Radio Carcere: informazione su giustizia penale e detenzione

Firenze dieci a nove gennaio una persona detenuta italiana di soli ventinove anni si è impiccata nel carcere Sollicciano di Firenze
L'uomo per sull'ICI darsi ha utilizzato le tendine delle finestre le tendine delle finestre della cella
Salgono così a sette le persone morte in carcere nei primi dieci al nove giorni del due mila e dodici sette persone morte per una pena
Naturalmente a quello italiano il tribunale
Cinque Codice di procedura penale
Tagliato d'appello di Palermo seconda sezione
Data cinque aprile del mille novecento
Buonasera buonasera e ben trovati all'ascolto di questa puntata del giovedì di radio carcere come vi abbiamo detto martedì sera
Gran parte di questa puntata di radio carcere del giovedì sarà dedicata alle lettere scritte dalle persone detenute nelle carceri italiane però prima volevamo entrare per qualche
Minuto in un vecchio degradato carceri tagliano ovvero del carcere di Reggio Calabria e più specificatamente nella sezione femminile del carcere di Reggio Calabria tra poco ascolteremo infatti prima delle elette la voce di Francesca che ha trascorso diversi anni in questo vecchio carcere un carcere dove in piccole celle vivono quattro cinque donne detenute addirittura manca il pavimento per terra e dove
E dove capita che per la disperazione
Magari una donna
Sì in picchi e decide di farla finita come capita che per la negazione del diritto alla salute nonostante la buona volontà dei medici ci sia una mattina la donna che si accascia terra e muore come può succedere che nel carcere gioca rabbia come in tante altre calci italiane ci siano donne
Con i propri figli di età inferiore ai tre anni bambini detenuti che patiscono il carcere come se fossero degli adulti come se avessero delle colpe
Tra poco ascolterete quindi la voce dalla signora Francesca che ha vissuto l'esperienza della detenzione nel carcere
Di Reggio Calabria carcere che merita una piccola nota infatti il carcere giocherà abbia un carcere vecchio costruito prima della se
Fonda Guerra mondiale un carcere vecchio è sovraffollato come vi abbiamo detto ma
La piccola nota riguarda il nuovo carcere
Di Reggio Calabria che
è già stato realizzato il costruito e pensato infatti in località Arghillà vicino a Reggio Calabria è stata realizzata una nuova struttura
Di trecento posti una struttura all'avanguardia che c'è costata novanta milioni di euro eppure questa struttura resta chiusa e nel frattempo nel frattempo le persone
Sottoposte a misura cautelare in carcere ovvero condannate del distretto di Reggio Calabria vanno a finire nella vecchia galera
Di Reggio Calabria vecchia Carella dove spesso a causa del degrado per una pena si muore questa
E l'Italia di oggi sentiamo ora la testimonianza della signora Francesca da poco uscita dal carcere gioca l'abbia e poi ascoltiamo le lettere scritte delle persone detenute recarci italiane
Signora Francesca il carcere di Reggio Calabria vecchio sovraffollato e degradato lei li ha trascorso
Diversi anni innanzitutto ci può dire nella sezione femminile in quante donne ci sono in ogni cella
Però
Nelle più grandi che poi sono per due ci siamo stati in quattro e anche in cinque
Nel cellophane è che per quattro sono arrivati anche assai sei donna ma
Parte sei nel cellophane è che farebbe per quattro per
Quattro persone
E per arrivare anche a mettere per lei Satta mi faccia come dire una cosa nella cella un po'più piccola dove voi donne detenute
Eravate in quattro o anche in cinque ecco quando eravate in cinque per esempio tre dormivano sul letto a castello alto tre piani e la e le altre due duetto altre due letti a castello per cui c'è uno spazio alla vicenda vada letto all'altro scende a lavorare un po'deve scendere l'altro che in altre parole vi mancava lo spazio per muovervi tutte quante insieme dentro quella piccola cella
