Sono stati discussi i seguenti argomenti: Arabi, Arabia Saudita, Assad, Democrazia, Diritti Umani, Esteri, Geopolitica, Iran, Medio Oriente, Rassegna Stampa, Russia, Siria, Usa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 11 minuti.
Rubrica
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10:00 - SENATO
8:15 - Parlamento
8:30 - Camera dei Deputati
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Buongiorno agli ascoltatori di Radio Radicale mercoledì otto febbraio due mila dodici con la rassegna di geopolitica oggi ci occupiamo del ruolo
Del Russia di fronte alla evoluzione della situazione in Siria sappiamo
Del veto della Russia assieme alla Cina e nel Consiglio di sicurezza nei giorni scorsi contro una risoluzione ci ha molto annacquata sulla
Situazione nel Paese mediorientale
Sappiamo anche della visita del Ministro degli esteri russo ladro fa accolto come una grande
Però e del proveniente dalla Paese amico evento ampiamente coperto dalla televisione nazionale di regime regime che ha mandato in piazza anche centinaia di migliaia di persone
Ad accogliere il massimo rappresentante da diplomazia russa
A Damasco ma quali sono le ragioni dietro questa posizione della Russia rispetto all'evoluzione appunto degli avvenimenti in Siria l'analisi che vogliamo proporvi firmata da un esperto russo Dimitri treni in che il direttore della Centro carne di di Mosca un centro un ti intento
Liberare filo occidentale che si trova can Russia l'articolo è intitolato la linea nella sabbia della Russia sulla Siria perché Mosca vuole
Fermare questa primavera araba vediamo che cosa scrive questo analista
La Siria viene spesso definito l'ultimo alleato Russo il Medioriente e il continuo rifiuto di Mosca di sostenere Stati Uniti Unione europea e legare Abba nel condannare in regime di Assad certamente sembra
Sostenere questa lettura per regioni citate per l'alleanza tra Russia con Damasco sono molte la solidarietà tra autocrati quali sono il primo ministro russo Vladimir Putin e il presidente siriano Bashar al-Assad
Con Putin timoroso che una primavera araba incoraggi le sfide alla proprio Governo allo sempre questo tempo la Russia si pensa che abbia principali interessi economici in Siria tra quei contratti di armi
Una base navale in affitto e piani per la cooperazione energetica nucleare
Tutti questi elementi sono vere nelle loro affermazioni ma offrono solo una piccola parte della della foto più ampia dice Dimitri treni ma
La posizione di Mosca sulla Siria definita molto di più dalla recente esperienza sulla Libia con forti dubbi che riguarda l'opposizione siriana che sospetti dietro ai motivi degli Stati Uniti
Damasco era il principale alleato di Mosca la guerra fredda quando l'Unione sovietica era impegnata in un confronto con Stati Uniti Israele che l'imperialismo
Sotto apprezza dell'Assad il padre di Bashar i sovietici equipaggiare noi del strano l'esercito siriano
Il timore era quello che potesse passare all'ATO al fianco di Washington o come fece il presidente egiziano qua Sadat nel mille novecentosettantatré dopo disastrose la sconfitta dell'Egitto nella guerra contro chi Israele nell'abbraccio da parte di Sadat della mediazione americana la sia di Menni il cento dell'intera opposizione sovietica nella regione
Rimanendo così per tutto PIL periodo fino alla fine della guerra fredda la Russia prosegue Dimitri treni in
Che è emersa dalla collasso sovietico a ben poche ambizioni giù politica in Medio Oriente
Oggi gli interessi materiali della Russia Insiel sono reali sebbene limitati Damasco continua infatti a comprare una vasta gamma di armi e dai russi te carri armati aliene da combattimento alla difesa aerea
Ma la Siria non rappresenta un mercato né grande mi profittevole per questa esportazione
Per vendere i propri armamenti addirittura la Russia ha dovuto estendere la linea di credito alla Siria e cancellare il debito multimiliardario che Damasco aveva nei confronti dell'Unione Sovietica
Quando il Presidente russo Medvedev visitò Damasco il due mila dieci offrì la costruzione di un reattore nucleare in Siria ma quest'opera non è nemmeno cominciata
E Mosca mantiene una base navale al porto siriano dita tosse che accusato proprio la scorsa settimana
Quando arrivata l'unica portaerei russa che navigava dall'articolo terzo il Mediterraneo ma questi interessi bilaterali sono sostenuti piuttosto
Da connessioni personali tra
Ufficiali militari russi commercianti di armi diplomatici che alti membri del regime di Assad
Ma questi interessi condivisi non solo l'unica ragione per la quale la Russia che è stata sin qui riluttante ad unirsi all'occidente nel condannare Assad in Consiglio di sicurezza dell'ONU Mosca ha imparato la sua lezione da come gli eventi si sono
Sviluppati in Libia lo scorso anno la Russia si astenne durante un voto cruciale all'ONU sull'intervento in Libia con ciò permettendo l'adozione di una risoluzione che
Chiedeva una no-fly zone cioè una zona di non volo sulla Libia
Che intendeva prevenire una possibile massacro sulla città di Bengasi
Il Governo russo voleva in quell'occasione aiutare sue parte negli Stati Uniti ed Europa parte per i quali la Russia ha bisogno per i suoi piani di modernizzazione economica
E per essere anche onesti la Russia aveva anche qualche interesse materiale in Libia contratti di forniture
