XVI congresso del Movimento sociale italiano - Destra nazionale

Minimo come
Andiamo nei quali però quota
Un un
Un un uno uno
Un un uno
Aveva
La minaccia
Propongo
Ai sensi del regolamento francese
Presidente del congresso l'onorevole Franco franche
Propongo altresì
Come vicepresidente del Congresso
L'onorevole cesto Giulio Abbatino
Nella qualità di vice lei Presidente dell'Unione combattenti della Repubblica sociale italiana
Ingegnere l'onorevole Pietro Mitolo aveva organo vicepresidente
L'onorevole Giulio Maceratini e all'avvocato Ignazio la Russa
Come componenti dell'ufficio di presidenza Moltisanti
Cusimano
Perina
Tempesta
Alemanno Petronio Matteoli
Senesi Tremaglia Marsilio Pontone Meduri
Ferrari Gino l'onorevole Nino sospiri
Per la commissione di verifica dei poteri presidente l'onorevole Raffaele Valensise
Segretario Bignami componenti Schifone Mazzone Pinto Rositani Gramazio Lanfranco Alberti rappresentante della segreteria generale l'avvocato tempesta
La Commissione per lo Statuto presidente l'ambra angolo segretario Schifone componenti Nespoli Moriconi Croppi piacque addio Tentorio Balboni Fortunato rappresentante della segreteria generale l'avvocato Galli
Commissione per lo scrutinio presidente Vizioli segretario Martina
Componenti Anderson Caruso Galdieri Mastrangelo Vinciullo Balboni Sangiuliano Corsaro Zanon Malanima Laboccetta
Figaro Lambretta Ciaramelletti Borsani medici Marenco Granata Tundo balle non c'è l'ex Fabrizi Bosio Limido Luzzi decorato Martinelli Vittorio Crescenzi Brandi orridi Mariani Seminara interi la morte Luciano polacco biliardo Andriani Riccardo
Danneggi Benvenuti Ciccioli
Sabatini Romolo
Rappresentante della segreteria generale congresso Maurizio Gasparri
Commissione per l'emozione
Commissione per le mozioni Moffa Nania Rasi casa lena migliori Tremaglia Marzio
Meno
Questi valori Martinelli Luca Santa ricca Spampinato Zanon sottile Meloni Tangorra ponti
Bizzarri Rossi Michieli Florin Occhiuzzi Sanda Barbera Fontana Davoli Mazzanti pesce Scarpi Carlini Petrucci Pecchioli Taglialatela Donnici Marongiu Viespoli muore Panariello Rossi di Lorenzo farà mischia Mazzardi Lanna Casciaro Paladini ius a Taverna Lori resta Salini DeMatteis Arrighi Tanna breccia Turrini Papetti Codazzi quattrini Mercuri
Sottopongo
Il tutto all'approvazione dell'Assemblea che è d'accordo di un anno
è approvato
La parola al presidente e Congresso onorevole Franco
L'avvocato Francesco Barletta porta il congresso il saluto della federazione missina di Rimini
L'avvocato Barretta
Prego
A nome della Federazione del per il bene
Porgo
Il saluto
Innanzitutto
Al segretario nazionale del partito onorevole Gianfranco Fini
Pongo il saluto
All'onorevole Franco Servello dalla qualità
Il presidente del Comitato centrale
Cuore dopo
Il saluto a tutti il dirigente del partito
Ai precedenti dalla Camera del salato Pazzaglia epilettiche
A tutti camerate io sono presente
E anche agli assenti
Porgo il saluto alla delegazione straniere alla delegazione italiana
Ai signore dalla stampa
Ai giovani alle donne agli uomini intervenuti
Porgo il saluto altre se a due ospiti di eccezione
Alla signora Assunta Almirante ad avventori a Bussoleno
Con l'augurio
Che in questa millenaria città
Ricca di storia e di civiltà
Che conobbe il tormento è la decisione storie che riceve il sarà e che porta nel gonfalone
Il motto gli acta e sta Alia
Il Movimento Sociale Italiano
Possa ritrovare
La sua unità
Le battaglie che verranno perché comune inconfondibile ed inalienabile è la radice
Colgo l'occasione
Per ringraziare gli organizzatori del congresso
Ricordando che l'hanno voluto espressamente i riminesi
E l'hanno richiesto con insistenza
Anche perché due anni fa si doveva celebrare la fondazione del movimento sociale italiano il Rimini la federazione
E quindi cosa migliore non poteva esserci che celebrare la Fondazione dalla padella ciò le delibere a quarantadue anni di distanza con il congresso del movimento sociale italiano nazionale
Per il meno questo mio breve saluto
Ho un ricordo
Dei nostri grandi capi storici
Almirante Romualdo è tre volte
Che è purtroppo e purtroppo non ci sono più o
E che dall'alto ci guardano a a torso ci consiglieranno nelle scelte che andremo a fare vi ringrazio tutti
Il vicesindaco di Rimini porta il Congresso il saluto della città
Avvocato Stefano Barbiani per favore la tribù
Nel porre degli il saluto
Di benvenuto dell'amministrazione comunale di Rimini
Alla presidenza ai delegati
Agli ospiti italiani e stranieri
E a tutti i partecipanti sedicesimo congresso nazionale del movimento sociale
Colgo l'occasione per consegnare due temi di riflessione le vostre giornate di lavoro
In questi mesi a Rimini e in tutte le città della Riviera
è in atto una forte mobilitazione a livello istituzionale
Economico e sociale
In favore del risanamento del mare Adriatico
Se la necessità
Di organizzare uno schieramento di forze politiche amministrative sociali il più ancora il più ampio possibile
C'è la necessità di organizzare
Una più diffusa sensibilità attorno i problemi del nostro mare
Nel governo nel Parlamento nelle regioni nei comuni
E nel mondo produttivo
L'emergenza Adriatico è un'emergenza nazionale
Il secondo tema
Legato alla riforma degli enti locali in questi giorni in discussione al Parlamento
E quello della Provincia di Rimini
Questa città
Il suo comprensorio turistico unico in Europa per dimensioni necessita di un'autonomia programmatica ed economica
Di nuovi strumenti istituzionali in grado di indirizzare stimolare
Nuovi orizzonti di crescita di sostenere nuovi sbocchi di sviluppo
Le aspirazioni di Rimini e della sua gente sperano di incontrare presto quel concreto consenso lungamente atteso tra tutte le forze politiche presenti in Parlamento
Ne rinnovarvi il saluto di benvenuto di auguro buon lavoro e un lieto soggiorno nella nostra città grazie
Grazie
L'amministrazione comunale di Rimini
Camerati del sedicesimo congresso
Vi ringrazio per questa ambita ed onerosa funzione e ringrazio affettuosamente il segretario nazionale Gianfranco Fini per la designazione
E chi
You meritevole di me via generosamente rinuncia
Tutto l'ufficio di presidenza e consapevole del compito che ci avete affidato di dirigere i lavori di questa massima assise
Un compito che il vostro amore per il partito la responsabilità verso le attese dell'Italia intera renderanno più facile
Siamo camerati congressisti
Ad uno dei nostri grandi appuntamenti con la storia
Quando nel benefico scontro tra le tesi gli animi si tendono le menti si affinano per indicare la strada dei nuovi traguardi
Mille quattrocentottantaquattro delegati di tutta Italia e dal mondo rappresentano qui la comunità umana missina
Che per oltre quarant'anni ha saputo fieramente difendere la propria identità ed affermarla nella società civile
Apprezzo di duri sacrifici
A questo popolo missino
Dalle antiche radici
Dalle infinite risorse dalla tenace volontà
Capace di altruismo in un mondo egoista di virtù civiche in un mondo corrotto a voi congressisti
Alle nostre famiglie
Mille volte nel corso della nostra lunga battaglia abbiamo messo allo sbaraglio pecche nella loro generosa dedizione rappresentano il punto di forza della nostra lotta il primo affettuoso saluto della presidenza
Alla Città di Rimini
A questa terra fece tanto cara
Dove tutti noi siamo nati insieme a Benito Mussolini
Grazie a Vittorio della tua presenza
Alle famiglie
Dei nostri martiri
Che sono il nostro più alto simbolo sacrificale ai combattenti della Repubblica sociale italiana soldati della fede è vero amore
Alle autorità agli ospiti che ci onorano della loro presenza ringraziamo le delegazioni dei partiti che sono qui presenti
Per la
Per la Democrazia Cristiana
Il vice segretario nazionale onorevole Guido Bodrato
Il direttore del popolo Sandro Fontana
L'onorevole Ferdinando Casini
Il vice segretario generale regionale dell'Emilia-Romagna Massimo Pasquinelli
Per il partito socialista italiano il segretario regionale dell'Emilia Romagna Enrico Boselli e l'onorevole Renato capaci per il Partito liberale italiano il vicesegretario nazionale onorevole Antonio Patuelli
E l'onorevole Alfredo Biondi vice presidente della Camera dei deputati il senatore Valitutti e il senatore Bassanini
Per la delegazione del Partito socialista democratico italiano l'onorevole Fini poca aria e l'avvocato Angelo scarpone
Salutiamo il dottor Leo bitorzoli vice presidente della RAI
Un saluto
Ai rappresentanti dell'informazione
Convenuti numerosi graditi che si accingono a cogliere i fermenti del nostro dibattito vede le nostre idee ai delegati dei comitati tricolori che onorano l'Italia nel mondo
Tutelando né ogni giorno la storia la cultura la lingua la insuperabile tradizione del lavoro alla CISNAL verde del sindacalismo formigoniano
All'Istituto di studi corporativi fecondo centro di pensiero
Ai gruppi di ricerca ecologica una delle massime associazioni ambientaliste alla società sportiva Fiamma dalle nobili tradizioni
A tutti il vostro saluto
Che si stenderà ad altri nel corso dei lavori
Con un abbraccio profondo e particolare
La donna Assunta Almirante alla Fondazione Jorginho Almirante
Che è qui
Presente con noi
Ma non vita camerati
Che questo è il nostro primo congresso senza
E manca qualcuno in mezzo anno
Noi
Vedremo in ogni istante in quest'Aula e fuori la voce calda si cura inimitabile di Giorgio Almirante
Padre
Spirituale
Del movimento
Alfiere di italianità
Incontreremo ovunque
I suoi occhi che ci benedicono
Ci aiutano
Ci comandano di superare tutte le difficoltà
E di costruire nelle idee quella unità Daloui tenacemente voluta che sola potrà consentire al movimento di muoversi da protagonista della politica italiana
Un dovremo da questo banco la voce magnificamente romagnola di Pino Romualdi
Strani imporre
Presente nei grandi momenti della nostra vita autorevole rassicurante
La voce degli eterni valori carica di fierezza e di passione come la storia della sua terra voteremo in un momento di raccolta attenzione dell'Assemblea
Il nostro Nino Tripodi raccontarci la grandezza e la forza della cultura e precede accompagna ed anticipa la nostra strada
Da una certa ora magari di una seduta notturna salirà la tribuna il volto tormentato e corrusco dei ghibellino di Pisa Beppe Niccolai
E
E ci si porrà
Nel mille le domande
Di un pensiero Sanza a riposo in continua ricerca delle certezze sono tutti con noi
Abbiamo nella mente e nel cuore
La troppo lunga schiera dei nostri caduti
Ed ora al dibattito
Dal rinnovato giuramento tra le generazioni
Renderà slancio il movimento che saprà dare la dottrina nuova capace di raccogliere l'ansia della società italiana e di risolverne i problemi
Nessuno pensi fuori di qui per il compito è troppo grande per nuovi nella testata della nostra prima bandiera la rivolta ideale
Che Aler a dieci galline ENI
Terra del suo fondatore e direttore Giovanni Tonelli
La cui tomba abbiamo stamani onorato
Campeggiava un'insegna
Non sbigottito ci io vincerò la prova
Dopo
Più di quarant'anni di lotta
Offriamo agli italiani questa nostra bandiera e questo impegno missini d'Italia a voi l'augurio di feconda lavoro
Le ha la nostra Fiamma simbolo della nostra fede ed è la nostra volontà detta pensi paria
La parola per la relazione al segretario nazionale Gianfranco Fini
Grazie
Cari
Cari
Amici e camerati della sedicesimo congresso nazionale
A nome di tutti voi penso innanzitutto
Di dover ringraziare
L'onorevole franchi
Per il nobile messaggio
Rivolto nella sua qualità di presidente di questo congresso
A tutti quanti noi
Un movimento come il nostro
Che ha alle spalle tanta storia
Non poteva iniziare i lavori del suo sedicesimo congresso nazionale
Nel modo più degno
E sono incerto
Che tutti i lavori del congresso
In ogni momento
Al di là di ogni polemica
Confermeranno
E il movimento sociale italiano assi una storia Maggia anche un futuro
E allora cari camerati iniziamo questa relazione
Una relazione
Su cui ho riflettuto a lungo nelle settimane precedenti
Ed in particolar modo dopo quello che i giornali hanno chiamato il fatto di Capodanno
Ho riflettuto sui contenuti della relazione sul taglio da darle
Sugli aspetti interni ed esterni al partito che avrei dovuto maggiormente frattali
E alla tentazione iniziale porte ma penso umana
Di pronunciare un discorso tutto rivolto al partito
E quindi un discorso in certi momenti duro
Un discorso teso cioè a far conoscere al partito la mia opinione su quello che è accaduto in questi due anni ed in particolar modo su quello che è accaduto negli ultimi giorni
E via via seguita la sensazione la certezza che il mio dovere quest'oggi fosse in realtà un altro
Parlare sì chiaramente al partito ma rivolgermi soprattutto all'Italia
Rivolgermi soprattutto agli elettori rivolgermi soprattutto
A quei simpatizzanti missini
Che seguiranno questo nostro congresso per una meritevole iniziativa assunta da Radio radicale che volentieri ringrazia
Rivolgermi
Agli elettori
E parlare contestualmente alle altre forze politiche alle forze sociali
A coloro cioè che hanno il diritto di chiedere al Movimento Sociale Italiano sei noi vi è soltanto la polemica
Vi è soltanto il contratto personale via soltanto la legittima come accade in tutti i partiti competizione ma vi è anche e soprattutto la capacità di analizzare la società italiana
La capacità di indicare prospettive fa capacità vegliare risposte
E allora cari amici e cari camerati io mi auguro che al termine di questa necessariamente lunga relazione e ve ne chiedo scusa fin d'ora
Tutti quanti voi possiate sinceramente dire
E io non ho pronunciato un discorso umanamente risentito
Ma al contrario più attentato
Di dare risposte
Di prospettare soluzioni di indicare vie nuove antiche al tempo stesso per il movimento sociale italiano
Dico volutamente ho tentato perché a differenza di qualcuno non penso di aver la bacchetta magica
E né i miei difetti non penso
Nei miei di per difetti non penso vi sia la presunzione dico volutamente tentare ma prima ancora di farlo o un altro che
Il dovere
Di rendere conto al congresso e quindi al partito
Di quello che è stato l'operato mio e della segreteria in questi due anni
E dico subito che si tratta di un operato di cui a differenza di ex collaboratori oggi neo oppositori mi assumo tutta intera la responsabilità
E lo faccio
Lo faccio
Perché
Lo faccio
Innanzitutto perché è convinto
Di non dovermi quest'oggi dinanzi a voi
Nel difendere né tanto meno di spolpato
Da Sorrento ad oggi
Per alla particolare congiuntura interna ed esterna
In cui si è venuto a trovare il Movimento Sociale Italiano
Noi abbiamo fatto esattamente quello che potevamo fare
E anche chi lo ha diretto in questi venticinque mesi alla coscienza tranquille a posto perché sa di aver fatto ciò che aveva promesso col massimo impegno e al tempo stesso con la massima umiltà
E lo dico perché
Prima di giudicare occorre tentare di capire quello che è accaduto in questi due anni
A Sorrento dicemmo brutti nessuno escluso che quello sarebbe stato un congresso storico
Sarebbe stato un congresso dalle importanti conseguenze per tutto il movimento sociale italiano
E dicevano il vero
Ma nessuno allora poteva pensare che subito dopo la segreteria eletta da quel congresso si sarebbe trovata a fronteggiare contemporaneamente quattro elementi di novità e di pericolosità
Innanzitutto la divisione del partito
Un partito che per antonomasia era agli occhi della pubblica opinione il partito dell'unità e dell'impegno corale
Uscì da Sorrento diviso verticalmente in due
E contestualmente a questo primo elemento di novità e di pericolosità
Si andò via via affermando all'interno del movimento sociale italiano la logica sciagurata delle correnti
Una logica che essi gli errori che è proliferato ma che è stata in questi lunghi mesi intesa non già come veicolo di dibattito politico ma al contrario come occasione di autotutela come momento di pressione come possibilità per ottenere qualcosa
Accanto a questi due fattori già di per sé negativi
Noi non possiamo non ricordare
Se non vogliamo essere ingenerosi nei confronti di noi stessi
Quello che accade