Quello a priori anche che eravamo quattro quattro in cinque maggior non sarà la possibilità di muoversi rimandare tutti e quattro al tavolo a a turni due dopo tre
Assolutamente non non era possibile
Nella rete creare Roberto ottavo lo immagino e stavate sempre chiusi insomma venti ventuno ventuno ore al giorno chiuse la maggior parte e sempre chiuse sennò c'è l'aria ai giovani e battelli
Ma non è che in effetti sono così grandi
Sembra un cervellone penta tetto però microtracce la rete
Alla l'ora d'aria nel carcere di Reggio Calabria nel vecchio carcere di Reggio Calabria altro non è che una gabbia all'aperto e una cavolata
Una gabbia la Berto colpa dove magari passa anche la voglia di andarci novantotto passa la voglia e avanzo Andaloro mai come io l'avrei tante altre perché
Ciò non vai a passeggiare che vai attendere
è il problema per il credito ad un letto opportuno la differente che ripete tutor tu
Ora una se è un muretto insomma certo passare da una piccola cella sono affollata a un cortile che altro non è che una gabbia alla Berto la differenza non è molto insomma a vedere il cielo a quadretti sempre ecco
Se la signora Francesca ma le celle del carcere di Reggio Calabria nella sezione femminile sono
Celle abbastanza nuove ben tenute o sono degradate vecchie pagelle vecchie ancora non c'è il pavimento non c'è il pavimento c'è pavimento il cemento
Debba invece l'amore va
Nel bagno dove ci laviamo dovete va in bagno si cucina
E volto a Porto Vecchio infatti risale al mille novecentotrenta ma
Mi faccia dire questa cosa per terra nelle celle della sezione femminile di Reggio Calabria non c'è il pavimento ma c'è il cemento
Sì cene quindi anche la polvere
Anche la Barbera anche cerchiamo eccezionali diventati è difficile dirlo pulito immagino qui deve buttare acqua con i secchi aree consiglieri esserlo per tutte le sale lavori verrà parlandone via
Senta signora Francesca
Non è che è voglio dire Lele assistenti chiari salgono che ce l'hanno il pavimento anche loro o no europeo piccolissimo che poi sarebbe una piccola cella
Ha diciamo
La la vetustà ITA del carcere di Reggio Calabria e riguarda sia le celle dove stanno le detenute
Si è non uffici de dove stanno gli agenti di polizia giudiziaria
In chiave lavori chiaramente ad intervenire
Hanno anche loro piccolo il anche loro con il cemento quindi condividete condividete russi su degrado strutturale compensato da una per quello che è io devo dire anche la verità aprono molto
Veramente umani
Su quello non possono dire niente meno male meno male
Cioè la signora Guan
Signora Francesca ma ci hanno segnalato che nella sezione femminile del carcere di Reggio Calabria all'interno delle docce c'è la muffa è vero e sintomo fondato
è vero bisogna prenderle armeno dal prospetto mai ancora il decennale
Patto l'onere
Perché e che c'è la la possibilità di comprare solo perché
Purtroppo l'Amministrazione non ha possibilità
A mantenerci richiamo
Quello che serve
E chi non ha soldi Trabuglio DVD come Sabatelli Polizzano cella è al MAP ma che non approvano il piano qualche podio
I voli avranno un bicchiere colmo Roma non c'è la fornitura come
Ci vuole tempo senta signora Francesca ma nel carcere di Reggio Calabria nella sezione femminile dove lei è stata ha visto per caso
Donne con bambini di età inferiore ai tre anni che erano detenuti come voi che lo ammetto
Una ovvero un bambino di un anno il marchio
Camminava entro Raphael però anche una bambina di otto mesi
Un bambino di un anno e mezzo una bambina di otto mesi ecco e questi bambini stavano in carcere nel carcere gioca l'abbia con le loro mamme
E e sentivo non la Putzer rumori del carcere li partivano proiettare un balletto però è chiaro che quando attuavano guardate che voterò
Anche li porta negli impieghi per carità va bene
Cerca l'Amministrazione a varare sempre un carcere tabellare non è che particolarmente diverta
