Tra gli argomenti discussi: Assad, Bonino, Cina, Esteri, Grecia, Iran, Onu, Pannella, Putin, Radicali Italiani, Rassegna Stampa, Russia, Siria, Violenza.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 19 minuti.
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10:09 - SENATO
8:45 - Parlamento
13:00 - Senato della Repubblica
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14:00 - Senato della Repubblica
14:00 - Parlamento
14:00 - Camera dei Deputati
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Buongiorno gli scrutatori di Radio Radicale mercoledì otto febbraio questo l'appuntamento con la rassegnata la stampa internazionale a cura i David Carretta oggi lasceremo un po'da parte la crisi della zona euro anche
Se la Grecia ancora sull'orlo del default intensi negoziati ieri ad Atene per arrivare
Ad un accordo con la troika e tra i partiti politici che sostengono il Governo
Di Lucas Papademos sul nuovo programma di riforme e ostilità chiesto dai creditori internazionali in cambio di nuovi aiuti
Parleremo oggi soprattutto della Siria del veto di Russia e Cina la
Risoluzione del consiglio di sicurezza dell'ONU che chiedeva in sostanza un trasferimento pacifico
Del potere a Damasco leggeremo un editoriale dal New York Times secondo cui questo veto russo cinese a dato mano libera
Ha concesso mano libera Bashar al-Assad nella sua
Repressione e così Mosca e Pechino hanno sulle loro mani il sangue e dei
Coraggiosi oppositori siriani
Vedremo anche un editoriale dall'Independent secondo cui il mondo non deve abbandonare i siriani ora
E poi ci occuperemo di Iran perché suonano nuovamente i cosiddetti Tamburi di guerra leggeremo un commento di Brett Stephens dal
Wall street journal accenneremo anche alla situazione politica interna alla Russia alle manifestazioni
Di
Protesta contro Vladimir Putin la sua
Probabili stima rielezione al Cremlino in marzo leggeremo un commento di chi dona Racman dal Financial Times
Il ghiaccio si sta rompendo sotto di pieni di di Putin prima però di affrontare
Queste questioni vogliamo recuperare un articolo da le mondo quell'uscito nel fine settimana il supplemento
Leggevo Politi che che riguarda Emma Bonino e i radicali e lo avevamo perso ci scusiamo con gli ascoltatori ci scusiamo con
A Bonino
Marco Pannella che ha citato in questo articolo intervista di Salvatore Lo insomma insomma cerchiamo
Di recuperare oggi Emma Bonino una Pasionaria sullo scranno sullo scranno del Senato il titolo del pezzo di nel mondo ed interattiva commissaria europea
Degli anni novanta si è
Allontanata dai fuochi dell'azione vicepresidente del Senato in Italia resta convinta che il suo torto di aver avuto ragione
Troppo presto scrive l'Hammond la scena si svolge l'undici novembre al Senato italiano Mario Monti
Sul punto di succedere a Silvio Berlusconi come Presidente del Consiglio entra nell'emiciclo al momento solenne il giorno prima per appoggiare la sua
Designazione a premier il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano aveva nominato molti senatore a vita dopo un breve momento di imbarazzo l'economista sorride
Vedendo qualcuno che si avvicina a lui per abbracciarlo calorosamente si tratta
Di Emma Bonino la donna che con Monti rappresento l'Italia la Commissione europea tra il mille novecentonovantaquattro al mille novecentonovantanove oggi il vicepresidente del Senato
Lo scranno della Camera alta una sorta di prepensionamento per vecchi frequentatori della politica
Non è il posto dove si immaginava ritrovare ritrovarsi iperattiva commissaria europea degli anni novanta Pasionaria delle grandi cause umanitarie
Dopo gli italiani l'Europa tra il novantaquattro novantanove avendo imparato ad apprezzare
La tenacia
Di Bonino nelle battaglie condotte un po'ovunque nel pianeta
La cosa che sorprende commenta Bonino oggi e che in quanto commissario europeo ero molto ascoltata
Ma faccio esattamente ciò che aveva sempre fatto come militante del Partito Radicale Emma Bonino spiega le Monde entra nelle cronache per la prima volta nel giugno mille novecentosettantacinque quando
Pena arrestata per disobbedienza civile in violazione della legge che vietava l'interruzione volontaria di gravidanza la militante Bonino aveva fondato un centro di informazione sulla STET realizzazione l'aborto
Eletta deputata l'anno successivo da quel momento conduce tutte le battaglie di società che faranno del Partito Radicale il motore delle libertà civili in Italia
