Radio Carcere: informazione su giustizia penale e detenzione

Amnistie io no niente io ancora modesti io la giustizia
Viva il Popolo italiano il tribunale
Cinque Codice di procedura penale
Italia d'appello di Palermo seconda soluzione
Dal cinque aprile mille novecento
Buonasera buonasera e ben trovati all'ascolto di Radio Carcere da parte di Riccardo Arena questa sera
Prima di leggere le lettere che ci sono arrivate dalle carceri italiane vogliamo farvi ascoltare la versione integrare dell'intervista che abbiamo realizzato con il Consigliere Giovanni Palombarini
Intervista che avete ascoltato soltanto in parte in una sua sintesi martedì sera è un'intervista importante perché assai autorevole è il magistrato Giovanni Palombarini che pensare e uno dei magistrati che ha fondato Magistratura democratica un'intervista che merita di essere
Ascoltata in integrale anche perché Giovanni Palombarini invita i dirigenti di Magistratura Democratica
A affiancarsi all'iniziativa promossa da Marco Pannella
Per un'amnistia è un indulto per una riforma della giustizia e per la riforma del sistema delle pene un'intervista importante questa al consigliere Giovanni Palombarini anche perché
è o uno dei pochi casi in cui un magistrato non si preoccupa tanto della separazione delle carriere
Della responsabilità civile come avviene oggi ma è il caso di un magistrato che si preoccupa
Del funzionamento complessivo della macchina giudiziaria come dire è un magistrato che si preoccupa di come concretamente ogni giorno
Viene esercitato il lavoro di magistrato Palombarini è l'esempio di un magistrato che si preoccupa come concretamente
Onde legittimo provvedimento di misura cautelare in carcere una giustissima sentenza venga poi concretamente eseguita
La domanda che poniamo sempre a Radio Carcere eh
Che senso ha
Preoccuparsi per un giusto processo se poi all'esito di quel giusto volo cesso l'esecuzione della pena
è illegittima che senso ha preoccuparsi della correttezza dello svolgimento di un'indagine penale se poi durante quell'indagine penale
Sì emette una misura cautelare in carcere che viene eseguita in maniera illegittima i magistrati non dovrebbero forse preoccuparsi anche di questo sì certamente sì
Questa è la nostra opinione e questa e la voce del Consigliere Giovanni Palombarini
Consigliere Palombarini lei in questi giorni ha scritto un articolo pubblicato sul sito di Magistratura democratica articoli in cui si dice favorevole
A un provvedimento dia mi sia e di indulto ammise indulto proposta anche insistentemente da Marco Pannella
Ci sono le ragioni essenziali di questo suo convincimento ma la prima una ragione è quella di cogliere tutti parlano e che si
La questione di cui tutti sembrano preoccuparsi e cioè dello straordinario sovraffollamento anche le nostre carceri si tenga presente che non ho la situazione italiana
è sotto gli occhi dell'Europa abbia già da qualche tempo non più tardi di due tre anni fa nel luglio due mila nove la Corte europea dei diritti dell'uomo ha condannato l'Italia per il trattamento disumano e degradante riservato a un detenuto a Rebibbia
Così cos'era successo concretamente detti in due parole un cittadino bosniaco che doveva scontare una pena per furto quanto a poche scrivere un appena nemmeno lunghissima ma insomma dopo che se l'era scontata
Ha fatto ricorso e alla Corte
Undici arando che però questo periodo di detenzione dalla cella direbbe i del comma demandato era stata obbligata a vivere in uno spazio
Decisivo sovraffollato come devo dire con altri
Detenuti legge non non riuscivano nemmeno a respirare un altro po'guardate che ha
Ha detto ha detto ha fatto un riferimento estremamente duro cioè ha detto questa persona ha vissuto l'isola inferiore superficie
Inferiore a quella che il Comitato europeo per la prevenzione della
Tortura considerato minima noi siamo andati praticamente al di sotto di questa misura e ci siamo beccati questa condanna