Questi quindi questi bambini detenuti del carcere giocherà abbia se per caso c'è una donna detenuta che urlai si dispera si taglia le braccia con la lametta sento lo tutte qui si rumori
E
Ottobre quando a Palermo
Quelli che erano ed erano dei pronto non seppur Norton con un'anomalia
Ecco ma negli occhi di questi bambini detenuti nel carcere gioca labile a lei ha capito che
Questi bambini in qualche maniera si capirà cosa
E
Anche eterna bandi canicola però
E tetto altri sette otto etti Guarneri tornava guardarle detenute
Nel dire
Che è quello parte dal dai l'arma che mai l'affetto e poi di nuovo
In cella vada lasciano e il canto all'aperto però sempre cedo il passo aumentare la mamma però
Gatta abbinare realtà tenute che il proprio voto con negli occhi questa bambina detenuta i calci Reggio Calabria lei ha letto una grande tristezza come dire ma che ci sto a fare qua dentro io
E e economico anche per piccolina dirottano Vernetti però
I visto quello
Senta signora Francesca ma
Nel carcere di Reggio Calabria anche nella sezione femminile si sono registrati diversi suicidi
Lei si mi ricordo uno in particolare io mi ricordo in particolare uno di una straniera complicava e quindi
Per me era la prima volta che vedo vedevano a correggerne ci consentite le urla
Poi chi sta male naturalmente controllava il Parlamento romano cioè non è mai tutto che condivide la nostra
Fra forte quando alcuni Imam fai Vileda Margheriti perché è come mai
Cioè rimangono anche nei comuni di remare che non meritava bene come mai questo oggetto di Francavilla mi passa pure a me perché non ce la farò
Chiaramente la parte che che portano a pensare di le colpe negative ecco Quadraro una persona detenuta si uccide una donna detenute succede come nel suo caso
Questo evento provoca delle conseguenze dei pensieri gravi anche rispetto alle altre donne detenute no come diceva lei
Quindi che ho avuto occasione di parlarne anche coordinare il PRAE compagni di sventura che chiedi come mai sembrava porte allora erano l'apparenza
Che dare che non ci fortemente dal Governo e tra qualche minuto vediamo sono a parte le conosce
Mamma mia deve essere veramente difficile
Questo perché non è un gesto estremo quando proprio non ce la fai più non ce ne sia il più
Ecco ma nel carcere di Reggio Calabria
Rispettato il diritto alla salute voglio dire se una donna detenuta sta male e viene adeguatamente curato oppure no parlarvi tutto parla di tutto perché ora carenti qua che io devo dire era parla di tutto
H ventiquattro vuol dire che il medico sta lì
Due tre quattro argomenti ma che oggi però però equamente la bacchetta la mettiamo con loro eravamo quattrocento e che arrivati anche di più i detenuti
Quindi un indotto a fare erbacce qualità culturali delle vengono cioè quello che protervia e quindi un dottore è un infermiere come e quando a dare soccorso anche per su quattrocento detenuti
La buona volontà dei medici nel carcere direi di Reggio Calabria c'è soltanto che i detenuti sono talmente tanti per cui l'unica via per peccare non si riesce a
A ad a fronteggiare l'emergenza quanto meno
No non ci riesce perché anche l'Aran persistente nell'elencare lo chiama
La subito mai il dottor eventuali vale ma anche un subito
Perché c'è anche il ci sono tante necessità quindi magari in quell'istante mi rispondano aumenta l'IVA è al maschile che c'è un altro dato urgente
Adesso non arrivare a una gravidanza una loro onore e mezza una tendenza rotondo
Però anche quattro ore annuali
Senta ma lei abisso una donna detenuta che era malata e che è morta proprio a causa anche di di questi ritardi non voluti
Perché è morta quando il Brescia l'anno scorso l'anno scorso a marchio morta di l'ictus l'hanno letto il fatto non lo fa così riscaldata normalmente in gara per avere diramare il dottore era avvenuto
E però era già da tempo che dovrà andare a fare non lo so qualcosa al cuore però per mancanza di personale perderemmo Kuerten o quell'altro deve rispondere del magistrato
