Radio Carcere: informazione su giustizia penale e detenzione

Prammatica situazione carceraria
Una realtà per ripetere le parole angosciate del Presidente della Repubblica che ci umilia in Europa che ci allarma per la sofferenza quotidiana fino all'impulso a togliersi la vita
Di migliaia di esseri umani chiusi in carceri che definire sovraffollate e quasi su un eufemismo
Costringere sessantotto mila detenuti in condizioni logistiche adeguate a quarantacinque mila persone e palesemente incompatibile con i principi affermati l'articolo ventisette la nostra Costituzione
E dall'articolo tre della competizione dei diritti dell'uomo
Urgente attenzione ma poi dedicata alla misura cautelare della custodia in carcere la cui natura di estrema ratio imporrebbe che essa sia prevista soltanto in presenza di reati di particolare allarme sociale
E soprattutto sia inibita
Quando la condotta criminosa presa in considerazione sia risalente nel tempo e non accompagnata da manifestazioni concrete di attuale pericolosità sociale
Non è un popolo italiano il tribunale
Venticinque Codice di procedura penale
Del popolo italiano qualche organo di governo secondo Sezione
Dato cinque aprile del mille novecento
Buona si elaborazione bentrovati all'ascolto di questa puntata di radio carcere del giovedì da parte di Riccardo Arena la voce che avete ascoltato prima della sigla di radio carcere è la voce del Primo Presidente della Cassazione Ernesto toh Lupo Presidente la Cassazione che oggi in occasione della inaugurazione dell'anno giudiziario si è soffermato lungamente sulla grave emergenza presente
Nelle carceri italiane e anche sull'eccessivo ricorso alla misura cautelare in carcere però il presidente Lupo oggi si è soffermato anche su un tema
Che vorremmo affrontare questa sera lo di radio carcere prima di leggere le lettere dal carcere e il tema è uno di quelli centrali ovvero l'eccessiva durata
Del processo penale eccessiva durata del processo penale su cui lo stesso Presidente Ernesto Lupo si è soffermato oggi in occasione del lavorazione dell'anno giudiziario affermando
Il fattore tempo è un elemento costituzionale del giusto processo ha detto il presidente Lupo ed ha aggiunto una giustizia tardiva non può comunque chiamarsi
Giustizia
Un monito quello del Presidente della Cassazione Ernesto Lupo che purtroppo
Trova conferma nella realtà infatti troppo spesso
Sia imputati che persone ed vittime del reato non riescono a ottenere una risposta di giustizia in tempi ragionevoli in tempi
Giusti
In altre parole oggi accade assai di frequente che un imputato debba tendere anni e anni e anni per e vedersi riconosciuta la sua innocenza o per vedersi applicata la giusta la giusta pena una giusta pena che una voi perché arriva troppi anni di distanza da reato commesso è chiaramente una pena ingiusta allo stesso tempo troppo spesso oggi accade che una vittima del reato debba aspettare anni anni e anni
Ricevere una risposta di giustizia da parte e dello Stato insomma possiamo dire che sia gli imputati che le vittime del reato sono accomunati dal subire la stessa ingiustizia ovvero l'eccessiva
Durata del processo un processo senza fine ebbene allora noi questa sera prima di leggere le lettere dal carcere vogliamo farvi ascoltare
Due testimonianze la testimonianza di chi è stato condannato a dieci anni di distanza
Dal fatto e quindi ha subìto una condanna che proprio perché tardiva è di per sé ingiusta in quanto arriva quando ormai quella persona è completamente diversa rispetto a quella che ha commesso il reato
E la testimonianza di chi invece
Attende una risposta di giustizia non come imputato ma come
Vittima di reato quante sono le persone vittime di reato che non riescono a ottenere giustizia nel nostro Paese
Quella che tra poco ascolterete la voce di Luca ovvero un ragazzo che è stato portato in carcere perché condannato a dieci anni di distanza dai fatti commessi
Luca oggi a ventisei anni però il suo processo inizia quando Luca aveva sedici anni ovvero quando Luca viene imputato per una serie di furti questo processo si protrae per tanti anni ovvero per e di dieci anni giusto il tempo perché Luca si vi faccio una vita sedi faccio una vita onesta trovi un lavoro onesto e una compagna poiché all'improvviso a dieci anni di distanza Luca
Sì sente bussare alla porta e viene arrestato perché
Perché condannato per una serie di furti commessi dieci anni prima quando aveva sedici anni questa testimonianza
