Critica e militanti

Buongiorno a Radio Radicale qui a Matteo Marchesini per la rubrica di libri critica militante nel settembre scorso l'editore Archinto accampato un romanzo tradotto dal francese intitolato centosedici cinesi circa
Si tratta della prima prova narrativa di un giovane autore Toma incombusto che va a confrontarsi con un episodio praticamente sconosciuto della storia italiana
Siamo in Abruzzo durante la Seconda guerra mondiale negli anni che vanno dal quarantuno al quarantatré recanti internati dal regime c'è anche lo sparuto gruppo di cinesi che vivono in Italia la Cina è nemica del Giappone membro dell'ARS
Si tratta di poco più di un centinaio centosedici circa appunto di piccoli commercianti provenienti soprattutto dal vano differisce anche
Le autorità fasciste li confinano primato sincera dove si danno il cambio con ebrei zingari poi al Santuario di isola proprio sotto il Gran Sasso
Di questi cimeli l'autore farà i nomi uno per uno in coda al libro ma all'interno del romanzo e usiamo il termine con molte virgolette perché somiglia piuttosto a una lunga Energia a una specie di prosa poetica interrotta da bagliori narrativi
All'interno del romanzo si diceva mancano le distinzioni identitarie
Insomma questo non fa cui parlare mai i suoi personaggi dimostra come figure che si muovano dietro un vetro sottile Maniscalco ibride figure di cui si può magari tentare di indovinare i pensieri o perfino i sogni
Ma di cui non si conosceranno mai le pratiche le tappe
Non è questa una scelta stilistica gratuita ma si direbbe quanto il corollario di una riflessione sulla storia Colette maiuscola che trapela qua e là fino alle righe finali in tutto il libro
Questi cinesi infatti si trovano nella situazione per eccellenza anche narrativa
In un limbo per così dire antistorico vivono un doppio esilio inutile artificiale Verna hanno nelle abitudini e di una prigionia senza sbarre senza abitudini
In cui ogni giorno si disegna come un frammento di vita interessato e in cui la stessa nazionalità comune si presenta come un fattore di isolamento
Dice l'autore con la sua scrittura immagino lo sa non avevano attraversato Marin menti e poi una dopo l'altra lettere d'Italia per ricreare lì non si sa quale comunità quale complicità
Non costruire niente di falso e consente e concedersi soltanto parole essenziali erano gli unici mezzi rimasti loro per conservare una parvenza di chimica
Quei giorni avevano certo bisogno di stampelle ma stringere amicizia fra nel mandibola e del mondo urlante era chiedere troppo ma delle quote di quegli uomini
Intorno a questi cinesi invece per la povera gente d'Abruzzo che ancora nel cuore i morti della Grande Guerra e una multa diffidenza per il fascismo
Un giorno mentre alcuni cinesi svolgono meccanicamente uno dei tanti lavori inutili sradicando erbacce lungo la strada di isola uno di loro cade colpito da un'insolazione o forse solo da un impotente bisogno di rivolta
Da una specie di astratto accoglierlo induce a scalciare nel vuoto
Allora una donna senza età dice l'autore una delle tante cose familiare immigrati e una madre che ormai demente dalla testa gli si avvicina
E tra i due corre uno sguardo nudo disarmato uno sguardo nel quale dice l'autore affidarono l'uno all'altra la responsabilità dei propri volti alla scelta di non evitarsi di accettare quell'istante inerme
Ecco da quell'istante il cinetessera abdicato della donna vuota così li chiama tracciano un rapporto di pure occhiate di labili vicinanze di riconoscimenti silenziosi
E questo rapporto accende nell'uomo una lieve speranza tanti si direbbe la speranza di avere ancora speranza
Nel frattempo la Chiesa ha inviato al carbone francescano cinese di affitti Antonio Chang tecnico ambiguo intermediario e tiene una serie di efficaci prediche
Molti centri verranno batte Zaratti ma in altri che vedono soprattutto l'aspetto istituzionale di Chiang cova unire assurda che si scoprirà una fiera contro di lui in un buio corridoio del santuario
Anche la notoria dei cinesi si chiude dopo l'armistizio del quarantatré
Gli occhi di uno di loro vedono senza ovviamente sapere cosa sia d'aereo che sottrae Mussolini all'architetto in Gran Sasso qualcuno si ritrova a far da traduttore tra i religiosi italiani da Terna
Poi si formano gruppi bande e i cinesi arrivano alla spicciolata e molti finiscono in che mani di zingari cure fuggiti dal campo verso il bosco martedì Telecom e le formazioni della Resistenza
Dunque il Consiglio di questo settimanale Thomas puntò gusto centosedici cinesi circa Archinto editore pagine centocinquantuno euro quattordici a risentirci venerdì prossimo