Perché il passaggio questa violazione era pari a due giorni dall'alto ecco questa donna quindi si è si è alzata quella mattina e che è successo telegramma Garavaglia diretta la libertà la libertà ma indiretta poiché accasciato a terra
Ed è morto
Questo è successo il cui a marzo del due mila undici al marzo del due mila undici una vita che si poteva salvare secondari noi tutti e
E quindi per un degrado per un degrado carcerario si muore così insomma senza
Si muore perché
Questa signora se non sbaglio si chiamava Loredana vero
Sì
Ma lei l'ha vista era era davanti a lei quando purtroppo è accaduto questo fatto una propria dall'Africa melma alla la vedeva la vedo io
Quindi della vista accasciarsi a terra insomma crede deve essere stato un brutto momento in ottobre che in però
C'è voluto un po'prima che comporto implicito che andavano perché voi e credo che non è il prevenire molto grande no
La maggior parte voi pagamenti garanzie ridarli può era anche una brava donna era
Quindi la questione e CIPE male no niente male perché pentiti è magari dalla prima che il capitale i livelli
Poi mi pare che non c'è più lei aspettava con anche il permetta perché piglio io pari a diciotto anni da una parte che
Penso che rimangono sempre in cifre nel cuore e che non
Soprattutto queste due no quando nel giugno cioè morire in carcere è una cosa bruttissima
Perché
Eh sì e poi non è giusto morire per una pena è eseguita in maniera illegale degradante no questo non è giusto
Se la donna fosse instaurato se fosse stata prontamente portata
In ospedale ovvero qua se fosse stata porta in ospedale dei tempi giusti non sarebbe morta ecco insomma secondo
è pure gli altri che eravamo a lui abbiamo pensato tutti voi
Segue
Signora tra l'altro voi chiudiamo con una invece con un sorriso perché anche a Reggio Calabria
Ascoltavate radio carcere vero certa portavamo tanto le radio carcere era una speranza in più egli martedì sera
Ascoltare perché travolto del parco iniziavi reale accendere la tv da RAI Uno fino ad un altro che Canale il balletto una parte di parlava di noi come ente
Cioè le altre cose che succedono di cronaca attorno più
Importanti
Targhe no più importanti e come
Noi siamo delle vecchie che ha detto
Cioè nel periodo
Tutti abbagliato e tutto io l'ho sempre letto degli sbagli è giusto dobbiamo pagare l'energia elettrica
Ma in condizioni di vertice anche perché ho parlato ogni tanti di noi va bene signora grazie soprattutto buonasera Tonight grazie grazie a lei ha versato il piacere LA grazie a Marco Pannella anche che
Aggiorniamo disperante è alto e non altro
Queste insomma la voce di Francesca che ha ricordato la sua drammatica esperienza detentiva passata all'interno del vecchio è sovraffollato carcere di Reggio di Reggio Calabria
Adesso dal carcere gioca l'abbia entriamo invece seppur virtualmente all'interno dei casi da viale perché è arrivato il momento di leggere le lettere scritte dalle persone detenute
Nelle sovraffollate carceri italiane
Benvenuti benvenuti nelle patrie galere
Oggi iniziamo da una lettera che ci arriva dalla Sardegna infatti ci scrive Giancarlo persona detenuta nel carcere Buon Cammino di Cagliari Giancarlo che afferma
Cara radio carcere sono uno dei tanti detenuti malati e non curati che sono ristretti nel centro clinico del carcere di Cagliari
Centro clinico che aldilà del nome altro non è che o un gruppo di celle un gruppo di celle
Dovete sapere infatti che tutto il carcere di Cagliari e molto vecchio ed è così che anche noi detenuti malati ci troviamo link
Usi in celle vecchie e fatiscenti dove dove addirittura cade l'intonaco dai muri a causa dell'umidità
Di fatto scrive ancora Giancarlo dal carcere di Cagliari di fatto restiamo chiusi in queste celle per
Ventitré ore al giorno in quanto ci concerne