Di Luca una delle tante persone che oggi vengono messe in carcere perché condannate a otto nove dieci anni di distanza da quando hanno commesso il reato persone che vengono arrestate e condannate quando ormai
Sono persone assai diverse rispetto a quelle che hanno commesso il reato
Luca tu quanti anni hai e
Luca attese è stato protagonista di una classica vicenda processuale che si è protratta purtroppo opere
Dieci anni infatti quando avevi sedici anni si è stato indagato per una serie di furti vero
E a sedici anni sono stato indagato per una serie di furti vero ed è iniziato un processo si era iniziato un processo che purtroppo come
Spesso accade in Italia è andato avanti per dieci anni
Per dieci anni era un processo che pendeva dinanzi al Tribunale dei minori che tendeva dinanzi al Tribunale dei minorenni
Abbiamo fatto fare la formula ordinaria diciamo
Perché i minorenni non prevede
Ridotti via abbreviato patteggiamento
Quindi questo processo si è protratto per dieci anni che ecco durante questi dieci anni però la d'ordine è cambiata sì effettivamente durante questi dieci anni ho trovato poi un lavoro ho trovato una compagnia con cui condividere la mia vita
E
Nel due mila dieci io abitavo colleghi avevamo un appartamentino insieme un buon lavoro
Da un giorno all'altro
Riduciamo la porta
Purtroppo ne hanno prelevato
E che hanno portato in carcere
Ci hanno detto prepara il borsone perché che è arrivato definitivo
E li abbiamo portati in carcere ecco ma tu hai capito lì per lì di cosa si trattava pensati fosse questa vecchio questo vecchio processo no sinceramente diciamo con la testa tra le nuvole tra lo choc attenti
Una presenza così
Tra quello che la mente va a pensare poi quello che trovi in carcere
Tra quello che perché guai a perdere e non ci ha pensato che era questa condanna di un processo che durava da dieci anni insomma no
Lì e non non ha focalizzato la cosa ma insomma Luca te
Dopo dieci anni mentre quando ormai ieri fatto una vita lavorativa Nesta Amenta degli una compagna all'improvviso sono piombati i poliziotti carabinieri a casa tua la mattinata all'arrestato
Che
Per una condanna relativa a un processo che era iniziato dieci anni prima quando eri minorenne e commesso dieci anni prima quel reato e
Tutto il Ringhio da minorenne cosa che io non pensavo che
Una volta maggiorenne sarebbe andata avanti l'accordo ecco quella mattina quindi sotto shock come tu raccontarvi quella mattina se è stato preso e portato nel carcere di Ascoli Piceno
No no inizialmente cui portato nel carcere di Montaguto a nel carcere Montaguto e lì ti hanno fatto a Bell ufficio matricola tutto quanto ha avuto l'impatto con il carcere no che un impatto fortissimo poi
Anche perché Montaguto vivo una situazione paradossale
E poi dal carcere Montaguto se è stato trasferito nel carcere di Ascoli Piceno sì ecco che in totale quanta detenzione fatto per quanto tempo
C'è stato in carcere per questo per questo reato viene commesso dieci anni fa quando eri minorenne io sono stato detenuto per un anno opportunamente attualmente sono in una misura alternativa per un anno e quattro mesi è stato in carcere
Per per un reato commesso dieci anni fa
Che
è una pena che non ha senso no è una terra che oggi non ha scelto anche perché a livello rieducativo non non so che effetto abbia avuto
Anche perché oggi comunque si era una persona totalmente diversa con un'altra mentalità e con degli altri obiettivi
Mentre carceri dieci anni dopo quando eri appunto ormai comune
Quasi un uomo maturo non proprio anzi
Ecco assomiglia un po'ma correggimi se sbaglio assumere un po'questa giustizia lenta Aldo o una giustizia che in qualche maniera
Spezza la vita delle persone perché arriva quando ormai la vita di una persona si è riportata all'onestà da sola se è riportata la normalità da sola o no che è scioccante qualcosa anche perché
Turchia Cina mattina vai a lavorare carico-scarico messo nel passato perché comunque sia sono cose che che rimangono ma è anche il cambiamento che ha effettuato in quegli anni
Il giudice figura neanche netto specie un giudice minore minorile non si cura di sapere cosa fa questo ragazzo oggi
Prendono mando per fax arriva definitivo sei un pezzo di carta e la giustizia e non solo lenta a me e inesorabile e ignora appunto il tuo cambiamento attuale sì sì
Chiaramente se mi è stato uno shock anche per la tua compagna vederti arrestato all'improvviso no la mia compagna strada molto male vero poi ringrazio Dio che è una una ragazza molto forte emersa da canto
E tutt'oggi riempire con me
Stiamo cercando di ricominciare una vita normale come quella che c'è stata l'aspetto