Per volontà del destino al Movimento Sociale Italiano
Che nell'arco di pochi mesi vide scomparire
Naturale il referente le bandiere
Gli uomini che per tanti anni lo avevano servito e onorato
E dinnanzi a quella tragedia
Rimasero attoniti i nostri elettori e i nostri simpatizzanti
Ma rimase l'ancor più sgomenti del fatto che nemmeno di fronte ad una grande tragedia il movimento sociale italiano sembrava capace di cogliere quell'assolute di tale necessità
Che saliva forte dalla base quanto ignorata dal vertice
Quella di ritrovare quella di riunirsi quella di smetterla una volta per tutte con la logica delle correnti allora
Quarto
E certo quarto e certo non minor dato di partenza il fatto che insieme a queste situazioni contingenti interne bene era una di carattere esterno non meno difficile
Perché in questi due anni la società italiana è cambiata ed in fretta e ancor più rapidamente cambiata la situazione politica interna e soprattutto internazionale
E allora quella fine del dopoguerra che già avevamo individuato a Sorrento si è accelerata in questi due anni
Rendendo meno certe tutte le nostre tradizionali sicurezza
Compresa quella rendita elettorale che già si era assottigliata nel mille novecentottantasei
E allora la presenza concomitante di questi quattro fattori
Fece scrivere a molti in più di un'occasione
Che il movimento sociale italiano era spacciato
Che il movimento sociale italiano aveva finito il suo corso
Io ricordo ancora come voi certi titoli poco prima delle elezioni europee
Il crollo la fine a scomparsa
Noi sappiamo oggi che così non è stato
Ed eccezion fatta per le elezioni comunali
Che sono andate certamente male che rappresentano un campanello d'allarme di cui dobbiamo tener conto e di cui parlerò ovviamente nel corso di questa relazione eccezion fatta per quelle noi dobbiamo pur sempre ricordare che in tutte le elezioni a valenza minimamente politica
Registrate si dal mille novecentottantasette al mille novecentottantanove
Il movimento sociale italiano ha sostanzialmente confermato ciò che aveva ottenuto nel mille novecentottantasette alle elezioni politiche con un partito ancora unito ed un partito ancora guidato da Giorgio Almirante
Io lo voglio dire con calma e al tempo stesso con sicurezza
Perché anche se è certamente vero che nessuno ha avuto fin qui l'impudenza di addossare direttamente al segretario del partito
I risultati elettorali negativi nessuno tranne chi di Candido non altro che il giornale che dirige
Grazie al tempo stesso nessuno ha avuto questa imprudenza è però altrettanto vero altrettanto vero
Che per spiegare il patto di Capodanno da parte di molti si è parcheggiato il fantasma di un movimento sociale italiano che sarebbe con un piede sulla fossa
E allora forse val la pena di ricordare agli memorie
Che se non fu visto come un crollo il cinque virgola nove per cento raggiunto alle elezioni politiche delle europee non vedo come possano essere crollo il cinque virgola sei delle elezioni europee
Senza peraltro tacere
E in tutte le elezioni regionali
Dal Friuli Venezia Giulia la Val d'Aosta al Trentino Alto Adige alla Sardegna
Il movimento sociale italiano in questi due anni importa del successore di Stato a Bolzano è salito da dieci a dodici consigli
E a proposito di Bolzano cari amici e cari camerati
Mi pare che da qualche tempo a questa parte si stia sottovalutando quello che Bolzano ha significato e significa
Mi pare che siano un po'troppi coloro che pensano
Che a Bolzano i voti vengano da soli
Che quella duplice vittoria registrata nel corso di questi anni fosse ineluttabile
Non era così
Avvolta nel Movimento sociale italiano si è affermato importa certo della sua coerenza ma anche occorre pur dirlo importa dell'impegno del lavoro della fatica
Della nostra Federazione innanzitutto ma anche della segreteria del partito
E Bolzano dimostra in modo inequivocabile come si possa tornare a vincere
Quando si è per davvero uniti e quando nessuno pur di differenziarsi prova qualche cavillo cui appigliarsi nella speranza di trovare qualcosa da dire per contestare chili Ricci
E allora io sono felice in questa occasione di poter ribadire ai connazionali dell'Alto Adige che l'impegno del movimento sociale italiano lungi dall'essere terminato è ancora quello di sempre
Sarebbe delittuoso dimenticare Bolzano e l'Alto Adige sarebbe grave pensare che la situazione oggettivamente giochi a nostro favore e che quindi se ne disposta tranquillamente star con le mani in mano
E sono altresì lieto di ricordare agli italiani di quella parte di della nostra nazione la coerenza dimostrata dal Movimento Sociale Italiano quando non ha esitato al Parlamento europeo nel nome della sacrosante italianità di Bolzano e dell'Alto Adige a non prendere in alcuna considerazione l'ipotesi di una collaborazione parlamentare
Con i repubblicani tedesche che certamente non potevano essere nostri alleati nel nome di Bolzano e nel nome di ciò che voltano la frase
Certo
Io non dimentico
Non dimentico ne posso dimenticarlo nella rendiconto elettorale
Le autentiche batoste
Che abbiamo preso alle elezioni comunali a Reggio Calabria Matera
A Catania a Roma
Ne voglio dire da queste sonore sconfitte in termini di elezioni comunali
Potremmo pur sempre contrapporre
Le vittorie di Trieste rigori
Non si tratta di questo
Si tratta certamente di prendere atto che in termini amministrativi il movimento sociale italiano attraversa oggi una notevolissima difficoltà
Ma con la stessa sincerità con cui dico che sarei stolto se dicessi che non abbiamo perso
Sarei stolto se dicessi che abbiamo perso poco e quindi dobbiamo gioirne ritengo che siano stolti coloro che dicono che in questi due anni non abbiamo fatto altro che sommare catastrofi
La realtà è vera cari camerati del movimento sociale italiano in questi due anni non è riuscito
Ad invertire quell'andamento negativo che già si era registrato nelle politiche dell'ottantasei
Abbiamo frenato la caduta nelle elezioni a valenza politica mentre quella caduta è stata accelerata nelle elezioni amministrative
Ma sia ben chiaro che con la stessa franchezza con cui ho esordito dicendo
Che non mi sento colpevole
Non voglio nemmeno arrogarmi eventuali meriti perché se il merito della caduta frenata c'è
Be'quel merito va riconosciuto esclusivamente
Alla comunità missile
Va riconosciuto a quei giovani a quegli anziani a quegli uomini a quelle donne
Che ho incontrato in questi venticinque mesi in ogni città grande piccola d'Italia
A quegli uomini a quelle donne che con la loro fede con la loro tenacia con il loro impegno con la loro abnegazione costituiscono l'autentica porta del movimento sociale italiano
Una comunità
Cui
Chi qualche cosa dal movimento ha avuto
Deve sentirsi idealmente indebito
Perché
E nei confronti di questa nostra gente di questa nostra gente umile che non ci chiede nulla se non di essere uniti e di lavorare che ognuno di noi deve sentire
Giungendo alla tribuna congressuale
Non dico un minimo ma tanta riconoscenza
Certo non hanno avuto riconoscenza nei confronti di questa nostra base coloro che in questi due anni non hanno saputo fare altro che le nere previsioni spande endo pessimismo
Certo non hanno avuto fiducia nei confronti dalla nostra base quei deputati tanto assenteisti quando smanioso di protagonismo da insultare quotidianamente tutti coloro che non la pensavano come loro a condizione esclusiva di avere un bel titolo sul giornale quei deputati che tante volte cari amici e cari camerati
Per il senso di responsabilità che deve avere chi dirige un partito non abbiamo punito così come forse avremmo dovuto certo non hanno avuto nei confronti della nostra base alcuna fiducia quei dirigenti spenti e stanchi
Che in questi anni altro non hanno saputo fare che salvaguardare ad ogni costo il proprio interesse personale
E si tratta di uomini
Che non appartengono
Non appartengono
Non appartengono a costoro
Ad una o ad un'altra corrente
Non appartengono ad uno ad altro degli schieramenti oggi in campo
Ma appartengono tutti ad una corrente ideale ad una corrente trasversale ad una corrente che è certamente esigua come numero ma anche di viale come conseguenze la corrente del tornaconto la corrente dell'interesse la corrente della pigrizia la corrente di coloro che hanno sempre un alibi per non fare la corrente di coloro che si chiedono sempre quale vantaggio ne possano trarre
Ma
Ma
Lasciamo per un attimo lasciamo per un attimo la polemica
E cerchiamo al contrario di capire
In base
Lasciamo per un attimo la polemica
E cerchiamo di capire in base a quale politica
Si è mosso il movimento sociali tagliano in questi due anni
E anche e soprattutto
Che cosa è stato fatto
Per rimuovere quegli ostacoli
Cui mi riferivo in precedenza
Penso
Che senza alcuna difficoltà
Si passa tranquillamente dire
Che la politica del movimento sociale italiano in questi due anni è stata una politica che si è svolta all'insegna i due capisaldi
La continuità
E il rinnovamento all'interno dell'alternativa al sistema
Era stato questo del resto il mandato esplicito che avevo ricevuto a Sorrento
La linea politica dell'alternativa al sistema negli ultimi periodi dalla segreteria Almirante
Si era tradotta ed esplicata
Seguendo un disegno evidente e chiaro
Uscire dall'isolamento politico rimanendo pienamente noi stessi dialogare con tutti senza compromettersi con nessuno
Cercare nel Paese reale antiche in quello legale l'interlocutore privilegiato della nostra azione
In questi due anni
Lungo quella linea
Con il necessario rinnovamento il movimento sociale italiano ha proseguito con tutta una serie di iniziative di convegni di manifestazioni anche di alto livello che certamente hanno rappresentato una degna prosecuzione secondo il mandato ricevuto al congresso di quella politica
Se si rilegge la raccolta del Secolo d'Italia in questi due anni
Un secolo d'Italia che si sta rinnovando
E che ancor più dovrà rinnovarsi nel prossimo futuro ci si accorge che di iniziative in questi due anni il Movimento Sociale Italiano mi assunte molte moltissimi
Ne voglio ricordare rapidamente soltanto qualcuno
I convegni sulla riforma delle istituzioni
E i confronti con le altre forze politiche con i socialisti come con i democristiani che si sono avuti a tale proposito le iniziative altrettanto numerose c'abbiamo preso a difesa della sacralità della vita con momenti di incontro e anche di sintesi con esponenti diarrea politica sostanzialmente d'accordo
Gli incontri e le iniziative nel mondo del lavoro molte volte in piena intesa con la Cina
La partecipazione massiccia alla campagna antidroga
E anche lo stringersi i rapporti sempre più stretti con le comunità terapeutiche
E poiché siamo a Rimini è certamente doveroso ringraziare e salutare Vincenzo Muccioli per quel che sta facendo a difesa delle giovani generazioni
E ancora
Le iniziative assunte in politica estera
Numerose e qualificate
Le iniziative nelle per l'Europa a Strasburgo e poco prima che crollasse dinanzi al muro di Berlino
I tantissimi momenti di mobilitazione contro la partitocrazia
Le iniziative per la difesa dell'ambiente con i nostri amici dei gruppi di ricerca ecologica i convegni volutamente provocatori di Nusco controlli
Finanziare e tante altre iniziative che sarebbe forse inutile ricordare ma che sono nella memoria di chiunque fra voi come tutti quanti voi di arresto ha buona memoria
E anche il Fronte della gioventù ed il FUAN
Così come nella nostra tradizione consuetudine in questi due anni hanno mostrato di sapersi muovere di saper aggregare le giovani generazioni
Ed anche le donne in questi due anni vanno ringraziati perché hanno mostrato capacità di azione indicendo ad esempio per la prima volta nella nostra storia la loro festa nazionale
Di peste nazionali di feste tricolori di momenti di incontro ne abbiamo vissuti insieme cari amici e cari camerati a decine a centinaia
E allora non si dica del movimento sociale italiano in questi due anni non ha fatto nulla
Del resto il dinamismo del movimento sociale l'attivismo starei per dire della sua segreteria è apparso evidente anche a chi onestamente ci ha guardati da fuori
Recentemente per le edizioni il Mulino
è uscito un saggio
Sulla politica in Italia scritto per quel che riguarda il movimento sociale italiano dal cattolico Giovanni tassa
E tassati onestamente rileva come il movimento sociale italiano in questi anni in questi due anni abbia dato dimostrazione di una certa capacità di volersi e di sapersi muovere nella società italiana
Del resto e lo dico sinceramente senza polemica
Quasi nessuno
Nelle numerosissime riunioni degli organi del partito
Ha mai rimproverato in questi due anni al movimento e al suo segretario di non agire
L'accusa la polemica è stata semmai un'altra di segno diverso
In molte occasioni si è detto in comitato centrale o in direzione che il movimento sociale italiano si muoveva
In modo episodico in modo non coordinato senza un filo conduttore sento una precisa strategia senza frase magica che abbiamo inteso centinaia di volte un preciso progetto politico allora io non voglio polemizzare con coloro
Che a proposito del progetto politico
Evocando la quasi se come questa è forse una formula magica strillando il più delle volte come ossessivi altro non hanno saputo fare
O coloro che come progetto politico allo scoperto l'ombrello l'acqua calda o coloro infine
Che magari dopo esser stati fuori del movimento sociale italiano per dieci venti o trent'anni se ne sono tornati nel Movimento Sociale Italiano risponde nell'ambito le stesse identiche analisi di dieci venti o trent'anni prima e proponendole come il vincente progetto politico
Non voglio polemizzare con questo
Devo al contrario non già a polemizzare ma rispondere rispondere in termini politici ovviamente a coloro che al congresso di Sorrento un preciso progetto politico una ben chiara la strategia politica l'avevano individuato
E che quindi erano nella condizione di contestare al vertice del movimento alla segreteria la presunta mancanza di una strategia spesso mi riferisco come avrete d'arresto agevolmente compreso
All'onorevole Rauti e ai suoi amici
A Sorrento
Onorevole Rauti
Un progetto politico lo aveva indicato
Non era certamente riferito all'Ulivo la polemica di qualche minuto fa
Un progetto politico che il congresso seppur con una maggioranza ristretta aveva respinto
Un progetto politico che l'onorevole Rauti nel corso di questi due anni onestamente lo devo dire anche molti momenti aggiornato
Ma pur tuttavia un progetto politico che egli ha riproposto nel corso di questi ventiquattro mesi all'attenzione del partito
Nel saggio che citavo poc'anzi Bassani definisce il progetto politico l'onorevole Rauti giornalisticamente noto come il progetto dello sfondamento a sinistra
Come un progetto di discontinuità rispetto alla tradizionale politica missina
E allora capite bene che non era facile
Omologare o meglio rendere omogeneo ad un progetto politico di discontinuità
Un disegno politico di sostanziale continuità quale io avevo posto all'attenzione del partito a Sorrento nel corso della mia relazione su cui poi si era formata una maggioranza che mi era valsa l'elezione alla segreteria
Eppure nella lettura di quei due disegni di quei due progetti
Vi erano dei punti convergenti dei punti comuni dei punti importanti
Perché vi era innanzitutto
La matrice comune alternativa al sistema
Vi era l'orgogliosa rivendicazione della nostra storia delle nostre radici di era altresì un'evidente volontà di rinnovare di rendere il partito più dinamico più agile più efficaci
Da allora è stato proprio partendo da questa constatazione
Che i punti in comune c'era
Che ho lavorato per due anni
Al fine di riportare il movimento sociale italiano a quella unità interna che era ed è indispensabile se lo si vuol sottrarre al muro contro muro al conflitto istituzionalizzato alla polemica evidente
In occasione
Delle elezioni europee
All'Unità si giunse in termini operativi il che sta a dimostrare certamente il senso di responsabilità di tutto il partito ed in particolare dell'opposizione ma penso che stia anche a dimostrare