Non solo un'ora d'aria al giorno mentre questo carcere assomiglia sempre più a un carcere dove ci sono rinchiusi non delle persone
Ma degli zombie degli zombie
Infatti infatti il sessanta per cento dei detenuti di Cagliari o è tossicodipendente
Ed è spesso affetto da crisi di astinenza oppure malato psichiatrico mentre il restante quaranta per cento
Deve assumere ogni giorno dei tranquillanti
Per poter riuscire a sopportare questo inferno per riuscire a sopportare questo inferno
Per quanto mi riguarda scrive ancora Giancarlo dal carcere di Cagliari per quanto mi riguarda ti informo che mi trovo in carcere dal giugno del due mila e undici e da allora non vedo la mia famiglia famiglia che risiede a Brescia e che per ragioni economiche non può avvenire fino a Cagliari inoltre sono affetto da un tumore con diverse metastasi
Una grave malattia che però
Non mi viene adeguatamente curata
Pensa che quando sono entrato in carcere pensavo settanta chili mentre ora nel peso solo cinquantatré e continuo e continua a dimagrire
Sono arrivato al punto di rifiutare le visite mediche che mi propongono perché perché ho capito che non servono a nulla e ho deciso quindi che mi lascerò andare al mio destino
Vi saluto con stima la lettera firmata Giancarlo persona detenuta ammalata e evidentemente non curata adeguatamente nel carcere
Buon cammino di Cagliari Giancarlo grazie per la tua lettera e invece no noi ci diciamo fatti coraggio e non ti abbandonare al tuo destino continua a lottare
E invitiamo altre persone detenute della Sardegna scriverci hanno gli radio carcere che abbiamo bisogno anche di ricevere informazioni da voi che siete ristretti nelle carceri della Sardegna
Poi ci scrive Ugo dal carcere di vicenza caro Arena mi trovo in carcere perché condannato a un anno e otto mesi per
Detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio ora mi mancano soltanto otto mesi per terminare la mia pena e come vedi
Anche su di me non ha avuto il tetto las tanto famosa legge svuota carceri che consentirebbe ai condannati che hanno un residuo di pena inferiore a un anno di scontare la condanna ai domiciliari per quanto riguarda poi il carcere di vicenza scrive ancora Ugwo appunto dal carcere vicenza ti informo che anche qui siamo ormai arrivati al con la a suo pensa che il carcere potrebbe ospitare solo cento quarantasei detenuti mentre noi oggi siamo più di
Trecento settantatré
Non mi vergogno a dirti che non ce la faccio più scrive ancora Ugo dal calci di vicenza
Mentre mentre l'attenzione in carcere aumenta sempre più in mentre aumentano anche gli atti di autolesionismo
La verità è che viviamo in un sistema malato dove ai maiali o ai polli viene garantita più dignità
Rispetto a noi detenuti e soprattutto più metri quadri
A disposizione per vivere e su questo Ugo ha perfettamente ragione ma mi domando scrive ancora Ural carceri vicenza per quanto tempo questo Stato criminale
Resterà a guardare quanti morti ci dovranno ancora essere nelle carceri prima che questi politici ben pagati accettino che l'unica soluzione per affrontare questa emergenza è un'amnistia e un indulto
Ti ringrazio per avermi dato voce la lettera firmata Ugo persona detenuta nel carcere di vicenza grazie anche a te Ugo per questa tout testimonianza giuste sono le tue domande giuste e opportune sono le tue le tue domande rivolte a questa politica indifferente
Poi ci scrive un gruppo di persone detenute
Nel vecchie sovraffollato carcere Poggio Reale di Napoli carissimo Riccardo siamo un gruppo di ragazzi detenuti all'interno dell'inferno del carcere di Poggioreale dove
Dove come è facile immaginare la situazione peggiora giorno dopo giorno pensa che siamo arrivati al punto che ci dobbiamo comprare di tasca nostra anche le buste anche le buste per l'immondizia
Mentre mentre non ci viene data neanche la carta per fare delle istanze non solo per fare una semplice domandina insomma insomma Poggioreale
