Intervista ad Elisabetta Zamparutti sull'emergenza ambientale dopo il naufragio della nave da crociera Costa Concordia

Con la deputata radicale Rita Betta Zamparutti parliamo dell'emergenza ambientale dopo il disastro della foraggio dalla nave costa oggi l'informativa del Governo in Aula informative esaustiva secondo te
Ma in realtà si hanno costantemente informazioni dei mezzi di di comunicazione su quest'sta a tragedie acché oltre che un un alto prezzo in termini di vite
Umane può comportare anche un alto prezzo
Ambientale perché sono due mila e quattrocento lei tonnellate tra combustibile e oli lubrificanti tieni e sono contenute nelle e nelle cisterne di questa nave che hanno portato il Ministro a riconoscere come nonostante
Non sia una petroliera sia per quantitativo di carburante trasportato
Assimilabile a a una piccola petroliere questa una a realtà si riguarda
A gran parte della degli incidenti anche che sono avvenuti
Con conseguenze gravissime dall'il punto di vista ambientali e che hanno visto coinvolte appunto non tanto per tra il dire quanto piuttosto navi Grandi navi passeggeri o o
O mercantili ora questa a vicenda su cui il Governo si è attivato e sta intervenendo
è una fatto accaduto a poche settimane di distanza da un altro fatto gravissimo che che ha interessato sempre questo tratto di mare e che riguarda
La dispersioni di trentacinque tonnellate di
Di contenitori da parte di uno Carbo il cargo Venezia che il diciassette dicembre
Ma appunto perso dei barili contenenti dei catalizzatori di sostanze petrolifere che e se vengono a contatto con l'aria
Hanno una è affetto infiammabile
Chiede può avere conseguenze gravissime quindi che cosa sta accadendo in parte anche il ministro
Dell'ambiente lo ha sottolineato
Parlando di una negativa consuetudine che vede
Navi di questo tipo magari anche avvicinarsi eccessivamente
Alla costa accade che
In questo tratto di mare che rientra peraltro in un'area protetta denominata santuario dei cetacei perché appunto esistono c'è una presenza di questi animali che hanno evitato una protezione particolare attraverso la creazione di questa istituto che è frutto di un accordo tra Italia Francia e Principato di Monaco che dovrebbe essere preposto alla protezione
Di questa Area di particolare pregio e che invece
Vede una a assenza totale di attività e che necessita quindi di intervento ogni intervento soprattutto da questo punto di vista perché quello che è accaduto
Il il problema allegato a Madonna
A al nostro Paese cioè di un'assenza di legalità e perché nonostante ci siano anche alcune misure di
I
Di tutela di di protezione poi però gli strumenti normativi
Non non vengono attivati e si lascia
A
Far sì che questa poi diventi un mare di nessuno nel senso dove tutto o può accadere rispetto alla quale l'inquinamento e solo una delle minacce che incombono sul santuario d'i
Cetacei perché poi
Tra queste minacce c'è anche quello di un eccessivo e pericoloso traffico la Valle di merci e di passeggeri che praticamente senza regolamentazioni particolari continua ad avvenire con portandolo peraltro una a contaminazione da sostanze pericolose molto elevata a lungo
Tutte le coste liguri e Toscani se teniamo ad esempio presente anche rilevamenti recentemente fatti da associazioni ambientaliste come Greenpeace dove oltre il loro circa il cinquanta per cento del loro campionamento è che
Manifesta appunto una presenza
Di grave inquinamento quindi credo io su questa vicenda sono già intervenuta con delle interrogazioni parlamentari ma
Credo che si debba impegnare il Governo a prendere delle misure esteri in gentil per definire dei piani di monitoraggio e misure restrittive
Per contenere le principali minacce di cui ho parlato prima
Che riguardano quest'area protetta e soprattutto rendere operativo quel segretario ATO del Santuario dei cetacei che ha tutto praticamente mega strutture mega uffici a Genova peccato però che non lo si renda
Operativo e nella l'assenza di istituzioni preposte al Governo di
UE Stato tratto di mare o ovviamente ripeto può accadere di tutto come il tragico fatto avvenuto alcuni giorni fa al largo dell'isola del Giglio
Isola le cui acque rientrano in un'area protetta ma non hanno una regolamentazione tale per cui impedito a navi di questa a portata di avvicinarsi così tanto la costa così come dissi penso a quanto è accaduto il diciassette dicembre quando appunto dal carbone Nezza
Sono potute
Riversarsi in mare tonnellate di appunto sostanze pericolose belli c'era un cargo che inspiegabilmente con
Mara forza dieci affrontava un del contratto appunto in
Presenza di sostanze così pericolose quindi sembra davvero di vivere in un far west