Tu hai dovuto rimettere in piedi la tua vita le dovuto un po'ricostruire comunque Aso che si è rotto e tutti i pezzi sono un po'frantumati no si sia ancora
E sto cercando di guardare negli ultimi tempi si fanno non sarà semplice e questo per colpa di una giustizia ingiusta non per il merito ma ingiusta per i tempi perché è arrivata troppo tardi
Sì perché ne sarebbe arrivata quando avrei avrei commesso il reato
Sicuramente sarebbe stato educato al momento in cui ne avevo visto
Accetto era giovane certo se il tribunale di minorità avesse subito condannato dovesse condannato in termini in tempi giusti tema carichino carcere minorile avessi studiato avessi imparato un lavoro oggi sarei sia anche più formato forse no e sicuramente avrei un futuro migliore avrei avrei avuto un futuro migliore invece e dovuto fare tutto da solo
E è dovuto trovarla tua onestà da solo e nonostante questo dopo dieci anni è arrivata la mannaia della giustizia che ha distrutto la vita
Sì
Secondo me pagarla due volte questa cosa
Perché primari costruisci la tua vita e in maniera autodidatta diciamo chi rimette in riga seguendo magari un consiglio di un familiare euro la presenza di un genitore
Quando di nuovo ti sei rimesso irrigati si è rimesso in carreggiata piglio nettamente arriva la giustizia perché buttate era un'altra volta
Secondo me giusto come ecco soprattutto se questa giustizia tra virgolette arriva dopo dieci anni dal fatto commesso che
Soprattutto è questo il decreto il danno la lentezza del processo no
Anche perché tuo punto durante questa intervista i nostri ascoltatori l'avranno capito dove non è che dici io sono innocente
No no io sono colpevole tant'è che mi sono andato a costituire per quei reati a
Perciò cioè io ammetto la mia colpevolezza ammetto il fatto di dover pagare una condanna acqua ma per i minorenni tutti sei costituito per quei reati
Sì perché la coscienza qua precostituito e nonostante che tutti i posti costituito è subito il danno di un processo durato dieci anni che e poi una carcerazione quando ormai era un'altra persona sì
è assurdo
Però purtroppo è così
Senti senti Luca come sai l'avrei visto in carcere insomma in questo momento il rammarico che è passato in carcere sono tante le persone detenute
Che
Scontano che sconta una pena a una distanza ingiusta irragionevole
Dai fatti da i fatti commessi ecco
Qual è la domanda che vorresti porre al Ministro della Giustizia i parlamentari proprio per sensibilizzarli per una riforma che
Renda giustizia impicci della giustizia in Italia io vorrei porre una sola domanda vorrei chiedere che sento monitorato esporrà
Qua non è più l'orchestra a quello che ha commesso il reato
Questa è una domanda che vorrei rivolgere alla politica italiana e in particolar modo al Ministro di Grazia e Giustizia e giustizia
Perché tanti come me sono detenuti per reati commessi anni all'indietro che senso ha tutto questo
è già cioè poco ragione Luca domandare che senso ha punire una persona quando non è più la stessa rispetto a quella che ha commesso il reato
Da chi ha
Subito una condanna ingiusta perché
è arrivata a dieci anni di distanza dalla reato commesso passiamo invece a chi
In quanto vittima del reato attende da anni una risposta di giustizia questa è la voce del dottor
Fabrizio Brunetti dottor Blumetti che purtroppo nel due mila e cinque ha perso suo figlio a causa di un incidente stradale bene nel due mila cinque inizia il procedimento penale per l'omicidio colposo di Flavio appunto il figlio del dottor Brunetti le indagini durano addirittura tre anni poi inizia il processo ebbene ebbene dal due mila e cinque ad oggi quel
Processo penale e ancora fermo in primo grado il dottor Blumetti ancora attende e sono passati più di sei anni attende una risposta di giustizia da parte dello Stato in merito all'omicidio colposo subito da suo figlio questa testimonianza del dottor Blumetti una delle tante vittime di reato che non riesce da anni e anni a ottenere risposta di giustizia da parte dello Stato
Uno trattanti
Dottor Fabrizio Brunetti nelle
Giugno il ventitré giugno due mila e cinque suo figlio Flavio è morto per un incidente stradale vero
Il
Poco documentano tornare al cinema cure dottor Brunetti da quella data dal ventitré giugno di
Mila e cinque inizia inizia anche un'indagine un'indagine penale un'indagine penale che ha come tema il reato di omicidio colposo proprio perché questo incidente purtroppo determinato con la morte di Flavio che aveva soltanto