E del resto le testimonianze di cui sono tutte nella stessa direzione allora io conosco io conosco le obiezioni che normalmente vengono fatte a questa idea della amnistia e indulto si dice conosciamo reduci da un
Provvedimento direi indulto ce ne non è nemmeno tanto vecchia con quel provvedimento e sono uscito un certo numero di persone ci alleggerita la situazione e poi però che cos'è sul sono nella sostanza nulla è cambiato perché dopo un po'di tempo si è tornati sotto il il
Più o meno sopra quella ruppe la situazione anche oggi rispetto alla situazione in cui è uscito un bene approvato l'indulto la situazione mi par di capire che
Ottomila Bersani più ecco è peggiorata allora qua bisogna ragionare si dice una obiezione è questa un'altra obiezione occorrono le grandi riforme sono state studiate riforme del diritto penale sostanziale
Per il diritto
Processuale e però queste saranno la soluzione allora io rispetto a questa obiezione che ha ragione perché dice la verità insomma ed è ovvio
Che nel nostro Paese c'è la necessità di una grande radicale riforma del diritto penale sia sostanziale che processuale
E però
Come devo dire
Così come non era in grado di fare riforme di questo genere la maggioranza che è caduta in novembre
Io credo che non siano in grado nemmeno il governo dei tecnici di muoversi in questo anno che manca alla fine della legislatura per ottenere una cosa di questo genere allora che cosa che cosa si può fare si va avanti con misure tampone
Che ci servono a contenere in qualche modo
La la
La situazione costruendo come devo dire altri letti a castello ma la situazione rimane gravissime e anche peggiore
Consigliere Palombarini quindi l'ideale sarebbe approvare una legge e intelligente di buonsenso di emissione di indulto e allo stesso tempo agire sul sistema
Certo ma non io credo poi che scegliere ultimo indulto aveva creato
Un una serie di polemiche anche in relazione al configurazione dell'indulto spesso
Io credo che si possa tranquillamente adottare un provvedimento non solo di indulto ma anche di amnistia che produce effetti nel tempo del tipo classico di quelle che facevano i vecchi Governi democristiani fino alla fine degli anni ottanta
Avevano il grande merito di temere il rapporto anche come fatto politico e di tenere il rapporto
Popolazione detenuta complessa dei cittadini italiani sotto sempre sotto una determinata soglia senza
Senza andare sull'oggi e che
Diciamo consigliere Palombarini oggi la politica però sembra indirizzata verso altri tipi e di riforme infatti qual
Do si parla di soprattutto di carcere e non di giustizia si parla spesso della realizzazioni di nuove carceri le sembra la soluzione
Che sia condivisibile
Certamente no io sono veramente perplesso insomma di fronte a questa idea sono anche contrario alcuno quando c'era ancora Ministro l'onorevole Alfano
Diceva che alla fine del due mila dodici oramai prevede dodici
Ci stiamo sarebbero stati adottati stabilimenti per assicurare ottanta mila posti letto diciamo chiamiamoli così ecco nessuno nemmeno dei partiti di opposizione di allora si è scandalizzato e ancora oggi
Di fronte a questa idea di costruire
Nuove carceri nessuno ICQ a mio modo di vedere
Cosa accettabili da un punto di vista democratico piantati tale espressione incredulità non avrete mai i fondi necessari
Per per fare nuove carceri ci si sono espresse le preoccupazioni per la regolarità per la correttezza degli appalti tutte cose giuste ma nessuno si è posto l'alternativa e con lei a ridurre il numero delle persone che sono destinate oggi al carcere
E come limitarlo di come contenerlo fisiologicamente quindi prevedendo una depenalizzazione allo stesso tempo dando il giudizio di primo grado quindi diverso dal carcere Arda le corrette dicevo prima e lo ripeto sono state studiata
La logica del diritto penale minimo ricomprende o la riduzione dei numeri deliberati ricco ricomprende un intervento coraggioso sul sistema delle pene che faccia scavalcare questa idea
Che non se ne può più che le uniche appena vera è il carcere che anche come devo dire entrate ormai nella mentalità della gente e se non c'è una certa appena di carcere dove un certo numero di anni
