoziato
Di avvicinare in un certo qual modo la la posizione del Regno Unito e dei più in generale dei Paesi fino nato a a quell'alle posizioni più europeista e come quelle di in Francia
E e Germania ma anche altri contributi per terre per citare anche gli altri due negoziate quindi Amsterdam e Nizza contributi che alcuni non hanno
Avuto insomma raggiunto una quota di successo come per esempio la proposta sull'abolizione della pena di morte altri contributi altrettanto importanti che sono parzialmente poi saranno assorbiti dal compromesso finale come per esempio
La un documento sulla politica estera di sicurezza comune presentato sempre leggo Siato di Maastricht o ladini sul set sulla sui diritti e cittadinanza eccetera altri contributi invece ritenuti quasi come
Fondamentali per il successo del negoziato se
E se così si può parlare almeno per quanto riguarda Nizza e che si tratta del documento italotedesco sulle cooperazioni rafforzate che da diciamo seguito a tutto una cooperazione credo Paesi che si era avuta sin dall'inizio del del negoziato di d'inizio
Diciamo questo il primo punto per quanto riguarda il contributo di singoli protagonisti poi come vi dicevo
Ho individuato una secondo insegnamento che proprio l'uno dell'Italia come attore e statale bene sicuramente oggi che con questo mi riallaccio anca alle all'invito che il presidente Lupo rivolgeva nella sua
Introduzione e l'Europa vive un momento particolare momento storico che chiede e del delle delle scelte vengano fatte delle scelte importanti e sicuramente qualcuna di queste scelte riguarda anche è l'Italia
Riguarda la sua dimensione che riguarda quindi anche il suo il suo ruolo e l'Italia può oggi a mio o a mio avviso svolgeremo un ruolo un ruolo importante è
Rievocare
Riprendere il ruolo giocato dall'Italia nel corso del processo integrazione europea in particolare focalizzarsi sul periodo di maggiore successo e cioè il periodo
I mastri tutte a mio modo di vedere può costituire un esercizio straordinario non solo dal punto di vista storico ma anche psicologico
Quindi se è vero che e l'unificazione dell'Europa nasce dalla dalla riconciliazione tra la Francia e la Germania l'Italia a sempre svolto un ruolo importante fungendo molto spesso da
Anello di di congiunzione tra frange ma quindi tra la coppia franco tedesca e e i Paesi e e i paesi e medio-piccoli bella
Nella comunità questo perché ha sostenuto un loro benissimo sempre
è molto forte
Dovuto alla mancanza di un come nel caso Agemar rapporto privilegiato con la Francia e
Non è stato mai contaminato da tentazioni autonome del nostro Paese nell'arena nell'arena internazionale quindi queste diciamo sono i due punti che ho
Se vogliamo oggi e ci possono aiutare a leggere in maniera molto rapida quello che è la ricostruzione che ho
Svolto in questo libro ma questi due punti aprono a una riflessione o una questione che e secondo me oggi è la seguente
Quali sono state le variabili che
Nel processo di integrazione europea
Hanno o in particolare nel periodo di Maastricht hanno messo l'Italia nelle condizioni di svolgere un ruolo importante e in alcuni casi determinante nel processo per il negoziato europeo
E io credo che negli ultimi anni il il ruolo dell'Italia sia sia ha declinato quindi vitale abbia avuto influenza a o c'è chi va a mente calante quindi
E che spero che questo libro la presentazione di oggi poiché le ricerche che verranno
E ci possano o aiutare o comunque aiutare a riflettere
Sul fatto se queste variabili se quelle variabili possono essere in un certo modo ristrutturate restaurate nel nostro sistema politico per far svolgere nuovamente a l'Italia un ruolo e importante nel processo di integrazione europea nel quindi nell'Unione al contesto dell'Unione Europea Unione europea che oggi come detto vive un momento difficile deve ridefinire deve rinegoziare la sua
La sua a condizione lo farà inevitabilmente CUP e credo con un accordo intergovernativo ma a mio avviso è sempre meglio che distruggerla grazie
Grazie all'autore ma da storico dalla storiografia in questi casi è lì il problema principale io sono molto
Diciamo condivido molto con la prospettiva di
Di chi dice andiamo a vedere quello che abbiamo fatto di bene nel passato e cerchiamo di ispirarci alle cose che abbiamo fatto bene
Prima di far questo bisognerebbe che Siria stress ero gli anni Ottanta da una certa damnatio memoriae Liliana colpiti e non poco
Alcuni miei colleghi stanno cominciando a fare questo tipo di operazione ma a molti molti altri miei colleghi a questo tipo di operazione resistono non poco
Perché naturalmente insomma ci sarebbe da fare un lungo discorso sulla politica culturale in questo Paese sui rapporti fra culture politica tra storiografia politica eccetera eccetera
Però non c'è dubbio che
Appunto questa damnatio ma negli anni Ottanta oltre a essere ingiustificata in sede in astratto non nessun nessun decennio si condannare
In quello in particolare non si vede San decenni in cui a cui sono particolar mente affezionato non sa perché c'avevo quindici sedici diciassette anni fatto cominciato l'università e attuate cose belle
Quello in particolare non si vede perché e poi insomma quell'operazione sempre quella di uno finisce per buttare
Il bambino con l'acqua sporca in ogni decennio cessione acqua sporca ma in ogni decennio c'è anche un bambino e qui stiamo parlando di mamme importante c'è un Paese che pensava che contava che faceva politica seriamente
Anche grazie al ministro De Michelis al quale cedo la parola grazie allora un lato come diceva Mario Lupo all'inizio
Il vivono e di un'attualità sconcertante
Vociante perché l'Italia è oggi digitali l'Europa ed ero di fronte a dei passaggi
Le cui origini arriva ma partono lì esattamente da dove libero De Marco Ragusa prende le mosse cioè da Maastricht
E naturalmente da questo punto di vista io credo che la prima cosa che occorra capire per riuscire ad orientarsi
Vera e propria negoziato che sta svolgendo si in queste ore addirittura
Si chiuderà addirittura tra tra pochi giorni diciamo così capire esattamente come si è arrivati fin qui
Capire le cose le ragioni per cui sono state fatte certe scelte le ragioni per cui sono stati fatti certi errori nel corso di questi vent'anni e così via e naturalmente da questo punto di vista
In Italia
Questo è reso particolarmente difficile dal fatto
Che per ragioni ovviamente facilmente comprensibile negate Mani pulite quello che è successo alle vicende del novantatré novantaquattro novantacinque e così via
C'è una sorta di damnatio memoriae complessiva
Compreso
Dei primi anni Novanta ecco comprese proprio delle vicende che riguardano l'avvio di questa storia
E naturalmente da questo punto di vista mentre
Ovviamente avendo avendolo vissuto nel corso di questi anni ho cercato di seguire la
Memorialistica gli studi prodotti in varie parti del mondo su questo periodo
Gli studi esistono in tutte le parti del mondo in Francia Inghilterra in Germania in negli Stati Uniti in Russia e così via non esistono in Italia
Esistono solo per gli studi svolti quasi sempre a dimostrare l'incontrario ma
Questo di Marco Ragusa ed inizio
Di quello che mi auguro
Comunque sia una qui c'è una specie di svolta del Ritz cercare di capire le ragioni per le quali è lei le le modalità concrete con cui si svolsero gli avvenimenti in quei tre anni straordinari che vanno tra il la caduta del muro di Berlino quindi la fine del mille novecentottantanove e la la la caduta
Lo scioglimento dell'Unione Sovietica e quindi la fine novantuno e poi
Primi anni i primi mesi del mille novecentonovantadue quando appunto mastri fu firmato perché naturalmente
Questo come si può dire particolarmente importante oggi proprio per le
Per le ragioni per le quali siamo immersi nella crisi particolarmente in Europa così acuta perché naturalmente qualcuno potrebbe pensare che è stato sbagliato tutto
Qualcuno potrebbe pensare che l'euro è stata una follia eccetera eccetera
Naturalmente avendo vissuto quelle poi io so che non è stato così so che come si può dire quella volta
Non solo per merito dell'Italia a Roma per merito come complessivamente in Europa l'Europa fu la parte del mondo che riuscì a reagire meglio e più tempestivamente a quello che
C'aveva preso di sorpresa tutti quanti cioè la fine degli equilibri nelle precedenti
E naturalmente a
Maastricht è stato il prodotto
Al tempo stesso della della fase finale dell'integrazione europea
Che corrispondeva alla fase storica precedente quindi alla guerra fredda e all'avvio di una nuova fase che in qualche maniera non mastica e prefigurata è prevista
E lei sia pure con me commettemmo tra virgolette l'errore
Di non riuscire a trasmettere questo messaggio perché naturalmente negoziata venne così rapidamente avvenne nel contesto di un mondo che ci cambiava così rapidamente sotto gli occhi non dimentichiamoci che