La generosità o se preferite la volontà della segreteria nel superare cerchio sta eppure
Nonostante in questi due anni siano stati molti gli argomenti anche di rilievo
Sui quali si è giunti in comitato centrale in direzione ad ordini del giorno unanimi e quindi unitari al termine di questo tragitto in congresso nazionale io non posso annunciare che si era aggiunta all'unità
E allora prevedo che nel dibattito congressuale
Saranno molti gli oratori anche autorevoli che saliranno a questa tribuna dicendo che proprio il fatto
Che da Sorrento ad oggi nonostante vi fossero punti di convergenza nei due disegni politici che si erano contrapposti allora
Nonostante questi punti di convergenza il semplice fatto che Fini non sia riuscito a riportare il partito all'unità è la più palmare dimostrazione del fatto che egli è inadeguato
Alla guida del partito
E allora cari camerati riservandomi ovviamente ritornare sul tale argomento in sede di replica
Dico però fin d'ora è chiaramente che sì all'unità non si è giunti lo si deve esclusivamente al fatto
Che in tantissime occasioni sia gli esponenti della minoranza
Sia autorevolissimi esponenti della maggioranza dicevano che il motivo del contrasto era un motivo vero nobile alto perché era un motivo politico
Io ho ancora nella mente come penso la stragrande maggioranza fra voi
Lo sdegnato rifiuto di coloro che dicevano non si può farlo unica partendo dal vertice
L'unità è un fatto formale L'Unità parte dalla base non si possono rimettere insieme i pezzi del mosaico se prima non ci soldoni nodi politici se prima non si fa chiarezza se prima non si decide che cos'è il movimento sociale italiano
Ricordo altresì con ugual freschezza
Coloro che dicevano per favore non offende tredici non chiedeteci di lasciare la dignità delle nostre posizioni politiche per accertare un posticino nell'organigramma
Erano discorsi
Talmente nobile
Talmente nobili quei discorsi e talmente veri da indurmi rapidamente a credere
Che fosse necessario indispensabile
Indire il sedicesimo congresso nazionale un congresso
Che ho voluto io più di qualsiasi altro
Era indispensabile riunire il congresso nazionale
Perché partisse dalla base dai delegati la spinta alla chiarezza e alla successiva unità
Ed ero talmente convinto di questa necessità da pronunciare nell'ultima riunione della direzione nazionale un discorso che è poi la causa originale di quello che è accaduto a Capodanno
Perché il segretario del partito in quella riunione della direzione
Ancora memore di tutto ciò che si era detto in precedenza
Ha avuto l'impudenza per qualcuno
La responsabilità glielo dico per altri di annunciare
Che al congresso nazionale si sarebbe andati liberamente sottoponendo quindi al giudizio della base le mozioni congressuali
E che lo stesso segretario del partito ci sarebbe andato con le mani libere fuori cioè da qualsiasi condizionamento sull'organigramma e contro qualsiasi logica delle cose
Orbene
In quella direzione
In quella direzione
In quella direzione dissi anche
Che la relazione del segretario del partito
Coerentemente a questo impianto mentale politico non sarebbe stata il punto di arrivo della vecchia maggioranza
Perché avrebbe significato riprodurre a Rimini lo stesso schieramento di Sorrento no relazione del segretario del partito avrebbe tentato di essere non già il punto di arrivo e quindi di sicurezza per la vecchia maggioranza ma al contrario il punto di avvio
Per tutto il partito
Per una eventuale ed auspicata unità o in ogni caso per una larga convergenza una larga convergenza di militante una larga convergenza di idee una larga convergenza di base
Be'cari camerati posso tranquillamente dire oggi che il mio era forse un intendimento ambiziosi
Era certamente un intendimento leale
Ma era altrettanto certamente
Un intendimento ingenuo
Che a Capodanno ho pagato il conto di questa mia volontà
Di togliere il segretario del partito dalle gabbie correntizie che nell'arco di ventiquattro mesi ne avevano rallentato il cammino
Era
Un intendimento leale forse ingenuo ma certamente necessario necessario cari camerati non tanto per me
Necessario per il partito
Perché quante volte in giro per l'Italia nelle federazioni amichevolmente o meno mi avete detto e mi avete chiesto governare il partito senza la logica del farmacista
Senta il manuale Cencelli senza dover perennemente mediare senza dover quotidianamente a rincorrerlo quaestor quello nel tentativo di comporre era il mio un intendimento indispensabile
Per avviare davvero una fase di rinnovamento che si impone se non si vuole che la logica di Bisanzio lentamente sia Volga e ci soffoca
Un intendimento indispensabile
Per il rinnovamento del partito
Rinnovamento che significa nelle piccole cose poter scegliere i collaboratori
Senza sapere a quale corrente appartengono
Senta farseli indicare dai capibastone senza dover quotidianamente chiedere
A chi fa riferimento Tizio o Caio perché vi sarete resi conto anche voi che nel Movimento Sociale Italiano oggi vi sono ormai come in tanti altri partiti
Come lei partitiche quotidianamente contestiamo per la loro partitocratica gli amici Lidi più gli amici in Italia gli amici di Sempronio e pare non vi siano quasi più
Gli amici e il Movimento Sociale Italiano era una logica la mia
Elementare
E al tempo stesso essenziale per il rinnovamento del partito
Perché il movimento sociale italiano A B
E vai a questa necessità rinnovamento significa poter punire chi sbaglia senza chiedersi in quale corrente sta senza chiedersi filo dipenderà senza chiedersi cosa succederà
Rinnovamento significa poter formare liste regionali comunali provinciali alla Camera o al Senato
Da cui escano dei deputati e dei consiglieri più dinamici più attivi più presenti uomini che siano capaci se il partito glielo chiede di lasciare gli scranni parlamentari o uomini che diano moralmente una lezione a tutti quanti noi come ha fatto recentemente e lo voglio ringraziare l'onorevole guarda che dopo trent'anni di presenza in Parlamento ha dichiarato è giunto il momento di tornare a fare il semplice attivista il semplice militante senza nulla chiedere
Quanto è stato amaro quanto è stato amaro
Quanto è stato amaro cari camerati che di fronte ad un gesto così nobile qualcuno nei corridoi di Montecitorio o nelle nostre federazioni si sia chiesto
Ma che cosa ci guadagni
Ma che cosa ha in mente ma che cosa gli aveva promesso Fini ma che cosa dovrà fare di più è la dimostrazione evidente di uno stato morale di disagio e di malattia e il Movimento Sociale Italiano deve spendere dal proprio se
E allora
E allora
Winona
In una
In una
Idonea
In una Italia
In una Italia cari camerati
Meno una Italia in una Italia in cui
Vi sono in una Italia in cui vi sono tanti pentiti
In una Italia in cui vi sono tanti pentiti e anche in un movimento sociale italiano in cui pare vi siano tanti pentiti sappiate
E il segretario del partito non sia affatto pentito di aver pronunciato in direzione nazionale quel disco
Non me ne sono pentito
Anche se ne dovessi pagare il costo
Perché sapevo ritenevo che quello posso il mio dovere
Certo non mi sono meravigliato di ciò che è accaduto
Perché coloro che in quel discorso avevano visto la minaccia
Per il loro
Personale tornaconto o in alcuni casi soltanto per le loro personali posizioni hanno immediatamente come forse era logico che fosse
Saltato il fosso
Hanno chiesto al capo della minoranza all'onorevole Rauti
I accettare la candidatura alla segreteria del partito
Ora cari camerati cari camerati
Io cari camerati io per favore
Per favore il movimento sociale italiano ha una storia e una dignità tale
Da rendere non soltanto
Evitabile ma direi doverosamente evitabile che un congresso per quanto appassionato come questo si trasformi in uno stadio e allora prego tutti i camerati di ascoltare
Prego tutti camerati di riflettere prego tutti camerati al termine come logico di votare secondo coscienza senza trasformare questa Assemblea
E questo momento un momento delicato per il Movimento Sociale Italiano in una sorta di bolgia dantesca
E allora io non mi sono meravigliato dicevo di quello che è accaduto
Certo
Lasciatemelo dire chiedo scusa anticipatamente
Avendo conosciuto
Abbastanza a fondo in questi due anni alcuni di loro
Mi permetto sommessamente di dubitare
Che lo abbiano fatto nel nome i superiori interessi
Certo è che l'onorevole Rauti
E anche qui lo dico senza alcuna malizia
E mostrandosi forse
Simile
Ad un personaggio di Aristofane
Che aveva uno sguardo così penetrante appunto da raggiungere superare le nuvole ma al tempo stesso non si rendeva conto di mettere il piede nelle pozzanghere
L'onorevole Rauti accettando quella offerta di candidatura alla segreteria
Fattagli unicamente dai capicorrente fattagli soltanto da coloro che si arrogava né il diritto di pensare e di decidere anche per voi onorevole Rauti ha dimostrato a mio avviso
Una dose notevole
Il mio Pia politica o comunque in ogni caso ha condannato il partito ad una nuova divisione e allora forse basterebbe tutto ciò è soltanto ciò per dire
Che ci sono molti motivi per dubitare della bontà di quel patto di Capodanno ma vi è qualche cosa di più
Perché il partito ha il diritto di sapere
In base a quale miracolo nell'arco di poche ore
E nel chiuso di una stanza sono venuti meno improvvisamente
Tutti quei nobili Altieri motivi che gli stessi commensali del Bernini avevano richiamato in questi due anni per dire che la strada dell'unità non poteva essere un prodotto di vertice ma doveva scaturire dalla base
E non si dica per favore
Che basterebbe che io leggessi il famoso preambolo partorito in quella riunione
Perché di preamboli come quello nell'arco dei due anni che abbiamo alle spalle ne abbiamo fatti almeno una decina e soltanto il preambolo uscito dal Bernini mi pare così insipido da poter essere firmato in astratto persino da Andreotti
La ragione era ed è di tutt'altro segno
è di tutt'altra natura
E allora a me
A me si può chiedere certamente si può chiedere certamente di accettare serenamente il verdetto del congresso ed è un impegno che prendo fin d'ora
A me non si può chiedere di accertare come se fosse vangelo il dettate dei capicorrente non si può chiedere di dire siccome l'abbiamo deciso noi il congresso è già chiuso perché il congresso deve decidere pronunciato
E allora chi vince e chi perde lo vedremo domenica sera
Io temo soltanto cari amici e cari camerati
Che alla fine perda il movimento sociale italiano
Che perda
Di credibilità
Agli occhi della gente per le sue nuove incomprensibili divisioni
Che il Movimento Sociale Italiano perda la possibilità di fare di questo congresso un grande congresso di dibattito il rilancio organizzativo di scelte temo del Movimento Sociale Italiano perda
Il frutto dell'ultima intuizione gli Almirante di Roma
Che avevano compreso piaccia o meno
Il movimento sociale italiano se non voleva essere coinvolto nella fine del dopoguerra e quindi se non voleva pagare il costo è inevitabile che si avrebbe avuto nel momento stesso in cui si spegnevano certe passioni doveva necessariamente fare quel salto generazionale che compì assorbe e allora permettetemi di dire
Che nei confronti
Di coloro che Franchi
Così
Raramente ha ricordato nei confronti di Romualdi Tripodi Niccolai ma soprattutto di Almirante
Nel corso di questa polemica precongressuale
Ne abbiamo viste veramente
Un po'troppe e qualcuna permettetemi fuori posto
Perché non è stato bello
Se c'è ancora una coscienza o se preferite una dignità
Vedere personaggi
Che Almirante vivente gli scodinzola vano attorno quasi venerando lo dire oggi
Che quell'epoca è finita e non è stato nemmeno bello vedere personaggi che un tempo
Erano in fieri oppositori e che oggi pur di succedergli alla guida dell'orchestra si scoprono improvvisamente continuatori del suo pensiero e della sua azione
Be'cari camerati lasciamoli in pace i nostri grandi l'iter scomparsi non coinvolgiamo lì nelle nostre beghe
Cerchiamo semmai di ricordarne un insegnamento profondo
Insegnamento che tutti hanno lasciato
Insegnamento che vuole un movimento sociale italiano
Capace di andare avanti
Di confrontarsi col futuro di non aver paura della novità di non rinchiudersi in se stesso e sarebbe veramente grave
Se al termine di questo congresso il movimento sociale italiano desse l'impressione di tornare indietro mentre al contrario tutta l'Europa e tutto il mondo pare andare avanti
Pessimo l'impressione di tornare indietro mentre la storia dopo un sonno quasi quarantennale pare sul punto di risvegliarsi
E che questo sia esattamente quello che sta accadendo
Certamente in Europa lo dimostra quanto è accaduto nei mesi scorsi nell'Est europeo
Forse è corretto dire che la storia si sta risvegliando e comincia il suo lungo cammino ovunque tranne che in Italia perché cerco se si guarda il panorama politico nazionale
Non sia minimamente l'impressione che vi siano delle grandi novità
In questi due anni da Sorrento ad oggi
In termini propriamente politici è scomparso il De Nittis mo'e paradossalmente con De Mita e con quel suo vagheggiato bipolarismo di CPC è scomparso anche dallo scenario nazionale
L'ipotesi di qualche cambiamento l'ipotesi di qualche riforma autentica l'ipotesi che finalmente la Repubblica italiana cominciasse a camminare dopo esser rimasta ferma per lunghi decenni
è caduto De Mita
Non vi è più il vagheggiato bipolarismo di CPC anche perché il PG certo a cosa assai più sede cui pensare ed è tornato come tanti anni addietro un accordo tra democristiani e socialisti che potrà durare a lungo ed essere fare
O potrà morire subito dopo le elezioni amministrative ma che in ogni caso seppur partito con un certo piglio decisionista si è ormai in paludato nel quotidiano tran-tran imposto da Andreotti
E allora questo governo un governo che noi definimmo quando nacque la Camera come un Governo di sostanziale restaurazione
A come cloroformio entrato la politica italiana
Nessuno parla più di riforme che non siano ovviamente le riforme deterrenti a sfondo elettorale quelle riforme di cui si parla e che ovviamente o quasi non giungono mai i problemi che sono poi sempre gli stessi da almeno dieci anni
Alla legge antitrust alla legge sull'informazione dalla droga alla regolamentazione dello sciopero nei servizi pubblici dall'incentivo al lavoro ai problemi economici quei problemi vengono sminuzzato sapientemente
Nella eterna clessidra parlamentare rimangono insoluti si aggravano e la politica italiana sembra quasi di recitare una stanca commedia
Vecchia di decenni pensato un po'cari camerati mentre tutto il mondo cambia in Italia e tornato persino un la Malfa a far da cassa
E allora lasciamolo stare per un attimo questo nostro stagnante panorama politico anche perché tutti in questa commedia all'italiana che si recita nei palazzi della politica
Paiono inattesa ora tenendolo ora auspicando che
Del grande fatto nuovo che dovrebbe giungere da sinistra
Tutti questi chiedo c'è la crisi del comunismo internazionale avrà o meno ripercussioni sul Partito Comunista Italiano
E allora poiché il problema è certamente vero e reale
Conviene anche a noi lasciar perdere
Le piccole e meschine e cose di casa nostra per volgere lo sguardo a ciò che è accaduto dall'Est europeo
Che gli avvenimenti della fine dell'ottantanove
Siano stati avvenimenti di portata storica
Ormai non vi è più nessuno che lo posso discute
E che siano novità autentiche e profonde
Lo ha colto con una frase efficace
Uno scrittore come Andrea Glucksmann
Che si è chiesto
L'evento sarà troppo grande per noi
Le immagini testimoniano l'enormità della deflagrazione
Dal quarantacinque non si è visto niente di altrettanto decisivo in Europa le parole non sono all'altezza della situazione
Gli ideologi farfuglia le istituzioni chiacchierano per consuetudini i giornali deplora nel silenzio degli intellettuali ma senza trovare granché da dire la Banda sonora rimane impercettibile se si prescinde dalle élite politiche locali sinistre e destre slittano ugualmente a fasi
I vecchi dibattiti non sollevano più passione l'avvenire mozza il fiato ecco mi pare che non occorra aggiungere molto di più per sottolineare se ve ne fosse bisogno che novità ci sono e che sono soltanto agli inizi