Si sente dire ma allora non c'è giustizia ma bisognerebbe anche ricordare che ci sono paesi in Europa dove c'è un tetto massimo
Un tetto massimo ed appena carceraria chiamiamola così cioè della detenzione del Del Debbio tecnico non ci sono dei paesi dove si dice non si va oltre i vent'anni ecco noi siamo nella nell'ottica
Di una accettazione
Ma ora mai programmata quando si dice costruiremo nuove carceri nella prospettiva di un numero indeterminato e progressivamente crescente di detenuti
Quasi a voler dire da un punto di vista sociale e penale per ogni tipo di devianza marginale
Allora ricomprendendo civili stupefacenti ricomprendendo CD l'immigrazione ma non lo so lo stupefacente immigrazione qualunque tipo di devianza marginale comunque determinata ha una risposta ed è il carcere questo non è accettabile
Un'unica risposta
L'unica risposta mentre invece in un'ottica come devo dire
Alternativa ci si dovrebbe muovere in maniera diversa qui siamo di fronte a una politica
Complessiva che è indifferente alle ragioni del disagio sociale
Alla alle cause dei fenomeni collettivi compressi quali appunto l'immigrazione del tossico
Indipendente
E non è ecco ripeto solo timorosa e l'impegno dei costi del denaro che sarebbe necessario per affrontare in radice da un altro punto di vista fino in fondo problemi di questo genere
Ma secondo me
è stata operata una scelta purtroppo che è quella dell'emarginazione forzata dei soggetti
Che sono il prodotto delle dell'emarginazione non a caso degli studiosi hanno parlato
Non sono stato io magari questa loro affermazione mi sembra molto ragionevole non a caso si è parlato di un passaggio dallo Stato sociale allo Stato
Pedale
E questa è una cosa come devo dire inaccettabile rispetto a tutto questo
Per chi spera per chi spera che con la prossima legislatura ci possa essere una svolta profonda
Delle logiche politiche delle maggioranze politiche e che quindi si possa mettere in in Chieti ora politica di riforme vere
Sul diritto penale sostanziale sul sistema delle pene sullo stesso processo che oggi è veramente è diventata una specie
Di mastodonte dove sotto una voce garantirlo in realtà le garanzie va
Per gli emarginati ci vanno perdendo ecco in attività di questo cambio che forse spero verrà però oggi rispetto a questa situazione gravissima in cui non ci sembra affollamento che è accompagnato dai sull'ICI etica che ha accompagnato dalla scopertura
E il personale che dovrebbe lavorare nella previsione costituzionale per la reintroduzione dei condannati nel momento in cui hanno finito la pena nel mondo civile nel mondo del lavoro non non vengono nemmeno coperti questi posti
Intanto oggi in questa situazione la proposta di di Pannella la proposta è di un'amnistia e indulto torno a dire
Niente di straordinario una di quelle che abbiamo visto per decenni durante la Prima Repubblica questa questa proposta qua mi sembra urgente ragionevole ed accettabile subito insomma
Consigliere Palombarini un'ultima domanda sempre nell'articolo che lei ha ha pubblicato scritto per il sito di Magistratura Democratica alla fine
E dopo aver fatto queste valutazioni che abbiamo ascoltato alla fine lei ha invitato Magistratura democratica a fare propria la proposta di ammessi a indulto affiancandosi
Pubblicamente anche con una
Propria iniziativa a coloro come Marco Pannella che insistono per questo provvedimento ma aver reperito fatti dirigente nazionale DLT negli anni Ottanta quindi una stagione
Ormai lontana
Ma è in quella stagione era normale
Che magistratura democratica intervenisse intervenisse pubblicamente su tutte le battaglie di libertà su tutte le battaglie che riguardavano i diritti civili e l'amore e a volte dunque il passato
Siamo stati a fianco Magistratura democratica è stata a fianco del Partito Radicale
La mia convinzione che magistratura democratica dovrebbe fare altrettanto oggi le preoccupazioni
Per la giustizia oggi ingresso riguardano tante cose