Seymour Galileo sbaglia da un lato
Nel mentre ne potevamo mastri c'era il la guerra del Golfo dall'altro somma per per per me è mille e mille altre cose che avvenivano contestualmente
E naturalmente noi pensammo di cercare di in qualche maniera di
Creare le condizioni per una governance a partire dall'Europa
Del mondo che sapevamo che sarebbe cambiato non sapevamo ancora come quando con quale intensità sarebbe cambiato ma sapevamo che sarebbe cambiato quindi che sapevamo che bisognava fare i conti con una configurazione del mondo diversa
E in qualche maniera come si può dire i mastri stanno scritte le direzioni di marcia le faccio due esempi solo per quello voglio portare via tempo alla discussione perché il sito vorrei che parlassimo del futuro
E quello che ci attende ma per esempio
Maastricht è fatta su tre pilastri
Tre pilastri vogliono dire una cosa ben precisa un pilastro quello federalista comunitari un altro pilastro con intergovernativo il terzo pilastro non fu chiamato ma
Chi si ricorda
Ora si gli ho fatto era uno dei temi in maggiori collaboratori di quell'epoca
Se ricorda le discussioni che facemmo
Egli offre ci fu un documento che venne prodotto che fu pubblicato
Una un cosiddetto non beni per
Che Italia produsse credo nello nell'ottobre nel novembre del nord del novanta
Proprio alla vigilia di Roma due per cercare di fissare limiti le caratteristiche della parte che non era ancora scritta del Trattato cioè quella riguardante l'unione politica belli dicemmo che bisognava passare
Cosa che non era un'idea solo italiana era un'idea soprattutto limiterà anche su quello si batte
Dalla modello della Federazione al modello della Confederazione e questo rimane più che mai valido perché oggi il disgraziatamente siamo costretti come tu hai detto poco fa a sperare in un accordo intergovernativo prima che crolli tutto quanto quindi
Non non abbiamo capito
Qualcuno in Italia continua a non capire ancora adesso
Che il modello della Federazione della Delver della Federazione andava bene nel contesto della guerra fredda non andava più bene nel contesto nel contesto nuovo della della configurazione del mondo che cambiava
E la seconda cosa è che
Commesse qui viene scritto
Ricordando una cosa che di cui tutti si sono dimenticati Amsterdam e il figlio del Trattato CEE nel Trattato
Si scrive che nel mille novecentonovantasei si dovrebbe essere una seconda Conferenza intergovernativa che a noi sappiamo già
Che bisognava procedere
E bisogna procedere rapidamente in una direzione ben precisa per cui per evitare il rischio di dovere perdere qualche anno scriviamo nel Trattato che nel mille novecentonovantasei si sarebbe dovuta essere la conferenza che poi viene chiamata diamo stasera
Ecco
Quindi e naturalmente e la terza cosa era chiarissimo a quelli di noi ripeto l'unico errore fu quello che non riuscimmo a trasmettere
Ha un'opinione pubblica neanche un'élite dell'opinione pubblica europea il come si può dire le consapevolezze che avevamo acquisito attraverso il negoziato corpore vili diciamo così
Era quella che di Benigni e non mai venire dovevano andare di pari passo
Disgraziatamente questa è la regola che è stata
Come si può dire dimenticata di più stabilimenti e avere più le responsabilità sono molte sono invito quasi tutte le classi dirigenti che hanno seguito cala seguita quelle che hanno fatto Maastricht
Chirac ha una responsabilità enorme perché
Giro si ferma a Nizza però bisognerebbe aggiungersi
Trattato costituzionale Rutelli il vero il vero Fracasso all'Europa viene comprava il tra il trattato costituzionale mi dispiace che il mio amico Giuliano Amato abbia legato
A quella che è la pagina più nera perché hanno contribuito come si può dire accenna a cercare di fregare l'opinione pubblica creando le condizioni per cui poi l'opinione pubblica
Soprattutto all'opinione pubblica come Paesi estremamente europeisti come i francesi ed olandesi
Boccia astro la cosa e quindi poi quando abbiamo recuperato
Con Lisbona e nel dicembre del due mila nove nel frattempo il il il dei beni e l'uguaglianza erano sconnessi da bellezza di cinque anni
Perché Prodi non ebbe il coraggio di bloccare come si sarebbe dovuto fare dall'allargamento e naturalmente e la ragione
Per la quale siamo in questi guai
E non è figlio di Maastricht ma perché è chiaro avevamo chiarissima che la moneta unica non poteva rimanere in piedi senza un governo politico comune quindi era
Chiarissimo e tra l'altro si era già cominciato a farsi luce anche negli anni successivi l'idea di una architettura costituzionale e istituzionale più flessibile
Come d'altronde era già avvenuto conoscendo era già avvenuto con l'Euro era già avvenuto con la Coreco questi avere cooperazioni rafforzate e così via e naturalmente da questo punto di vista
Sono stati gli errori commessi successivamente
E gli errori commessi successivamente da tutti ma soprattutto dall'Italia perché l'Italia nel mille novecentonovantasette quando entra nell'Euro
Accettare una cosa senza raccontarlo come si può dire nemmeno al Parlamento accetta una cosa che
è la ragione per la quale adesso siamo in un mare di guai cioè accetta di rimettere in discussione lì il principale il risultato che cambia aveva ottenuto cioè quello di non
Mettere tra i tra i problemi diciamo così che sarebbero sorti dopo la nascita dell'euro quello dello stock di debito
Invece
Prodi e Ciampi accettano nel mille novecentonovantasette di entrare nell'euro di accertare la una una norma che riguarda lo stock di debito quando invece
Chiarissimamente
No non soltanto il mare Ciampi che aveva partecipato nella delegazione
Del negoziato della
Sul sull'uscio monetaria sapeva benissimo che lì si era detto con chiarezza
Che il problema perché perché fu introdotto il
Il perché questo va a parlare va ripetuto ricordato perché fu introdotto il parametro del sessanta per cento perché
Se non serve la numero magico
E non c'era nessuna ragione di introdurre quelle quella con la verifica dello stock di debito perché il giorno che fosse entrato
Vigore l'euro lo stock di debito sarebbe stato quello comune a quel alle a quei Paesi che avessero avuto l'euro la ragione fu perché i tedeschi ci dissero
Ma siccome la media in quel momento la media del debito europeo era il cinquantasei o cinquantasette per cento se noi non poniamo un limite
Inevitabilmente nel corso degli anni che ci separano che separa dal mille novecentonovantuno dal dal mille novecentonovantanove quegli otto anni zero
Qualcuno di voi potrebbe mettersi a spendere a spandere e così via con la tesi che poi dopo
Come si può dire lo stoffe ed è per questa ragione noi accettammo il sessanta per cento che essa che per per questa ragione ovviamente ci avrebbe escluso perché noi che allora eravamo al centro ACEA al cento per cento
E per questa ragione ottenemmo il fatto che il
Bella la la norma il criterio fosse scritto con la la la tendenza nel
Perché ovviamente
Da questo punto di vista fin da allora era chiaro
Che non avrebbero potuto chiederci poi di rientrare nel sessanta per cento una volta entrata messo in vigore l'euro la realtà vera che quando l'Euro vende venne introdotto
Il l'Italia non era in condizioni in quel momento per ragioni politiche interne di fare la cosa principale doveva fare cioè la riforma delle pensioni
E la riforma delle pensioni era quella che avrebbe scritto poteva squilibrata e di più il contributo italiano e voglia quindi noi avremmo dovuto fare il la riforma delle pensioni non essendo in grado di farla avremmo voluto rimanere fuori dall'euro ora che tra l'altro chi si ricorda
Sagge prodiana all'inizio aveva pensato perché Prodi fino a valenza
Aveva pensato di mantenere la lira fuori dall'euro di entrate in un secondo in un secondo momento invece poi segue i tedeschi avevano interesse di averci nell'Euro ci chiese sono due condizioni questa condizione
Che oggi di tornare in vigore perché questo è il punto più delicato del negoziato sia pure intergovernativo delle prossime nelle prossime ore e la seconda cosa che si ci imposero di fatto
Ci chiese o di ottenere un di entrare nel nell'euro con un tasso di cambio
Che voleva dire il venti per cento in più e quindi come mettere una una palla di piombo all'ala al piede del dell'economia italiana che che è la ragione principale nel perché siamo cresciuti in tutti gli esami successivi delle nel mondo
Quindi
Voglio dire la ricostruzione di questo percorso è essenziale al fine di capire cosa possiamo e dobbiamo fare
Punto
Le due secondi su questo
Allora lì ci sono qui dentro nella lettura di come noi negoziamo mastri ci sono degli insegnamenti che mi pare non sono stati ancora capiti fino in fondo da chi governa oggi l'Italia
Il primo il primo insediamento è che in queste condizioni qui