La novità più evidente più clamorosa più indiscussa è certamente nell'affine del comunismo così come si era realizzato nei paesi dell'est europeo
Su questo dato politico e storico convergono tutti
Anche coloro che si dividono poi nell'individuare le cause di quel crollo e nel prevedere le conseguenze che quel crollo
E allora prima di tentare anche noi l'analisi sulle cause e sulle conseguenze occorre però rispondere ad un quesito che a noi potrà apparirle anale ma che certo banale no
Il quesito è sostanzialmente il seguente
La fine del comunismo il crollo del comunismo autorizza a dichiarare sepolto e quindi non più proponibile
La contraddizione il contrasto quarantennale tra il fascismo e l'antifascismo
Se lo sono chiesti recentemente in un convegno che è stato organizzato simbolicamente io credo a Cuneo il fior fiore degli antifascisti in servizio permanente effettivo di casa nostra
Giustamente preoccupati dal loro punto di vista
Che la loro quarantennale patente di benemerenza l'antifascismo
Fosse diventata nulla di più carta straccia per il fatto che quella quarantennale patente di benemerenza era stata utilizzata estesa anche da altri
Da un Eccher Takada da Ceausescu e ancor prima dallo stesso Stalin
Antifascisti cioè chiarissimi ma oggi anche dimostrata mente assassini riconosciuti che quindi diventavano per i nostri compagni gli e per i nostri nostalgici delle radio se giornate dei compagni di strada tutt'altro che comoda
La risposta che è uscita da quel convegno
Presieduto per l'occasione dal sempre pronto Norberto Bobbio
è che il crollo del comunismo
Porta automaticamente con sé la scomparsa di ogni sogno di un eventuale ritorno del fascismo perché il fascismo non ha più il suo nemico storico e quindi non ha più alcuna ragione di esistere
E contemporaneamente da Cuneo gli antifascisti hanno fatto sapere che il crollo del comunismo dà nuova linfa e dà più forza all'antifascismo inteso ovviamente come sistema di valori
Mi pare che non occorra spendere molte parole per dimostrare che quella
è una conclusione evidentemente autoconsolatoria e del tutto priva di verifica di veridicità e di attualità storia
Perché se mai al contrario è proprio l'antifascismo
Inteso come discriminante politica
Che subisce un durissimo colpo dal fatto che viene meno quel comunismo che per quarant'anni
Ha rivendicato l'attualità e la validità dell'antifascismo proprio per accreditare se stesso agli occhi delle società liberali e democratici
Lo dimostra il fatto che l'ultimo tra i comunisti
A tentare di appigliarsi all'antifascismo per aver benemerenze nell'Occidente nelle liberal democrazie è stato proprio Ceausescu che poco prima di fare la fine che meritava ha detto che le rivolte erano rivolte fascista
Allora non è il fascismo a subire un contraccolpo dalla fine del comunismo
Il fascismo semmai
Vede aprirsi un orizzonte e uso il termine fascismo ovviamente non inteso come regime non inteso così come si realizzò in Italia
Ma unicamente come sistema di valori come punto di riferimento ideale un fascismo così inteso approva al contrario nel crollo del comunismo la possibilità di esplicarsi in quel territorio in quegli spazi
Che fino ad oggi erano stati preclusi dagli ostacoli e che ostacoli che erano stati eretti dal comunismo
E allora soltanto chi può credere o credo che il fascismo altro non sia stato
Che l'ultima arma con cui la borghesia o il capitalismo
Difendevano se stessi dalla rivoluzione proletario dal marxismo può pensare che uscito dalla scena della storia il comunismo Possa e debba automaticamente uscire tutti anche l'eredità del fascismo
Eppure anche in casa nostra serpeggia quasi un certo timore
In alcune occasioni anche nel Movimento Sociale Italiano si ha la sensazione che il venir meno del comunismo indebolisca la nostra posizione
Perché un movimento sociale italiano visceralmente anticomunista avrebbe nello stesso momento in cui scompare il suo storico nemico un depotenziamento delle sue possibilità
Ecco a me pare che non si debba minimamente temere questa possibilità
Perché ad ogni età
Sia che si abbiano i capelli bianchi sia che si sia più giovani
Quando si rimane nel Movimento Sociale Italiano perché certo ci si può entrare nel Movimento Sociale Italiano esclusivamente
Per una tendenza per una volontà per una decisione di opporsi al comunismo ma poi si rimane nel Movimento Sociale Italiano soltanto se si comprende che l'essere anticomunisti
Non è
La causa per cui si è nel Movimento Sociale Italiano ma è al contrario la conseguenza una delle tante conseguenze del nostro essere idealmente gli eredi di un pensiero e di un pezzo della nostra storia
E allora non soltanto non dobbiamo temere al crollo del comunismo ma direi che per molti aspetti dobbiamo gioirne
Dobbiamo gioirne con la stessa intima gioia che abbiamo provato quando negli scorsi anni ha cominciato a farsi strada la verità storica sul fascismo
Una verità storica che proprio dalla fine del comunismo proverà ulteriori momenti per accelerare il suo cammino
In quel suo saggio troppe volte citato
Francis Fukuyama nella fine della storia ammette che mentre il fascismo
è caduto al termine della più sanguinosa e tragica guerra dell'umanità e sotto i colpi inferti dalla più grande alleanza di uomini e di mezzi che mai l'umanità abbia registrato il comunismo è crollato rosso il comunismo è crollato da solo sotto il peso dei suoi fallimenti
Ed è crollato da solo perché essendo una ideologia sostanzialmente contro l'uomo non poteva che essere destinata al fallimento
Orbene a me pare che questa sia una verità
Una verità per la storia ma anche per la intelligenza degli uomini liberi
Che non sarà mai sminuita nel può essere cancellata dai cialtronesco i tentativi di qualche nostrano Penny pendolo di paragonare la fine di Ceausescu a quella di Benito Mussolini
E allora rivendichiamo i nostri mezzi
Rivendichiamo lì i nostri meriti nella lotta al comunismo meriti che ci sono
Perché se non fosse stato per il nostro anticomunismo se non fosse stato per l'opposizione dura
Nelle strade nelle piazze in ogni luogo di lavoro o di studio dei nostri giovani lungo questi trent'anni se non fosse stato per il nostro tenace anticomunismo oggi sarebbero certamente minori e di meno coloro
Che inneggiano alla fine del comunismo magari dopo averlo per tanti anni servito o per lo meno corteccia
Abbiamo possibilità e dovere io credo di rivendicare dei meriti
Per ciò che sta accadendo sulla scena politica contante internazionale quanto culturali italiane del Nord e accanto ai martiri anticomunisti di piazza Tienanmen o di Timisoara
Si ricordino cari camerati i nostri martiri anticomunisti
Si ricordino coloro
Che nella lotta al comunismo hanno compiuto il sacrificio supremo in tutte le stagioni della storia nazionale i martiri del biennio mille novecentoventi mille novecentoventuno
I legionari di Spagna
I ragazzi infoibati dati
Fino a quel ventitré camerati del Fronte della Gioventù e del FUAN massacrati dal comunismo in Italia dal mille novecentosettanta al mille novecentottantasei sono anch'essi martiri anticomuniste nei luoghi nei quali coloro che oggi giustamente decretano la fine del comunismo devono idealmente a rivolgere un pensiero grato devono idealmente levarsi Gamberini
Ma
Torniamo
Torniamo cari camerati
Al punto di partenza
Torniamo al punto di partenza del ragionamento
La fine del comunismo realizzato quelle che ne sono state le cause quelle che ne possono essere le conseguenze
A me non pare che almeno in questa sede
Occorra disquisire a lungo per stabilire quali sono state le cause principali di ciò che è accaduto a destra
Benissimo perché almeno sul piano delle conseguenze non è importante stabilire quale tra i tanti fattori avuto il peso maggiore
Certo
Che anche coloro che nutrono
Nei confronti di Gorbaciov
Diffidenza o o ostilità
E non sono certo tutti degli sprovveduti se si pensa che tra costoro vi è anche un uomo certamente di rilievo come dissidente di Nordio anche costoro ammettono tutti quanti e quale che sia la causa della perestrojka certamente se non fosse stato per Gorbaciov e quindi per la sua apertura all'Occidente e quindi per la cancellazione decretata del principio della sovranità limitata di Presley
Assai probabilmente se non certamente tutti quei fermenti politici sociali etnici religiosi che covavano oltre cortina assai difficilmente quei fermenti avrebbero assunto la dignità delle rivolte popolari della fine dell'ottantanove
E allora stabilire se la perestrojka era uno stato di necessità una libera scelta
Non mi pare che sia poi determinante a me pare che la perestrojka sia stata dettata da una necessità
La necessità assoluta per l'economia sovietica di ricevere massicci aiuti economici che non potevano ovviamente che per venire dall'Occidente
Questa necessità ha indotto Corbaccio offrono a concedere qualche cosa in termini di libertà politica
E mi pare che si possa cogliere nella celebrazione delle prime elezioni se libere di Mosca il momento scatenante di quel processo ma certo è
Che la volontà di concedere qualcosa per avere in cambio di aiuti economici finanziari indispensabili per potenziare sorreggere l'economia sovietica ha causato un effetto a valanga
Un effetto domino come lo ha definito il cardinale Oddi che era del tutto imprevedibile e che oggi costringe Corbaccio a proseguire lungo quella strada città che oggi egli non può né tornare indietro
Non può cioè perdere il prestigio e la credibilità visita ad occidente
Non può certamente perdere gli aiuti indispensabili in termini economici ma non può nemmeno ammettere di aver sbagliato perché in quel caso dovrebbe capitolare sotto l'accusa che già gli viene rivolta dalla nomenclatura del partito comunista di aver ucciso il comunismo nell'Europa dell'Est
E allora la strategia di Gorbaciov oggi mi pare che sia tutt'altro che ostile
Da un lato utilizzare l'apertura di credito politico ed economico avuto dell'Occidente per sorreggere l'economia sovietica senza però modificare di nulla almeno in patria le regole antiche del gioco
E quindi senza disconoscere l'autorità del partito nella società e senza cancellare il collettivismo nell'economia
E contestualmente insieme a questa strategia sul piano nazionale Corbaccio previdentemente aspira
A sostituire l'antica volontà di conquista militare dell'Europa con una egemonia politica su quella che egli chiama la casa comune europea
E allora hanno avuto ragione coloro che hanno individuato in quella che sarà la reazione di Mosca
A proposito di quello che sta accadendo in Lituania la vera cartina di tornasole dell'affidabilità o meno di Corbaccio
Perché se la Repubblica di Lituania
E la non meno gloriosa Repubblica di Estonia
Dovesse per davvero riuscire a staccarsi dall'Unione delle Repubbliche socialiste sovietiche e quindi meno masse pesantemente l'autorità del Cremlino che già non esiste più nell'Est europeo anche all'interno dell'Impero
è assai facile prevedere che l'effetto domino proseguirebbe
Raggiungerebbe quelle repubbliche asiatiche
Dove i conflitti etnici razziali sono esplosive ma giungere ebbe forse persino a Mosca dove la opposizione politica potrebbe non accontentarsi più delle elezioni semiliberi e chiedere direttamente
La fine del regime dei soldi
è un'ipotesi tutt'altro che fantascientifiche che lo stesso Corbaccio recentemente ammesso dicendo che oggi in Russia sono molti troppi dice lui coloro che negano la bontà della rivoluzione del diciassette e allora esprimiamo l'augurio cari amici e cari camerati che le gloriose repubbliche baltiche che già una volta nel corso di questo secolo furono sacrificate
Nell'accordo Hitler Stalin sull'altare della ragion di Stato mondiale riescano per davvero a riconquistare la loro libertà e indipendenza e quindi non vedano frustrate le loro speranze
Certo
è che ad auspicare
Ad auspicare che l'effetto domino prosegua ad auspicare che il vento di libertà non si fermi con il confine della Repubblica Unione Sovietica non sono in molti certo non c'è moschee per evidenti ragioni ma mi pare di poter dire e di dimostrare che non c'è nemmeno voci intorno e men che meno c'è il nostro governo immediatamente pronto per bocca di Andreotti a mettere in guardia dal salto nel buio dall'eventuale rischio e pericolo di una ingovernabilità instabilità mondiale che si verificherebbe automaticamente se quella logica di Jalta oggi già compromessa andasse veramente in testa
E allora in questa chiave io credo che va letto il problema della riunificazione tedesca
La riunificazione tedesca oggi diviene lo spauracchio per chi teme la morte di Yalta ed è al tempo stesso la grande speranza di coloro come noi che la
Non vi è infatti dubbio che la dura decisa reiterata opposizione sovietica un'ipotesi di riunificazione delle due Germanie parte innanzitutto dalla certezza che con una Germania unita
E quindi con un'Europa in grado di diventare a sua volta una grande potenza il disegno di un'egemonia sovietica sull'Europa viene automaticamente
Ma se questo è facile comprensibile per l'Unione Sovietica non meno difficile comprendere la ragione per cui anche da Washington
è giunto chiaro anche se più moderato il diniego ad una immediata unità del popolo tedesco perché anche gli Stati Uniti Alberto in una Germania un
E quindi in un'Europa più potenti
E quindi in un'Europa che sia in prospettiva potenza non soltanto economica ma anche militare vengono innanzitutto un rischio per la sopravvivenza
Delle truppe stupendi statunitensi nel vecchio continente ma soprattutto in prospettiva vedono la possibilità che l'Europa ribalta il rapporto di subalternità subalternità che all'interno dell'alleanza atlantica se non addirittura in prospettiva ancora ulteriore
Che venga a venir meno qualsiasi ragione storica per tenere in vita un'alleanza quale la NATO specie oggi che il Patto di Varsavia
Non dà più quasi alcun rischio per la sicurezza dell'Europa occidentale
E allora si comprende perché
Da est come da Ovest si cerca di impedire l'unità del popolo tedesco ma si comprende altresì come da Ovest dagli Stati Uniti il diniego sia oltre che per ragioni strategico militari per ragioni economiche
Perché un'Europa unita un'Europa politicamente ed economicamente forte finirebbe inevitabilmente per contrastare gli Stati Uniti che già sono fortemente minacciati dalla concorrenza giapponese e finirebbe quell'Europa unite in termini economici per sottrarre agli Stati Uniti d'America ulteriori quote di mercato
Rendendo quindi più problematico per il capitalismo finanziario degli Stati Uniti il governo di una nazione che già dimostra si
In toni di recessione e che ha certamente incipiente i sintomi e malesseri di uno scollamento non istituzionale ma certamente con
Allora cari camerati tutto ciò ha delle conseguenze importanti ha delle conseguenze direi politicamente stringenti anche per noi perché noi
Che è sempre
Abbiamo creduto nell'Europa come comunità di destino per centinaia di milioni di noi che sembra abbiamo detto che l'Europa dall'Atlantico agli Urali
Noi che sempre abbiamo sognato l'Europa libera ad est anche nei momenti più bui e difficili
Noi che in tante occasioni
Abbiamo detto che la NATO
Era uno stato di necessità imposto dalla guerra fredda ma non poteva essere il destino dell'Europa
Non dobbiamo oggi trarre da tutto ciò che accade le precise conseguenze politiche e quindi diventare coloro che in Italia come nel Parlamento europeo
Sono gli alfieri di una politica centrata sull'Europa
Di una politica che auspichi il rinascimento dell'euro di una politica che ponga le condizioni per un nuovo protagonismo dell'Europa
E tutto ciò a conseguenze sul piano interno con le denunce che lo
I nemici dell'Europa ma anche come conseguenza la necessità ad Ovest come a destra di guardare ciò che sta accadendo per scorgere veri riferimenti importanti agli occhi dei nazionalisti europee perché anche quanto accade adesso merita attenzione nel magma ribollente