Sapete tutti tutti sanno che le disfunzioni del Belvedere dello spaventoso numero delle
Dei processi arretrati nel penale nel civile e quindi l'urgenza intervenire per ridare efficienza al servizio per ridare dignità agli uffici che lo sanno più come tirare avanti sono tutte preoccupazioni giuste ma queste
Preoccupazioni queste
Questo questo studio questo impegno
Diciamo per la realizzazione di questo bene che alla funzionalità del servizio giustizia su questo non dubito dovrebbero essere affiancate come è sempre avvenuto nella storia di Magistratura Democratica
Lì dagli interventi pubblici io ricordo ragione ma torno a dire ho citato gli anni Ottanta ma in realtà il periodo in cui questo avveniva è stato molto più lungo
In cui sui quotidiani era normale leggere che Magistratura Democratica interveniva su questa questione su quest'altra sulla legge Reale
Le sull'aborto sul divorzio fino a
Pochi anni fa quando Magistratura democratica è stata protagonista di una grande battaglia nel referendum del due mila eccetera
Sconfiggere il tentativo della destra al Governo di stravolgere la Costituzione non vedevo ragioni per le quali oggi non si dovrebbe intervenire a sostegno dell'iniziativa di Pannella certo
In ogni organizzazione dove ci sono insieme dove sono messo tante persone Magistratura Democratica un'associazione piccola ma alla fine
Sono sempre centinaia e centinaia se non addirittura migliaia di magistrati c'è sempre qualcuno che però è perplesso che non è convinto
Che ritiene che MT faccia
Male ad esporsi
Pubblicamente su temi politicamente sensibili in mare anche in questo c'è sempre stato come devo dire ma alla fine
MP Magistratura democratica in quanto tale attraverso i suoi dirigenti ha sempre espresso interventi estremamente positiva in termini di democrazia di difesa dei diritti fondamentali
Difesa dei diritti elementari delle persone e questo è proprio il caso insomma
Questa dunque la voce le opinioni del Consigliere Giovanni Palombarini uno dei fondatori di Magistratura Democratica in merito a Rotondi lenta per l'amnistia promossa
Da Marco Pannella e anche in merito come avete ascoltato alla situazione politica generale ovvero come questa politica affronti
La questione
Detenzione la questione giustizia anzi la questione processo della questione
Pena speriamo speriamo che i dirigenti di Magistratura Democratica sappiano raccogliere
A loro modo l'invito fatto da dal Consigliere Palombarini invito rivolto a Magistratura democratica perché
Si affianchi con le proprie proposte di amnistia ed indulto alla iniziativa promossa da Marco Pannella
Vedremo vedremo cosa
Accadrà ma adesso entriamo seppur virtualmente all'interno di tante carceri italiane perché è arrivato il momento di leggere le lettere scritte delle persone detenute oggi nelle vecchie sovraffollate carceri italiane
Benvenuti benvenuti nelle patrie galere
E allora iniziamo il nostro giro nelle carceri italiane attraverso le lettere scritte delle persone detenute e iniziamo da un carcere della Sardegna
Dal vecchio carceri Sassari infatti ci scrive Sebastiano Sebastiano che afferma carissimo Riccardo ti scrivo per informarti che ormai nella vecchia galera di Sassari siamo arrivati alla frutta e non ce la facciamo più nelle celle
Dove tra l'altro il bagno non è separato dal resto della cella siamo stipati come bestie e per noi detenuti nel carcere di Sassari non c'è nessuno in corso né per poter studiare
Nel per poter imparare un lavoro insomma il senso di umanità e la legge sono latitanti
Sono latitanti nel carcere di Sassari inoltre come accade in altri carceri non abbiamo la fornitura sufficiente per pulire la cella e anche per pulire
Noi stessi è come se non bastasse i pacchi che ci vengono inviati dalle nostre famiglie
Pacchi dove ci sono saponi e biancheria pulita non ci vengono consegnati con la conseguenza che noi viviamo nell'abbandono e nella sporcizia
Mamma mia
