Per il Senato delle Regioni e delle Autonomie locali, per la riforma del Parlamento

Buongiorno e benvenuti a tutti io vi ringrazio per essere venuti nonostante le condizioni climatiche che certamente non hanno aiutato
La presenza oggi a questo incontro visto che sono numerosi gli interventori io dare direttamente la parola al Presidente l'autonomia che non solo
Non solo per i saluti di rito ma anche per una vera e propria relazione introduttiva Marco ripescati da subito la parola
Sì buongiorno a tutti
Ma che a me dispiace
Che si sia
Ci siamo imbattuti in questa situazione particolare di maltempo
Ma questo mi fa ringraziare ancora
Il modo più sentito e presenti
Per essere qui e per dare poi un contributo di attenzione o anche un contributo alla discussione
Vorrei iniziare il mio intervento riprendendo una frase
Da quello fatto dal Presidente della Repubblica
Nella sua ultima visita a Bologna
Giorgio Napolitano ha detto
C'è molto conservatorismo e molta continuità siamo alle prese con una riforma del Parlamento si parla del superamento del bicameralismo perfetto
E non sarà facile veline fuori nonostante appelli e sollecitazione
Certo che non è facile venirne fuori la riforma costituzionale
è un'impresa difficile dico io
Ma possiamo anche domandarci se non ora quando
Quando chiedo se non nel vivo di una crisi non certo solo italiana che ci sfida a cambiamenti fondamentali radicali
Crisi che
Lo sappiamo bene per noi è dovuta anche all'incapacità di realizzare organiche e compiute riforme istituzionali a tutti i livelli
Per cui i ritardi non possono generare ancora disillusione e disimpegno
Prevalenza di calcoli politici mio tipo di misere rendite di posizione
Per arroccamento
Ma devono produrre un'accelerazione e coraggiosa che deve vedere protagonisti i leader politici e i vertici delle istituzioni
Se questo si è voluto fare
Pur
In un percorso mal Cetto per il superamento delle Province
Fatte le debite proporzioni non si capirebbe o meglio non si giustificherebbe proprio agli occhi del Paese perché non si possa fare per il superamento del del bicameralismo paritario
L'iniziativa promossa oggi da legautonomie presenta un appello sottoscritto già da molti Sindaci e da Presidenti di Regione cioè quali i Presidenti dell'ANCI Graziano Delrio e
Del
Comitato delle Regioni Vasco Errani e vuole essere un'ulteriore sollecitazione alle forze politiche i gruppi parlamentari
Vorremmo partire da alcuni assunti che a noi sembrano molto solidi
E chiedere ai nostri interlocutori di pronunciarsi con grande chiarezza su questi
Il resto verrebbe o verranno e speriamo di conseguenza
Primo
Il bicameralismo italiano è in crisi
Una crisi di lunghissimo periodo di venduta cronica senza più motivazione accettabili e difendibili che sostengano ancora questa parte co cruciale dell'impianto costituzionale
La letteratura da ormai un'analisi direi univoca potrei fare decine o centinaia di citazioni in merito
Crisi che accentua la debolezza e la del delegittimazione del Parlamento e che provoca con i suoi effetti concreti un difetto strutturale di funzionamento dell'istituzione
Tutto questo determina dinamiche che alimentano la crisi democratica
Secondo
Il permanere del bicameralismo paritario è in contraddizione aperta con la riforma federalista dello Stato con la riforma del Titolo quinto
E con l'esigenza di venuta pressante di dare piena attuazione all'articolo cinque della Costituzione
Rappresento una sorta di sfiducia preliminare e dichiarata sulla compiutezza di questa riforma e priva il sistema di uno strumento utile di rappresentanza
Di armonizzazione delle politiche di reciproca responsabilizzazione di ancoraggio io direi trasversale alle appartenenze
Ad interessi diffusi e cruciali per il radicamento della democrazia e per lo sviluppo
Ci priva di un'istituzione che Segni il pieno riconoscimento del valore nazionale pari ordinato della rappresentanza territoriale che la Costituzione ormai sancisce
Uno strumento per il quale varrebbe davvero impiegare risorse e competenze quali quelle oggi a servizio del Parlamento volte a dare efficienza e coesione al sistema
Terzo
La riforma costituzionale sarebbe un potentissimo segnale di cambiamento una scelta visibile tangibile di autoriforma che li legittimerebbe la politica
Questo dicono anche le ricerche d'opinione e sappiamo che il consenso sarebbe larghissimo da ogni versante non abbiamo fatto una ricerca di opinioni fra i sindaci e il risultato è
Corale diciamo mi pare
Coloro che si esprimono al novantacinque per cento sono favorevoli a la riforma del Senato
Scusate proprio io
Del rio che chiama
Scusate ancora
Abbiamo fatto
Ricette o minaccia e sinergico risultato è corale ma mi ricordo anche di ricerca opinione fatte da partiti politici che davano lo stesso lo stesso sito
Una scelta che si potrebbe motivare innanzitutto con la razionalità
E per i suoi effetti sul funzionamento del Parlamento sulla capacità di produrre leggi e di svolgere le funzioni di indirizzo e di controllo
E dunque di dare adeguata rappresentanza e utile partecipazione prima che sui risparmi di spesa e sulla riduzione del numero dei parlamentari eletti
Quarto motivo
Regioni e autonomie locali hanno ragione di proporre una rappresentanza diretta per la composizione della seconda Camera secondo lo stato squalificato che la Costituzione ha sancito
L'ANCI ricordo l'ha fatto con la piattaforma della manifestazione di Milano svolta affine agosto scorso
E non perché questa sia la soluzione più facile
O più lineare o più
Elegante
Ma perché sicuramente è quella che garantisce maggiore rappresentatività concorso e cooperazione effettive
E non demandate ad una delega slegata e potenzialmente giusta apposta
Più forte
Immediato e continuo rapporto con le comunità e dunque
Legittimazione del sistema
Il tema dell'introduzione della seconda Camera affisse Ippati costituenti la soluzione che fu trovata fu mediana
Tra centralismo statale e regionalismo e non soddisfece alcun criterio particolare se non quello volto a costituire una Camera diciamo di ponderazione tendenzialmente
Più saggia perché l'elettorato attivo e passivo sono più alti detta che per la Camera dei deputati e solo
Debolmente regionalizzata le altre differenziazioni qui durata delle legislature e dei sistemi elettorali e non hanno retto nel tempo e nella sostanza come sappiamo
Ci si è trovati dunque
Sin da subito con un sistema parlamentare in cui la seconda Camera costituisce il puro doppione della prima
Senza possedere un fondamento giustificativo solido tali da renderla utile ed efficiente per il nostro ordinamento
E allo stesso identico potere sul procedimento legislativo garantendo
Di fatto almeno un raddoppio dei tempi di decisione
Un bicameralismo perfettamente paritario dunque dove il doppio passaggio non accetto realizzato un miglioramento tecnico qualitativo del prodotto legislativo
Questa condizione ha fatto sì che il Senato sia stato oggetto di proposte di riforma anche
Incisive nel corso degli anni alcune approdati anche al voto parlamentare come sappiamo
Già a partire come per il primo progetto strutturato dalla Commissione bicamerale Bozzi della prima metà degli anni ottanta come modalità per rendere più efficiente un apparato istituzionale già in crisi
Nel caso
Della commissione Bozzi tuttavia stante la situazione politica delle trova dell'epoca non si è cercato di intervenire sulla composizione se non per quanto riguarda
La riduzione del numero ma ci si concentrò sull'altro punto fondamentale e cioè sul potere preferendo una netta simmetria del Senato nei confronti della Camera
Alla quale sarebbe spettata sempre l'ultima parola salvo sulle leggi di sistema in particolare di revisione costituzionale
Quella impostazione
Se non altro mostra retrospettivamente la consapevolezza
Della classe politica di allora maturata nella crisi di governabilità degli anni Settanta
Della necessità di rivedere i processi decisionali a tutti i livelli
A partire da quello principale cioè dal Parlamento nazionale e dunque ci dice del ritardo storico gravissimo che ancora oggi dobbiamo colmare
La posizione che puntava rivedere i procedimenti piuttosto che la composizione è stata radicalmente sconvolta
Dall'avvento nella scena politica della lega Nord già dai primi anni Novanta un cambiamento dello scenario l'offerta politica
Frutto della crisi che ha
Reintrodotto quel nostro scenario politico in quello socio economico anche la consapevolezza e la rappresentazione del dualismo e di una frattura fra centro e periferia
Che hanno imposto di rivedere non solo il funzionamento della forma di governo a livello nazionale e territoriale
Ma anche l'assetto dei rapporti fra i diversi livelli di governo
Già a partire dal dalla Commissione De Mita Iotti per passare al Comitato Speroni infine
Alla Commissione bicamerale D'Alema emerso chiaro il tema dell'inscindibili vita della trasformazione dell'ormai ingiustificabile assetto del Senato in una Camera di rappresentanza degli enti decentrati
Con proposte
Diversamente declinato nel corso degli anni oscillanti fra accentuazione del ruolo di garanzia o di rappresentanza territoriale
La trasformazione del Senato della Repubblica in una vera e propria Camera di rappresentanza
Delle regioni e delle autonomie diviene infatti a partire dalla fine degli anni Novanta uno dei passi fondamentali da compiere per portare a maturazione e stabilizzare un modello di Stato a forte decentramento di tipo federalistico
I primi discrimine e la trasformazione
Formale dell'assetto delle competenze legislative amministrative e fiscali
Operata con le leggi costituzionali uno del novantanove e due e tre del due mila uno con cui è stato riformato il Titolo quinto della seconda parte della Costituzione
Tuttavia
Non vi è nulla che imponga che le decisioni in determinate materie vengano concordato coordinati in forma democratica è permanente
Fra diversi livelli di governo e non invece in maniera
Sporadica e scoordinata tutt'altro che trasparente e non sempre effettiva spesso inconcludente e deludente come accade oggi
Pensiamo
Per fare esempi negativi conclamati a ciò che ha avuto e che è accaduto per l'attuazione del federalismo fiscale
Del federalismo in generale del federalismo
Fiscale in particolare
Municipale e alla revisione della Carta delle autonomia locale in questa legislatura
La consapevole difficoltà di affrontare
In modo compiuto la riforma di parti essenziali della Costituzione
Che comprendessero anche la riforma del Parlamento senza un coinvolgimento organico delle autonomie porto nel testo dell'articolo uno undici della legge costituzionale numero tre
Nel due mila uno alla previsione la possibile partecipazione dei rappresentanti delle regioni delle province autonome e degli enti locali alla Commissione parlamentare per le questioni regionali
Prevedendo anche la maggioranza assoluta per superare l'eventuale parere contrario condizionato su un progetto di legge
Da parte della stessa Commissione bicamerale integra
Vi fu quindi la sottolineatura della consapevolezza di un limite politico istituzionale insito nella riforma costituzionale del due mila uno cioè
La mancata previsione di una sede istituzionale di rappresentanza delle autonomie locali e regionale
Dopo le autonomie
Territoriali dovettero subire
Il tentativo di riforma costituzionale organica della seconda parte della Costituzione nella
Quattordicesima legislatura
Che per il superamento del bicameralismo paritario dava una risposta assolutamente elusiva e contraddittoria in fondo conservatrici
Riforma poi respinta con il referendum richiesto secondo l'articolo centotrentotto della carta e tenuto
Tenutosi il venticinque ventisei giugno due mila sei
Anche il sistema delle conferenze
Anziché essere considerato un surrogato transitorio
Sembra costituire una scorciatoia opaca e tutt'altro che soddisfacente dal punto di vista democratico e dell'efficienza di sistema l'evidenza che viene anche nel diritto comparato
E cioè
Tutti i sistemi democrazie contemporanee dove
Vigente un sistema federale tranne
Potrei fare esempi di Paesi minuscoli come
Le Isole Comore gli Emirati Arabi insomma c'è un ci sono sette otto Paesi che hanno queste dimensioni
Ci dice che
Sempre presente anche una Camera che rappresenta gli enti federati
Si è
Essa eletta direttamente ma con un numero eguale di rappresentanti per ogni Stato come negli Stati Uniti sia essa estrazione degli esecutivi degli enti federati come nel caso della Germania ovvero
Dei legislativi come nel caso della
Per valutare le comparazioni aggiornate che fa confermano pienamente il nostro obiettivo quello che ho descritto nei primi quattro punti che ho proposto consiglio la lettura
Del lavoro di Luca Castelli sul Senato dell'autonomia e che il recente che
In modo sintetico da un quadro
Esaustivo
Ovunque la seconda Camera esiste come camera di compensazione dei conflitti e come il luogo dove co decidere meglio indirizzare tenendo conto delle istanze locali le principali decisioni politiche
Nel nostro ordinamento un Senato delle Regioni e delle autonomie dovrebbe dunque essere in grado di garantire quella necessaria cooperazione istituzionale che darebbe sostanza ed efficienza alla trasformazione federalista
Il superamento del bicameralismo paritario e la configurazione di una seconda Camera come espressione delle autonomie territoriali costituisce dunque non solo il naturale completamento del disegno di riforma avviato a partire dal Titolo quinto della Costituzione
Ma anche un'esigenza diventata ormai imprescindibile
Il crescente contenzioso dinanzi alla Corte
Costituzionale eccome sappiamo a subito una vera e propria impennata negli ultimi anni infatti
E anche un esito del mancato completamento della trasformazione costituzionale della mancata rappresentante alza a livello nazionale delle istanze
Decentrate
La seconda Camera dovrebbe essere caratterizzata da una netta e chiara estrazione regionale e locale dei suoi componenti
In quest'ottica di notevole interesse risulta la cosiddetta bozza Violante che per noi di legautonomie ancora la base da cui ripartire e che abbiamo sostenuto delle audizioni parlamentari
Punto di sintesi largamente unitario della Commissione affari costituzionali della Camera nella
Passata legislatura
E depositata in forma di proposta di legge anche in questa legislatura in un testo analogo la bozza prevedeva
Lezione indiretta dei senatori
Una parte ad opera dei Consigli regionali l'altra in seno ai Consigli delle autonomie locali Organi costituzionalmente necessari
Che tutte le Regioni stanno provvedendo ad istituire con leggi regionali e
