Intervista a Sandro Gozi sul Governo Monti, sui richiami di Gustavo Zagrebelsky sulla "sovranità limitata" dell'Italia rispetto all'Europa, sulla federazione leggera e sulla riforma dei partiti

Radio Radicale parliamo della situazione politica italiana del Governo a monte del suo rapporto con l'Europa e con la democrazia con le elezioni perché c'è un appello che circola che ha molte firme promosso da libertà e giustizia che riguarda
Il sistema democratico italiano il Governo Monti e il professor Gustavo Zagrebelski Presidente emerito della Corte Costituzionale autorevolissimo costituzionalista italiano interviene su questo l'ha fatto con un'intervista al quotidiano la Repubblica parlando del governo tecnico della democrazia e la spesa e anche dell'Europa ha detto che l'articolo undici della Costituzione
Che fissa la nostra visione europea consente di denunciare la nostra sovranità solo in casi di
Parità con altri Stati e solo a favore di istituzioni sovranazionali che operino per la giustizia tra le nazioni insomma dice Zagrebelski la sovranità nazionale sacra il l'Europa vuole impedirci di votare nell'aprile del due mila e tredici Sandro Gozi deputato del Partito democratico ed è uno voto europeista è convinto e ha commentato questa
Presa di posizione di Zagrebelski queste affermazioni del professor Zagrebelsky quindi approfittiamo per
Tornarci un po'sui approfondire le cose che ha detto intanto che cosa pensa di queste parole di Zagrebelski d'
Grazie
L'onere dopo molto preoccupanti vietò molto preoccupati perché sa perfettamente di cosa parla cioè
Sa perfettamente quali sono le implicazioni
Del otto intervista e del suo riferimento all'articolo undici la Costituzione c'è da Gabetti praticamente e dice riprendiamoci la nota la sovranità
Dall'Unione europea la quale l'abbiamo consente la quale mi sta accusando
E questo il messaggio di fondo Italia reperti glielo trovo di una conservazione micidiale
Anche perché
Mi sembra ignorare invece
Gli aspetti e i politici gli aspetti reali la sovranità nazionale infinita
I dati nazionali ormai sono definizioni politiche le possiamo recuperare una capacità di incidere la capacità di promuovere i nostri valori
Una parte una capacità di rispettare i nostri ospiti solo se costruiamo una nuova sovranità a livello europeo che non vuol dire un superstato europeo noi dobbiamo uscire questo lo scarto culturale politico che paga per chi non riesce a fare è proprio questo dico staccare il concetto di sovranità dal concetto di Stato
E lì costruire una federazione limitata con competenze specifiche Commissioni specifiche cooperativa ma che debba essere che del perché sia sovrana e il fatto che si mette addirittura
Che introduca nel dibattito l'ipotesi che per riprenderci cioè praticamente di e diminuire l'Unione europea che abbiamo fatto quando il problema è di completarla il problema è di realizzare una politica i problemi di rarità la Federazione europea
Io lo trovo lo trovo GTT molto preoccupante sbagliato nel merito non certo giuridicamente ma sbagliato nel merito e non credo che quella che la prospettiva che dei proprio visti così come lo stesso paga perché ci propone e non si debba di quella sarà la prospettiva e mi meraviglio che che si propone come parte illuminata della cosiddetta socio
Cita civile ritorni al nazionalismo sociale ed economico e il punto è proprio questo la la proposta di riforma sa che vestirà rivolge alle forze politiche alla politica italiana insomma dicendo i partiti di muoversi per evitare di essere sopra fa ti dà una tecnocrazia europea che decide per loro dovrebbe invece fare questo appello forse proprio alle istituzioni europee magari costruendo una forma di
Federazione come dice lei cooperativo leggera come dice la Bonino che abbia
Una nuova democrazia che quindi però abbia anche una legittimazione più diretta perché uno dei problemi dell'Europa e anche questo Gozzi cioè il fatto che
Non c'è un Presidente eletto dei cittadini c'è un Parlamento che ha ancora pochi poteri c'è una Commissione che
Che espressione in qualche modo degli interessi degli Stati nazionali c'è un Consiglio dei Ministri che ancora di più esprime
La le volontà dei singoli Stati nazionali come si riforma questa Unione europea allora
Io sono d'accordissimo con quanto lei diceva è
Chi inutili perché
Il pericolo è che l'Europa muoia di tecnocrazia non gli Stati nazionali