Anche i soldi che i nostri familiari ci mandano con dei vaglia postali tardano non poco ad esserci consegnati un fatto non so no lo grave ma anche per noi importante visto che oggi se in carcere non ha i soldi fai letteralmente la fame
E a questo proposito aggiunge Sebastiano dal casi Sassari e a questo proposito vorrei chiedere a chi di dovere perché non si va a controllare cosa succede
Nel magazzino o nell'ufficio matricola delle carceri Sassari
Bella domanda Sebastiano
Per quanto riguarda gli educatori afferma ancora Sebastiano dal carcere di Sassari per quanto riguarda gli educatori sappi che nel carcere di Sassari
Sono almeno sulla carta cinque e tuttavia
Molti di noi molti di noi non li hanno mai visti
Non a caso abbiamo seri problemi con il magistrato di sorveglianza che
Non solo ci rigetta sempre i permessi premio ma che non risponde neanche alle nostre istanze con cui chiediamo l'applicazione della famosa legge svuota carceri
Infatti qui a Sassari sono tantissimi detenuti che ne potrebbero beneficiare e che ne hanno fatto richiesta ma di fatto questi detenuti resto un in carcere solo perché il magistrato di sorveglianza non risponde
Alle loro istanze
Caro Riccardo come ti ho detto all'inizio siamo davvero arrivati alla frutta e credo che sia giunta l'ora che tutti
Che tutti i detenuti d'Italia si organizzino per la lotta non violenta al fine di far sentire la loro voce a questa
Politica irresponsabile ciao e grazie la lettera è firmata Sebastiano persona detenuta nel carcere di Sassari
Giovanni dal carcere Poggioreale di Napoli caro Arena o sessantatré anni e mi trovi in carcere per un reato che risale al due mila e cinque
Reato che solo ora grazie alla lentezza del processo penale mi fanno pagare
Oltre
Ad una detenzione che ritengo ingiusta vi scrivo perché sono molto malato infatti
Da quel lontano due mila e cinque le mie condizioni di salute sono peggiorate a vista d'occhio tanto tanto che ho subito ben
Due interventi chirurgici e ora e ora sono quasi paralizzato il solo e sono costretto ad utilizzare la sedia a rotelle anche per andare in bagno o semplicemente
Per andare al colloquio con i miei familiari
Inutile dirti scrive Giovanni recarci di Poggioreale inutile dirti che mi sento morire
Giorno dopo giorno in quanto
Qui a Poggioreale sono assai scarse sia le cure mediche di cui avrei bisogno sia l'assistenza per chi come me eh paralizzato
La mia unica speranza risiede ora nella camera di consiglio che dovrà decidere della mia compatibilità con il carcere
Ma non avendo possibilità economiche il mio avvocato va molto a rilento tanto che io temo temo di non riuscire un giorno a riabbracciare
La mia famiglia vi saluto con tanta stima la lettera è firmata Giovanni persona detenuta nel carcere di Poggioreale e anche paralizzata insomma
La vicenda di Giovanni
Non meriterebbe forse nessun commento voglio soltanto precisare due aspetti giovani non soltanto
Sta pagando una pena
Che è relativa a un reato evidentemente commesso tanti anni fa ma sta pagando una pena da persona malata paralizzata e non curata
Una doppia ingiustizia una doppia ingiustizia che troppo spesso
Si ripete
Nelle aule di tribunale e nelle
E nelle celle di recarci italiana
Tonino ci scrive da un ospedale di vigevano dove ora detenuto care radio carcere oggi oggi ti scrivo da un letto di un ospedale di vigevano ospedale dove mi hanno trasferito da un paio di mesi perché hanno scoperto
Che ha un tumore all'esofago e allo stomaco quando ero in carcere
Da mesi da mesi accusavo un dolore quando il cibo passava nell'esofago e da mesi da mesi chiedevo di poter fare degli accertamenti medici
Eppure scrive Tonino eppure sia i medici del carcere Pagliarelli di Palermo dove mi trovavo per ragioni di giustizia sia quelli di vigevano si sono limitati a darmi dei farmaci
Per rilassare lo stomaco senza senza fare altro
Poi finalmente visto che la situazione peggiorava si sono decisi di portarmi in ospedale dove dove mi è stata fatta questa brutta diagnosi
A questo punto il mio avvocato ha fatto un'istanza per chiedere la mia detenzioni in ospedale ma la Procura di Palermo ha risposto di no dicendo che