Che oggi vedono in fase di costituzione un loro coordinamento nazionale che funge anche da
Osservatorio su questa dinamica legislativo
Si tratta di una soluzione
Per noi ragionevole convincente
Ancorché certamente perfettibile che permetterebbe alle istituzioni territoriali che costituiscono la nostra Repubblica di essere presenti e decidere direttamente contributo contribuendo a risolvere un altro problema
Quello del numero decisamente eccessivo dei nostri parlamentari e dei relativi costi della para parlamentare oggi volti ad un sicuro ad un lavoro come già accennavo sicuramente ripetitivo
Inoltre
I nuovi
Componenti del Senato delle Regioni e delle autonomie territoriali non solo dovrebbero essere numero sensibilmente inferiore ma potrebbero già
Ricoprire cariche ad altri livelli di rappresentanza non necessitando dunque dell'indennità di carica che attualmente i senatori percepisco
In analogia con la richiamata bozza Violante la Camera delle Regioni e delle autonomia potrebbe essere caratterizzata
Dalla specializzazione sulle materie di interesse regionale altri entreranno nel merito
Io voglio dire in particolare il nuovo Statuto no Senato potrebbe accadere un ruolo di codecisione nelle materie
A legislazione concorrente di cui all'articolo centodiciassette terzo comma della Costituzione nelle materie di legislazione esclusiva statale in particolare
Con riferimento alle funzioni fondamentali alla determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni da garantire a livello territoriale
Nonché con riferimento al terzo comma dell'articolo centosedici in questi casi
Le proposte riguardanti materia di più diretto interesse per le Regioni ed enti locali potrebbero avviare il loro iter legislativo al Senato altre potrebbero partire invece dalla campi in tutti e due casi tuttavia l'ultima parola
La cosiddetta prevalenza
Dovrebbe spettare sempre la Camera politica la Camera dei deputati alla quale viene riservato il potere fiduciario rispetto ai Governi
Dunque all'unica Assemblea rappresentante la volontà generale
Si avrebbe una maggiore chiarezza nella individuazione delle responsabilità e un possibile rafforzamento della governabilità se il Senato fosse svincolato dalla fiducia rafforzato le sue funzioni di garanzia
Il suo potere di controllo finalizzato sarebbe inoltre certamente maggiore al Senato delle Regioni e delle autonomie andrebbe
Tuttavia assegnata una competenza paritaria nelle leggi di sistema come ad esempio quelli revisione costituzionale
Ho ancora nell'elezione la massima carica allo Stato in modo da coinvolge direttamente le regioni gli enti locali nelle scelte per i principali da oggi organi di garanzia così anche l'estrazione
I parte dei giudici costituzionali cui spetta il ruolo di redimere controversie fra centro e periferia
Sì allineerebbe ad un tratto caratterizzante tutti gli ordinamenti ferite siderali contemporanei e ciò sarebbe importante al fine di garantire il massimo di imparzialità
All'organo terzo e ultimo che la Corte costituzionale
Il nostro ordinamento dunque ha bisogno per essere rilanciato della trasformazione del sedata del Senato in una Camera federale una sede
Efficiente per realmente rappresentativa che attenui le forze centrifughe e permetta una maggiore integrazione fra tutti i livelli di governo fu edificando al contempo la produzione legislativo
Una camera vera dunque non un surrogato delle conferenze un Senato stabile ma regionale e locale che porti al centro la voce nuova utile anche a rigenerare e a ricostruire i partiti politici
Fuori da schemi centralisti del nove del Novecento e distante dal pressappochismo personalistico e frammentario di oggi
Che ci consenta
Di portare a termine il processo avviato con l'approvazione del nuovo Titolo quinto evitando sprechi e inefficiente evitando la demagogia di una semplice riduzione del numero dei parlamentari
Che
Ridurrebbe sì di costi ma non necessariamente aumenterebbe l'efficienza
La soluzione per uno Stato più affidabile dunque è vicina è a portata di pressione dell'opinione pubblica e di voto del Parlamento
Dunque conservatorismo e continuità i vizi che il Presidente Napolitano ha denunciato vanno superati
Gli scettici vedono quasi impossibile che i legislatori si autoriforma e che si autoriforma no rischino il cosiddetto sui ciglio istituzionale questo sarebbe il primo impedimento ad una riforma
Non perdendo il senso delle proporzioni passo pressato rispetto a questo rischio domestico il rischio di sistema
Del suicidio della politica che di certo incombe per il blocco delle riforme
Avviare la riforma costituzionale per il superamento del bicameralismo paritario e per il Senato federale non è meno importante che avviare quella della legge elettorale nazionale
Critiche di scuola e furbizia interessate che non è difficile individuare anche ad osservatori poco smaliziati
Ho letto motivazioni che mi hanno fatto ricordare quelle che dava
Il senatore D'Onofrio nel due mila cinque e non è un bel ricordo non possono
Bloccare ancora la riforma
Anche gli amministratori locali nella situazione in cui versa il Paese hanno il dovere di guardare lontano
Di pensare e proporre riforme di sistema senza attardarsi in calcoli di corto respiro rafforzando si in una battaglia politica generale per le riforme
Tutto è più debole se si elude il grande tema della riforma del Parlamento
Il neo centralismo effettivo subito in questi anni
Fatto anche di diminuzione del ruolo e dello status degli amministratori locali ha avuto la meglio anche per la debolezza strategica delle nostre posizioni oltre che per i cattivi esempi e le degenerazioni che abbiamo pagato abbiamo bisogno di punti fermi il Senato federale è uno di questi
Una Carta delle autonomie che ridisegna anche la geografia e le competenze delle istituzioni locali con semplicità e flessibilità
Incentivando la razionalizzazione e l'appropriatezza dei livelli di governo è esigenza altrettanto essenziale come necessario
Riprendere la strada incompiuta dunque della lirismo solidale e per una pubblica amministrazione più trasparente e più efficace
Legautonomie svilupperà ancora la raccolta delle firme cercando nuove adesioni e allargando il coinvolgimento a settori nuovi della società apriamo un sito web avete visto una cartellina cioè
Non per legge
Come luogo di dibattito sul Senato federale e anche di dimostrazione delle incoerenze e degli sprechi
Anche per dare maggiore trasparenza al dibattito parlamentare
Promuoveremo un'iniziativa coordinata di Regioni Comuni e Province che potrebbe partire dal chiedere una riunione con i capigruppo parlamentari del ramo dove la discussione può riprendersi
Hai partiti chiediamo di sciogliere rapidamente i nodi perché le posizioni confuse nei fatti significano immobilismo
Le assemblee elettive a tutti i livelli dai Consigli comunali e Consigli regionali possono essere chiamati apprendere posizione
Proporremo ai Presidenti delle Regioni di valutare di promuovere la presentazione di una proposta di legge costituzionale per l'istituzione del Senato delle Regioni e delle autonomia Loca vorremmo che l'iniziativa di oggi
Che dall'iniziativa di oggi venisse un contributo a definire un orientamento riformatore più forte e unitario all'altezza dei tempi
Sono certo che la discussione arrecherà l'analisi e le proposte e darà altri spunti di iniziativa e per questo già ringrazio chi interverrà e tutti coloro che parteciperanno a questo nostro incontro grazie
Grazie Marco a questo punto chiediamo la cortesia al professor De Martin e di invertire l'ordine degli incontri perché il degli interventi perché in Aula sono in corso votazione al Senato quindi Professor Ceccanti deve andare a votare
Però ci riallacciamo direttamente a quell'evento Marco Filippi schemi in partenza cioè il fatto che la riforma del Senato è un tema molto molto caldo adesso alla dal
Alla all'incentrata renda parlamentare
E che sostanzialmente ci porta prima di tutto ed era al senatore Ceccanti visto che si parla di riforma la legge elettorale di riforma costituzionale sulle Province
Di approvazione della Carta l'autonomia che diverso tempo che se ne parla e di riforma del bicameralismo prima di tutto quali sia la road map parlamentare
E poi il secondo punto quali sono i progetti di legge incardinati quali le principali caratteristiche non solo dal punto di vista tecnico ma anche alla luce del dibattito costellazione costituzionali stico di questi anni infine qual è la sua posizione o meglio quella che pensa possa essere ad oggi
Una proposta ragionevole di compromesso
Bene ringrazio
Tutti anche per la possibilità di intervenire prima grazie professor De Martin preme abbiamo in Aula il decreto sul suo indebitamento per cui
Dobbiamo andare a votare anche il presidente Vizzini è fuggito come me per venire qui molti altri colleghi volevano venire però per il momento sono bloccati
La road map farla chiarirà cioè per quanto possibile maniera forse più aggiornate Presidente vicino ancora non è molto chiara road map della spartizione dei compiti tra Camera e Senato al momento noi abbiamo incardinato ad anno voi
Sia le proposte sul bicameralismo seppure sulla legge elettorale immagino che ci sarà una divisione di ruoli Camera Senato ma
Dovrebbe essere fissato il tutto nelle prossime settimane quindi la risposta perlomeno io no ulteriori indiscrezioni è interlocutoria
Poi
Io ho dato un testo scritto quindi fa fede il testo scritto vorrei fare un'esposizione orale più sintetica e più
Pregnante
Ora
Più immediata diciamo
Disse la logica dello studioso del politico non sempre convergono
Perché lo studioso dovrebbe spiegare quelle che vi siano le soluzioni ottime
Io abbasserei livella dire mi accontenterei che gli studiosi spiegassero quali sono le cose dannose che poi sull'idea di ottimo non cioè diciamo le posizioni sono sempre opinabili
I politici dovrebbero spiegare quelle che sono le soluzioni praticabili
Ovviamente anche qui non c'è un'oggettività di cosa sia praticabile perché ognuno ha un angolo di osservazione particolare
Parla più con alcuni colleghi tendenzialmente voi del suo Gruppo che non con gli altri parla più con i parlamentari la propria camera che hanno con gli altri quindi non è così semplice
Fare un'esposizione di cosa si ritiene più realistico e migliore
Ora il tema però parto dal problema di cosa è dannoso
Perché noi sappiamo evidentemente questo l'ha spiegato Marco Filippi rischia la relazione che il sistema attuale non si giustifica
Tanto più dopo la riforma del Titolo quinto cioè due Camere che siano in sostanza identiche
Non hanno senso già erano poco senso prima ma dopo la riforma del Titolo quinto non hanno senso
Però dobbiamo anche evitare di andare a cercare soluzioni che peggiorerebbe lo il quadro perché ci sono soluzioni
Che non hanno molto senso come quella attuale ma che in qualche modo funzionano vanno superate ce ne sarebbero altre che funzionano peggio
Che non è detto che innovando si migliora sempre
Il problema è accentuato dal fatto che la il tema della riforma la seconda Camera sta all'incrocio tra il tipo di Stato la forma di governo
Quindi le esigenze per cui superare l'attuale assetto sono sia per la riforma del Titolo quinto sia per la legislazione elettorale che poi modificheremo spero ma che ha come logica quella della legittimazione diretta dei Governi
A cui dovremmo aggiungere la scelta dei rappresentanti e io ritengo che noi dovremmo tenere fissa anche la legittimazione diretta dei Governi
Tanto più se teniamo fissa questa esigenza all'idea di due Camere che danno ambedue la fiducia è un problema
Perché come già visto
Non in questa legislatura ma in quelle precedenti tenere appeso il Governo ai risultati elettorali due Camere diverse è un problema perché risultati potrebbero essere opposti oppure potrebbero essere incongruenti
Un conto è se questo si verifica una volta ogni tanto c'è in tutti i sistemi è possibile che si verifichino risultati anomali sono successive stavolta in Inghilterra
Ma un conto è che strutturalmente noi teniamo appesa la scelta del Governo a due camere che sono elette con sistemi che anche se non li avviciniamo restano sempre un po'diverse che sono comunque esposti
Anche la voglia di elettore di votare su due schede in maniera diversa
Quindi questo è il nodo ora
Dico questo perché l'ultima riforma che fu fatta
Quella poi bocciata nel referendum aveva un elemento positivo su cui ritorno cioè ha individuato la scelta contestuale da parte degli elettori degli eletti al Senato simultaneamente alle elezioni regionali
Ma si era andata impiccare sulle funzioni del Senato
Che non stavano letteralmente in piedi perché quel progetto bocciata dal referendum prevedeva una cosa che non sia da nessuna parte
Sia la prevalenza in alcune materie della Camera che non dava la fiducia noi non riscontriamo nel diritto comparato dei casi in cui delle Camere che non danno la fiducia al Governo prevalgono su quella che dà la fiducia al Governo
Sia dei poteri di veto paritari smodata di rispetto alle seconde Camera cioè in genere la seconda Camera al di là delle funzioni che svolgono hanno un potere di veto paritario
Sulle materie costituzionali su alcune limitate materie ordinamentali e basta e questo è evidente perché perché il Governo che emanazione la prima Camera e nelle grandi democrazie a sua volta anche marzo degli elettori
Non può essere paralizzato da una Camera che non ha i rapporto fiduciario cioè
Quando si vota è chiaro che una Cacchi vince una camera esprime Governo
Ma il Governo non solo vuol solo dire che occupa le postazioni fisiche del Governo ma che anche atto un tipo di determinato programma politico se poi quel programma politico deve essere paralizzato da un'altra Camera
Il sistema diventa più irrazionali quello che abbiamo noi
Che ne abbiamo due Camere che fanno la stessa cosa vi avremmo due Camere che si possono paralizzare a vicenda
E non mi sembra una soluzione particolarmente geniale
Quindi
Partendo dalle funzioni è chiaro che la seconda Camera se la differenziamo può avere solo funzioni
Diretto parziale su una materia su materie limitate qualcuno può obiettare
Qualcuno può obiettare ma
Questa Camera avrebbe una forma di deminutio però questo ragionamento secondo me non tiene conto del fatto che le prime camere
Che sono eletti appunto in genere con sistemi selettivi sono eletti con un sistema che tende a legittimare direttamente il Governo
Quindi immagini di intervento dei parlamentari della Camera che esprime il Governo sono le realtà dei margini si possono riesca pantere in casi eccezionali come l'attuale in cui
Il Governo che deriva dalle una perso
Però in situazioni fisiologiche i parlamentari la prima Camera
