Intervista ad Arturo Parisi sulle motivazioni della sentenza della Corte Costituzionale sull'ammissibilità dei referendum abrogativi della legge elettorale

Con Arturo Parisi del Partito Democratico uno dei promotori di questa tornata di referendum per la legge elettorale le e che la Consulta bocciato oggi sono uscite le motivazioni
Beh intanto
Lei se l'aspettava
Beh
Naso questa qua è la spiegazione appunto
Del della risposta che c'era stata già data
Conte dodici giorni fa non mi ricordo più quindi
Era
Il no era inevitabilmente fondato su una delle due possibili
Scelte
La specifica delle argomentazioni non avrebbe potuto aggiungere più di tanto
Quindi siamo fermi sostanzialmente al dodici al giorno dodici e quando la sentenza è stata anticipata nella suo dispositivo
Per quanto opinabile nulla riteniamo opinabile è una sentenza una sentenza e quindi come tale bar rispettata
Peraltro
Il nostro rispetto
Verso
Le istituzioni e lo stesso che ci aveva orientati a indirizzare la rabbia
Dei cittadini nel solco di quelle che sono le regole istituzionale che prevedono appunto l'appello ai cittadini attraverso
Il referendum
Oggi siamo praticamente al punto di partenza e come sempre il punto di partenza e più arretrato del punto di partenza
Ed è di questa sentimento che dobbiamo farci carico
Perché
Dice siamo appunto di partenza in realtà a tutte quelle firme rappresentano come dire un
Una sorta di diritti avamposto no invece per poi
Qui
Portare avanti un una riforma come si deve dei vari della della legge elettorale
Ah io mi riferivo
All'ala come a livello istituzionale che noi non possiamo dimenticare che
Il porcellum
E il figlio dell'attuale sistema
Partitico di quella
Che appunto oggi un commentatore definiti da una partitocrazia senza partiti
Mi riferisco interventi D'Andrea Manzella sulle
Su Repubblica ed è appunto questa
Diciamo Repubblica dei partiti senza partiti questa partitocrazia senza partiti
Che sarà chiamata a riformare se stessa riformando la legge elettorale lo dico con una sostanzialmente
Come dire da una parte con rabbia e dall'altra Pellanda o meno alla
A quella speranza che doverosa è doveroso nutrire
Per andare avanti
Partito Democratico non aveva in una sede propria sua istituzionale di deciso qual era la legge elettorale che che intendeva portare avanti
Ma il Partito Democratico nasce guidato da un'opzione non solo bipolare ma anche maggioritaria e strada facendo di strada non è affatto
Di strada mi ha fatto prima appunto optando per un sistema a doppio turno diciamo alla francese come prospettiva puoi formulando una proposta che ispirata almeno ci diceva ispirata al modello ungherese una aggettivo in questo momento imbarazzante
E adesso aprendosi alla metodo proporzionale come sentiamo in molte dichiarazioni per ricorrere sulla bocca di
Importanti dirigenti del partito
Quindi non c'è mi scusi se sono così viene categorica non c'è speranza per l'uninominale nominale secco quello che
I radicali piace piace molto
Ha lo sento lontano dal centro ma secco e anche il modello
Che
Come dire aveva la mia
Preferenza non non a caso uno alle tante sconfitte referendari e intestata arricchendole novantanove no al quale per poche
Decine di migliaia di voti perderemmo il referendum governare secco ognun turno doppio turno mondiale secco fondato sul collegio uninominale
E anche ormai
Come dire è una sconfitta lontana tredici anni
E quindi dobbiamo volgendo il CIM dietro
Prendere atto del tempo per dovuto ma
Allo stesso tempo
Ricominciare da questo mi rifaccio alla domanda precedente dalla
Domanda presenta i cittadini perché il milione e duecento mila firme raccolte in un mese sono state raccolte in poco più di un mese a a dare
La dimensione della domanda della domanda di una
Democrazia che decida concretamente che affida la decisione I cittadini debbo dire che in questo momento dove registriamo non solo
La sconfitta
Del referendum
Sede
Di corte di ammissibilità ma anche
Come dire la ulteriore delusione per quello che riguarda il referendum sull'acqua lo dico la persona che non ha sostenuto
Di referendum sull'acqua ma che ha votato il referendum e che
In nome della
Del
Della regola referendaria chiede che indipendentemente dalla propria indipendentemente alla poca condivisione quel referendum sia rispettato mentre vedo anche in questo caso
Allontanarsi questa prospettiva credo che dovremmo porci più semplicemente il problema se non sia meglio eliminare l'istituto referendario dalla nostra Costituzione piuttosto che vederlo sbeffeggiato
In questo modo inaccettabile
è possibile che sulla riforma della legge elettorale
In realtà si giochino partite più ampie più alte
Anche in un palazzo come questo cioè è vero che comunque
Si parla di riforma della legge elettorale il PTA già dei contatti e stessi secondo lei con chi sono
Ma è quello che leggiamo sui giornali io non ho molte più informazioni di quelle
Che
Tutti possono leggere sui giornali oltretutto in questo momento è doveroso non sollecitazioni da più parti e anche
La messa in moto mora da parte del
L'iniziativa referendaria tuttavia
è
Contatti
Né
è una cosa come dire Aprutina accordi sono un'altra quindi noi ci stiamo preparando in modo inevitabile
A un rinvio
Della decisione quando ormai il tempo sono abbondantemente scaduto
Anche se
Ci sto c'è stata da parte del Presidente della Repubblica una
Insomma un invito pressante anche i Presidenti di Camera e Senato di mettere all'ordine del giorno
Proposte di legge che riguardano la la riforma della legge elettorale
è molto più di un invito da parte del presidente la Repubblica possiamo dire una iniziativa in prima persona
Ma noi sappiamo che quando uno deve
Incidere sulla propria carne e mi riferisco ai capi partito
Nella speranza che
Ci tagliano anche una piccola fare angina concretamente
è dura diciamo perché uno la possa coltivare con troppa leggerezza quindi io mi attendo un rinvio da questo nuovo oggigiorno peggiore per esprimere dei giudizi come dire articolati mai il mio pessimismo e profondo