è finito tutto è finito tutto tranne il degrado che aumenta sempre di più
Di fatto scrivono ancora queste persone detenute
Nel carcere di Poggioreale di fatto restiamo in questa cella sovraffollate per ventidue ore al giorno una cella di soli dieci metri quadri dove siamo costretti a a viverci in otto persone
E che ha un bagno fatiscente che ci fa schifo pure a farci bisogni
Per non diretti
Della negazione del diritto alla salute visto che qui se uno di noi sta male o lo ignorano o al massimo gli danno sempre la stessa pasticca che qui usano per tutti
I mali sia quelli gravi sia quelli non gradi una pasticca che noi per questi motivi abbiamo ribattezzato la pasticca di Padre Pio pre
Insomma a Poggioreale non si sconta una carcerazione come prevede la legge ma si subisce una vera e propria tortura psicologica
Caro Riccardo ti ringraziamo per quello che fai esserlo tacita tanto Marco Pannella Rita Bernardini ed Emma Bonino Ciao la lettera firmata un gruppo di persone detenute del carcere
Poggio Reale di Napoli un carcere che è forse tra i più sovraffollati d'Europa e che potremmo definire
Una delle carceri più emblematiche di come oggi in Italia la Pina venga eseguita in modo
Illegale ovvero in modo disumano e degradante
Poi ci scrive Mustafa dal carcere di Busto Arsizio Mustafà che afferma
Cara radio carcere anche le carceri Busto Arsizio è emergenza sovraffollamento si tratta infatti di un carcere che ha il trecento per cento il trecento per cento
Di sovraffollamento e dove noi detenuti abbiamo pochissimi metri quadri a disposizione per vivere nelle celle dove siamo rinchiusi
Inoltre il carcere di Busto Arsizio non ci fornisce di nessun bene primario come la carta igienica tanto che noi quando abbiamo i soldi siamo costretti a comprarci a da soli e spesso restiamo senza
Allo stesso modo dobbiamo comprare sia il sapone per tenere pulite la cella che gli stracci tanto che quando non abbiamo soldi ancora una volta puliamo la Shell ascoltate puliamo la cella con dei giornali vecchi
Ma scrive ancora Mustafa dai calci Busto Arsizio ma anche le relazioni del Vito iniziano seriamente a scarseggiare e sono sempre di minore qualità
Tanto che qui nel carcere di Busto Arsizio capita ogni giorno capita ogni giorno di vedere un detenuto
Che è in cerca che in cerca di un pezzo di pane
Ovviamente se manca il pane mancano anche le medicine soprattutto chi non ha soldi qui è costretto a soffrire senza vere possibilità di ricevere una cura medica
Inutile dirti sì ve ancora Mustafa da calci Busto Arsizio inutile diritti che nei casi di Busto Arsizio la maggior parte dei detenuti non può né lavorare né studiare ed è così
Che tutti noi siamo costretti a trascorrere la nostra pena stando chiusi in una cella sono affollata senza poter fare nulla e siamo in pratica condannati all'ozio
Io sono undici mesi che so qui dentro e sono undici mesi che attendo con ansia di essere giudicato e ti garantisco che non ce la faccio più Chavez grazie
La lettera è firmata Mustafà persona detenuta nel carcere di Busto Arsizio Leonardo poi ci scrive dal carcere di Taranto carissimo Riccardo
è vero i diritti dei suini sono più tutelati dei diritti dei detenuti nel carcere di Taranto ti bassi sapere che anche noi detenuti a Taranto come altri detenuti in altre carceri italiane
Siamo costretti a vivere ventuno ore al giorno in celle piccole il sud dice
Celle dove rimaniamo ma assalti in quattro persone alla volta celle che oltre all'assoluta mancanza di spazio per poterci muovere sono fredde in quanto non c'è il riscaldamento
Pensa che sono mesi che nel carcere di Taranto
Non possiamo fare la doccia causa dalla mancanza di acqua calda e non potendoci raffreddare
Per la mancanza di medicine in carcere siamo costretti a non lavarci certo mi sembra logico se nel carcere manca anche un'aspirina le persone detenute
Non si rischiano di fare una doccia fredda accollandosi l'eventualità di prendersi un raffreddore un raffreddore che poi