In larga parte rispecchiano le decisioni di programma presi dagli elettori che hanno scelto loro ma legittimato attraverso col Governo
Quindi non è che perché la Camera che ha un potere di veto minore abbia di per sé una deminutio
Per certi versi vale nei confronti della Camera che non è il rapporto fiduciario il ragionamento sul rinvio presidenziale delle leggi
Il rinvio presidenziale leggi formalmente consente solo al Presidente di rinviare una legge ma poi se il Parlamento vari approva il Presidente la deve
Firmare anche in testo identico questo però non capita pressoché mai perché
Il potere di persuasione presidente la Repubblica che sta fuori dal rapporto fiduciario
è tale per cui anche se dal punto di vista giuridico formale il Parlamento può riapprovarlo stesso testo in realtà non lo fa perché tiene conto dei correttivi indicati almeno parzialmente dalla Presidenza la Repubblica
Quindi i non è detto che il ruolo dei parlamentari di una Camera che era non hai il rapporto fiduciario e che quindi non ha lo stesso potere legislativo sia politicamente inferiore a quello dei parlamentari che se alla prima Camera che rapporto fiduciario
Questo
Mi sentirei di dirlo quindi secondo me
Il riparto di competenza tranne in piccole correzioni marginali il riparto di competenze che individua la bozza Violante ovvero sia una tendenziale
Tendenziale primato della Camera che esprime il Governo
Rispetto all'altra mi sembra inevitabile in ogni caso questa è la regola in tutte le democrazie parlamentari dove c'è il rapporto fiduciario
Tra Parlamento e Governo prevale la Camera che dà la fiducia al Governo nel voto sulle leggi tranne leggi costituzionali e determinati limiti e le ordinamentali
Se vogliamo superare il bicameralismo paritario queste l'unica soluzione razionale se dobbiamo invece andare a un sistema in cui la Camera che non è il rapporto fiduciario può paralizzare Governo la teniamoci il sistema attuale perché attenti peggioriamo
Questo lo lancerei come avvertenza cioè non ripetiamo gli errori della riforma costituzionale abortita grazie alla bocciatura preferendo
C'è l'altro nodo l'altro nodo che è quello relativo a da dove vengono fuori rappresentanti la seconda Camera
Ora
In Italia se noi usciamo dallo schema dell'elezione popolare diretta dei senatori dove andiamo concretamente perché in astratto ci sono dei modelli che potrebbero reggere
Cioè
Sia un modello di un Senato dei Consigli tipo striato in cui i Consigli regionali eleggono a seconda casa sia il modello Bundesrat in cui noi abbiamo i governi regionali presenti
Sono modelli che di per sé tengono ma questi modelli hanno una caratteristica che c'è un solo ente rappresentato
Quindi si sa bene che cos'è quella camera perché quella Camera un ente solo
è una scelta una scelta chiara e quindi quelli che sono lì sì hanno un'appartenenza politica però rappresentano un ente la Camera ha una logica
Se invece
E questo il problema anche della soluzione la bozza Violante noi andiamo a mettere una composizione mista
Quella Camera è la somma di cose diverse
La somma di un ente la somma di un altro già costruirla in fase di proposte problematico
Perché perché per come concretamente strutturato il nostro meccanismo autonomistico anche dopo Titolo quinto
Non è immaginare l'Italia a scegliere solo giunte regionali scegliere solo i Consigli regionali sceglie sono espressione dei consigli dell'autonomia che scegliesse un atto intanto i Sindaci fatalmente
Rischieremmo di sommare varie cose non necessariamente solo due
Che poi una volta che si comincia a dire la composizione mista nel caso la bozza Violante ci si ferma due ma uno può dire ma perché allora non metterci anche un pezzo di rappresentanti elettivi ma perché non metterci anche i Presidenti di alcune regioni
Cioè rischiamo una camera Mosaico dove alla fine siccome si rappresentano due tre quattro cinque cose diverse e che cosa succede che ci si ricompone per partiti
Perché siccome poi alla fine i sindaci sono un tot i Presidenti Regione sono un tot quelli eletti nettamente un'altra alla fine per rimettere insieme i cocci cosa si fa si fanno i gruppi su base politica ma se si fa nei gruppi su base politica si ritorna
Alla logica della prima Camera senza il vantaggio elezione diretta
Per cui io francamente ritengo che da lì non se ne esce
Cioè se fosse possibile in astratto in un determinato Paese scegliere una seconda Camera rappresentativa solo di un ente io direi che questa è la soluzione in astratto migliore
Siccome però oggi concretamente in Italia come dimostra la mancata attuazione
Della norma transitoria sul Titolo quinto sull'integrazione la Commissione bicamerale che non si riuscì a fare perché non si riuscivano a soppesare i vari enti
Anche ammesso che si riesca a costruire una composizione mista poi dopo questa composizione mista finisce in una riarticolazione su basi partitica
Quindi io capisco tutti coloro che amano il Bundesrat
Capisco tutti coloro che vogliono fare queste composizioni miste ma secondo me questa è una strada qui e oggi
Che non ci fare o non ci fa arrivare o se ci fa arrivare ci crea una seconda Camera fotocopie la prima senza l'elezione diretta e quindi quella sì sarebbe in qualche modo veramente di mediata
Quindi io penso che noi dobbiamo ragionare facendo un mix fra la scelta del
Proposta della rete verrà bocciata nel referendum del centrodestra elezione dei senatori da parte dei cittadini contestuale a ciascun Consiglio regionale
Cos'è il sistema di ripartizione tra le due Camere della
Bozza Violante oltretutto questa proposta avrebbe anche un vantaggio che in politica non è mai disprezzabile di apparire una mediazione tra le proposte dei due principali schieramenti
Perché si prenderebbe il modo di elezione di scelto da uno schieramento e le competenze suggerite dall'altro schieramento
E quindi questo in genere quando si fanno i compromessi parlamentari esse non sarà magari apprezzato gli studiosi come un esempio di coerenza integrale però in genere e questo consente a ciascuno di poter vedere verrà mediazione finale un punto di equilibrio in cui riconoscersi rivendicando anche la propria parte di verità
Nel testo scritto poi trovate le varie la ricostruzione delle varie proposte
E quindi anche risalendo le varie proposte troverete gli argomenti magari che mi convinceranno di più se non questa mia pars construens
Da me ipotizzate che si trova in un disegno di legge da me depositato a inizio legislatura il DDL mille ottantasei Senato insieme ad altri colleghi
C'è da segnalare un'altra un'altra con questo concludo ipotesi di tipo minimalisti Co. che era quella depositata dal Governo Berlusconi poco prima
Di cessare le sue funzioni che in sostanza
Tiene inalterato il sistema di elezione il doppio rapporto fiduciario Camera Senato e cerca di specializzare bicameralismo tra le due Camere
Però anche qui a me sembra un po'incongruente sia dal punto di vista logica delle due Camere entro il due letti allo stesso modo che hanno tutti e due rapporto fiduciario e poi specializzate per materia
Sembra io eviterei gli unicum nel diritto comparato
Anche perché diciamo quelle le composizioni delle Camere le sensibilità possono essere tali per cui da questo punto di vista se le due Camere hanno tutte e due rapporto fiduciario
A quel punto si giustifica
Piuttosto male una differenziazione per materia già le differenziazioni per materie
Sono problematiche abbiamo visto nel rapporto Stato-Regioni
Se poi le andiamo anche a incardinare dentro
Il bicameralismo creano problemi in più
Perché quando noi abbiamo una divisione per materie tra lo Stato delle regioni
Si finisce alla Corte la Corte in qualche modo cerca di cavarsela però il problema di distinguere nettamente per titoli di materia e fra le Camere
In qualche modo poi potrebbe portare i cittadini a chiedere l'invalidazione di leggi
In via incidentale perché è una testo doveva essere approvato da una Camera anziché un'accetta
Il problema di distinguere per materie tra una camera e l'altro è molto peggio nelle sue conseguenze della difficoltà di distinguere per materia tra Stato Regioni io quindi
Direi questo se bisogna fare proprio cose minimaliste
Allora tanto vale farlo collocandolo uguali cioè nella logica di fare cose minimaliste tanto varrebbe fare decalogo identiche
Visto che bisogna semplificare riduciamo tutte e due trecentoquindici e cioè cioè paradossalmente se uno vuole senza logica minimalisti che dovrebbe entrare in passato di qua siccome per fortuna abbiamo di fronte a noi ancora un anno e mezzo di legislatura
E giustamente mi sembra che il Paese si attenda fosse non minimalisti che
Di tutte le cose non minimalisti che cerchiamo di fare delle cose che si che abbiano delle irregolarità del diritto comparato la regolarità è che giuridicamente prevarrà Camera che dà la fiducia al Governo anche se politicamente
Il parere di moral suasion fornito la seconda Camera può essere rilevante
Può essere levante io penso non rinunciando all'elezione diretta rendendo la contestuale ai Consigli regionali perché quello che ci evita la confusione delle composizioni miste grazie
Grazie al senatore seccante era seduto professore e chiederemo la cortesia se voi se può ad intervenire al presidente Violante il quale ci ha detto che adesso
Fra poco deve lasciarci ringraziamo anche professor De Martin né per il premio alla cortesia però oggi è la seconda spostamenti
Grazie mille
Credo che sia particolarmente utile questo scambio di opinione di oggi
Nel quale bisogna distinguere a mio avviso due profili
Uno come dire di quello che è giusto fare
E l'altro figlio di quello che si può fare in questa legislatura secondo due profili un po'diversi
Perché su un sono accordo con l'impostazione che l'atto Stefano Ceccanti su un punto però mi permetto Stefano di richiamare l'attenzione di tutti non so abbiamo un anno e mezzo formale
Davanti sostanzialmente abbiamo sei mesi circa tenete presente che
Si vota il sei maggio quindi praticamente aprile tra campagna elettorale e così via va via
Co quindi abbiamo davanti me tante febbraio-marzo
Dopodiché avremmo
Giugno perché poi maggior cioè secondo Tundo questi giorni come sapete da un periodo abbastanza bloccato
Credo che le tensioni elettorali cominciano dopo Natale a gennaio e credo che non è quell'uso all'ambiente migliore quello per fare riforme di questo peso quindi in realtà abbiamo davanti questo periodo
Secondo tipo di problema
C'è un'intersecazione quella di cui parlava Stefano prima tra questioni di riforma elettorale è questione di riforma costituzionale
Queste situazioni potrebbero essere giocato in modo virtuoso modo che una sollecita l'altra ottimo dovizioso nel senso che una impedisce l'altra
E poiché non è che tutti siano entusiasti di una riforma del bicameralismo
Specie nel ramo o del Parlamento che vede sedere senatore Ceccanti il presidente Vizzini
E non tutti sono entusiasti in un nelle stanze altre dei partiti politici del cambiamento della legge elettorale
è chiaro che c'è il rischio come dire che l'incrocio c'è più vizioso più virtuoso
Lo dico prima per realismo politico perché altrimenti
Cioè rischiamo di allora bisogna vedere che tipo di dobbiamo tener fermo primo bene che cos'è giusto fare
E che cosa si può fare oggi che non pregiudichi quel giusto
Perché io temo questa è la mia opinione spero di sbagliarmi naturalmente che non ci sono in condizione di fare quel tipo di operazione lì quella dell'elezione di secondo grado competenze perché
C'è un punto abbastanza per convincere
Trecento circa senatori che l'ultima loro legislatura comunque
E
Dire alla Camera
Guardate che
Molti di quelli che oggi sono stremato verranno candidarsi alla Camera la prossima volta qui documentando la pratica della concorrenza questo meccanismo voi capite che non favorisce la riforma
Specie se avviene a sei mesi dal voto
Allora fermo questo il problema è secondo me di insistere sulla linea e costruire un percorso che sia teorico dottrinale pratico e di consenso attorno a questo
Cercando di fare in modo che quello che si fa adesso non pregiudichi quel tipo di percorso non so se mi sono spiegato
E quindi definire
Con la massima chiarezza possibile col contributo cioè Stefano Ceccanti cercate Audemars insomma tutta una serie di
Ho visto che c'è professor Lupoli
Una serie di studiosi ebbene che continuino come dire da affrontare questo tema cercando la soluzione migliore è la soluzione migliore sarà quella che verrà presentata nella prossima legislatura anche perché
C'è un punto sul quale bisogna richiamare l'attenzione si andiamo verso un sistema elettorale di carattere tendenzialmente proporzionale
Il consolidamento di questo sistema non può che avvenire come avviene in Germania con la sfiducia costruttiva
Ma la sfiducia costruttiva dato due rami del Parlamento con pari poteri fiducia è un problema naturalmente no
Che si può risolvere con facendo in modo che la sfiducia la fiducia avremo dati dal Parlamento in seduta comune
Questo non si risolve altri problemi forse circa insomma c'è
Con la questione di rendere compatibile un tipo di riforma elettorale che a mio avviso oggi alla priorità
Per una serie di ragioni che è giusto che racconta in tanti non conosciamo rispetto arresto del percorso
Quindi ci troviamo in questo tipo di condizione
Non suggerimento la mia opinione visto che mi è stata richiesta
E quella che la che autonomia insieme a tutti coloro che credono a questo tipo di riforma si batta su questa linea faccia gli incontri che chiedeva Marco con i capigruppo responsabile cioè si insista
Che si faccia maturare questa come la linea ottimale
La linea giusta sapendo che
E molto difficile che questa via possesso approvata in questa legislatura ma creano tutte le condizioni anche le politiche culturali perché questa linea possa essere
Attuata nella prossima ed evitando che oggi si mette in campo qualcosa
Perché impedisca quella realizzazione in questo tipo di processo non so se è chiaro che se oggi facciamo qualcosa che ti blocca ti poni sono una zeppa un po'in questo processo è chiaro che poi difficile rimuoverlo e se non norma costituzionale nel suo sulla prossima questo un po'scusate
La banalità di queste considerazioni
Sono dettate da un po'di realismo ed ha fatto ripeto che
A me sembra
Se non mi sbaglio oggi prioritario rispetto alle altre cose approvare la riforma della legge che mentore ci elettorale in pare che sia conforme naturalmente una volta poiché si dovesse andare a quel tipo di riforma si può meno questo mi pare che toponimi co come fare la legge elettorale per il Senato