Tu devi come si può dire sbaglia era sparigliare cessa tu non puoi semplicemente a pensare di presentare atti con letture tra virgolette buone ragioni i tuoi problemi specifici
Perché
Se non riesci se non riesce a sparigliare cioè se non riesce a
In qualche modo
Usare come si può dire i punti di vantaggio i punti di forza che ti si offrono sempre in ogni negoziato perché qui ripeto questo negoziato politico ogni negoziato ci sono dei punti di forza
Tutore estivo sapevi individuare
Mi pare che fino ad oggi
Nella parlavamo prima della della dello schiaffo interfaccia preso dall'Italia dopo l'intervista di Montecity innanzi al Times
Con la risposta tedesca di queste ore la reazione che ha provocato su tutti legittimamente su tutta la stampa italiana però la relazione vuol dire che questo viene viene viene risolto
Il problema è che noi non avremmo dovuto al fine di ottenere il risultato di ottenere condizioni o formulazioni più
Corrispondenti al nostro specifico interesse noi dobbiamo come si può dire aprire degli altri fondi
Faccio due esempi solo
Allora sulla questione del di Benigni eventuali eventi
Noi dovremmo sostenere la tesi che oggi si commette l'errore opposto a quello che è stato fatto cinque anni fa
Quella volta è stato fatto l'UA evening senza fare il di beni in questa volta si parla solo del ditemi senza parlare del Guarini noi dobbiamo porre il problema del wine ovverossia dell'altra prospettiva euromediterraneo mettiamo spoglio
Decida decida chi governa su su come porre questo problema ma non porre contestualmente al negoziato che è in corso
Tra l'altro sapendo che a prescindere da quello che succederà del vertice del trentuno gennaio del trenta gennaio quando quando devono fare il questo è un negoziato che continuerà
E non porre da parte dell'Italia
Il problema della prospettiva del della della della gente della fu prospettiva geopolitica del futuro dell'Europa vuol dire semplicemente accettare di fatto quello che sappiamo essere il vero rischio poi sta scritto
L'ormai sui giornali
La zona a nord est dell'Europa
Lei euro lei euro del forte con separato dall'euromediterraneo lega tra più lento Baltico come lo chiamo io insomma queste cose qua
E questo avviene di fatto
Di rischia di avvenire di fatto se noi non poniamo con forza l'altra cosa lista proprio
Scritto perbene nel è libero di Marco Ragusa la scelta che noi facemmo negoziale nel corso delle trattative rimasti di scegliere un rapporto con l'Inghilterra
Allora ente lì era esattamente la stessa situazione di oggi a Roma uno nell'ottobre del mille alla fine dell'ottobre del mille novecentonovanta
Undici a uno le la Thatcher rimane isolata e naturalmente tutti a dire
Dopodiché succede invece che alla fine
Di Maastricht la l'Inghilterra rientra sia pure con l'opting out sulla euro eccetera eccetera rientra e naturalmente rientra anche perché l'Italia che aveva interesse
Però per ottenere come sicure per non rimanere schiacciata
Di nuovo sotto la
La la colloco la coppia franco tedesca aveva lo il facemmo
E non è che non venne fuori solo perché poi nel
Nel libro si dice giustamente noi negoziamo nell'aprile del mille novecentonovantuno
In un'occasione straordinaria perché era ministro Farda inglese doveva andare Aimi Arabia Saudita subito dopo la guerra della fine della guerra del Golfo
Si fermò per due ore a Ciampino non andando nemmeno in a Roma facemmo una riunione in un ristorante di Ciampino nel nel lunedì di Pasquetta
Tra l'altro chiusi in una stanza con tutti quanti quelli che mandavano protetta attorno
E negoziando un documento
Che poi fu la base del Trattato sul punto più delicato dell'unione politica che era quello della politica militare della
Rapporto nato UEO eccetera eccetera questo sarebbe un un esempio da seguire oggi
Io non voglio dire chiunque dipendono venne da me però sulla questione della Tobin tax noi potremmo tranquillamente prendere una posizione diversa e opposta a quella di Sarkozy
Tra l'altro su quello come è noto la Germania posizioni di divergenti la stima stessa Merkel all'inizio era contraria quindi su questo potere e naturalmente
L'altra cosa e l'ultimo esempio che faccio
Per capire come si dovrebbe operare quello che io chiamo lo sparigliare del modo l'unico modo in cui si può condurre il negoziato perché altrimenti
Il negoziato viene inviti irrimediabilmente perso è la questione di avere chiaro gli interessi in gioco dei soggetti
Allora nel caso della Germania l'ho detto più volte ho scritto ho scritto per primo quello che è era chiarissimo allora cioè che noi scambiamo il Marco verso la riunificazione tedesca
Ma noi facemmo uno scambio maggiore che si può cominciare a dire a oggi
Con il non aveva interesse solo a unificare il suo Paese ovviamente per per ovvie ragioni ma avere interesse a fare le elezioni nell'ottobre del mille novecentonovanta quindi
Unificando invertendo la Germania per vincere le elezioni perché non sapeva che le P.O. serie faceva nella Germania occidentale le avrebbe perse
E se ne faceva nella Germania orientale Colo Colo Colo demanio unificata avrebbe avuto delle chance di vincere come poi come previdenza e il povero Lafontaine
Ancora adesso mi dice ogni volta che mi vede dice ma tu
Per mi hai rovinato perché se se se noi votavamo se bloccavamo l'unificazione tedesca e gli dissi insomma
Ecco all'orario minimo in questo caro qua sarà così sarà così
è esattamente nella posizione di col
Sarkozy ha fatto una serie di cose e sta facendo una serie di cose non nell'interesse della Francia non meno che mai nell'interesse dell'Europa accetta è una sede in posizioni tedesco di posizione tedesca per la semplice ragione che pensa che questo lo aiuti del contrasto elettorale con l'Under riducendo gli spazi di manovra e dall'altra e da questo punto di vista noi potremo tranquillamente giocare in casa
Ecco
Il il punto è che
Noi dobbiamo avere chiaro
Che con quello che avverrà nel corso delle prossime settimane
Noi non può non giochiamo solo il futuro dell'Italia e non giochiamo solo il futuro dell'Unione europea
Giochiamo il futuro del mondo perché se per caso ci scappa di mano la situazione e ripeto il ruolo dell'Italia è molto maggiore molto più
Come si può dire importante per ragioni oggettive di storie di geografia
Di quelli che
Come si vuole che si può pensare da questo punto di vista
Ecco
Naturalmente
Questo dovrebbe essere presente
Al Parlamento che voterà la settimana prossima un documento
Non mi pare a leggere i giornali
Questo vi sia la consapevolezza piena naturalmente dobbiamo avere chiaro che ci giochiamo veramente il futuro non tanto nostro di quelli della mia generazione nemmeno di quelli
Della generazione dopo o due generazioni dopo la mia ma soprattutto delle giovani generazioni italiane ed europee
Grazie Gianni De Michelis e mi pare insomma lì entro da questo intervento idrica dei escono due cose insomma la prima è che
Nella politica c'è un ineludibile dimensione tecnica nel senso che
Non è essere filo pro contro europei si entra nell'euro non si entrerà dipende da come si entra da i trattati da come funzionano dalle condizioni eccetera
E
Meno attuale diciamo meno di modo oggi che apolitica c'è una ineludibile dimensione politica senza delle quali non si esce e non si va da nessuna parte cioè se non si ha una visione politica delle cose che uno può avere poi tutta quanta la voglia di come dire
La neutralizzazione della politica porta con sé un prezzo serio e grave che poi si finisce per pagare
Con l'autore con i testimoni sono stato liberale anche in omaggio lo spirito dalla Fondazione però pregherei chi interviene successivamente di rispettare
Maggiormente i tempi a cominciare dall'amico Ugo al quale che posso anche sprovvisto che siamo colleghi anche insomma totalizzare un po'Enzo prego un veloce ecco anch'io vorrei partire dalle impressioni suscitate dalla lettura
Di questo testo
Del quale avevo visto in un certo senso già la fase
Come dire in embrionale
Di gestazione nella tesi di laurea anch'io ricordo con affetto e ammirazione persone fagiolo glielo correlatore quali l'impressioni delle molte che suscita
La lettura di questo testo
Beh la prima che lei e
Quasi scontata l'Europa
Si è sempre reca sull'asse franco-tedesco e quel sin dalla dichiarazione Schumacher cinquanta però e qui il lo diceva giustamente già Giovanni Orsini nell'introduzione
Questo libro spaccare il lo stereotipo di una l'Europa di un'Italia quasi sempre subalterni imposizione secondaria
è
Con realismo e senza retorica prima indica per così dire un uomo
Determinante in certi momenti dei risultati anche nei contenuti qualificante pur la giovedì completamento quegli spazi disponibile
E mette in luce anzitutto ecco due ragioni che hanno portato ad un ruolo comunque attivo importante anzitutto mette in luce il retroterra culturale e politico del nostro Paese partendo giustamente già lontani da Mazzini ma ricordando