Che pare sul punto di prendere il posto in molti momenti ha già preso il posto dei regimi comunisti bolle anche ai nostri occhi agli occhi dei nazionalisti d'Europa qualche fermento interessante
Si pensi ad esempio al movimento Palmi atta che opera a Mosca o si pensi come documentato da Gasparri nel suo viaggio a Bucarest
Alle idee tradizionaliste dei nuovi dirigenti del partito cristiano contadino come
è necessaria quindi una politica eurocentrico che dia al Movimento Sociale Italiano una chiara presa di campo a proposito della sua politica
Ma una politica euro cento
Una politica di difesa della dignità e della tradizione europea
Diventa indispensabile
Se si pensa
Che di qui a qualche anno l'Europa come noi siamo abituati a concepirlo l'Europa come noi l'abbiamo studiata all'Europa dei nostri padri
L'Europa che conosciamo visivamente corre il rischio di non esistere più sommersa da un enorme ondata immigratoria afro asiatiche
A prevalente religione islamica e del tutto addormentata se non addirittura sradicata dal fenomeno della natalità zero
Che si registra nell'Ovest europeo
Secondo un recente studio dell'ONU nel mille novecentonovantanove cioè a soli nove anni la popolazione del pianeta assommerà nove dieci miliardi di individui
Di cui il novanta per cento residenti e collocati nei Paesi meno sviluppati e meno progredire
Tutto ciò avrà necessariamente delle conseguenze
Sposterà dal tradizionale asse Est o Ovest a un nuovo asse nord-sud le tensioni e coinvolgerà direttamente l'Italia e l'Europa
Specie se si pensa che secondo la Fondazione Agnelli nel due mila e i dieci cioè tra soli vent'anni
Gli abitanti dei paesi islamici che si affacciano sul solo mare Mediterraneo saranno esattamente tanti quanti gli abitanti di tutta la Comunità economica europea
Ora di fronte a tale prospettiva gli stati europei fino ad oggi non hanno fatto pressoché nulla
Di fronte a tale prospettiva gli Stati europei si sono limitati in alcune occasioni a politiche di regolamentazione della immigrazione che pur tuttavia non l'ha contrastato partendo da un presupposto che a nostro modo di vedere è un presupposto falso partendo cioè dal presupposto che il destino multirazziale dell'Europa sia inevitabile
Questa sostanziale passività politica dell'Occidente ha determinato già ora
Degli scompensi delle conseguenze gravi ha determinato innanzitutto la forma sfruttamento
Nei confronti degli immigrati ha determinato il sorgere di tensioni razziali e sociali molte parti d'Europa ha già comunque determinato due fenomeni di Ray contemporanee congiunti di sradicamento
Lo sradicamento di coloro che sono costretti a emigrare o meglio emigrare pur di trovare lavoro
Coloro cioè che lasciano i luoghi di origine e vengono catapultati in realtà in città in società totalmente diversa dalla loro ma anche determinato lo sradicamento progressivo in intere zone della vecchia Europa
Di quella che era la specificità culturale nazionale delle zone stesse
Si pensi cari camerati ai quartieri magrebini di Marsiglia
Ai quartieri turchi di Berlino ai quartieri asiatici di Londra e si avrà la riprova di come accanto al lo sradicamento
Che subisce l'uomo di colore che giunge in Occidente perché spinto unicamente dalla fame e quindi desideroso di lavorare si pensi a quello sradicamento altrettanto grave che subisce la cultura la tradizione la specificità europea
E allora dinanzi a tutto ciò innanzi a fenomeni come questi
I nomi che derivano sostanzialmente dalla passività con cui i governi occidentali accettano quella logica mondiali sta del grande capitale della grande finanza
Che non può far altro che subordinare qualsiasi difesa della specificità e della dignità culturale alla logica del profitto
Dinanzi ad un fenomeno come questo vasto complesso estremamente pericoloso il movimento sociale italiano ha il dovere di prospettare una risposta politica che sia non soltanto una risposta forte
Ma che tenga conto della complessità del problema e soprattutto cari camerati tenga conto della nostra storia
Perché noi non possiamo dopo aver denunciato tutto ciò brutalmente scioccamente banalmente dire si chiuda le frontiere e si caccino mini simili idiozie sostanzialmente pare razziste le lasciamo volentieri agli esagitati promotori delle varie leggi perché da una forza come la nostra da un movimento sociale italiano che non può dimenticare di quale grande esperienza storico e politica ai discendenti deve venire ben altra risposta
La risposta deve venire proprio in forza
Della grande opera di civilizzazione esercitata dall'Italia nella sua breve esperienza coloniale
Un'opera di civilizzazione che brilla per lungimiranza e per l'umanità se confrontata alle analoghe esperienze del Belgio della Francia e l'Inghilterra
Noi che siamo gli eredi di coloro che con il lavoro se per ore di merito deserti non possiamo minimamente auspicare politiche che siano di tipografi perché abbiamo portato ultimo strettamente con il lavoro nel mondo la possibilità per quei popoli di crescere etica ordinatamente assumere dimensioni sociali più progredite rimanendo nella loro terra
E a proposito del lavoro nel mondo a proposito dell'opera di civilizzazione del nostro lavoro nel mondo spoglio anch'io ringraziare sinceramente
Quei nostri connazionali che lavorano all'estero
E che sono qui quest'oggi riuniti con il Comitato Tricolore se la loro battaglia dopo tanti anni di isolamento
E oggi sul punto di trovare soddisfazione se finalmente hanno qualche possibilità di tornare ad essere cittadini di serie A e non già di serie di
Lo si deve pressoché esclusivamente alla lunga coerente e tenace ma ancora una volta vincente battaglia nel movimento socialista
E allora se per contrastare
L'eventualità di un'Europa meticcia non possiamo certo sposare politiche stampo razzistico se per contrastare questa ipotesi non possiamo certo discriminare coloro che emigrano per cercare lavoro
Abbiamo altresì il dovere di prospettare soluzioni diverse
Soluzioni che ci sono state soluzioni che sono già state lavora soluzioni che nel dibattito politico degli scorsi mesi sono state fornite di ray alla unanimità o meglio in piena concordia all'interno del movimento sociale italiano perché proprio quando si ragiona politicamente
E proprio quando si va a fondo e si guardano i problemi che si scopre che nel Movimento Sociale Italiano L'Unità è possibile perché sulle cose che ho detto e sulle cose che io dirò penso che vi sia una larghissima convergenza all'interno del movimento sociale italiano
Risposte sono state date
Risposte
Le ha date il movimento sociale italiano indicando ad esempio per l'Europa la necessità di una politica che intervenga attivamente con tutta la potenza economica del nostro continente nelle zone di sottosviluppo
Un'Europa cioè che intervenga comporta per far sì che il progresso Possa iniziare anche nei Paesi sottosviluppati arginando quindi il flusso immigratorio consentendo all'Europa di assorbire senza scompensi la quota residua mettendo quei Paesi in prospettiva nella condizione di essere autonomi e autosufficiente
Un'analisi certo
Non nuova un'analisi che anche altrove ha trovato riscontri recentemente il Ministero degli Affari Esteri britannico in una nota rilevava forse un po'brutalmente che la Comunità economica europea
Deve rispondere ormai urgentemente ad una domanda
La Comunità economica europea dovrà dire quando è disposta a pagare per difendere la sua stabilità facendo in modo che gli arabi rimandano a casa loro
Un'Europa che non interviene attivamente nel terzo e nel quarto mondo e destinata
A subire in futuro quel destino i multirazziali ITA che certamente non è non soltanto nel destino ma io credo nemmeno nelle prospettive per l'euro
E accanto a questa politica di intervento è stata indicata da più parti una politica che dia alle nazioni del vecchio continente la possibilità di interrompere quella crescita natalità zero che da molti anni le caratteri molto significativamente io prego
Saggio della Fondazione Agnelli che ho citato poc'anzi soltanto una politica che incentivi le nascite viene vista come alternativa per l'Europa ad una politica che favorisca l'immigrazione
E altrettanto significativamente la Fondazione Agnelli liquida una politica di incentivazione delle nascite come del tutto velleitaria e utopista
Perché significativo che la Fondazione Agnelli
Che rappresenta certamente
Uno degli osservatori più avanzati del capitalismo internazionale dica che non può nemmeno essere preso in considerazione l'idea di una politica dell'Europa che sia disposta a pagare anziché guadagna
è significativo perché apre la possibilità di un discorso relativamente a quello che è oggi il peso nella politica europea e italiana della grande finanza e del grande capitale
Un discorso che nel Movimento Sociale Italiano certo non è nuovo un discorso che dobbiamo però riprendere sottolinea
Un discorso che dobbiamo affinare
Innanzitutto togliendo il facile equivoco
Perché contestare il Mondiale Isma'economico e finanziario del capitalismo non significa certo contestare la proprietà privata o togliere la possibilità alla libera iniziativa di esplicarsi
Un discorso quello contro il capitalismo o meglio contro la logica Monti a lista del capitalismo Canepari indispensabile
Anche per assumere ulteriore credibilità come interlocutori politici agli occhi di un mondo cattolico
Che in molti frammenti e settori comincia ad interrogarsi
Sui costi spirituali enormi che l'uomo paga sull'altare del Mondiali ismi economico e finanziario imposto dal capitano
Allora cari amici e cari camerati anche qui
Facilmente si può dimostrare come Movimento Sociale Italiano una vera unità una unità di idee gli analisti una unità di azione la possano aggiungere se per davvero la vuole
E allora perché non continuare nell'analisi sottolineando ancora una volta quella che è stata a nostro modo di vedere la mutazione antropologica che l'uomo europeo ha subito
Una mutazione iniziata certamente
In termini dottrinari e culturali nel mille settecentottantanove accelerata sin dal mille novecentoquarantacinque in poi una mutazione che ha oggi ridotto l'uomo alla semplice dimensione di homo economico
L'uomo economico russo che non ha più alcuna o quasi più alcuna dimensione spirituale
L'uomo economico russo Octopus Omo occidentale come forse altri lo chiamano che non ha più alcun attenzione eroica un uomo cioè
Che è stato arricchito in termini materiali in termini di apparente benessere in misura direttamente proporzionale all'impoverimento dell'impoverimento spirituale
Cui è stato costretto da coloro che hanno nelle mani le redini del potere ed ecco
E che questa sia sostanzialmente a grandissime linee ovviamente con tutta la superficialità di un'analisi che non vuole essere culturale io non mi offendo cari camerati quando qualcuno mi dice
Non ha l'aspetto non hai ancora scritto nel suo libro per cui fino a quando non lo scrive RAI non sarà l'interlocutore qualche a volte non è necessario scrivere libri per far politica e penso per aver la dignità di dirigere
Un partito come il nostro tutto ciò dicevo al di là della evidente superficialità nell'analisi culturale
Porta però ha delle a dei riscontri ha delle prove che partano evidenti se si legge la realtà
Che l'Italia sia come l'Europa sa il in termini di benessere economico ma sostanzialmente vuota in termini reali
è emerso con grande evidenza anche nell'ultimo rapporto del Censis che ha per l'appunto fotografato un'Italia in cui all'apparente anche al sostanziale benessere non con non coincide però un'altrettanta ricchezza spirituale e morale individuale
E allora in casa nostra per molto tempo la polemica nei confronti di questo sistema
Un sistema che liberaldemocratico in politica che capitalisti in economia che sostanzialmente attivo qualcun materialista in termini spirituali ha trovato delle ragionate e anche direi delle più che giuste resistenze per il fatto che il nemico il momento principale del nostro confronto del nostro scontro era alto
E non era sbagliata era tutt'altro che ingenerosa era tutt'altro che mio perché in un momento in cui il comunismo dominava ancora metà dell'Europa in un comune in cui il comunismo sembrava sul punto di vincere nel mondo intero non era sbagliato dire che in termini politici
In termini cioè di a Tione e il ritorno politico di una iniziativa
Appariva un po'intellettuali di spicco porre come nemico principale non già il comunismo quanto liberal capitalismo o con un termine che tutto esprime l'occidentalis
Oggi però dobbiamo dire che la situazione cambia
Oggi se davvero vogliamo guardare avanti se per davvero non vogliamo impicca Virzì nelle analisi c'è per davvero vogliamo tener presente ciò che accade al teste dobbiamo tranquillamente dire che la situazione sta cambiando perché perché in molti hanno evidenziato
Come la fine del comunismo sia qualche cosa di molto più profondo di molto più grave di molto più importante del crollo di un regime è la fine di un protagonista di questo secolo
è il venir meno dallo scenario mondiale di un grande attore
Ed è quindi automaticamente l'avvio di uno scenario del tutto diverso rispetto a quello che chi era cinque dieci o venti anni fa
Uno scenario che qualcuno già immagina uniformato a quei valori liberaldemocratici in politica capitalistici in economia a termini spirituali
Che Francis Fukuyama a a politicizzato nel suo famoso libro sulla fine della storia
Va bene cari camerati e non vedo assolutamente nulla di male ma non vedo nemmeno assolutamente nulla di rivoluzionari e non vedo nemmeno dove stia la grande novità nel dire che il Movimento Sociale Italiano che segue i fatti e che è capace di leggere nelle pieghe della storia oggi vede con grande forza contestare questa ipotesi omologante
Deve con grande porta a contestare l'ipotesi di un mondo che assomigli a quelle profezie di Orwell in mille novecentottantaquattro anche perché non siamo soli nel contestare
Vi sono uomini di cultura autorevoli significativi recentemente tra le tante cose che sono state scritte ha proposto delle rivoluzioni dell'Est sono apparsi alcuni articoli estremamente illuminante
Ad esempio il filosofo Emanuele Severino che ha scritto il comunismo dell'Est Stassi andando verso il capitalismo
Ma nel senso che il capitalismo è una tappa più avanzata del socialismo reale nel cammino che conduce all'organizzazione scientifico tecnologica dell'esistenza umana
Il socialismo reale sta a sinistra montando nel capitalismo ma nel senso che quest'ultima è oggi l'incarnazione più rigorosa della tecnocrazia e che tale incarnazione essa stessa destinata a tramontare
In base alla stessa logica continua a Severino ed è ovviamente la sua una logica tutta filosofiche
Che consentiva di prevedere la società la socialdemocratica azione dell'estate e cioè oggi possibile prevede il tramonto del capitalismo nella pura organizzazione scientifico tecnologica della è uno scenario ancor più importante perché più politico ci giunge dalle parole di Augusto Del Noce
Un uomo la cui scomparsa cari amici cari camerati peserà nel panorama politico nazionale per la grande capacità che gli aveva con il suo pensiero di cogliere e di sintetizzare
Ha scritto Del Noce il comunismo fino a ieri pensava a sostituire i comuni pensava sostituire alla società borghese il comunismo stesso
Ora sia andato chiarendo soprattutto negli ultimi anni che il comunismo è il momento di transizione da uno stato all'altro della borghesia
Da uno stadio mediano lo stadio ultimo della borghesia assistiamo a una resa del comunismo rispetto agli occidentali su un accidentali Isma'diverso però dal tipo borghese tradizionale prevaleva ecco il punto fino alla seconda guerra mondiale un tipo cristiano borghese era come se la borghesia avesse preso in eredità dei valori cristiani
Oggi si è formato un tipo borghese occidentale della società consumista edonista tecnologica che non conserva più il valore cristiani
Potremmo definirlo il tipo borghese pubblico il neocapitalismo potuto piegare il comunismo ma per farlo ha preso la forma di società tecnologiche di società dei consumi ci si può spingere oltre conclude