Ben posso essere curato in un centro clinico tanto che ora stanno aspettando che si liberi o un posto per me
Ora scrive Tonino da ho letto di ospedale ora non so più quale sarà il mio prossimo futuro anche perché in questi anni di carcere ho visto di persona in modo superficiale con cui vengono
Curate
Le persone detenute
E francamente e francamente permetteremo il peggio
Ti saluto e ti farò sapere cosa sarà di me la lettera c ma da Tonino persona detenuta adesso ristretta in in un ospedale di vigevano Tonino
Tonino speriamo speriamo che almeno questa detenzione in ospedale
Riesca a migliorare il tuo stato di salute capisco benissimo le tue perplessità perché tu in carcere giustamente come dici hai notato quanta superficie vitata c'è
E noi da parte nostra nel nostro piccolo per carità abbiamo visto abbiamo denunciato quanti morti ci sono stati in carcere e anche nei centri clinici per la semplice drammatica negazione
Del diritto
Alla salute e ripeto questo riguarda anche i famosi centri clinici
Poi ci scrive un gruppo di persone detenute nel carcere di Trani
Caro Arena non ti nascondiamo che stiamo scrivendo con tanta rabbia in quanto siamo stanchi di essere trattati peggio degli animali
Pensa che il carcere di Trani potrebbe contenere al massimo centottanta detenuti mentre noi oggi
Siamo più di quattrocento un sovraffollamento gravissimo è una condizione detentiva disumana che ci costringe ad essere ammassati in otto in otto persone
Dentro piccole celle
Tra l'altro qui il magistrato di sorveglianza non ci concede nel permessi nelle misure alternative e anche la famosa legge svuota carceri
R. è stata qui di fatto inapplicata ad esempio ti diciamo soltanto che qui nel carcere di Trani la legge svuota carceri
Ha consentito l'accesso ai domiciliari soltanto di cinque cinque detenuti in un anno
La verità è che siamo stanchi di ascoltare questi politici che dicono solo stronzate solo stronzate
Ma che di fatto non fanno nulla per affrontare l'emergenza carceraria ora ti salutiamo ma sappi che stiamo con voi e ascoltiamo sempre radio carcere la rete firma da un gruppo di persone
Detenute nelle carceri Trani
Ragazzi purtroppo purtroppo avete ragione perché per quanto riguarda il fronte giustizia e carceri radicali a parte da questa politica ascoltiamo spesso troppo spesso soltanto
Stupidaggini parole al vento parole al vento che però giocano con la pelle
Delle persone
Ci scrive poi fatti dal carcere di Cosenza caro Riccardo ti iscrivo dalla cella numero due della Sezione di media sicurezza
Nel carcere di Cosenza una cella ascoltate una cella di soli cinque metri quadri una cella di soli
Cinque metri quadri che dividiamo in sei persone
Detenute
Mi fermo un attimo per fotografare queste due righe nel senso che immaginate cosa possa significare vivere in sei persone
All'interno di cinque metri quadri così simile così si ride nel carcere di Cosenza in una cella del carcere di Cosenza sei persone
Dentro cinque metri quadri
Qui dentro scrive fatti dal cacci di Cosenza qui dentro manca lo spazio per tutto anche per tenere i nostri pochi vestiti vestiti che siamo costretti a tenere ammucchiati all'interno di scatole di cartone
In pratica viviamo peggio che degli animali in gabbia non solo abbiamo pochissimo spazio per muoverci ed immagino ma ci lasciamo chiusi in queste piccole e sovraffollate celle per tutto il giorno
Ma noi qui nel carcere di Cosenza scrive ancora fatti non solo viviamo nel degrado del sovraffollamento viviamo anche nell'assenza di cure mediche
E questo anche se nel carcere di Cosenza tanti detenuti sono malati e rischiano la vita come accade ad esempio ad un mio compagno di cella che è malato di cuore e a Trento vai pass
Caro Riccardo credimi qui non funziona nulla e tutti noi siamo letteralmente abbandonati
E in più tra di noi ciechi abbandonato ancora di più perché ha dei problemi particolari
Come accade a un altro mio compagno di cella che obeso e pesa centocinquanta chili