Un passaggio fondamentale che quello appunto
De il Manifesto di Ventotene Spinelli Colorni Ernesto Rossi e di lì a poco Luigi Einaudi nel quarantacinque scrivere due celebri articoli
No
Sulla Chiuri legge non intervenga e l'altro contro l'invito dello Stato sovrano riprendendo quello che rapporti il nucleo
Più importante al di là del metodo federalista dell'intuizione inibizione presente della
Manifesto di Ventotene cioè l'Europa non può ricostruirsi su basi nazionalistiche di Stati sovrani CO nessun passaggio di qualità per affrontare ecco
Il tema che il politico
Perché poi la costante in fondo nel
Sviluppo europeo
Che quello poi della Vuolo nel mondo lo ricordava i l'onorevole De Michelis
E il collegamento con la pace in fondo e con il la Dichiarazione Schuman
Poche mobile diciamo me ecco parte esplicitamente dicendo non si è fatto l'Europa si è fatta la guerra
Ulteriore ecco elemento poche parole il Sacco che è credere quasi scontato ecco la presenza di
Convinti statisti convinti e fattivi europeisti
La lista qui sarebbe lunga basterebbe partire in via De Gasperi poi continuare appunto Congar le varie generazioni con questo ruolo
Fondamentale del
Visto dimmi che essendo un piacere ascoltare tra l'altro oltre che leggere un altro elemento che mi pare caratterizzi la posizione italiana e la convinzione
Che
La partecipazione all'Europa possa essere utile per uno sviluppo che il nostro Paese per
Alle origini penso a De Gasperi per replicare ecco principi democratici insomma per operare dei cambiamenti che forse a livello puramente interno non sarebbero possibili
Allora si trattò alle origini dei principi democratici però poi in varie fasi penso al momento dell'incrocio unica l'euro penso a questo momento anche per fare riforme
A volte impopolari
Che sia sempre un merito peraltro ecco non non lo condivido ecco può essere un merito può essere un demerito ed è questo di contenuti di cosa si fa ecco però certo la prospettiva europea questa prospettiva questo collegamento Europa
Problemi interni credo abbia favorito un ruolo attivo
Un altro punto che mi pare fondamentale che risulta da questo testi della storia delle origini dell'Europa le le nuove deleghe ritardi dell'integrazione europea
A me pare che vitale nei vari Governi dei vari protagonisti
Abbia sempre manifestato una convinzione di una insufficienza
Di un approccio meramente mercantile economico alla integrazione europea
Adesso ricordiamo che anche in origine anche la cieca e poi Mecca e rientravano nella Matthew funzionari sta cioè erano funzionanti a qualche appunto identità politica credo che l'Italia per sempre Gatto il suo sostegno a iniziative
Volti a realizzare insomma una integrazione di più ampio respiro rispetto al mercato
Unificazione cioè che avesse anche
Quindi ribatte livello sociale e politico culturale umana penso anche qui per fare degli esempi
E sono esempi che crack
Riguarda i propri gli anni ottanta demonizza che agli ottanta il contributo che l'Italia alla formazione della cittadinanza europea
Come status politico giuridico a mia conoscenza il primo che lancio Libia e dire cittadinanza europea fu nel settantadue in un vertice
Di Giulio Andreotti ricordiamo che l'ottantacinque cioè del rapporto ad un mito che è stato fondamentale nel novantadue devo dire anche Congo
Voi importanti contributi della Spagna nasce come concetto giuridico mentre status giuridico quella
Via cittadinanza europea mentre
La Comunità economica europea perdite umane non divenga Comunità europea sì proprio dire un gioco di parole no ecco anche il Sindaco vedere un nomina sunt consequenziale non è un caso
E proprio quella di meno politicamente prelevato di cui parlava
Il
Visto che Michelis appunto in quella costruzione a più pilastri
Aggiungo ancora
Mi pare un attacco stante che la politica italiani in Europa quello di clinica sostegno
Ecco ai principi democratici della costruzione europea che significa in concreto significa un sostegno che l'Italia sta impiegato a ruolo del Parlamento europeo
Nel tentativo di colmare quel deficit democratico che non era una parola ma che nasceva proprio della stessa Costituzione europea
E
Che si incrociano accomuna parziale limitazione meglio foste trasferimento di poteri sovrani pensano atti dalla funzione legislativa
Con i regolamenti
Peraltro creando a livello europeo
Nominare un procedimento che le istituzioni in qualche modo equipollenti alle esigenze
Democratiche già realizzate negli Stati membri appunto concentrando essenzialmente nei nei Governi riuniti nel Consiglio la funzione legislativa era obiettivamente una involuzione sul piano democratico
Ecco basti pensare qui al sostegno
Rispetto al Trattato Spinelli del coccodrillo Magni del caleidoscopio ville non degli impianti che ci faremo fra due non per aver mangiato troppo belli perché non mangeremo più probabilmente anche la fame fa piangere no
Penso al costante ruolo ai costi anche favore verso un ampliamento dei poteri del Parlamento europeo cosa poi realizzata alla fine
Penso
Anche a aggiunga aspetto che importanti atleti e cioè il sostegno al ruolo dei Parlamenti nazionali
Nella costruzione europea per esempio nella
Controllo del principio di sussidiarietà anche l'informazione dal Presidente Giorgio Napolitano articolo con sulla comunità internazionale di pochi anni fa diceva che la vera democrazia europea le vere costituzioni sì fonda sulla parlamentarizzazione cioè il suo ruolo Dei Parlamento
Punti deboli
Certi ce ne sono
Marco Ragusa rileva voltura scarsa abilità fosse qualche volta posizioni un po'ingenuo sul piano
Della difesa nazionale
Ma e quasi forse il rovescio se vogliamo anche di una visione Signa azionare ma europeista che dovrebbe in effetti fa superare
Piccola considerazione puramente nazionale
Cosa ci può insegnare questa analisi in questi aspetti che non sono gli unici ma
Gli altri forse anche più importanti e messi in luce
Già nel mondo ma le polemiche penso alla pesca la difesa insomma al secondo pilastro da un punto di vista e per così giuridico istituzionale non parlo di quelli profili economici
Forse ecco tutto alla costruzione dell'unione economica monetaria che oggi si diventa momento di critico della costruzione europea
Ecco forse nasce anche non solo ma anche
Né a quello che appunto Ciampi chiamava la originaria zuppi via della Unione europea e dell'unione monetaria una zoppia perché c'è una trasferimento all'istituzione europea la Banca centrale di una competenza forte esclusiva addirittura in politica monetaria mentre la politica economica sia pure con tutta una serie di vincoli di controlli
Resta nelle mani degli Stati può essere un bene o male però si crea questo punto una difficoltà di creare le condizioni diciamo per una governance dell'economia
Chi si sta tentando vitale di fare in questo periodo con metodi che mi lasciano sotto vari aspetti perplesso
Perché sono oggi
Forse fino a pochi giorni fa perché forse l'idillio Sarkozy Merkel sta cominciando a venire meno
Si basa ancora una volta sull'asse franco-tedesco per questo che mi pare non in funzione propulsiva che la costruzione europea
Ma anzi in funzione direi anzitutto dire difese di propri interessi nazionali se non dico spesso neanche in senso
Politico di qualcuno ma
Comunica metodo che sì lo diceva anche Marco Ragusa forse meglio di niente sì meglio di lei che è senz'altro
Ma che
Sembra francamente un Grossu arretramento rispetto al processo di in
Ecco c'è in sostanza unica oggi una spinta al metodo puramente intergovernativo che quello che caratterizza la creazione Biella
Meccanismo europeo di stabilità che quello che caratterizzati il Consiglio europeo del nove dicembre che quello che caratterizza il trattato appunto in fase di discussione motivi di perplessità che non nasconde ragioni
Puramente ed informali Magaraggia un sostanziale perché in realtà si sta decidendo il futuro dell'Europa codici verdi
L'onorevole De Michelis il futuro di cittadini richiedenti presenti delle generazioni insomma siti ciglio gli stipendi si decidono le tensioni la mancanza di pensione
C'è un tutte questioni che non riguardano la Farnesina ma che riguarda il cittadino europeo quello di oggi è quello di domani
E c'è un vecchio principio
Di civiltà no taxation without representation che collegata al nostro discorso vuol dire i popoli decidono anche del loro futuro eccetera
E se quindi innegabili sono le esigenze di un forte intervento sull'economia innegabile a mio parere sono anche le forti esigenze di una gestione democratica e della vicenda che non si scadente perché tutto ciò che si sta dicendo
Sta avvenendo a livello intergovernativo
Che potrebbe anche che c'è può essere utile ma io sottolineo nella maniera più antidemocratiche verticistica possibile