Il filosofo prevedendo il consolidarsi nel prossimo decennio di una mentalità antioccidentale identificandolo occidentalis monco il dominio del potere economico
Mentalità legate a forme di rinascita religiosa se negli anni cinquanta e sessanta
La lotta sembrava polarizzata tra civiltà cristiana da una parte e comunismo dall'altra negli anni novanta si confronteranno sostanzialmente l'occidentalizzazione lo spirito religioso degna di attenzione mi pare anche una nota più breve di Francesco Alberoni
Il mercato gli scrive da solo non tiene insieme niente sbagliano i politologi sociologi dicono misti soprattutto americani a pensare che siano gli interessi i contratti a tenere unita la società no anche gli Stati Uniti esistono perché al di là dell'economia c'è la nazione americana e la fede nella sua missione
E tanto il Giappone esiste grazie all'incredibile orgoglio nazionale di questo popolo e alla sfida che ha lanciato al orbene cari amici cari camerati questi brevi citazioni dimostrano che di fronte alla prospettiva così superficialmente avanzata da Fukuyama in quel saggio sono in molti ad alzare la voce sono in molti a prospettare analisi assai più approfondito
E non si tratta soltanto badate degli uomini di cultura ci sono fermenti forse inconscio che balzano evidenti anche tra la gente comune
In uno dei tanti reportage giornalistici sulle rivoluzioni dell'Est né apparso uno che a mio modo di vedere significativo
è un'intervista un giovane di Budapest un giovane di Budapest che rilancia inconsciamente io credo il grido di allarme e di dolore che già fu anni addietro di Alessandra soggetti
Dice quel giorno i ragazzi sentono della demagogia nelle dichiarazioni dei partiti
Tutti parlano in Ungheria oggi di pluri partitissima ma qui c'è di nuovo un solo partito il consumismo che consuma anche l'anima
In Ungheria conclude quel giovane si dovrebbe appendere un cartello opposizione cerca
Orbene cari camerati tutto ciò per dire cosa che quel cartello in cui vi sia chiara la scritta opposizione alternativa al sistema di valori vigente dominante
Quel cartello oggi lo possiamo e lo dobbiamo innalzare noi con la stessa identica tenace con la stessa identica capacità con la stessa identica forza con cui per tanti anni abbiamo tenuto alto il cartello dell'opposizione al comunismo
Attenzione però
A non far discendere da questa considerazione
Delle conseguenze improvvido impropri
Perché sbaglierebbe in modo clamoroso e penso che pecche Rebbe di miopia politica chi dovesse affermare tutto ciò detto tutto ciò ha fermato il consolidato che il tempo dell'anticomunismo è finito no
Occorre prendere atto semmai del fatto che il comunismo che è finito come speranza
è finito come grande utopia rivoluzionaria
E finito come il mondo o il paradiso dei giusti che si contrappone all'ingiustizia dell'altra parte del mondo intero questo comunismo si sta riciclando o meglio ancora stabilendo alcuni dei suoi valori
Nel grande mare del sinistri Isma'del socialismo del progressismo del populismo
In quella via socialdemocratica al comunismo che guarda caso non solo non è alternativa alla quale società ma che molti casi fa parte dell'attuale società
Ecco perché io ritengo che il caso italiano sia non soltanto un caso tipico ma che quello che Occhetto sta facendo in queste ore sia nella logica ineluttabile non tanto della politica quanto direi della storia
Perché in Italia il Partito Comunista è da molti anni funzionale al sistema e non alternativo al sistema
In Italia da molti anni ai tempi di Berlinguer il Partito Comunista strappato il cordone ombelicale con Mosca
E allora dopo tanta fatica e tanta storia il Partito comunista oggi non può fare altro che ingoiare l'ultimo boccone per quanto possa apparire amaro e buttare a mare
La falce e il martello il nome forse la stessa bandiera rossa nella speranza
Di continuare sostanzialmente la stessa politica riformista che ha fatto negli ultimi dieci anni all'interno di quel filone socialdemocratico
All'interno di quella internazionale socialista che sta diventando oggi il serbatoio in cui rifluisce tutto ciò che ancora si può salvare del comunismo
Molto cioè il leninismo il marxismo o perlomeno alcuni germi del marxismo ritornano a circolare nella società civile e a incidere nella società politica lungo quella via socialdemocratica che dobbiamo caricare era in porta di questo ragionamento
Contestare comporta uguale se non maggiore a quella che vogliamo mettere nella contestazione del liberal capitalismo e allora la conseguente politica di tutto quanto sopra
è che la nota alternativa in termini reali in termini culturali ma anche in termini politici al sistema di valori vigenti essi cento
Innalzare quel cartello in cui vi sia l'opposizione alla società dei consumi
Ma tenendo presente che in questa società dei consumi non vi è soltanto la liberaldemocrazia
In questa società dei consumi oggi di è ormai pregnante la socialdemocrazia in questa società dei consumi oggi vi è ormai vivo il presente il progressismo i sinistri Isma'il populismo fa parte di una logica di sinistra cari amici la concezione tipicamente tipicamente di questa società che l'uomo vada seguito dalla culla alla bara
Fa parte della visione assistenziale fa parte del modello svedese fa parte cioè di quei modelli sostanzialmente di sinistra che oggi sono il veicolo l'abito buono con cui il comunismo può sperare di rimanere
E di sopravvivere a se stesso
E allora occorre dopo tutto ciò chiedersi in base a quali valori il movimento sociale italiano
Possa interpretare in termini culturali questa volontà di essere alternativa ai valori vigenti e mi pare senza farla troppo lunga che i valori non possono che essere sostanzialmente due
La riaffermazione della identità spirituale dell'uomo
E la riaffermazione della identità nazionale dei popoli e allora ciò discendono delle conseguenze politiche
Perché vi sono dei capisaldi per fare partendo da queste considerazioni una politica dei valori capisaldi che sono la difesa della vita contro ogni forma di apporto di eutanasia
Capisaldi che sono
La rivalutazione del ruolo insostituibile che ha in una società la famiglia e all'interno della famiglia del significato particolare che hanno le figure della donna e dell'anziano
Capisaldi che si ritrova nella importanza
Di alcuni concetti etici quali la fedeltà l'onore senso di sacrificio l'eroismo nei rapporti per individuare non sono parole buone
Non sono slogan gettati al vento sono il sale di una vita di una vita che non voglia essere soltanto il luccichio di una mostra ma che voglia per davvero essere vissuto
La salvaguardia della dignità e della storia di tutta la storia del nostro popolo come dei popoli europei
E anche perché no la difesa dei costumi e delle tradizioni locali ecco mi pare che attorno a questi capisaldi e se ne potrebbero citare altri si possa tranquillamente sviluppare una politica dei valori tesa educare la comunità nazionale e quindi a far sì che l'Italia sia meno arida in termini culturali
E non so che questi questi nostri valori sono cari camerati piacciono i nostri tradizionali
Sono le nostre radici sono quei valori che non possono che definirsi di destra
Sono quei valori che si ritrova nel grande filone della cultura anti luministica sono poi i filoni che si ritrovano in quella cultura
Che non è soltanto del fascismo perché pensiamo ancor prima alle riviste fiorentine a Prezzolini a Papini
All'interventismo di d'Annunzio al futurismo di Marinetti a tutto quel grande filone di difesa
Della spiritualità dell'uomo e della dignità di una nazione che altro non è che la destra in termini culturali e altro non è che l'analisi del Movimento Sociale Italiano
Una
Una efficace politica dei valori non può essere però di per sé sufficiente
Per un'azione politica concreta efficace nella Società Italia
Occorre affiancare a questa politica dei valori
Una politica che sia capace di dare risposta ai problemi pratici dei cittadini
E non si dica per favore come ingenerosa mente in alcune occasioni si è detto che ciò significa farla pesca delle occasioni significa far propaganda e non politica
Perché non può esistere una politica
O meglio un'azione che risponde efficacemente ai bisogni dei cittadini se non una politica che ponga come nodo da sciogliere il problema della rifondazione dello Stato
Problema quindi squisitamente politico problema che certo non è propagandistico e che oggi si tratti per davvero di rifondare lo Stato assai più che di modificare questa o quella istituzione
Lo dimostra chiaramente il fatto che oggi e tutto lo Stato in ogni sua articolazione a necessitare di profondi cambiamenti nelle regole del gioco se per davvero possible porre al servizio del cittadino
E che poi per far funzionare meglio la magistratura la sanità o la scuola occorreva riformare prima le istituzioni nulla togliere
Ad una politica che abbia chiaro e ben preciso che il problema di fondo e quello di rifondare lo Stato
O se preferite come sempre abbiamo detto quello di edificare una nuova recupera noi abbiamo detto in modo molto chiaro quali sono i filoni lungo i quali deve prender vita la rifondazione dello Stato la nuova repubblica
Anche recentemente anche in questi due anni
Nei convegni Milano ti pare di Roma abbiamo detto chiaramente che la rifondazione dello Stato l'edificazione della nuova repubblica
Passa attraverso due concetti guida il presidenzialismo e la partecipazione
Il presidenzialismo come risposta al bisogno di efficienza e di autorità la partecipazione come garanzia di controllo
Come garanzia di intervento attivo del cittadino come assunzione di responsabilità diretta da parte del popolo
E allora partecipazioni e
Presidenzialismo per dare risposta
A quel quesito che da tempo viene posto alla politica alla sociologia di come conciliare il massimo dell'autorità al vertice con il massimo della libertà alla pari
Io do per conosciuti e quindi non insisto su quelli che sono i modi pratici con cui presidenzialismo e partecipazione possono trasponder sì nel nostro ideale disegno di Stato nuovo
Elezione diretta il referendum propositivo il Parlamento che abbia in sé non solo i politici ma anche gli esperti dò tutto ciò per scontato perché voglio soprattutto alle altre forze politiche qui presenti che ringrazio
E alle quali chiedo scusa anche se forse le abbiamo inviate nella nostra polemiche
Vogliamo queste forze politiche porre un altro problema un'altra questione
La nostra volontà di essere alternativa al sistema
Il nostro desiderio profondo di rifondare lo Stato di costruire una nuova repubblica
Fa scattare giustamente o meno la scomunica in quanto noi così facendo ci porremmo al di fuori di quello che è il metodo democratico la domanda badate tutt'altro che retorico ed è tutt'altro che banale se soltanto si pensa che non più tardi di dieci mesi fa al termine di una mia visita al Presidente della Repubblica
Che fece molto parlare e che oggi forse l'onorevole Passaglia
Potrà spiegare al neo alleato onorevole Rauti che allora tanto duramente la contesto
Quali sono e quali erano i termini al termine di quella al termine di quella mia visita
Al Presidente della Repubblica un giornalista attento intelligente come Arturo diaconale
Scriveva
La linea da sempre proclamata dal Movimento Sociale Italiano non è stata di opposizione nel sistema ma di opposizione di alternativa al sistema il punto è tutto qui opposizione nel sistema o al sistema
E diagonale ha ragione perché il punto è tutto qui
Ossia l'accettazione del metodo democratico è incompatibile con l'alternativa al sistema e non con un'alternativa opposizione nel sistema noi diciamo che non è incompatibile
E cerchiamo di dimostrarlo sfidando gli altri segnando argomenti a fare altrettanto perché diciamo che non è incompatibile per una ragione del tutto evidente
Perché e voglio citare il professor Miglio a tale riguardo
è rivoluzionaria e quindi certamente antidemocratica
La strada scrive Emilio con la quale si persegue la volontà di mutare non come e chi governa quando di montare il potere costituente che in Italia tutti sanno e il popolo
è invece al contrario Miglio dice pacificamente rivoluzionaria è un termine che a me non piace ma che pur rende l'idea
Ma è dice Miglio compatibile con il il metodo democratico cioè con la la conta dei voti
Cioè con l'accettazione della regola che governa chi ha più consensi è compatibile con questo metodo e con questa regola la volontà di coloro siamo sostanzialmente noi che vogliono cambiare tutto tranne il potere costituente
E allora il quesito che noi dobbiamo porre
è assai semplice c'è qualcuno oggi in grado di dire che il movimento sociale italiano in qualche sua espressione politica in qualche suo comunisti in qualche suo scritto voglia togliere al popolo italiano il potere costituente
Siccome non vi sono argomenti a sostegno di tale stupidità l'unico argomento che viene trovato nella polemica politica è un argomento di tipo storico poiché voi
Non siete antifascisti anche se accettate il metodo democratico non siete credibili ecco quindi spiegata la preclusione nei vostri confronti
Ne vale molto da parte nostra risponde
Ad esempio in termini storici imbottito perché persino il fascismo nella sua evoluzione
In uno dei famosi punti riduzione dati a Verona prevedeva insomma gli antifascisti non lo sanno o fingono di non saperlo l'elezione diretta e popolare del capo dello Stato e dei parlamentari messa tutto ciò non vale nulla perché
Perché il problema è altro
E il problema è direi squisitamente politico e culturale
Il problema è che mentre in termini culturali il processo Andreotti di comprensione del fascismo
Sì o come disse giustamente Enzo Giudice anzi il processo di attraversamento del fascismo per raccogliere nel fascismo ciò che chiediamo attuale Ivaldi
è in termini culturali un processo largamente avanzato specie dopo gli studi di De Felice in termini politici quel processo non è mai cominciata
E allora c'è un distacco tra la cultura e la politica a proposito del giudizio sul fascismo
Tutto ciò si spiega in termini assai evidenti perché la nostra
E l'unica costituzione che si definisce non già in positivo quando in negativo dicendo di essere prima di tutto anti fascisti e allora la discussione Serena in termini politici del rapporto tra il fascismo e l'antifascismo
è automaticamente impossibile agli occhi di coloro che non possono accettare di discutere serenamente il sistema attuale fin dalle sue fondamenta costituzionale
Ma la conseguenza di tutto ciò e ancora per noi più importante
Perché è proprio nel divario nel distacco che c'è tra cultura e politica a proposito del fascismo che stanno le spiegazioni vere di alcuni episodi o meglio di alcuni fenomeni che noi registriamo
E su cui i giornalisti molte spie molte volte interrogare il movimento sociale come mai ci si chiede
è finito il tempo dell'isolamento e sono caduti gli steccati nella società civile
Sono caduti molte volte nella società culturale ma permangono nella società politica
La risposta a me pare che stia proprio nella denuncia di questo ritardo che c'è un ritardo che balza evidente e che la causa di contraddizioni che sono dell'ONU e non le nostre perché cari camerati
Le contraddizioni ci sono è contraddittorio ad esempio per la Democrazia Cristiana intervenire
In prima persona con autorevoli esponenti al nostri convegni per la sacralità della vita convergere in quella sede salvo poi in Parlamento rifiutare i nostri voti sulla loro mozione parlamentare per timore
Di essere contaminati in termini poi
è una contraddizione che si spiega appunto con il fatto che mentre la cultura è avanti nel processo di comprensione di attraversamento del fascismo politica e ancora
E questo è ancora valido ed è valido altresì a sinistra come si spiega cari amici e cari camerati ma direi soprattutto come lo spiegano gli uomini di sinistra
Uomini di una sinistra aperti intelligente avveduta la contraddizione evidente che c'è nel fatto che a Palermo ad un nostro convegno o meglio ad un convegno di area Mrs partecipino uomini politici di sinistra anche autorevoli