Ventisette anni oggi sono passati circa
Cinque anni anzi cinque anni e qualche giorno eppure giustizia lei non ha ancora ricevuto
è vero assoluta interno
Passato moltissimo tempo entrata in vigore il primo tra l'altro nessuna notizia nel frattempo nessuna informazione nessuno ha detto
Quindi l'aggiornamento
Prima che indici applicati i principi
Si chiede scrittrici dei il rinvio a giudizio
Per l'omicidio colposo che poi è iniziato un processo che che adesso ricomincerà di nuovo da zero una serie di storia che praticamente identica ville che non
E non posso capire insomma che io non
Non faccio l'avvocato e non
Esaurire francamente capire il fatto è che suo figlio Flavio è morto il ventitré giugno due mila e cinque per un incidente stradale l'ipotesi di reato è omicidio colposo
E oggi il processo per omicidio colposo per dovrebbe appurare la verità sulla morte di suo figlio Flavio ancora è fermo in primo grado davanti al giudice monocratico giusto non solo
Nel primo grado ma ricomincerà praticamente dall'inizio
Quindi tutto quello che è stato faticosi sicuramente fatto finora con sporadiche come niente riescono poi finite quasi sempre niente
L'unica cosa che eravamo arrivati circa faticosamente a Roma
Come avanzamento era la discussione di due dei testimoni ce ne sono altri quattro della difesa più quelli della cute e quindi chissà quanti
In tutto questo tempo eravamo arrivati ad avere le testimonianze dei due Simone
Nell'ultima udienza quella del ventisei marzo poi invece ci ha detto che
è stata promossa e quindi
Di comminare rinviato a dicembre di quest'anno ricominceremo tutto daccapo tutto daccapo quindi saranno portati in cinque anni e mezzo e non è successo proprio nulla
E lei non ha avuto dallo Stato non ha avuto una risposta di giustizia un'affermazione ingiustizie per quanto riguarda la morte di suo figlio
L'ipotesi a mio figlio colposo avvenuto il ventitré giugno due mila e cinque che
Nulla nota coinvolta meglio qualche giorno prima di nel credere
Capendo benissimo creandogli
Sofferto moltissimo e non succederà nulla e non succederà nulla occuparsi
Ma almeno
Un pronunciamento almeno
Sapere che CEE Catania una responsabilità e che questa responsabilità dettata accertata dal da un magistrato diritto no diritto che lei non ha ancora avuto dopo cinque anni in realtà
Perché
Cortenova però
Ci scrive Claudio dal carcere di vicenza carissimo Riccardo ti informo che ho provveduto ad inviare una denuncia alla Procura della Repubblica di vice senza in ordine I reati che si consumano qui dentro nel carcere di vicenza a causa delle condizioni disumane in cui viviamo come può immaginare
Per individuare i reati c'è stato solo l'imbarazzo della scelta infatti non solo ho evidenziato l'inosservanza di bene quaranta articoli dell'ordinamento penitenziario ma ho denunciato anche irreale ti di maltrattamenti lesioni e truffa si truffa in quanto nel carcere di vicenza i pranzi del soprabito ovvero dei beni che possiamo acquistare è superiore del quaranta per cento rispetto alla media
Del libero mercato ricordo che invece
La legge sull'ordinamento penitenziario prevede che questi beni che i detenuti posso comprare in carcere debbano costare
La media dei supermercati che si trovano intorno al carcere quindi non certo di più
Continua a Claudio che ci scrive al carcere vicenza della sua lettera per quanto riguarda invece il reato di maltrattamenti è in pratica ciò che subiamo nella Brescello
In quanto siamo costretti a vivere con soli novanta centimetri quadrati attesta novanta centimetri quadrati a teste
E siamo costretti a restare sulle nostre brande per ventidue euro al giorno non per scelta ma solo perché c'è impossibile rimanere in piedi in tre persone all'interno di una cella progettata per una sola persona
è evidente scrive ancora Claudio dal carcere vicenza è evidente che questo tipo di trattamento unito a questa inattività forzata ci provoca lesioni sia fisiche che psicologiche lesioni che
Se fossimo degli animali sicuramente verrebbero perseguite
Preciso che la mia non era rabbia stava edile ma e sete di giustizia è sete di dignità
Ed invito tutti i compagni detenuti d'Italia l'ascolto di Radio Carcere a denunciare come vengono trattati
Chavez grazie la lettera c ma da Claudio persona detenuta nel carcere di vicenza Claudio che tocca un argomento assai importante un argomento su cui s'nessuno e di Radio calce ci soffermiamo vero quanti reati vengono commessi in carcere a causa del sovraffollamento e quanti di questi reati rimangono impuniti