Il Consiglio europeo e la negazione della democrazia sì poi i Parlamenti faranno mozioni etc lo stesso onorevole Fini che io poco fa chi sa se c'è consapevolezza però né un ruolo fondamentale del Parlamento
In questa
Situazione concluso solo per due minuti l'esempio a quello che faceva prima Paissan passante Jaguar passate al presente il famoso sessanta per cento
Il Consiglio europeo e il grasso che inizia a Schio in maniera riservata ma ce l'abbiamo tutti in maniera riservata quello sociale se negoziato all'origine articolo quattro
La regola del ventesimo cioè ogni Stato che sia oltre sessanta per cento e noi
Abbiamo ampiamente superato
Viene ogni anno ripianare dietro un ventesimo
Senza se e senza ma senza così che l'azione dei costi sociali di quei costi sociali che si riflettono sul piano economico
Disoccupazione eccetto che si fa disoccupati San Marzano Simeto o oppure diventa un costo anche economico e che sale a un'economia con livelli di occupazione quindi il merito di sistema si intreccia fortemente con gara
I contenuti e qui
Ecco osservo
Che
E chiudo
Che certamente
Sparigliare meccanica mostre questa sera spetta a me sparigliare vuol dire dico non non essere subalterni sapere
Ecco giocare le proprietà giocare di sponda perché gioca a biliardo e questo senz'altro va fatto e non so se lo stiamo facendo
Ma c'è anche a mio parere
Un ritorno proprio invece alla recupero perché anche inutile di un metodo democratico cioè dialogare con tutti sparigliare a livello di negoziato diplomatico ma anche
Dialogare cooperare con le istituzioni europee la trattativa che si sta svolgendo
E accento uno ci sono tutti porti istituzione andranno via dalla mente che decideranno i Governi ma non è un caso se in questa trattativa si sta creando
Proprio su su su questo sì sul famoso articolo quattro e anche su altri aspetti tecnici sui quali non mi soffermo
Qualche forma direi quasi di alleanza fra un'aggregazione staccare quella pubblici due Nelli feroci quelle italiane e
Rappresentanti del Parlamento europeo uno Stato italiano la presenti della Commissione
In questo rimessi puliva nel quale ecco emergono vede che si intrecciano l'anima chiamiamola comunitaria l'anima intergovernativa qualche passo avanti ci sta avendo perché proprio con l'articolo quattro sembrerebbe è vero
Ormai
Superato nella sua rigidità circa e a mio avviso anche stupida
Il futuro Petti futuro non lo sappiamo dove dovremo però ecco questi due elementi cioè una posizione non subalterni attivo sparigliare unica
Rapporto ecco di forte intesa con le rappresentanze
Il non governative credo che potrebbe poco provocare diciamo di risultati positivi e l'Italia per la situazione italiana è anche per la costruzione europea che sino credo rischia di
Per cambiare
Tutto vero il fascino di interesse anche quel patto assetti all'origine c'è Sky e che forse gli operistico mantengono ancora grazie scusate
Grazie
Grazie Ugo Mazza dall'intervento
Quindi mi chiarisco usciva fuori questo discorso della
Della
Incomprimibili ITA della politica uno villani giustamente ricordato che insomma la politica dentro l'Europa la portata spessissimo l'Italia e tu insomma
Mi veniva in mente tutto il tema della comunità politica nel Trattato scende Salerno che è emersa ovviamente assolutamente
Assolutamente assolutamente cruciale beh insomma lì poi tra l'altro anche senza quello poi trattato ceda sarebbe stato tutto un'altra
Tutta un'altra Europa e in qualche misura insomma la mia impressione è che quello che stiamo vivendo oggi insomma è la prova del la cartina di tornasole della funzionalità
Cioè adesso abbiamo fatto un'operazione sempre funziona lista
Adesso o veramente interviene la politica oppure il disegno funziona lista
Rischia rischia diciamo questa
Dottor Comelli prego era
Graziato il dottor Marco Ragusa autore del libro e la Fondazione Luigi Einaudi
Per questo gentile invito a discutere il volume che come è già stato sottolineato dagli interventi che mi hanno preceduto
E molto interessante non solo per la sua qualità intrinseca ma anche per come CD conduce oggi a parlare di attualità a parlare del contributo che l'Italia può dare al dibattito sul futuro
Dell'Europa e dell'integrazione europea più in generale
Il libro di Marco Ragusa ci restituisce innanzitutto un'immagine molto chiara nitida del contributo italiano sia a livello politico sia a livello diplomatico alla riforma dei trattati europei lungo tutto il corso degli anni degli anni Novanta e in questo senso in parte colma un vuoto nella letteratura sul ruolo italiano in questo processo di integrazione europea e fa anche chiarezza
Rispetto ad alcuni stereotipi come è stato sottolineato in alcuni dei degli interventi
Precedenti che la produzione anche quella scientifica spesso eleva chiave interpretativa della politica
Europea dell'Italia innanzitutto
Da una parte ci si tende a concentrare solamente sul ruolo dei tre grandi paesi europei cosiddetti big three
Cioè Francia Germania e Regno Unito dall'altra parte quando sia affronta anche il ruolo dell'Italia si tende a dire l'Italia si è un Paese euro entusiasta molto convinto della necessità dell'integrazione europea ma che un Paese che poiché quando
Bisogna dare un contributo reale viene viene meno e questo sia nella fase ascendente del processo decisionale europeo anche in relazione alla modifica dei trattati
Sia in relazione alla fase discendente cioè quando invece bisogna applicare internamente il diritto comunitario a cui si fa riferimento anche ai hai problemi appunto di ricezione di attuazione del diritto comunitario in Italia
Leggendo Illy sono di Marco Ragusa invece sia un'impressione chiara che l'Italia a effettivamente
Fornito un contributo reale non certo di secondo piano nel nei trattati europei nel corso degli anni
Negli anni Novanta quello che emerge da queste pagine e che c'è stato testimoniato anche dalla dall'onorevole
Gianni De Michelis che ha ha vissuto da protagonista in in prima persona
Questi eventi e che rappresentanti politici e diplomatici italiani hanno profuso notevoli sforzi per promuovere l'Inter
Euro pena ottenendo dei successi qualche volta non riuscendo anche ad ottenere dei risultati ha pur sempre
Conducendo delle battaglie con degli obiettivi chiare in particolare
L'autore ricorda al Consiglio di Roma ottobre mille novecentonovanta mille novecentonovanta
Nelle conclusioni di questo di questo Consiglio europeo si confermava l'appuntato di procedere
Alla trasformazione delle allora comunità in un vera e propria Unione Europea sviluppando quindi
La dimensione politica e potenziando la capacità di azione delle comunità gli ampliando le in in nuovi a nuovi settori
In quell'occasione fu l'allora Presidente del del Consiglio Giulio Andreotti che giocò un ruolo fondamentale nello spingere i suoi suoi colleghi all'adozione di una formulazione riflettesse
Una posizione più avanzata nei confronti della moneta unica e in quel caso vinse l'opposizione
Della dell'allora premier inglese Margaret Thatcher cioè si ripeteva in sostanza con alcune differenze quello che era successo oltre cinque anni prima nella ormai famoso Consiglio europeo di Milano nel marzo mille novecentottantacinque quando Bettino Craxi è Giulio Andreotti che erano risk finalmente Presidente del Consiglio e ministro degli esteri o misero in in minoranza il premier britannico Margaret Thatcher
Tuttavia come ricorda il libro e come ha ha anche è stato sottolineato dal dall'onorevole Gianni De Michelis
Italia non sempre si trovava in imposizioni antitetiche rispetto alle posizioni inglesi anzi qualche volta fu proprio
Importante la convergenza tra tra Roma e Londra nel nello spingere l'integrazione europea e nell'uscire un po'a a recuperare questo Paese è tradizionalmente euroscettico e riportarlo riportarlo in un in un supposizioni più più europei liste che è quello come è stato ricordato appunto prima quello che si cerca anche con estrema difficoltà di fare di fare oggigiorno tra l'altro punto
è stato ricordato prima il documento congiunto Italo britannico dello presentato in ottobre novantuno relativo a a sicurezza e difesa che riconosceva la relazione speciale che intercorreva tra
L'Europa
Da allora ho troppa occidentale e e la NATO come elemento chiave di un'identità europea in materia di sicurezza e difesa
E appunto questo che ha portato a fare anche qualche qualche riflessione sulla situazione di oggigiorno sul dibattito relativo anche alla al alla creazione di un di un quartiere generale permanente e permanente dell'Unione europea a Bruxelles ecco su questo purtroppo negli anni seguenti
Corso degli anni due mila l'Italia è stata è stata meno presente ecco se penso anche allele discussione al vertice Dieter Buren del due mila tre
Che gli americani un po'con disprezzo ribattezzare un nuovo il ciò collide Chocolate summit quando francesi tedeschi olandesi