Un convegno dedicato alla binomio vero o presunto non mi interessa ma quello era il tempo fa mafia democrazie cristiane in Sicilia salvo poi qualche mese dopo
Avere il timore
Di mandare per davvero la Democrazia Cristiana in Sicilia l'opposizione nell'Assemblea regionale siciliana per non accettare la presunta contaminazione che quella sinistra avrebbe avuto con i voti del movimento sociale italiano
Sono loro a navigare in questo mare di contraddizione non siamo noi e allora cari camerati in questo congresso non si non ci si interroghi non ci si con aria problematica
Su quale strategia al Movimento sociale italiano debba seguire per rompere l'isolamento
Perché in una situazione quale quella in cui ci troviamo cioè non più nel guado o meglio non più nel ghetto ma non ancora fuori dal ghetto
Noi non dobbiamo né anticipare i tempi e quindi inseguire delle velleitaria l'ipotesi di alleanze
Che ancora non ho capito né quali dovrebbero essere né soprattutto quali praticamente potrebbero essere né al tempo stesso possiamo per seguire una politica viste ieri le auto isolamento se noi siamo a metà del guado non per nostra responsabilità ma perché altri non hanno ancora sciolto i nodi delle loro contraddizioni noi come unico dovere abbiamo quello di accelerare il processo
E quindi quello di continuare con quella politica del confronto che chiama gli altri a discutere con noi ad assumere davanti a noi delle responsabilità e delle scelte
Abbiamo già necessita di una politica di creazione culturale e di confronto con gli altri che riesca prima o poi a colmare quel fossato che oggi c'è tra politica e cultura a proposito del fascismo perché piacciono noi l'abiura
Nei confronti di quel periodo non siamo disposti a farla e non la vogliamo
A questo punto
A questo punto
A questo punto c'è da chiedersi
A questo punto c'è da chiedersi cari camerati
Quali strumenti possono essere utilizzati per una politica di questo tipo si impone una politica Jack ecco che accresce i consensi di base
Però che al tempo stesso incida positivamente sul quadro Polisario bellissimi quindi costringa gli altri alla base come al vertice a schierarsi pro o contro le nostre
Un po'tutte le mozioni e questo è un altro ulteriore elemento di unità rilevano come un'arma importante per una politica movimentista chiamiamola così o come dirò più avanti per una politica di aggregazione
è certamente l'arma referendaria decise un'arma che in passato non abbiamo usato
Che certamente oggi accusata per l'uso improprio che ne è stato fatto ma pur tuttavia un'arma che può tornare estremamente utile al Movimento Sociale Italiano così come anche se in modo migliore minore possono tornare utili quelle petizioni popolari che al pari del referendum coinvolgono direttamente il cittadino nell'azione politica di un partito e allora io propongo al congresso
Di dar vita
Lunedì stesso ad un comitato nazionale per i referendum che studio negli individui le leggi più impopolare di cui chiedere l'abrogazione
La scelta è certamente asta ampia pasta via una gamma in Turchia i problemi di omissioni di mancante su cui si può intervenire
Così come si può intervenire coinvolgendo direttamente i cittadini non soltanto per chiedere la cancellazione di leggi ingiuste ma anche per chiedere la modifica di leggi parzialmente ingiuste o di riempire quei vuoti legislativi che esistono in Italia
E a tale proposito vorrei anche sottolineare auspicare che i gruppi parlamentari
Con i quali qualcuno di voi penserà che io ce l'ho a dismisura ma non ce l'ho ovviamente con i parlamentari che fanno il loro dovere
Ce l'ho con i parlamentari che cerca una medaglietta e non fanno altro che alimentare le polemiche
Vorrei auspicare che questi gruppi comprendessero che Camera e Senato per quanto oggi depotenziato sono ancora delle enormi casse di risonanza dinnanzi alla pubblica opinione per iniziative che siano clamorosa
E allora ecco che
Accanto alla tradizionale immagine del movimento sociale italiano come partito della protesta
Dovrebbe gradualmente affiancarsi l'immagine di un movimento sociale italiano partito della proposta o se preferite dell'offerta
L'offerta che ovviamente non è
Il favore la clientele e che non può nemmeno essere attenzione all'avventurismo attenzione ai salti nel buio attenzione per per per strada le nostre radici o meglio la nostra volontà di alternativa
Offerta non può essere offrire stabilità politica e quindi mettere immediatamente a disposizione i nostri consensi per salvaguardare questo quella fra Pallante
Poltrona di questo o di quell'assassino
Partito dell'offerta inteso come partito capace di offrire al cittadino
Un grande problema della vita pubblica cui chiamare il cittadino a pronunciarsi direttamente assumendosi una responsabilità e una parte del merito con il referendum o in misura minore con la petizione popolare
Certo non è difficile cogliere nei tanti problemi italiani alcuni di queste grandi questioni che potrebbero riempire una politica in tal senso
Potrei citare lo faccio rapidamente tutto ciò che si può fare ad esempio a proposito della sicurezza della città di un problema che sta diventando esplosivo
Un problema che può essere affrontato con tutto ciò che comporta in termini di denuncia della magistratura per come è strutturato delle leggi lassiste
E il modo con cui si opera contro la droga
Del potenziamento delle forze dell'ordine
Il tema della sicurezza del cittadino che è un tema tradizionalmente missino mi pare che colpevolmente non si sia abbandonato un po'negli ultimi tempi e permettetemi di dire anche se polemico che sinceramente non comprendo per quale ragione
Se il segretario della Democrazia Cristiana
Che certamente
O dice di essere un buon cristiano
E che quindi motivi di coscienza certamente via
Non esita a dire che nei confronti di assurdi crimini immondi crimini quali il reato di minore potrebbe anche scattare in ipotesi la nati morte aperta proprio venire da noi o da qualcuno di noi la prudenza certamente molto nobile sul piano morale
Ma assai poco produttiva sul piano politico di alcuni distinguo
Che a me pare dimostrino ulteriormente come si possano aver le nuvole ed inciampa nelle possano
E allora l'impossibilità di intervento di possibilità concrete bene sono è molto possibilità concrete
Possibilità concrete per gli interventi per un intervento per una politica di intervento
Che si contrappone o perlomeno certamente diverge da una politica di sfondamento
E allora permettetemi cari camerati chiedendo scusa se posso abusato del vostro tempo
Ma il gusto di far vedere che il segretario del partito B tutto sprovveduto poi non è e che forse una relazione lasciata
è un gusto che pensavo fosse oggi giusto togliermi
Permettetemi dicevo definire o perlomeno di avvicinarmi alla conclusione di questa mia relazione con alcune distinzioni in termini sociali e politici
Che sono indispensabili se non si vogliono commettere almeno a mio avviso
Grandi problemi che l'Italia
è una politica di attrazione
è cioè una politica che avvicinano il e non che avvicinano i ad altri
è una politica che non perimetrare i settori di intervento
è una politica che si svolge a trecentosessanta gradi
è una politica cioè che non vuole sfondare in una direzione ma vuole aggregare in tutte le chiese
è una politica che a me pare
Analoga alla politica vincente del movimento sociale italiano
Nel biennio tra il mille novecentosettanta il settantadue
Quando noi con la nostra politica aggregava mai spaccavano anche negavamo consensi costringevano gli altri a pronunciarsi
Attenzione a non ripetere errori già fatti
Perché subito dopo quel biennio vincente
Il movimento sociale italiano iniziò a teorizzare in pieno concordo in pieno consenso di tutti nella unità più assoluta di vertice di base e quindi non è colpa ad alcun
è soltanto una considerazione che si può fare soltanto a posteriori iniziamo a teorizzare allora l'ipotesi dello sfondamento al centro
Cominciamo cioè capire allora la Democrazia Cristiana ha tradito gli elettori
La Democrazia Cristiana si è arresa al comunismo
La Democrazia Cristiana mette in libera uscita i suoi elettori centristi la Democrazia cristiana deve essere da noi oggi pesantemente attaccata per sfondare al centro e per prendere i voti degli elettori delusi e traditi
Dal tradimento democristiane
Sappiamo tutti come andò a finire
E allora cari camerati perché vorremmo oggi ripetere quell'errore in termine tattico sempre che vi sia ancora qualcuno che lo può ripetere
Perché dopo aver letto il preambolo non so più se lo sfondamento a sinistra che tanto aveva infiammato il dibattito politico ci sia ancora o se sia stato dimenticato evidentemente nel nome delle superiori unità
Ma mettiamo che quello sfondamento quel tentativo di sfondare a sì vi sia a me pare che si tratti in termini politici in termini sociali di una suggestione affascinante ma al tempo stesso pericolosa perché
Perché a prescindere dal fatto che almeno in Italia
Perché vi è una specificità italiana
Perché quello che è valido sul piano culturale in astratto non sempre lo si può calare in questa società perché ciò che è valido in termini di analisi non sempre poi ha delle conseguenze nel panorama politico italiano in Italia si dà il caso che il novanta novantacinque per cento dell'elettorato tradizionalmente comunista
Sia visceralmente antifascista o perlomeno un
Sia un elettorato che si riconosce nella Repubblica di cui noi al contrario chiediamo un radicale cambiamento ma a parte questo piccolo e direi trascurabile particolare
Occorre poi sottolineare che fino che fino ad oggi gran parte di coloro che hanno votato per il partito comunista non lo facevano con la volontà
E l'alternativa con la volontà della rivoluzione con il desiderio del cambiamento globale radicale
Portavano per una riforma portavano per un'alternanza non un'alternativa portavano per sostituire un governo a sinistra ancor di più ad un precedente Governo che fosse soltanto di centro sinistra
Portavano cioè all'interno del sistema
E allora se il Partito Comunista raccoglie in gran parte un elettorato che si può dire riformista di sinistra
Quell'elettorato anche si decide di cambiar bandiera
Non ha altra scelta o per lo meno
A una larghissima possibilità che continui a votare per perseguire la stessa politica di prima nell'ambito molto variegato di quelle porte riformisti di sinistra che in Italia non a caso si stanno accapigliando
In quello che dicono essere il capezzale del Partito comunista
Se ciò non fosse vero
Democrazia proletaria cari camerati non starebbe agonizzante sarebbe fiorente sarebbe ricca di consensi vi è un unico obiezioni vera a questo ragionamento
Non è vero che il Partito Comunista raccoglie solo i voti dei riformisti di sinistra
Il Partito Comunista raccoglie anche i voti degli emarginati di coloro che sono socialmente fuori da questa società dei consumi di coloro cioè che votano contro di coloro che sono arrabbiati di coloro che pagano il costo altissimo anche in termini sociali oltre che si stanziali imposto dalla società capitalistica dei consumi
E questo è certamente vero
Però occorre anche prima di pensare che elettorato comunista di tal fatta sia disponibile a venire da noi occorre anche valutare un po'più serenamente
Quello che sta accadendo nella società italiana
Perché mi pare che in alcuni casi le nostre armi di comprensione siano un po'vecchie o per lo meno non tengano conto esattamente di alcuni cambiamenti reali
Quali sono i cambiamenti reali
Innanzitutto che oggi non è più giusto meglio non è più esatto dire come dicevamo con Mosca
Che il Paese legale il marcio opprime a tal punto il Paese reale sano
Da comportare che prima o poi quel Paese reale si ribelli e quindi automaticamente di Annoni il cinquanta virgola uno per cento dei consensi non è più così
Il Paese reale si è via via omologato al Paese legale
Perché il Paese legale ha creato quello Stato assistenziale che prima soddisfa le richieste le più contrapposte le più variegate le più variopinte e poi trova il mezzo finanziari per coprire la spesa e creando lo Stato assistenziale a allargato a dismisura
Quella fascia di elettorato che per dirla ancora una volta con miglior vive di politica dive cioè in conseguenza dei favori o in ogni caso in conseguenza del coinvolgimento diretto che ha con il mondo politico
E oltre a questa considerazione che mi pare ineccepibile se si pensa al fatto che quando si va alle urne la fascia di coloro che votano all'interno del sistema non è mai inferiore al settantacinque ottanta per cento e noi non possiamo sempre dire in eterno dire che non ci hanno capiti
Che non siamo stati in grado di svegliare l'oratore porre che dovevamo fare qualche cosa di più e di meglio dobbiamo cominciare a dire
Che esiste oggi in Italia oltre alla grande gamma dei partiti del sistema un altrettanto variegata gamma di elettori di e del sistema
Occorre al tempo stesso afferma che tutto ciò
Che si muove nelle fasce dell'emarginazione
Ma visto con minor approssimazione
Perché certe vero che l'emarginato colui che socialmente contro colui cioè che quando esprime un voto lo fa il più delle volte per volontà di cambiare
è tendenzialmente disponibile per una politica attiva anche da parte nostra
Io non escludo a priori che si possano pescare consensi nell'area dell'emarginazione sociale perché lo abbiamo già fatto
Perché in molte occasioni siamo stati capaci di farlo e continuiamo ancora oggi io escludo direi quasi a priori che si possa costruire una intera politica soltanto puntando su un settore della società civile
Che quando va a votare
Così come quando non va a votare
Assai spesso esprime il consenso o il dissenso non in ragione di una speranza di cambiamento
Ma in ragione di una concreta possibilità di aver qualcosa di più mi spiego meglio nell'aria del non voto c'è certa una quota fisiologicamente insopprimibile c'è certo un dissenso radicale che torna al voto per delle scelte razionali
Ma c'è anche un'area di emarginazione
Che non vota
E che quando vota lo fa come coloro che si rivolgono alla politica
Non per avere in cambio della politica una grande speranza di cambiamento ma per entrare nel grande circo di coloro che già vivono di politica e quindi è tendenzialmente disposto a rivolgersi nell'arma del voto verso chi può dare concretamente non verso chi può promettere piacciono piacciono cari camerati piacciono e a me non piace certo piacciono e a me non piace ma se così non fosse come lo spiegate
Che nelle borgate romane di una Roma disastrata
Di una Roma invivibile di una Roma in cui come dice quotidianamente monsignor Di Liegro sono centinaia di migliaia gli emarginati in quelle borgate il voto
è andato verso la Democrazia cristiana e non verso le forze di opposizione e men che meno di alternativa potrà piacere o meno
Ma fino a quando non si avrà una rieducazione di quegli elettori a quei grandi valori di cui parlavo prima e soprattutto non si potrà fornire a quegli elettori la pole sì di vita di un intervento di una loro partecipazione attiva alla politica di un partito di opposizione gran parte di costoro voteranno se votano per ottenere qualcosa
Non già per sognare insieme a noi la speranza di avere allora
E allora cari camerati
Cari camerati a chi rivolgersi a chi rivolgersi
Mi pare di averlo detto ma è necessario ribadirlo
Se è vero come è vero
Che non è più vero che non c'è più un Paese reale e sano che si contrappone un Paese legale marcio ma che occorre affinare l'analisi e dire che all'interno del Paese reale di sono ormai due quote quella che vive di politica
E quella che cerca di vivere contro i guasti che la politica quotidianamente crea la scelta obbligata per noi
E quella di rivolgere l'attenzione a trecentosessanta gradi nella società civile puntando a coloro che vivono non già di politica ma contro la politica
E sono uomini e donne che si ritrovano al centro a destra a sinistra e anche nell'aria del non voto in misura direi trasversale
Perché sono tutti coloro che quotidianamente vivono lottano operano lavoro contro i guasti della politica e non sono categorie sociali o classi peggio ancora ben determinato perché dire contro la politica o meglio contro i guasti recati in Italia dalla politica tanto il lavoratore dipendente