E che non riesce neanche
A salire sulla branda del letto a castello ti saluto con tanta stima e salutarci il grande Pannella la lettera firmata fatti persona detenuta
Nel carcere di Cosenza un gruppo di persone detenute ci scrive dal carcere Bassone di Como carraio carceri scriviamo anche per far conoscere alla direttrice del carcere di Como come siamo costretti a vivere
Cioè voi scrivete hanno di olio carcere per render noto alla direttrice del carcere di Como come evidente nel carcere da lei diretto andiamo bene
Scrivono queste persone detenute del carcere di Como prima di tutto viviamo nel leggerlo più assoluto visto che i riscaldamenti nelle celle funzionano assai poco e visto che siamo costretti a lavarci con l'acqua che sempre fredda
Poi siamo costretti a vivere in tre persone dentro celle piccolissime celle che al massimo potrebbero ospitare una sola persona celle che tra l'altro sono sporche fatiscenti con le mura che chissà da quanto tempo
Non vengono imbiancate e che sono piene di muffa celle dove passiamo venti ore al giorno che sono anche piene di umidità visto che appena piove l'acqua ci cade addosso dal soffitto
Nel carcere di Como scrivono queste persone detenute appunto nel carcere di Como parlare di diritto alla salute parlare di diritto alla salute è una vera presa in giro penso infatti che i medici ci danno sempre la stessa mi vicina medici che spesso civici devono nella sporchissima Infermeria del carcere con la sigaretta in bocca teste
Ben Massimo insomma
Per non parlare poi del vitto che ci danno diritto che è poco è scadente il menu del carcere di Como prevede infatti
Tre volte a settimana uova sode e altre tre volte a settimana di Houston o pesce pesce che soltanto sentendo la puzza scatterebbe anche un gatto
Insomma nel carcere di Como siamo arrivati davvero a toccare il fondo e se prima eravamo alla deriva ora siamo affondati nel degrado speriamo che la direttrice del carcere di Como prenda provvedimenti seri per arginare tutto questo e anzi la informiamo che
Tutto quello che è stato scritto in questa lettera a Radio Carcere è stato già reso noto all'Autorità competente
Grazie a Radio Carcere continua così ente firma da un gruppo di persone
Detenute del carcere
Bassone di Como lo ripetiamo perché sembra un assurdo ma è così persone detenute nel carcere di Como che hanno scritto al nove gennaio carcere per informare la direttrice del carcere di Como come sono costretti a vivere nel carcere
Da lei diretto un assurdo anzi uno dei tanti assurdi che compongono oggi il pianeta penitenziario Mohammed dal carcere di Ragusa
Caro Riccardo io i miei compagni di detenzione e viviamo ammassati in piccole celle dentro questo dimenticato carcere del sud
Pensa che in pochissimi metri quadri siamo costretti a viverci in sei o in sette persone ma non basta scrive Mohamed cercarci Ragusa infatti nelle c'è nel calci di Ragusa i bagni non sono separati dal resto dell'ambiente in cui viviamo ed è così che siamo costretti a fare i nostri bisogni
Davanti agli altri detenuti
Siamo costretti a fare i nostri bisogni davanti agli altri detenuti
Una cosa bruttissima scrive Mohamed lo immagino una cosa bruttissima non solo perché proviamo vergogna e sentiamo ferita la nostra dignità ma anche perché ognuno di noi non vuole dare fastidio agli altri con dei cattivi odori
Inoltre devi sapere che tutti noi detenuti a Ragusa dormiamo assai poco la notte
E questo è dovuto un po'perché ognuno di noi e preso dei suoi pensieri e molto è causato dal baccano che fanno gli agenti quando in P era notte entrano in cella il sbattono con il manganello sulle inferriate alle finestre per vedere se le sbarre solo sane
Anche noi Ragusa non chiediamo impunità chiediamo soltanto di scontare la nostra pena con dignità Chavez grazie la rete riforma da Mohamed persona detenuta nel carcere di Ragusa
Ecco un carcere dove ricordo come ha scritto Mohamed dove nelle celle il bagno non è separato dal resto della cella quindi le persone detenute sono costrette a fare i loro bisogni
