Un garante per le carceri in Piemonte: intervista a Giulio Manfredi

Torniamo ad occuparci della questione che riguarda il garante dei detenuti in Piemonte e lo facciamo con Giulio Manfredi gradirei anche i radicali italiani allora garante per i detenuti in Piemonte ancora non c'è ricostruiamo questa iniziativa dei radicali piemontesi
Buongiorno a tutti innanzitutto la legge numero ventotto del Codice dopo due mila nove aveva istituito il Garante regionale delle carceri in Piemonte
è una legge che recepiva una iniziativa e una proposta di legge fatta addirittura del due mila e cinque dei consiglieri regionali radicali Carmelo pare puro Mellano
Dal due mila nove sono passati oltre due anni questo veramente non è stato mai nominato
Allora dal quindici gennaio la soluzione la ricarica Italietta all'incaponimento undici uno staffetta i militanti
Rivolto al Consiglio regionale affinché perché questa nomina
Naturalmente al peggio non c'è mai fine in il PdL popolarità tappo esentato addirittura un potere eccetera abolire il garante delle carceri assume quello di animale quello dell'infanzia
Per cui lo tentativo anche corrette uditi in Commissione con Digo Bonito tentativo appunto di
Il concetto di convincere i Consigli regionali
E
Come per le garanzie e importante dopo che in questo momento soprattutto nell'attuazione nelle carceri italiane specie che Montesi appunto per cercare di ridurre il danno discutere le carceri
Dimetterei in utilizzarli sinergie fra le varie carceri e garantire un po'più di protezione ai detenuti
Quindi digiuno a staffetta prosegue
Qualche UE ecco naturalmente oltre cinquanta giorni naturalmente questo problema e trovare altri cittadini disposti a farlo per cui attraverso
Lo strumento di Radio Radicale anche perché sui giornali
Non siamo usciti molto attraverso Radio Radicale e mi rivolgo anche e soprattutto
E detenuti nelle carceri piemontesi So che Radio Radicale molto seguita
Ebbene credo che sarebbe molto significativo finanche i cittadini ritenuti nel tredici che ha recepito Montesi
Si associassero questo digiuno
Voi trattarlo ma chiarimenti pace che è un elenco dei vostri compagni di cella
Che spedendo asciutto dell'Alitalia Italietta l'indirizzo del VIA Botero undici barra f come Firenze i cento Torino
Tale decreto un importante aiuto per un'iniziativa per la legalità lo ripetiamo la legge non l'abbiamo fatta noi chiediamo nella migliore tradizione radicale che
Si rispetti le leggi che
Valido
Anche per quell'atto
Saremmo giovedì il primo marzo dalle venti alle venturo a Torino davanti al cinema romano che sta in galleria Subalpina ed cappello facilmente raggiungibile
Quindi alle venti e trenta ci sarà l'anteprima del film Cesare deve morire di poter italiani ebbene noi andremo a dire a volantinare e a dire che di garante regionale le carceri non deve morire
Vede finalmente essere nominato e quindi l'appello appunto chi ci sta sentendo ragione di Torino
Il reingresso condoni giovedì primo partito alle ore venti
Galleria Subalpina Torino
Porteremo anche dei grandi cartelli con su scritto amnistia
Perché sappiamo benissimo che carente da solo non può certo risolvere con la rete italiana ed ecco che vanno di pari passo amnistia ma anche da subito un Garante regionale delle carceri era
Le il calcio i piemontesi come associazione Aglietta poi avete anche promosso un appello prima firma ebbe un Bonino che ha avuto delle belle adesioni
Sì oltre naturalmente a Emma Bonino hanno firmato Luigi Manconi al fango Corleone direttore del carcere che l'Italia
Operatori anche i Ricciardi gli educatori che lavorano in carcere ladini oltre i tedeschi tanti tanti altri garante perché nell'uso della garante regionale le carceri
Quel cappello può essere firmato sul sito della sussidiarietà che lo ricordo è associazione Aglietta
Punto it
Mentre invece la notte in bella anche per mandare l'adesione al digiuno eh incarico chiocciola associazione a richiesta punto it
Dateci una mano in questa
Lotte questa iniziativa per la legalità e anche per ridurre il danno nelle carceri piemontesi
Grazie a Giulio Manfredi della direzione di radicali a risentirci se vuoi