Il suo impegno contro la pena di morte la fame nel mondo valgono Bonino poco poco un'immagine di coscienza critica dell'Occidente nel mille novecentonovantaquattro è nominata commissario europea per i consumatori la pesca degli ultimi anni tali
Nonostante i successi a Bruxelles deve lasciare l'incarico nel mille novecentonovantanove ma Emma Bonino rimbalza in fretta si rilancia si presenta alle presidenziali italiane anche se in realtà ricorderete
Era più una candidatura informale non ci si può candidare per le presidenziali in Italia poi prosegue
Le mondo con il suo ribollente compagno di squadra Marco Pannella si lancia nella campagna per le elezioni europee ottenendo sempre nel mille novecentonovantanove
L'otto virgola cinque per cento di voti sette seggi all'Europarlamento
La deputata europea Bonino crea di nuovo la sorpresa dopo gli attentati dell'undici settembre due mila uno quando
Decide di installarsi al Cairo per cercare di capire come racconta lei stessa e nubile senza figli non voleva un anno sabbatico classico ma vivere nel cuore dell'Islam imparare l'arabo scoprire una cultura
La mi prendevano per un'impiegata dall'ambasciata un capo di impresa Venuto ad aprire una pizzeria
In Italia si diceva che avevo un amore arabo non ci si spiegava un gesto tanto imprevedibile riconosce Bonino
Le monopoli prosegue di ritorno in Italia nel due mila sei Bonino riprende il servizio come Ministro del commercio internazionale e per due anni del Governo di Romano Prodi
Prima di essere letta vicepresidente del Senato il sei maggio del due mila otto il suo ultimo colpo di teatro avviene nel due mila dieci anche se radicale per definizione anticlericale
Riesce a farsi candidare come candidato Presidente per
La Regione Lazio di cui Roma e la Capitale e a Roma c'è il Vaticano
Dalla molto moderata coalizione di centro sinistra nonostante l'opposizione del Vaticano ma è una battaglia spiega nel mondo che alla fine Bonino perde di poco oggi Bonino
Riconosce aver un problema di visibilità sono scomparsa dei talk show perché si fatica inserirvi negli schemi precostituiti non abbastanza di sinistra ma non di destra eccetera eccetera
Altro handicap secondo Bonino aver avuto ragione troppo presto tutti i responsabili politici sono pronti a riconoscerlo
Il vero problema è che non c'è abbastanza Europa nei nostri paesi che ci vuole un ministro europeo delle finanze
Sono le stesse cose che noi radicali ripetiamo da sempre dice Bonino vale la stessa cosa per la riforma delle tensioni in Italia oggi una priorità del Governo Monti
Ma fino a ieri era considerata come un di Rizzo del partito radicale così tra l'altro le mondo racconta in questo ritratto di Salvatore Aloise
Emma Bonino attraverso Emma Bonino una parte anche della storia
Del Partito Radicale e di Marco Pannella chissà che non riesca
Questo suscitare nuovamente un po'di interessa anche dalla tale da della della stampa estera
Sul
Caso nella storia straordinaria dei radicali in Italia
Vediamo
I temi vogliamo approfondire oggi di politica estera partendo dalla siriane dal doppiopetto di
Russia
E Cina al Consiglio di sicurezza
Sabato scorso New York Times di dedica un editoriale che potete ritrovare oggi sull'Herald Tribune massacri in Siria
Tre giorni dopo che Russia e Cina hanno messo il veto a una risoluzione del Consiglio di sicurezza che chiedeva un trasferimento pacifico del potere insieme al presidente Bashar al-Assad prosegue i suoi massacri lunedì
Le forze del Governo hanno usato carri armati armi pesanti per bombardare un ospedale e aree residenziali di hommes su uno
Dei centri maggiori della protesta da venerdì almeno duecentoquaranta persone sono state sono state uccise in quello che rappresenta
Forse l'episodio più sanguinari in undici mesi di rivolta e secondo il New York Times anche Mosca e Pechino
Hanno sulle loro mani sangue dei coraggiosi siriani Russia e Cina dicono che la risoluzione che appoggiava un'iniziativa della lega araba avrebbe
Ampliato il conflitto in realtà è un controsenso la vera spiegazione per il New York Times che questi due regimi autoritari
Temono ogni tipo di movimento popolare che dopo e che dopo la cacciata di Gheddafi in Libia sono determinati a negare all'Occidente un'altra vittoria nonostante il fallimento
Della risoluzione sostegno al Consiglio di sicurezza è stato forte tredici Paesi tra cui India il Sudafrica