Tanti maltrattamenti come diceva giustamente Claudio lesioni omicidi colposi
Sembra un assurdo ma è proprio così dal carcere di vicenza ci spostiamo in Sardegna perché dal carcere di Oristano ci scrivono è di Blair dare
Poi DRU Manuele scontino duri e Ascanio spero di aver letto bene i vostri nomi
Persone detenute che ci scrivono appunto dalla cella duecentotto del carcere di Oristano persone che affermano caro Arena siamo sei detenuti che dividono la stessa Pic con la cella ET scriviamo per dirti tutta la nostra disperazione in quanto nel carcere di Oristano tutto peggiora sempre di più per come può migliorare
L'assistenza sanitaria schiero queste persone detenute è sempre più assente i topi sono sempre più numerosi i corsi di formazione non li hanno ancora fatti e sono sempre maggiori casi in cui
Ci senz'chiamo trattati senza alcun rispetto una carcerazione che non è una pena e che piega l'animo atti tra di noi è più debole esattamente quello che è accaduto qualche giorno fa quando
Un giovane compagno detenuto non ha retto più e ha tentato di impiccarsi qui nel carcere di Oristano per fortuna per fortuna siamo riusciti a sventare l'ennesima tragedia matti assicuriamo che ci ha mancato che ci è mancato davvero poco cogliamo l'occasione per informarvi che nel carcere di Oristano al posto delle finestre ci sono ancora le bocche di lupo che impediscono l'ingresso di luce aria e che spesso la porta blindata lascia la resta chiusa per tutto il giorno in pratica viviamo al buio ventiquattro ore su ventiquattro mandiamo un grande saluto a Marco Pannella Rita Bernardini a Emma Bonino e un saluto particolare al pericardio che se la voce della nostra speranza amnistia amnistia amnistia la lettera è firmata è di Blade era podio romano delle SCO Dino duri me e Ascanio dalla cella duecentotto del che Carceri Oristano ragazzi grazie per questa vostra lettera perché sapere quanto apprezziamo le lettere che ci arrivano delle carceri della Sardegna e certamente quelle che ci arrivano dal carcere di Oristano carcere vecchio e degradato che si è vero avete ragione come avete scritto pensate un carcere che fuori dalle finestre
Alle bocche di lupo ovvero delle lastre di ferro che impediscono un adeguato ingresso di arie luce all'interno di quelle celle sovraffollate
Bocche di lupo che in base alla legge sull'ordinamento penitenziario sono orientate ma insomma come spesso accade nelle carceri italiane ciò che è vietato è completamente ignorato dalla Sardegna ci spostiamo in Campania perché Teo
E Diego oggi scrivono dal carcere di Avellino ed affermano carissima radio carcere informiamo che purtroppo il sovraffollamento lo sentiamo anche qui nel carcere di Avellino tanto che siamo costretti a vivere in sette persone in una piccola cella una cella dove non possiamo neanche aprire la finestra per cambiare un po'all'aria in quanto lo impedisce un letto a castello salto tre piani
Per fortuna ma solo da qualche giorno soffriamo un poco meno il freddo in quanto si sono ricordati si sono ricordati di accendere i riscaldamenti solo per due ore al giorno e solo per due volte al G Torno ed è così che la nostra cella assomiglia un po'meno a una cella frigorifera inoltre scrivono ancora Teo e Diego dal calcio di Avellino inoltre vi informiamo che in infermeria non ci sono neanche gli occhi per piangere ditta do che quando passa il carrello delle medicine non c'è neanche una misera aspirina per il mal di testa figurati figurati il resto insomma siamo abbandonati a noi stessi siamo lasciati ammassati in quest'se celle e pensa che sono giorni che protestiamo per avere una semplice scopa una semplice scopa per tenere pulito l'ambiente dove siamo costretti a vivere ma loro ma loro fanno finta di nulla
Ma il Capo dello Stato dove
Come è possibile che le sue parole non vengano presi in considerazione da questi parlamentari
Ti salutiamo con stima la lettera è firmata Atteo e Diego persone detenute nel carcere di Avellino per ragazzi fate le domande giuste fate domande
Fare domande la cui risposta è purtroppo è purtroppo ovvia
Vincenzo dal carcere Don Soria di Alessandria caro Riccardo appena compiuto ventidue anni ventidue anni
E mi trovo in carcere da tre anni e due mesi perché condannato per rapina terminano la mia pena quando avrò circa
Ventisei anni
Ti scrivo non tanto per la condanna che devo pagare ma per il modo in cui me la fanno pagare ovvero a settecento chilometri di distanza dalla città dove risiede la mia famiglia che stanno a Napoli
