Rassegna stampa estera

Oggi non esportatori di Radio Radicale sabato quattro febbraio questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura
I David Carretta oggi non ci occuperemo della crisi della zona euro un fatto raro Necci daremo soltanto in apertura proponendovi
Un'intervista di Silvio Berlusconi
L'ex presidente del Consiglio al Financial Times il titolo del quotidiano della City
Berlusconi abbandonerà la prima linea della politica non si ricandiderà come primo ministro
Nella primavera del due mila
E tredici Berlusconi tra l'altro
Dal suo più forte sostegno almeno fino ad ora il governo tecnico di Mario Monti scrive il Financial Times oggi ci occuperemo soprattutto di temi di politica estera
Parleremo di Iran è la possibilità che Israele Bombardini
Installazioni nucleari già questa primavera possibilità e dica evocata dal Washington post vedremo un commento di devi di Miazzi U.L.S.S.
In cui ci si chiede per l'appunto se Israele sta preparandosi ad attaccare
L'Iran a Ignazio spiegarmi scene ari e che ci sono di fronte in particolare per l'Amministrazione Obama tema strettamente legato all'Iran almeno secondo
Un altro columnist del Washington post Charles Grottammare è la Siria vedremo
Un altro articolo su questo
E poi parleremo
Di Egitto lo faremo con Liberazione uno speciale dopo i morti allo stadio di porte Sayed leggeremo in particolare un editoriale sul patto Fausti hanno diabolico tra
I fratelli musulmani e l'esercito chiuderemo con l'Afghanistan e l'accelerazione del ritiro non perché le cose vadano bene ma perché c'è
Fretta di andarsene vedremo un editoriale dalle mondo nessun vincitore nella tragedia afgana soprattutto cioè a istituzione sconfitta la NATO che ha mancato
Gli obiettivi della sua missione poi un altro editoriale dal fare ciò Times il titolo e più o meno lo stesso nessun vincitore nella guerra d'Afghanistan il fallimento politico
Rischia di lasciare il posto all'anarchia ma cominciamo dalla
Dall'Italia da Silvio Berlusconi l'intervista che ha rilasciato al Financial Times approvate oggi in edicola
Berlusconi abbandonerà la prima linea della politica il titolo che scrive il quotidiano della City Silvio Berlusconi ha dichiarato che si sta facendo da parte dalla prima linea nella politica italiana rivelando che non ha
Intenzione di correre di nuovo come primo ministro nella sua prima intervista da quando ha dato le dimissioni nel pieno della crisi sui mercati finanziari novembre
Berlusconi ha parlato con i farmaci al Times nella sua residenza romana di
Molte questioni dal bunga bunga alla sua rabbia contro i giudici di sinistra il tentativo
Compiuto secondo Berlusconi
Di promuovere ampie riforme politiche e giudiziarie Berlusconi
Anche dato il suo Fo più forte sostegno ad oggi al Governo tecnico guidato da Mario Monti in particolare sottolineando la
L'intenzione del Governo di implementare un'ambiziosa riforma del mercato del lavoro a cui si oppongono i sindacati le lodi di Berlusconi per Monti Lodi che non sono condizionate salvo qualche riserva per l'aumento delle tasse imposto dicembre
Probabilmente rassicurando gli investitori e i leader europei preoccupati che l'ex premier possa cercare di destabilizzare il nuovo Governo per preparare
Un ritorno politico mi sono fatto da parte perfino nel mio partito spiegato Berlusconi
Aggiungendo di essersi dimesso a novembre per la campagna ossessiva dei media nazionali e stranieri che gli attribuivano la colpa personale
E a livello di Governo per gli alti spreads sui titoli italiani e la crisi sui mercati finanziari
Dopo aver valutato le cause della crisi che non stanno in Italia ma in Europa nell'euro ha detto Berlusconi ho pensato che se fosse rimasto il Governo avrei danneggiato l'Italia che avremmo avuto altre campagne mediatiche terribili
Con senso di responsabilità pur avendo la maggioranza in entrambe le Camere del Parlamento mi sono da fatto da parte e con eleganza detto Berlusconi
Aggiungendo di avere un forte sostegno popolare quasi il doppio di quanto hanno i miei colleghi Merkel e Sarkozy va bene forse su Sarkozy ha ragione
Su Merkel c'è qualche dubbio ben più del cinquanta per cento dei tedeschi ritengono che sia una buona cancelliera la popolarità di Berlusconi dovrebbe superare dunque il cento per cento in Italia ma insomma sui monti che forse la questione chiave per i farmaci al Times che sta conducendo una
Campagna
A favore dell'attuale presidente