Di armi all'esercito libico e contratti per la realizzazione di ferrovie
Ma certamente non folle farsi passare per il difensore di Gheddafi presto questa no-fly zone che doveva proteggere Bengasi si trasforma o nella guerra della NATO contro in regime di Gheddafi
Una lunga guerra anche risultò anche in un concreto numero di vittime tra i civili
Nell'opinione comune a Mosca gli eserciti stranieri che sono intervenuti portano un certo grado di responsabilità per queste vittime
E fino ad oggi il nuovo regime in Libia si è dimostrato molto poco secolarizzato di quello che ha rimpiazzato con alcuni dei suoi leader sospettati di avere collegamenti con Al Qaeda
Sì anche provato il nuovo Governo che c'è adesso in Libia incapace di controllare gli arsenali abbandonati da Gheddafi o persino di preservare l'unità dei propri Randi
Quella che era stata definito una rivoluzione sembrò a molti a Mosca una guerra civile che rimpiazzo una dittatura con il caos
Ma la Libia è sempre stata molto alla periferia della geopolitica del Medioriente per la Siria tutto ciò è differente una guerra civile qui
Cosa che è stato effettivamente avvenendo potrebbe mette a repentaglio la stabilità dell'intera regione soprattutto il Libano ma anche la Giordania che l'Iraq
Anche Israele potrebbe essere interessata se Damasco dovesse incoraggiare militanti palestinesi o i combattenti di esporla ad attaccare gli insediamenti israeliani
L'Iran alleato per la Siria saggia cominciando adesso e trascinato in questa competizione
La Siria è una Bahrain alla rovescia cioè con la maggioranza sunnita che si sente oppressa da una relativamente piccola setta che molti sostengono essere vicina agli Sciti
Recente avvenimenti insieme in Bahrain hanno causato una divisione regionale tra sunniti usciti
Che è diventata sempre più pronunciata portando verso una possibile potenziale scontro tra Arabia Saudita e Iran
Per molti analisti strategici a Mosca il conflitto in Siria la violenza settaria in Iraq la rivoluzione abortita in Bahrain sono i campi di battaglia
Dove si combatte per interposta persona per la Procura per stabilire la supremazia regionale
Come risultato dove gran parte del mondo occidentale adesso vede casi per diritti umani e democrazia e dove i sovietici una volta avrebbe luogo al dato con interessa i movimenti di liberazione nazionale
E la sollevazione delle masse molti osservatori a Mosca oggi ragionare in termini di geopolitica
E veniamo allora le conclusioni di questa analisi di Dimitri treni né per capire qual è questo mero calcolo geopolitico che si fa a Mosca spiegano il comportamento occidentale in termini cinici
Washington ha abbandonato l'alleato di lungo termine Mubarak per mantenere la sua influenza in Egitto ha combattuto la guerra in Libia per mantenere contratti petroliferi ha ignorato l'intervento saudita in Varenne perché gli Stati Uniti
Hanno la loro quinta flotta navale lì
E adesso gli Stati Uniti stanno cercando di rovesciare Assante per sottrarre all'Iran il sonico alleato nel mondo arabo
I russi di per sé non hanno interessi in queste battaglia ma non vogliono accodarsi a una strategia regionale americana che ritengono essere perdente che pericolosa
Gli analisti di politica estera russi continua ad essere preoccupati degli Stati Uniti
Osservando le ogni mossa che si sono stati spiacevolmente sorpresi quando gli Stati Uniti hanno deciso di intervenire in Libia che sono adesso sospettosi dei piani americani per la Sicilia
Il Cremlino preoccupato circa una possibile guerra tra gli Stati Uniti che l'Iran che sembra essere sempre più vicina
Per di più con tutti i problemi che Mosca deve affrontare nel suo nel Caucaso del nord sempre in difficoltà
La Russia certo ha paura di un ulteriore conflitto nel mondo mussulmano se gli Stati Uniti da soli o con i suoi alleati dovessero colpire nuovamente nel Medioriente
Il prossimo ritiro americano dall'Afghanistan il probabile ritorno dei talebani a Kabul rappresenta già sufficiente preoccupazioni la Russia non è senza colpa chiaramente ha perso troppo tempo guardando gli alti e spesso criticando lì senza definire un ruolo attivo per sé inoltre Mosca certo di non sarei nemmeno quella influenza limitata che ha nei confronti del suo supposto alleato a Damasco
L'inazione a il suo prezzo nello scorso hanno la Russia è stata indicata al pubblico ludibrio simultaneamente dall'opinione pubblica occidentale
Dalle piazze arabe e dai regimi conservati ori del Golfo
E adesso si è posta in una posizione nella quale deve scommettere tutto sulla sopravvivenza del regime di Assad per proteggere i suoi interessi
Mosca deve imparare che dire no non è sufficiente e che nella politica globale il fattore tempo è tutto
Questa analisi di Dimitri treni in direttore della Centro Carnegie di Mosca analista Russo
Sull'atteggiamento della Russia nei confronti dell'evoluzione della situazione in Siria apparso sull'ultimo numero della rivista Foreign Affairs intitolato la linea nella sabbia della Russia sulla Siria perché Mosca vuole fermare la primavera araba
E con questa segnalazione si chiude la puntata di oggi della rassegna di geopolitica una saluto da Lorenzo rendi ci risentiamo venerdì mattina alle ore sette
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