Di fatto scrive Vincenzo al carcere Alessandria Vincenzo che ha soltanto ventidue anni di fatto hanno condannato non soltanto me ma anche i miei genitori che per questioni economiche non mi possono incontrare
Sono tre anni che l'otto solo per chiedere di essere trasferito in un carcere vicino a Napoli
E ho scritto dieci istanza di trasferimento ma il dato o mi ha spedito in carceri che erano ancora più lontane
O ha rigettato le mie richieste con motivazioni che mi hanno sempre lasciato un sorriso amaro sul viso
Chi assicuro scrive ancora Vincenzo che è sicuro che questa lontananza non mi dà pace anzi proprio oggi ho scritto l'undicesima istanza di trasferimento al DAP e ti farò sapere come mi risponderanno
Caro Riccardo mi ha fatto piacere iscriverti anche se per te magari questo è solo uno dei tanti casi che ci sono nelle carceri ti saluto con tanto affetto e stima la lettera firmata Vincenzo che ha soltanto ventidue anni
Detenuto nel carcere di Alessandria alla Vincenzo innanzitutto grazie a te per averci scritto no non è vero che la tua una delle tante lettere per me tutte le lettere tutte le lettere sono importanti
Ma la vicenda di Vincenzo emblematica pensate un ragazzo di ventidue anni che sta in carcere così giovane non chiede impunità chiede soltanto di poter scontare
La sua pena in un carcere vicino alla propria famiglia anche questo la legge consente eppure eppure neanche questo oggi
Si riesce a fare neanche questo il ministero oggi riesce a fare il DAP non riesce neanche a trasferire un giovane detenuto di soli ventidue anni in un carcere vicino alla città di residenza
Della famiglia insomma un caso emblematico del collasso in cui versa
Il sistema penitenziario poi ci scrive Massimiliano da reparto G undici del carcere di Rebibbia di Roma Caro Arena sono uno dei tantissimi detenuti che stanno in carcere inattesa di un primo giudizio
Pensa che sono quasi due anni che sono in misura cautelare in carcere ed ancora ed ancora devo fare il giudizio di primo grado
Si può chiamare ancora questa giustizia
Si può chiamare ancora questa legalità
Ti confesso scrive ancora Massimiliano dal carcere Bibbia di Roma ti confesso che a questo punto io mi sento rapito o dallo Stato uno Stato che mi ha tolto non soltanto la libertà senza giudicarmi
Ma mi ha privato anche di tutto distruggendo mila vita senza ancora aver accertato se sono colpevole
O innocente
La verità è che Trani radicali a nessuno importa nulla delle carceri e di come soprattutto si amministra oggi la giustizia nel nostro Paese
Mi auguro
Prosegue ancora Massimiliano dal carcere di Rebibbia mi auguro con tutto il cuore che il ministro Severino oltre alle belle parole trovi nel suo cuore anche il coraggio di fare ciò che è giusto
Sto un'ultima cosa appare che vogliano continuare a costruire nuove carceri ma mi domando che senso ha se non ci sono gli agenti sufficienti sembra o Massimiliano
Ti dico questo anche perché vedo che è qui nel carcere di Rebibbia gli agenti penitenziari sono talmente pochi che devono fare i turni di lavoro massacranti il che mi pare un'assurdità ti abbraccio con affetto la lettera è firmata da Massimiliano persona detenuta in attesa di un primo giudizio nel reparto G undici del carcere Rebibbia di Roma
Francesco ci scrive dal carcere Poggioreale di Napoli
Caro radio carcere mi trovo in carcere da cinque mesi perché sono sottoposto a misura cautelare e da cinque mesi vivo in una cella di appena venti metri quadri insieme ad altre dieci persone
In pratica siamo ammassati come delle bestie
Tanto che abbiamo a disposizione solo un metro quadro a testa per poterci muovere chiaramente chiaramente qui non c'è lavoro per i detenuti né vi sono cure mediche se qualcuno di noi sta male
Ma siamo semplicemente ammucchiati nelle celle per ventitré ore al giorno tra sporcizia e violenza
Una violenza spesso perpetrata da alcuni agenti che ci fanno vivere nel terrore più assoluto così
Così vivo da cinque mesi in misura cautelare scrive Francesco dal carcere di Poggioreale
Come sai
Prosegue Francesco come sai in Italia sono circa quattordici mila le persone detenute che attendono un primo giudizio e tra queste
Ci sono anche io un dato gravissimo che la dice tutta su un'ingiustizia che regna sovrano in Italia e sui tempi biblici del processo
Quanto si dovrà attendere ancora prima che
Questo Paese la smetterà di tenere in galera per mesi e mesi persone che non sono state ancora condannate che quindi potrebbero essere anche innocenti
La verità è che l'Italia non è solo in crisi economica conclude Francesco ma è anche una relazione me anche una nazione senza giustizia