Anche se una camera non dà l'indirizzo politico è chiaro che non c'è nulla che impedisca che venga letta con sistema proporzionale puro
Perché deve essere veramente ammesso che sia letta si potesse secondo grado il meccanismo ed è tutto diverso
è molto difficile che passi una camera di secondo grado non conosco nessun sistema forse con lo stile cui servono proprio su dieci
A passare da un sistema come dire elettivo diretto o sistema di elezione di secondo grado in ogni caso credo che sarebbe
Importante con fissare il principio
Che qualora ci sia un'elezione diretta il meccanismo è puramente proporzionale appunto perché non si spinse sotto il peso politico
Se invece fosse la cosa la il sistema indiretto e chiaro a quel punto si pone un problema di tipo diverso come conciliare il il meccanismo del rappresentante degli esecutivi
O dei Consigli
Perché un atto di poi il problema tenendo presente che federalismo tedesco tutti quanti noi apprezziamo credo è stato imposto dagli alleati e la Germania non fu una scelta tedesca
Dopo la Seconda guerra mondiale che abbiate imposero il federalismo e quel tipo di federalismo perché volevano impedire che ci fosse un Governo centrale forte per motivi che conosciamo tutti storici e la presenza degli esecutivi né Bundesrat
A questo questa radice storica
C'erano i governi locali che potevano essere punto di contrasto rispetto al Governo centrale
Che fosse per caso come dire alimentato da spinte di nuovo né nazionaliste e così via cosa che sterminatore quindi a quel tipo di modello il modello sul quale bisogna riflettere perché frutto di quella specifica contingenza
Quindi che si lavori si vada avanti si approfondisca magari se è possibile mettere a punto anche come dire di profili normativi di un testo che soddisfi più alto numero di di condizioni sapendo bene quel cominciare come dire lavorare per ora su questo testo sapendo che però le condizioni politiche a mio avviso
Non sono tali oggi da consentire l'approvazione di quella riforma e quello che bisogna evitare che bisogna volti debba essere oggi che fu esposi approvata oggi una riforma
Parziale minimale settoriale che però impedisce di fare poi tra quando sarà tra un anno il ragionamento serio sul futuro
Bene ringraziamo presenta pesante e torniamo all'origine quindi col professor De Martin abbiamo visto in questa legislatura c'è stata una forte accelerata sul versante del trasferimento di funzioni
Federalismo amministrativo in corso l'approvazione la carta autonomie ci sarà eventualmente la riforma costituzionale sulle Province
Federalismo legislativo c'è stata la legge delega sul turismo fiscale la quarantadue del due mila nove e sono stati approvati già nove decreti legislativi attuativi più del doppio dovranno essere approvati
Il federalismo invece legislativo è sempre un po'in crisi perché abbiamo visto che il contenzioso costituzionale è esploso
Col col primo arco secondo Governo Berlusconi ma tuttora e ancora
In rialzo siamo più o meno centocinquanta ricorsi all'anno in via in via diretta quindi insomma un problema di ricomposizione di conflitti non da poco
Per Pieressa dopo ha parlato sia di profili teorici sia di profili anche pratici di concreta fattibilità
Chiedere al professor De Martin prima di entrare nel merito delle caratteristiche tagliate possibili soluzioni quanto secondo lui questo sistema istituzionale con questi problemi quest'ulteriore trasferimento di funzioni può reggere atteso nel diritto comparato appunto in genere gli Stati federali hanno sempre una seconda Camera che questi compiti ricompone
Bene ringrazio per l'invito cerco di dare contributo
A questa riflessione collettiva dicendo subito che mi ritrovo in sostanziale sintonia con quanto ha detto il presidente Pizzetti ripristinare la sua
Introduzione con l'ipotesi che ha delineato come l'obiettivo sul quale concentrare e l'attenzione
Fermo restando naturalmente che ci sono le considerazioni di praticabilità come diceva Ciccanti di realismo politico
Che non spetta a me naturalmente qui valutare insomma ecco io posso dare un apporto
Sul piano come dire di una
Di un approccio un po'razionale di coerenza al sistema costituzionale delle soluzioni
Naturalmente tenendo originata otto il discorso rispetto a ciò che si può fare in questa legislatura oppure alla prossima ecco queste sono punto questioni che vanno al di là della mia competenza
Dico subito che naturalmente qui prescindendo da ogni considerazione
Carattere generale su un problema il superamento del bicameralismo paritario fermare condividendo che comunque ha fatto il suo tempo anche se
Bisogna tener conto anche di alcuni effetti positivi anche recenti che il sistema
Del bicameralismo perfetto acconsentito evitando scelte troppo emotive fu family assai delicati ma credo che sia
Senz'altro da condividere l'esigenza di semplificazione
Anche nei regolamenti parlamentari naturalmente sia del procedimento legislativo sia anche l'esercizio di poteri ispettivi rapporto con
Il Governo
Non mi soffermo ovviamente anche nei dettagli sulle questioni
Relative a un altro aspetto non trascurabile delle riforme riguardanti il Parlamento ci vuole la riduzione del numero dei componenti sia nell'uno che nell'altro ramo che il tema in ogni caso
Indubbiamente di di grande attualità
Con cento quindi un po'l'attenzione sulla questione della seconda Camera
Che qui viene chiamata nel nostro convegno Senato delle Regioni e le autonomie locali ecco una denominazione che sostanzialmente
Condivido io lei quasi parlare di Senato delle autonomie ecco che il titolo
Della monografia De Luca Castelli a cui si faceva prima riferimento che comprende
Un po'tutto il sistema delle autonomie riflette in un certo modo anche l'originalità del modello italiano ecco del modello che la riforma del Titolo quinto del due mila uno ha sviluppato
Sciarra è un po'meno convinto della denominazione Senato federale della Repubblica
Che ieri era stata utilizzata nella riforma della quattordicesima legislatura poi bocciata dal referendum e che viene in qualche modo riproposta anche
Nella bozza Violante capisco che questo share bene dal punto di vista delle intese politiche naturalmente ad allargare il potenziale consenso
Però in pensione ecco il Senato delle autonomie mi sembra riferimento utile
Per dare uno sviluppo indispensabile alla riforma del Titolo quinto che
Siena
Pressa in modo esplicito
Nell'articolo undici il rinvio a una indispensabile riforma anche del Titolo primo della Costituzione con quella soluzione transitoria
è stata solo sulla carta nonostante la bozza Mancino
In cui si era tentato di prefigurare una integrazione provvisoria della
Commissione bicamerale per le questioni regionali con i rappresentanti delle Regioni e degli enti locali
Questa legislatura sostanzialmente dopo che nella quindicesima si era arrivati alla bozza Violante questa legislatura ha rimesso in moto varia maniera
La questione del rivisitazione dell'assetto del del Senato soprattutto dalla seconda Camera e ci sono una pluralità di iniziative sulle quali qui non occorre dire
Dire altro salvo sottolineare chi si registrano orientamenti tra loro spesso divergenti elezione diretta o indiretta del
Senato
Seconda Camera rappresentanza da parte degli esecutivi delle autonomie territoriali euro piuttosto dei consigli
In qualche caso rappresentanza solo delle Regioni e non delle autonomie locali ecco sono tutte variabili non trascurabili che emergono dal dall'esame delle proposte pendenti a voler dare un minimo di contributo personale ovviamente del tutto sintetico senza dettagliare
E credo che ci si possa concentrare su alcuni punti
Che in qualche modo comunque si richiamano l'esigenza di una rappresentanza centro nel Parlamento di tutto il sistema delle autonomie territoriali che sono
Come sappiamo dopo la riforma del Titolo quinto in particolare
Considerati elementi costitutivi della Repubblica
Senza gerarchia con buoni distinti ma anche una garanzia effettiva di autonomia per ciascun soggetto almeno sulla carta
Il punto di partenza e quindi proprio l'esigenza di coerenza nell'assetto del Parlamento con questa Repubblica delle autonomie con questo sistema
Policentrico con questa unità plurale che deve riuscire a coniugare l'opzione per l'unità e indivisibilità
E che non è stato federale quindi con il forte riconoscimento delle istituzioni politico territoriale di diverso livello che concorrono a formare il tessuto connettivo della Repubblica
Con funzioni sia normative che amministrative
Ci sono in sostanza due elementi da sviluppare partendo se vogliamo proprio del principio autonomistico sancito dall'articolo cinque della Costituzione
Da un lato
Il favor
Costante che la Costituzione riserva all'autonomia
Senza con questo mettere in discussione
La cornice unitaria del sistema nell'articolo cinque c'è scritto in modo esplicito come tutti sappiamo che la Repubblica adegua i principi e i metodi della sua legislazione
Alle esigenze dell'autonomia del decentramento
Quindi
è un imperativo
Permanente quello di trovare le modalità per realizzare questo adeguamento dall'altro
Emerge proprio dallo stesso articolo cinque e poi dal Titolo quinto novellato una esigenza di raccordo tra le istituzioni costitutive della Repubblica
Alla ricerca di quella che Costantino Mortati che aveva scritto l'articolo cinque della Costituzione
Indicava come l'armonia discorso l'obiettivo di sistema di tenere insieme in modo armonico L'Unità e la pluralità tali differenze
Che contraddistinguono un sistema composito di autonomie territoriali
E questo attualmente
Sia in sede parlamentare ma anche poi nei rapporti interistituzionali se vogliamo sul terreno più propriamente amministrativo e qui c'è il tema delle conferenze
Che ovviamente al di fuori dell'angolo visuale di cui oggi noi ci occupiamo
E dunque fisiologico ogni aggiungo indispensabile che un ramo del Parlamento realizzi la partecipazione permanente
Alle decisioni di sistema
Diciamo delle voci che rappresentano le varie istituzioni territoriali cointeressati alle decisioni legislative di livello nazionale
Una partecipazione che normalmente si realizzano agli Stati federali o anche in quelli regionali o con autonomia e locali comunque riconosciute
Senza naturalmente voler qui creare comparazioni abbiamo vicino a voi anche oltre a altre aree Germania già evocate anche Spagna e Francia che a diverso titolo hanno nell'assetto del Parlamento un ramo composto da rappresentanti di autonomie territoriali
E poi se vogliamo c'è anche la Carta europea dell'autonomia locale che indica un obiettivo che dovrebbe essere perseguito da tutti gli Stati membri del Consiglio d'Europa nell'assetto
Delle istituzioni democratiche
Ma il modello per il sistema italiano ecco questo a me pare importante sottolinearlo non va mutuato da altri ordinamenti cento sono tutti utili riferimenti comparati
Ma bisogna costruire nel nostro ordinamento un modello
Di Parlamento la misura del sistema italiano e del suo ordinamento costituzionale
Tenendo conto appunto della compresenza di un'attualità istituzioni politiche di vario livello che formano
La Repubblica
Di qui l'esigenza
A mio parere innegabile
Di una
Elezione indiretta del Senato delle autonomie della seconda Camera
Non mi sembra
Che questa sia una soluzione di basso profilo di scarsa funzionalità come in qualche scritto diceva anche
Ceccanti
Credo che sia indispensabile
Tener conto della pluralità dei soggetti territoriali della Repubblica e quindi non rappresentare tra l'altro in questo sistema elezione indiretta soltanto le Regioni ma anche
Le autonomie locali
Anche perché in sostanza
Le autonomie locali hanno una necessita per così dire di salvaguardare la propria autonomia normativa rispetto
Alla potestà legislativa spettante al al Parlamento
E quindi la loro presenza nella seconda Camera è giustificata specificamente non solo dal fatto che sono elementi costitutivi della Repubblica ma che vie un'esigenza di equilibrio di sistema
A maggior ragione tenendo conto peraltro che gli enti locali non hanno per almeno per il momento l'accesso diretto alla Corte costituzionale e quindi non hanno strumenti di garanzia su questo terreno
Attualmente c'è un problema di rapporto voi tra autonomie regionali e autonomie locali questa rappresentanza nel Senato delle autonomie
Ci sono anche qui tante ipotesi di lavoro che sono state formulate io personalmente sono abbastanza
Convinto che l'equilibrio che era stata in qualche modo prefigurato nella bozza Mancino a suo tempo
Per l'integrazione della Commissione bicamerale per le questioni regionali possa essere di massima un equilibrio utile cinquanta per cento diciamo al Corno regioni e cinquanta per cento al colmo nelle autonomie locali
Naturalmente quando si dice autonomie locali però bisogna tener conto
Tutte le autonomie locali salvo poi vedere alle modalità e le designazioni dei rappresentanti qui certamente il riferimento al Consiglio delle autonomie come il luogo che potrebbe esprimere queste rappresentanze
Mi pare un togli mi pare utile ma importante assicurare comunque che tutte le istituzioni locali costitutive della Repubblica siano compresenti
Nel Senato delle autonomie
Con soluzioni bilanciate che non creino gerarchiche ma che riescono in qualche modo a rappresentare sostanzialmente le varie istanze coinvolte quindi i Comuni
Province città metropolitane
Città metropolitane finalmente da costituire Province che io personalmente considero del tutto essenziali nel sento della
Repubblica
E quindi dovendo dare una risposta anche allo spiccio e faceva ieri il Presidente della Repubblica di prendere finalmente una decisione e direi senz'altro vi prenderà nel senso di evitare quell'approccio a mio parere fuorviante un po'troppo mediatico questa
Nel decreto salva Italia laddove le Province potrebbero addirittura essere svuotate di significato trasferendo le funzioni o ai comuni creando quindi
Una miriade di nuovi consorzi di comuni oppure alle Regioni accentrando quindi
Le funzioni amministrative in una direzione che è esattamente quella che la Costituzione non vorrebbe
E naturalmente taccio di altre considerazioni ne aggiungo solo il fatto che credo che sia noto a tutti coloro che si occupano di queste questioni che state stanno magari seguendo la dinamica della Carta delle autonomie
Ora al Senato che vi sono una pluralità non sto qui allora elencarne insomma
Una pluralità sostanziosa di funzioni locali di area vasta che non possono altro che essere allocate ha una dimensione appropriata è governata e anche da amministratori
Magari anche se vogliamo in tutto il Tarantelli secondo grado umana
Che abbiano
In permanenza un compito di gestione