Il Consiglio in Italia Berlusconi ha detto che la speranza che questo Governo supportato per la prima volta da tutto il Parlamento abbia la possibilità di proporre grandi riforme strutturali
A partire dall'architettura istituzionale dello Stato senza la quale non possiamo pensare di avere
Un Paese moderno e realmente libero e democratico così
Così Berlusconi ha fama soltanto essi intervista e nell'edizione di oggi la versione quasi integrarlo trovate sul sito del quotidiano della City e vediamo i temi di politica estera che vogliamo approfondire quest'oggi cominciando dall'Iran
E dalle ipotesi di un attacco militare israeliano già in primavera nei giorni scorsi abbiamo proposto
Articolo dalle molti evocava questa possibilità in estate e Washington post Condemi di Ignazio saprà Cha a tracciare lo scenario Israele sta preparandosi ad attaccare l'Iran la domanda
E la fonte la
La troviamo
All'inizio del pezzo il Segretario alla Difesa le ha un Panetta molte cose in testa in questi giorni
L'Alitalia il bilancio della difesa alla gestione della riduzione della presenza americana in Afghanistan ma la sua più grande preoccupazione la crescente possibilità che Israele attacchi diranno i prossimi Mesic
Panetta crede che ci sia anche una forte probabilità che Israele Bombardini Iran in aprile maggio giugno
Prima che l'Iran entri in quella che gli israeliani descrivono come una zona di immunità per cominciare a costruire una bomba nucleare molto presto questo il timore degli israeliani
Io negli anni avranno cumulato sufficiente uranio arricchito nei loro impianti sotterranei per fra fabbricare un'arma nucleare e allora solo gli Stati Uniti avrebbero la capacità di fermarli militarmente
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu non vuole lasciare il destino di Israele nelle mani dell'America percolazione americana ci sarebbe solo nel caso di informazioni di Intelligence che confermassero la costruzione di una bomba
E non ci siamo ancora
Il ministro dalla difesa israeliano Ehud Barak potrebbe aver già segnalato la prospettiva di una attacco israeliano
Imminente quando lo scorso mese ha chiesto agli Stati Uniti d rinviare
Esercitazioni militari congiunte che sarebbero culminate in maggio Barak si è scusato dicendo che Israele non poteva sprecare risorse per
L'esercitazione annuale questa primavera il Presidente Obama e Leon Panetta sembrano che abbiano avvertito gli israeliani che gli Stati Uniti
Si oppongono a un attacco perché ritengono che questo farebbe deragliare il programma di sanzioni economiche internazionali che sta producendo i suoi effetti ed altri sforzi non militari per impedire all'Iran di superare la linea rossa nucleare
Ma la Casa Bianca secondo devi di Ignazio sull'ancora deciso come distretti risponderebbero in caso di attacco israeliano l'amministrazione
Obama sta conducendo intense discussioni
Su cosa significherebbe un attacco di Israele per gli Stati Uniti se l'Iran
Dovesse prendere di mira le navi americane nella regione o
Cercherebbe solo o oppure se dovesse cercare di chiudere lo stretto di ormoni s'quali sarebbero gli effetti del conflitto e di un aumento dei prezzi del petrolio sulla fragile economia globale
L'Amministrazione scrive ancora Ignazio sembra favorire l'opzione di starsene fuori dal conflitto a meno che l'Iran non colpisca attività americane
Il che innescherebbe una forte risposta degli Stati Uniti questa linea politica
Io voci intorno a segnalare dire apertamente che Israele sta agendo per conto proprio secondo il Washington post POR potrebbe aprire una spaccatura analoga la condanna
Del presidente Eisenhower però l'attacco israelo franco britannico contro il canale di Suez del mille novecentocinquantasei a complicare le cose c'è poi la campagna presidenziale del due mila dodici con i candidati repubblicani che chiedono gran voce
Di difendere in modo più netto Israele
Israeliani sembrano credere con un bando amento militare possa essere limitato il contenuto Bombarda avrebbero l'impianto di arricchimento di natanti e altri obiettivi
Un attacco contro l'impianto di comma seppellito sotto le montagne grande profondità sarebbe più difficili iraniani lancerà ebbe una rappresaglia
Ma gli israeliani dubitano che non era che di dubitano della possibilità di una rappresaglia totale di una guerra vera e propria la loro stima e di sole cinquecento vittime
Gli israeliani sottolineano