E quindi occorre aiutare l'Europa salvare certezza e non aiutiamo l'Europa salvare se stessa non tornando al nazionalismo in nome della stessa del sociale nel nome della democrazia
Ma costruendo la Federazione politica chi richiede ovviamente la democrazia transnazionale quindi è evidente che dobbiamo
Lavorare per eleggere direttamente il Presidente che io chiamo dell'Europa perché
Tutte queste figure che i aggirano per Rutelli presidente del Consiglio europeo il Presidente la Commissione europea potrebbero queste funzioni attribuite la stessa persona ed è perfettamente possibile farlo quindi al due mila quattordici
Noi dovremmo fare in modo spingere tutti i pareri di poli partiti politici europei
A indicare un capolista assente indicare una donna o l'uomo che che quel partito alla maggioranza in Parlamento diventerà
La Presidente o il Presidente l'Europa è una cosa credo che possiamo fare subito ci vuole semplicemente volontà politica può io credo che occorre spingere per qualcosa che non è originale ma è comunque gente cioè
Dobbiamo lavorare per far formare
La Commissione europea ovviamente con altri protagonisti non con i parroci somma con con altri protagonisti la Comunità europea deve proseguire il suo cammino
Per diventare una sorta
Di Governo europeo occorre lavorare sul bicameralismo europeo tra rappresentanti dei popoli del cittadino al Parlamento europeo e rappresentante del Governo e Consiglio dei Ministri questo l'altezza Angela Merkel lo ha detto
Il sette febbraio la riprenda francamente credo voi
Quest'
Qui credo che
Insomma che ammonta mi pare lei citava la la proposta di Emma Bonino
Che condivido pienamente lei parla di federazione leggere proliferazione cooperativa ma in sostanza la e la e l'obiettivo è quello dalla differenza tra noi e Angela Merkel
E che anche la Merkel parla di Stati Uniti d'Europa paratie realismo però ci dice non lo devo onorando onora chissà quando allora cioè sedici
Se non lo facciamo adesso
Dove e devo dire un momento in cui tutti i cittadini capiscono c'è la consapevolezza al di là della conoscenza o meno dei complicati arcani tutta europei strada c'è la consapevolezza che dobbiamo fare qualcosa che ci vuole qualcos'altro
E i Governi non bastano da soli che i Parlamenti ormai non ce la fanno sono incapaci di affrontare grandi problemi quindi c'è un terreno pronto ma questo terreno pronto se non occupiamo noi federalisti europei siano occupa la Federazione europea
Loco con i populismi estrema destra estrema sinistra Rocco quindi per i finlandesi
L'occupa noi di xenofobia olandesi dopo cupa Grillo o Storace non tocchi in Italia quindi dopo ENEL diciamo veramente a una svolta e che il punto eh
Parli subito spingere verso
Verso una svolta una svolta federalista perché c'è una finestra di opportunità delle cose che nella storia capitano occorre cogliere l'opportunità riunione che
Si riprende si ripresenti tra cinque anni su questo sono in disaccordo con altri che come alcuni nonché parlamentare europei i quali dicono non è il tempo adesso di parlare di rilancio del processo costituente
Applichiamo il Trattato di Lisbona e tra cinque anni se ne parlerà facciamo entrambe le cose procediamo su un doppio binario da una parte sfruttiamo pienamente il potenziale Trattato di Lisbona è vero che ci sono tante cose che non facciamo e potremmo fare adesso
Ma allo stesso tempo lanciamo in vista dell'est europeo di cui quattordici
Anche un nuovo processo questo ente in cui ci sarà
I popoli gli Stati che vorranno starci cioè lavoriamo per quella rottura costituzionale positiva per cui un gruppo di Paesi liberamente e in maniera aperta lasciano sempre la porta aperta
A chi vuole può e raggiungerli fa il passo in avanti verso la federazione
Per tornare lei alle cose italiane invece un altro l'intervista Zagrebelski titolata i partiti devono rinnovarsi e sembra perché fosse destinata a rivolgersi anche a forme di riforma della struttura stessa dei partiti a partire dall'articolo quarantanove della Costituzione loro rapporto quindi con forme interne di democrazia PAI nell'intervista questo in realtà non c'è perché puzza che ben si parla di legge elettorale parla anche di
Delle riforme istituzionali che dice dovrebbero anche se sono votate due terzi del Parlamento dovrebbero comunque avere un referendum perché i partiti non sono più legittimati ma i partiti diciamo potrebbe oggi legittimarsi meglio se
Andassero verso forme di autoriforma per esempio appunto l'articolo quarantanove