Davanti agli altri insomma senza senza nessuna privacy e evidentemente
Vedendo sì ferita lesionata la propria dignità giustamente insomma alle il bagno serrato in cella forse
Nel due mila dodici è il minimo che si può chiedere o no
Da Ragusa ci spostiamo a Verona perché ci scrive Vito appunto che è detenuto nel carcere di Verona e che afferma chiarissimo Arena come sai o diversi problemi di salute per questa ragione ora sono detenuto nell'infermeria del che è cioè di Verona infermeria dove però né io né i miei compagni detenuti veniamo curati i medici qui ci sono infatti soltanto tre volte si ti manda e spesso neanche li vediamo un'assenza grave visto che in questo reparto del carcere di Verona sono tanti i detenuti che necessitano di cure mediche
Allo stesso modo non vediamo mai medici specialisti e chi come me che ad esempio soffro di cuore non sa se uscirà vivo o morto da qui dentro il che non è poco
No caro Vito non è assolutamente poco
Per il resto sappi che il carcere di Verona come tante altre carceri italiane è ormai al collasso considera infatti che la struttura potrebbe ospitare al massimo trecento detenuti mentre noi oggi viviamo in
Più di novecento qui dentro un sovraffollamento terribile che rende la nostra vita invivibile salute mi Pannella la Bernardini e la Bonino ciao e grazie dalle tesi ma da Vito persona detenuta delle carceri
Verona salute opere cristiana il carcere di Ancona crisi anche invita i detenuti alla compattezza nella lotta non violenta cristiana che
Però nei suoi compagni detenuti o a lottare di più per la dignità che perdono in carcere e a preoccuparsi di meno dei benefici che potrebbero perdere
Bravo Christian salutiamo poi Domenico dal calci di Viterbo che ci invia uno poesia dedicata a Pannella grazie Domenico per la poesia provvederò a consegnare questa poesia Pannella salutiamo sabato ore dal carcere di Enna che definisce un inferno vivere in quelle celle Carlo e Adriano dal carcere di Alessandria che inviano tramite radio carcere una lettera al Presidente della repubblica ragazzi grazie per questa lenta però forse è meglio ed è più opportuno che la Spes diate la spigliata e voi
Salutiamo poi Antonio dal carcere due Palazzi di Padova che si professa innocente Enzo Rino Accardo Salvatore Giovanni dal reparto ligure del carcere di Secondigliano no altri o dal carcere di Santa Maria Capua Vetere Alessandro recarci di Porto Azzurro dell'isola d'erba Iancu dal carcere Regina Coeli Roma e Giorgio Dal carceri Caltanissetta
E allora prima di salutarvi vi ricordo i nostri recapiti ovvero come entrare in contatto con noi di radio carcere per tutto il numero di telefono di qui di Radio radicale che risponde al numero zero sei quattro otto otto sette otto uno ripeto Zè rosei quattro otto otto sette otto uno chiamate se sale da poco uscito dal carcere chiamate se avete dei casi da sottoporre al nome di radio carcere poi vi ricordo il nostro sito internet che all'indirizzo Volvo
Appunto radio carcere punto com vi ricordo che siamo anche presenti su Facebook basta cliccare il nome Riccardo Arena di spunterà fuori il simbolo di
Radio Ca'ce ne sono
Facebook e poi soprattutto le persone detenute ricordo l'indirizzo dove inviare le vostre lettere dal carcere come quindi migliorare questo legame che c'entra
Voi che state in carcere e noi che cerchiamo di far sentire la vostra voce le vostre ingiustizie questo è l'indirizzo
Radio radicale rubrica radio carcere
Via principe Amedeo due
Zero zero uno otto cinque Roma
Grazie a Lorenzo Bruschi per l'assistenza in regia e grazie a tutti voi che anche questa sera
Da una casa da una macchina da un camion era anche da una cella avete acceso ma radio per ascoltare una piccola voce la voce di radio carcere l'informazione
Sul processo penale e la detenzione a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
In nome del popolo italiano il tribunale
Cinque Codice di procedura penale
Italiano d'appello di Palermo seconda soluzione
Dal cinque aprile mille novecento