Di scelte amministrative sul territorio che sono notevolmente pesanti e destinati addirittura
A essere rafforzate ove si realizzi quell'obiettivo che nettare indispensabile cioè di eliminare di semplificare
Il panorama delle istituzioni territoriali
Ha già quella selva di enti strumentali dipendenti dalle Regioni ed agli enti locali che oggi costano molto complicano spesso duplicano
E quindi che non aiutano a immaginare un'attuazione razionale semplificata del nuovo quadro del Titolo quinto che dovrebbe essere imperniata su due livelli locali
Di autonomia operative che fu una Regione che non dovrebbe essere amministrativa ma essenzialmente legislativa e di programmazione e coordinamento il supporto
Quindi al di là delle campagne sommarie impressionisti che come le ha chiamate Valerio Onida
Di recente credo che sia in indispensabile tener conto che uno dei
Delle istituzioni territoriali del nostro sistema come dice il centoquattordici
è costituito anche dalle dalle Province quindi fra rappresentanza nella Camera delle autonomie pieno titolo dovrebbe riguardare anche queste istituzioni
Territoriali
Detto questo ancora qualche parola rapidamente
Per
Direi
Quali rappresentanti delle autonomie territoriali ecco qui scesi revocato conoscibili giunte a me sembra anche qui del tutto lineare senza
Non bisogna neppure di spendere molte parole far riferimento I consigli come il riferimento
Direi istituzionalmente necessario visto che parliamo
Delle funzioni di carattere normativo legislativo sono i consigli i titolari di queste funzioni nella realtà regionale e locale
E sono loro quindi è dovesse a dover essere rappresentati al centro per interloquire
Con l'altro ramo del Parlamento
Naturalmente detto questo c'è anche qualche problema che può essere affrontato ma
Io credo che
Per le giunte per gli organi monocratici
La necessita di una loro presenza nel dialogo interistituzionale debba realizzarsi sul versante delle conferenze non sul versante
Dell'assetto della seconda Camera quindi
Escluderei membri di diritto sindaci o presidenti e via dicendo e penserei senz'altro a rappresentanti designati dai Confidi attraverso il meccanismo del Cal
Ultima battuta un più battute sulle funzioni del Senato delle autonomie anche qui sono state dette molte cosa che condivido
Credo anzitutto che la funzione di questo ramo del parlamento rappresentativo del sistema delle autonomie
Vada
Calibrata sul terreno
Delle tante della potestà legislativa individuando alcune competenze bicamerali caricarli eclissi eccepito leggi costituzionali di revisione
Forse
Clichy può aggiungere anche qualcosa di più ad esempio io credo che elenco contenuto nella bozza Violante della quindicesima legislatura che è stata ripresa ho visto anche nella
Proposta Vassallo di recente
L'elenco che contiene i riferimenti a tutte le leggi in vario modo collegate all'attuazione del Titolo quinto
Dovrebbe certamente vedere
Secondo ramo del Parlamento come compartecipi di decisioni per così dire paritarie
Mentre per il resto io credo che si possa
Puntare a una soluzione più forte soluzioni più semplici sul piano anche procedurale con un potere di richiamo che
Dissennata sulle autonomie potrebbe avvenire entro termini perentori anche Brady
Per tutti i provvedimenti legislativi e approvati dalla prima Camera
Diversificando poi gli effetti ai fini della riapprovazione si dal Senato emergano
Richiami suffragati da un largo consenso da un consenso minori
Aggiungerei sul terreno della potestà legislativa previsione di un intervento a seconda Camera conto per pareri sui decreti legislativi
E forse si può anche prefigurare come è stato da qualcuno detto mi pare Bifulco una possibilità di iniziativa legislativa da parte dei senatori
Nei confronti della prima Camera
Rispetto alle funzioni in campo legislativo aggiungerei comunque due altri ambiti che mi sembrano importanti per le funzioni del Senato le autonomie una che potremmo chiamare di arbitraggio per i conflitti di attribuzione tra Stato
Regioni qui mi pare sia stato Giorgi rischia prefigurato non so se è venuto ecco
Che aveva prefigurato una compito di questo genere che mi sembrerebbe utile
Per evitare di
Giurisdizionali insegnare a tutti i costi immediatamente
Le questioni di conflitto quindi almeno un passaggio preliminare in Senato prima di sollevare la questione davanti alla Corte potrebbe
Essere certamente utile
Se poi la questione dei giudici costituzionali qui ci sono ipotesi di riparto della designazione parlamentare cioè alla Camera due al Senato ecco
Per carità io credo che sia utile che ci sia comunque una voce delle autonomie anche nel designazione
Ridicolo che sono destinati a far parte dell'organo che deve poi applicare la Costituzione
In tutte le sue parti voglio solo dire che su questo terreno nulla impedisce il mio padre e di mantenere in piedi forse anche la soluzione attuale è quella di
Riservare
A sedute comuni dei due rami del Parlamento alcune funzioni ivi compresa questa della
Designazione dei giudici costituzionali di spettanza parlamentare
E analogamente seduto i Comuni si potrebbe pensare per altre funzioni a parte l'elezione del Presidente della Repubblica forse anche a me in materia di bilancio potrebbe avere senso
Per tener conto della compresenza dei due rami del Parlamento per
Arrivare a soluzioni fortemente diciamo condivisa brunch soluzioni sistema condivise
Aggiungo solo una parola e poi ottico finito
Caner battuta conclusiva asciugare
Questione della fiducia del rapporto fiduciario
Anch'io sono in definitiva
Così orientato a riconoscere
Sostanzialmente è uno dei due rami del Parlamento alla Camera politica alla Camera Presidente attiva dell'unità del sistema
Questo compito di tenere le fila del rapporto con
Del Governo
Anche se non va trascurata una considerazione che in proposito potrebbe fare
Senso di per conto che in fondo il Governo nazionale dovrebbe essere in grado di tenere le fila di tutto il sistema policentrico della Repubblica e quindi in qualche modo coinvolgere anche il secondo ramo
Ieri nel procedimento fiduciario o comunque consentiva secondo ramo di interloquire anche pendente
Il rapporto fiduciario potrebbe essere un modo con il quale dare anche qui un segnale di unità al policentrismo ecco di riuscire coniugare l'armonia discorso di di Mortati
La battuta conclusiva e per dire che una soluzione come queste che appunto non va altro che nella direzione in fondo già
Indicata dalla relazione introduttiva
Mi pare un tassello essenziale per completare con coerenza la riforma del Titolo quinto
Se la si condivide nelle sue linee portanti se non ci si è pentiti di quello che si è approvato nel due mila uno
Che già oggi rischia di essere compromesso con tanti nuovi centralismi che emergono da fare
Le varie leggi è anche da dalle varie ordinanze di emergenza che vario modo sottraggono alle istituzioni ordinarie compiti relativi anche al sistema delle autonomie
Non spetta ovviamente a me ipotizzare desse sono indispensabili convergenze o mediazioni
Magari intermedie per evitare a qualche soluzione utile in questa legislatura o per riuscire a accelerare nei pochi mesi che restano una
Decisione che non compromettere il disegno complessivo ecco non mi sembra agevole in verità devo dire
Trovare oggi una soluzione provvisoria e nell'assetto del Senato immaginando
Di mantenere l'elezione diretta dei suoi componenti magari contestuale alle elezioni regionali
Come un primo passo per andare nella direzione
Del Senato delle autonomie francamente ho qualche difficoltà somma collocarmi in questa prospettiva
Ma la politica molte risorse ancorché io certamente non ho ecco forse possiamo dire che oggi c'è un clima per certi versi
Più disponibile che in passato a ragionare in termini di coerenza tecnica anche del sistema insomma forse questo può favorire
Il tentativo anche di fare emergere questa
Esigenza di percorrere finalmente anche sul
Chiave l'assetto dal Parlamento la strada non facile ma credo essenziale di una sistema che riesca a dar voce al centro alle
Autonomia territoriale d'altra parte una soluzione di questo genere andrebbe anche facilmente in direzione di un obiettivo che è molto condiviso quello
Di ridurre i membri del Parlamento i costi della politica anche questo forse si può dire da mi fermo qui chiedo venia se o forse abusato della vostra pazienza
Bene ringrazio Athos De Martino il quale con la sua molto minuziosa noto procedere l'azione ci anche fatto capire come dire che i tempi visto a domanda iniziale quale quanto può durare un Senato delle autonomie strutturato come adesso in un sistema così policentrico e con così tanto decentramento
Forse la domanda e troppo poco sia molto più tempo la domanda che vorremmo se se vuole intervenire al presidente Vizzini quale ovviamente al al quadro stazione molto magnanimo integrazione assente venuto
Voglio innanzitutto
Ringraziare per l'invito e per l'iniziativa scusarmi in anticipo se mi allontanerò ma
Finita la
Seduta per la quale per la verità mi ero messo in missione dell'Aula io debbo incardinare
Dei decreti
Che in questo periodo piovono
Come ne dica al nord
E dovendo certificare la ormai la presenza dei miei colleghi e i fini della diaria sarebbe singolare che dovrà
Che da certificatore dovessi certificare la mia assenza dalla seduta della Commissione per cui vi chiedo scusa ma dovrò allontanarmi dopo l'intervento
La materia che
Stiamo trattando
Mi appassiona al di là del ruolo istituzionale ma mi deve fare riflettere proprio per ruolo istituzionale credo o su quello che realmente si può fare io credo che Luciano Violante lo abbia rappresentato
Con molta
Con molto realismo
Ha dimenticato una cosa che
Oltre a tutto quello che dovremmo far fare i parlamentari in questo momento per attuare questa riforma dovremmo anche proporli la riduzione del loro numero quindi
Diventa ancora più difficile
Ma siamo arrivati a questo punto perché un percorso che è iniziato nel due mila e uno e poteva svilupparsi in qualche modo diversamente avuto degli sbandamenti o delle
Preferenze che hanno portato ad occuparsi
Talvolta del problema costituzionale talaltra delle leggi ordinarie che pure si potevano fare senza pensare che e questo è un percorso che doveva essere portato guardando nel complesso a come si fa a
Come si deve strutturare un processo federalista
Io ho vissuto l'esperienza della Commissione bicamerale per le presso questioni regionali
Essendone stato Presidente nella
Legislatura due mila e uno due mila e sei
E e in realtà il vero problema per cui poi non si fece
Fu dato da due osservazioni la prima
Che la lega si convinse
Che
Dare questi poteri a una Commissione parlamentare bloccava
Il percorso principale del federalismo
E questo era sbagliato
Profondamente sbagliato ma in realtà
Il sistema ideato per fare funzionare alla Commissione
Nella combinazione del voto delle varie componenti diventava sostanzialmente un sistema di veti incrociati per cui ogni e componente poteva paralizzato la decisione voluta dagli altri sono meno d'accordo
E non si trovò un modo migliore questo fu il limite
Allora poteva essere invece un'esperienza sperimentale importante per capire da funzionamento dalla Commissione come si potevano
Realizzare altre cose
Tuttavia io considero che nel due mila uno ossia e cominciata a costruire un'architettura costituzionale più equilibrata armonica e moderna considero importanti molti articoli probabilmente il centodiciassette si poteva
E si può ancora ripetersi e pensiamo che la crisi della FIAT a Torino avrebbe dovuto essere trattata dalle Regioni ma
Non solo quello il famoso black-out di agosto sarebbe stata una competenza primaria delle regioni Bertù black-out elettrico
Ma al di là di questo centoquattordici centodiciannove sono
Articoli che io trovo
Importanti
Ma nel tempo si è realizzato una tensione tra quadro istituzionale che era ispirata a principi di autonomismo e realtà ordinamentale restia ad adeguarsi
Si è partiti dicendo che bisognava dunque poi fare il federalismo in forma costituzionale
Bossi erroneamente lo chiamava il federalismo costituzionale come se ci fosse un federalismo costituzionale uno non costituzionale
Si partì con una riforma della Costituzione che poi
Fu
Bocciata al referendum
Anche perché approvato oltretutto con
Una maggioranza non
Non utile io credo che se oggi vogliamo parlare di riforme della costituzione delle passare un principio che queste cose
A si fanno con la macro la maggioranza dei due terzi io stesso ho rifiutato di quando il Governo scorso ha presentato
Provvedimento di riforma del bicameralismo e anche della forma di governo
Mi tirai indietro dall'idea di poter fare il relatore perché non volevo essere l'autore di un provvedimento per il quale non trovavano ecco non vedevo in Parlamento le condizioni
Per una maggioranza dei due testi né oggi è pensabile fare questo perché faremmo una piccola truffa nel senso che
Se votassimo delle riforme costituzionali a maggioranza semplici
Che
E se andrebbero al referendum esattamente dopo la celebrazione delle elezioni politiche
Se esse vanno a scadenza naturale e quindi ammesso che supera il referendum entrerebbero in vigore nel due mila e di noleggi duratura del due mila e diciotto
E questo la gente deve saperlo perché e giusto essere chiari con i cittadini
L'altro errore è stato quello di passare poi al federalismo non costituzionale
E quindi in questa legislatura abbiamo fatto il cosiddetto federalismo fiscale
Perché una cosa
Che io considero importante cosa manca al federalismo fiscale
E il rispetto del principio fondamentale di nota session Guidauto la presentation e cioè
Noi abbiamo fatto il federalismo fiscale senza una riforma tributaria anzi in pendenza di un sistema tributario che nacque altro alla fine degli anni sessanta e l'inizio degli anni Settanta
Che riportava tutta la finanza locale al centro
Io da giovanissimo assistente di scienza delle finanze diritto finanziario domandavo agli studenti a sono arrivata a domandare agli studenti l'imposta di famiglia e l'imposta sull'incremento delle aree fabbricabili che erano due imposte su cui si reggeva
La finanza comunale che furono tolte allora perché
Con una mano si davano la costituzione delle regioni a statuto ordinario con l'altra si portava si andava al centralismo dal punto di vista
Finanziaria
Ne ma
Il federalismo fiscale è ancora figlio di finanza da trasferimento che si chiama compartecipazione che si chiama addizionali locali mentre un federalismo vero deve avere una capacità impositiva un'area di imposizione lasciata
A agli enti
Federali perché questa diventi realmente tale
è al contempo abbiamo portato avanti il Codice del la la Carta delle autonomie
