Intervista a Mario Baldassarri sulla riforma della legge elettorale

Professor Mario Baldassarri tante ragioni economiche per dire sì all'uninominale maggioritario
Beh intanto una ragione politica di fondo e cioè la democrazia a mio parere esiste e non semplicemente quando si vota perché tutte le dittature del mondo si vota anzi in molti casi è obbligatorio votare
La democrazia esiste quando con il voto il cittadino determina chi lo rappresenta e chi lo governa
E qualunque sia la forma del della legge elettorale io come cittadino voglio quando entrò nell'urna decidere queste due cose se non decido queste due cose a mio parere non c'è democrazia
Il dibattito in corso se mandare in tutt'altra direzione tre partiti non quello delle che avrebbe Minale e cioè
Si va verso un sistema che addirittura
Non lo dicono apertamente però stamattina stanno in Parlamento si raccolgono anche umori che di chi diceva bene l'importante è che nella prossima legislatura si possa comunque arrivare una grande coalizione
Dopo le urne
Ma intanto questo dibattito
Mi pare che non sia proprio tra i partiti
Ci sono alcuni arriverà
Ci sono alcuni rappresentanti dei partiti al massimo
Livello ovviamente che si incontrano questo è bene che avvenga perché se uno non si incontrano un confronto le opinioni poi dopo non si riesce neanche a trovare
Un consenso perché è chiaro che la legge elettorale ha bisogno di un consenso amplissimo eterno dalla democrazia quindi non è che può essere scelta a maggioranza
Io invito i partiti
E i rappresentanti dei partiti
A pensare qualunque forma di legge elettorale però poi a spiegarmi se ripeto nel momento del voto cittadino decide Governo rappresentante
Perché se decide di rappresentante ma poi il Governo la scelta dei partiti dopo le elezioni a me personalmente non sta bene e ritengo che lo sia una democrazia compiuta
Viceversa se decido il Governo ma la lista bloccata e lo scempio rappresentante e la stessa cosa
Quello di rappresentanza il sistema con i collegi coniugali maggioritari
Mediamente si basa
Su un rapporto elettore eletto
Di novanta mila abitanti il taglio dei parlamentari che di me in questo momento venduto come la miglior cosa possibile da a regalare a
Ai cittadini ma anche per strizzare un polo che l'antipolitica non rischia di alterare questo
Questo rapporto
Prendendo davvero più distante paradossalmente cittadino all'eletto
Ma non vorrei che si tornasse che qualcuno ebbe la tentazione di tornare ai tempi di Nerone
Quando si davano il passato i cristiani al Colosseo fatti mangiare da leone per tener buona la parete
Ora è un problema italiano il problema della corruzione degli sprechi di spesa pubblica e quindi dell'eccesso poi di pressione fiscale sempre sui soliti tartassati non è dato dal numero dei parlamentari
Per di più parlare del numero dei parlamentari prima di una qualunque legge elettorale è evidentemente privo di alcun senso logico
Prima si parla di assetto istituzionale poi di legge elettorale poi del numero dei parlamentari teniamo conto che se noi tagliarsi Barbetta il numero dei parlamentari e taglia Simo a metà
Lo stipendio dei parlamentari risparmieremmo quattrocento milioni all'anno
Ora pochi giorni fa la Corte dei conti il presidente Giampaolino ha indicato in specifiche voci di spesa
Sessanta miliardi dovuti a corruzione cioè sessanta miliardi di euro di spesa in più dovuti e corruzione e centoventi miliardi di mancato gettito dovuti all'evasione e allora
Chiunque può capire che
Tagliare il numero dei parlamentari e tagliare lo stipendio può essere anche cosa sacrosanta ma se serve per mandare i cristiani al Colosseo e tener buona la prego cioè i quattrocento milioni di risparmio contro sessanta miliardi
Di
Sprechi malversazioni aree grigie tra economia politica
Dentro specifiche voci di spesa e centoventi miliardi di
Evasione fiscale B credo che questo gridi vendetta e dico chiunque si proponga
Ho abbia
Un retro pensiero di dire che il ruolo della politica
Per tener buoni cittadini si limita a tagliare il numero dei parlamentari o gli stipendi
Grazie professor Mario Baldassarri