Per spiegare questo la mancata risposta della Siria quando quando è stato bombardato un suo reattore nucleare nel due mila e sette gli iraniani potrebbero tenere un comportamento simile perché temono che il regime
Possa essere ma ben messo in pericolo da una guerra totale vera e propria soprattutto sembra che i leader israeliani siano contenti di fronte la prospettiva di andare da soli e dimostrare una volta per tutte la loro determinazione nel momento in cui la sicurezza di Israele e minata dalla primavera araba state per in panchina lasciateci fare sarebbe il messaggio diretto gli Stati Uniti
Lo scenario di una guerra breve prevede cinque giorni circa di bombardamenti limitati da parte di Israele seguiti da un cessate il fuoco negoziato dalle Nazioni Unite
Israeliani riconoscono che i danni al programma nucleare iraniano potrebbero essere modesti e questo richiederebbe un altro bombardamento tra qualche anno
Ad ogni modo prosegue poi Washington post di americani vedono due modi per convincere gli israeliani non condurre un attacco per anni potrebbe finalmente aprire seri negoziati per garantire che il suo programma nucleare rimarrà civile
Oppure gli Stati Uniti potrebbero intervenire con azioni clandestine per danneggiare il programma in modo che gli israeliani concludono che la l'azione militare
Per ora non è più necessaria gli americani non pensano che Netanyahu o abbia preso la decisione finale e notano che l'Intelligence israeliana rimane scettica
Ma in pochi ritengono che questo sia un bluff da parte di Israele anzi
Cresce la preoccupazione per un attacco questa primavera e perle
Conseguenze imprevedibili di un attacco di questo tipo così tra l'altro devi di Ignazio su sul
Ho assunto imposte de secondo importante giornale che poca per l'appunto
Un un un attacco militare israeliano
Contro l'Iran nei prossimi mezzi vedremo se queste voci saranno confermate lo stesso Washington post ieri
Pubblicava un altro commento diciamo a scala optando per a proposito non tanto dell'Iran o meglio non solo dell'Iran ma anche della
Della Siria che è un alleato chiave del regime di Teheran e Siria non è solo una questione di diritti umani e di libertà il titolo scrive cauta meri regimi Imperiali spesso si rompono quando
Vengono cacciati dei loro composti i più importanti all'estro la caduta del muro di Berlino non solo segnalo la liberazione dell'Europa orientale da Mosca
Prefiguro anche il collasso dell'Unione sovietica appena due anni dopo la caduta della Siria di Bashar al-Assad potrebbe
Avere ripercussioni simili per l'Iran l'alleanza con la Siria è uno degli elementi centrali del tentativo iraniano di espandere la sua sfera di influenza un mini Comintern è che include
Clienti armati di reti dall'Iran come hezbollah che è diventato la potenza dominante in Libano e Hamas che controlla Gaza e minaccia di prendere il resto
Della Palestina cioè la Cisgiordania inoltre prosegue Cantanna
L'Iran esercita una crescente pressione sull'Afghanistan desti una crescente influenza in Iraq a ovest per Anna perfino espanso i suoi orizzonti in America latina come dimostra il viaggio di solidarietà di Mahmoud Ahmadinejad
In Venezuela Ecuador Nicu Nicaragua e Cuba
Ma tra tutti questi clienti la Siria e più importante del solo Stato arabo perfettamente alleato con l'Iran non arabo questo è significativo perché gli arabi ritengono che i persiani abbiano progetti antichi di secoli per dominare il Medioriente
Ed effettivamente le armi di a distrae addestratori Aniane fatte arrivare anzi a Hezbollah attraverso la Siria hanno dato
I Persiani il loro primo avamposto sul Mediterraneo in due mila e trecento anni ma la spaccatura arabo iraniana non è solo nazionale o etnica e religiosa gli arabi sulla stragrande maggioranza sunnite l'Iran è sciita
Gli Stati arabi temono che l'Iran è uscita si infiltra in terra sunnite in Iraq in Libano con hezbollah in Siria con la setta alla guida degli Assad della ragione per cui i destini del regime Assad sono
Geopoliticamente Cucciari Cetto scrive che l'Autan per la democrazia e diritti umani sono ragioni altrettanto importanti
In regime
Battista siriano uccise ventimila persone Adama trent'anni fa che ne uccise altre cinque mila e quattrocento da quando è scoppiata la rivolta contro l'attuale Presidente Assad i diritti umani da soli basterebbero
Come ragione per fare tutto ciò che possiamo per far cadere Assad ma l'opportunità strategica rafforza l'urgenza con il suo arcipelago di di alleati ancorati alla Siria