Che veramente potrebbe esser fatte in questa legislatura in questo momento al Senato della Repubblica non c'è il gruppo politico parlamentare che non sia pronto ad approvare
Già
In pendenza del precedente Governo ebbi la fortuna di potere contare sulla collaborazione di due grandi gruppi come quello del PD e del
PdL
La riforma è stata gestita con due correlato non lungo uno di maggioranza e uno di minoranza che erano Enzo Bianco e Andrea Pastore cioè
Il Capogruppo del PD è un l'ex Presidente
P.D.L. della Commissione affari costituzionali siamo nella sede del comitato ristretto faremo la prossima settimana una seduta per andare poi in plenaria e quindi in Aula
Temo
Che l'attuale Governo non abbia compreso l'importanza di questa cosa e che
In assenza della politica un governo la alta burocrazia sta cercando di bloccare è questa riforma assieme ad un'altra che è quella della polizia
Locale che pure sempre con schieramento politico unanime avevamo cercato di portare avanti
Io mi auguro che questa cosa possa essere superata tant'è che ci siamo già calendarizzati per giovedì prossimo in comitato ristretto e poi
Per andare in plenaria prepararci per l'Aula e mi auguro che il ministro dell'interno anche il nostro interlocutore
Superi questi freni interni perché
E
Una riforma matura che deve ancora andare che deve tornare all'altro ramo del Parlamento ma che questa sì avrebbe il tempo per essere fatta
In che sistema ci troviamo dunque un sistema
Un po'di cose miste che sono state fatte tant'è che poi
Qual è la linea prevalente nel rapporto tra il il Governo e i Governi delle Regioni le autonomie locali il sistema delle conferenze
Che è pur sempre un circuito degli esecutivi che finisce per emarginare il Parlamento
è capitato nel passato ho un ricordo di un paio di legislature fa di un decreto che di ripartizione dei fondi della sanità che quando arrivi parlamento di fronte agli emendamenti il Governo viene e dice fermi tutti non potete cambiare niente perché siccome abbiamo fatto l'accordo con la Conferenza delle Regioni se ci cambiato una cifra
Ci salta l'accordo con le regioni e che oggettivamente
Dal punto di vista del parlamentare non è un ragionamento prendiate quindi e peraltro il sistema delle conferenze oltre a valorizzare solo il circuito degli esecutivi
Un'altra picco un piccolo particolare che non convince molto e cioè
Che lì funziona una testa un voto nel senso che poiché la la Lombardia vale quanto il Molise e io credo che oggettivamente
Bisognerebbe trovare forme sì di rappresentanza del territorio tenendo conto però anche del rapporto
Da del numero degli abitanti di come dislocata la popolazione del territorio e quindi peraltro con questo metodo il circuito
Delle conferenze poi porta direttamente alla giurisdizione
Senza la stanza di compensazione politica che dovrebbe essere una delle due campi
Si può fare questo in questo periodo ha risposto alla già data a Luciano Violante io credo che la la bozza Violante è uno degli elementi che può essere un punto di partenza ragionevole di trattativa tra le forze politiche
Credo anche
Che non possiamo più fare marce di fronte a questo percorso essere non riusciamo a farla maggioranza dei due terzi ebbene non farlo
E comunque i tempi sono molto risicati
Ben però si può avviare un rapporto tra le forze politiche che rappresenti una piattaforma che se è condivisa si può mettere nei progetti elettorali di qual è di entrambi o dai o di tutti gli schieramenti che si presentano alle elezioni
Perché
Chi è eletto sa che viene eletto sulla base di un programma elettorale da qualunque parte venga letto che prevede che ci sono delle modifiche
In io credo che non sarà facile superare la logica dell'elezione diretta
Pietro perlomeno
In questo momento se io dovessi andare in Senato per portare in Commissione è un disegno di legge che prevede che i senatori non sono eletti in
Direttamente dal popolo magari
Contestualmente alle elezioni regionali e francamente l'unico a non essere rieletto sarei comunque gli ammesso che ne volessi presentare perché ci penserebbero i miei colleghi a non farmi ripresentare alla Parlamento
Credo però o che si può approfittare di questo prima per recuperare una centralità della politica che si occupa di questi temi
E che le forze politiche hanno il dovere di farlo
Lo
Lo ha detto il Capo dello Stato su questi temi anche ascoltato tutte le forze politiche per invitarle a
Parlare di riduzione del numero dei parlamentari e
Riforma del bicameralismo e ovviamente della legge elettorale a legge elettorale è una legge ordinaria se si trova
Un'intesa politica
Si può anche fare debbo però significarvi che io ho la ventura di avere tutti e tre questi argomenti incardinati presso
La Commissione affari costituzionali del Senato per cui se si dovessero fare tutte e tre probabilmente uno dei tre dovrebbe
Andare all'altro ramo del Parlamento
Però allo stato io ho trentaquattro progetti di riforma elettorale
è solo da due mesi ciò i due progetti che sono rappresentativi dei due grandi gruppi parlamentari il PD è il PdL sino ad agosto io avevo trentadue progetti di riforma
Elettorale che nella buona sostanza erano frutto dell'impegno di singoli senatori o senatori insieme tra di loro che però non rappresentavano il gruppo pop il il partito al quale apparteneva
Non
E e quindi si deve fare abbiamo fatto quindici sedute abbiamo ascoltato oltre quindici esperti su un rapporto elettore eletto non è per divagare sul tema
Ma il mio
A mio avviso se non cominciamo a parlare della natura dei partiti politici e forse sarebbe arrivato il momento di attuare l'articolo quarantanove della Costituzione anche collegando con l'attuazione
Con con delle regole che da che Diana cessa i finanziamenti perché rispondono a un alla legge di come deve essere strutturato un partito quei partiti personali qualunque riforma elettorale può essere gestita per fare diventare deputato senatore chi si vuole
E non farci diventare gli altri
Sia che si facciano i collegi uninominali sia che sia presidi mimesi rimpicciolisce cani colleghi sia che si mette il voto
Di e preferenza se non cambia se non si torna i partiti delle regole ho l'impressione che il recupero elettore letto e difficile recuperare
Chiudo con
Con il ragionamento della della Camera delle Regioni consentite a me che sono senatori di chiamarla Camera delle delle Regioni o Camera delle Regioni delle autonomia credo che
Bisogna avere la l'uscita di comprendere che o si torna indietro e si dice che non si vuole il federalismo o non esiste federalismo al mondo in cui non ci sia una sede
Poi istituzionale e politica in cui
Avvengano
Le la compitini momenti di compensazione di trattativa di accordo di scontro tra la politica e il territorio se volete Marche non vengano battute perché siano
Sedi volute dai dagli elettori
E diversa da quella della giurisdizione questo è il punto quindi nessuno
In Italia può immaginare che il processo del federalismo va avanti se questa
Scelta non viene fatta sino in fondo io non indico una soluzione perché se mai ce ne dovesse occupare in questa comincia ad occupare in questa stagione
Mi toccherebbe di dirige di di dirigere e il dibattito e vorrei farlo con grande terzietà e con grande
Senso di responsabilità e spesso nei momenti delicati come Presidente mi astengo anche dal partecipare alle votazioni
Per cercare di essere il più terzo possibile nella nei lavori della Commissione ma e scelto che senza questa scelta tutti il lavoro di questi anni finirà per portarci
Verso condizioni di ingovernabilità del territorio perché troppo si è fatto già per pensare che ci si può fermare ma il traguardo non è stato tagliato quindi mi auguro
Che in questi mesi le forze politiche vogliono lavorare su questo tema perché se non
In questa legislatura si possa
Già dall'inizio della prossima legislatura non ripartire da zero ma avere un progetto che può essere
Rapidamente approvate trasformare profondamente la nostra nazione credo che ne va del nostro futuro perché badate bene il nostro sistema parlamentare sta scoppiando
Se noi oggi dovessimo dire a un settore in crisi
Che facciamo un disegno di legge per affrontare la crisi il tempo del disegno di legge ci porterebbe non salvare nessuno perché sarebbero falliti tutti per nel tempo che noi impieghiamo a fare un disegno di legge e naturalmente
La decretazione di urgenza
Gli eccessi di della via le ordinanze di Protezione civile e quant'altro stanno diventando rimedi peggiore del male lo diciamo acque io lo dico anche a questo Governo per sostengo con convinzione
Che però
Attenzione quei decreti legge qui siamo ormai è una nuova
Istituzione che
Il decreto legge che diventa espressione di un monocamerale Camera Lisma imperfetto perché c'è una perché siccome
La prima Camera che loro ricerca
Deve fare le modifiche e ci sta cinquanta giorni la seconda Camera avendo dieci giorni possono a ratificare quello che ha fatto l'altra Camera questa è cosa diversa da ciò che è scritto nella Costituzione vigente che anche quando è da cambiare va sempre rispettata grazie per l'invito e per la
Chiedo scusa
Grazie Presidente ho due comunicazioni di servizio una positiva e una negativa quella negativa dovuta al fatto che purtroppo Piero Fassino
E di arrivo non possono venire per motivi ti partecipe sono rimasti bloccati al nord e quindi non sanno che ho con me presenti anche se parteciperanno poi successivamente l'articolo degli atti
Se la cosa positiva invece che i parlamentari in particolare i deputati hanno detto ci stanno per raggiungere quindi a questo punto avremmo il loro intervento fra poco
Per i prossimi tre interventi così almeno ci organizziamo prima che arrivino i parlamentari abbiamo Crema abbiamo Andrea Giorgis abbiamo Alessandro Sterpa
Subito grazie
Signor cioè tornarci al nord e dalle notizie che ho
La cosa diventerà ogni ora peggiore comunque buongiorno
La riforma in senso territoriale della seconda Camera è fondamentale per il riassetto complessivo di cui il nostro Paese ha assolutamente bisogno
Non basta infatti aver proceduto ad un trasferimento di competenze legislative con la riforma del Titolo quinto al tentativo di trasferire quelle amministrative con la Carta delle autonomie peraltro con la parcheggiata nella Commissione parlamentare
E all'avvio piuttosto contraddittorio del federalismo fiscale
La scelta di tipo autenticamente federalista necessità di costituzionalizzare le forme di cooperazione con una seconda Camera regionale
Un organo di cooperazione inserito nel cuore delle istituzioni statali consente infatti di sdrammatizzare i conflitti tra enti e di consentire che le decisioni in materia miste
Siano dibattute attraverso un procedimento strutturalmente misto
Questo perché è necessario che la cooperazione passi perline istituzionali e non politico partitiche
La logica dell'autonomia implica cioè
Che la cooperazione avvenga attraenti e loro organi e che i soggetti che la realizzano siano incentivati a far prevalere la propria identità istituzionale di appartenenza all'ente di perseguimento dei suoi interessi
Piuttosto che a quella partitica nazionale
Ciò potrà favorire lo sviluppo di politiche regionali e la contaminazione tra indirizzi partitici centrali e autonomi indirizzi locali
La creazione di una classe dirigente ontologicamente locale capaci di dialogare con quella nazionale imposizione non subordinata e l'unica opportunità per lo sviluppo di dinamiche autonomistiche
Per questa ragione le scelte organizzative in ordine alla cooperazione
Devono privilegiare una composizione degli organi che favorisca la responsabilità verso gli enti e verso le comunità locali piuttosto che quella verso i partiti nazionali
Detto in altri termini la seconda Camera non solo non può essere letta in modo svincolato dalle dinamiche dei sistemi politici locali ma deve accentuare i vincoli di mandato nei confronti e delle regioni di provenienza
Non si tratta dunque di scegliere semplicemente la rappresentanza nazionale attraverso un canale differenziato
Ma di formare una Camera i cui membri siano portatori di un mandato a mediare in sede centrale tra gli interessi della propria comunità e quelli dell'intera Nazione
Sul piano finanziario contrariamente a quanto è sempre avvenuto la concreta determinazione dell'autonomia finanziaria non può essere determinata unire informa unilaterale dal legislatore
A meno che questi non agisca all'interno di un bicameralismo differenziato su base regionale
Sul versante delle funzioni amministrative e della loro ripartizione tra gli enti territoriali
Si deve scongiurare la possibilità invero assai concreta che essa venga affidata alla decisione unilaterale dello Stato attraverso una riserva di legge
L'ottimismo sugli effetti virtuosi ascrivibili alla mera enunciazione del principio di sussidiarietà non pare a me così realistico in quanto è necessario prevedere strumenti più definiti per la distribuzione delle funzioni
D'altra parte è assolutamente necessario arrestare la tendenza ad un utilizzo indiscriminato da parte dello Stato
Di strumenti quali gli atti di indirizzo di coordinamento che espongono l'Amministrazione regionale e locale a rischio di una
Colonica ingerenza dello Stato centrale
Allo stesso modo i poteri sostitutivi devono venire esercitati con sufficienti garanzie per gli enti sostituiti
Le esigenze degli altri enti locali delle Province e dei Comuni si devono risolvere all'interno di un'organizzazione regionale che ne garantisca adeguatamente l'espressione
Secondo un modello maggioritario negli Stati composti appare preferibile un modello di parallelismo organizzativo
Così come i rapporti tra Stato e Regioni i primi due livelli territoriali sono regolati dalla Costituzione
E si realizzano attraverso strumenti di raccordo costituzionalmente previsti i rapporti tra la Regione e gli enti locali i livelli territoriali più bassi
Devono trovare la propria dimensione ottimale nell'aria regionale venendo disciplinati dalle norme
Dalle norme regionali statutarie con la garanzia di istituti di raccordo organizzativo e di procedimento la cui necessità sia fermata direttamente dalla Costituzione
E poi garantita
Infine la seconda Camera deve avere un ruolo determinante nel disciplinare e lì e la tutela dell'autonomia regionale in relazione all'incidenza del livello comunitario
E questo molte volte viene trascurato di un dibattito dei massimi sistemi cosa voglio dire
E cioè si vede è
Riguardare sia la fase ascendente cioè il coinvolgimento non meramente simbolico del nel processo preparatorio interno delle decisioni comunitarie che quella discendente
Attuazione delle decisione sovranazionali