Belgi lussemburghesi
Propose l'istituzione di un quartiere generale europeo e invece i britannici bocciarono subito quest'idea anche in Italia non fu non fu d'accordo poi questo
Diciamo così in altre forme riemerso questo dibattito e possa sarebbe interessante credo ancora una opposizione una una
Presa di posizione da parte del nostro Paese su questo argomento importante il libro cita anche
Iniziative che poi non furono coronate da da successo ma che tuttavia
Furono iniziative di alto profilo ecco come ad esempio quelle
Relative all'inserimento nel Trattato di Amsterdam di una disposizione che impegnasse formalmente i Paesi dell'Unione europea ad abolire la la pena capitale ecco
Poi fu questa una iniziativa che venne ripresa successivamente in sede di Nazioni Unite Assemblea generale delle Nazioni del novantaquattro non passò passò invece
Più di decennio
Più tardi nel dicembre due mila sette quando l'Italia riuscì a far
Approvare dalla dell'Assemblea dell'ONU una risoluzione che prevedeva
La moratoria sulle esecuzioni capitali poi un altro
Stereotipo frequente nella letteratura straniera soprattutto quella anglosassone che esce
Meno indirettamente ridimensionato da da da da un po'insomma che almeno quel questo è quello che ho colto dalla dalla lettura e che anche la prima tra Prima Repubblica abbia avuto una
Politica estera poco incisiva poco poco efficace un po'la ricostruzione generale quella che i frequenti cambi di Governo
Non consentivano all'Italia di esercitare un peso effettivo comparabile anche con il suo potenziale un suo potenziale
Economico e se vediamo invece l'attivismo che risulta da da da queste pagine da parte dell'Italia nel negoziare partiva il Trattato di Maastricht ecco
Ecco mi sembra che ne abbiamo un'immagine un'immagine diversa ecco anche quando invece abbiamo avuto come recentemente esecutivi di più lunga durata invece non necessariamente anzi
Misura contrarie il peso dell'Italia in Europa e diminuito piuttosto che aumentato
E appunto questo mi porta a fare anche qualche breve considerazione finale relativa alla alla situazione attuale ecco ritengo che sia nell'interesse dell'Italia
Portare avanti con convinzione il processo di integrazione europea ritengo che sia importante che l'Italia soprattutto cerchi di favorire
Anche se i tempi non sono incerto propizi in questo senso a favorire il metodo comunitario rispetto al metodo intergovernativo
Quando si in quando invece prevale il metodo intergovernativo quando su quando sono i Governi quando è il Consiglio europeo ad a vere
La voce più importante nelle discussioni quello però quel momento in cui due due Paesi Francia e Germania tendono a
Catalizzare a catalizzare a discussione e tendono anche ad avere un ruolo preponderante nel nel dibattito e poi anche
Nelle nelle decisioni quindi importante che l'Italia esprima le posizioni chiaramente
A livello a livello europeo perché il pericolo insiti nel non essere presenti nel nel dibattito a Bruxelles e di essere esclusi dall'azione di essere relegati a
Partner di di secondo piano questo pericolo poi è molto più concreto
Oggigiorno perché l'Italia sconta anche le le difficoltà sul piede di credibilità
Sul piano del del debito e quindi è importante che l'Italia faccia la sua parte ma che al contempo chieda anche agli altri partner di fare la loro come
è stato il caso come appunto il primo ministro Monti ha fatto qualche qualche giorno fa appunto ieri le il la prima pagina del Financial Times riportava questa questa intervista in cui Monti diceva che anche la Germania dovrà fare la la propria parte per aiutare l'Italia nell'abbassare i costi dei prestiti altrimenti mi diceva ci sarebbe a rischio di un back lasci e di una contraccolpo
Di un contraccolpo negativo a livello di opinione pubblica a livello di elettori in Italia e negli altri Paesi che stanno nella periferia della zona Euro periferia che sia geografica sia anche assurta a periferia la periferia simbolica
In effetti quello dell'opinione pubblica a mio avviso un tema estremamente importante spesso trascurato per come
Si viene a configurare oggigiorno la politica la politica estera
L'opinione pubblica tende a contare sempre di più
E in particolare in nella politica europea il confine che tradizionalmente esisteva tra politica interno è politica estera tende a sfumare sia a sfumare si sempre di più quando oggigiorno si parla di economia non si può assolutamente non fare riferimento all'Europa non si può non fare riferimento
Non si può fare riferimento all'euro quello che fino a qualche tempo fa
Era appunto era soggetto di discussione tra addetti lavori invece diventa appunto discussioni che che tutti fanno in strada si sente sempre di più parlare ecco di di di Europa e di Euro
Si sente parlare sempre di più di Europa ma non
Dispositivo ecco e e la mia riflessione e su questo è la è la seguente che la crisi
Questa crisi
E il modo in cui a questa crisi si è cercato di far fronte a livello europeo
Ha portato a maggio a un trasferimento di competenze anche al di fuori dai trattati ora in corso in votazione questo Trattato ma già di fatto
Sono avvenuti alcuni trasferimenti
Di potere che quindi hanno svuotato in parte
I i Governi nazionali ma anche i Parlamenti di alcuni poteri ma al contempo non hanno trasferito nessun nuovo potere al Parlamento europeo
In particolare il dei Parlamenti hanno sempre avuto una parte fondamentale nel decidere ad approvare i bilanci nazionali è questo diciamo così
Subisce dei cambiamenti per le decisioni che sono state che sono state prese e l'aspetto è particolarmente sentito nei paesi più colpiti dalla crisi e maggiormente che indebitati dove l'opinione pubblica
Tende a percepire sempre di più che le regole del gioco le facciano le facciano altre le facciamo in particolare i Paesi creditori se voi la la Germania e quindi l'interesse
Dell'Italia che si riesca a riportare il più possibile
Al metodo comunitario queste queste decisioni quindi c'è un gap a livello di opinione pubblica tra Paesi creditori e Paesi debitori che tendono a vedere che in maniera diversa la democrazia la democrazia nei Paesi debitori si sente quasi uno svuotamento di
Di poteri per i per i propri Paesi
E quindi c'è si lo si avverte anche come quasi una sorta di pericolo per il normale funzionamento democratico la si sente come un'ingerenza al contempo questo non avviene presso l'opinione pubblica dei Paesi
Creditori ma al contempo in questi Paesi l'atteggiamento dell'opinione pubblica nei confronti dell'Europa non è favorevole mi stavo guardando prima l'eurobarometro cioè i sostanzialmente i sondaggi
Effettuati nei vari Paesi dell'Unione europea sul gradimento del dovere dell'Unione europea
Ebbene in Italia appunto il dato era del trentadue per cento in Germania del trenta per cento cioè alleati e questo appunto è e molto e molto significativo quindi anche nei paesi nei Paesi credi tori c'è un'insoddisfazione per quanto riguarda il ruolo dell'Unione europea e altra cosa che che mi preoccupa molto e vedere come la stampa dei vari Paesi assunto toni nazionalistici toni
Quel sprezzanti la stampa tedesca verso
Verso la Grecia la stampa è greca verso la Germania eccetera eccetera quindi credo che sia molto importante che l'Italia e insieme con gli altri Paesi dia un contributo al processo di integrazione europea
Altrimenti tutto questo processo non è irreversibile e i toni appunto che ho visto sulla
Sulla stampa di alcuni Paesi mi hanno confermato ne metti muri quindi c'è l'urgenza di un ruolo forte dell'Italia
Per alcune un'Europa che riesca a dare delle delle regole chiare e a risolvere appunto i
I problemi legati alla
Alla alla crisi grazie
Torniamo sempre appunto al fatto che negli anni ottanta Paese comunque cosa ero recentemente in una riunione di ricerca con degli studiosi di storia dell'azione internazionale di storia americana dei classici topi d'archivio
Se esperti degli archivi americani insomma effettivamente al parlavano di carte nell'ottantacinque dai quali emergeva insomma l'Italia era un interlocutore vero per la politica estera americana e insomma non mi pare che siamo
In queste condizioni
Consigliere Biagiotti come ultimo intervento voi un pochino di tempo magari per qualche ulteriore elemento di dibattito riusciamo ad averlo
Prego
Grazie professore buona serata a tutti or sono molto lieta anch'io di partecipare a questa presentazione sia perché conosco le capacità intellettuali e competenze professionali della dell'autore di di questo libro sia perché la lettura di di questo testo niente risultata particolarmente utile anche nelle attività che conduco nell'ambito della l'Unità di analisi e programmazione del Ministero degli esteri un'unità che non si occupa della gestione quotidiana