La Costituzione quindi la la garanzia di una democrazia interna e il loro funzionamento onorevole partiti hanno un profondo bisogno di rispettare l'articolo quarantanove hanno un profondo bisogno
Di essere veri soggetti democratici perché ne abbiamo di dei progetti non democratici che dovrebbero essere protagoniste la democrazia italiana
Questo punto di vista evidente che occorre spingere per
Attuare sono tante proposte di legge l'abbiamo fatta una
Del Partito Democratico che unifica varie note proposte per attuare l'articolo quarantanove ce ne sono altre
Su quello i tempi ci sarebbero è evidente che occorre farlo così come occorre continuare a fare passi avanti un passo indietro a mio modo di vedere
In quei in quelli progressi che nel aderente democrazia abbiamo fatto con le primarie non credo perché
Che delle primarie vanno male ci ha colpa delle primarie ne parliamo e primaria volte perché non sbagliamo il candidato o mettiamo tra i candidati del Partito Democratico quindi un suicidio collettivo annunciato
Credo che questo è uno strumento di partecipazione vera aperta che va migliorato va mantenuto anti dobbiamo mantenerlo però perché si diffonda anche
Come dire oppositivo negli altri negli altri partiti quindi è evidente che i partiti hanno molto da fare per ritrovare per ritrovare un filo rosso ritrovare un legame emotivo
Con la gente con i cittadini quello che non mi è piaciuto però dell'intervista età Gabetti di questo approccio e che di nuovo si contrappone partiti sulla civile io obiettivamente questo lo trovo un vecchio stanti io fa parte di un ventennio
Di Berlusconi non fa parte di un ventennio in cui ritira i Länder c'era il bene contro il male e c'erano berlusconiani contro antiberlusconiani
E mi sembra che quell'intervista non sia l'inizio di un nuovo ciclo
Ma c'è la fine di un vecchio sicuramente credo che
L'esperienza Monti che io credo valuto positivamente nonostante
I sacrifici sono tanti alcuni aspetti delle sue manovre che io l'avrei fatto diversamente ma l'esperienza Monti deve essere veramente uno spartiacque
Per sancire finalmente la fine del ventennio della seconda Repubblica e avviare un nuovo ciclo politico un nuovo ciclo politico che deve avere nuovi protagonisti deve avere anche nuovi modelli quindi modello
L'agire contro partitici Rotondi eccetera un'esperienza chiusa meno male che chiuda dico io perché mi sembra che usciamo da questa logica di scontro non riproponiamo la
In nel nel modo in cui la proposta in quell'intervista in cui ci sono i buoni realtà civile
Che salgono l'Italia e Laffranco dalle mani dei cattivi ripartiti secondo me non è quella più la via nel due mila dodici non sarà più quella via nel primi decreti varie dimetterci
Sarà
Che occorre ovviamente rinnovare i parchi dall'interno occorre basta improvvisare in politica in politica occorrono idee coraggio e competente e basta questa divisione tra politiche interne politica europea
Perché l'esperienza monti ci dimostra che Lella politico europea centro della politica interno dobbiamo parlare di una politica interna europea
E ovviamente il legame con l'Europa la crisi di credibilità europea
E la capacità coloro o in quelli donne quegli uomini in politica che erano la capacità di collocare l'alimento europea al centro della loro proposta politica per il lavoro per l'impresa per l'ambiente credo che Ferrando coloro che
Potranno benissimo interpretare questo nuovo le faccio un'ultima domanda proprio sul futuro perché nelle elezioni comunque ci saranno nel due mila tredici molti si chiedono che farà monti ma molti più volte detto che non
Intenzione ma Monti sarebbe un buon candidato Presidente del Consiglio del centrosinistra cioè
Se lui ridicesse sia voi piacerebbe a lei piacerebbe
Ma guardi qui entriamo nella speculazione perché
In tre giorni Montini poteva fare il Presidente La Repubblica presente Consiglio europeo il Presidente del Consiglio per il centrodestra di centrosinistra io credo che
La cosa in
Migliore proprio perché il sostiene Monti convintamente e lo fa nell'interesse dell'Italia dell'Europa e non nell'interesse
Di coalizione di partito
La cosa migliore
Fare in modo che Monti faccia Monti cioè quanti pretende Consiglio vere fino al due mila tredici e poi vedremo in seguito chi sarà all'interno della proposta centosei
Grazie onorevole Gozi del Partito Democratico risentirci grazie a voi