Da questo inferno vi mando un affettuoso saluto la lettera che condividiamo parola per parola
Sottoscritta da Francesco persona detenuta in attesa di giudizio nel carcere
Poggio Reale di Napoli ecco due lettere quella che ci ha mandato Massimiliano dal carcere di Rebibbia e quella che ci ha mandato Francesco dal carcere di Poggioreale due lettere
Che rappresentano bene la condizione di chi è in carcere per mesi e mesi inattesa di processo due lettere che fotografano la drammaticità di chi
Vive il carcere
Prima del processo avete detto bene elencarci italiane pensate sono più di quattordici mila le persone in attesa di un primo giudizio per non parlare di qui
Di quegli altri
Dieci mila che attendono il giudizio d'appello insomma più di ventiquattro mila persone che in carcere sono presunte non colpevoli
Un aspetto importante della
Crisi in cui versa il processo penale perché l'abuso della misura cautelare
Dipende essenzialmente dall'eccessiva durata del processo penale certo ci sono anche i casi in cui
Il PM il G.I.P. en l'ho sbagliato e non sono pochi questi casi però diciamo che la causa più comune è l'eccessiva durata del processo penale che
Giustifica questa pena anticipata questo accesso alla misura cautelare al carcere prima del giudizio Carmelo Fabio Mickey Bruno e Pierino ci scrivo dal carcere
Sollicciano di Firenze un carcere che è stato recentemente visitato dal ministro Severino e dove ci sono stati nel giro di pochi giorni ben due suicidi comunque scrivono queste persone detenute Michalis
Simo Riccardo iscriviamo perché ormai siamo davvero stanchi di questo sistema carcerario che giorno dopo giorno ci toglie la nostra dignità dignità che ormai non esiste più
Pensa che siamo chiusi in cinque un sei persone dentro piccole celle e siamo costretti ad una vita disumana tanto che gli animali nelle loro gabbie hanno molta più libertà di muoversi di noi che abbiamo soltanto un metro quadro
Pensa per vivere nelle nostre celle delle carceri Sollicciano purtroppo anche qui a Sollicciano c'è chi è più debole e non resiste a questa vita disumana ed è così che un giorno decide di farla finita esattamente uno che è successo qui il diciannove gennaio con un nostro compagno che aveva soltanto ventinove anni si è impiccato ed è morto ed è quello che è accaduto il sette gennaio quando un altro nostro compagno si è impiccato insomma due suicidi
Nel giro di pochi giorni che la dicono tutta sulla vita che ci fanno fare qui nel carcere di Sollicciano ma non basta scrivono ancora queste persone detenute recarci sul
L'anno ma non basta informiamo anche che siamo arrivati al punto che non possiamo neanche più fare una doccia e non diciamo calda come in albergo ma almeno tiepida
E la conseguenza e che sempre più detenuti nel carcere di Sollicciano si ammalano per il freddo che prendono malattie come una semplice improbo Enza o un semplice raffreddore che qui non vengono curate in quanto non hanno neanche una banale aspirina da darci
Ma la cosa che ci indigna
Di più scrivono ancora questi persone detenute nel carceri Sollicciano ma la cosa che ci indigna di più è che se uno di noi protesta per questo trattamento illegale alle viene preso dalla squadretta punitiva composta da agenti e viene ascoltate e viene picchiato senza pietà
Per poi essere messo in una cella di isolamento nell'attesa che passino i lividi e le ferite causate dalle botte
Per quanto poi riguarda l'Area trattamentale ti diciamo solo che nel carcere di soli Ciano ci sono dei detenuti che si sono già fatti diversi anni di galera e che non hanno mai mai visto un educatore
Persone condannate che di conseguenza non hanno accesso alle misure alternative previste dalla legge e già perché senza educatore non c'è l'accesso al magistrato di sorveglianza
La verità è caro Riccardo che se una persona finisce qui a Sollicciano né uscirà una persona peggiore e non migliore rispetto a quando ha varcato
Questo brutto cancello grazie per l'ascolto che ci dà il tempo che ci dedichi e anche noi urliamo insieme a Pannella amnistia amnistia amnistia la lettera è firmata Carmelo Fabio Mickey Bruno e Pierino persone detenute nel carcere Sollicciano di Firenze ragazzi grazie per questa vostra lettera escrementi c'è ancora dal carcere
Di Firenze