L'Iran oggi è la più grande minaccia regionale per l'Arabia Saudita gli Stati del Golfo che sono terrorizzati da un'egemonia nucleare iraniana per i regimi tradizionali in Alciati dagli già di Steve Regnani per Israele
Che rischia l'annientamento da parte della Repubblica islamiche per America e Occidente che nulla hanno promesso di cacciare dalla Regione
Cauta nel spiega che si è venuta a formare un'alleanza sunnita che chiede la partenza di Assad perché così la Siria
Ritornerebbe in qualche modo nell'arco sunnita ma anche la Turchia che non è un paese arabo sunnita in senso proprio e che aveva affrontato con Siria Iran ora si è schierata fermamente contro Assad vedendo un'opportunità di estendere la sua influenza tra gli arabi sunniti questo allineamento di forze
Dai paesi del Golfo alla Turchia
Suggerisce che c'è un'opportunità unica per l'Occidente per contribuire alla caduta di Assad come
Primo con un totale boicottaggio della Siria che vada ben al di là dell'embargo sul petrolio e armi secondo con aiuti la resistenza attraverso la Turchia
Terzo con una risoluzione del Consiglio di sicurezza che chiede la rimozione del regime Assad convincendo la Russia che in caso di veto si ritroverebbe contro il resto del mondo arabo
Indi Pomezia spesso bisogna scegliere tra diritti umani e vantaggio strategico quello siriano raro caso in cui si possono fare progressi su entrambi i fronti
A condizioni che non ci siano compromessi con la Russia ho esitazioni fino alla caduta di Assad così l'avete
Ciarla scout andare invece i compromessi con la Russia si stanno facendo ne parla nel mondo oggi
In un pezzo da New York gli occidentali moltiplicano le concessioni all'ONU per facilitare l'adozione di una risoluzione sulla Siria la Russia
Dice che metterà il veto qualsiasi progetto di risoluzione che rappresenti una minaccia per il suo alleato storico l'ultima bozza di risoluzione spiega tra l'altro il quotidiano francese
Condanna la violenza da ogni parte venga ma sono stati
Tolti i diversi passaggi a cui la Russia si era fermamente opposta
Per esempio la richiesta esplicita della partenza di Assad di riferimento un Governo di unione nazionale incaricato di organizzare elezioni è sparita anche la vita la menzione delle sanzioni inedite annunciate dalla lega araba
E la richiesta a tutti gli stati di adottare misure simili
Infine sparita perfino alla perfino la preoccupazione del Consiglio di sicurezza per la vendita di armi così tra l'altro
Le monde
Nella Regione cioè fermento anche per la situazione in Egitto avete sentito parlare probabilmente dei morti allo stadio di POR salite che non sono dovuti a una
Come dire al agli hooligan tradizionali ma
Forse al patto Fausti hanno così lo definisce Liberazione il suo
Editoriale di ieri dalla grande paura dell'estate mille settecentottantanove nelle campagne francesi all'ondata di programma
Del mille novecentodiciassette Russia si sa quanto le transizioni possano avverarsi dolorose all'irruzione rivoluzionaria e alla febbre universale per la libertà succede spesso un ciclo di violenza
Incontrollabile il vecchio ordine crolla lo Stato si smantella al paese abbandonato a se stesso di sicurezze ovunque
E l'esercito sorveglia pronto a imporre la sua
Di legge in Egitto il dramma di Porto Said poco a che vedere con le derive assassine del calcio
E molto con l'incertezza in cui si trova il Paese c'era un patto favo stiano quello tra l'esercito a cui dovevano andare il potere vero e le prebende economiche mirabolanti
E dall'altra parte i fratelli musulmani che dovevano in quel fondo inquadrare tutta la società
L'esercito i fratelli musulmani hanno bisogno l'uno dell'altro insieme si accordano per minare le aspirazioni democratiche dei
Di quei cittadini che sono stati la punta di lancio per la rivoluzione ma oggi
Nessuna di queste due forze a sufficientemente fiducia
L'una nell'altra i rapporti di forza stanno diventando una prova di forza con conseguenze imprevedibili per l'Egitto spiega tra l'altro
L'idea sia o non abbiamo più tempo di parlare di Afghanistan ma vi segnaliamo
L'editoriale di oggi di del mondo e quello di ieri del Financial Times stesso titolo nessun vincitore nella tragedia o nella guerra afgana le mondo se la prende in particolare con la NATO che ha fallito
La sua missione ci fermiamo le tariffe Carretta una buona giornata all'ascolto di Radio Radicale