Che si erano astenuti in un altro Putin ottobre hanno votato a favore
è un segnale del crescente isolamento della Siria e della ripugnanza che ogni Governo responsabile dovrebbe avere nei confronti dei metodi assassini di Assad
Se Russia e Cina sono determinate a bloccare il Consiglio di sicurezza
Gli Stati Uniti fanno bene a cercare altre vie per adottare se nuove sanzioni aumentare l'isolamento siriano la segretaria di Stato Hillary Clinton ha proposto un gruppo di amici della Siria democratica per sostenere l'opposizione
E lavorare una transizione politica democratica Assad ha detto chiaramente
Che non c'è alcun compromesso accordo possibile ma non è immune alle pressioni il gruppo di amici dovrebbe
Usare tutte le leve diplomatiche ed economiche per incoraggiare la sua cacciata lunedì Washington ha ritirato il suo ambasciatore da Damasco altri Paesi
Fanno altrettanto nel frattempo le ditte economica e militare
Potrebbe cominciare a capire che la lealtà da Assad è una posizione perdente a Washington e altrove si parla sempre più della possibilità di armare
L'esercito libero siriano una coalizione di disertori dell'esercito e membri dell'opposizione ricorderete nell'edizione di ieri abbiamo letto
Un editoriale del pool sui giornali che chiedeva proprio questo
Per il miglior Times è comprensibile che molti si piani vogliono rispondere con le armi a un regime brutale che ucciso sei mila persone dall'inizio della protesta pro democrazia
Ma il mio al Times teme che questo possa peggiorare le cose una guerra civile totale causerebbe molte più vittime civili
E ho metterebbe le probabilità di un conflitto regionale la Russia in modo incosciente rifiuta di interrompere le vendite di armi al Governo Assad
Gli Stati Uniti i loro alleati farebbero bene a rendere pubbliche tutte le forniture russe
I russi sono sempre più stanchi del Primo Ministro Vladimir Putin ricordare loro
Le responsabilità di Putin per i massacri in Siria non può che peggiorare l'immagine dell'attuale primo ministro
Ad ogni modo scrive il io al Times il solo messaggio da inviare questo Assad deve andarsene se la Russia invece sceglie di permettere altri massacri
Si dovrà trovare sempre più isolata il mondo sta guardando così tra l'altro il New York Times a proposito della Russia una segnalazione sui
Sulle proteste che continuano anche col gelo a Mosca contro Vladimir Putin è suo regime al ritorno al Cremlino programmato per marzo il
Financial Times Si ride pubblicava un lungo commento non abbiamo tempo di leggervi di chi dona Racman uno dei più importanti columnist il ghiaccio si star rompendo sotto i piedi di Puntin Racman traccia diversi
Scenari
Esclude
Che Putin non riesca a vincere le elezioni presidenziali di di marzo ma o farà le riforme per introdurre un po'più di libertà economica e politica anche i russi oppure
Il suo regime rischia rischia di crollare tornando all'anno alla Siria l'Independent Chieri pubblica con l'editoriale dal titolo il mondo non deve abbandonare i siriani ora
Non c'è bisogno secondo l'Independent di lanciare avvertimenti su una guerra civile in Siria la guerra civile già in corso il bombardamento di Home se l'ultimo episodio
Io scale action in un conflitto che è costato la vita da almeno cinque mila quattrocento persone dall'inizio della rivolta contro Presidente Assad dello scorso marzo marzo come ha detto il ministro degli esteri britannico annunciando il ritiro
E l'ambasciatore a Damasco la situazione assolutamente inaccettabile richiede una risposta
Internazionale ma sottolinea l'indipendenza e l'accelerazione del numero dei morti affligge ente ancor di più
Lo è il fatto che l'aumento della violenza era prevedibile Russia e Cina con il loro detto alla risoluzione ONU
Hanno liberato Assad da qualsiasi costrizione la violenza Dawn street gli ultimi giorni che lascia temere un assalto totale nei prossimi
è risultato diretto di quel veto Russo e cinese ci sono tuttavia ancora opzioni possibili tra il voltare le spalle all'orrore umanitario giungere alla pericoloso sbagliata conclusione che la risposta efficace
La sola risposte efficaci sia quella militare occorre dare nuovo impeto all'iniziativa del piano di pace della lega araba e rafforzare le sanzioni contro il regime per impedire che acquisisca altre armi
Hillary Clinton ha definito il veto alla risoluzione dell'ONU come una farsa ma questa non può essere l'ultima parola della comunità internazionale così tra l'altro indipendenti in un editoriale