In particolare si deve scongiurare l'adozione di atti statali di invasione delle competenze regionali fondati sull'alibi della necessità comunitaria
Sempre in emergenza
Pur personalmente io da sempre ritenendo preferibile il modello riconducibile a quello realizzato si nell'esperienza del Bundesrat tedesco
Si potrebbe adottare una soluzione che mantenga l'elezione diretta del Senato ma nello stesso tempo loro i giornalisti il più possibile
E quindi si preveda la contestualità dell'elezione con quella dei Consigli regionali il collegamento tra gli schieramenti che si presentano né l'una e nell'altra competizione
L'integrazione della composizione del Senato
Con i presidenti regionali d'altronde noi conosciamo già oggi la figura di senatore a vita che non eletto dalla dal dal corpo elettorale ma parità di diritti sul piano
Legislativo dei parlamentari eletti
E perché questi Presidenti regionali quali membri di diritto che rimangono in carica in qualità di presidenti delle giunte regionali se non lo sono più nota bene che sono eletti direttamente
Dal dei cittadini i presidenti delle giunte regionali ma perché e ne rappresentano
L'unicità di voto della delegazione e quindi con un preciso vincolo di mandato
Della delegazione regionale nell'atteggiarsi al momento del voto l'interno
Del Senato delle autonomie
E quindi la decadenza della rappresentanza regionale in corrispondenza dello scioglimento del corrispondente Consiglio regionale
Oggi è così nel Bundesrat tedesco la delegazione che via a livello di Giunta regionale
Decade nel momento in cui o si dimette o viene sostituita ed è
Garantite la continuità e la unicità del
Assemblea io ricordo per per aver partecipato
In alcune visite nella Repubblica allora federale di Germania negli anni Novanta da consigliere poi assessore regionale
Del Veneto
Discussione in atto a quel a quell'epoca
Se il Bundesrat doveva permanere rappresentato dagli esecutivi
Dell'ente
O se invece in rappresentanza dei consigli regionali a oggi è rimasta la versione originaria
Ma quanto ricordato dal professor De Martin
Motivo di dibattito e anche rispetto al
Modificazione
Nelle formulazioni
Proposte d'altronde per quanto mi riguarda è un atto anche
Di coerenza perché questa soluzione
è formulata fin dall'aprile del mille novecentonovantanove nella mia proposta di legge costituzionale in materia gli ordinamento federale della Repubblica durante ormai lontana tredicesima legislatura
E la forte caratura regionalista dalla seconda Camera consentirebbe conseguentemente di affidare la soluzione transattiva di procedimenti cooperativi un significato un significativo numero di questioni altrimenti destinate ad esse
E a essere risucchiato nel unilaterale determinazione dello Stato
Si pensa di interventi legislativi statali che intersecano materie regionali
Si pensi all'esercizio di poteri sostitutivi all'accordo con le politiche comunitarie alla distribuzione tra potestà tributaria tra i vari livelli di governo eccetera che oggi vengono esercitati esclusivamente
Dallo Stato centrale
Parallelamente analoghe soluzioni vanno rafforzate per risolvere questioni riguardanti i rapporti tra Regioni ed enti locali quali l'organizzazione regionale e la partecipazione degli enti locali
Ad essa precipita riducibile principalmente
Attraverso il Consiglio dell'autonomia è un altro gruppo di funzioni qualificanti dovrebbe riguardare l'autonomia finanziaria la stima azione della quale
Va provveduto attraverso l'integrazione dei tre principi
Quello della prevalenza di tributi propri nella composizione della finanza locale
Quello della previsione di forme di perequazione tra Regioni con differenti capacità fiscale
E quello della tendenziale permanenza nella Regione del gettito raccolto in essa in questo il Senato federale deve avere un ruolo determinante per garantire sufficientemente sia la copertura delle esigenze finanziarie nazionali
Che la tutela regionale del proprio patrimonio finanziario
Per concludere senza una seconda Camera federale all'interno della quale trovare una sintesi fra le istanze locali e quelle nazionali
Attraverso una ricomposizione degli interessi
E degli eventuali conflitti fra i diversi livelli interessati nella migliore delle ipotesi si rischia un neo centralismo di fatto che violente umilia qualsiasi ruolo istituzionale dell'autonomia e locali e delle Regioni
Ma conseguentemente anche modificata
A mio avviso
La composizione dell'organo istituzionalmente chiamato vigilare sul rispetto
Della disciplina costituzionale dei rapporti tra gli enti e cioè la Corte costituzionale nelle forme e dei modi
Che si riterranno più garantiti e più opportuni
Quanto proposto si pone l'obiettivo di rivedere l'assetto del bicameralismo nel quadro di un nuovo rapporto Stato regioni in uno Stato unitario
E federale
Ripartito paritariamente in stato centrale Regioni dei Comuni
Sentiti gli interventi degli illustri
Relatori e quello pragmatico di Luciano Violante sono sempre più convinto che si dovrà ricorrere
Al massimo alla strada maestra dell'Assemblea costituente perché vedete
L'Assemblea costituente eletta col sistema proporzionale di un numero contenuto di delegati con tempi definiti per il processo di modifica
Eletta appunto col sistema proporzionale e l'unica garanzia di poter correggere intanto gli errori che anche personalmente abbiamo compiuto
Nell'approvare il Titolo quinto penso ad esempio
Alle materie concorrenti aree e a quelle primarie che vanno assolutamente riviste per evitare la paralisi un conflitto perenne
Tra istituzioni la riforma del Parlamento e quindi la loro composizione e quantificazione numerica e mi sia permesso anche
La forma di governo che così come
E del tutto incoerente
Può farlo un Parlamento eletto con un sistema
Comunque permanente maggioritario questo è
In assoluta collusione
Con la volontà dei padri costituenti e del Parlamento repubblicano che ha previsto le modalità si di correzione del Parlamento della Costituzione ma di un Parlamento eletto con sistema proporzionale
E non con premi di maggioranza che come abbiamo visto negli anni sono del tutto impropriamente squilibrati a vantaggio di una parte di concorrenti
Magari non rappresentando e questo è sempre avvenuto la maggioranza assoluta del popolo italiano grazie per l'attenzione
Grazie mille sempre per motivi organizzativi chiederei interviene adesso allora chiamato Esposito del del
Assessore Attività Produttive Napoli per confermare se possibile il perfetto trend fino ad ora e dieci minuti ma se mi permette dopo giorni essere steppa grazie amabilità che dieci minuti sono tanti a Roma
Siamo verso la fine della mattinata
Vizzini l'ha detto bene fatti siamo in un
Mondo Camera lirismo di fatto
Perché i Governi si sono attrezzate in modo tale da scegliersi tra l'altro qual è la Camera dove preferiscono andare in prima lettura e la prima lettura e l'unica che consente un qualche per l'apprezzamento delle norme peraltro decise per decreto
Per cui urgente anche se non ce la si farà in quest'anno è urgente almeno immaginare qualcosa che possa funzionare meglio la proposta che potrei fare bene
E sul sistema elettorale
Il sistema elettorale c'è come leggiamo questa Camera delle autonomie io la chiamerei così ma insomma non è importante il nome
Visto che
Farla solo delle Regioni è complicato per una serie di ragioni
Visto che le città metropolitane dovrebbero essere rappresentate ancora non ce l'abbiamo visto che le Province se le abbiamo ma dovrebbero
Morire sparire trovo molto complicato l'idea di una elezione diretta diciamo diretta da parte degli enti
E quindi Andrea ricorrere all'elezione da parte dei cittadini
Dove però è importante l'elettorato passivo
Cioè può essere letto esclusivamente
Una persona che riveste una carica elettiva in un'autonomia locale quindi un sindaco un consigliere comunale un consigliere regionale e così via
Immaginiamo di dividere l'Italia in duecento collegi uninominali perché uninominale perché se facciamo come ha proposto Violante il proporzionale noi riproponiamo i partiti
Che non è quello che vogliamo in una Camera delle autonomie vogliamo che siano soprattutto rappresentati gli enti
Alludo all'uninominale dividere l'Italia in duecento con legge significa più o meno duecentocinquanta mila elettori per collegio a doppio turno perché doppio turno perché già un'esperienza positiva nei Comuni e nelle province
Noi riusciremmo ad eleggere delle persone che devono essere in carica in una delle autonomie locali lasciando ai cittadini la libertà di scegliere chi li rappresenta per questa funzione sul proprio territorio
Ovviamente uno dice sì ma quello magari in carica Padova due anni decade
Se decade
Si fa un'elezione suppletiva che dura però sempre cinque anni in questo modo tranne il voto iniziale noi andiamo a creare una Camera che come avviene per esempio per il Senato negli Stati Uniti
Che non è legata al giorno del voto generale quello politico ma che e sostanzialmente più duratura e quindi poi ragionare con una visione
Di più ampio ampio periodo ovviamente sulle materie che si vedrà cercando
Di farla intervenire senz'altro c'è questo sono già stati trattati questi temi non ci ritorno ma quello che volevo proporre
Visto che abbiamo il tempo per farlo era proprio questa soluzione tecnica il voto ai cittadini l'elettorato passivo per chi ha una funzione elettorale
Collegi uninominali perché l'esperienza dei Comuni delle Province funziona bene
E perché parliamo soprattutto di questi enti legati al territorio
E
Sganciata nel tempo l'elezione della seconda Camera dall'elezione della prima perché ogni collegio avrebbe il suo ciclo che dura o cinque anni se la persona in carica poniamo un consigliere regionale mantiene il suo incarico
Oppure dura fino alla durata dell'incarico stesso praticamente ogni anno si
Aggiorna ed ebbe si cambierebbe una fetta dei componenti della seconda Camera che resterebbe quindi nel tempo più solida più continuativa e più meditativa rispetto alla prima credo che sono stato ampiamente nei tempi e grazie
Una simile
Allora chiederei ad Andrea Giorgis intervenire anche perché inserita anche la stessa del professor Dematté Martinoni presso un paio di dati
Cioè
Quelli relativi al contenzioso con la Corte costituzionale dal due mila uno ad oggi più o meno al due mila tre ad oggi due mila tre novantotto ricorsi in via diretta alla Corte costituzionale cioè enti locali Regioni contro lo Stato stata conto regioni
Nel due mila quattro centosedici
Nel due mila quindi cinquecento uno leggermente più basso due mila sei e centoundici
Nel due mila sette certo un tentativo di conciliazione preventiva perché stava esplodendo con la Lanzillotta governa quindi si è abbassato il pensiamo passata cinquantadue ma non ha funzionato non ha tenuto
E si è rialzato subito l'anno successivo centosei nel due mila nove centodieci del due mila dei dieci centoventitré e nell'anno successivo ancora di più e siamo sul trend che sopportano torna centocinquanta ecco
Tendere ad Andrea Giorgis c'è possibilità o meglio il Senato delle Regioni può contribuire alla riduzione di questo contenzioso piuttosto forte
Dovrebbe cercare di farlo tra le
Esigenze che sarebbe bene
Considerare come primarie
C'è
Oltre a quella di rendere l'Assemblea legislative in grado di esercitare la propria funzione di indirizzo politico
C'è anche quella di
Scongiurare il rischio
Che la definizione del rapporto Stato-regioni
Avvenga tutto quanto in una sede giurisdizionale è un problema molto serio questo che difficile pensare che si possa risolvere
Semplicemente facendo appello
A la necessità di avere atteggiamenti più operativi più collaborativi
Oppure facendo appello ha una funzione del self restraint della Corte costituzionale credo che si dovrebbe prendere sul serio in esame cominciare comunque a
Diciamo tematizzato lo
Il come dire l'ipotesi di un Senato
Che svolgono una funzione di arbitraggio una funzione di
Composizione
Di a
Come dire risoluzione del conflitto di competenza tra Stato e Regioni
è una funzione peraltro antichissima una funzione come dire che tradizionalmente caratterizzava propri Senati come luoghi
Espressione di saggezza espressione di principio di
Ragionevolezza e di indipendenza e quindi luoghi
Considerati considerati capaci di risolvere
Dei conflitti non però questo il punto non però attraverso la tecnica dell'applicazione di norme giuridiche generali e astratte perché
Questa è la differenza tra il Senato così come sarebbe forse ragionevole che fosse e la Corte costituzionale
Che il Senato in ogni caso avrebbe una legittimazione di tipo politico e svolgerebbe una funzione di arbitraggio sulla base di una legittimazione politica
Io
Credo che anche
Se i tempi e il contesto politico attuale
Fanno diciamo ragionevolmente pensare che non sia all'orizzonte
Nessuna riforma della costruzione
Tuttavia abbia senso incontri come questi
Come dire nel dibattito politico
Come dire insistere sulla individuazione di quelle che sono
I principali nodi problematici e le principali esigenze che occorre affrontare ed al contempo insistere
Su alcune diciamo ipotesi che codini trascorrere del tempo se
Adeguatamente sostenute e discusse possono risultare alla fine praticabili
Perché mi sembra
Che la questione principale di cui sarebbe necessario riuscire a
Così a discutere non è tanto quella di una soluzione tecnica
Magari anche geniale
Ma quella proprio di un paradigma culturale che un paradigma politico culturale
Mi sembra per esempio che
Non solo tra gli studiosi ma anche
Nei dibattiti dove gli studiosi chi ha no chi ha responsabilità politiche si confronta
Sì cominci per esempio a considerare come un problema serissimo non più rinviabile quello della rilegittimazione della rappresentanza politica e dunque quello della rilegittimazione dei Parlamenti
Mi sembra che stia diventando un punto abbastanza condiviso
Non c'è occasione
Pubblica di confronto nella quale non
Sì
Ascoltami interventi che convergono nel ritenere che il nostro Paese difficilmente posso uscire dalla
Crisi istituzionale politica senza
Una
Come dire fortissima ricostruzione di un rapporto di fiducia con la rappresentanza politica e senza una fortissima
Come dire la ristrutturazione del rapporto tra esecutivi e legislativi con
Naturalmente la primazia dei legislativi c'è proprio un paradigma culturale nuovo rispetto a quello che ha caratterizzato i precedenti venti anni si è pensato che la dico in maniera molto
Come dire molto semplificata ma si è pensato anche tra gli studiosi
Che
Accentuando l'investitura diretta degli esecutivi si potessero risolvere i problemi di governabilità di decisione