Non verrà curato
Ma scrive ancora Leonardo dal carcere di Taranto come se non bastasse se proviamo a raccontare tutto questo a chi in carcere ha delle responsabilità rischiamo di prenderci un rapporto disciplinare e di essere trasferiti in un carcere lontano dalle nostre famiglie
Per non diretti poi delle sale colloqui che sembrano quelle del quarantuno bis visto che oltre al tavolo c'è un vetro divisorio che ci impedisce anche di accarezzare i nostri bambini
Vetro divisorio che ricordo è vietato dalla legge
Ma una delle cose più gravi scrive ancora Lonardo recarci di Taranto ma una delle cose più gravi e che qui ci sono detenuti gravemente malati che attendono da più di otto mesi una visita specialistica
Come dire se un detenuto nel carcere di Taranto ha un tumore può anche morire nell'attesa che lo porti un ospedale
Inutile dirti che siamo ormai arrivati all'esasperazione sia per l'ingiustizia che subiamo singolarmente sia per quelle che vediamo subire ai nostri compagni detenuti
Ti saluto con stima la ventesima da Leonardo persona detenuta nel carcere di Taranto un carcere sovraffollato e di conseguenza
Dove non funziona nulla che è stato qualche mese fa visitato dall'allora sottosegretario alla giustizia li Sabetta Alberti Casellati che uscendo disse
No no il carcere tanto è un ottimo carcere ed infatti infatti è verissimo
Va bene
Dal carcere di Taranto ci sposiamo al carcere di Venezia perché da lì ci scrivono Marco Luca entrerebbe appunto persone detenute nel che Cile Santa Maria Maggiore di Venezia che affermano caro Arena qui nel carcere di Venezia siamo arrivati alla disperazione
Penso infatti che questa antichissima galera potrebbe ospitare solo centosessanta detenuti mentre noi oggi siamo più di trecentocinquanta più del doppio e con la conseguenza che nelle celle siamo talmente tanti che uno di Doni deve restare sulla branda per consentire agli altri di potersi muovere o semplicemente di poter andare in bagno
Qui tutto peggiora giorno dopo giorno ora ad esempio con l'arrivo dell'inverno soffriamo il freddo giorno e notte perché non abbiamo riscattata mento sufficiente nelle nostre celle infatti i riscaldamenti vengono accesi solo per due ore la mattina e per due ore la sera assai poco per rendere minimamente calda questa grande è vecchia Calais era una galera questa di Venezia che tra l'altro oltre che fredda e anche umida essendo costruita sopra l'acqua
E anche da qua urliamo insieme al nostro Pannella amnistia amnistia amnistia per una riforma della giustizia e per la detenzione che sia davvero
Legale e ti abbracciamo forte detti diciamo non mollare non mollare mai la lettera è firmata Marco Luchetti rive persone detenute
Nelle carceri Santa Maria Maggiore di Venezia ma restiamo sempre a falciati sul mare e affogati dalla sovraffollamento perché da Venezia ci spostiamo all'isola d'Elba ci scrive infatti un gruppo di persone detenute del carcere
Porto Azzurro dell'isola d'erba persone detenute che affermano carissima radio carcere vi vogliamo informare che la piaga del sovraffollamento è arrivata che qui nel carcere di Porto Azzurro un carcere che potrebbe contenere solo duecento detenuti mentre noi oggi siamo più di quattrocento
La conseguenza e che siamo costretti a vivere la nostra detenzione all'interno di celle assai piccole rispetto al numero di detenuti che le occupano ma considera che si tratta anche di celle che sono anche molto fateci enti ti basti pensare che abbiamo il bagno non diviso dal resto della cella abbiamo il bagno non diviso dal resto della cella e in pratica mangiamo e dormiamo accanto a dove
Facciamo i bisogni
Qui anche mangiare un problema infatti il vitto che ci danno è sempre pochissimo e solo chi ha soldi tra di noi ma sono molto pochi può comprarsi il cibo e cui finanze lo in cella ma ripetiamo si tratta solo di pochi fortunati mentre gli altri detenuti del carcere di Porto Azzurro fanno letteralmente la fame