Un gruppo di persone detenute poi ci scrive dal piccolo e il vecchio carcere di Pordenone caro Arena ci troviamo detenuti in un carcere ultracentenario tanto vecchio che viene chiamato il castello un carcere ed è che il piccolo che potrebbe al massimo contenere una quarantina di detenuti ma che oggi detiene più di novanta persone insomma INPS sono un piccolo inferno consigliere che qui le celle sono abbastanza piccole eppure che pure ci arrivano a vivere in sette ed anche in nove persone detenute
I bagni che abbiamo delle celle non possono neanche essere chiamati tali in quanto assomigliano più a buchi puzzolenti che ha dei bagni veri e propri
Inutile dirti che qui la maggior parte dei detenuti non ha la possibilità di seguire un corso di studio di lavoro in quanto i pochi corsi che ci sono coinvolgono
Al massimo o una decina di detenuti mentre gli altri ottanta detenuti del carcere di Pordenone restano in cella per quasi tutta la giornata
Come potrà immaginare non abbiamo neanche il riscaldamento sufficiente nelle celle e per difenderci dal fredde dal gelo che fa siamo costretti a imbotti eccidi maglioni e di giubbotti
Ma la ciliegina sulla torta scrivono ancora queste persone detenute in carcere di Pordenone ma la ciliegina sulla torta è senz'altro il servizio sanitario offerto dal carcere di Pordenone un servizio sanitario che qui a orari
Bene fissati
Di conseguenza se un detenuto sta male fuori da questi orari prefissati
Non c'è nell'infermiere né il dottore e quel malcapitato detenuto si deve tenere il suo dolore e basta ma non solo quanto alle medicine PT informiamo che nel carcere di Pordenone c'è sempre la stessa P
L'ora del tutti i mali ed è così che se uno di noi sempre negli orari prefissati ha il mal di testa o il mal di denti o il mal di pancia viene curato sempre con la stessa pillola una pillola miracolosa no reggere
La verità Schio ancora questi ragazzi detenuti nel carcere di Pordenone la verità è che oggi non subiamo una pena ma subiamo un vero e proprio scempio alla nostra dignità
E chiediamo chiediamo il diritto di scontare la nostra pena
Secondo la legge ciao e grazie la lettera è firmata da un gruppo di persone detenute nel piccolo il vecchio carcere di Pordenone salutiamo poi un centinaio di persone detenute che ci scrivo dalla seconda sezione del carcere Montorio di Verona che stanno facendo la battitura per denunciare le pessime condizioni di vita a cui sono costretti salutiamo Vito dal carcere Trapani che attende con ansia che il magistrato di conceda lo sconto di pena determinato dalla concessione della liberazione anticipa perito facci sapere cosa ha deciso i magistrati di sorveglianza salutiamo Pasquale dal carcere opera di Milano che pur avendo le autorizzazioni dei magistrati non riesce ad incontrare la moglie che è detenuta anche essa nel carceri vigevano sorgeva voi tre persone detenute che ci schioda le carceri la linea che chiedono l'anonimato Daniele Angelo Pietro dal carcere di Taranto e Giovanni dal carcere di Salerno
Bene insomma si fa per dire bene siamo arrivati quasi alla fine di questa puntata del giovedì di radio carcere io mi ricordo come sempre in o si è recato
Gli ovvero come entrare in contatto con noi di radio carcere prima di tutto il numero di telefono di qui di Radio radicale che risponde al numero zero sei
Quattro otto otto sette otto uno ripeto zero sei quattro otto otto sette otto uno chiamate se si da poco usciti dal carcere chiamate se vede delle osservazioni da porre a noi di radio carcere
Vi ricordo anche il nostro sito internet che all'indirizzo www punto radio carcere punto comma vi ricordo che siamo anche presenti su Facebook basta cercare il nome Riccardo Arena e vi spunterà fuori il simbolo di
Radio carcere e su Facebook e poi soprattutto alle persone detenute ricordo l'indirizzo dove inviare le vostre lettere dal carcere come quindi migliorare questo legame che c'entra voi che state in carcere e non è che cerchiamo di fare sentire la vostra voce questo è l'indirizzo radio radicale rubrica
Radio carcere via principe Amedeo o due zero zero uno otto cinque
Roma scrivete scrivete scrivete non lasciate che le ingiustizie che subite rimangano protette da quelle quattro mura
E dal silenzio grazie a Lucerna Bruno per l'assistenza in regia e grazie a tutti voi che anche questa sera da una casa da una macchina da un camion e da una cella
Avete ascoltato una piccola voce la voce di radio carcere l'informazione sul processo penale la detenzione a tutti voi a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
Lamentavano italiano il tribunale
Cinque Codice di procedura penale
Del popolo italiano qualche organo di governo secondo Sezione
Intanto cinque aprile del mille novecento