Corrente della politica estera ma dell'analisi l'approfondimento la individuazione di linee strategiche di medio e lungo periodo
Quanto questo libero o sia utile infatti che essa narra innocua testimoniare anche il l'onorevole De Michelis visto che proprio di recente abbiamo fatto una riunione
Nell'ambito degli incontri che facciamo periodicamente per discutere delle principali questioni di politica estera in questo caso abbiamo affrontato proprio il tema della
Della situazione attuale del Consiglio europeo del l'otto nove dicembre ruolo e della Germania quello che l'Italia può fare ebbene anch'proprio in questa occasione
Abbiamo più volte evocato molti dei fatti che sono contenuti in questo libro a cominciare proprio dal percorso che ha portato al
Trattato di Maastricht che ovviamente in quella occasione il l'onorevole De Michelis a bene evocato e ricordando
Come quei possibili percorsi seguite allora potesse ore possano servire da da esempio anche per il presente e per il futuro
E
Infatti possiamo vedere come anche dalla lettura del libro emergano due costanti che poi possano possono servirci anche di da stimolo e da spunto di riflessione però quello che sta accadendo oggi
E in primo luogo emerge dal libro un ruolo fortemente propositivo dell'Italia e perennemente attestato quale o almeno quota o quasi sempre e attestato su opposizioni sulle posizioni più avanzate in termini di integrazione sia che parliamo del settore economico corsia di quello politico
L'altra costante che penso emerga abbastanza chiaramente sia
La
La tendenza italiana non trincerarsi dietro logiche di blocco o di Asti ma di essere pronti a dialogare con tutti a seconda delle dei dossier quindi a ed essere pronta intraprendere iniziative congiunte con tutti quei partner che
Mostrano di essere sulla stessa lunghezza d'onda e di voler seguire lo stesso
Per CONS percorsa avanzato proposte dall'Italia che sia la Germania che sia il Regno Unito come abbiamo più volte evocato durante questo incontro
Ma anche che sia nei Paesi del Benelux l'Austria come dimostrano poi le ultime
Esperienze soprattutto nell'ambito del Trattato di Amsterdam
E e quindi mente restante vedere come certamente emerga un
Una farti vicinanza con con la Germania scorrendo il libro vediamo numerose iniziative congiunte tra i
Tra Bonnie poi Berlino e Roma cominciare dal piano Colombo Cancer ma fai la dichiarazione Cancer De Michelis Agnelli Kinkel per poi arrivare alla
Dichiarazione mia dichiarazione tra Dini i Fischer e e questo penso che possa comunque essere una guida anche per per il presente nonostante le difficoltà nonostante o di il non facile contesto e però mostra una una comune visione tra Italia e Germania non solo nella una
Prospettiva avanzata di europeismo ma anche una comunanza di interessi da dall'interesse industriale e manifatturiero anche ad una visione geopolitica
O comunque o simile nonostante che poi abbiamo questi dea della Germania proiettata soprattutto verso Este della
Dell'Italia piuttosto invece proiettata verso sud non Espero ostro la Germania che emerge dalle oggi ne di di questo libro e dei fatti di del periodo che che stiamo vedendo ma ad esempio anche Regno Unito e questo o l'abbiamo più volte evocato quindi in molte occasioni Italia non esita a fare dal fare da ponte tra Londra e l'asse franco tedesco prendendo anche delle iniziative che non sono ben accolte da parte di di Berlino e di e di Parigi ma che poi condurrà no anche dei successi come avvenuto nel caso del novanta novantuno come dicevamo che poi da questo avvicinamento alla Regno Unito ha permesso poi il coinvolgimento di di Londra nella firma del Trattato di Maastricht
Tutto questo secondo me estremamente utile per capire dove possiamo e dove vogliamo andare ora e penso soprattutto in un
In un momento in cui l'Italia mostra sta mostrando di non voler solo fare i compiti a casa ma di voler
Svolgerò una ruolo propulsivo di nuovo all'interno della dell'Unione europea anche per indirizzare le politiche comunitarie verso elementi fondamentali per la sopravvivenza sia dell'Italia ma dell'intero Europa qual di la crescita e l'occupazione e quindi non solo la stabilità in questo momento in cui comunque l'Italia stasa cercando di di svolgere un ruolo di di primo piano e vediamo che comunque alcune delle costanti che che ho descritto ritornano ad esempio possiamo vedere in questi giorni che se
C'è stato un avvicinamento con l'incontro di Strasburgo e poi con il futuro anche se posticipato incontro di Roma con Francia e Germania il Presidente non si trova oggi a Londra e queste indice comunque dilla volontà di mantenere un dialogo aperto con tutti i partner e non di non trincerarsi come dicevo prima dietro
Logiche legate al passivo o blocchi in questo possiamo prevedere anch'una volontà di andare al di là della di svolgere un ruolo propulsivo non solo in ambito economico che ovviamente quello più contingente più urgente ma anche in altri settori e a cominciare ad esempio da quello della sicurezza e della di ESA ricordo al proposito una recente intervista dell'amministratore sì il quale nella sottolineare questo volontà di dell'Italia di avere un ruolo propulsivo a posto l'accento sull'importanza di avviare quanto prima anche una riflessione sulla strategia europea di sicurezza comune visto che quella attuale è ormai vetusta
In questo ruolo penso che possano
Possano tornare utili questi i percorsi che che abbiamo visto nel in
Ben descritti nella nel libro di Marco vuote passano a darci quindi degli indizi sulla
Le modalità che l'Italia può seguire nel compiere diversi cammini
E questo anche nella consapevolezza che penso sia forte nella anche adesso che non si può avere una
Che bisogna procedere verso un'integrazione su tutti i livelli perché proprio la la speculazione la l'aggressione spero le attiva che ha coinvolto i Paesi dell'euro zero no in questo momento ci mostra come un processo di integrazione come quello europeo non possa permettere delle asimmetrie troppo vistosa e tra ambito politico ambito economico ma che si debba perseguire una Fondi Fanning a tutti livelli in modo che non ci sia spazio poi per un attacchi che possano proprio basarsi sulla senza d'integrazione soprattutto a a livello politico e questo direi anche fondamentale visto che nonna
Non si può concepire
Pensa la si possa concepire una dimensione nazionale non conta sto di crescente globalizzazione con Paesi emersi emergenti sempre più forti che hanno un peso
Sempre più grande nella nell'arena sia politica sia economica globale e quindi appare indispensabile che venga perseguito questo processo di integrazione affinché e l'Europa possa avere una sola voce Aster compatte questo penso che che l'Italia intenda giocare un un ruolo pur nelle difficoltà del contesto attuale di di primo piano nel ricordare questi sforzi vorrei fare giusto un piccolo riferimento come era stata annunciata anche perché essa che il tempo stringere alla
Al ruolo della diplomazia che la diplomazia svolto in questo in questo pro esso anche se ovviamente non non sono un osservatore imparziale proprio l'anno scorso come Michele come lei ricorderà abbiamo organizzato un
Conferenza nell'ambito dei centocinquant'anni dell'Unità d'Italia sulla al ruolo della diplomazia nell'integrazione
E abbiamo potuto verificare anche sulla base delle voci degli e Sperti dei storia degli storici quindi non solo dei diplomatici che la diplomazia ha avuto un ruolo importantissimo sin dagli albori dell'integrazione europea e anzi in particolar modo in quel periodo quando anche a fronte di una certa tendenza neutraliste o comunque attestata su posizioni intermedie della classe politica la diplomazia ha dato una forte impulso per l'adesione prima l'Alleanza atlantica e poi alle Comunità europee sin da quel momento la diplomazia ha continuato a svolgere un ruolo molto importante essere di stimolo di anche di continuità in una situazione ma in cui i commi e veniva prima accennato si è assistito a vari cambiamenti di Governo e che hanno avuto però sempre il costante hanno costante apporto della del mondo e diplomatico
E e per questo il libro citare e lei
Importanti ruoli importanti avute da da vari ambasciatori a cominciare da Ducci e ha l'ambasciatore Faggioli all'ambasciatore Cangelosi in tempi più recenti e ai quali poi potremmo aggiungere altri personali si parla svolto comunque ruolo fondamentale ce ne sono tantissimi di allora in mente l'ambasciatore Vanni d'Archirafi che fu anche Commissario europeo io e recentemente scomparso ambasciatore Boris Biancheri che come direttore degli affari politici
Del Ministero degli esteri quando se negoziati che portarono alla creazione di quell'embrione di pesca che viene formalizzato nell'ambito del dell'Atto Unico Europeo la cooperazione politica europea
E quindi vorrei terminare con