Fanno letteralmente alla fame
Ti dicevamo che qui siamo in quattrocento detenuti è bene ebbene vuoi sapere quante docce ci sono a disposizione per lavarci
Solo sei già solo sei docce per quattrocento detenuti ovviamente sempre che funzionino tutte
Invece per quanto riguarda i rispetto al diritto della salute scrivono ancora queste persone detenute recarci di Porto Azzurro sappi che qui ci dà non solo una medicina per tutti i mali ovvero less
Per gambe e se qualcuno di noi necessita di altre medicine se le deve comprare da solo sempre che ha dei soldi altrimenti si deve attenere il suo ma l'anno e il suo dolore
Siamo davvero disperati non a caso spesso qui c'è chi si taglia le braccia o ciechi come è capitato oggi cerca di impiccarsi perché
Perché preferisce la morte
Perché preferisce la morte a questa non vita
E a questo proposito ci teniamo segnalati che quel detenuto che ha tentato di impiccarsi oggi è stato salvato da un altro detenuto
E che sia gli agenti della polizia evidenziare è che i medici hanno impiegato più di un'ora per arrivare
è così si domandano queste persone detenute in carcere porta Zurlo è così che si trattano delle persone anche se detenute
Ora ti salutiamo e manda un nostro saluto anche a Marco Pannella e a tutti i radicali Ciao la lettera è firmata da un gruppo di persone detenute nel carcere
Porto Azzurro dell'isola d'Elba
Salutiamo perché non abbiamo più il tempo per per legge lettere salutiamo Garzia che ci scrive al carcere Rebibbia di Roma Grazia che essendo cittadino spagnolo vorrebbe scontare la sua pena
Nel proprio Paese Grazia ha ragione c'è una legge infatti che consente questa modalità di esecuzione della pena il problema che la legge c'è ma mancano i soldi per i trasferimenti ed è così che Grazia come altri cittadini europei rimangono quindi tagli a scontare la pena invece di
Poterla scontare come prevede la legge nei propri nei propri Paesi salutiamo un gruppo di persone detenute malate ristrette nell'infermeria del carcere di Bellizzi Irpino che affermano che lì non c'è l'assistenza medica venti in
Tu su ventiquattro come sarebbe giusto salutiamo Maria Teresa Dal carceri vigevano Roberto del calcio Don Bosco di Pisa Sebastiano recarci Lucera Augusto Del calci termo Gianluca la Calce Agrigento e Silvano dal carcere Marassi di Genova
Bene prima di salutarvi io vi ricordo i nostri recapiti ovvero come entra in contatto con noi di radio carcere prima di tutto il numero di telefono di qui di radio radicale telefono che risponde al numero zero sei
Quattro otto otto sette otto o lo ripeto zero sei
Quattro otto otto sette otto uno chiamate si siede da poco uscito dal carcere chiamate se avete delle questioni da porre annui di radio carcere
Vi ricordo anche il nostro sito internet che all'indirizzo www punto radio carcere punto com
De ricordo che siamo anche presenti su Facebook bassa cercare il nome Riccardo Arena disputerà fuori il simbolo di radio carcere su
Facebook e poi e soprattutto le persone detenute ricordo l'indirizzo dove inviare le vostre lettere dal carcere questo e l'indirizzo radio radicale
Rubrica radio carcere
Via
Principe Amedeo due zero zero uno otto cinque
Roma scrivete scrivete scrivete non lasciate che le ingiustizie che subite rimangono protette dal silenzio e da quelle quattro mura Grazia Lorenzo Bruschi per l'assistenza in regia e grazie a tutti voi che anche questa sera
Da una casa da una macchina da un camion ed anche da una ce l'avete acceso una radio trasportare una piccola voce
La voce di radio carcere l'informazione sul processo penale e la detenzione a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
Una volta con l'italiano il tribunale
Cinque Codice di procedura penale dichiaro Italia d'appello di Palermo seconda soluzione
Data cinque aprile mille novecento