Di ieri e intanto ne abbiamo già parlato in altre audizioni di questa rubrica ricominciano suonare i tamburi di guerra sull'Iran con Israele che potrebbe attaccare le installazioni nucleari di la Repubblica islamica tra la primavera all'estate l'estate indicata come il periodo da dall'Eliseo dalla Francia in sostanza avevamo letto né stima le scorse
Un retroscena di le Monte della primavera e il calendario che ha in mente
Con qualche timore Leon Panetta il capo del Pentagono e allora andiamo sul Wall Street Journal Europe fare un commento
Analisi di Breast F.M. come Israele dovrebbe bombardare l'Iran come messo tra parentesi
La diplomazia ha esaurito il suo corso le sanzioni sono troppo tardive e Israele non poco ridare al lupo un'altra volta e tutto questo lascia pensare che
Per l'appunto Israele Bombarda era comincia così prezzi Stephens Israele può attaccare l'Iran se si lo farà davvero e se sì quando e se siccome e cosa accadrà dopo
Domenica Presidente Obama ha detto di non pensare che Israele abbia già preso una decisione
Ma questo non cancella l'opinione del Segretario difesa Leon Panetta che si aspetta un attacco questa primavera ne cancella l'avvertimento pubblico del Ministro della Difesa israeliano Ehud Barak secondo cui gli iraniani presto
Entreranno in una zona di immunità da un attacco militare
Se non si farà qualcosa per fermarli certo i tamburi di guerra si sono già sentiti in passato ma questa volta è diverso ed è diverso per diversi per molte ragioni scrive Stephens
La diplomazia esaurito il suo corso perfino i diplomatici all'ONU dicono che diranno usa i negoziati come tattica per guadagnare tempo
Le sanzioni sono tardive perché Israele non può permettersi di aspettare uno due anni per vedere se l'embargo petrolifero europeo cambierà i calcoli nucleari di Teheran
Le azioni clandestine possono aver rallentato i progressi dell'Iran ma non sono abbastanza e Israele non può continuare a segnalare i preparativi di un attacco perché altrimenti il resto del mondo comincerà a considerare queste minacce come pura routine poi ci sono altre due ragioni per cui è diverso rispetto al passato Washington e Gerusalemme operano sulla base di un calendario comune
Entrambi ritengono che l'Iran sia un anno dalla capacità di assemblare una bomba e a proposito di calendari Gerusalemme esatti Obama sarà sotto pressione per non opporsi a un attacco israeliano prima delle elezioni come Eisenhower durante la crisi di Suez questo significa che da qui a novembre essendo master americano passerà dal rosso al giallo
E gli israeliani non sono famosi per fermarsi quando il semaforo è giallo
Ma possono davvero farlo c'è molta esagerazione sulle capacità militari di Israele ma allo stesso tempo secondo blitz stesse non c'è molta esagerazione quando si dice che Israele non ha la potenza
Il fuoco in grado di infliggere danni significativi al programma nucleare iraniano
Come se la Repubblica islamica fosse l'Unione Sovietica in realtà Iran è un Paese da terzo mondo che non riesce nemmeno a proteggere i suoi scienziati nel cuore
Di Teheran la seconda questione allora è come Israele condurrebbe questo attacco e secondo Stephens ci vuole un effetto sorpresa la terza domanda è cosa accadrebbe il giorno dopo
Israeliani parlano di attacchi da Gaggia dal Libano forse dalla Siria dall'Iran
Duecento mila missili sarebbero puntati contro Israele
Si calcolano centinaia di vittime insomma per metterla giù semplice un attacco israeliano sull'Iran
Non sarebbe una replica su ampia scala degli attacchi contro i reattori nucleari in Iraq del mille novecentottantuno e Siria del Milan due del due mila sette
Al contrario se tutto andrà bene assuma gli era più alla guerra di sei giorni del mille novecentosessantasette se invece tutto andrà male assomiglierà la guerra dello Yom Kippur del mille
Novecento settantatré
La domanda finale se Israele debba farlo
E conclude dritto Stephens
Se gli Stati Uniti non hanno intenzione di occuparsene la sola alternativa per Israele di accettare un Iran nucleare e poi aspettare che il resto della Regione
Acquisisco a sua volta armi nucleari questo scenario però significherebbe la probabile fine di Israele ci fermiamo David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale
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