Che pretende maggior considerazione per il merito e per la capacità quanti il lavoratore autonomo che vorrebbe essere libero di agire contro i condizionamenti imposti da un certo grande potere economico
Fa parte di questa parte trasversale del Paese reale ancora potenzialmente recuperabile ad una politica di opposizione tanto il giovane disoccupato che non vuol vendere la sua dignità in cambio di una raccomandazione
Quanto il pensionato dimenticato perché non è mai più produttivi sono cioè coloro quegli elettori che fanno parte trasversalmente di quella categoria che noi potremmo tranquillamente chiamare con la categoria con un termine sociologico in meno
Ma che altro non sono che quegli elettori disponibili ad una cultura di opposizione
E allora ecco che cari camerati qui viene posto un altro problema o meglio qui va denunciato un paradosso ennesimo della politica italiana
Un paradosso che è stato colto assai bene e dell'ultima citazione
Da Marcello Veneziani
In una delle tante pagine interessanti di quell'ottima rivista che la rivista della CISNAL pagine
Scrive Marcello Veneziani ed è il paradosso italiano a proposito della cultura di opposizione ad osservare lo scenario politico ed economico dell'Italia che procede verso gli anni Novanta si ha la sensazione che i vecchi conflitti tra culture di governo e cultura di opposizione si sostituiscano conflitti tra super partiti trasversali che attraversano gli schieramenti tradizionali e si collocano nell'ambito di una cultura di potere
Momentaneamente possono anche fungere da movimenti di opposizione ma in senso relativo e contingenti si tratta piuttosto di centrismo mi che si disputano quote di centralità gli spazi e i territori occupati e da occupare
In questa situazione di generale eclissi di una cultura di opposizione accadono Bari paradossi accade ad esempio che una cultura di opposizione
Fiori Isca intorno alla Democrazia Cristiana partito di governo e di maggioranza come dimostra l'esempio di Comunione e Liberazione
La consapevolezza di rappresentare continua Veneziani oggi una cultura di opposizione anzi di minoranza è uno dei motivi conduttori di Comunione e Liberazione
La puntuale denuncia dell'invadente laicismo della dominante secolarizzazione la sottolineatura che l'Italia si maschilisti avanzando ne sono testimonianza ma questa cultura di opposizione fa riscontro una dei un'adesione convinta ad un partito o una coalizione di governo
Analogo paradosso alimenta il craxismo una forza saldamente presente nel governo che tuttavia interpreta elementi non trascurabili delle culture di opposizione la necessità di valutare gli aspetti istituzionali la voglia di cambiare Poli il quadro politico
Go il movimentismo potremmo aggiungere noi andando oltre ciò che dice Marcello Veneziani una certa volontari decisionismo a proposito di alcune grandi questioni che la pubblica opinione arretra
Ma nella loro soluzione e che il Parlamento non riesce mai ad affrontare si guardi alla droga come dimostrazione di quello che sto per dire per continuare e concludere con Veneziani che nota una contraddizione
Un paradosso simmetrico anche in quel nuovo corso comuniste che trova oggi alleanze proprio in alcuni tra i più importanti centri nevralgici del potere economico editoriale in parte politico da questo quadro costellato da anomalie conclude Marcello Veneziani
Esce in Italia sostanzialmente priva di una ben compiuta e ben definita cultura di opposizione e allora cari camerati la conseguenza di questo ragionamento è che il grande compito del movimento sociale italiano il pro
Getto strategico del prossimo decennio è quello di prendere la testa con un'azione politica che sia anche e soprattutto un'azione culturale di quel fronte degli italiani che trasversalmente nella società civile auspicando la nascita e l'affermarsi di un'autentica cultura di opposizione che non finisca per riciclarsi per esaurirsi all'interno delle forze politiche tutto mi pare che questo sia un compito alto
Mi pare che sia un compito importante e mi pare anche alla luce di tutto quello che ho già detto fin qui di aver indicato o per lo meno di aver provato ad indicare al partito la strada del rilancio
Senza nostalgie ismi senza avventurismi senza salti nel buio nel buio
Una strada che porta al rilancio seguendo e lo voglio rapidamente ricordare una chiara e decisa
Scelta di campo in politica estera sul versante europeista
Che passi per una politica coerente anticonformista
Di difesa dei grandi valori della spiritualità dell'uomo e della dignità del nostro popolo
Una politica che prosegua con un'azione culturale soprattutto tesa a rianimare la cultura di opposizione e ha saldare il divario che oggi c'è tra politica e cultura a proposito del giudizio sul fascismo una politica che continui ancora
E si esplichi nella società e nella Paese reale con una politica di aggregazione che induca il cittadino a partecipare attivamente oltre che ad assistere alle nostre iniziative
E allora se tutto ciò eh ma nel pare possibile il professor Ignazi in cui il suo bel saggio che ha voluto dedicare al Movimento Sociale Italiano il polo escluso in un'analisi per quanto dettagliata commette un errore di fondo
Il professor Ignazi individuati mentre sostanzialmente le strade che si prospettano al Movimento Sociale
La continuità la radicalizzazione la modernizzazione egli individua come continuità il non recidere le radici appunto che ci legano al fascismo ma al tempo stesso contemporaneamente nel continuare in una presunta operati fiancheggiamento della DC che non so bene dove il professor Ignazi abbia colto nella politica dei nostri anni
Al tempo stesso però egli individua come
Radicalizzazione il ritorno alla militanza
La contrapposizione orgogliosa alle idee del sistema ma poi anche l'adozione di temi inediti quali la xenofobia e razzismo e infine nella modernizzazione una volontà di giocare a tutto campo
Una necessità di ridefinire le nostre coordinate politiche strategiche ma poi anche una sorta di attenzione nei confronti del partito socialista allora a me pare che se si dà alla tripartizione del professor Ignazi
Non già un contenuto tutto sommato otto sommato arbitrario e il più delle volte inesatto ma quello che è l'autentico contenuto e il vero significato di una politica di continuità di radicalizzazione di modernizzazione sì
Possa tranquillamente concludere che davanti al Movimento Sociale Italiano non vi è una delle tre strade ma al contrario chi è un'unica strada che proceda per l'appunto lungo quelle tre coordina
Che sono state sommariamente identificate da questo studioso del movimento sociale italiano tre strade che possono portare il movimento sociale italiano a tornare io credo vincente vincente fin dalle prossime elezioni amministrative
Che non possiamo aspettare coscienti del fatto che son difficili coscienti del fatto che abbiamo alle spalle degli insuccessi coscienti del fatto che occorra un grande lavoro organizzativo
Ma che poi occorra soprattutto sperare che vadano così come gioco
Dobbiamo necessariamente fare qualcosa di più
Anche perché il tempo è brevissimo
Anche perché abbiamo un lavoro organizzativo enorme ma soprattutto perché abbiamo in questo congresso la grande possibilità
Di cogliere al volo l'opportunità e di metterci nella condizione di vincere le elezioni amministrative perché cari camerati non basta dire liste aperte
Non basta dire liste rinnovate
Occorre soprattutto in questo congresso cogliere l'occasione per dimostrare alla pubblica opinione che il tempo di Bisanzio è finito che il movimento sociale italiano è cosciente di dover necessariamente riprendere Lamarque
Dobbiamo dimostrare di aver innestato una marcia in
Più dobbiamo dimostrare che dopo il dibattito arriva al momento della scelta che la contrapposizione che nella storia missina è ormai antica non è certo questo il primo congresso in cui vi è una contrapposizione frontale task anche alla segreteria ce ne sono stati tanti in passato e forse altri ce ne saranno in futuro ma quel che conta è che al termine del congresso il movimento sociale italiano di ha di se stesso all'esterno un'immagine profondamente diverse
Da quella che ha dato fino ad oggi un'immagine di un partito che è capace di lanciarsi all'esterno che è unito veramente unito nell'azione poi dica che vuole innestare la marcia in più che riesce a dare di sé l'immagine che gli italiani si aspettano perché non si può fingere di ignorare
Che in una Italia ormai pesantemente condizionata
Dalla televisione dai mezzi di comunicazione di massa in politica conta oggi in un partito anche l'immagine e noi dobbiamo riuscire al al termine di questo congresso a dare Dinoi un'immagine non soltanto vincente ma soprattutto l'immagine di un partito che si sia ritrovato
L'immagine di una comunità chi si sia liberata di certe tossine l'immagine di un mondo umano e politico che sia finalmente in grado di dire abbiamo ancora dinanzi a noi tanta strada da percorrere tant'
Dei viene da lanciare tanta volontà di lotta e allora indispensabile
è indispensabile è indispensabile cari camerati concludere questa mia relazione esattamente così come l'ho cominciato
Ragionando soltanto per un attimo del partito nel partito inteso come strumento per condurre un'azione politica efficace
Per dirci se oggi non sia giunto il tempo di una profonda rifondazione del movimento sociale italiano non in termini politici e auguriamoci che nessuno venga qui alla tribuna scimmiottando anche in questo la sinistra
Pare che ci siano alcuni che non sanno fare altro e dire quindi che dobbiamo vedere se cambiare il nome se cambiare il simbolo se cambiare la nostra origine sociale mal
Contrario una rifondazione in termini organizzativi una rifondazione organizzativa che si impone al Movimento Sociale Italiano
Per tornare ad essere come tutti abbiamo detto tante volte il movimento
Io so che è un processo lento è un processo difficile graduale è un processo che passa necessariamente attraverso la riconquista di quella tensione ideale che negli ultimi tempi forse è mancata ma è un processo che noi possiamo avviare quest'oggi se in Congresso ad esempio saremo in grado di stabilire alcuni principi
E io mi auguro cari camerati congressisti che la probabile richiesta dei capicorrente di non sottoporre al giudizio plenario della sala le modifiche dello statuto venga respinto perché indispensabili
In questo congresso oggi più che mai ridefinire lo strumento organizzativo del partito per fare una politica e direi che in
Dispensati nelle nelle nostre regole interne sancire in modo inequivocabile il principio della mobilità della classe dirigente dell'Hamas
Sì ma mobilità abolendo ogni partecipazione di diritto al Congresso il ma soprattutto stabilendo che non si può rimanere in eterno in un'Assemblea elettiva soltanto perché si è stati eletti una volta occorre inequivocabilmente
Chiamare
Una raccolta
L'Energie
Valide che ci sono
Nel mondo accademico
Nel mondo culturale nel mondo giornalistico queste energie si è
Vanno chiama Matteo ad operare nel Movimento Sociale Italiano ma perché queste energie vengano con noi occorre pur dar l'impressione o meglio la certezza di un movimento sociale italiano che non è han
Chi lo ha usato di un movimento che usa l'italiani quindi è un autentico ricambio elettorale io posso dire e quel rinnovamento l'avevo iniziato e voglio continuare ed è indispensabile cari camerati
Ripristinare quelle norme che limitino qua direttora aboliscano quella propaganda personale che in alcuni momenti sta diventando piacente cari camerati abbiamo visto
Persino nella Democrazia cristiana porsi il problema che oggi un problema nella società italiana di quanto costi essere eletto
Persino la Democrazia Cristiana pensate un po'si pone oggi questo problema io non vorrei del movimento sociale italiano occupato nei pub
Di Capodanno arrivasse in questo buon ultimo ed è quindi indispensabile inserirne le nostre regole norme a tale riguardo precise
Così come è indispensabile ridurre i componenti dei nostri organismi e avviare per davvero quei meccanismi che portino alla collegialità
E poiché a proposito di collegialità tanto si è parlato nelle scorse giornate il segretario del partito sente il dovere di dire i non aver mai rifiutato
Un criterio collegiale nella gestione del partito
Sarebbe veramente stolto pensare di poter far tutto per
è che la collegialità non può essere innanzitutto una gabbia
La collegialità non può imprigionare
La collegialità non può togliere al congresso il diritto sacrosanto di Shelley
La collegialità deve riguardare la segreteria si e anche gli altri organi dopo che il Congresso massima essi del partito avrà espresso il nome del segretario
E allora nel nome della collegialità
Inequivocabilmente direi viene l'appello
Allora scioglimento immediato senza che si ripetano mai più
Che le correnti organizzate all'interno del partito che sono state in questi anni la causa del nostro rallentamento il motivo profondo per cui abbiamo segnato il passo e allora cari camerati cari camerati verso il settimo congresso il paradosso di questo congresso il nodo da sciogliere di questo congresso è tutto qui perché mentre il segretario uscente chiede come unica garanzia per poter lavorare a nome del partito beh con tutto il partito del criterio della collegialità lo scioglimento delle correnti chi si candida alla segreteria lo fa soltanto perché gliel'hanno offerto i capicorrente non è possibile che congresso azione in questa vergogna non è possibile del Movimento Sociale Italiano batteria chiedere alcuni non è possibile che ognuno di voi forte il cervello all'ammasso cari camerati io sono convinto che queste eventualità per l'ascolto durata dirò al Movimento Sociale buon lavoro al tredicesimo congresso del partito
Odone
Se
No Laura cioè il anche umanitario salvo
Quasi laboratori comunità
Va bene allora il per favore camerati un momento per alcune comunicazioni quasi sospende la seduta
Quelle
Semplice stava
Vogliamo spetta e te lo dice
Resta il piccolo diciamo nuove veniamo all'imminente per favore
Segretario
Dove Roberto
Dai
Vada avanti assieme attenzione per cortesia camerati
Alcune comunicazioni
No
No no devo farle ora le comunicazioni
Sì ma fanno
Ma l'ho già detto a marzo avvenuti
Allora vagoni piombati costruita distacchi
Fallo venire qua
Sì sì diciamo l'avvocato del fanno a nome di Baghdad fisico
Per favore camerati
Un attimo solo un attimo solo per bravi comunicazioni
Intanto vi comunico che un nostro camerata delegato avuto l'incidente stradale ricoverato in gravi condizioni ospedale il camerata Alberto Mazzoleni Ski consigliere comunale di Spoleto stava venendo da nuovi lo rinviamo gli auguri più affettuosi
Mi sollecita guarigione anche il camerata Benedetti Valentini era nella stessa macchina ma ha subito lievi danni e ci auguriamo di averlo domani al congresso
Dovevamo nel pomeriggio dovevamo cominci
In favore
Per favore camerati non mi strappate
Dovevamo nel pomeriggio iniziare un gruppo di saluti ricominceremo domani ce ne scusiamo ma avevamo tempi obbligati per con la la presentanti dell'informazione per l'inizio della Red l'azione del segretario i saluti quindi cominceranno domani sono pervenuti i numerosi messaggi cominceremo a leggerli domani cominciando da quello del capo dello Stato onorevole Cossiga
Domani
Adesso è convocata la commissione verifica poteri presieduta dall'onorevole Valensise
Sì la
Rileggo i nomi perché probabilmente molti non sanno di far parte Bignami Schifone Mazzone
Pinto Rositani Gramazio Laffranco Alberti tempesta in rappresentanza della segreteria
è convocata è convocata per una breve riunione la presidenza in sala a e insalata sono convocati i questori
Ditemelo
Idem il sala a solo convocati i cinquanta questori subito per cortesia così ci mettiamo d'accordo per la seduta di domani
Domani una delegazione del congresso si recherà a Predappio
Domani seduta ore nove per l'inizio dell'illustrazione delle mozioni buonasera camerati la seduta è sospesa reperibili
Dal