Ricordando anche l'operato non solo poi del degli ambasciatori ma tutti tutti coloro che
Operano dietro le quinte con lunghi estenuanti negoziati
Senza i quali poi la la stipula degli a degli accordi più importante più alto livello non sarebbero non sarebbe possibile
E basti pensare che la la nostra rappresentanza a Bruxelles è la più la struttura più grande della Rete con venticinque diplomatici un numero che non troviamo in nessun'altra sede del mondo almeno Washington a New York e quindi mi fa particolarmente piacere terminare il mio intervento ricordando
Poi quello che è stato il padre ideatore ispiratore di di questo libro e l'ambasciatore Silvio Fagiolo
Grazie
Grazie consigliere Biagiotti anche per rispetto dei tempi l'unica ECMO dico però qui no punto e francescano e qui siamo liberali quindi purtroppo siamo costretti a
è un parere lo so ma ma non si è mai troppo liberale
E a proposito dei liberali e a proposito del ruolo della diplomazia rispetto una classe dirigente politica in una prima fase invece non particolarmente europeista
Ne approfitto per uno spot istantaneo perché la fondazione al proboscide in questi giorni
Ha pubblicato il diario europeo di Giovanni Malagodi che copre gli ultimi anni quaranta che è molto interessante lui non era un diplomatico era un gran commi
Impegnato nello esce però faceva esattamente lo stesso tipo di operazione il rapporto strettissimo alcuni diplomatici di altissimo livello
Faceva esattamente la stessa operazione anzi ci sbatteva la testa nel senso che poi diceva io sto cercando di far capire a questi i politici italiani che
Fuori dalla dimensione europea noi non possiamo sopravvivere insomma ed è stato uno di quelli che ha dato avuto un ruolo importante prima poi di entrare in politica direttamente né in questo tipo adesso appunto esce questo diario inedito molto interessante che ha curato Giovanni Farina se
Dunque
Abbiamo tempo per se i comandanti rispondenti sono istantanee per due tre domande ma devono essere veramente istantanei quindi apro un attimo il tavolo se c'è qualcuno che vuole fare
Delle domande non delle osservazioni solo un quesito ma la mia valutazione che quello che sta succedendo è semplicemente il frutto che ha un certo punto si è rotto l'equilibrio che c'è tra la politica agricola
Quello che sta accadendo è semplicemente che questa costruzione
Come si è sviluppata
Soprattutto a partire dalla fine del mondo comunista quindici quella che poi subito dopo è stata di fatto alla globalizzazione
Non ha tenuto di conto che gli interessi di una grande Paesi industriale come l'Italia avrebbero ineluttabilmente finito per complice con quelli della Germania
Io di questo sono assolutamente convinto e sono stati commessi errori micidiali da parte della nostra delegazione diplomatica oltre che politica micidiale sul problema del
Degli accordi per le sintetiche dimensionamento dei settori industriali sono stati fatti recentemente recentemente errori
Grati su tutto quanto Kyoto su come viene accettato dalla alla dimensione tutte cose che tendono a penalizzare il nostro sistema industriale
Ma soprattutto
Aveva accettato quel quadro di Monica
Comunque L.R. soprattutto come poi si sono sviluppate avrebbe portato era ineluttabile bisognava essere per Milton Friedman per capire che ci sa che questa moneta sarebbe stata una mediana
Tra chi sarebbe stato
Praticamente aveva avuto una comunità un Euro possibilmente rivalutato e che avrebbe avuto un euro fortemente scontati questa è stata la Germania se no voi dovreste spiegare perché la Germania
Da quando c'è la moneta unica a triplicato il proprio ex
Triplicato il proprio
La Germania in questo momento esporta mille
Venti miliardi
Gli Euro l'Italia che è la seconda nazione trecentoquarantasette questo non era in etichetta che c'era all'inizio di questo processo
Due osservazioni l'una cosa avete signore non sono affatto d'accordo il discorso sarebbe lungo perché le Regioni dalla Germania sono perché ha fatto le riforme che non abbiamo fatto
Aumentati i salari quando noi vivevamo dicendo solite scuse sono molto complesse da una sola osservazione vorrei fare però ha detto Comelli gabbiotti
Tutto vero io saluto libri come questo è sempre stata la mia tesi a rivalutare la politica estera italiana per questo non ci piove
Il fatto è
Mi dispiace dirlo brutalmente ma per brevità dico brutalmente che non ci credo gli altri la stampa internazionale non ne parla potrei citare una serie di volumi in varie lingue
Sulla politica europea dove si parla di Totti articolo storica che non c'è
Cioè quello sulla Lituania ma anche per la solita parlo di uno specifico caratteri
E parla della della politica estera europea della Lituania politica eroga la Croazia ma la politica italiana non c'è
E
Affiliati non ci credono ed è un po'vuol far
Voglia Gallina o della lega se gli atti non sanno sono reali vero sono una gallina e la stampa che a Roma
E e assolutamente contrarie non si accorge stranieri intendo non Circle mai di politica estera
Ma di nessun genere specie critica questa debolezza nostra politica estera omesso dei Governi
La prima seconda terza la ventesima Repubblica non è l'imputato il punto che gli altri progetti perché quindi scorso sarebbe dovuto fare
La storiografia italiana su Versailles
Parla sempre dei quattro grandi la storiografia internazionale su Bersani parla dei tre grandi
Abbiamo cinque minuti cinque per
Una massimo due repliche brevissime prego soprattutto sulla Ferraris
Molto semplice perché è stata Mani pulite conto questa la ragione molto semplice
No
No e per esempio è questa la la la spiegazione per la quale
Come si può dire della
Tutta la le cose buone che ha fatto la Prima Repubblica sono state cancellate appurato punto finito
Quindi è
Quanto al discorso di Agostino richiederebbe una discussione molto lunga perché effettivamente il problema principale che la classe dirigente politica italiana avrebbe dovuto porsi alla trasformazione della composizione
Della nostra economia punto cioè noi nel mondo che si profilo che figura di fronte a noi non possiamo più continuare a fare
Come dei tempi della guerra fredda perché ve lo dico in trenta secondi
Nei tempi della guerra fredda noi siamo stati messi non per merito nostro ma da dagli alta come dico io
Dalla parte giusta minime nella posizione perfetta perché la nostra economia era in quel momento negli anni all'inizio degli anni Cinquanta esattamente adatta svolge la funzione
E per fortuna nostra nella Grecia nella Spagna il Portogallo sono entrati per trent'anni che avrebbero fatto concorrenza
Avendo cinquanta milioni di abitanti quanto l'Italia alla alla nostra la nostra funzione
Di questo
Noi ne abbiamo sul dato il merito non lo fa l'han fatto sia i politici che soprattutto gli italiani lavorando e così via hanno approfittato di questa cosa qui poi il mondo è cambiato
Cambiato ancora di più nel corso di questi vent'anni avremmo dovuto riconfigurare la nostra economia accanto a settori come quello in cui lavori tu e così via che avrebbero dovuto essere difesi che però sono solo
Un quarto delle dell'industria manifatturiera italiana è in grado di essere competitivi e che non sono stati
Difesi il problema che qui non c'è stata in questi vent'anni una classe dirigente in grado di ridisegnare il futuro del Paese nel mondo nel mentre il mondo cambiano attorno a noi punto dite resti lanciato l'han fatto invalidi direzioni dal fatto sia con le riforme
Dice vedere sia poi con la grande coalizione colleghi a noi non siamo stati capaci
Come noi per fortuna nostra o per fortuna nostra anche la Francia anche la Spagna e così via anche l'Inghilterra non so se rapidissime uno di voi due vuole una battuta su questo fatto dalla percezione della
Del ruolo dell'Italia al di là del ruolo richiamo per il nostro Paese non gode non voglio la buona fama che anche a livello di stampa però devo dire non tutte poi non tutte le cause sono della della stampa stranieri cioè ci sono degli degli stereotipi diciamo che e spesso abbiamo anche dato dato adito a questi questi stereotipi abbiamo sì alimentato anche
E che soprattutto per molto tempo non e per ragioni che qua ormai non non c'è il tempo di approfondire siamo abbiamo anche latitato come come politica quanto l'etica europea
Per molto tempo non non abbiamo avuto posizioni riconoscibile e questo
Appunto ritengo che ci abbia annunciato a questo punto non mi resta che a nome dalla Fondazione naturalmente
Ringraziare moltissimo tutti quanti e augurarvi ovviamente buona serata e io sottolineo
Occupa si occupa molto molto interessante con contributi molto significativi
Quindi veramente un ringraziamento non formale all'autore del libro che abbiamo commentato Gianni De Michelis e a tutti il Viscas per gli hanno dato contributi importanti
Alla comprensione
Della situazione attuale della prospettiva avvenire grazie grazie ora