L'esperienza dimostra
Che così non è
Se
I corpi intermedi per la mediazione parlamentare scompare e se viene diciamo il prezzo di questa
Legittimazione degli esecutivi e quello di una
Sostanzialmente marginalizzazione dei Parlamenti
Altro diciamo tema sul quale si comincia solo adesso discutere è quello di avere delle istituzioni politiche che nonostante abbia una legittimazione politica sono
In grado di svolgere una funzione di arbitraggio una funzione di composizione e è un'idea questa antichissima
Naturalmente che richiede proprio cambio di paradigma e
Richiede una
Forte legittimazione istituzionale nei confronti di figure
Che devono essere
Siamo considerate non solo dagli attori e quindi nel caso specifico da
Stato Regione dai Parlamenti
Ma
Dall'opinione pubblica come
Un luogo di
Come dire fortissima carica di di saggezza e di autorevolezza
Sembrano concetti un po'strati in realtà
Laddove
Sono stati sperimentati si sono dimostrati molto più efficace di
Escamotage di carattere procedurale di carattere o di carattere tecnico peraltro
Questa diciamo
Queste questa caratterizzazione del Senato come luogo di composizione di arbitraggio di conflitti Stato-Regione
è perfettamente coerente con una ruolo del Senato di rappresentanza dei territori e anche con una composizione mista
Che da un punto di vista pragmatico parrebbe essere una strada obbligata insomma e quindi la composizione mista porterebbe a tenere insieme l'elezione diretta con una rappresentante invece indiretta
Queste e è un aspetto come dire che a quel punto non diventa più eccentrico diventa diciamo riconducibile a una a una logica più più generale di funzionamento del del Senato delle Regioni grazie
Grazie Andrea Giorgis e ora Alessandro Sterpa della Sapienza che ringraziamo anche per la pazienza scusate la rima baciata
Grazie a voi per l'invito e soprattutto per l'alta capacità che la lega l'economia in un momento anche diciamo di tensione sugli enti locali di non risolvere il proprio ruolo in un
Magari vischioso sindacalismo invece esso una sede di proposta e di elaborazione
Questo mi sembrava doveroso no il mio intervento realtà in parte preceduto anche dai chi è intervenuto prima di me
Volevo porre l'accento su un tema co uno degli aspetti riguardino sta funzionando il famoso nuovo ormai non più nuovo Titolo quinto
Perché ha avuto un impatto devastante sul modo di produrre leggi sulla produzione legislativa
Perché la divisione di competenze fra Stato Regioni non solo non è chiara perché difficilmente lo è in ogni esperienza autonomistica Vaudano che non è particolarmente complessa
Tanto che sappiamo c'è un elenco di materie concorrenti importante per il sistema dell'autonomia del Governo del Territorio Energia comunicazioni eccetera
Ma soprattutto c'è un'attività di erosione delle competenze da parte mia europea soprattutto nel materie esclusive statali in quelle residuali regionali
Quindi c'è una grossa attività produzione a Roma di avere dei concorrenti che sono materie d'inciampo perché c'è già il primo tema cos'è un principio fondamentale e la Corte Costituzionale Ammash otto
Non ha mai sciolto questo questo nodo in maniera decisiva e definitiva
E quindi in quelle materie si crea un contenzioso Contino e costante i dati che sono stati prima richiamati riguarda ricorso in via diretta alla Corte Costituzionale vanno integrati con un altro dato
Lo scorso anno due mila dieci in quarantadue casi inoltre cinquanta nel due mila undici Stato e Regioni Livorno alla Corte e poi rinunciano a rimborso trattando il contenuto dei reciproci atti normativi
Cioè della serie il confronto fra Stato e Regioni no si sposta addirittura
Ed è arrivata anche al contenzioso costituzionale usando i ricorsi per attestarsi una posizione l'altra
Con uno in conseguenza che a nessuno sfugge di incertezza del diritto differenziazione territoriale perché poi accade pure che ci sono regioni
Che impugnano poi cambiano maggioranza politica e denunciano ricorso oppure spostato che chiede la modifica di una legge regionale impugnata a una Regione ma la stessa legge vantare giorno ieri di modifica
Quindi in realtà quello che voglio dire ragioniamo sul Senato
Anche in virtù dei delle debolezze dei punti deboli del funzionamento del nostro sistema dell'autonomia con riguardo alla produzione legislativa
Aggiungo un altro passaggio
Materia concorrente importantissime che che se ne dimentichi spesso il coordinamento e la finanza pubblica cioè il sistema del centodiciannove è connesso alla materia concorrente
Ora non è un caso che in quella materia si sia prodotto una legge di delega così particolare come la quarantadue
Per esercitare dei decreti legislativi previsti da quella delega c'è un percorso complicatissimo Commissioni contro Commissioni pareri e contro pareri
Anche in quel settore del federalismo fiscale così detto esaltare l'autonomia finanziaria
Si è creata l'esigenza di un confronto allora mi domando
Ha ancora senso che il confronto fra Stato e regioni per produrre atti legislativi primari
Debba trovare sempre scappatoie strade nuove strade alternative sedi OPA che anche spesso non trasparenti quando invece potrebbe avere come in molti ordinamenti un luogo trasparente legittimato
Avverto al confronto visibile controllabile quale potrebbe essere una seconda Camera dove avviene questo
La Corte costituzionale come sappiamo continua a dire ha continuato a dire con una certa perse
Diciamo consistenza anche giurisprudenziale che l'accordo fra Stato Regioni non può derogare al riparto di competenze io credo che dobbiamo vincere anche a porci questo tema
Cioè se la seconda Camera debba essere anche quello in cui si aggiusta il tiro nel riparto di competenze per evitare che l'ordinamento piombi come spesso accade
In momenti di blocco o addirittura in vuoti o in momenti di incertezza che hanno buona ricaduta su tutto quanto quello che
Impianta amministrativo vi ricordo e chiudo alcuni esempi
Piano casa piuttosto che
Condono edilizio piuttosto che la stesso Codice dell'ambiente
Partorito come diciamo dopo tanti problemi perché non c'era i pareri in conferenza non c'era un termine per adottarlo l'ultimo caso pure il nucleare
Quindi un continuo contenzioso ricordiamoci però che le materie concorrenti dove questo confusione e arricchita dalla tipologia di intervento statale e regionale
Forse richiedono una sede in cui Stato e Regioni non solo si parlano ma cominciano a mettere dei paletti per dare all'ordinamento maggiore certezza ovviamente il Senato anche altri milioni di profili
Io credo però che questo sia rispetto all'attuale fase di sviluppo della produzione normativa nel nostro ordinamento uno di quelli che vada più tenuta in considerazione grazie
Grazie Alessandro purtroppo ci comunicano che i deputati sono ancora bloccati in in Aula per il voto quindi non riesca interviene per seminare ma ci faranno avere i loro testi scritti nella sola parola Presidente ringraziandovi personalmente al Presidente per le parole conclusive grazie
Se io innanzitutto voglio ringraziare di nuovo a chi ha dato un contributo scusarmi per
Le condizioni di destra della sala perché evidentemente
Il i risparmi sui costi della politica sono iniziati proprio dal
Ridurre il riscaldamento
Nella Sala delle Colonne anche lì l'illuminazione strada
La parsimonia con cui
Però insomma invece ringrazio anche la Camera dei Deputati che c'era
Che ci ha ospitato
Voglio dire che
Noi raccoglieremo di interventi contributi
Di coloro che non sono potute intervenire direttamente per via del maltempo o di chi ha avuto altri contrattempi ci aveva
Già avvisato
Per comporre una pubblicazione che
Cercheremo di stampare oltre che di pubblico di dare diciamo tramite il sito www Senato delle autonomie punto it che è quello
Che metteremo a disposizione per questa campagna quindi
Non è escluso perché questo nostra riflessione sia solo
Una prima puntata e che poi si possa anche
Ripetere fra qualche mese per
Fare un un Bilancio di quello che è avvenuto
Noi dobbiamo tener ferme alcune
Linee di impostazione essenziali
Ci guidano quei quanto quei quattro punti che ho cercato di
Scandire al all'inizio della relazione ecco poi
Diciamo entro
Quel solco naturalmente sta al legislatore produrre una una decisione
Ma credo stia allo spirito all'opinione pubblica in generale e in particolare fra le istituzioni
Alle istituzioni locali quelle che rappresentano il Governo locale alle Regioni essere
Interlocutore partecipe
Promotore di iniziative
Promotore
La capacità di affrontare di approfondimento che come si vede
Come si è sentito dal dibattito di oggi a dei risvolti molto molto interessanti importanti io dico se riportate nell'esperienza del Governo locale
Di rilevanza proprio essenziale
Perché noi sentiamo subiamo lo scarto la distanza che c'è che ha portato anche a
Ad una mortificazione delle autonomie locali lo dicevo nella relazione al di là
Dei difetti e delle necessità di autoriforma che riguardano anche la misura e comportamenti
Che riguarda diciamo una crisi
Della politica e che anche crisi etica che anche
In capacità di tenuta
In capacità di tenuta dei partiti politici
Tutto ciò che va ricostruito in forme nuove ecco io
Quando mi sono riferito nella relazione anche a questo percorso e anche all'occasione di un Senato delle autonomie
Come importante per la ricostruzione partiti politici non certamente voluto dire che questa istituzione poi debba essere
Come dire una
Replica debba
Rispecchiare in modo
Così diciamo a critico o in modo
Meccanico
I partiti politici
Ma
Noi ragioniamo su un terreno che
Consente o consentirebbe uno scambio virtuoso nei due sensi
Perché
Questa Camera avrebbe la virtù di dare maggiore e più peso visibilità alle
Questioni essenziali che si propongono per l'ordinamento e per il Governo
Delle Regioni e delle autonomie locali
Eleverebbe il ruolo
Del degli amministratori locali siano consiglieri siano sindaci siamo presidenti di regione insomma tra la discussione e affetta
E questo dato che poi
Ognuno
Dovrebbe ricondurre la propria esperienza in una formazione politica
Riterrebbe a
Una
Uno spessore diverso anche alla partecipazione tramite i partiti
A meno che non si pensi che
Si si debba arrivare
A ad abitare ancora di più la
Spirale di soluti IVA della delegittimazione e anche
Di fenomeni che io con un non considero positivi alla fine cioè che abbiamo avere
Uno una loro stabilizzazione loro modo diciamo di incrementare e poi un apprendimento
è una capacità di stabilità del sistema
Quelli dovuti oggi a un eccesso di personalizzazione politica no va poi ricondotto
Si capisce perché oggi vi sia poi va ricondotto anche a
Sistema più europea ecco di
Offerta politica
Credo
Che noi abbiamo discusso di qualcosa che può ai anche aiutare per
Per questo quindi
Noi andremo avanti su queste linee che abbiamo tracciato
Cercheremo di
Fare
Passo passo
Le iniziative che abbiamo proposto nell'ultima parte della
Relazione
Cercheremo di mantenere
Fermo l'obiettivo di una rappresentanza diretta delle autonomie locali e della Regione delle Regioni io ho sentito
Anche qualche accento che non mi ha
Convinto poi entreremo nel merito di una discussione anche più
Più critica in particolare
Non mi convince l'idea che rappresentare insieme Regione e autonomie locali significhi necessariamente
Attendere ad una
Rappresentanza
Dico necessariamente elettiva
E non di secondo livello della seconda Camera ecco non trovo un nesso logico convincente non trovo un terzo e invece vedo il rischio a cui
Richiamo tutti naturalmente
Richiamo tutti perché
Suppongo la buona fede diciamo la la la la schiettezza dei contributi che
Che ho ascoltato la
Riflettere
Su sul rischio che sì giusta pongano allora se si andasse sulla strada un'elezione diretta
Livelli di rappresentanza che possono anche non comunicare possono ognuno prendere una sua
Autonomia
Per cui chi
Rimane sacrificato in questo equilibrio è ancora una volta chi esercita direttamente la rappresentanza nelle istituzione locali e nelle e nelle Regioni e la rappresenta diciamo
Deve rappresentarla anche direttamente nel rapporto
Con
Con lo Stato con il Governo con il Governo
Centrale
In una sede istituzionale che
Rappresenti la parità effettiva che è già dettata dalla Costituzione
Ecco io credo che non siano
Insormontabili i problemi che pure si vedono
Quindi si possa accedere a una soluzione equilibrata intelligente che non ci esponga a questo questo richiesto sono
Molto convinto da questa prendetela anche con uno come un'opinione personale maturata nel riflettere
A alle soluzioni possibile nel soppesare diciamo
Vantaggi e svantaggi delle diverse soluzioni che si discutono
Il presidente Violante ci ha indicato ad andare
Avanti con l'iniziativa ma
Ho apprezzato molto anche
Intervento del presidente Vizzini
Noi come ho detto lo lo faremo
Non siamo certamente
Estranea una visione improntata al realismo politico
Però c'è
Una renna c'è un teatro in cui devono confrontarsi forze che sono
Portatrici anche di punti di vista e di
Chi interessi rappresentanza differenti
E io vorrei dire a ai colleghi dell'ANCI dell'Unione delle Province ai Presidenti delle Regioni Presidenti dei Consigli regionali
A chi dirige i Consigli delle autonomie locali che noi dobbiamo avere un'iniziativa per rappresentare quello che sia
Poi l'equilibrio che si trova si trova anche in una
Dialettica in una frana contributo che noi possiamo dare sapendo peraltro che se
Ci facciamo intendere
Abbiamo dalla nostra parte un consenso larghissimo da parte dei cittadini
E chiunque da anche sia naturalmente un
Un parlamentare o o un senatore sacche su questa strada
Un senatore in particolare non mi riferisco
Ai rischi paventati da da da da Presidente Violante sa che su questa strada c'è un consenso molto l'arco e quindi un contributo alla soluzione della crisi democratica in cui
Che che soffre il Paese sta anche nella nel coraggio nella
Generosità di mettersi dalla parte
Di chi può spingere ad una riforma
Ragionevole necessaria matura assolutamente assolutamente matura
Quindi c'è
E dovere la parte di chi rappresenta le le autonomie di agire con un bene in una scala diversa da quella che abbiamo conosciuto fino ad oggi con uno spirito d'iniziativa
Una capacità di
Pressione
Che che siano più ambiziosa quindi legautonomie con le forse che ha con la rappresentanza che anche con la capacità di reazione
Che ha
Cercherà di
Coprire questo spazio per portare dentro a questo spazio a tutti i i protagonisti
I protagonisti che
Che dice ecco e di farlo dando spazio a
Alle competenze a chi può aiutarci a consolidare
Una posizione che
Crediamo utile nell'interesse
Del nostro del nostro Paese grazie